Orizzonte di vetro
Orizzonte di vetro
Orizzonte di vetro
«Mezzo in movimento all’orizzonte, comandante»
Il vento porta con sé sabbia rovente e l’odore metallico della tempesta. Faccio un cenno alla guardia plancia.
«Nave, mech, o cos’altro?»
«Sembra un’ibrida, come la Marigold ma molto più piccola»
«Bandiera?»
«Azzurra. Nessun simbolo»
Sorrido.
«I bastardi della Lega delle Sabbie di Vetro, finalmente! Caricate i fucili a cristalli! E voi due... con me»
Aisha e Nadine mi rispondono con un ghigno feroce, da troppo tempo navighiamo nel nulla alternando panorami d’acqua putrida, deserti di sale, e inavvicinabili città fortificate.
Mi avvicino al display e attivo il comando vocale.
«Mary, un piccolo mech nemico all’orizzonte: armi pronte e facciamogli vedere chi sei, ma fa attenzione, potrebbero avere Bonny prigioniera»
La Marigold si alza sulle quattro gambe, aziona le eliche laterali e inizia a correre, la bandiera viola schiaffeggia l'aria. Non fa in tempo ad alzarsi in volo che ha già agganciato e immobilizzato la piccola nave-mech.
---
«Pensavo foste un mito»
Il comandante della Ashok rantola incredulo mentre cade in ginocchio. Il sangue gli cola dalla bocca, un proiettile di cristallo conficcato tra le costole.
Gli premo il coltello alla gola.
«E tu pensavi male! Ci hai sottovalutato e condannato a morte il tuo equipaggio. E questo giocattolo ora servirà la nostra causa»
«Schifose. Puttane. Di merda!»
Striscio la lama sul collo frenando la rabbia. Se veramente c’è Bonny rinchiusa qui da qualche parte, voglio che sia lei a finirlo.
«Delle puttane che vi stanno prendendo tutto. Pagherete il prezzo di ogni donna morta o resa schiava»
«Siete delle illuse: non potete pensare veramente di fermare la Lega delle Sabbie di Vetro»
Dietro di lui le gemelle trascinano fuori una ragazza, vestiti macchiati di sangue, viso tumefatto, testa rasata.
«Dio mio, Bonny, che ti hanno fatto?»
Mi trattengo dal correrle incontro e abbracciarla, non posso mollare questo bastardo.
«Ah, ecco perché sei così incattivita, è la tua donna! Non solo puttane ma anche lesbiche!»
Mi sputa contro ma ormai non ha più né fiato, né forza.
Lo prendo per i capelli e lo costringo a torcere la testa verso Bonny.
«Guardala bene, vecchio schifoso: sarà lei ad ammazzarti, ti porterai tutto il tuo odio all’inferno e il suo sguardo ti trafiggerà in eterno»
«Pirate del cazzo!»
Bonny mi raggiunge e le porgo il pugnale.
Lei si china su di lui e affonda il coltello. Senza una parola.
La prendo in braccio prima che cada su di lui, stremata.
---
La Marigold connette il modulo della Ashok alla rete interna.
Un ologramma esplode nell’aria: mappe, rotte, nomi, alleanze. Il cuore della Lega.
«Cazzo! Il bastardo non aveva idea del tesoro che trasportava il nostro nuovo piccolo mech…»
Bonny, risanata e ripulita, mi abbraccia incredula.
«Questa è la svolta, Anne. Non ci resta che trasmettere i dati alle altre»
«Oh, sì, ora non hanno scampo, li prenderemo tutti, fino all’ultimo»
Attraversiamo il tramonto mentre l’aria tremola su un orizzonte di vetro in frantumi.
Il vento è con noi.
«Mezzo in movimento all’orizzonte, comandante»
Il vento porta con sé sabbia rovente e l’odore metallico della tempesta. Faccio un cenno alla guardia plancia.
«Nave, mech, o cos’altro?»
«Sembra un’ibrida, come la Marigold ma molto più piccola»
«Bandiera?»
«Azzurra. Nessun simbolo»
Sorrido.
«I bastardi della Lega delle Sabbie di Vetro, finalmente! Caricate i fucili a cristalli! E voi due... con me»
Aisha e Nadine mi rispondono con un ghigno feroce, da troppo tempo navighiamo nel nulla alternando panorami d’acqua putrida, deserti di sale, e inavvicinabili città fortificate.
Mi avvicino al display e attivo il comando vocale.
«Mary, un piccolo mech nemico all’orizzonte: armi pronte e facciamogli vedere chi sei, ma fa attenzione, potrebbero avere Bonny prigioniera»
La Marigold si alza sulle quattro gambe, aziona le eliche laterali e inizia a correre, la bandiera viola schiaffeggia l'aria. Non fa in tempo ad alzarsi in volo che ha già agganciato e immobilizzato la piccola nave-mech.
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«Pensavo foste un mito»
Il comandante della Ashok rantola incredulo mentre cade in ginocchio. Il sangue gli cola dalla bocca, un proiettile di cristallo conficcato tra le costole.
Gli premo il coltello alla gola.
«E tu pensavi male! Ci hai sottovalutato e condannato a morte il tuo equipaggio. E questo giocattolo ora servirà la nostra causa»
«Schifose. Puttane. Di merda!»
Striscio la lama sul collo frenando la rabbia. Se veramente c’è Bonny rinchiusa qui da qualche parte, voglio che sia lei a finirlo.
«Delle puttane che vi stanno prendendo tutto. Pagherete il prezzo di ogni donna morta o resa schiava»
«Siete delle illuse: non potete pensare veramente di fermare la Lega delle Sabbie di Vetro»
Dietro di lui le gemelle trascinano fuori una ragazza, vestiti macchiati di sangue, viso tumefatto, testa rasata.
«Dio mio, Bonny, che ti hanno fatto?»
Mi trattengo dal correrle incontro e abbracciarla, non posso mollare questo bastardo.
«Ah, ecco perché sei così incattivita, è la tua donna! Non solo puttane ma anche lesbiche!»
Mi sputa contro ma ormai non ha più né fiato, né forza.
Lo prendo per i capelli e lo costringo a torcere la testa verso Bonny.
«Guardala bene, vecchio schifoso: sarà lei ad ammazzarti, ti porterai tutto il tuo odio all’inferno e il suo sguardo ti trafiggerà in eterno»
«Pirate del cazzo!»
Bonny mi raggiunge e le porgo il pugnale.
Lei si china su di lui e affonda il coltello. Senza una parola.
La prendo in braccio prima che cada su di lui, stremata.
---
La Marigold connette il modulo della Ashok alla rete interna.
Un ologramma esplode nell’aria: mappe, rotte, nomi, alleanze. Il cuore della Lega.
«Cazzo! Il bastardo non aveva idea del tesoro che trasportava il nostro nuovo piccolo mech…»
Bonny, risanata e ripulita, mi abbraccia incredula.
«Questa è la svolta, Anne. Non ci resta che trasmettere i dati alle altre»
«Oh, sì, ora non hanno scampo, li prenderemo tutti, fino all’ultimo»
Attraversiamo il tramonto mentre l’aria tremola su un orizzonte di vetro in frantumi.
Il vento è con noi.
Re: Orizzonte di vetro
Ciao Debora! Tutto regolare con i parametri, buona KREMO EDITION!
-
- Messaggi: 3145
Re: Orizzonte di vetro
Tema centrato. Storia di SF con una descrizione credibile delle astronavi. L’equipaggio della Marigold è al femminile. Missione: salvare Bonnie, prigioniera della Ashok. La missione riesce, fra una pallottola di cristallo e una coltellata. Sono piratesse. I nemici fanno parte della Lega delle Sabbie di Vetro. Le piratesse, dopo la vendetta di Bonnie sul capitano, trovano i dati di un tesoro sotto forma di ologramma, in pratica tutto ciò che riguarda la Lega delle Sabbie di Vetro e possono partire per salvare altre prigioniere. Storia ben congegnata.
- Andrea Furlan
- Messaggi: 548
Re: Orizzonte di vetro
Ciao Debora,
ottima prova, tema centrato in pieno con un worldbuilding appena accennato ma che sembra molto interessante. Donne pirata che combattono una società di uomini oppressiva, ambientazione futuristica e forse post-apocalittica ambientata in un deserto ostile, dove bisogna firmare per leggere il prequel e i 5 volumi della saga che stai preparando? :-) Ti faccio i complimenti anche per i dialoghi precisi e netti, da cui risaltano le informazioni chiave in modo chiaro e avvincente. Unico neo, un po’ poco approfondimento dei personaggi, ma con così pochi caratteri non ci stava anche questo.
Racconto da finale!
ottima prova, tema centrato in pieno con un worldbuilding appena accennato ma che sembra molto interessante. Donne pirata che combattono una società di uomini oppressiva, ambientazione futuristica e forse post-apocalittica ambientata in un deserto ostile, dove bisogna firmare per leggere il prequel e i 5 volumi della saga che stai preparando? :-) Ti faccio i complimenti anche per i dialoghi precisi e netti, da cui risaltano le informazioni chiave in modo chiaro e avvincente. Unico neo, un po’ poco approfondimento dei personaggi, ma con così pochi caratteri non ci stava anche questo.
Racconto da finale!
- giuseppe.gangemi
- Messaggi: 186
Re: Orizzonte di vetro
Ciao Debora,
hai scritto un racconto potente e visivo, dal ritmo serrato e dal cuore pulsante di rabbia, vendetta e sorellanza. “Orizzonte di vetro” è una storia che mescola fantascienza post-apocalittica, elementi cyber-pirateschi e una fortissima carica femminista e politica.
Siamo in un futuro devastato, fatto di deserti, città fortificate e meccaniche belliche ibride. Il gruppo protagonista naviga a bordo della Marigold, un mezzo da battaglia, in cerca di Bonny, compagna catturata dalla Lega delle Sabbie di Vetro, una fazione nemica oppressiva e brutale. Quando intercettano un mezzo sospetto, lo attaccano e scoprono che Bonny è prigioniera. Dopo un confronto violento, la liberano e la vendetta si consuma. L’ultima parte svela il colpo di scena: l’attacco ha fruttato anche informazioni strategiche cruciali, che ribaltano le sorti della guerra.
Punti positivi
Ambientazione evocativa e coerente
In poche righe crei un mondo credibile, ruvido, visivo. Il dettaglio delle “città fortificate” e dei “deserti di sale” dipinge bene un mondo estremo, e il nome “Orizzonte di vetro” è poetico e minaccioso al tempo stesso.
Dialoghi taglienti ed efficaci
I dialoghi sono secchi, brutali, funzionano alla perfezione per il tono del racconto. L’uso del parlato diretto, anche grezzo, rende tutto più vero e coinvolgente.
Protagoniste forti, unite da una causa
Anne, Aisha, Nadine e Bonny sono figure forti, determinate. Anche con poche battute, si percepisce il legame tra loro. La vendetta non è solo personale, ma parte di una battaglia collettiva.
Azione ben ritmata
Hai usato bene lo spazio disponibile per alternare azione, conflitto emotivo e climax narrativo. Il racconto ha un arco completo e una chiusa soddisfacente, anche nel limite dei caratteri.
Un finale denso di potenziale
L’ultima scena non solo chiude l’arco narrativo, ma apre a un mondo più grande, con uno sviluppo possibile in altri racconti. È un bel gancio per un ciclo più ampio.
Punti migliorabili
Alcuni dettagli meritano più chiarezza
Ad esempio, cosa sia esattamente la Lega delle Sabbie di Vetro si intuisce ma non è chiarito. Un inciso, anche solo di poche parole, aiuterebbe a contestualizzarla meglio.
Conclusione
Hai scritto un racconto intenso, visivo e perfettamente nel tono del genere. È un testo che, nonostante il limite di spazio, riesce a colpire, raccontare e affascinare. Il mix tra linguaggio diretto, costruzione del mondo e tematiche forti funziona davvero bene. Se volessi espandere questo universo narrativo, secondo me hai una miniera in mano: un mondo in rovina, un equipaggio di donne ribelli, una guerra che ha appena preso una piega diversa. Mi piacerebbe leggere un seguito.
Buon contest e alla prossima!
hai scritto un racconto potente e visivo, dal ritmo serrato e dal cuore pulsante di rabbia, vendetta e sorellanza. “Orizzonte di vetro” è una storia che mescola fantascienza post-apocalittica, elementi cyber-pirateschi e una fortissima carica femminista e politica.
Siamo in un futuro devastato, fatto di deserti, città fortificate e meccaniche belliche ibride. Il gruppo protagonista naviga a bordo della Marigold, un mezzo da battaglia, in cerca di Bonny, compagna catturata dalla Lega delle Sabbie di Vetro, una fazione nemica oppressiva e brutale. Quando intercettano un mezzo sospetto, lo attaccano e scoprono che Bonny è prigioniera. Dopo un confronto violento, la liberano e la vendetta si consuma. L’ultima parte svela il colpo di scena: l’attacco ha fruttato anche informazioni strategiche cruciali, che ribaltano le sorti della guerra.
Punti positivi
Ambientazione evocativa e coerente
In poche righe crei un mondo credibile, ruvido, visivo. Il dettaglio delle “città fortificate” e dei “deserti di sale” dipinge bene un mondo estremo, e il nome “Orizzonte di vetro” è poetico e minaccioso al tempo stesso.
Dialoghi taglienti ed efficaci
I dialoghi sono secchi, brutali, funzionano alla perfezione per il tono del racconto. L’uso del parlato diretto, anche grezzo, rende tutto più vero e coinvolgente.
Protagoniste forti, unite da una causa
Anne, Aisha, Nadine e Bonny sono figure forti, determinate. Anche con poche battute, si percepisce il legame tra loro. La vendetta non è solo personale, ma parte di una battaglia collettiva.
Azione ben ritmata
Hai usato bene lo spazio disponibile per alternare azione, conflitto emotivo e climax narrativo. Il racconto ha un arco completo e una chiusa soddisfacente, anche nel limite dei caratteri.
Un finale denso di potenziale
L’ultima scena non solo chiude l’arco narrativo, ma apre a un mondo più grande, con uno sviluppo possibile in altri racconti. È un bel gancio per un ciclo più ampio.
Punti migliorabili
Alcuni dettagli meritano più chiarezza
Ad esempio, cosa sia esattamente la Lega delle Sabbie di Vetro si intuisce ma non è chiarito. Un inciso, anche solo di poche parole, aiuterebbe a contestualizzarla meglio.
Conclusione
Hai scritto un racconto intenso, visivo e perfettamente nel tono del genere. È un testo che, nonostante il limite di spazio, riesce a colpire, raccontare e affascinare. Il mix tra linguaggio diretto, costruzione del mondo e tematiche forti funziona davvero bene. Se volessi espandere questo universo narrativo, secondo me hai una miniera in mano: un mondo in rovina, un equipaggio di donne ribelli, una guerra che ha appena preso una piega diversa. Mi piacerebbe leggere un seguito.
Buon contest e alla prossima!
- SarahSante
- Messaggi: 186
Re: Orizzonte di vetro
Ciao Debora,
bel racconto. Mi è piaciuta l’ambientazione che sei riuscita a dare con così pochi caratteri, l’idea delle piratesse e di questa Lega delle sabbie di vetro (bel nome) che ha qualche scopo che – immagino a causa della scarsità di caratteri – non viene chiarito. Sono anche d’accordo con chi, prima di me, ha lodato i dialoghi secchi ed efficaci tra i personaggi.
Ho fatto un po’ fatica a comprendere subito la seconda e la terza scena (e ho quindi riletto due o tre volte il racconto), ma immagino che la scarsità dei caratteri ti abbia costretto ai salti temporali tra una scena e l’altra saltando dei passaggi.
Mi hanno lasciato perplessa alcune cose che ti segnalo, ma che non toccano l’efficacia del racconto:
La frase che la piratessa rivolge al capitano della Ashok “Ci hai sottovalutato e condannato a morte il tuo equipaggio.” mi sembra poco congruente con il «Pensavo foste un mito» che aveva esclamato prima lui. Se le ritiene mito come fa a sottovalutarle? E in quale modo avrebbe condannato a morte il suo equipaggio se era la Marigold a cercare Bonny e non viceversa? E Bonny non è stata catturata in quanto piratessa? Mi è risultata poco chiara anche questa frase “Il bastardo non aveva idea del tesoro che trasportava il nostro nuovo piccolo mech…»
Complimenti, comunque. Racconto centrato, ben riuscito e che meriterebbe uno svolgimento più ampio.
bel racconto. Mi è piaciuta l’ambientazione che sei riuscita a dare con così pochi caratteri, l’idea delle piratesse e di questa Lega delle sabbie di vetro (bel nome) che ha qualche scopo che – immagino a causa della scarsità di caratteri – non viene chiarito. Sono anche d’accordo con chi, prima di me, ha lodato i dialoghi secchi ed efficaci tra i personaggi.
Ho fatto un po’ fatica a comprendere subito la seconda e la terza scena (e ho quindi riletto due o tre volte il racconto), ma immagino che la scarsità dei caratteri ti abbia costretto ai salti temporali tra una scena e l’altra saltando dei passaggi.
Mi hanno lasciato perplessa alcune cose che ti segnalo, ma che non toccano l’efficacia del racconto:
La frase che la piratessa rivolge al capitano della Ashok “Ci hai sottovalutato e condannato a morte il tuo equipaggio.” mi sembra poco congruente con il «Pensavo foste un mito» che aveva esclamato prima lui. Se le ritiene mito come fa a sottovalutarle? E in quale modo avrebbe condannato a morte il suo equipaggio se era la Marigold a cercare Bonny e non viceversa? E Bonny non è stata catturata in quanto piratessa? Mi è risultata poco chiara anche questa frase “Il bastardo non aveva idea del tesoro che trasportava il nostro nuovo piccolo mech…»
Complimenti, comunque. Racconto centrato, ben riuscito e che meriterebbe uno svolgimento più ampio.
Re: Orizzonte di vetro
alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. Storia di SF con una descrizione credibile delle astronavi. L’equipaggio della Marigold è al femminile. Missione: salvare Bonnie, prigioniera della Ashok. La missione riesce, fra una pallottola di cristallo e una coltellata. Sono piratesse. I nemici fanno parte della Lega delle Sabbie di Vetro. Le piratesse, dopo la vendetta di Bonnie sul capitano, trovano i dati di un tesoro sotto forma di ologramma, in pratica tutto ciò che riguarda la Lega delle Sabbie di Vetro e possono partire per salvare altre prigioniere. Storia ben congegnata.
Grazie, Alexandra, del commento e della tua, sempre attenta, lettura.
Re: Orizzonte di vetro
Andrea Furlan ha scritto:Ciao Debora,
ottima prova, tema centrato in pieno con un worldbuilding appena accennato ma che sembra molto interessante. Donne pirata che combattono una società di uomini oppressiva, ambientazione futuristica e forse post-apocalittica ambientata in un deserto ostile, dove bisogna firmare per leggere il prequel e i 5 volumi della saga che stai preparando? :-) Ti faccio i complimenti anche per i dialoghi precisi e netti, da cui risaltano le informazioni chiave in modo chiaro e avvincente. Unico neo, un po’ poco approfondimento dei personaggi, ma con così pochi caratteri non ci stava anche questo.
Racconto da finale!
Andrea, che dire? Grazie, grazie, grazie. Il tuo commento mi ha fatto davvero tanto piacere. Per quanto riguarda la saga, chissà, magari ci penso!
Re: Orizzonte di vetro
giuseppe.gangemi ha scritto:Ciao Debora,
hai scritto un racconto potente e visivo, dal ritmo serrato e dal cuore pulsante di rabbia, vendetta e sorellanza. “Orizzonte di vetro” è una storia che mescola fantascienza post-apocalittica, elementi cyber-pirateschi e una fortissima carica femminista e politica.
Siamo in un futuro devastato, fatto di deserti, città fortificate e meccaniche belliche ibride. Il gruppo protagonista naviga a bordo della Marigold, un mezzo da battaglia, in cerca di Bonny, compagna catturata dalla Lega delle Sabbie di Vetro, una fazione nemica oppressiva e brutale. Quando intercettano un mezzo sospetto, lo attaccano e scoprono che Bonny è prigioniera. Dopo un confronto violento, la liberano e la vendetta si consuma. L’ultima parte svela il colpo di scena: l’attacco ha fruttato anche informazioni strategiche cruciali, che ribaltano le sorti della guerra.
Punti positivi
Ambientazione evocativa e coerente
In poche righe crei un mondo credibile, ruvido, visivo. Il dettaglio delle “città fortificate” e dei “deserti di sale” dipinge bene un mondo estremo, e il nome “Orizzonte di vetro” è poetico e minaccioso al tempo stesso.
Dialoghi taglienti ed efficaci
I dialoghi sono secchi, brutali, funzionano alla perfezione per il tono del racconto. L’uso del parlato diretto, anche grezzo, rende tutto più vero e coinvolgente.
Protagoniste forti, unite da una causa
Anne, Aisha, Nadine e Bonny sono figure forti, determinate. Anche con poche battute, si percepisce il legame tra loro. La vendetta non è solo personale, ma parte di una battaglia collettiva.
Azione ben ritmata
Hai usato bene lo spazio disponibile per alternare azione, conflitto emotivo e climax narrativo. Il racconto ha un arco completo e una chiusa soddisfacente, anche nel limite dei caratteri.
Un finale denso di potenziale
L’ultima scena non solo chiude l’arco narrativo, ma apre a un mondo più grande, con uno sviluppo possibile in altri racconti. È un bel gancio per un ciclo più ampio.
Punti migliorabili
Alcuni dettagli meritano più chiarezza
Ad esempio, cosa sia esattamente la Lega delle Sabbie di Vetro si intuisce ma non è chiarito. Un inciso, anche solo di poche parole, aiuterebbe a contestualizzarla meglio.
Conclusione
Hai scritto un racconto intenso, visivo e perfettamente nel tono del genere. È un testo che, nonostante il limite di spazio, riesce a colpire, raccontare e affascinare. Il mix tra linguaggio diretto, costruzione del mondo e tematiche forti funziona davvero bene. Se volessi espandere questo universo narrativo, secondo me hai una miniera in mano: un mondo in rovina, un equipaggio di donne ribelli, una guerra che ha appena preso una piega diversa. Mi piacerebbe leggere un seguito.
Buon contest e alla prossima!
Ciao Giuseppe, grazie del tuo commento così articolato e soprattutto positivo! Sei il secondo che mi parla di seguito, mi sa che ci devo fare più di un pensiero!
Re: Orizzonte di vetro
SarahSante ha scritto:Ciao Debora,
bel racconto. Mi è piaciuta l’ambientazione che sei riuscita a dare con così pochi caratteri, l’idea delle piratesse e di questa Lega delle sabbie di vetro (bel nome) che ha qualche scopo che – immagino a causa della scarsità di caratteri – non viene chiarito. Sono anche d’accordo con chi, prima di me, ha lodato i dialoghi secchi ed efficaci tra i personaggi.
Ho fatto un po’ fatica a comprendere subito la seconda e la terza scena (e ho quindi riletto due o tre volte il racconto), ma immagino che la scarsità dei caratteri ti abbia costretto ai salti temporali tra una scena e l’altra saltando dei passaggi.
Mi hanno lasciato perplessa alcune cose che ti segnalo, ma che non toccano l’efficacia del racconto:
La frase che la piratessa rivolge al capitano della Ashok “Ci hai sottovalutato e condannato a morte il tuo equipaggio.” mi sembra poco congruente con il «Pensavo foste un mito» che aveva esclamato prima lui. Se le ritiene mito come fa a sottovalutarle? E in quale modo avrebbe condannato a morte il suo equipaggio se era la Marigold a cercare Bonny e non viceversa? E Bonny non è stata catturata in quanto piratessa? Mi è risultata poco chiara anche questa frase “Il bastardo non aveva idea del tesoro che trasportava il nostro nuovo piccolo mech…»
Complimenti, comunque. Racconto centrato, ben riuscito e che meriterebbe uno svolgimento più ampio.
Ciao Sarah, grazie del tuo bel commento. Quello che mi fa più piacere è l'apprezzamento dei dialoghi che spesso sono, invece, il mio punto debole. Per quanto riguarda quel passaggio che ti ha spiazzato, ho evidentemente sbagliato parola, nel senso che il capitano della Ashok pensava fossero un mito nel senso che non credeva esistessero davvero, che le piratesse fossero una specie di leggenda metropolitana per così dire. Ha condannato a morte il suo equipaggio nel senso che sottavolutando la forza della Marigold non l'ha affrontata con le giuste misure di difesa. Anne pensa e dice che il capitano della Ashok non aveva idea di trasportare quel tesoro proprio perché non lo ha difeso come avrebbe dovuto. Mentre spiego capisco che evidentemente non sono riuscita a rendere appieno ciò che avevo in mente, mannaggia a me. Grazie ancora e buona edition a te!
- Emiliano Maramonte
- Messaggi: 1243
- Contatta:
Re: Orizzonte di vetro
Ciao Debora! Sto passando a salutare/leggere un po' tutte/i gli altri concorrenti, se posso.
Complimenti, racconto molto bello, scritto alla grande, con ritmo, sensibilità, coerenza e, soprattutto, un'idea fantascientifica ben delineata sullo sfondo. Una società di piratesse che combatte il patriarcato e l'oppressione maschilista a colpi di mech, navi multiformi, con un pizzico di retrofuturismo. La commistione tematica mi ha ricordato un po' Tonani, un po' "Macchine Mortali" un po' Gundam. E hai saputo mescolare il tutto con mano felice. Io sento odore di podio.
Solo un piccolo appunto tecnico, più che altro una pignoleria. Questa frase mi è risultata stucchevole: «Guardala bene, vecchio schifoso: sarà lei ad ammazzarti, ti porterai tutto il tuo odio all’inferno e il suo sguardo ti trafiggerà in eterno». Da riformulare.
In ogni caso, ottimo lavoro!
Buona Edition!
Emiliano
Complimenti, racconto molto bello, scritto alla grande, con ritmo, sensibilità, coerenza e, soprattutto, un'idea fantascientifica ben delineata sullo sfondo. Una società di piratesse che combatte il patriarcato e l'oppressione maschilista a colpi di mech, navi multiformi, con un pizzico di retrofuturismo. La commistione tematica mi ha ricordato un po' Tonani, un po' "Macchine Mortali" un po' Gundam. E hai saputo mescolare il tutto con mano felice. Io sento odore di podio.
Solo un piccolo appunto tecnico, più che altro una pignoleria. Questa frase mi è risultata stucchevole: «Guardala bene, vecchio schifoso: sarà lei ad ammazzarti, ti porterai tutto il tuo odio all’inferno e il suo sguardo ti trafiggerà in eterno». Da riformulare.
In ogni caso, ottimo lavoro!
Buona Edition!
Emiliano
- HandyManny_D
- Messaggi: 144
Re: Orizzonte di vetro
Ciao Debora,
è un piacere rileggerti.
Hai usato in modo sapiente ogni carattere regalando una storia che non smetterei mai di leggere. Oltre l’ottima gestione degli spazi, anche tutto il worlbuilding è azzeccatissimo e anche la costruzione dei personaggi, che prendono forma in poche battute, ma sono credibilissimi.
Credo sia uno dei tuoi racconti che ho preferito in assoluto.
Mi congratulo ancora per l’ottimo lavoro.
Buona Kremo Edition.
Ci si legge in giro.
è un piacere rileggerti.
Hai usato in modo sapiente ogni carattere regalando una storia che non smetterei mai di leggere. Oltre l’ottima gestione degli spazi, anche tutto il worlbuilding è azzeccatissimo e anche la costruzione dei personaggi, che prendono forma in poche battute, ma sono credibilissimi.
Credo sia uno dei tuoi racconti che ho preferito in assoluto.
Mi congratulo ancora per l’ottimo lavoro.
Buona Kremo Edition.
Ci si legge in giro.
- Manuel Marinari
- Messaggi: 348
Re: Orizzonte di vetro
Ciao Debora, bentrovata. Complimenti per il racconto. La tematica che hai scelto mi è piaciuta moltissimo: donne pirata dei deserti, bandiera viola al vento e tesori nascosti. Hai appena accennato a un mondo fantastico, senza entrare nei dettagli, ma che ti fa comunque entrare dentro la storia. Complimenti perché sei stata davvero brava. I dialoghi sono ottimi. Solo uno mi è sembrato un pò macchinoso: «Guardala bene, vecchio schifoso: sarà lei ad ammazzarti, ti porterai tutto il tuo odio all’inferno e il suo sguardo ti trafiggerà in eterno». Un pò cinematografico, recitato.
Continua su questa onda, i tuoi ultimi racconti che ho letto sono davvero ottimi.
Alla prossima
Continua su questa onda, i tuoi ultimi racconti che ho letto sono davvero ottimi.
Alla prossima
Manuel Marinari
- CristianoSaccoccia
- Messaggi: 95
Re: Orizzonte di vetro
Ciao Debora, pur amando i pirati e il mood pulp devo dire che il racconto non mi è entrato. Non so nemmeno dirti il perché, ho apprezzato i dialoghi e il worldbuilding ma alcune cose mi sembravano già viste e da altri racconti tu mi sei sembrata un'autrice molto più fantasiosa e capace. Quindi sono soddisfatto della lettura ma per mio gusto mancava una scintilla che mi facesse impazzire del tutto. Prova nella media, senza infamia e senza lode. Un abbraccio!
Re: Orizzonte di vetro
Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Debora! Sto passando a salutare/leggere un po' tutte/i gli altri concorrenti, se posso.
Complimenti, racconto molto bello, scritto alla grande, con ritmo, sensibilità, coerenza e, soprattutto, un'idea fantascientifica ben delineata sullo sfondo. Una società di piratesse che combatte il patriarcato e l'oppressione maschilista a colpi di mech, navi multiformi, con un pizzico di retrofuturismo. La commistione tematica mi ha ricordato un po' Tonani, un po' "Macchine Mortali" un po' Gundam. E hai saputo mescolare il tutto con mano felice. Io sento odore di podio.
Solo un piccolo appunto tecnico, più che altro una pignoleria. Questa frase mi è risultata stucchevole: «Guardala bene, vecchio schifoso: sarà lei ad ammazzarti, ti porterai tutto il tuo odio all’inferno e il suo sguardo ti trafiggerà in eterno». Da riformulare.
In ogni caso, ottimo lavoro!
Buona Edition!
Emiliano
Ciao Emiliano, grazie mille per essere passato da queste parti e per i tuoi commenti lusinghieri. Sì, è vero, quel passaggio è proprio troppo lungo, stucchevole e inadeguato al contesto, me ne rendo conto dai vari commenti, compreso il tuo, e rileggendo il tutto. Ci devo lavorare ancora, lo so. Buona edition a te, speriamo di ritrovarci entrambi al cospetto della Guest Star, sua maestà, Lukha B. Kremo... :)
Re: Orizzonte di vetro
HandyManny_D ha scritto:Ciao Debora,
è un piacere rileggerti.
Hai usato in modo sapiente ogni carattere regalando una storia che non smetterei mai di leggere. Oltre l’ottima gestione degli spazi, anche tutto il worlbuilding è azzeccatissimo e anche la costruzione dei personaggi, che prendono forma in poche battute, ma sono credibilissimi.
Credo sia uno dei tuoi racconti che ho preferito in assoluto.
Mi congratulo ancora per l’ottimo lavoro.
Buona Kremo Edition.
Ci si legge in giro.
Ciao Daniela, grazie davvero per il tuo commento (e per la classifica :) sono felice tu abbia apprezzato! Buona Kremo edition a te!
Re: Orizzonte di vetro
Manuel Marinari ha scritto:Ciao Debora, bentrovata. Complimenti per il racconto. La tematica che hai scelto mi è piaciuta moltissimo: donne pirata dei deserti, bandiera viola al vento e tesori nascosti. Hai appena accennato a un mondo fantastico, senza entrare nei dettagli, ma che ti fa comunque entrare dentro la storia. Complimenti perché sei stata davvero brava. I dialoghi sono ottimi. Solo uno mi è sembrato un pò macchinoso: «Guardala bene, vecchio schifoso: sarà lei ad ammazzarti, ti porterai tutto il tuo odio all’inferno e il suo sguardo ti trafiggerà in eterno». Un pò cinematografico, recitato.
Continua su questa onda, i tuoi ultimi racconti che ho letto sono davvero ottimi.
Alla prossima
Ciao Manuel, grazie mille per la tua lettura e per il bel commento. Come già detto a Emiliano, su quel passaggio hai assolutamente ragione, sigh. A rileggerci presto, buona edition a te!
Re: Orizzonte di vetro
CristianoSaccoccia ha scritto:Ciao Debora, pur amando i pirati e il mood pulp devo dire che il racconto non mi è entrato. Non so nemmeno dirti il perché, ho apprezzato i dialoghi e il worldbuilding ma alcune cose mi sembravano già viste e da altri racconti tu mi sei sembrata un'autrice molto più fantasiosa e capace. Quindi sono soddisfatto della lettura ma per mio gusto mancava una scintilla che mi facesse impazzire del tutto. Prova nella media, senza infamia e senza lode. Un abbraccio!
Ciao Cristiano, grazie per la tua lettura, mi dispiace che non sia scattata la scintilla, e ti ringrazio per la stima. Spero di far meglio prossimamente. Buona edition!
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