Match di Luca Fagiolo

Appuntamento fissato per lunedì 20 maggio alle ore 21.00 con un tema del Team di MC e un sacco di giudici: Giuliano Cannoletta, Luigi Musolino, Daniele Picciuti, Diego Lama, Enrico Luceri,
Polly Russell, Maurizio Bertino, Davide Mannucci, Luca Nesler e la IA!
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Fagiolo17
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Match di Luca Fagiolo

Messaggio#1 » lunedì 20 maggio 2024, 23:34

Match
di Luca Fagiolo


Teresa geme di piacere, si sposta i capelli dal viso e la chioma folta copre la luce della luna fuori dal finestrino. Ti sollevi da lei e scrocchi il collo indolenzito, i sedili posteriori di una Panda 4x4 sono uno dei posti più scomodi in cui tu lo abbia mai fatto, ma non puoi certo lamentarti. Sapevate entrambi che la serata sarebbe finita così, fin dal match su Tinder.
“La tua bio non mentiva.” Abbassa il finestrino e si accende una sigaretta pescata dal groviglio di vestiti in mezzo a voi. La zaffata di fumo riempie l’abitacolo di un odore acre che ti ricorda tuo padre e quel vizietto che gli ha tolto solo la bara.
Ti asciughi il sudore dietro al collo. “Quale parte della bio?”
Lei ammicca e le rughe intorno agli occhi la invecchiano di almeno dieci anni. “Linguista…”
Cristo Santo, quante volte ancora dovrai sentire quella battuta di merda? Non fingi neppure di sorridere. “Meglio se mi porti a casa.” Infili le dita nella leva della portiera per andarti a sedere davanti.
“No, aspetta.” Appoggia la mano sulla tua e quel contatto così intimo è più doloroso dei morsi sul collo. Ti ritrai, forse troppo in fretta.
“Pensavo fosse piaciuto anche a te”, dice.
Era sesso. Un modo come un altro per sfogare lo stress accumulato. Non è certo un periodo facile a casa… L’orologio segna le 22:30 e tu vorresti solo andare a dormire. “Sì, è stato okay.”
“Okay?” Ora è il turno di Teresa di ritrarsi. Incrocia le braccia sotto al seno e solleva un sopracciglio.
Il fumo sale dalla punta arroventata della sigaretta e fugge fuori dall’auto. Vorresti poter fare lo stesso. “Preferisci ti dica che è stato il miglior orgasmo della mia vita? Che non potrei mai più vivere senza o altre cazzate del genere?” Perché la gente non può divertirsi e basta? Non hai voglia di lagne.
“Beh, scusa se pensavo di piacerti!”
Non hai mai detto che non ti piace. “Se mi facessi schifo non sarei qui.”
“E allora perché vuoi andare via?” Tira una boccata profonda dalla sigaretta e ti fissa negli occhi. “Paura di impegnarti?”
Ecco, ci mancava solo la psicologa mancata, la categoria di Tinder che più odiavi. “Sentiamo, cosa vuol dire impegnarsi per te?”
“Beh, essere fedeli, non uscire con altre persone… Cose così, no?”
“Quindi se stiamo insieme divento di tua proprietà? Posso fare solo quello che vuoi tu, giusto?” Ti batti la mano sulla coscia. “E io che pensavo di poter avere comunque una vita.”
Ti sbuffa il fumo in faccia. “Non ho detto questo. Parlo solo di rispetto.”
“Rispetto.” Che parola vuota.
Scuoti la testa e vorresti non essere mai uscito di casa. Non potevi passare la serata davanti alla TV? Su Netflix qualche serie decente l’avresti trovata. Hai una pila di libri che pare l’Himalaya e non ne apri uno da mesi, bloccato dalla paura che ti piacesse leggere solo perché piaceva alla tua ex.
Dovrai staccarti dalla sua ombra prima o poi.
Non è facile ora che sei rimasto anche senza amici. La colpa è solo tua. Era facile inventare mille scuse solo per passare un’ora in più con lei.
Oh sì, lei era tutta la tua vita, vero?
Senza di te non sono niente…
Che idiota sei stato.
Inspiri a fondo, Teresa è ancora lì che ti osserva. Non hai bisogno del suo compatimento. “Non voglio niente di serio, è stata la prima cosa che ti ho detto.”
“Sì, ma…”
“Ma un cazzo!” Pensa di essere quella che rimetterà insieme i pezzi del tuo cuore? Hai sofferto abbastanza e non vuoi più saperne di sentimenti. Ti senti un po’ ipocrita ripensando a quanto prendevi per il culo chi si piangeva addosso sui Social. Adesso capisci il loro dolore.
Appoggi la nuca al seggiolino e una lacrima ti scivola lungo la guancia.
“Ehi, puoi parlarne con me se vuoi.” Teresa ti prende di nuovo la mano e stavolta resisti all’impulso di spostarla.
Vorresti conoscere un modo per riparare le cose, per stare di nuovo bene, ma non esiste.
Aver rotto con lei ti ha lasciato una ferita dentro che brucia come se ti avesse marchiato a fuoco il cuore.
La punta delle dita è sbiancata per la forza con cui ti stai aggrappando a Teresa. Ma è solo una come tante, perché dovrebbe volerti ascoltare? Domani racconterà alle sue colleghe di te e di questa serata di merda. Dovresti fuggire via.
“Se hai bisogno si sfogarti, sono qui.” Solleva le labbra in un sorriso pieno di speranza.
Un vuoto ti riempie lo stomaco. Se cedi alla speranza soffrirai ancora. E ancora. E ancora…
“Portami a casa”, singhiozzi. Vuoi solo nasconderti sotto al lenzuolo e piangere fino a farti seccare la gola.
Teresa ti asciuga la lacrima e ti accarezza come se davvero capisse quello che stai passando.
Possibile? Possibile che quel dolore non sia solo il tuo?
Ti prende la testa e l’accompagna sulla sua spalla. “Sai, io sono stata sposata dieci anni…”
Ti irrigidisci e ripensi alla tua ex.
Il bene e il male che avete vissuto insieme si fondono e non sai più se la odi o se non potrai mai dimenticarla.
Ma cosa cambia? Puoi solo accettare la sua decisione e andare avanti.
I muscoli si rilassano, passi le braccia dietro la schiena di Teresa e ti concedi di piangere.
Ultima modifica di Fagiolo17 il lunedì 20 maggio 2024, 23:48, modificato 1 volta in totale.



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antico
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Re: Match di Luca Fagiolo

Messaggio#2 » lunedì 20 maggio 2024, 23:37

Ed ecco il leader del Rank d'Era! Luca, sei pronto per l'ultima corsa? Caratteri e tempo ok, divertiti in questa ALL STARS EDITION!

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Emiliano Maramonte
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Re: Match di Luca Fagiolo

Messaggio#3 » martedì 21 maggio 2024, 16:41

Ciao Luca! Mi fa molto piacere trovarti come prima lettura dell'ultima Edition di questa Era!
A noi due! AHAHA
(Scherzo! ;-))

Come faccio spesso a MC comincio da ciò che mi è piaciuto. Ho apprezzato l'attualità della storia: i rapporti sentimentali nati sui social network comportano la necessità di ridefinire le interazioni emotive e i limiti di tali interazioni. In questo, è ottimo il confronto tra i due protagonisti, che sfocia in uno scontro di visioni del mondo, dopo il quale uno dei due è destinato a cedere. E il "campo di battaglia" non può che essere l'eterno problema del "chiodo schiaccia chiodo", accompagnato da un atteggiamento di disimpegno verso un possibile partner che, invece, la pensa in maniera diversa. E, aggiungo, questo può risultare normale, addirittura fisiologico, nel rapporto tra uomo e donna.
E qui veniamo a quelle che, secondo me, sono le note dolenti. Innanzitutto vedo nella costruzione ideologica un appiattimento verso alcuni intramontabili stereotipi. Magari non era assolutamente il tuo intento, ma qui a tratti vengono fuori: l'uomo che cerca uno sfogo fisico, scambiandolo per consolazione da una precedente storia naufragata; la donna che acconsente ma si aspetta un coinvolgimento più (passami il termine) spirituale, più romantico, dopo la fine di un matrimonio. Sono costruzioni che ho visto spesso in alcuni film italiani, i cui registi tendono a incaponirsi su tali temi ricorrenti, senza, peraltro, mai risolvere nulla. E infatti, ma questo è un mio parere "brutale", alla fine non fornisci una soluzione, anzi il crollo emotivo della voce narrante è una sconfitta che non aggiunge nulla al completamento dell'arco di trasformazione dell'interiorità del personaggio.
Intendiamoci: non devo essere io a dirti che in un racconto con queste limitazioni di battute è difficile completare sempre un arco di trasformazione ma, secondo me, nel caso di questo racconto, il passo in più andava fatto. In sostanza (e tu puoi soccorrermi in questo), alla fine i due amanti prendono coscienza di amarsi, oppure il protagonista è frustrato per non aver avuto comprensione e cede? O, ancora, il pianto liberatorio è l'acquisizione della consapevolezza che il rapporto nato su Tinder è questo e non ci può essere altro?
Alla fin fine, il racconto non mi ha particolarmente coinvolto, pur con i punti di forza su esposti (ai quali aggiungo una maturità stilistica ormai pienamente acquisita) e con qualche dubbio sul tema che, secondo me, rimane un po' sullo sfondo: il vizietto è semplicemente il fumo oppure è relativo al comportamento da farfallone del protagonista?
Permettimi, inoltre, un'annotazione squisitamente tecnica.
L'uso della seconda persona fa sempre un bell'effetto, ma comporta delle insidie. Ad esempio, se prendi il primo paragrafo, a mio modestissimo parere, c'è qualche sbavatura.
In pratica:

"Teresa geme di piacere, si sposta i capelli dal viso e la chioma folta copre la luce della luna fuori dal finestrino. [Qui, come primo impatto, mi ritrovo di fronte a una terza focalizzata...] Ti sollevi da lei e scrocchi il collo indolenzito [Ecco, qui parte la seconda... ma intanto mi hai destabilizzato in un finto rimbalzo tra punti di vista differenti], i sedili posteriori di una Panda 4x4 sono uno dei posti più scomodi in cui tu lo abbia mai fatto, ma non puoi certo lamentarti. Sapevate entrambi che la serata sarebbe finita così [Qui, invece, addirittura diventa una seconda al plurale che incorpora anche il punto di vista della ragazza], fin dal match su Tinder.
“La tua bio non mentiva.” Abbassa il finestrino e si accende una sigaretta pescata dal groviglio di vestiti in mezzo a voi. [Piccola destabilizzazione anche qui, dove penso che sia di nuovo la terza focalizzata sulla ragazza...].

Avrei fatto così:

"Ti sollevi da Teresa e scrocchi il collo indolenzito. Maledetti sedili posteriori della Panda! Uno dei posti più scomodi su cui tu lo abbia mai fatto! Eppure non puoi lamentarti. Sapevi che la serata sarebbe finita così, e forse lo sapeva anche Teresa. [...]"

Un grosso in bocca al lupo per il rush finale d'Era!

Emiliano

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Fagiolo17
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Re: Match di Luca Fagiolo

Messaggio#4 » martedì 21 maggio 2024, 17:09

Ciao Emiliano e grazie mille del commento come sempre super puntuale.

Ti rispondo subito ai punti più salienti
Che cosa si porta a casa il punto di vista? dipende... tu leggendolo che cosa ti sei portato a casa? credo sia molto soggettivo e che varierà molto da lettore a lettore e da quelle che sono le singole esperienze vissute.
nella mia testa, nella mia personale soggettività, il pdv si è semplicemente reso conto che non era di sesso che aveva bisogno, ma solo di sfogarsi. piangere un po' (così come voleva fare in camera sotto al lenzuolo) ma che non deve temere di farlo in presenza di qualcun altro. che il dolore lo proviamo tutti e non c'è niente di male a soffrire e a volersi solo piangere addosso.

il racconto percorre delle dinamiche molto "classiche", passami il termine, soprattutto quello del chiodo schiaccia chiodo. ma perché questo trovo che sia uno dei metodi più utilizzati dalla mia generazione (quella che ho voluto rappresentare in questo racconto) e che continua a non funzionare affatto ahahahah
ma finché non ci si sbatte la testa...

il tema invece: in primis il vizietto del padre, ma quello è solo un giochetto per usare la parola del tema. poi il vizietto del chiodo schiaccia chiodo appunto, che è il vero fulcro della narrazione.
e per finire il vizietto del racconto "che parla di sentimenti" visto che quello è il nome con cui sono spesso stati chiamati i racconti più improntati sulle emozioni scritti qui su MC.

grazie anche degli appunti stilistici sulla seconda persona, anche su questi ti rispondo punto per punto:

la prima frase serve solo per settare la scena e potrebbe sembrare una terza in effetti, ma già dalla seconda riga a mio avviso si chiarisce che si tratta di una seconda persona e che l'inizio è la sua percezione della scena.
Invece il "sapevate entrambi ecc" è più un pensiero del pdv che esprime la sua idea che sia lui che lei avevano chiara la consapevolezza di come sarebbe andata la serata... in una terza lo avrei comunque reso con un "sapevano entrambi che..." quella classica convinzione che a volte abbiamo di sapere cosa passa nella terza di un'altra persona.
E sulla terza frase, di nuovo, torniamo sulla percezione del pdv e sulla narrazione di ciò che vede nell'abitacolo.

Gaia Peruzzo
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Re: Match di Luca Fagiolo

Messaggio#5 » martedì 21 maggio 2024, 18:48

Ciao Luca. Non ricordo se avevi già usato questa persona, però secondo me ti è riuscito bene. È di sicuro un ottimo racconto.
Il vizietto comune del padre e di Teresa passano in secondo piano di fronte a quello del protagonista. Un vizio profondo quello di scappare dalla propria sofferenza, o almeno tentare di farlo, nel non darci peso, come se non ci fosse.
Il suo dolore però si percepisce molto bene nel vuoto che lui cerca di colmare con gli incontri occasionali. Un vuoto che non avrebbe voluto, ma che gli è capitato, a causa di questa ex compagna che vorrebbe cancellare, quasi provando a sovrascrivere i ricordi che ha di lei, e con cui invece deve solo scendere a patti. I dialoghi tra me (perché alla fine il tizio sono io ahah) e Teresa sono la parte migliore. La maggior parte delle persone reagisce senza controllare il loro primo istinto emotivo, che non è sempre un male, però dato che abbiamo un cervello possiamo provare a farlo. Infatti mi aspettavo che lei a un certo punto gli facesse qualche sfuriata, rimproverandolo e chiedendogli di uscire dalla macchina, perché magari si sentiva usata, quasi fosse stata un oggetto. Invece questo per fortuna non succede. Mi sono piaciute moltissimo la sua empatia e forza d’animo che non si sbilanciano di fronte a ciò che le dice il suo interlocutore. Sono forti e solide, così come dovrebbero essere, e alla fine lo disarmano e lo fanno cedere, facendogli capire che può andare avanti solo accettando la sua fragilità. Azzardo... Forse dandogli proprio l’aiuto di cui ha bisogno, quella scintilla che potrebbe provare a portarlo a un cambiamento del suo vizio.
Molto bravo, come sempre, complimenti!
E in bocca al lupo per la gara.

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Gennibo
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Re: Match di Luca Fagiolo

Messaggio#6 » mercoledì 22 maggio 2024, 16:57

Ciao Luca e piacere di averti letto. Devo dire che sono combattuta perché il protagonista mi è piaciuto molto, così come il modo in cui mostri le sue fragilità e il suo dolore. Mi piace molto la seconda persona, anche se penso sia quella più difficile da gestire, e se fatta bene dovrebbe creare un canale diretto tra personaggio e lettore, meglio se disturbante, o perché ci si sente chiamati in causa, o perché si entra in un personaggio diverso da quello che si è in realtà, cosa che qui non trovo troppo riuscita.
Come Emiliano avrei preferito che il racconto iniziasse subito con la seconda persona.
Mi ha perplesso anche la richiesta di impegno di lei, così, subito dopo il primo incontro. Così come il finale, non così improvviso, in cui finalmente si sfoga piangendo, quando poco prima già singhiozzava.
In conclusione, una bella scrittura, un bel personaggio, ma avrei preferito che tu avessi osato di più.
Comunque, un più che buon racconto.
A presto e buona fine d'Era!

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Fagiolo17
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Re: Match di Luca Fagiolo

Messaggio#7 » giovedì 23 maggio 2024, 0:06

Gennibo ha scritto:Ciao Luca e piacere di averti letto. Devo dire che sono combattuta perché il protagonista mi è piaciuto molto, così come il modo in cui mostri le sue fragilità e il suo dolore. Mi piace molto la seconda persona, anche se penso sia quella più difficile da gestire, e se fatta bene dovrebbe creare un canale diretto tra personaggio e lettore, meglio se disturbante, o perché ci si sente chiamati in causa, o perché si entra in un personaggio diverso da quello che si è in realtà, cosa che qui non trovo troppo riuscita.
Come Emiliano avrei preferito che il racconto iniziasse subito con la seconda persona.
Mi ha perplesso anche la richiesta di impegno di lei, così, subito dopo il primo incontro. Così come il finale, non così improvviso, in cui finalmente si sfoga piangendo, quando poco prima già singhiozzava.
In conclusione, una bella scrittura, un bel personaggio, ma avrei preferito che tu avessi osato di più.
Comunque, un più che buon racconto.
A presto e buona fine d'Era!


Ciao e grazie del commento.
sul piacere soggettivo del racconto ovviamente non metto becco, quello rimane sempre un parere personale.
Teresa che chiede subito un impegno, non voglio dire che sia un'esperienza personale, ma quasi. Non tutte le persone che usano Tinder per uscire vogliono una cosa da una sera e via, molti sperano che sia l'inizio di qualcosa di più concreto, ma la mia scelta per il racconto può non piacere e far sembrare il personaggio piatto o poco empatico.


Vorrei però insistere un momento sull'utilizzo della seconda persona.
al di là che mi spiace che non abbia fatto il suo dovere e che non abbia creato l'empatia diretta che volevo, vorrei soffermarmi di nuovo sulla prima frase che mi sembra quella più incriminata.

la prima frase che ho scritto sarebbe andata bene così in prima, in seconda e in terza persona considerando che è ciò che vede il pdv, e che serve solo per settare la scena. Se dal testo si fosse capito che si trattava di una seconda persona a distanza di 5 o 6 righe dall'inizio del racconto, capirei il problema, ma qui parliamo della prima riga, seconda frase.
Ed è sempre meglio dare una collocazione concreta alla scena come primo imput per iniziare un racconto. (ma vale anche per il capitolo di un libro)

Ma facciamo una prova per tutte e tre le persone (solo perché ormai mi sono intestardito ahahahah):

PRIMA PERSONA:
Teresa geme di piacere, si sposta i capelli dal viso e la chioma folta copre la luce della luna fuori dal finestrino. Mi sollevo da lei e scrocchio il collo indolenzito, i sedili posteriori di una Panda 4x4 sono uno dei posti più scomodi in cui io lo abbia mai fatto, ma non posso certo lamentarmi. Sapevamo entrambi che la serata sarebbe finita così, fin dal match su Tinder.

SECONDA PERSONA:
Teresa geme di piacere, si sposta i capelli dal viso e la chioma folta copre la luce della luna fuori dal finestrino. Ti sollevi da lei e scrocchi il collo indolenzito, i sedili posteriori di una Panda 4x4 sono uno dei posti più scomodi in cui tu lo abbia mai fatto, ma non puoi certo lamentarti. Sapevate entrambi che la serata sarebbe finita così, fin dal match su Tinder.

TERZA PERSONA:
Teresa geme di piacere, si sposta i capelli dal viso e la chioma folta copre la luce della luna fuori dal finestrino. PincoPallo Si solleva da lei e scrocchia il collo indolenzito, i sedili posteriori di una Panda 4x4 sono uno dei posti più scomodi in cui lo abbia mai fatto, ma non può certo lamentarsi. Sapevano entrambi che la serata sarebbe finita così, fin dal match su Tinder.

In tutti e tre gli esempi la prima frase è identica. Perché dovrebbe sembrare una terza focalizzata e non una prima o una seconda? solo perchè siamo più abituati a leggere in terza?

inoltre se fosse stata in terza persona avrebbe avuto anche più problemi come inizio, perché il lettore avrebbe dovuto aspettare la seconda/terza riga per capire esattamente quale fosse il portatore del punto di vista tra Teresa e PincoPallo.

Mi dispiace sembrare polemico, ma se è un gusto personale anche questo, okay, che sia sbagliato o confonda... ecco, non sono del tutto d'accordo.

alexandra.fischer
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Re: Match di Luca Fagiolo

Messaggio#8 » giovedì 23 maggio 2024, 16:13

Tema centrato. In questa storia si vede la sofferenza amorosa del protagonista, fresco di abbandono dalla sua ex e impegnato in una serata con una nuova donna, Teresa. Si vede da subito che lei vuole l’impegno, ma lui non è ancora pronto. Difatti, nel finale piange con Teresa, e nel corso della narrazione lo si vede timoroso di leggere perché gli ricorda ancora la sua ex. Storia molto bella, perché esplora un modo di vivere tipico di molte persone.

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HandyManny_D
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Re: Match di Luca Fagiolo

Messaggio#9 » giovedì 23 maggio 2024, 20:59

Ciao Luca,
il tuo Match, che potrebbe sembrare un semplice racconto di vita vissuta, si è rivelato una narrazione su più livelli.
Se all’inizio la camporella con la Panda mi ha fatto sorridere (sono tornata indietro nel tempo agli anni Duemila e al freno a mano che mi faceva sempre la gamba gigia), in una necessaria rilettura la narrazione ha iniziato a stratificarsi.
Cos’è questo vizietto? È l’incapacità di rimanere da soli? È la volontà di tappare i buchi a testa bassa? La brama di sentirci ancora apprezzati dopo la fine di una storia? Ogni risposta parrebbe esatta e questo è il suo bello.
Penso a Match come a un blues suonato da Lisa Simpson.
La scelta della seconda persona l’ho trovata azzeccata, come se tu volessi allontanarti dal protagonista e raccontare la sua abitudine distruttiva maneggiandola con una tuta anti-radiazioni.
Ottimo lavoro.
Ci si legge in giro!

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Re: Match di Luca Fagiolo

Messaggio#10 » venerdì 24 maggio 2024, 11:22

Gaia Peruzzo ha scritto:Ciao Luca. Non ricordo se avevi già usato questa persona, però secondo me ti è riuscito bene. È di sicuro un ottimo racconto.
Il vizietto comune del padre e di Teresa passano in secondo piano di fronte a quello del protagonista. Un vizio profondo quello di scappare dalla propria sofferenza, o almeno tentare di farlo, nel non darci peso, come se non ci fosse.
Il suo dolore però si percepisce molto bene nel vuoto che lui cerca di colmare con gli incontri occasionali. Un vuoto che non avrebbe voluto, ma che gli è capitato, a causa di questa ex compagna che vorrebbe cancellare, quasi provando a sovrascrivere i ricordi che ha di lei, e con cui invece deve solo scendere a patti. I dialoghi tra me (perché alla fine il tizio sono io ahah) e Teresa sono la parte migliore. La maggior parte delle persone reagisce senza controllare il loro primo istinto emotivo, che non è sempre un male, però dato che abbiamo un cervello possiamo provare a farlo. Infatti mi aspettavo che lei a un certo punto gli facesse qualche sfuriata, rimproverandolo e chiedendogli di uscire dalla macchina, perché magari si sentiva usata, quasi fosse stata un oggetto. Invece questo per fortuna non succede. Mi sono piaciute moltissimo la sua empatia e forza d’animo che non si sbilanciano di fronte a ciò che le dice il suo interlocutore. Sono forti e solide, così come dovrebbero essere, e alla fine lo disarmano e lo fanno cedere, facendogli capire che può andare avanti solo accettando la sua fragilità. Azzardo... Forse dandogli proprio l’aiuto di cui ha bisogno, quella scintilla che potrebbe provare a portarlo a un cambiamento del suo vizio.
Molto bravo, come sempre, complimenti!
E in bocca al lupo per la gara.



Grazie mille del commento, Gaia, sono felice che ti sia piaciuto.

e complimenti per il tuo racconto di questo mese, mi è piaciuto tantissimo (probabilmente il mio preferito dell'edizione!!!)

In bocca al lupo anche a te.

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Re: Match di Luca Fagiolo

Messaggio#11 » venerdì 24 maggio 2024, 11:24

HandyManny_D ha scritto:Ciao Luca,
il tuo Match, che potrebbe sembrare un semplice racconto di vita vissuta, si è rivelato una narrazione su più livelli.
Se all’inizio la camporella con la Panda mi ha fatto sorridere (sono tornata indietro nel tempo agli anni Duemila e al freno a mano che mi faceva sempre la gamba gigia), in una necessaria rilettura la narrazione ha iniziato a stratificarsi.
Cos’è questo vizietto? È l’incapacità di rimanere da soli? È la volontà di tappare i buchi a testa bassa? La brama di sentirci ancora apprezzati dopo la fine di una storia? Ogni risposta parrebbe esatta e questo è il suo bello.
Penso a Match come a un blues suonato da Lisa Simpson.
La scelta della seconda persona l’ho trovata azzeccata, come se tu volessi allontanarti dal protagonista e raccontare la sua abitudine distruttiva maneggiandola con una tuta anti-radiazioni.
Ottimo lavoro.
Ci si legge in giro!


Ciao Dani e grazie mille del commento.

felice di averti sbloccato un ricordo (la camporella è un must che tutti hanno passato, dai)

e adoro la definizione della tuta anti-radiazioni per la seconda persona che ho utilizzato. fantastica davvero!

Grazie ancora e in bocca al lupo per l'edizione!

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Andrea Furlan
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Re: Match di Luca Fagiolo

Messaggio#12 » giovedì 30 maggio 2024, 0:38

Ciao Luca,
Ho affrontato la lettura del tuo racconto con idee e sentimenti contrastanti. Ho trovato forse un po' artificiosi i dialoghi, dove alcuni elementi fondanti (ad esempio il rapporto del protagonista con la ex) vengono introdotti un po' all'improvviso. Anche le descrizioni degli stati d'animo di lui li ho trovati un po' sopra le righe. Però poi mi sono fatto prendere dalla storia, dalla tensione che hai saputo creare, forse proprio grazie a quella seconda persona che qualcuno ti ha criticato e che a me di solito piace. Anche il tema mi era sembrato un po' distante, ma rileggendo anche senza le interpretazioni dei commenti, ho capito i diversi piani di lettura sottintesi. In sintesi un racconto sicuramente valido ma che fatico un po' a collocare in classifica per i punti indicati.

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Re: Match di Luca Fagiolo

Messaggio#13 » giovedì 30 maggio 2024, 12:00

Andrea Furlan ha scritto:Ciao Luca,
Ho affrontato la lettura del tuo racconto con idee e sentimenti contrastanti. Ho trovato forse un po' artificiosi i dialoghi, dove alcuni elementi fondanti (ad esempio il rapporto del protagonista con la ex) vengono introdotti un po' all'improvviso. Anche le descrizioni degli stati d'animo di lui li ho trovati un po' sopra le righe. Però poi mi sono fatto prendere dalla storia, dalla tensione che hai saputo creare, forse proprio grazie a quella seconda persona che qualcuno ti ha criticato e che a me di solito piace. Anche il tema mi era sembrato un po' distante, ma rileggendo anche senza le interpretazioni dei commenti, ho capito i diversi piani di lettura sottintesi. In sintesi un racconto sicuramente valido ma che fatico un po' a collocare in classifica per i punti indicati.


Ciao Andrea e grazie del commento.

sì, diciamo che il rapporto con l'ex prima o poi doveva uscire, non potevo farlo nelle prime righe e neppure nelle ultime, anche perché uno che cerca di dimenticare la ex andando con un'altra donna prova proprio a non pensare a quella che lo ha lasciato.
ma alla fine non è facendo sesso che puoi dimenticare una storia chiusa, e quindi anche il più piccolo dettaglio (tipo la pila di libri) te la fa tornare in mente.

è un po' la stessa questione del colpo di scena di due fuori a cena di cui uno dei due si scopre tenere un coltello nel divano.
doveva pensarci prima all'obbiettivo di sgozzare la tizia con cui è uscito?
in quel caso si perde tutto l'effetto del racconto.

Se avessi detto fin da subito che il pdv pensava alla ex, tutta la struttura del racconto sarebbe crollata su sé stessa...

o almeno, questo è quello che ho pensato scrivendolo, ma magari ho sbagliato ahahhaha

Grazie della lettura e in bocca al lupo per l'edizione.

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Manuel Marinari
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Re: Match di Luca Fagiolo

Messaggio#14 » giovedì 30 maggio 2024, 15:37

Ciao Luca, nel tuo racconto ho sentito tutta la difficoltà di chi fatica a stare nella sofferenza emotiva, tipica delle persone delle nostre generazioni. Dovremmo essere più o meno coetanei, capisco la sensazione.
Mi è piaciuta l’idea di descrivere uno dei primi appuntamenti nati dal match di tinder. Io e la mia compagna ci siamo conosciuti così ed entrambi cercavamo una relazione stabile. Non mi è parsa dunque fuori luogo la richiesta di Teresa. Emergono tutte le fragilità del personaggio maschile e tutta una serie di aspetti psicologici dell’uomo che non mostra le proprie vulnerabilità. Insomma, comunque mi dispiace un po’ per Teresa che si accolla subito una grande responsabilità mentre lui non è emotivamente disponibile. Consiglio un* brav* terapeuta!
Il racconto mi è piaciuto. La scelta della seconda persona non me l’aspettavo. Non sono molto abituato a leggere racconti o romanzi con questa scelta della persona. Ti ringrazio per aver provato, nei commenti, l’esercizio di metterle in pratica tutte e tre. Non sono ancora molto pratico della gestione del pdv e mi ha fatto bene leggere.
Alla prossima lettura!

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Fagiolo17
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Re: Match di Luca Fagiolo

Messaggio#15 » giovedì 30 maggio 2024, 15:49

Manuel Marinari ha scritto:Ciao Luca, nel tuo racconto ho sentito tutta la difficoltà di chi fatica a stare nella sofferenza emotiva, tipica delle persone delle nostre generazioni. Dovremmo essere più o meno coetanei, capisco la sensazione.
Mi è piaciuta l’idea di descrivere uno dei primi appuntamenti nati dal match di tinder. Io e la mia compagna ci siamo conosciuti così ed entrambi cercavamo una relazione stabile. Non mi è parsa dunque fuori luogo la richiesta di Teresa. Emergono tutte le fragilità del personaggio maschile e tutta una serie di aspetti psicologici dell’uomo che non mostra le proprie vulnerabilità. Insomma, comunque mi dispiace un po’ per Teresa che si accolla subito una grande responsabilità mentre lui non è emotivamente disponibile. Consiglio un* brav* terapeuta!
Il racconto mi è piaciuto. La scelta della seconda persona non me l’aspettavo. Non sono molto abituato a leggere racconti o romanzi con questa scelta della persona. Ti ringrazio per aver provato, nei commenti, l’esercizio di metterle in pratica tutte e tre. Non sono ancora molto pratico della gestione del pdv e mi ha fatto bene leggere.
Alla prossima lettura!


Grazie a te della lettura (anche dei commenti e degli "esempi")
sono felice tu abbia percepito la sofferenza delle nostre generazioni e la difficoltà di esternare quello che ci corrode da dentro.
Era proprio quello che puntavo a fare.

in bocca al lupo per l'edizione.

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antico
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Re: Match di Luca Fagiolo

Messaggio#16 » domenica 2 giugno 2024, 12:17

Il racconto mi è piaciuto, i protagonisti mi sono apparsi ben delineati e anche la mancanza di una semina più precisa, alla fine, mi sembra funzionale al mantenere il tutto un po' soffuso. L'ho letto con piacere, insomma. Una riflessione, invece, sul tema perché lo sapevo che sarebbe stato inteso anche per il confronto che c'è stato nell'Arena nel corso degli ultimi paio d'anni e quindi per me è ok, ma è indubbio che chi non ha vissuto quei momenti non può vederlo. Pertanto, sul tema bene, ma non benissimo. Per me un pollice quasi su.

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