Gruppo ANTICO: Lista racconti e classifiche

Appuntamento fissato per lunedì 20 maggio alle ore 21.00 con un tema del Team di MC e un sacco di giudici: Giuliano Cannoletta, Luigi Musolino, Daniele Picciuti, Diego Lama, Enrico Luceri,
Polly Russell, Maurizio Bertino, Davide Mannucci, Luca Nesler e la IA!
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antico
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Gruppo ANTICO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 21 maggio 2024, 1:50

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BENVENUTI ALLA ALL STARS EDITION EDITION, LA NONA E ULTIMA DELLA UNDICESIMA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 183° ALL TIME!

Questo è il gruppo ANTICO della ALL STARS EDITION.

Gli autori del gruppo ANTICO dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo INQUISITORE.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo GLADIATORE.


Questo è un gruppo da SETTE racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati dalle GUEST STARS. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, e dai miei collaboratori verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approssimato per eccesso.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK UNDICESIMA ERA, a seguire ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che non hanno ottenuto punti nei due Rank sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via). Ultima edizione e si decidono tante cose, la composizione dei gruppi non è stata facile perché diciannove racconti significano due gruppi da sei (con due qualificati in finale) e un gruppo da sette (con tre qualificati in finale). Ho deciso di equilibrare andando a mettere i due racconti con malus, insieme, nello stesso gruppo che, necessariamente, doveva essere quello di sette. A decidere il gruppo è stata la solita disposizione spiegata più sopra.

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo ANTICO:

Match, di Luca Fagiolo, ore 23.48, 4966 caratteri
Le elezioni, di Luca Moggia, ore 01.27, 4727 caratteri MALUS TRE PUNTI
Mi confesso, di Mario Mazzafoglie, ore 01.29, 4985 caratteri MALUS TRE PUNTI
Colesterolo, di Debora Donadel, ore 23.56, 4917 caratteri
Il sarto, di Giovanni D’Addabbo, ore 00.24, 4965 caratteri
Me lo merito, di Lucia Zambrano, ore 22.41, 4493 caratteri
VECCHI CANI, di M. Maponi, ore 23.51, 4919 caratteri

Avrete tempo fino alle 23.59 di giovedì 30 MAGGIO per commentare i racconti del gruppo INQUISITORE Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 31 MAGGIO, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, io e i miei collaboratori posteremo la nostra e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i racconti del gruppo INQUISITORE e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare gli altri racconti in gara e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: per quanto vi sarà possibile in base ai vostri impegni, date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo INQUISITORE.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

E infine: una volta postate e da me controllate, le classifiche non possono più essere modificate a meno di mia specifica richiesta in seguito a vostre dimenticanze. L'eventuale modifica non verrà contabilizzata nel conteggio finale e sarà passibile di malus pari a SETTE punti.

BUONA ALL STARS EDITION A TUTTI!



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Gennibo
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Re: Gruppo ANTICO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » domenica 26 maggio 2024, 21:28

Ecco la mia soffertissima classifica, il tema era molto interessante e altrettanto lo sono state le varie declinazioni.
Complimenti a tutti.

1) Colesterolo di Debora Donadel
2) Me lo merito di Lucia Zambrano
3) Il sarto di Giovanni D’Addabbo
4) Match di Luca Fagiolo
5) Le elezioni di Luca Moggia
6) Mi confesso di Mario Mazzafoglie
7) Vecchi cani di M Maponi


Vecchi cani di M Maponi
Ciao M., e benvenuto nell'arena di Minuti Contati. Inizi il racconto con una bella descrizione che ci catapulta nel tuo mondo narrativo.Vedo l'impegno di creare una buona caratterizzazione sia dei personaggi che dell'ambiente, con una buona scrittura. Il tutto però finisce per risultarmi un minestrone tra informazioni importanti e e caratterizzazioni ininfluenti al racconto e in certi punti mi sono chiesta di chi fosse il punto di vista.
Pensavo che Zhang e "Il Dente" fossero due personaggi diversi, seduti vicini. Poi però dici Zhang "Il Dente" :D
Il tema non mi è chiarissimo e non ho capito chi fosse il figlio del Dente.
Spero di esserti stata d'aiuto e spero di rileggerti presto.
Buona Edition!

Me lo merito di Lucia Zambrano
Ciao Lucia e piacere di averti letto, il tuo è un racconto che ho trovato molto simpatico già dall'inizio, mi sono immedesimata in questa protagonista che stressata si lascia andare al vizio dello shopping. Poi però ci stupisci e il racconto prende una piega fantastica che secondo me è ben gestita. Al punto in cui lo sgabello parla il racconto fa un salto di qualità per la brillante gestione delle informazioni e per l'originalità della storia.
Per me un racconto riuscito.
Alla prossima e buona Edition.

Il sarto di Giovanni D’Addabbo
Ciao Giovanni e piacere di ritrovarti e di leggerti qui nell'Arena di MC. All'inizio del tuo racconto sono inciampata subito in una virgola e in una frase che non girava in modo ottimale, poi però, con questo personaggio così ben delineato e allo stesso tempo sfuggente mi hai catturato e mi è dispiaciuto leggere della sua morte. Insomma, mi hai fatto affezionare a questo sarto come è successo al protagonista. Un racconto che anche se non perfetto dal punto di vista stilistico raggiunge il cuore.
Forse avrei evitato l'ultima frase che imbocca un po' troppo il lettore il quale dovrebbe raggiungere da solo quella conclusione, ma nel contesto di questo stile raccontato ci può anche stare.
Per me una prova più che buona.
Alla prossima e buona Edition!

Colesterolo di Debora Donadel
Ciao Debora e piacere di averti letto! Un racconto che mi è piaciuto molto, per me gestito bene, belli i doppi sensi, tipo: Evelina fosse addirittura "al di sopra" delle sue aspettative.
Efficace la semina del colesterolo che gli procurerà l'infarto.
Decisamente un racconto da podio.
A presto e buona Edition!

Mi confesso di Mario Mazzafoglie
Ciao Mario, le tue storie sempre simpatiche sono tra quelle che preferisco. Anche in questo caso mi hai fatto sorridere nonostante il tema serio del vizio della droga. Bella l'ambientazione e il dubbio paranoico che dietro la grata del confessionale ci fosse il maresciallo, una situazione che poteva anche essere vera e per cui metti il lettore nella condizione di chiedersi con chi davvero si sta confessando il protagonista. Carina anche la battuta del prete che dice di lasciare lì la droga, cosa che mi fa pensare che forse il prete ne potrebbe approfittare.
Insomma, un bel racconto.
Alla prossima e buona edition :D

Le elezioni di Luca Moggia
Ciao Luca, il tuo racconto mi è piaciuto molto sia per come lo hai declinato, con un tema, quello politico, non facile da gestire; sia per le sfumature e le caratterizzazioni simpatiche.
Per me è da podio anche solo per la frase: Io avevo giurato di non ricascarci più ma invece eccomi qua. Frase che in questo contesto è doppiamente efficace e ci fa ridere tristemente per quanto riflette molto bene il pensiero comune.
Piccolo dettaglio: se ho capito cosa intendi, dovrebbe essere SerT e non S.E.R.T.
Per me una buonissima prova :D
A presto e buona fine di Era!

Match di Luca Fagiolo
Ciao Luca e piacere di averti letto. Devo dire che sono combattuta perché il protagonista mi è piaciuto molto, così come il modo in cui mostri le sue fragilità e il suo dolore. Mi piace molto la seconda persona, anche se penso sia quella più difficile da gestire, e se fatta bene dovrebbe creare un canale diretto tra personaggio e lettore, meglio se disturbante, o perché ci si sente chiamati in causa, o perché si entra in un personaggio diverso da quello che si è in realtà, cosa che qui non trovo troppo riuscita.
Come Emiliano avrei preferito che il racconto iniziasse subito con la seconda persona.
Mi ha perplesso anche la richiesta di impegno di lei, così, subito dopo il primo incontro. Così come il finale, non così improvviso, in cui finalmente si sfoga piangendo, quando poco prima già singhiozzava.
In conclusione, una bella scrittura, un bel personaggio, ma avrei preferito che tu avessi osato di più.
Comunque, un più che buon racconto.
A presto e buona fine d'Era!

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antico
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Re: Gruppo ANTICO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » lunedì 27 maggio 2024, 14:40

Oltre alla mia, dovete ancora ricevere altre cinque classifiche.

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Emiliano Maramonte
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Re: Gruppo ANTICO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » lunedì 27 maggio 2024, 18:42

E così si conclude anche l'undicesima Era.
In questa Edition ho letto racconti di ottimo livello, per cui è stato davvero difficile elaborare una classifica. Sembrano le solite parole di circostanza, ma è la verità: i racconti mi sono piaciuti tutti e tutti avevano un elemento di originalità che li contraddistingueva.
Non me ne voglia chi ho collocato in basso, non è affatto un demerito bensì una valutazione di priorità di valori.
Un grande in bocca al lupo a tutte/i, buona estate e, se il Grande Spirito del Cosmo vorrà, ci rivedremo a settembre!

CLASSIFICA

1. ME LO MERITO di Lucia Zambrano
2. MI CONFESSO di Mario Mazzafoglie
3. IL SARTO di Giovanni D'Addabbo
4. MATCH di Luca Fagiolo
5. COLESTEROLO di Debora Donadel
6. LE ELEZIONI di Luca Moggia
7. VECCHI CANI di M. Maponi



COMMENTI

MATCH di Luca Fagiolo
Come faccio spesso a MC comincio da ciò che mi è piaciuto. Ho apprezzato l'attualità della storia: i rapporti sentimentali nati sui social network comportano la necessità di ridefinire le interazioni emotive e i limiti di tali interazioni. In questo, è ottimo il confronto tra i due protagonisti, che sfocia in uno scontro di visioni del mondo, dopo il quale uno dei due è destinato a cedere. E il "campo di battaglia" non può che essere l'eterno problema del "chiodo schiaccia chiodo", accompagnato da un atteggiamento di disimpegno verso un possibile partner che, invece, la pensa in maniera diversa. E, aggiungo, questo può risultare normale, addirittura fisiologico, nel rapporto tra uomo e donna.
E qui veniamo a quelle che, secondo me, sono le note dolenti. Innanzitutto vedo nella costruzione ideologica un appiattimento verso alcuni intramontabili stereotipi. Magari non era assolutamente il tuo intento, ma qui a tratti vengono fuori: l'uomo che cerca uno sfogo fisico, scambiandolo per consolazione da una precedente storia naufragata; la donna che acconsente ma si aspetta un coinvolgimento più (passami il termine) spirituale, più romantico, dopo la fine di un matrimonio. Sono costruzioni che ho visto spesso in alcuni film italiani, i cui registi tendono a incaponirsi su tali temi ricorrenti, senza, peraltro, mai risolvere nulla. E infatti, ma questo è un mio parere "brutale", alla fine non fornisci una soluzione, anzi il crollo emotivo della voce narrante è una sconfitta che non aggiunge nulla al completamento dell'arco di trasformazione dell'interiorità del personaggio.
Intendiamoci: non devo essere io a dirti che in un racconto con queste limitazioni di battute è difficile completare sempre un arco di trasformazione ma, secondo me, nel caso di questo racconto, il passo in più andava fatto. In sostanza (e tu puoi soccorrermi in questo), alla fine i due amanti prendono coscienza di amarsi, oppure il protagonista è frustrato per non aver avuto comprensione e cede? O, ancora, il pianto liberatorio è l'acquisizione della consapevolezza che il rapporto nato su Tinder è questo e non ci può essere altro?
Alla fin fine, il racconto non mi ha particolarmente coinvolto, pur con i punti di forza su esposti (ai quali aggiungo una maturità stilistica ormai pienamente acquisita) e con qualche dubbio sul tema che, secondo me, rimane un po' sullo sfondo: il vizietto è semplicemente il fumo oppure è relativo al comportamento da farfallone del protagonista?
Permettimi, inoltre, un'annotazione squisitamente tecnica.
L'uso della seconda persona fa sempre un bell'effetto, ma comporta delle insidie. Ad esempio, se prendi il primo paragrafo, a mio modestissimo parere, c'è qualche sbavatura.
In pratica:

"Teresa geme di piacere, si sposta i capelli dal viso e la chioma folta copre la luce della luna fuori dal finestrino. [Qui, come primo impatto, mi ritrovo di fronte a una terza focalizzata...] Ti sollevi da lei e scrocchi il collo indolenzito [Ecco, qui parte la seconda... ma intanto mi hai destabilizzato in un finto rimbalzo tra punti di vista differenti], i sedili posteriori di una Panda 4x4 sono uno dei posti più scomodi in cui tu lo abbia mai fatto, ma non puoi certo lamentarti. Sapevate entrambi che la serata sarebbe finita così [Qui, invece, addirittura diventa una seconda al plurale che incorpora anche il punto di vista della ragazza], fin dal match su Tinder.
“La tua bio non mentiva.” Abbassa il finestrino e si accende una sigaretta pescata dal groviglio di vestiti in mezzo a voi. [Piccola destabilizzazione anche qui, dove penso che sia di nuovo la terza focalizzata sulla ragazza...].

Avrei fatto così:

"Ti sollevi da Teresa e scrocchi il collo indolenzito. Maledetti sedili posteriori della Panda! Uno dei posti più scomodi su cui tu lo abbia mai fatto! Eppure non puoi lamentarti. Sapevi che la serata sarebbe finita così, e forse lo sapeva anche Teresa. [...]"

LE ELEZIONI di Luca Moggia
Ho molto apprezzato i tuoi precedenti racconti, un po' meno questo. Non che, nel complesso, non sia un buon racconto, anche perché è scritto bene e lancia un certo tipo di messaggi, però l'ho trovato monotono. Alla fin fine probabilmente sono gusti. Ho seguito questo lungo piano-sequenza fino alla cabina elettorale (non seggio, non almeno alla fine, quando hai confuso i due termini) con una certa noia. Si è semplicemente trattato di gesti che facciamo tutti e, debbo dire, l'intera vicenda mi ha trasmesso familiarità, mi ci sono immedesimato, eppure, alla fin fine, non è bastato.
Hai scelto di legare la trama alla stretta attualità; hai fatto nomi, cognomi, hai citato situazioni accadute da pochissimo, okay, però avrei preferito guardare questa "normalità" attraverso altri occhi, magari quelli di una satira, o di una esasperazione della realtà, spingendo di più sull'humor nero e così via.
Ciò che mi ha fatto piacere è la chiusura, laddove hai interpretato il sentimento diffuso dell'italiano che ormai va a votare più demoralizzato che altro, scegliendo i rappresentanti non più in base alla passione politica (di una volta) bensì cercando il danno minore.
Tema centrato.

MI CONFESSO di Mario Mazzafoglie
Ti ho ribeccato di nuovo dopo un po'!
Il racconto mi ha divertito, ma soprattutto mi ha stupito per il grande equilibrio, la precisione dei dialoghi e la grande consapevolezza dei tuoi mezzi nell'incastrare i vari elementi della trama.
Un'idea semplicissima che però ha creato una giusta dose di ansia, con un dubbio finale che è davvero micidiale! Chi c'era davvero dentro il confessionale? Un finanziere? Un altro spacciatore o un prete anche lui dedito al "vizietto"? Hai saputo anche rendere benissimo la paranoia del protagonista e le soluzioni che lui adotta per sfuggire a essa.
Non ho molto da aggiungere, se non che il tema è centratissimo, e il racconto promosso.

COLESTEROLO di Debora Donadel
Sono contento di rileggerti! Appena posso, vengo comunque a trovarti.
L'idea di base è molto carina. Qual è il vizietto di una persona obesa? Ma il cibo naturalmente! E per tutta la sequenza iniziale della cena dei due "quintali", avevo ben stampato in mente il famoso episodio de "Il senso della vita" di Monty Python, nel quale un ricco signore, in un ristorante, si rimpinza di cibo fino a scoppiare, letteralmente. Però poi, un momento potenzialmente romantico ha virato all'horror. Devo ammettere che me lo aspettavo, doveva esserci una picco emotivo - immaginavo che la fame di Saverio fosse così sconfinata da tracimare nel cannibalismo - e c'è stato; come prevedibile era la fine (per contrappasso?) di Saverio, che riceve quel che merita. Alla fine, la storia ha tutti gli elementi per essere gradevole. E il tema è centrato.
Ho rilevato un po' di legnosità nei dialoghi. Un esempio per tutti:

«Ehhh magari 200! Io sono vicino ai 400! Mi ha detto che se non seguo la dieta che mi ha dato e mi do una regolata generale rischio l’infarto visto anche il peso…»

"Eh, magari 200! Io vado per i 400! Mi ha detto che mi gioco il cuore se non mi do una regolata..."

Ultima pignoleria:
«Purché tu scelga un locale in cui non elemosino sulla quantità!»
Qui forse intendevi "lesinino".

IL SARTO di Giovanni D’Addabbo
Ormai ho avuto modo di leggere diversi tuoi racconti, e mi sbilancio dicendo che questo è il migliore. Mi è piaciuto molto. Hai delineato la figura sfumata ma vivida di un essere umano... molto umano, e lo hai fatto con delicatezza e passione, in un contesto temporale assai ben costruito che attraversa addirittura decenni di storia italiana. Forse il paragone è azzardato, ma mi ha ricordato "Stoner" di John Williams, in cui l'autore delinea (con un narrato molto simile al tuo) l'intera esistenza di un perdente che, però, alla fine si prende le sue rivincite. Qui però il punto di vista è diverso e la vita del sarto si intreccia con le sorti del protagonista.
Non tutto è chiaro, lo stile sarebbe da aggiustare un po', ma la storia ha una sua potenza universale, un suo messaggio rivolto a tutti noi, condensato nella morale dell'ultima frase.
Non ho altro da aggiungere. Bravo.

ME LO MERITO di Lucia Zambrano
Ho iniziato a leggere il tuo racconto un po' prevenuto pensando a un vizietto anonimo e piuttosto diffuso, e cioè l'acquisto compulsivo on line, ma poi ho intuito qualcosa e mi sono detto: "No, se sviluppa fino alla fine un'idea del genere, scatta l'applauso". Quello della vendita di persone sarà il prossimo passo di Amazon e AliExpress (o Wish, o chi vuoi tu) e nel tuo racconto lo sviluppo grottesco e satirico mi ha inquietato non poco, oltreché divertito, poiché costruito con una buona dose di ironia e di presa diretta.
Non mi soffermo su qualche imperfezione già segnalata da altri, ma concludo con un "ottimo lavoro"!
Tema centrato!

VECCHI CANI di M. Maponi
Mi piace molto come scrivi: una prosa pulita, sorvegliata, probabilmente scrivi già da un po' e hai frequentato qualche corso di scrittura creativa (me ne sono accorto dall'uso di qualche piccolo "accorgimento"). La storia ha il suo fascino, un poliziesco ambientato in Cina (citi le Triadi, quindi credo sia inequivocabile), in cui si parla di un ricercato da assicurare a tutti i costi alla giustizia, e le immagini sono eleganti, soprattutto se ambientate in una tipica situazione orientale (un ristorante).
Il vero problema sorge nel focus della trama: ho avuto difficoltà a seguire la vicenda essenzialmente perché la scena da te costruita sembra il tassello di un mosaico più grande che noi lettori non possiamo conoscere, se non attraverso uno sforzo di ricostruzione a partire dagli input rinvenibili del testo. Anche la questione di Zhang il Dente non è da poco, perché non si evince bene il ruolo del personaggio. Stesso discorso per il colpo di scena finale che aggiunge sì mistero al mistero, ma non aiuta a dipanare i fili della situazione.
In sostanza, ottimo stile, ottimo tocco, ma da migliorare il focus sulla trama per rendere ancora più nitida ed efficace la vicenda narrata.

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HandyManny_D
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Re: Gruppo ANTICO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » martedì 28 maggio 2024, 0:21

Buonasera,
invio la mia classifica arricchita dai commenti.

1. Match di Luca Fagiolo
2. Vecchi cani di M. Maponi
3. Mi confesso di Mario Mazzafoglie
4. Me lo merito di Lucia Zambrano
5. Le elezioni di Luca Moggia
6. Colesterolo di Debora Donadel
7. Il sarto di Giovanni D'Addabbo


Match di Luca Fagiolo
Ciao Luca,
il tuo Match, che potrebbe sembrare un semplice racconto di vita vissuta, si è rivelato una narrazione su più livelli.
Se all’inizio la camporella con la Panda mi ha fatto sorridere (sono tornata indietro nel tempo agli anni Duemila e al freno a mano che mi faceva sempre la gamba gigia), in una necessaria rilettura la narrazione ha iniziato a stratificarsi.
Cos’è questo vizietto? È l’incapacità di rimanere da soli? È la volontà di tappare i buchi a testa bassa? La brama di sentirci ancora apprezzati dopo la fine di una storia? Ogni risposta parrebbe esatta e questo è il suo bello.
Penso a Match come a un blues suonato da Lisa Simpson.
La scelta della seconda persona l’ho trovata azzeccata, come se tu volessi allontanarti dal protagonista e raccontare la sua abitudine distruttiva maneggiandola con una tuta anti-radiazioni.
Ottimo lavoro.
Ci si legge in giro!

Vecchi cani M. Maponi
Ciao M,
il tuo Vecchi Cani possiede le atmosfere e i richiami di un buon poliziesco, cosa che a me piace un sacco. L’inizio del racconto spacca, non cambierei una virgola. Hai utilizzato frasi ben costruite e particolari che mi hanno catturata. Gli scambi tra i personaggi sono azzeccati e mi hanno fatto sorridere. Ben fatto. Tuttavia, nel finale ti sei un po’ perso, almeno io non ho capito dove volevi andare a parare, ed è veramente un peccato, perché hai tutti gli ingredienti per arrivare in alto. Mi piace il tuo stile, ma il tuo racconto, per essere una bomba, ha bisogno di qualche approfondimento in più. Mi chiedo se, utilizzando due personaggi anziché tre, la storia ne avrebbe beneficiato.
Hai comunque cominciato con il botto la tua avventura a Minuti Contati.
Ci si legge in giro!

Mi confesso di Mario Mazzafoglie
Ciao Mario,
Il tuo racconto è molto divertente. Mi ha fatto ridere che, per chiudere con un passato di spaccio, il protagonista decida di andarsi a confessare. Mi è venuto in mente un reel che ho visto di recente nel quale intervistano il prete spagnolo che racconta di come qualcuno, per fare uno scherzo, ha messo della marijuana nel turibolo che hanno usato per la funzione religiosa. Nessuno voleva più andare via dalla chiesa. Ma sto divagando.
Ho colto anche la paranoia del protagonista che, a un certo punto, sentendosi incalzato dalle domande del prete, pensa che all’interno del confessionale ci sia in realtà un finanziere.
Se posso essere pignola, l’utilizzo di «figliuolo» si spinge troppo in là, anche per un racconto umoristico.
Sarebbe stato meraviglioso se le vecchiette sedute in prima fila fossero state dei carabinieri in incognito giunti sulla scena per arrestare un boss di quartiere.
Complimenti per il racconto.
Ci si legge in giro!

Me lo merito di Lucia Zambrano
Ciao Lucia,
ho letto il tuo racconto con un misto di raccapriccio e curiosità. Raccapriccio perché, dai, quanto mancherà prima che spediscano pure le persone? (spoiler: secondo me non molto)
Il tema del vizietto e uno dei più azzeccati del girone.
Hai delineato una coppia di personaggi che ho odiato istintivamente. Quando inizi a far muovere delle emozioni per dei protagonisti in così poco spazio, vuol dire che stai facendo un ottimo lavoro.
A mio gusto, il linguaggio estremamente colloquiale non mi attira tantissimo, anche se sono consapevole sia funzionale per la storia che racconti. In particolare, con la frase “Ah, mi ci vuole proprio un regalino per me” mi hai un po' persa.
Avrei anche utilizzato «Mistress» anziché Miss come titolo per rivolgersi alla padrona, ma capisco anche le tue scelte di autrice.
È proprio solo una valutazione super soggettiva che mi sentivo di condividere.
Per il resto, ottimo lavoro.
Ci si legge in giro!

Luca Moggia Le elezioni
Ciao Luca,
Ho letto con piacere il tuo racconto. Di solito quando si parla di politica, mi gratto come se avessi la scabbia, ma la tua storia mi ha fatto sorridere perché è vera. Una situazione più che plausibile gestita in modo quasi irreprensibile. A un certo punto ho esclamato anche «Ecco! È verissima questa cosa» ed è quando descrivi quel sentimento di libertà dopo il voto, quando hai fatto il tuo dovere e cammini più leggero del solito. Una piccola speranza che si accartoccia subito dopo. Il tempo di arrivare in macchina.
Forse avrei apprezzato di più il vizietto che avrebbe portato a votare il partito più improbabile, con la speranza che avresti potuto salvare il mondo (o il tuo Comune).
Ottimo lavoro.
Ci si legge in giro!

Colesterolo di Debora Donadel
Ciao Debora,
Il tuo Colesterolo è un buon racconto. Un appuntamento, i due si piacciono e vanno a cena, magari per essere un primo appuntamento alcune cose succedono un po' in fretta, come la frase sull’iniziare una dieta insieme. Il cannibalismo è un twist che non mi aspettavo. L’ho gradito, ma ho trovato la morte di Evelina un po' troppo frettolosa. Anche la chiusura, avrei preferito assistere alla morte di Saverio, intento nello sforzo della preparazione di Evelina, una beffa ulteriore al suo appetito non soddisfatto.
Nel complesso è comunque un buon racconto ed è stato piacevole leggerti.
Ci si legge in giro!

Il sarto di Giovanni D’Addabbo
Ciao Giovanni,
voglio complimentarmi per lo sforzo fatto per creare una storia che si sviluppa attraverso gli anni rimanendo nel limite dei 5000 caratteri.
Sei riuscito a delineare un personaggio molto interessante, il sarto, che rimane comunque una presenza affascinante e indecifrabile.
La storia, però, perde un po' di linearità e diventa un accostamento di avvenimenti che culminano con morte, altrettanto misteriosa, del sarto. Magari eliminare la ripetizione delle offerte di cibo e liquori del sarto avrebbe dato modo di sviluppare meglio alcuni punti.
Comunque, nel complesso, hai fatto un buon lavoro.
Ci si legge in giro!

Fare una classifica è riduttivo perché tutti i racconti sono validissimi. Complimenti a tutti, veramente.

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antico
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Re: Gruppo ANTICO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » mercoledì 29 maggio 2024, 8:58

Dovete ancora ricevere altre tre classifiche oltre alla mia.

Gaia Peruzzo
Messaggi: 223

Re: Gruppo ANTICO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » mercoledì 29 maggio 2024, 17:10

Ciao! So che eravate tutti sulle spine per la mia classifica (scherzo). Però è stato super difficile, anche perché ogni racconto ha il suo lato buono, tutti sono stati appassionanti da leggere a modo loro. E, alla fine, per fare la classifica mi sono basata molto anche su quello che ogni testo mi ha suscitato, oltre che allo stile che mi ha catturato di più. Poi da una parte mi dispiace un sacco che l'Era si sia conclusa, però spero di ritrovarvi tutti alla prossima, a settembre.
Inoltre ci tenevo a ringraziarvi di cuore, perché leggervi mi ha insegnato molto, oltre che a ricevere i vari consigli a ogni edition. Sono molto contenta di aver scoperto questo forum!

1) Match, di Luca Fagiolo
2) Le elezioni, di Luca Moggia
3) Mi confesso, di Mario Mazzafoglie
4) Me lo merito, di Lucia Zambrano
5) Vecchi cani ,di M. Maponi
6) Colesterolo, di Debora Donadel
7) Il sarto, di Giovanni D'Addabbo


Match di Luca Fagiolo
Ciao Luca. Non ricordo se avevi già usato questa persona, però secondo me ti è riuscito bene. È di sicuro un ottimo racconto.
Il vizietto comune del padre e di Teresa passano in secondo piano di fronte a quello del protagonista. Un vizio profondo quello di scappare dalla propria sofferenza, o almeno tentare di farlo, nel non darci peso, come se non ci fosse. Il suo dolore però si percepisce molto bene nel vuoto che lui cerca di colmare con gli incontri occasionali. Un vuoto che non avrebbe voluto, ma che gli è capitato, a causa di questa ex compagna che vorrebbe cancellare, quasi provando a sovrascrivere i ricordi che ha di lei, e con cui invece deve solo scendere a patti. I dialoghi tra me (perché alla fine il tizio sono io ahah) e Teresa sono la parte migliore. La maggior parte delle persone reagisce senza controllare il loro primo istinto emotivo, che non è sempre un male, però dato che abbiamo un cervello possiamo provare a farlo. Infatti mi aspettavo che lei a un certo punto gli facesse qualche sfuriata, rimproverandolo e chiedendogli di uscire dalla macchina, perché magari si sentiva usata, quasi fosse stata un oggetto. Invece questo per fortuna non succede. Mi sono piaciute moltissimo la sua empatia e forza d’animo che non si sbilanciano di fronte a ciò che le dice il suo interlocutore. Sono forti e solide, così come dovrebbero essere, e alla fine lo disarmano e lo fanno cedere, facendogli capire che può andare avanti solo accettando la sua fragilità. Azzardo… Forse dandogli proprio l’aiuto di cui ha bisogno, quella scintilla che potrebbe provare a portarlo a un cambiamento del suo vizio.
Molto bravo, come sempre, complimenti!
E in bocca al lupo per la gara.

Le elezioni di Luca Moggia
Ciao Luca! Hai deciso di scrivere un racconto su un argomento che si può definire quasi "spinoso" e attuale. E ti è uscito, forse, oserei dire un racconto denuncia, perché trovo che la declinazione del tema che hai usato sia molto importante. Io posso dirmi contenta che il protagonista abbia scelto comunque di fare quella croce sulla scheda, anche se appunto non dovremmo poter scegliere sul "meno peggio", ma su chi ha davvero a cuore il progresso e la stabilità di tutti. Però questa è un'altra storia, la solita, insomma.
Ci sono molte immagini simboliche che ho apprezzato, come la coppietta anziana, rimasta unita del tempo, che trova la forza di andare a fare magari quella che è la loro solita passeggiata. Me li immagino che riescono a trovare il buono dalla vita, da quello che hanno realizzato. Oppure ancora quella più avanti del tizio del S.U.V. che ha pure la sfacciataggine di parcheggiare male e forse pensa più in maniera egoistica e superficiale.
Poi Pd come provincia di Padova mi ha fatto sorridere ahah. Perché l'ho sempre pensato anche io!
Ci sono dei refusi però non ci darò granché peso, perché alla fine è normale farne. L’unica cosa che cambierei proprio è la frase sul fatto che è domenica e l’ascensore gli mette ansia, perché fa un po’ lista di cose e mi sembra un po’ mozzata, messa lì così.
Per capire bene il testo bisogna andare oltre e immergersi nei dettagli che hai voluto utilizzare, cercare il significato dietro ogni immagine. Banalmente sembra un tizio che va a votare perché non sa che cosa fare, però c’è molto molto di più, e questo a me piace sempre molto. Penso che tu abbia scritto davvero un buon racconto! In bocca al lupo per la gara.

Mi confesso di Mario Mazzafoglie
Ciao Mario. Un buon racconto, che mi sembra efficace, dove calibri bene la comicità che ti distingue.
Alla fine mi sono chiesta chissà per quanto tempo le bustine resteranno nascoste lì, nel confessionale. Chissà se il protagonista cederà e tornerà a riprendersele. Nello sfondo sei riuscito a mescolare bene la sensazione di imponenza e inquietudine suscitata dalla chiesa e dal prete. Il prete è così tanto una caricatura da sembrare vero e funzionare nel suo essere assurdo. Almeno per me. E il fatto che ormai il protagonista sia così tanto ossessionato dal suo vizio, da aver paura che il finanziere possa travestirsi appunto da prete, rende il tutto molto più comico, anche se basato pur sempre sulla paura di poter essere scoperto. Il suo dubbio per un momento l'ho avuto anche io. In bocca al lupo per la gara!

Colestoro di Debora Donadel
Ciao Debora! Il tuo racconto mi ha colpito, perché non mi aspettavo il cannibalismo. Mi ha colpito doppiamente perché arrivata alla parte sulle cosce stavo pensando "ecco ora se la porta a letto (non volevo essere volgare) da morta" e invece no… Quindi secondo me hai gestito bene il colpo di scena. Tuttavia alcuni passaggi sono risultati fin troppo veloci, man mano che si avvicina il finale e si scopre chi è davvero Saverio, come se il ritmo del testo fosse costretto ad aumentare. O almeno io ho avuto questa sensazione qui. La morte di Evelina poteva essere descritta meglio, forse togliendo il paragrafo finale e facendo cogliere Saverio dall'infarto mentre la mangiava, senza spaziare quindi "dall'esterno" con i suoi vicini (che è meno importante per la sua caratterizzazione, a parte per dirci che era cordiale e salutava sempre). Perché, per esempio, anche quando sono al ristorante ci mostri parecchi dettagli di gestualità dei personaggi, e invece poi ho avuto come l'impressione che si perdessero verso il punto con il climax più alto. (Per non fare così tanta fatica, poteva aprirle la gonna a sirena con il coltello, già che c'era, per dire ahah o usare un paio di forbici).
Comunque per me hai avuto una buona idea e anche interessante! Si sente che ti sei divertita. In bocca al lupo per la gara!

Il sarto di Giovanni D'Addabbo
Ciao Giovanni. Siccome è l'ultima tappa, sto cercando di essere più gentile con tutti con le valutazioni. Quindi non ti bastonerò, almeno non troppo.
In alcuni punti il testo si fa un pochino ingarbugliato, specie quando arriva alla parte sulle feste di capodanno in cui non ho trovato una correlazione tra le battute divertenti e poi quella sull'innamorarsi follemente, come se mancasse un passaggio in mezzo tra le due cose. Il vizietto del sarto è quello di innamorarsi degli altri uomini, vero? Per quello i padri e i mariti non andavano mai alle sue feste. Però mi sarebbe piaciuto vederlo, non so, anche solo tenere per mano un altro uomo. Giusto perché arrivasse anche l'immagine visiva. Sperando di non aver capito male il testo.
A parte questo, però la storia mi è piaciuta, ha così tanti dettagli che questo personaggio mi sembra realistico. Mi piacerebbe sapere che cosa ti ha ispirato.
La frase finale credo che sia un motto che condividi anche tu come persona, se dai tuoi racconti ho imparato anche un po' a conoscerti. Ed è molto bello. Secondo me hai fatto bene a scriverlo, perché è qualcosa che ti contraddistingue.
In bocca al lupo per la gara!

Me lo merito di Lucia Zambrano
Ciao Lucia! Sono contenta di ritrovarti, perché mi piace molto come scrivi.
È un racconto con un bel colpo di scena, che si svela con delicatezza (e secondo me sono i più difficili da scrivere), in cui i mobili sono in realtà gli uomini che lei si compra online. In questo sei stata brava perché all'inizio sembra solo uno shopping compulsivo, magari di borse o accessori. Devo dirti però che è stato anche un po' strano da immaginare, come se la mia mente dovesse, non so, salire una specie di gradino. Ma solo perché, per esempio, al "mi siedo" non ci aspetteremmo mai che una persona si sieda su un uomo legato che le fa da sedia. Forse avrei seminato qualche piccolo indizio stravagante tipo che il tavolino è a forma di schiena, o qualcosa del genere, (o se vuoi farlo più simpatico che il cellulare è proprio sopra la chiappa del tavolino) giusto per far arrivare il tutto in maniera ancora più nitida, una volta che l'uomo che le fa da sedia parla.
Inoltre, ma questo è solo un piccolo consiglio, prima dell'arrivo in scena di Gaia, a quel "Già, non sarebbe male." avrei aggiunto che sentiva gli occhi pesanti o la stanchezza, per rendere il fatto che si fosse appisolata meno meccanico.
Mi auguro tanto di ritrovarti ancora a partecipare, penso che ci sorprenderai. Intanto ti faccio in bocca al lupo per la gara!

Vecchi cani di M. Maponi
Ciao M. e benvenuto sul forum! Che racconto particolare! Ti faccio subito i complimenti per alcune frasi che hai usato. Come quella dell'umidità e dei grattacieli, che è la mia preferita. Il tuo stile crea immagini vivide che accompagnano perfettamente il lettore nell'immaginarsi la vicenda. Però mi sembra come se alla storia mancasse qualcosa. Inizialmente anche io ho fatto fatica a capire che Zhang fosse il Dente. Andando avanti con la lettura si comprende che sono la stessa persona, però lo avrei esplicitato da subito. Volevo chiederti, perché viene soprannominato il Dente? Poi un altro piccolo consiglio, ma sono solo dettagli: "Non l'accese, perché Zhang aveva smesso" quel “perché” secondo me poteva essere omesso formulando meglio la frase.
Anche la frase finale, ci sta con l'alone di mistero che hai avvolto attorno al vecchio, ma non si capisce perché la dice e che cosa intenda. Chi siano appunto i figli di cui parla. Avevo pensato che potesse trattarsi di Hsu, dato che Zhang fa capire che ha avuto molte donne da giovane, ma anche Hsu lo è, e forse come età temporale non coincide. O forse sto sbagliando a immaginarmi Zhang come molto molto vecchio. Ci sono dei fili della trama che non riesco a cogliere, dei pezzi del puzzle che mi mancano.
Nonostante questo la storia mi ha comunque appassionato, avrei voluto che fosse più lunga per saperne di più.
In ogni caso spero proprio di rileggerti ancora nella prossima Era.
E in bocca al lupo per la gara!

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antico
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Re: Gruppo ANTICO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » mercoledì 29 maggio 2024, 19:10

Oltre alla mia, vi mancano altre due classifiche.

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Andrea Furlan
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Re: Gruppo ANTICO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » giovedì 30 maggio 2024, 0:37

Ciao a tutti amici del gruppo Antico,
stavolta mi avete fatto sudare nel compilare questa classifica. Non rispecchia per nulla il mio gradimento perché secondo me tutti i vostri racconti sono di altissimo livello e meritano il passaggio in Arena. Mi dispiace soprattutto per quelli che ho dovuto mettere nella parte più bassa della classifica. Ho cercato di premiare i racconti che mi sono sembrati più originali nel centrare il tema e la chiarezza - completezza generale

1 - Colesterolo di Debora Donadel
2 - Me lo merito di Lucia Zambrano
3 - Mi confesso di Mario Mazzafoglie
4 - Match di Luca Fagiolo
5 - Le elezioni di Luca Moggia
6 - Il sarto di Giovanni D’addabbo
7 - VECCHI CANI, di M. Maponi


Match di Luca Fagiolo

Ciao Luca,
Ho affrontato la lettura del tuo racconto con idee e sentimenti contrastanti. Ho trovato forse un po' artificiosi i dialoghi, dove alcuni elementi fondanti (ad esempio il rapporto del protagonista con la ex) vengono introdotti un po' all'improvviso. Anche le descrizioni degli stati d'animo di lui li ho trovati un po' sopra le righe. Però poi mi sono fatto prendere dalla storia, dalla tensione che hai saputo creare, forse proprio grazie a quella seconda persona che qualcuno ti ha criticato e che a me di solito piace. Anche il tema mi era sembrato un po' distante, ma rileggendo anche senza le interpretazioni dei commenti, ho capito i diversi piani di lettura sottintesi. In sintesi un racconto sicuramente valido ma che fatico un po' a collocare in classifica per i punti indicati.


Le elezioni di Luca Moggia

Ciao Luca,
anche il tuo racconto mi ha risvegliato sensazioni opposte. Da un lato hai descritto piuttosto bene la sensazione dell’elettore italiano medio, perennemente indeciso nella scelta elettorale. Mi ci sono ritrovato molto. Dall’altro hai usato una meticolosa descrizione dell’accaduto al protagonista: le immagini, ambientazioni, citazioni e descrizioni che hai usato sottolineano di sicuro il messaggio che volevi passare, in modo molto vivido. Però entrambe le cose mi hanno fatto rimanere un po’ a bocca asciutta, terminando il racconto con una domanda: e allora? Mi ha dato l’impressione che avresti potuto calcare di più la mano e mandare un messaggio ancora più esplicito, forse anche inserendo qualche elemento satirico e surreale. Concordo con Emiliano e leggendo il suo commento sembra che abbia avuto una reazione simile alla mia. Il tema a mio avviso è centrato se volevi indicare come “vizietto” proprio l’indecisione del tuo elettore.


Mi confesso di Mario Mazzafoglie

Ciao Mario,
ho trovato il tuo pezzo buono, immersivo e coinvolgente. Non ho molti appunti da farti tranne qualche refuso (un passato sbagliato in “ «No.» Il prete mi inchiodò. «Ma ho capito lo stesso.»”) e qualche ripetizione. Il tema è sicuramente centrato, svolto nel dialogo dove scopriamo il problema e la volontà di liberarsi del protagonista. Bello lo scambio di battute e i due caratteri che si delineano: ho apprezzato soprattutto le risposte secche del prete e il disagio che inducono nel protagonista. Il finale me lo sarei aspettato forse diverso, ma è coerente con il resto, quindi OK. Una bella prova, complimenti!


Colesterolo di Debora Donadel

Ciao Debora,
il tuo racconto mi è piaciuto molto, sembrava tutto andare per il suo verso su binari chiari: l’incontro, la cena, l’attrazione. Poi spunta fuori il plot twist in punta di coltello che non ho visto arrivare per niente. E l’ultimo paragrafo, quasi giornalistico, con cui si conosce il destino del povero protagonista, colpito alla fine dal suo stesso vizietto. Hai gestito bene anche la scelta del narratore onnisciente, non usuale e per me molto difficile. Inutile dire che il tema è super centrato in modo originale. Per me racconto da podio! Bravissima!


Il sarto di Giovanni D’addabbo

Ciao Giovanni,
come per gli ultimi tuoi racconti che ho commentato, ho apprezzato molto anche questo. Stavolta, come hanno osservato anche altri, per lo sguardo del protagonista che si intreccia e racconta, con la sua personale storia di formazione, la vita del sarto, personaggio che hai saputo descrivere con dettagli molto vividi. L’insieme mi ha ricordato “Malena” di Tornatore, film che mi colpì tantissimo quando lo vidi al cinema proprio per l’intreccio fra la voce narrante e l’oggetto del racconto. Come altri non ho capito benissimo in che cosa consistesse il vizietto del sarto, come l’hai spiegato nelle tue risposte, ma il tema è comunque centrato di sicuro. Bravo, anche se un po’ più di chiarezza lo avrebbe reso un ottimo racconto.


Me lo merito di Lucia Zambrano

Ciao Lucia,
Bella idea, ben gestita, tema super azzeccato in modo per nulla banale, brava! Ho apprezzato soprattutto la parte di dialogo, dove con poche battute delinei in modo preciso la tensione fra le sorelle, e anche di più il finale rivelatore dove i mobili umani palestrati rispondono ubbidiente. Ottima la vena di surreale che apprezzo sempre. Come lati negativi ho trovato forse la prima parte un po' lunga e sbilanciata, ma d'altra parte riesci a descrivere il vizio legato al tema e mettere fuori strada il lettore preparando già il finale. Te lo meriti un bel posto alto nella mia classifica!


VECCHI CANI, di M. Maponi

Ciao M. e benvenuto,
ho letto con attenzione il racconto perché alla prima lettura mi ero perso, e ho letto con attenzione anche i commenti degli altri. In ultima analisi sono molto d’accordo con Emiliano: tecnica ottima soprattutto nel delineare l’ambientazione e i rapporti fra i personaggi. Purtroppo, perché poteva essere un ottimo racconto, un po’ di confusione sul punto di vista nella prima parte (che mi ha reso molto difficile seguire) insieme ai nomi dei personaggi come notato da altri, un dubbio sulla storia e sul finale che ancora non riesco a capire a fondo. A mio avviso richiedi troppo sforzo al lettore nel decifrare gli indizi e davvero il tutto sembra un piccolo tassello di un quadro più grande, decisamente affascinante. In sintesi, mi ha incuriosito molto, ma non ottimale per i motivi espressi sopra.

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antico
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Re: Gruppo ANTICO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » giovedì 30 maggio 2024, 11:34

Oltre alla mia vi manca ancora una classifica.

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Manuel Marinari
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Re: Gruppo ANTICO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » giovedì 30 maggio 2024, 15:50

Ciao, scusate il ritardo, ma sono partito per le ferie e trovo adesso un attimo per dedicarmi a finire i commenti. La classifica l’avevo già in mente dopo averli letti giorno fa. Complimenti a tutti. Ho notato già i miglioramenti di alcune persone che avevo letto nelle precedenti edition. MC si rivela sempre un ottima palestra dove si apprende velocemente e si mette in pratica. Alcuni racconti mi hanno sorpreso perché non conoscevo bene gli/le autori/autrici ma ho scoperto con piacere.

Questa è la mia classifica combattutissima

1 Me lo merito
2 Match
3 Le elezioni
4 Il sarto
5 Mi confesso
6 Colesterolo
7 Vecchi cani

I miei commenti NON in ordine di classifica. Scusate ma non ho il pc con me e da telefono é tutto complicato per me :)

Match

Ciao Luca, nel tuo racconto ho sentito tutta la difficoltà di chi fatica a stare nella sofferenza emotiva, tipica delle persone delle nostre generazioni. Dovremmo essere più o meno coetanei, capisco la sensazione.
Mi è piaciuta l’idea di descrivere uno dei primi appuntamenti nati dal match di tinder. Io e la mia compagna ci siamo conosciuti così ed entrambi cercavamo una relazione stabile. Non mi è parsa dunque fuori luogo la richiesta di Teresa. Emergono tutte le fragilità del personaggio maschile e tutta una serie di aspetti psicologici dell’uomo che non mostra le proprie vulnerabilità. Insomma, comunque mi dispiace un po’ per Teresa che si accolla subito una grande responsabilità mentre lui non è emotivamente disponibile. Consiglio un* brav* terapeuta!
Il racconto mi è piaciuto. La scelta della seconda persona non me l’aspettavo. Non sono molto abituato a leggere racconti o romanzi con questa scelta della persona. Ti ringrazio per aver provato, nei commenti, l’esercizio di metterle in pratica tutte e tre. Non sono ancora molto pratico della gestione del pdv e mi ha fatto bene leggere.
Alla prossima lettura!

Le elezioni

Ciao Luca, hai rappresentato con semplicità e anche coraggio (oserei dire) il sentimento di tante persone sfiduciate dalla politica istituzionale. Il tema della rappresentanza politica è argomento divisivo e conflittuale da una parte, meno comunitario di una volta dall’altra. Credo che stiamo attraversando uno dei periodi più mediocri del dibattito politico degli ultimi? Non saprei quantificarne il tempo.
Farei molta fatica anche io a recarmi a votare come il tuo personaggio. Ho fatto parte della percentuale degli astenuti per quasi vent’anni. Non so se comincerò ora votare. Detto ciò, mi ci sono identificato in questa trama. Il racconto mi è piaciuto, i temi di attualità non mi hanno stonato.
Alle prossime letture!

Mi confesso

Ciao Mario, il tuo personaggio l’ho trovato inserito bene nel contesto paranoico e di dubbio che prova. Inoltre, hai ben caratterizzato un personaggio che, come dire, non mi sembra proprio nella sua zona di comfort della chiesa e nel confessionale. Interessante la parte in cui, colto dall’ansi, nasconde nelle bustine in un anfratto del confessionale. Chissà chi le troverà!
Il finale me lo aspettavo diverso, del tipo che alla fine tutte le sue paranoie sulla finanza alle calcagna si avverassero in qualche forma, sul tragicomico, pensavo. Però va bene, scelte narrative e di autore da non poter mettere in discussione. Magari avrebbe dato quel più ad un racconto scritto comunque bene.
Alle prossime letture!

Colesterolo

Ciao Debora, ben ritrovata e piacere di leggerti ancora.
Non mi aspettavo il finale di quel genere, hai orchestrato bene la parte della cena. Non mi sarei aspettato l’elemento del cannibalismo. Avevo immaginato qualche vizietto a sfondo erotico più che quello che hai scelto. Bene quindi, per niente scontato.
Ho trovato alcuni dialoghi, soprattuto all’inizio del testo, un po’ ridondanti, tipo la parte del “gli aveva chiesto” e “le rispose facendo”. Si può asciugare un po’ la parte descrittiva.
Questo racconto l’ho preferito a “libero” che lessi qualche edizione fa. I miglioramenti si vedono di volta in volta, complimenti!
Alle prossime letture!

Il sarto

Ciao Giovanni, che bel racconto! Una storia che ti culla, così mi sono sentito, cullato. Mi è piaciuto il punto di vista del personaggio che, anche se non sappiamo moltissimo di lui se non i vari periodi storici che attraversa, è molto interessante. La sua crescita va parallela all’invecchiamento del sarto, un personaggio curioso, partecipe della comunità in cui vive e che alimenta della sua generosità. Così mi è arrivato.
Volevo chiederti una curiosità sull’occupazione della scuola: ma non era occupata dai movimenti della sinistra extraparlamentare? Non ho capito perché debba superare il blocco dei fascisti. Non mi è chiaro il passaggio.
Bel racconto Giovanni! Mi è piaciuto.
Alla prossima!

Me lo merito

Ciao Lucia, parto col dirti le emozioni che mi hanno trasmesso il tuo racconto. Ah premetto, lavoro come corriere da Amazon.
Dopo le prime righe del testo ho pensato, ma che palle di storia. Vorrei leggere racconti fantastici, non trame di vita normale di gente seduta a casa a ordinare su Amazon. Altrimenti mi leggo un giornale al bar. Il finale ha ribaltato completamente l'idea che mi ero fatto. Complimenti!
L'attrito tra le sorelle funziona benissimo: permetti al lettore di seguire la trama in maniera rapida, senza annoiarsi. Il conflitto tra le sorelle è strutturato al punto giusto.
Il vizietto dell'acquisto compulsivo on line è purtroppo un problema sociale, a mio avviso. Facendo il lavoro di consegna a casa delle persone, da 5 anni, ne ho viste di ogni. Ogni giorno suono gli stessi campanelli da sempre. E mi dico: ma dove metteranno tutte queste cose? Ci ho visto queste persone nel tuo racconto.
Il finale, vabbè, te l'ho già commentato. Assurdo.
PS: Nelle mie esperienze di consegna mi è capitato di sentire nel cassone del furgone, giocattoli parlanti o toys vibranti che mi hanno fatto prendere un collasso :) chissà i tuoi personaggi come stanno ahaha
Alle prossime letture!

Vecchi cani

Ciao M, piacere di aver letto il tuo racconto. Le trame poliziesche e per di più ambientate in Giappone, non sono tra le mie preferite, devo ammetterlo. Però ho letto con piacere senza annoiarmi dall'inizio alla fine. Ti faccio i complimenti per la capacità attrattiva e avvolgente che hai e per avermi tenuto dentro la storia.
Come ti hanno già scritto, Zhang il Dente sembravano due personaggi distinti, tant'è che immaginavo tre personaggi al tavolo fino all'arrivo di HSu. Si capisce solo dopo la metà del racconto che sono lo stesso personaggio. Peccato.
Penso che al racconti manchi qualcosa, un pò più di azione o comunque di conflitto. Senza troppi sconvolgimenti. Quel giusto per renderlo un pò più frizzantino.
Racconto comunque godibile, ne avrei voluto leggere ancora per sapere di più, perchè ho immaginato la tua trama con prequel e sequel.
Alle prossime letture!

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Re: Gruppo ANTICO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#12 » giovedì 30 maggio 2024, 17:54

Vi manca solo la mia classifica.

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Re: Gruppo ANTICO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#13 » mercoledì 5 giugno 2024, 19:10

Grande qualità in questo gruppo, complimenti a tutti

1) Me lo merito, di Lucia Zambrano
Bello, mi è piaciuto. Idea brillante, esposizione che controllata che fa il suo pur senza strafare, tema ben declinato. A mio parere si potrebbe fare di più sul personaggio della sorellina per svincolarlo da semplice ruolo funzionale al disvelamento dell'arcano, ma va bene lo stesso. Per me siamo su un pollice su, brava.
2) Vecchi cani, di M.Maponi
Ordunque, commento non facile. Il racconto mi è piaciuto molto e mi è arrivato da subito tutto. Mi sono posto la questione del perché di questo risultato in classifica e l'ho fatto leggere ad altri che hanno espresso le stesse problematiche uscite qui legate a una sostanziale confusione di fondo. Alla fine credo che il commento di Maramonte sia esaustivo. Sei stato talmente preciso da perdere di vista la semplicità e hai pagato la dimensione racconto decontestualizzato da un contesto più ampio. Le informazioni che fornisci nel testo sono tutte corrette, ma sono troppe e si rischia di perdere il focus. E questo è il motivo per cui non arrivo al pollice su completo fermandomi al quasi su: c'è da semplificare per renderlo fruibile a tutti, c'è da trovare il giusto dosaggio egli ingredienti. Detto questo: bravo.
3) Match, di Luca Fagiolo
Il racconto mi è piaciuto, i protagonisti mi sono apparsi ben delineati e anche la mancanza di una semina più precisa, alla fine, mi sembra funzionale al mantenere il tutto un po' soffuso. L'ho letto con piacere, insomma. Una riflessione, invece, sul tema perché lo sapevo che sarebbe stato inteso anche per il confronto che c'è stato nell'Arena nel corso degli ultimi paio d'anni e quindi per me è ok, ma è indubbio che chi non ha vissuto quei momenti non può vederlo. Pertanto, sul tema bene, ma non benissimo. Per me un pollice quasi su.
4) Le elezioni, di Luca Moggia
Un solo, grande errore (ovviamente a mio parere): l'avere utilizzato nomi veri che troppo richiamano all'attualità e che quindi trascendono il racconto stesso richiedendo al lettore una conoscenza che può non competergli e che, per diretta conseguenza della tua scelta, dai per scontata. Diverso sarebbe stato se ti fossi immerso in una realtà diversa e con nomi diversi portatori degli stessi peccati che ti avrebbe costretto a contustualizzare meglio investendo maggiormente ogni tipo di lettore. Certo, avresti avuto bisogno di caratteri, ma avresti potuto sottrarli a certe lungaggini che anch'io ho riscontrato. Detto questo, mi è piaciuto molto e trovo il tema declinato brillantemente. Per me un pollice tendente al positivo in modo solido e brillante.
5) Mi confesso, di Mario Mazzafoglie
Racconto molto godibile alla lettura, frizzante con dialoghi ben gestiti. C'è un ma e sta nella superficialità con cui affronti la sua paranoia. Si capisce bene che l'avevi ben chiaro in testa perché nell'esserlo è assolutamente ben realizzato, ma questa paranoia è inserita troppo frettolosamente e dal nulla. Detto questo, il testo è bello e mi è piaciuto, soprattutto per la brillantezza con cui lo conduci. Bene anche il tema. Per me un pollice tendente al positivo in modo solido e brillante.
6) Il sarto, di Giovanni D’Addabbo
Un racconto molto "umano", delicato. Bello come delinei il personaggio del sarto. Vero però che avresti potuto dirci di più, soprattutto nella seconda parte in cui hai un pelo accelerato allontanandoti dal sarto lasciando scorrere più il tempo che le emozioni. Ma avevi fatto un lavoro encomiabile nella prima parte, cosa che ti ha permesso di fare vivere il testo di rendita. Molto bene il tema. Per me siamo su un pollice tendente al positivo in modo discretamente solido e anche brillante.
7) Colesterolo, di Debora Donadel
Un buon racconto cui manca, mio parere, un po' di semina sul protagonista, nel senso che, anche rileggendo, mi arriva poco questa sua dissonanza rispetto alla normalità. Sostanzialmente, è come se tu stessi nascondendo delle informazioni al lettore perché ok la sorpresa, ma manca l'empatia, non ci porti nella sua psiche pur decidendo di narrarcela. Detto questo, si legge bene e il tema è ben declinato. Per me siamo su un pollice tendente verso il positivo in modo solido, ma non brillante.

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