LA FINALISSIMA: La classifica di Giuliano Cannoletta

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Eccoci al gran finale! Vi ringrazio per i racconti che mi avete fatto leggere, tutti di ottima qualità e colmi di vizietti di ogni tipo.
Già lo sapete, mi avete messo in enorme difficoltà, tutti i racconti mi hanno colpito e ho spostato, scambiato e modificato la classifica fino all'ultimo istante.
Questa è la mia classifica, ma ci tengo, come sempre, a fare i miei complimenti a tutte le penne che si sono messe in gioco, in questa edition e in tutta l'era.
Viva Minuti Contati!

1) Me lo merito
Bel racconto, un vizietto originale che si svela bene durante la lettura e sorprende al punto giusto, ti lascia a bocca aperta e ti spinge a rileggere. Ottima anche la caratterizzazione delle due sorelle nelle battute di dialogo e nei pensieri della protagonista.
Avrei evitato di citare il tema esplicitamente (“È il mio vizietto, okay?”) ma è davvero una piccolezza.
Ottimo lavoro!

2) Mi confesso
Un racconto divertente, la voce narrante è davvero ben riuscita e la confessione un buon metodo per presentare la situazione senza risultare fuori luogo. Quando poi si insinua il dubbio di chi ci sia davvero dall'altra parte, il racconto decolla. Forse si poteva spingere ancora di più con i dialoghi e giocare su questo timore/ambiguità, ma va bene anche così.
Un bella lettura.

3) Tieni il tuo dolore lontano da me
Davvero un bel racconto, ti mantiene per tutto il tempo con una tensione alla bocca dello stomaco. Quegli intercalare, le offese che le rivolgeva il padre che ancora risuonano nelle sue orecchie e scandiscono il tempo della storia (e della sua vita) sono efficaci nel trasmetterci il suo dolore.
Anche qui avrei evitato di esplicitare il tema del contest (“È un vizietto”) ma comunque capisco la scelta. La chiusura poteva essere ancora più incisiva, ma resta comunque un racconto che arriva dove vuole arrivare. Complimenti.

4) Il mecenate
Una storia interessante, sorretta da uno stile più che buono, ricco di dettagli che aiutano a visualizzare le scene. Ci sarebbe qualche passaggio da rendere più chiaro e forse poteva essere asciugata la prima parte per dare più spazio al segreto svelato, ma nel complesso è un racconto che fa il suo dovere e mantiene un buon equilibrio.

5) Only Feet
Questo per me poteva essere uno dei racconti migliori considerando l'originalità nell'affrontare il tema, le piccole trovate di cui è disseminato e l'eccentrico protagonista, ma credo soffra un po' per la compressione di troppe cose in poco spazio. Avrei progettato diversamente la struttura per ridurre il numero di scene (davvero troppe) e renderle più fluide.
Comunque davvero un buon racconto che si legge volentieri.

6) Match
Gran bel pezzo, uno spaccato di solitudine concentrato in una scena da leggere tutta d'un fiato. Un ottimo equilibrio tra azioni dei personaggi che aiutano a visualizzare la scena, un fraseggio interiore cinico e dialoghi che reggono abbastanza bene e non scivolano mai sul patetico.
Quello che mi è mancato è uno strappo che rendesse più appagante la lettura. Nello spazio del racconto non sono riuscito a empatizzare a pieno col protagonista e mi sono sentito distante dal suo turbamento.

7) Occhio indiscreto
Questo racconto partiva con ottime premesse ma dal mio punto di vista non è riuscito a rispettarle del tutto. La scena che ci viene proposta è davvero interessante (e inquietante), un uomo che spia di nascosto altre persone. I monitor osservati sono però un po' troppi e non tutti davvero interessanti, per cui l'effetto (già di per sé anticlimatico: dall'inizio in cui pare una scena horror a scoprire che si tratta dei lavoratori di un ristorante) risulta un po' annacquato. È comunque un racconto ben scritto e con una buona idea di fondo.