Risvegliatore Empatico
- MatteoMantoani
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Risvegliatore Empatico
Gli antichi egizi dicevano che Anubi, quando morivi, confrontava il peso del tuo cuore con quello di una piuma. Se pesava più la piuma, via, dritto in paradiso, altrimenti arrivederci e grazie: pasto per coccodrilli.
Oggi abbiamo qualcosa di meglio: il peso di spirito, PDS, una quantità legata al funzionamento quantistico del tuo cervello e facilmente misurabile: più è alta, più la tua anima pesa e sei un bastardo. Più è bassa, più ti avvicini all’aureola. Non serve confessarsi, non serve pentirsi: si misura, si scrive su un foglio, si archivia. Il dettaglio gustoso? Non te la scrolli più di dosso. Il PDS si stabilizza verso i cinque anni: se sei nato stronzo, muori stronzo. Ma... ehi! C’è sempre un ma.
Si faceva chiamare Janko: pelle unta, unghie gialle, sigaretta spenta tra i denti marci, insomma, il pirata per antonomasia. Trafficava nel seminterrato di una lavanderia abbandonata, tra tubi arrugginiti e il tanfo dolciastro di disinfettante bruciato. Le capsule arrivavano ogni mattina, gonfie di neonati in animazione sospesa: lieviti dell’anima, spiriti sotto lo zero virgola uno di PDS. Dormivano tutti come angioletti.
Il genio umano, quando c’è da guadagnare soldi, si supera! Esiste una tecnologia per trasferire il PDS. È come un’infusione di bontà: ti prendi l’anima pura di qualcun altro e puff, la tua si ripulisce. Semplice, no? Costoso, certo, e vietato ovunque non ci sia un governo che sta dalla nostra o un ministro che ci deve un favore.
Per ripulirti l'anima, noi usiamo i lieviti dello spirito, ovvero neonati a basso PDS conservati in animazione sospesa. Nessun trauma, nessuna esperienza, nessuna colpa: puri come una bugia ben detta.
Ma quella mattina l’Unità 12 spalancò gli occhi. Nessun pianto, nessuna smorfia. Solo uno sguardo. Un’espressione colpevole, come se chiedesse scusa di esistere. Il fiato usciva dalla boccuccia e appannava il vetro, le labbrucce si muovano senza emettere alcun suono.
Janko bestemmiò piano. Un lievito sveglio non vale una cippa: il PDS si contamina e diventa merce scadente. Avrebbe dovuto disattivare la capsula e scartare il prodotto, ma qualcosa dentro di lui si era mosso: il bambino lo guardava come nessuno l’aveva mai guardato.
Con fiducia. Con pena.
Gli fece male.
Quella pena lo spezzò, lo trafisse sotto le costole come non gli succedeva da decenni.
Il cuore gli si strinse, la sua mano esitò sul pulsante rosso della capsula.
Non poteva ammazzarlo, non poteva salvarlo.
Poi il lampo di genio.
Ogni tanto uno si sveglia, succede. Ma tranquilli, il pirata d'anime intelligente sa trarre vantaggio dalle sfide. Il mercato ha sempre ragione: basta far evolvere il prodotto, cambiare l'etichetta, e tutto si sistema.
Il pennarello tremava tra le dita sporche:
Risvegliatore empatico. Indicato per sociopatici refrattari: sblocca compassione latente. Prezzo su richiesta.
Il bambino lo guardò ancora con quegli occhi da latte versato, poi si riaddormentò. Janko si portò la sigaretta spenta alla bocca e si lasciò andare un sorriso.
Oggi abbiamo qualcosa di meglio: il peso di spirito, PDS, una quantità legata al funzionamento quantistico del tuo cervello e facilmente misurabile: più è alta, più la tua anima pesa e sei un bastardo. Più è bassa, più ti avvicini all’aureola. Non serve confessarsi, non serve pentirsi: si misura, si scrive su un foglio, si archivia. Il dettaglio gustoso? Non te la scrolli più di dosso. Il PDS si stabilizza verso i cinque anni: se sei nato stronzo, muori stronzo. Ma... ehi! C’è sempre un ma.
Si faceva chiamare Janko: pelle unta, unghie gialle, sigaretta spenta tra i denti marci, insomma, il pirata per antonomasia. Trafficava nel seminterrato di una lavanderia abbandonata, tra tubi arrugginiti e il tanfo dolciastro di disinfettante bruciato. Le capsule arrivavano ogni mattina, gonfie di neonati in animazione sospesa: lieviti dell’anima, spiriti sotto lo zero virgola uno di PDS. Dormivano tutti come angioletti.
Il genio umano, quando c’è da guadagnare soldi, si supera! Esiste una tecnologia per trasferire il PDS. È come un’infusione di bontà: ti prendi l’anima pura di qualcun altro e puff, la tua si ripulisce. Semplice, no? Costoso, certo, e vietato ovunque non ci sia un governo che sta dalla nostra o un ministro che ci deve un favore.
Per ripulirti l'anima, noi usiamo i lieviti dello spirito, ovvero neonati a basso PDS conservati in animazione sospesa. Nessun trauma, nessuna esperienza, nessuna colpa: puri come una bugia ben detta.
Ma quella mattina l’Unità 12 spalancò gli occhi. Nessun pianto, nessuna smorfia. Solo uno sguardo. Un’espressione colpevole, come se chiedesse scusa di esistere. Il fiato usciva dalla boccuccia e appannava il vetro, le labbrucce si muovano senza emettere alcun suono.
Janko bestemmiò piano. Un lievito sveglio non vale una cippa: il PDS si contamina e diventa merce scadente. Avrebbe dovuto disattivare la capsula e scartare il prodotto, ma qualcosa dentro di lui si era mosso: il bambino lo guardava come nessuno l’aveva mai guardato.
Con fiducia. Con pena.
Gli fece male.
Quella pena lo spezzò, lo trafisse sotto le costole come non gli succedeva da decenni.
Il cuore gli si strinse, la sua mano esitò sul pulsante rosso della capsula.
Non poteva ammazzarlo, non poteva salvarlo.
Poi il lampo di genio.
Ogni tanto uno si sveglia, succede. Ma tranquilli, il pirata d'anime intelligente sa trarre vantaggio dalle sfide. Il mercato ha sempre ragione: basta far evolvere il prodotto, cambiare l'etichetta, e tutto si sistema.
Il pennarello tremava tra le dita sporche:
Risvegliatore empatico. Indicato per sociopatici refrattari: sblocca compassione latente. Prezzo su richiesta.
Il bambino lo guardò ancora con quegli occhi da latte versato, poi si riaddormentò. Janko si portò la sigaretta spenta alla bocca e si lasciò andare un sorriso.
Ultima modifica di MatteoMantoani il martedì 22 aprile 2025, 23:51, modificato 2 volte in totale.
Re: Risvegliatore Empatico
Ecco il leader del Rank d'Era: ciao Matteo! Tutto ok con caratteri e tempo, divertiti in questa KREMO EDITION!
- MatteoMantoani
- Messaggi: 1220
Re: Risvegliatore Empatico
antico ha scritto:Ecco il leader del Rank d'Era: ciao Matteo! Tutto ok con caratteri e tempo, divertiti in questa KREMO EDITION!
Grazie, Antico. Come al solito, piango e tocco ferro, legno, uranio e plutonio
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- Messaggi: 3145
Re: Risvegliatore Empatico
Risvegliatore empatico di Matteo Mantoani. Tema centrato. Storia originale, con il pirata di anime Janko, brutto, sporco e cattivo al punto giusto, finché vede sveglio uno dei neonati al quale dovrebbe prelevare l’anima e prova qualcosa di simile alla commozione, sentimento che soffoca, scrivendo la funzione che il neonato ha di qui in poi: Risvegliatore empatico. Indicato per sociopatici refrattari: sblocca compassione latente. Prezzo su richiesta. Bello il rimando iniziale della pesatura delle anime della mitologia egizia.
- Andrea Furlan
- Messaggi: 548
Re: Risvegliatore Empatico
Ciao Matteo,
torno a commentarti dopo moltissimo tempo, e lo faccio con grande piacere. Il racconto mi ha convinto: tema centrato in maniera alquanto minimale, dove ci racconti pochissimo di Janko e del suo contesto, ma quel poco fa intravedere molto di più lasciando all’immaginazione del lettore di fare il resto. La difficoltà di questo racconto è dare le informazioni essenziali per fare capire e tenere il lettore nella storia, cosa non facile visto che parli di concetti totalmente legati al mondo che ti sei immaginato. L’espediente della “voce fuori campo” non meglio identificata secondo me funziona molto bene, sta nel registro generale del racconto e spiega quello che deve spiegare, anche se so già che molti puristi del pdv parleranno di infodump. Secondo me sei riuscito a fare quello che avevi in mente e in pochi caratteri come quelli di questa edizione non era per niente scontato.
C’è poco altro da dire, non ho suggerimenti, per me racconto da podio e da finale.
torno a commentarti dopo moltissimo tempo, e lo faccio con grande piacere. Il racconto mi ha convinto: tema centrato in maniera alquanto minimale, dove ci racconti pochissimo di Janko e del suo contesto, ma quel poco fa intravedere molto di più lasciando all’immaginazione del lettore di fare il resto. La difficoltà di questo racconto è dare le informazioni essenziali per fare capire e tenere il lettore nella storia, cosa non facile visto che parli di concetti totalmente legati al mondo che ti sei immaginato. L’espediente della “voce fuori campo” non meglio identificata secondo me funziona molto bene, sta nel registro generale del racconto e spiega quello che deve spiegare, anche se so già che molti puristi del pdv parleranno di infodump. Secondo me sei riuscito a fare quello che avevi in mente e in pochi caratteri come quelli di questa edizione non era per niente scontato.
C’è poco altro da dire, non ho suggerimenti, per me racconto da podio e da finale.
- giuseppe.gangemi
- Messaggi: 186
Re: Risvegliatore Empatico
Ciao Matteo,
hai scritto un racconto davvero suggestivo e originale. “Risvegliatore Empatico” è un testo che mescola ironia, fantascienza e filosofia morale con un tocco cinico ma profondamente umano
Ci presenti un mondo in cui il valore morale di una persona è oggettivamente misurabile tramite un parametro scientifico, il Peso Di Spirito (PDS). Questa premessa è potente: elimina il libero arbitrio e condanna o assolve in base a un dato biologico (ricorda per certi aspetti il concetto calvinista di predestinazione). Il protagonista, Janko, è un “pirata d’anime” che traffica in neonati “puri” per trasferire il loro PDS ad adulti corrotti (ma quelli del pizzagate e di Qanon leggono i tuoi racconti, non li capiscono e fanno le loro teorie?). Finché un neonato si sveglia e lo guarda con compassione, un sentimento che lo spiazza e lo tocca. Invece di scartarlo, Janko lo reinventa come prodotto terapeutico: un “risvegliatore empatico”, capace di toccare il cuore anche di chi sembrava senza.
Punti positivi
Idea forte e originale: Il concetto di PDS è un colpo di genio. Fa pensare, colpisce subito l’immaginazione e apre mille spunti etici, sociali, esistenziali.
Stile vivace e tagliente: Hai uno stile incisivo, con frasi brevi ma cariche di significato, battute ciniche (“puri come una bugia ben detta”), immagini potenti (“occhi da latte versato”).
Ottima gestione del tono: Mischi bene il registro ironico e quello emotivo. Il cinismo iniziale si sgretola gradualmente fino alla chiusa malinconico-grottesca, senza mai diventare stucchevole.
Un protagonista riuscito: Janko è viscido, disgustoso, eppure credibile. In poche righe diventa vivo, con un suo arco narrativo seppur breve.
Efficace worldbuilding: In pochi tratti, costruisci un mondo riconoscibile e coerente. Si capisce subito dove siamo, cosa succede, quali sono le regole.
Punti migliorabili
Il concetto del PDS è straordinario, ma meriterebbe un filo in più di contesto: Un accenno in più al suo impatto sociale, a come ha cambiato il mondo (scuola? lavoro? legge?) renderebbe il tutto ancora più potente. Anche solo un inciso.
Conclusione
Hai scritto un racconto eccellente, con un’idea geniale e una realizzazione solida, equilibrata tra narrazione e riflessione. In poche battute riesci a costruire un mondo, mostrarne le storture, e aprire uno spiraglio di emozione autentica. È un testo che si ricorda e che lascia una traccia, anche dopo la lettura. Se c’è un limite, è solo quello di spazio: si sente che potresti approfondire molto di più. Ma all’interno dei 3000 caratteri, hai fatto centro.
Buon contest e alla prossima!
hai scritto un racconto davvero suggestivo e originale. “Risvegliatore Empatico” è un testo che mescola ironia, fantascienza e filosofia morale con un tocco cinico ma profondamente umano
Ci presenti un mondo in cui il valore morale di una persona è oggettivamente misurabile tramite un parametro scientifico, il Peso Di Spirito (PDS). Questa premessa è potente: elimina il libero arbitrio e condanna o assolve in base a un dato biologico (ricorda per certi aspetti il concetto calvinista di predestinazione). Il protagonista, Janko, è un “pirata d’anime” che traffica in neonati “puri” per trasferire il loro PDS ad adulti corrotti (ma quelli del pizzagate e di Qanon leggono i tuoi racconti, non li capiscono e fanno le loro teorie?). Finché un neonato si sveglia e lo guarda con compassione, un sentimento che lo spiazza e lo tocca. Invece di scartarlo, Janko lo reinventa come prodotto terapeutico: un “risvegliatore empatico”, capace di toccare il cuore anche di chi sembrava senza.
Punti positivi
Idea forte e originale: Il concetto di PDS è un colpo di genio. Fa pensare, colpisce subito l’immaginazione e apre mille spunti etici, sociali, esistenziali.
Stile vivace e tagliente: Hai uno stile incisivo, con frasi brevi ma cariche di significato, battute ciniche (“puri come una bugia ben detta”), immagini potenti (“occhi da latte versato”).
Ottima gestione del tono: Mischi bene il registro ironico e quello emotivo. Il cinismo iniziale si sgretola gradualmente fino alla chiusa malinconico-grottesca, senza mai diventare stucchevole.
Un protagonista riuscito: Janko è viscido, disgustoso, eppure credibile. In poche righe diventa vivo, con un suo arco narrativo seppur breve.
Efficace worldbuilding: In pochi tratti, costruisci un mondo riconoscibile e coerente. Si capisce subito dove siamo, cosa succede, quali sono le regole.
Punti migliorabili
Il concetto del PDS è straordinario, ma meriterebbe un filo in più di contesto: Un accenno in più al suo impatto sociale, a come ha cambiato il mondo (scuola? lavoro? legge?) renderebbe il tutto ancora più potente. Anche solo un inciso.
Conclusione
Hai scritto un racconto eccellente, con un’idea geniale e una realizzazione solida, equilibrata tra narrazione e riflessione. In poche battute riesci a costruire un mondo, mostrarne le storture, e aprire uno spiraglio di emozione autentica. È un testo che si ricorda e che lascia una traccia, anche dopo la lettura. Se c’è un limite, è solo quello di spazio: si sente che potresti approfondire molto di più. Ma all’interno dei 3000 caratteri, hai fatto centro.
Buon contest e alla prossima!
- SarahSante
- Messaggi: 186
Re: Risvegliatore Empatico
Ciao Matteo,
mi è piaciuta molto l’apertura del racconto con il riferimento alla piuma e al più moderno (nel tuo mondo narrativo) pds, un’idea originale come l’infusione dai neonati in animazione sospesa come lieviti dell’anima. Mi è piaciuto anche il personaggio di Janko, abbastanza ben caratterizzato per il numero limitato di caratteri, e la voce fuori campo.
Dal mio punto di vista avresti potuto dettagliare un po’ meno quello che si muove in janko (gli fece male… la pena lo spezzò, lo trafisse sotto le costole…il cuore gli strinse) per guadagnare caratteri da spendere altrove. E ho trovato un po’ incongruenti, per come mi sono immaginata Janko, il pennarello che gli trema tra le dita (perché gli trema? Per l’emozione? Tentenna?) e la chiusa “si lasciò andare a un sorriso” che sembra connotarlo di nuovo nell’aspetto umano mentre l’idea di far evolvere il prodotto con una nuova etichetta ci starebbe di più con un ghigno di furbizia.
Bel racconto comunque!
mi è piaciuta molto l’apertura del racconto con il riferimento alla piuma e al più moderno (nel tuo mondo narrativo) pds, un’idea originale come l’infusione dai neonati in animazione sospesa come lieviti dell’anima. Mi è piaciuto anche il personaggio di Janko, abbastanza ben caratterizzato per il numero limitato di caratteri, e la voce fuori campo.
Dal mio punto di vista avresti potuto dettagliare un po’ meno quello che si muove in janko (gli fece male… la pena lo spezzò, lo trafisse sotto le costole…il cuore gli strinse) per guadagnare caratteri da spendere altrove. E ho trovato un po’ incongruenti, per come mi sono immaginata Janko, il pennarello che gli trema tra le dita (perché gli trema? Per l’emozione? Tentenna?) e la chiusa “si lasciò andare a un sorriso” che sembra connotarlo di nuovo nell’aspetto umano mentre l’idea di far evolvere il prodotto con una nuova etichetta ci starebbe di più con un ghigno di furbizia.
Bel racconto comunque!
- HandyManny_D
- Messaggi: 144
Re: Risvegliatore Empatico
Ciao Matteo,
è un piacere rileggerti.
Il racconto mi è piaciuto molto, la voce di Janko è molto affascinante, ed è per questo che avrei voluto vederlo di più. Di solito una premessa così lunga per un limite così stringente di carattere mi farebbe un po' storcere il naso, ma la storia fila e si legge che è un piacere. La narrazione è fresca e tratta il tema in modo originale e accattivante.
Che dire? Ottimo lavoro.
Buona Kremo edition.
Ci si legge in giro!
è un piacere rileggerti.
Il racconto mi è piaciuto molto, la voce di Janko è molto affascinante, ed è per questo che avrei voluto vederlo di più. Di solito una premessa così lunga per un limite così stringente di carattere mi farebbe un po' storcere il naso, ma la storia fila e si legge che è un piacere. La narrazione è fresca e tratta il tema in modo originale e accattivante.
Che dire? Ottimo lavoro.
Buona Kremo edition.
Ci si legge in giro!
- Manuel Marinari
- Messaggi: 348
Re: Risvegliatore Empatico
Ciao Matteo, bentrovato. Mi è piaciuta l'atmosfera cyberpunk (o almeno, così mi viene da definirla) e il pirata di anime. Molto interessante l'alternanza tra narrato e voce fuori campo. Ci sono delle parti della storia purtroppo meno chiare, per la solita questione dei caratteri limitati. Il racconto avrebbe avuto bisogno almeno dell'edition dei 4000, ti avrebbe aiutato a svelare di più il contesto, qual'è la tecnologia solo accennata che permette lo scambio di anime, del perché la società si è trasformata in questo modo e qualcosa in più sulla caratterizzazione del personaggio. Però capisco che se avevi già questa idea nel cassetto, l'occasione era davvero ghiotta.
Una storia scritta bene, come sempre.
Alla prossima.
Una storia scritta bene, come sempre.
Alla prossima.
Manuel Marinari
- CristianoSaccoccia
- Messaggi: 95
Re: Risvegliatore Empatico
Tematica abbastanza vista e rubacchiata da grandi altri narratori del genere, inoltre dire "pirata per antonomasia" è una caduta di stile molto importante, trovo l'espressione alquanto infantile e sempliciotta. Racconto fiacco che di racconto ha poco, zero uso di dialoghi e momenti empatici, si erge tutto sul concept e si vede la sua natura da compitino scolastico, che ormai deduco sia una costante personale dell'autore. Un vizietto, insomma. Preferisco leggere altro.
- MatteoMantoani
- Messaggi: 1220
Re: Risvegliatore Empatico
CristianoSaccoccia ha scritto:Tematica abbastanza vista e rubacchiata da grandi altri narratori del genere, inoltre dire "pirata per antonomasia" è una caduta di stile molto importante, trovo l'espressione alquanto infantile e sempliciotta. Racconto fiacco che di racconto ha poco, zero uso di dialoghi e momenti empatici, si erge tutto sul concept e si vede la sua natura da compitino scolastico, che ormai deduco sia una costante personale dell'autore. Un vizietto, insomma. Preferisco leggere altro.
Minuti Contati è una palestra di scrittura in cui chi partecipa accetta in prima istanza il compito di aiutare gli altri a migliorare la propria scrittura con pareri oggettivi e costruttivi.
Il tuo commento, come il posizionamento in classifica, non ha nessuna delle due caratteristiche che ho riportato, non è oggettivo e non è costruttivo, mi sembra un attacco personale, contiene frecciatine e generalizzazioni infondate e offensive.
Se in qualche modo stai cercando di "vendicarti" se senza volerlo ti ho offeso o ti ho lasciato intendere un'antipatia personale (che non esiste), voglio che tu sappia che si tratta di malintesi.
Se a volte non ho apprezzato del tutto i tuoi racconti non si è mai trattato di nulla di personale, e comunque i miei commenti riportavano anche quello che trovavo di buono.
Al di là di tutto quello che può esserci tra me e te, partecipare a Minuti Contati rinunciando a essere obiettivi e onesti per lasciar spazio a rancori personali, non è scorretto solo nei miei confronti, ma di tutti quelli che gareggiano amichevolmente nell'Arena.
Concludo con un'ultima riflessione. Non scrivo per mestiere e non sono uno dell'ambiente (come magari sei tu), per questo, visto che dedico alla scrittura i ritagli di tempo strappati dalla routine quotidiana, scrivere per me è qualcosa di inestimabile e prezioso: è la mia passione, qualcosa che mi tiene a galla anche nei momenti più difficili. Proprio perché per me è così importante, desidero anche che sia qualcosa di puro, in cui dare il meglio non solo nella ricerca della propria via in quest'arte, ma anche nei rapporti che mantengo con chi ha la mia stessa passione.
Insomma, per me scrivere è una specie di utopia.
Se non la penso come te rispetto a quello che amiamo di più, parliamone, discutiamone, argomentiamo ogni cosa e veniamoci incontro: non è una scienza esatta, è bella per questo motivo.. inoltre, per piacere, non gettiamo al vento lo spirito di Minuti Contati che in prima battuta è amicizia e aiuto reciproco, mentre l'orgoglio e il rancore devono restare fuori.
Almeno qui, in questa utopia creata apposta per noi, chiariamoci se ci sono stati malintesi e da ora in poi collaboriamo con l'obiettivo di ottenere il massimo dalla nostra comune passione.
Pensaci, parliamone.
Vorrei che da ora in poi non giocassimo da antagonisti, ma da amici.
- CristianoSaccoccia
- Messaggi: 95
Re: Risvegliatore Empatico
MatteoMantoani ha scritto:CristianoSaccoccia ha scritto:Tematica abbastanza vista e rubacchiata da grandi altri narratori del genere, inoltre dire "pirata per antonomasia" è una caduta di stile molto importante, trovo l'espressione alquanto infantile e sempliciotta. Racconto fiacco che di racconto ha poco, zero uso di dialoghi e momenti empatici, si erge tutto sul concept e si vede la sua natura da compitino scolastico, che ormai deduco sia una costante personale dell'autore. Un vizietto, insomma. Preferisco leggere altro.
Minuti Contati è una palestra di scrittura in cui chi partecipa accetta in prima istanza il compito di aiutare gli altri a migliorare la propria scrittura con pareri oggettivi e costruttivi.
Il tuo commento, come il posizionamento in classifica, non ha nessuna delle due caratteristiche che ho riportato, non è oggettivo e non è costruttivo, mi sembra un attacco personale, contiene frecciatine e generalizzazioni infondate e offensive.
Se in qualche modo stai cercando di "vendicarti" se senza volerlo ti ho offeso o ti ho lasciato intendere un'antipatia personale (che non esiste), voglio che tu sappia che si tratta di malintesi.
Se a volte non ho apprezzato del tutto i tuoi racconti non si è mai trattato di nulla di personale, e comunque i miei commenti riportavano anche quello che trovavo di buono.
Al di là di tutto quello che può esserci tra me e te, partecipare a Minuti Contati rinunciando a essere obiettivi e onesti per lasciar spazio a rancori personali, non è scorretto solo nei miei confronti, ma di tutti quelli che gareggiano amichevolmente nell'Arena.
Concludo con un'ultima riflessione. Non scrivo per mestiere e non sono uno dell'ambiente (come magari sei tu), per questo, visto che dedico alla scrittura i ritagli di tempo strappati dalla routine quotidiana, scrivere per me è qualcosa di inestimabile e prezioso: è la mia passione, qualcosa che mi tiene a galla anche nei momenti più difficili. Proprio perché per me è così importante, desidero anche che sia qualcosa di puro, in cui dare il meglio non solo nella ricerca della propria via in quest'arte, ma anche nei rapporti che mantengo con chi ha la mia stessa passione.
Insomma, per me scrivere è una specie di utopia.
Se non la penso come te rispetto a quello che amiamo di più, parliamone, discutiamone, argomentiamo ogni cosa e veniamoci incontro: non è una scienza esatta, è bella per questo motivo.. inoltre, per piacere, non gettiamo al vento lo spirito di Minuti Contati che in prima battuta è amicizia e aiuto reciproco, mentre l'orgoglio e il rancore devono restare fuori.
Almeno qui, in questa utopia creata apposta per noi, chiariamoci se ci sono stati malintesi e da ora in poi collaboriamo con l'obiettivo di ottenere il massimo dalla nostra comune passione.
Pensaci, parliamone.
Vorrei che da ora in poi non giocassimo da antagonisti, ma da amici.
Il concetto del peso dell’anima misurabile scientificamente e commerciabile non è solo derivativo, ma abusato. Da Minority Report a Altered Carbon, fino a decine di racconti cyberpunk di fascia mainstream, il tema del commercio dell’anima o della moralità quantificata è stato esplorato molto più in profondità e con maggiore inventiva. Qui manca qualsiasi tentativo di reinterpretare l’idea o di proporre una variante innovativa. Il “mercato dell’anima per neonati” rasenta il cliché narrativo tant'è che basta pensare a Death Stranding per avere un esempio a portata di mano. Il worldbuilding si limita a una descrizione superficiale e funzionale della tecnologia (PDS) e di un ambiente stereotipato (seminterrato con tubi arrugginiti e disinfettante). Nessuna spiegazione credibile di come la società accetti o regoli il trasferimento di PDS, nessuna riflessione sociologica o politica sull’impatto di questa tecnologia. Il mondo appare come un semplice sfondo piatto per giustificare il dilemma morale di Janko. Opportunista e poco sviluppato. Il protagonista, Janko, è una macchietta. Il classico "pirata" cattivone ma dal cuore di panna: un archetipo consumato che non offre nulla di nuovo. Il suo cambiamento è banale e telefonato. Non esiste una reale evoluzione psicologica — il dilemma morale esplode in modo forzato e prevedibile. Il neonato, poi, non è un personaggio: è un oggetto narrativo con la funzione di innesco emotivo, privo di qualsiasi spessore. Il testo non presenta dialoghi autentici. Tutto viene raccontato tramite una narrazione onnisciente con un tono che finge di essere ironico e scaltro, ma che cade rapidamente nell’auto-indulgenza e nell’esposizione didascalica. Non c’è ritmo, non c’è tensione dialogica, solo spiegazioni rivolte al lettore in uno stile pseudo-nichilista venato ironicamente. Il finale, anziché proporre una soluzione sorprendente o drammatica, opta per una trovata commerciale che banalizza tutto il conflitto morale precedente. Si chiude con un sorriso del protagonista, uno degli espedienti più pigri e abusati nella narrativa breve.
Come vedi sono oggettivo, gli altri che ti hanno valutato positivamente forse hanno la manica larga.
- MatteoMantoani
- Messaggi: 1220
Re: Risvegliatore Empatico
CristianoSaccoccia ha scritto:MatteoMantoani ha scritto:CristianoSaccoccia ha scritto:Tematica abbastanza vista e rubacchiata da grandi altri narratori del genere, inoltre dire "pirata per antonomasia" è una caduta di stile molto importante, trovo l'espressione alquanto infantile e sempliciotta. Racconto fiacco che di racconto ha poco, zero uso di dialoghi e momenti empatici, si erge tutto sul concept e si vede la sua natura da compitino scolastico, che ormai deduco sia una costante personale dell'autore. Un vizietto, insomma. Preferisco leggere altro.
Minuti Contati è una palestra di scrittura in cui chi partecipa accetta in prima istanza il compito di aiutare gli altri a migliorare la propria scrittura con pareri oggettivi e costruttivi.
Il tuo commento, come il posizionamento in classifica, non ha nessuna delle due caratteristiche che ho riportato, non è oggettivo e non è costruttivo, mi sembra un attacco personale, contiene frecciatine e generalizzazioni infondate e offensive.
Se in qualche modo stai cercando di "vendicarti" se senza volerlo ti ho offeso o ti ho lasciato intendere un'antipatia personale (che non esiste), voglio che tu sappia che si tratta di malintesi.
Se a volte non ho apprezzato del tutto i tuoi racconti non si è mai trattato di nulla di personale, e comunque i miei commenti riportavano anche quello che trovavo di buono.
Al di là di tutto quello che può esserci tra me e te, partecipare a Minuti Contati rinunciando a essere obiettivi e onesti per lasciar spazio a rancori personali, non è scorretto solo nei miei confronti, ma di tutti quelli che gareggiano amichevolmente nell'Arena.
Concludo con un'ultima riflessione. Non scrivo per mestiere e non sono uno dell'ambiente (come magari sei tu), per questo, visto che dedico alla scrittura i ritagli di tempo strappati dalla routine quotidiana, scrivere per me è qualcosa di inestimabile e prezioso: è la mia passione, qualcosa che mi tiene a galla anche nei momenti più difficili. Proprio perché per me è così importante, desidero anche che sia qualcosa di puro, in cui dare il meglio non solo nella ricerca della propria via in quest'arte, ma anche nei rapporti che mantengo con chi ha la mia stessa passione.
Insomma, per me scrivere è una specie di utopia.
Se non la penso come te rispetto a quello che amiamo di più, parliamone, discutiamone, argomentiamo ogni cosa e veniamoci incontro: non è una scienza esatta, è bella per questo motivo.. inoltre, per piacere, non gettiamo al vento lo spirito di Minuti Contati che in prima battuta è amicizia e aiuto reciproco, mentre l'orgoglio e il rancore devono restare fuori.
Almeno qui, in questa utopia creata apposta per noi, chiariamoci se ci sono stati malintesi e da ora in poi collaboriamo con l'obiettivo di ottenere il massimo dalla nostra comune passione.
Pensaci, parliamone.
Vorrei che da ora in poi non giocassimo da antagonisti, ma da amici.
Il concetto del peso dell’anima misurabile scientificamente e commerciabile non è solo derivativo, ma abusato. Da Minority Report a Altered Carbon, fino a decine di racconti cyberpunk di fascia mainstream, il tema del commercio dell’anima o della moralità quantificata è stato esplorato molto più in profondità e con maggiore inventiva. Qui manca qualsiasi tentativo di reinterpretare l’idea o di proporre una variante innovativa. Il “mercato dell’anima per neonati” rasenta il cliché narrativo tant'è che basta pensare a Death Stranding per avere un esempio a portata di mano. Il worldbuilding si limita a una descrizione superficiale e funzionale della tecnologia (PDS) e di un ambiente stereotipato (seminterrato con tubi arrugginiti e disinfettante). Nessuna spiegazione credibile di come la società accetti o regoli il trasferimento di PDS, nessuna riflessione sociologica o politica sull’impatto di questa tecnologia. Il mondo appare come un semplice sfondo piatto per giustificare il dilemma morale di Janko. Opportunista e poco sviluppato. Il protagonista, Janko, è una macchietta. Il classico "pirata" cattivone ma dal cuore di panna: un archetipo consumato che non offre nulla di nuovo. Il suo cambiamento è banale e telefonato. Non esiste una reale evoluzione psicologica — il dilemma morale esplode in modo forzato e prevedibile. Il neonato, poi, non è un personaggio: è un oggetto narrativo con la funzione di innesco emotivo, privo di qualsiasi spessore. Il testo non presenta dialoghi autentici. Tutto viene raccontato tramite una narrazione onnisciente con un tono che finge di essere ironico e scaltro, ma che cade rapidamente nell’auto-indulgenza e nell’esposizione didascalica. Non c’è ritmo, non c’è tensione dialogica, solo spiegazioni rivolte al lettore in uno stile pseudo-nichilista venato ironicamente. Il finale, anziché proporre una soluzione sorprendente o drammatica, opta per una trovata commerciale che banalizza tutto il conflitto morale precedente. Si chiude con un sorriso del protagonista, uno degli espedienti più pigri e abusati nella narrativa breve.
Come vedi sono oggettivo, gli altri che ti hanno valutato positivamente forse hanno la manica larga.
Cristiano,
L'esercizio di citarmi opere che hanno qualcosa in comune nelle tematiche o in qualche elemento col mio racconto non può rappresentare un modo per dimostrare in modo oggettivo che il racconto va stroncato. Stai dicendo in sostanza che il racconto appartiene a un filone letterario e per questo è mediocre, è come bocciare un fantasy perché sono stati scritti altri fantasy.
Inoltre, leggendo i commenti che hai lasciato agli altri del girone sono certo che stai usando un metro di giudizio per gli altri diverso rispetto a quello che stai usando con me, perché il mio racconto è l'unico per cui ti stai scomodando di pesare i punti di connessione con altre opere.
Inoltre, venendo alle tue osservazioni, per citare lo sfruttamento dei bambini non serve tirare fuori Death Stranding, basta ricordarsi di Oliver Twist. Minority Report non c'entra niente col commercio delle anime, Altered Carbon è un cyberpunk, quindi ha tutti gli elementi del genere, compreso il concetto che il cervello possa essere replicato, che assomiglia ma non è la stessa cosa di quello che ho detto io.
La prima volta che ci siamo incontrati su MC avevo scritto un racconto in cui descrivevo un cavaliere di qualche ordine oscuro che muore durante un assedio. Una roba mai vista, vero?
Guarda questo commento.
Ottimo racconto dark fantasy, tema rispettato in pieno, epico e crepuscolare. Che dire? Se devo trovare dei difetti ho trovato un poco stereotipato “Ordine del Cuore Nero”, fa molto “mi serve una roba dark fantasy ORA”, e mi è sembrata una scelta di WB poco accurata. Avrei snellito anche il “flashback” per giungere alla bellissima conclusione. Il racconto avrebbe avuto un impatto notevole. Nonostante queste critiche meramente costruttive è uno dei migliori letti, anche perchè il fantasy viene ben declinato.
È tuo. Non è un commento privo di punti di riflessione su come migliorarlo (non ti piaceva il nome dell'ordine cavalleresco: Cuore Nero, e ci può stare), ma è diametralmente opposto come spirito a quello che mi hai lasciato per quest'edizione.
Dai. Siamo seri.
Hai detto che scrivo solo esercizietti di stile, allora il primo racconto che tu stesso hai promosso cos'era?
Ripeto. Finiamola qui..
Se quando qualcuno ti commenta dimostrando di non aver apprezzato o capito il tuo racconto tu ti segni il nome per poi ripagarlo della stessa moneta, come si può dare un minimo di credito e di considerazione a un tuo commento in generale?
Non vale solo per me, vale per tutti. Nessuno può fidarsi di te se agisci in questo modo.
Se ti ho offeso in qualche maniera, anche senza volerlo, allora ti chiedo scusa, e adesso finiamola qui.
- CristianoSaccoccia
- Messaggi: 95
Re: Risvegliatore Empatico
Il concetto del peso dell’anima misurabile scientificamente e commerciabile non è solo derivativo, ma abusato. Da Minority Report a Altered Carbon, fino a decine di racconti cyberpunk di fascia mainstream, il tema del commercio dell’anima o della moralità quantificata è stato esplorato molto più in profondità e con maggiore inventiva. Qui manca qualsiasi tentativo di reinterpretare l’idea o di proporre una variante innovativa. Il “mercato dell’anima per neonati” rasenta il cliché narrativo tant'è che basta pensare a Death Stranding per avere un esempio a portata di mano. Il worldbuilding si limita a una descrizione superficiale e funzionale della tecnologia (PDS) e di un ambiente stereotipato (seminterrato con tubi arrugginiti e disinfettante). Nessuna spiegazione credibile di come la società accetti o regoli il trasferimento di PDS, nessuna riflessione sociologica o politica sull’impatto di questa tecnologia. Il mondo appare come un semplice sfondo piatto per giustificare il dilemma morale di Janko. Opportunista e poco sviluppato. Il protagonista, Janko, è una macchietta. Il classico "pirata" cattivone ma dal cuore di panna: un archetipo consumato che non offre nulla di nuovo. Il suo cambiamento è banale e telefonato. Non esiste una reale evoluzione psicologica — il dilemma morale esplode in modo forzato e prevedibile. Il neonato, poi, non è un personaggio: è un oggetto narrativo con la funzione di innesco emotivo, privo di qualsiasi spessore. Il testo non presenta dialoghi autentici. Tutto viene raccontato tramite una narrazione onnisciente con un tono che finge di essere ironico e scaltro, ma che cade rapidamente nell’auto-indulgenza e nell’esposizione didascalica. Non c’è ritmo, non c’è tensione dialogica, solo spiegazioni rivolte al lettore in uno stile pseudo-nichilista venato ironicamente. Il finale, anziché proporre una soluzione sorprendente o drammatica, opta per una trovata commerciale che banalizza tutto il conflitto morale precedente. Si chiude con un sorriso del protagonista, uno degli espedienti più pigri e abusati nella narrativa breve.
Come vedi sono oggettivo, gli altri che ti hanno valutato positivamente forse hanno la manica larga.[/quote]
Cristiano,
L'esercizio di citarmi opere che hanno qualcosa in comune nelle tematiche o in qualche elemento col mio racconto non può rappresentare un modo per dimostrare in modo oggettivo che il racconto va stroncato. Stai dicendo in sostanza che il racconto appartiene a un filone letterario e per questo è mediocre, è come bocciare un fantasy perché sono stati scritti altri fantasy.
Inoltre, leggendo i commenti che hai lasciato agli altri del girone sono certo che stai usando un metro di giudizio per gli altri diverso rispetto a quello che stai usando con me, perché il mio racconto è l'unico per cui ti stai scomodando di pesare i punti di connessione con altre opere.
Inoltre, venendo alle tue osservazioni, per citare lo sfruttamento dei bambini non serve tirare fuori Death Stranding, basta ricordarsi di Oliver Twist. Minority Report non c'entra niente col commercio delle anime, Altered Carbon è un cyberpunk, quindi ha tutti gli elementi del genere, compreso il concetto che il cervello possa essere replicato, che assomiglia ma non è la stessa cosa di quello che ho detto io.
La prima volta che ci siamo incontrati su MC avevo scritto un racconto in cui descrivevo un cavaliere di qualche ordine oscuro che muore durante un assedio. Una roba mai vista, vero?
Guarda questo commento.
Ottimo racconto dark fantasy, tema rispettato in pieno, epico e crepuscolare. Che dire? Se devo trovare dei difetti ho trovato un poco stereotipato “Ordine del Cuore Nero”, fa molto “mi serve una roba dark fantasy ORA”, e mi è sembrata una scelta di WB poco accurata. Avrei snellito anche il “flashback” per giungere alla bellissima conclusione. Il racconto avrebbe avuto un impatto notevole. Nonostante queste critiche meramente costruttive è uno dei migliori letti, anche perchè il fantasy viene ben declinato.
È tuo. Non è un commento privo di punti di riflessione su come migliorarlo (non ti piaceva il nome dell'ordine cavalleresco: Cuore Nero, e ci può stare), ma è diametralmente opposto come spirito a quello che mi hai lasciato per quest'edizione.
Dai. Siamo seri.
Hai detto che scrivo solo esercizietti di stile, allora il primo racconto che tu stesso hai promosso cos'era?
Ripeto. Finiamola qui..
Se quando qualcuno ti commenta dimostrando di non aver apprezzato o capito il tuo racconto tu ti segni il nome per poi ripagarlo della stessa moneta, come si può dare un minimo di credito e di considerazione a un tuo commento in generale?
Non vale solo per me, vale per tutti. Nessuno può fidarsi di te se agisci in questo modo.
Se ti ho offeso in qualche maniera, anche senza volerlo, allora ti chiedo scusa, e adesso finiamola qui.[/quote]
Trovo divertente che gli altri elementi di critica tu li abbia bypassati :D va bene, se nel tuo castello delle idee io sono il cattivone mi interessa poco.
Come vedi sono oggettivo, gli altri che ti hanno valutato positivamente forse hanno la manica larga.[/quote]
Cristiano,
L'esercizio di citarmi opere che hanno qualcosa in comune nelle tematiche o in qualche elemento col mio racconto non può rappresentare un modo per dimostrare in modo oggettivo che il racconto va stroncato. Stai dicendo in sostanza che il racconto appartiene a un filone letterario e per questo è mediocre, è come bocciare un fantasy perché sono stati scritti altri fantasy.
Inoltre, leggendo i commenti che hai lasciato agli altri del girone sono certo che stai usando un metro di giudizio per gli altri diverso rispetto a quello che stai usando con me, perché il mio racconto è l'unico per cui ti stai scomodando di pesare i punti di connessione con altre opere.
Inoltre, venendo alle tue osservazioni, per citare lo sfruttamento dei bambini non serve tirare fuori Death Stranding, basta ricordarsi di Oliver Twist. Minority Report non c'entra niente col commercio delle anime, Altered Carbon è un cyberpunk, quindi ha tutti gli elementi del genere, compreso il concetto che il cervello possa essere replicato, che assomiglia ma non è la stessa cosa di quello che ho detto io.
La prima volta che ci siamo incontrati su MC avevo scritto un racconto in cui descrivevo un cavaliere di qualche ordine oscuro che muore durante un assedio. Una roba mai vista, vero?
Guarda questo commento.
Ottimo racconto dark fantasy, tema rispettato in pieno, epico e crepuscolare. Che dire? Se devo trovare dei difetti ho trovato un poco stereotipato “Ordine del Cuore Nero”, fa molto “mi serve una roba dark fantasy ORA”, e mi è sembrata una scelta di WB poco accurata. Avrei snellito anche il “flashback” per giungere alla bellissima conclusione. Il racconto avrebbe avuto un impatto notevole. Nonostante queste critiche meramente costruttive è uno dei migliori letti, anche perchè il fantasy viene ben declinato.
È tuo. Non è un commento privo di punti di riflessione su come migliorarlo (non ti piaceva il nome dell'ordine cavalleresco: Cuore Nero, e ci può stare), ma è diametralmente opposto come spirito a quello che mi hai lasciato per quest'edizione.
Dai. Siamo seri.
Hai detto che scrivo solo esercizietti di stile, allora il primo racconto che tu stesso hai promosso cos'era?
Ripeto. Finiamola qui..
Se quando qualcuno ti commenta dimostrando di non aver apprezzato o capito il tuo racconto tu ti segni il nome per poi ripagarlo della stessa moneta, come si può dare un minimo di credito e di considerazione a un tuo commento in generale?
Non vale solo per me, vale per tutti. Nessuno può fidarsi di te se agisci in questo modo.
Se ti ho offeso in qualche maniera, anche senza volerlo, allora ti chiedo scusa, e adesso finiamola qui.[/quote]
Trovo divertente che gli altri elementi di critica tu li abbia bypassati :D va bene, se nel tuo castello delle idee io sono il cattivone mi interessa poco.
- MatteoMantoani
- Messaggi: 1220
Re: Risvegliatore Empatico
CristianoSaccoccia ha scritto:Il concetto del peso dell’anima misurabile scientificamente e commerciabile non è solo derivativo, ma abusato. Da Minority Report a Altered Carbon, fino a decine di racconti cyberpunk di fascia mainstream, il tema del commercio dell’anima o della moralità quantificata è stato esplorato molto più in profondità e con maggiore inventiva. Qui manca qualsiasi tentativo di reinterpretare l’idea o di proporre una variante innovativa. Il “mercato dell’anima per neonati” rasenta il cliché narrativo tant'è che basta pensare a Death Stranding per avere un esempio a portata di mano. Il worldbuilding si limita a una descrizione superficiale e funzionale della tecnologia (PDS) e di un ambiente stereotipato (seminterrato con tubi arrugginiti e disinfettante). Nessuna spiegazione credibile di come la società accetti o regoli il trasferimento di PDS, nessuna riflessione sociologica o politica sull’impatto di questa tecnologia. Il mondo appare come un semplice sfondo piatto per giustificare il dilemma morale di Janko. Opportunista e poco sviluppato. Il protagonista, Janko, è una macchietta. Il classico "pirata" cattivone ma dal cuore di panna: un archetipo consumato che non offre nulla di nuovo. Il suo cambiamento è banale e telefonato. Non esiste una reale evoluzione psicologica — il dilemma morale esplode in modo forzato e prevedibile. Il neonato, poi, non è un personaggio: è un oggetto narrativo con la funzione di innesco emotivo, privo di qualsiasi spessore. Il testo non presenta dialoghi autentici. Tutto viene raccontato tramite una narrazione onnisciente con un tono che finge di essere ironico e scaltro, ma che cade rapidamente nell’auto-indulgenza e nell’esposizione didascalica. Non c’è ritmo, non c’è tensione dialogica, solo spiegazioni rivolte al lettore in uno stile pseudo-nichilista venato ironicamente. Il finale, anziché proporre una soluzione sorprendente o drammatica, opta per una trovata commerciale che banalizza tutto il conflitto morale precedente. Si chiude con un sorriso del protagonista, uno degli espedienti più pigri e abusati nella narrativa breve.
Come vedi sono oggettivo, gli altri che ti hanno valutato positivamente forse hanno la manica larga.
Cristiano,
L'esercizio di citarmi opere che hanno qualcosa in comune nelle tematiche o in qualche elemento col mio racconto non può rappresentare un modo per dimostrare in modo oggettivo che il racconto va stroncato. Stai dicendo in sostanza che il racconto appartiene a un filone letterario e per questo è mediocre, è come bocciare un fantasy perché sono stati scritti altri fantasy.
Inoltre, leggendo i commenti che hai lasciato agli altri del girone sono certo che stai usando un metro di giudizio per gli altri diverso rispetto a quello che stai usando con me, perché il mio racconto è l'unico per cui ti stai scomodando di pesare i punti di connessione con altre opere.
Inoltre, venendo alle tue osservazioni, per citare lo sfruttamento dei bambini non serve tirare fuori Death Stranding, basta ricordarsi di Oliver Twist. Minority Report non c'entra niente col commercio delle anime, Altered Carbon è un cyberpunk, quindi ha tutti gli elementi del genere, compreso il concetto che il cervello possa essere replicato, che assomiglia ma non è la stessa cosa di quello che ho detto io.
La prima volta che ci siamo incontrati su MC avevo scritto un racconto in cui descrivevo un cavaliere di qualche ordine oscuro che muore durante un assedio. Una roba mai vista, vero?
Guarda questo commento.
Ottimo racconto dark fantasy, tema rispettato in pieno, epico e crepuscolare. Che dire? Se devo trovare dei difetti ho trovato un poco stereotipato “Ordine del Cuore Nero”, fa molto “mi serve una roba dark fantasy ORA”, e mi è sembrata una scelta di WB poco accurata. Avrei snellito anche il “flashback” per giungere alla bellissima conclusione. Il racconto avrebbe avuto un impatto notevole. Nonostante queste critiche meramente costruttive è uno dei migliori letti, anche perchè il fantasy viene ben declinato.
È tuo. Non è un commento privo di punti di riflessione su come migliorarlo (non ti piaceva il nome dell'ordine cavalleresco: Cuore Nero, e ci può stare), ma è diametralmente opposto come spirito a quello che mi hai lasciato per quest'edizione.
Dai. Siamo seri.
Hai detto che scrivo solo esercizietti di stile, allora il primo racconto che tu stesso hai promosso cos'era?
Ripeto. Finiamola qui..
Se quando qualcuno ti commenta dimostrando di non aver apprezzato o capito il tuo racconto tu ti segni il nome per poi ripagarlo della stessa moneta, come si può dare un minimo di credito e di considerazione a un tuo commento in generale?
Non vale solo per me, vale per tutti. Nessuno può fidarsi di te se agisci in questo modo.
Se ti ho offeso in qualche maniera, anche senza volerlo, allora ti chiedo scusa, e adesso finiamola qui.
Trovo divertente che gli altri elementi di critica tu li abbia bypassati :D va bene, se nel tuo castello delle idee io sono il cattivone mi interessa poco.
A questo punto mi rivolgo a tutti gli amici di MC che stanno leggendo questa conversazione.
Cristiano è uno scrittore con indubbie qualità e i suoi racconti sono particolari e riconoscibili per il loro stile, che può piacere o piacere meno ma è qualcosa che evidentemente è il risultato di una certa ricerca.
Ma Minuti Contati serve anche per aiutare gli altri a migliorare, non solo per farsi leggere.
Pertanto, se qualcuno mai si sentisse discriminato dai suoi commenti come mi sto sentendo io, lo invito a riflettere sulla sua oggettiva capacità di valutazione.
Lo stesso vale anche per chi riceve commenti positivi.
- CristianoSaccoccia
- Messaggi: 95
Re: Risvegliatore Empatico
Allora Matteo, mi interessa poco di perdere o di vincere, a te interessa molto. Tutto il tuo atteggiamento contro di me è sempre stato strategico e denigratorio, al limite dell'accanimento. Dal dire che scrivo certe tematiche solo per vincere a ignorare l'uso delle figure retoriche per dire che scrivo cose che non funzionano ma non mi sono mai rivolto a nessuno per ottenere supporto. Per me scrivi compitini che non hanno nessun valore emotivo ed è la mia soggettività a dirlo e tecnicamente sei un autore di fascia media che fa il "compitino" e non è una critica ma una rivelazione del tuo operato. Non ho mai discriminato nessuno, sono brutalmente onesto, a quanto pare la mia onestà ti fa sentire a disagio. Ti ho detto quello che non funziona ma nonostante tu abbia credo vent'anni più di me stai facendo un piagnisteo infantile assurdo. Io mi sono sempre preso le tue critiche senza urlare al complotto. Per me possono tutti mettermi ultimo in tutte le classifiche da qui in futuro, mi interessa praticamente zero. Possono pure cacciarmi. Ma io ho solo valutato come credo e non è contro le regole, pensi di aver scritto un capolavoro inattaccabile? Non credo proprio. Dai, se vuoi fare la vittima accomodati. Per me puoi anche vincere l'era e questa edizione, io sarò sempre convinto delle mie idee.
A questo punto mi rivolgo a tutti gli amici di MC che stanno leggendo questa conversazione.
Cristiano è uno scrittore con indubbie qualità e i suoi racconti sono particolari e riconoscibili per il loro stile, che può piacere o piacere meno ma è qualcosa che evidentemente è il risultato di una certa ricerca.
Ma Minuti Contati serve anche per aiutare gli altri a migliorare, non solo per farsi leggere.
Pertanto, se qualcuno mai si sentisse discriminato dai suoi commenti come mi sto sentendo io, lo invito a riflettere sulla sua oggettiva capacità di valutazione.
Lo stesso vale anche per chi riceve commenti positivi.[/quote]
Trovo divertente che gli altri elementi di critica tu li abbia bypassati :D va bene, se nel tuo castello delle idee io sono il cattivone mi interessa poco.
A questo punto mi rivolgo a tutti gli amici di MC che stanno leggendo questa conversazione.
Cristiano è uno scrittore con indubbie qualità e i suoi racconti sono particolari e riconoscibili per il loro stile, che può piacere o piacere meno ma è qualcosa che evidentemente è il risultato di una certa ricerca.
Ma Minuti Contati serve anche per aiutare gli altri a migliorare, non solo per farsi leggere.
Pertanto, se qualcuno mai si sentisse discriminato dai suoi commenti come mi sto sentendo io, lo invito a riflettere sulla sua oggettiva capacità di valutazione.
Lo stesso vale anche per chi riceve commenti positivi.[/quote]
- MatteoMantoani
- Messaggi: 1220
Re: Risvegliatore Empatico
Mai cercato di denigrarti e mai accanito nei tuoi confronti, ripeto, ti chiedo scusa se ti ho dato quest'impressione. Inoltre, rendermi un calcolatore che mira all'obbiettivo di vincere a tutti i costi sì, che è denigratorio.
D'altronde, ti ho commentato solo due volte, la sfortuna è stata che in queste due volte tu non abbia scritto qualcosa che mi sia piaciuto, ma altre volte hai scritto qualcosa che mi è piaciuto molto.
Non mi offendo se dici che sono uno scrittore che ha della strada da fare per migliorare, sono qui per questo, come penso tutti quanti.
Non risponderò ad altre provocazioni.
D'altronde, ti ho commentato solo due volte, la sfortuna è stata che in queste due volte tu non abbia scritto qualcosa che mi sia piaciuto, ma altre volte hai scritto qualcosa che mi è piaciuto molto.
Non mi offendo se dici che sono uno scrittore che ha della strada da fare per migliorare, sono qui per questo, come penso tutti quanti.
Non risponderò ad altre provocazioni.
- CristianoSaccoccia
- Messaggi: 95
Re: Risvegliatore Empatico
MatteoMantoani ha scritto:Mai cercato di denigrarti e mai accanito nei tuoi confronti, ripeto, ti chiedo scusa se ti ho dato quest'impressione. Inoltre, rendermi un calcolatore che mira all'obbiettivo di vincere a tutti i costi sì, che è denigratorio.
D'altronde, ti ho commentato solo due volte, la sfortuna è stata che in queste due volte tu non abbia scritto qualcosa che mi sia piaciuto, ma altre volte hai scritto qualcosa che mi è piaciuto molto.
Non mi offendo se dici che sono uno scrittore che ha della strada da fare per migliorare, sono qui per questo, come penso tutti quanti.
Non risponderò ad altre provocazioni.
Non è denigratorio, quando tu critichi cose inesistenti e metti ultimo va bene, se lo faccio io allora sono un nemico pubblico. Bellissima la tua moralità a doppio binario. Di strada devo farne molta anche io e sono contento. Comunque, anche io ho avuto la sfortuna di poter leggere qualcosa che non mi è piaciuto, quando scriverai qualcosa di mio gusto sarò il primo a farti i complimenti.
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