VECCHI CANI

Appuntamento fissato per lunedì 20 maggio alle ore 21.00 con un tema del Team di MC e un sacco di giudici: Giuliano Cannoletta, Luigi Musolino, Daniele Picciuti, Diego Lama, Enrico Luceri,
Polly Russell, Maurizio Bertino, Davide Mannucci, Luca Nesler e la IA!
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M.M
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VECCHI CANI

Messaggio#1 » lunedì 20 maggio 2024, 23:51


VECCHI CANI

di M. Maponi

Lao Guo mal sopportava l’atmosfera del ristorante di sushi economico. Il suo completo stonava con i calzoncini dei turisti, c’era solo un’entrata, e il riso sapeva di colla. Gli sgabelli erano larghi e imbottiti per sostenere il peso di qualche culone americano.
Si era scelto una sedia da dove tenere d’occhio allo stesso tempo l’ingresso e la schiena di Zhang. Era coperta da una camicia arancione a fiori bianchi quasi in sintonia con la fauna locale. ‘Il Dente’ osservava le vivande che gli passavano davanti, nei loro piattini di plastica colorata, e raramente mangiava.
Aveva già dovuto scacciare quattro persone che avevano tentato di sedersi vicino a Zhang. Lou non era certo il tipo da lamentarsi con il Dente, ma l’incontro si sarebbe potuto organizzare in uno dei loro locali e non avrebbero avuto di quelle rogne.
Quando vide l’investigatrice Hsu varcare la soglia, con la faccia di una che si portava appresso un uragano, represse un sorriso. Non era l’unico a cui il posto stava sul culo.
La donna lo vide subito. Lao le indicò lo sgabello libero vicino al Dente. Lei guardò gli altri avventori che si ingozzavano di cibo di merda, poi gli fece una radiografia per indovinare dove fosse la pistola. Alla fine, si decise a sedersi. Spostò lo sgabello abbastanza da potersi sedere senza dargli la schiena.
«Si sieda. Mangi qualcosa.» Zhang addirittura le indicò il nastro trasportatore.
«Sono qui solo per il caso.» Hsu era lapidaria.
«Lei è sempre di fretta. Anche se è giovane, non può trascurare i bisogni del suo corpo. Mangi.»
Piccole ciotole colorate sfilavano indifferenti di fronte a quella coppia male assortita. L’investigatrice pescò una coppia di bacchette dal contenitore in plastica, le spezzò, le strofinò per togliere le schegge di legno e pescò un nigiri al salmone senza prendere il piattino. Le rimase un chicco di riso sulle labbra.
«Devo sapere dove si trova A Sun. Qualcuno lo sta coprendo. Qualcuno di voi...»
Lao cambiò posizione sulla sedia. L’investigatrice gli lanciò un’occhiata ed evitò di finire la frase con un insulto. A Zhang tutta quell’acredine scivolava addosso come le piogge invernali.
«A Sun è un randagio. Ai miei tempi, qualcuno gli avrebbe insegnato—»
«Non mi interessa di cosa avrebbe fatto lei. Mi interessa trovare A Sun e portarlo alla giustizia prima che ammazzi ancora.»
Lao trattenne a malapena una vibrazione del labbro superiore. Ma il Dente non reagiva. Aspettò che un piattino di insalata di alghe passasse di fronte a lui. Lo raccolse.
«Mi chiedo se la sua giustizia abbia mai salvato qualcuno, Hsu, o se sia una maschera per coprire il fallimento della legge.»
«Lei non sa niente della legge.»
Lao mise assieme i pezzi. Il luogo dell’incontro era inusuale perché Hsu era inusuale. O almeno, era inusuale la pazienza del suo capo nel sopportare quello zelo da novellina.
«C’è un vecchio magazzino nel distretto di Wanhua. Vicino al tempio di Longshan. Anni fa lo usavamo per il commercio di sigarette.» Zhang soppesò tra le bacchette una porzione abbondante di alghe. «A Sun si nasconde in un appartamento abusivo sul tetto del magazzino. Da solo, a quanto mi dicono.»
«Verificheremo.» Hsu si alzò facendo stridere lo sgabello. Lanciò un’ultima occhiata al Dente, a Lao, poi diede loro le spalle senza ringraziare. C’era da scommetterci una mano che non avrebbe ricambiato il favore. La porta si chiuse in un colpo secco. Un sushi chef, dietro al banco, alzò gli occhi dal coltello e cercò una spiegazione tra le facce chine sui tavoli.
Lao scosse la testa e si sedette al posto dell’investigatrice. Si sistemò la giacca e prese una sigaretta dalla tasca interna. Non l’accese, perché Zhang aveva smesso, ma aveva bisogno di sentire il filtro tra le labbra.
Zhang il Dente masticava l’insalata di alghe come si trattasse di una prelibatezza. Sul suo volto indurito l’espressione indecifrabile di una statua del Buddha. Ma quella la vedeva lui, che lo conosceva bene. Un passante qualunque l’avrebbe davvero scambiato per un turista sulla sessantina.
Invece teneva le redini di una delle triadi più potenti del paese.
Gli occhi neri di Zhang si spostarono di un millimetro, quel tanto che bastava a guardarlo in faccia.
«A te piacciono le donne, Lao?» Prima che potesse rispondere, l’altro continuò. «A me parecchio. Quando avevo la tua età, forse anche troppo. Ho capito dopo che le cose importanti erano altre.»
Lao raccolse le bacchette lasciate cadere da Hsu, le soppesò, poi le abbandonò sul nastro trasportatore. «Quell’investigatrice non diventerà mai un’amica di famiglia.»
«No.»
Zhang tirò fuori dalla tasca una banconota e la lasciò sul tavolo. Si alzarono. In strada, una pioggerellina leggera e sottile metteva l’umidità nelle ossa dei grattacieli. Sotto il porticato del ristorante, Lao si permise finalmente di accendere la sigaretta. Ma il Dente non aveva finito.
«Da vecchi si hanno meno piaceri, Lao. E nessuno è più grande di vedere il successo dei propri figli.»


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antico
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Re: VECCHI CANI

Messaggio#2 » lunedì 20 maggio 2024, 23:56

Ohila, bentrovato nell'Arena! Dunque, per qualunque cosa non esitare a chiedermi. Ti ho inviato una richiesta di amicizia su fb e t'invito a entrare nel gruppo fb di MC (link nel VIAA) per viverti al meglio l'edizione. Detto questo: parametri tutti rispettati, buona ALL STARS EDITION!

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Gennibo
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Re: VECCHI CANI

Messaggio#3 » martedì 21 maggio 2024, 13:06

Ciao M., e benvenuto nell'arena di Minuti Contati. Inizi il racconto con una bella descrizione che ci catapulta nel tuo mondo narrativo.Vedo l'impegno di creare una buona caratterizzazione sia dei personaggi che dell'ambiente, con una buona scrittura. Il tutto però finisce per risultarmi un minestrone tra informazioni importanti e e caratterizzazioni ininfluenti al racconto e in certi punti mi sono chiesta di chi fosse il punto di vista.
Pensavo che Zhang e "Il Dente" fossero due personaggi diversi, seduti vicini. Poi però dici Zhang "Il Dente" :D
Il tema non mi è chiarissimo e non ho capito chi fosse il figlio del Dente.
Spero di esserti stata d'aiuto e spero di rileggerti presto.
Buona Edition!

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M.M
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Re: VECCHI CANI

Messaggio#4 » martedì 21 maggio 2024, 20:23

Gennibo ha scritto:Ciao M., e benvenuto nell'arena di Minuti Contati. Inizi il racconto con una bella descrizione che ci catapulta nel tuo mondo narrativo.Vedo l'impegno di creare una buona caratterizzazione sia dei personaggi che dell'ambiente, con una buona scrittura. Il tutto però finisce per risultarmi un minestrone tra informazioni importanti e e caratterizzazioni ininfluenti al racconto e in certi punti mi sono chiesta di chi fosse il punto di vista.
Pensavo che Zhang e "Il Dente" fossero due personaggi diversi, seduti vicini. Poi però dici Zhang "Il Dente" :D
Il tema non mi è chiarissimo e non ho capito chi fosse il figlio del Dente.
Spero di esserti stata d'aiuto e spero di rileggerti presto.
Buona Edition!


Ciao, grazie del commento! Hai ragione che sono un po' tanti nomi per una storia di 5000 battute. Sul punto di vista di Lao Guo ero indeciso anche io, ma ho deciso di provare lo stesso.
Mi dispiace si sia creato l'effetto minestrone e che non sia risaltata l'informazione utile. Il vizietto c'è, ma non volevo sbatterlo in faccia al lettore. Incasso volentieri i punti positivi!
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alexandra.fischer
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Re: VECCHI CANI

Messaggio#5 » giovedì 23 maggio 2024, 16:01

Tema centrato. L’ambientazione è un ristorante orientale, dove l’investigatrice risulta essere figlia di uno dei proprietari, legato alle triadi. La storia è ben congegnata in ogni piccolo particolare, dal momento del pasto alle domande di lei sul criminale ancora latitante. Complimenti, ottima storia. Bene la dritta sul vecchio magazzino di sigarette ancora da cercare per arrivare all’arresto dell’assassino.

Gaia Peruzzo
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Re: VECCHI CANI

Messaggio#6 » giovedì 23 maggio 2024, 17:22

Ciao M. e benvenuto sul forum! Che racconto particolare! Ti faccio subito i complimenti per alcune frasi che hai usato. Come quella dell'umidità e dei grattacieli, che è la mia preferita. Il tuo stile crea immagini vivide che accompagnano perfettamente il lettore nell'immaginarsi la vicenda. Però mi sembra come se alla storia mancasse qualcosa. Inizialmente anche io ho fatto fatica a capire che Zhang fosse il Dente. Andando avanti con la lettura si comprende che sono la stessa persona, però lo avrei esplicitato da subito. Volevo chiederti, perché viene soprannominato il Dente?
Poi un altro piccolo consiglio, ma sono solo dettagli: "Non l'accese, perché Zhang aveva smesso" quel “perché” secondo me poteva essere omesso formulando meglio la frase.
Anche la frase finale, ci sta con l'alone di mistero che hai avvolto attorno al vecchio, ma non si capisce perché la dice e che cosa intenda. Chi siano appunto i figli di cui parla. Avevo pensato che potesse trattarsi di Hsu, dato che Zhang fa capire che ha avuto molte donne da giovane, ma anche Hsu lo è, e forse come età temporale non coincide. Però non ne sono sicura. Forse sto sbagliando a immaginarmi Zhang come molto molto vecchio. Ci sono dei fili della trama che non riesco a cogliere, dei pezzi del puzzle che mi mancano. Anche il titolo lo trovo slegato, perché "vecchi cani"?
Nonostante questo la storia mi ha comunque appassionato, avrei voluto che fosse più lunga per saperne di più.
In ogni caso spero proprio di rileggerti ancora nella prossima Era.
E in bocca al lupo per la gara!

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HandyManny_D
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Re: VECCHI CANI

Messaggio#7 » giovedì 23 maggio 2024, 21:09

Ciao M,
il tuo Vecchi Cani possiede le atmosfere e i richiami di un buon poliziesco, cosa che a me piace un sacco. L’inizio del racconto spacca, non cambierei una virgola. Hai utilizzato frasi ben costruite e particolari che mi hanno catturata. Gli scambi tra i personaggi sono azzeccati e mi hanno fatto sorridere. Ben fatto. Tuttavia, nel finale ti sei un po’ perso, almeno io non ho capito dove volevi andare a parare, ed è veramente un peccato, perché hai tutti gli ingredienti per arrivare in alto. Mi piace il tuo stile, ma il tuo racconto, per essere una bomba, ha bisogno di qualche approfondimento in più. Mi chiedo se, utilizzando due personaggi anziché tre, la storia ne avrebbe beneficiato.
Hai comunque cominciato con il botto la tua avventura a Minuti Contati.
Ci si legge in giro!

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M.M
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Re: VECCHI CANI

Messaggio#8 » venerdì 24 maggio 2024, 1:36

alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. L’ambientazione è un ristorante orientale, dove l’investigatrice risulta essere figlia di uno dei proprietari, legato alle triadi. La storia è ben congegnata in ogni piccolo particolare, dal momento del pasto alle domande di lei sul criminale ancora latitante. Complimenti, ottima storia. Bene la dritta sul vecchio magazzino di sigarette ancora da cercare per arrivare all’arresto dell’assassino.


Grazie Alexandra, troppo gentile. Sono contento che ti sia piaciuta l'ambientazione e soprattutto le dinamiche tra i personaggi. Spero di scambiarci presto altre letture e pareri!

Gaia Peruzzo ha scritto:Ciao M. e benvenuto sul forum! Che racconto particolare! Ti faccio subito i complimenti per alcune frasi che hai usato. Come quella dell'umidità e dei grattacieli, che è la mia preferita. Il tuo stile crea immagini vivide che accompagnano perfettamente il lettore nell'immaginarsi la vicenda. Però mi sembra come se alla storia mancasse qualcosa. Inizialmente anche io ho fatto fatica a capire che Zhang fosse il Dente. Andando avanti con la lettura si comprende che sono la stessa persona, però lo avrei esplicitato da subito. Volevo chiederti, perché viene soprannominato il Dente?
Poi un altro piccolo consiglio, ma sono solo dettagli: "Non l'accese, perché Zhang aveva smesso" quel “perché” secondo me poteva essere omesso formulando meglio la frase.
Anche la frase finale, ci sta con l'alone di mistero che hai avvolto attorno al vecchio, ma non si capisce perché la dice e che cosa intenda. Chi siano appunto i figli di cui parla. Avevo pensato che potesse trattarsi di Hsu, dato che Zhang fa capire che ha avuto molte donne da giovane, ma anche Hsu lo è, e forse come età temporale non coincide. Però non ne sono sicura. Forse sto sbagliando a immaginarmi Zhang come molto molto vecchio. Ci sono dei fili della trama che non riesco a cogliere, dei pezzi del puzzle che mi mancano. Anche il titolo lo trovo slegato, perché "vecchi cani"?
Nonostante questo la storia mi ha comunque appassionato, avrei voluto che fosse più lunga per saperne di più.
In ogni caso spero proprio di rileggerti ancora nella prossima Era.
E in bocca al lupo per la gara!


Grazie delle note preziose, Gaia. Mi rendo conto adesso che in una prima versione l'epiteto "il dente" appariva assieme al nome di Zhang, ma devo averlo editato per sbaglio. Comunque, deriva da una bravata fatta in gioventù in cui morse un rivale - una storia che poi ha tratto contorni mitici. Stesso discorso sull'età, ho lasciato un indizio ma forse è troppo nascosto - le tempistiche dovrebbero esserci. Dire che avresti voluto leggerne ancora è forse il miglior complimento che si possa ricevere.
Penso che avrei dovuto asciugare ancora alcune frasi descrittive per rendere gli ultimi passaggi fuori di dubbio. Ho un po' la tendenza a lasciare le storie sospese, ma è stato un errore giocare tutto sull'ultima frase 'criptica'.

Ti tolgo almeno una curiosità - Lao Guo è una traslitterazione di 老狗, letteralmente vecchio cane, in questo caso in maniera affettiva visto il suo ruolo di fidata guardia del corpo. Zhang è metaforicamente un cane, e letteralmente più vecchio.

HandyManny_D ha scritto:Ciao M,
il tuo Vecchi Cani possiede le atmosfere e i richiami di un buon poliziesco, cosa che a me piace un sacco. L’inizio del racconto spacca, non cambierei una virgola. Hai utilizzato frasi ben costruite e particolari che mi hanno catturata. Gli scambi tra i personaggi sono azzeccati e mi hanno fatto sorridere. Ben fatto. Tuttavia, nel finale ti sei un po’ perso, almeno io non ho capito dove volevi andare a parare, ed è veramente un peccato, perché hai tutti gli ingredienti per arrivare in alto. Mi piace il tuo stile, ma il tuo racconto, per essere una bomba, ha bisogno di qualche approfondimento in più. Mi chiedo se, utilizzando due personaggi anziché tre, la storia ne avrebbe beneficiato.
Hai comunque cominciato con il botto la tua avventura a Minuti Contati.
Ci si legge in giro!


Anche qui non posso che ringraziare delle belle parole, sono lieto di averti convinta. Verissimo sul finale. Sono sempre più convinto che avrei dovuto togliere un po' di spazio a Lao per renderlo più chiaro dentro i margini di battute, come dicevi; alla fine il motore della scena sono Zhang e Hsu. Terrò conto dei consigli se questo racconto dovesse avere una vita fuori da MC - ho apprezzato il lavoro di sintesi che sono stato costretto a fare sull'inizio e sono contento abbia pagato.
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Gaia Peruzzo
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Re: VECCHI CANI

Messaggio#9 » venerdì 24 maggio 2024, 17:41

M.M ha scritto:Grazie delle note preziose, Gaia. Mi rendo conto adesso che in una prima versione l'epiteto "il dente" appariva assieme al nome di Zhang, ma devo averlo editato per sbaglio. Comunque, deriva da una bravata fatta in gioventù in cui morse un rivale - una storia che poi ha tratto contorni mitici. Stesso discorso sull'età, ho lasciato un indizio ma forse è troppo nascosto - le tempistiche dovrebbero esserci. Dire che avresti voluto leggerne ancora è forse il miglior complimento che si possa ricevere.
Penso che avrei dovuto asciugare ancora alcune frasi descrittive per rendere gli ultimi passaggi fuori di dubbio. Ho un po' la tendenza a lasciare le storie sospese, ma è stato un errore giocare tutto sull'ultima frase 'criptica'.

Ti tolgo almeno una curiosità - Lao Guo è una traslitterazione di 老狗, letteralmente vecchio cane, in questo caso in maniera affettiva visto il suo ruolo di fidata guardia del corpo. Zhang è metaforicamente un cane, e letteralmente più vecchio.


Grazie mille per le curiosità e delucidazioni!
Allora rettifico e il titolo ci sta!
Poi mi sa che sono io che mi sono immaginata Zhang troppo vecchio (tipo 70 anni giù di lì) e Hsu troppo giovane (tra i 25/30). In questo caso poteva averla avuta in una delle sue famose avventure, ma non so se potesse definirsi ancora così giovane. Però è molto soggettiva come cosa. In ogni caso hai fatto bene a non specificare l'età nel testo eh, non sto dicendo questo. Sono io che poi cerco sempre di capire cosa c'è dietro e ci rifletto anche troppo, ingarbugliandomi a volte da sola.

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Manuel Marinari
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Re: VECCHI CANI

Messaggio#10 » sabato 25 maggio 2024, 8:14

Ciao M, piacere di aver letto il tuo racconto. Le trame poliziesche e per di più ambientate in Giappone, non sono tra le mie preferite, devo ammetterlo. Però ho letto con piacere senza annoiarmi dall'inizio alla fine. Ti faccio i complimenti per la capacità attrattiva e avvolgente che hai e per avermi tenuto dentro la storia.
Come ti hanno già scritto, Zhang il Dente sembravano due personaggi distinti, tant'è che immaginavo tre personaggi al tavolo fino all'arrivo di HSu. Si capisce solo dopo la metà del racconto che sono lo stesso personaggio. Peccato.
Penso che al racconti manchi qualcosa, un pò più di azione o comunque di conflitto. Senza troppi sconvolgimenti. Quel giusto per renderlo un pò più frizzantino.
Racconto comunque godibile, ne avrei voluto leggere ancora per sapere di più, perchè ho immaginato la tua trama con prequel e sequel.
Alle prossime letture!

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Emiliano Maramonte
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Re: VECCHI CANI

Messaggio#11 » lunedì 27 maggio 2024, 16:05

Ciao M., lieto di conoscerti.
Mi piace molto come scrivi: una prosa pulita, sorvegliata, probabilmente scrivi già da un po' e hai frequentato qualche corso di scrittura creativa (me ne sono accorto dall'uso di qualche piccolo "accorgimento"). La storia ha il suo fascino, un poliziesco ambientato in Cina (citi le Triadi, quindi credo sia inequivocabile), in cui si parla di un ricercato da assicurare a tutti i costi alla giustizia, e le immagini sono eleganti, soprattutto se ambientate in una tipica situazione orientale (un ristorante).
Il vero problema sorge nel focus della trama: ho avuto difficoltà a seguire la vicenda essenzialmente perché la scena da te costruita sembra il tassello di un mosaico più grande che noi lettori non possiamo conoscere, se non attraverso uno sforzo di ricostruzione a partire dagli input rinvenibili del testo. Anche la questione di Zhang il Dente non è da poco, perché non si evince bene il ruolo del personaggio. Stesso discorso per il colpo di scena finale che aggiunge sì mistero al mistero, ma non aiuta a dipanare i fili della situazione.
In sostanza, ottimo stile, ottimo tocco, ma da migliorare il focus sulla trama per rendere ancora più nitida ed efficace la vicenda narrata.

A rileggerci e buona conclusione d'Era!
Emiliano.

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Re: VECCHI CANI

Messaggio#12 » martedì 28 maggio 2024, 12:05

Manuel Marinari ha scritto:Ciao M, piacere di aver letto il tuo racconto. Le trame poliziesche e per di più ambientate in Giappone, non sono tra le mie preferite, devo ammetterlo. Però ho letto con piacere senza annoiarmi dall'inizio alla fine. Ti faccio i complimenti per la capacità attrattiva e avvolgente che hai e per avermi tenuto dentro la storia.
Come ti hanno già scritto, Zhang il Dente sembravano due personaggi distinti, tant'è che immaginavo tre personaggi al tavolo fino all'arrivo di HSu. Si capisce solo dopo la metà del racconto che sono lo stesso personaggio. Peccato.
Penso che al racconti manchi qualcosa, un pò più di azione o comunque di conflitto. Senza troppi sconvolgimenti. Quel giusto per renderlo un pò più frizzantino.
Racconto comunque godibile, ne avrei voluto leggere ancora per sapere di più, perchè ho immaginato la tua trama con prequel e sequel.
Alle prossime letture!


Ciao Manuel, ti ringrazio delle note. Particolarmente fiero di non aver annoiato. Peccato per quello scivolone sul dente, ma vedremo la prossima volta come va.

Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao M., lieto di conoscerti.
Mi piace molto come scrivi: una prosa pulita, sorvegliata, probabilmente scrivi già da un po' e hai frequentato qualche corso di scrittura creativa (me ne sono accorto dall'uso di qualche piccolo "accorgimento"). La storia ha il suo fascino, un poliziesco ambientato in Cina (citi le Triadi, quindi credo sia inequivocabile), in cui si parla di un ricercato da assicurare a tutti i costi alla giustizia, e le immagini sono eleganti, soprattutto se ambientate in una tipica situazione orientale (un ristorante).
Il vero problema sorge nel focus della trama: ho avuto difficoltà a seguire la vicenda essenzialmente perché la scena da te costruita sembra il tassello di un mosaico più grande che noi lettori non possiamo conoscere, se non attraverso uno sforzo di ricostruzione a partire dagli input rinvenibili del testo. Anche la questione di Zhang il Dente non è da poco, perché non si evince bene il ruolo del personaggio. Stesso discorso per il colpo di scena finale che aggiunge sì mistero al mistero, ma non aiuta a dipanare i fili della situazione.
In sostanza, ottimo stile, ottimo tocco, ma da migliorare il focus sulla trama per rendere ancora più nitida ed efficace la vicenda narrata.

A rileggerci e buona conclusione d'Era!
Emiliano.


Ciao Emiliano! Anche a te grazie del bevenuto. In realtà no, nessun corso di scrittura creativa, anche se ora sono curioso da quali fossero gli accorgimenti. C'è da dire che la sintesi aiuta. Fuori dai contest penso la mia scrittura gioverebbe del lavoro di asciugatura che ho fatto qui.

Quello del focus come giustamente hai notato tu e gli altri è un errore; tornando indietro renderei la questione del Dente il più possibile disambigua. Non sono d'accordo sul 'mistero': lo sforzo di ricostruzione e la percezione che ci sia un mosaico più grande penso siano dei punti positivi in un testo. Sicuramente nel mio testo questo senso di prospettiva non è costruito abbastanza bene, quindi lascia quella sensazione di incompiuto da risolvere.
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Emiliano Maramonte
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Re: VECCHI CANI

Messaggio#13 » martedì 28 maggio 2024, 16:15

Grazie per le precisazioni.
I "segnali" che mi hanno fatto pensare a corsi di scrittura creativa sono:
1) il trattino lungo per indicare la brusca interruzione di un dialogo. Sembra una banalità, ma l'editoria "tradizionale" ancora non lo accetta e preferisce i tre puntini sospensivi. Il trattino lungo, invece, è fortemente caldeggiato dai moderni coach di narratologia.
2) il numero particolarmente elevato di "beat", ossia di azioni che anticipano il parlato, in luogo di "disse", "replicò", "commentò", "domandò", e altri dialogue tag.
3) la costante tensione alla stretta focalizzazione sul PDV del personaggio, in luogo di un "tell" più esteso.

Sono sicuro che con un focus più attento e preciso sulle trame, potrai scrivere grandi racconti (perché, ribadisco, mi piace molto il tuo stile). Però già il fatto di prendere coscienza di inconvenienti dei propri scritti e segno di miglioramento. A me è successo continuamente a MC...

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Andrea Furlan
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Re: VECCHI CANI

Messaggio#14 » giovedì 30 maggio 2024, 0:41

Ciao M. e benvenuto,
ho letto con attenzione il racconto perché alla prima lettura mi ero perso, e ho letto con attenzione anche i commenti degli altri. In ultima analisi sono molto d’accordo con Emiliano: tecnica ottima soprattutto nel delineare l’ambientazione e i rapporti fra i personaggi. Purtroppo, perché poteva essere un ottimo racconto, un po’ di confusione sul punto di vista nella prima parte (che mi ha reso molto difficile seguire) insieme ai nomi dei personaggi come notato da altri, un dubbio sulla storia e sul finale che ancora non riesco a capire a fondo. A mio avviso richiedi troppo sforzo al lettore nel decifrare gli indizi e davvero il tutto sembra un piccolo tassello di un quadro più grande, decisamente affascinante. In sintesi, mi ha incuriosito molto, ma non ottimale per i motivi espressi sopra.

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antico
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Re: VECCHI CANI

Messaggio#15 » mercoledì 5 giugno 2024, 19:08

Ordunque, commento non facile. Il racconto mi è piaciuto molto e mi è arrivato da subito tutto. Mi sono posto la questione del perché di questo risultato in classifica e l'ho fatto leggere ad altri che hanno espresso le stesse problematiche uscite qui legate a una sostanziale confusione di fondo. Alla fine credo che il commento di Maramonte sia esaustivo. Sei stato talmente preciso da perdere di vista la semplicità e hai pagato la dimensione racconto decontestualizzato da un contesto più ampio. Le informazioni che fornisci nel testo sono tutte corrette, ma sono troppe e si rischia di perdere il focus. E questo è il motivo per cui non arrivo al pollice su completo fermandomi al quasi su: c'è da semplificare per renderlo fruibile a tutti, c'è da trovare il giusto dosaggio egli ingredienti. Detto questo: bravo.

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