Cannonate d'amore

Appuntamento con un tema di Lukha B. Kremo e un suo tema per martedì 22 aprile!
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matt_heels
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Cannonate d'amore

Messaggio#1 » martedì 22 aprile 2025, 23:40

Cannonate d’amore

di Matteo Calcagni



Avvito l’uncino al polso: gelido e scomodo. Dovevo farmelo fare da Timothy, il fabbro migliore di tutti i Caraibi. E invece no. Io, stupido… se ho questo gancio tutto storto è solo grazie a te, Roger. Solo perché potessi esercitarti… O forse perché volevo mi toccassi?
William, tieni a freno i bollenti spiriti. Hai un galeone da assaltare.
La foto di mia moglie mi giudica, impietosa, dallo scaffale dei classici inglesi. Vuoi smetterla di tormentarmi, Mary? Lasciami in pace, per una volta.
La cornice trema e finisce sulle assi del pavimento. A faccia in giù.
Finalmente ti arrendi!
Un boato fa sussultare lo scafo. Ma questo è un... cannone.
«Quei pendagli da forca! Dovevamo abbordarla, non affondarla.»
Esco dalla cabina e salgo la scaletta del boccaporto a due a due.
L’aroma della polvere da sparo si mischia al puzzo dell’oceano. Adesso mi sentono, adesso mi sentono sul serio!
Esco sul ponte di coperta: quei bastardi stanno ricaricando il cannone.
«Vi avevo detto di aspe—»
Roger si volta. Ha la barba più curata del solito, soffice e rossa. I peli sembrano piccoli gomitoli che danzano con la brezza del mare. La sua benda luccica sotto la luce del sole come quell’onice che trovai a Nassau in una cassa da morto.
Quanto vorrei accarezzargli il viso, sfiorargli quell’orbita vuota e lecca—
«Capitano!» esclama John Naso di Bronzo. «È stato Roger a dirci di fare fuoco.»
Ro… Ro… Roger. Che grandissimo fi… filibustiere, abbronzato, bellissimo, meraviglioso.
«Ehi, William.» Mi chiama per nome, sfacciato, con una palla di cannone stretta tra le braccia. «Che volevi dirmi?»
Faccio un paio di passi verso di lui. Merda di gabbiano! Da vicino è ancora più bello... «P-perché fai sempre di testa tua? Il galeone di Smith Lo Struzzo è pieno zeppo d’oro, molla quella palla di cannone.»
«Non è il galeone di Smith Lo Struzzo.» Mette giù la palla e mi porge il cannocchiale. «Guarda tu stesso.»
«Non è il suo?!» Accosto l’occhio all’oculare: lo scafo è identico, stessi cannoni, lo scheletro di struzzo dipinto sulla vela maestra. «Roger, va bene l'occhio solo, ma stai perdendo colpi.»
«Guarda meglio, proprio al centro della vela.»
«Guardare meglio… io?» Se non fossi un bel trancio di tonno ti avrei già buttato in mare.
Aggiusto la messa a fuoco. Tra le zampe scheletriche dello struzzo, appare una scritta in rosso: "William, qui Mary, tua moglie, ora Mantide La Scarlatta. Ti riprenderò, costi quel che costi."
Ripasso il cannocchiale a Roger. La mascella mi trema.
«Quindi che si fa, William?» Mi sfodera un sorriso dei suoi.
«Riabbraccia subito la palla di cannone!» Alzo al cielo l’opera d’arte che ho per uncino. «Affondiamo quel maledetto galeone!»



alexandra.fischer
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Re: Cannonate d'amore

Messaggio#2 » mercoledì 23 aprile 2025, 16:29

Tema centrato. Storia di marinai. Il capitano William è innamorato di Roger. C’è un galeone colpito malgrado l’ordine contrario di William. Crede che sia quello di Smith lo Struzzo e che sorpresa, guardando dal cannocchiale, è la moglie di William all’inseguimento del galeone. E si fa chiamare Mantide Scarlatta. Storia molto ben resa nelle atmosfere marinaresche e negli incerti del mestiere, vedi il capitano monco e Roger senza un occhio. Unico particolare che stona, la fotografia della moglie di William. Ci sarebbe stato meglio un disegno.

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Andrea Furlan
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Re: Cannonate d'amore

Messaggio#3 » giovedì 24 aprile 2025, 23:49

Ciao Matteo,
il tuo racconto mi ha un po’ confuso: ci sono molti personaggi (o almeno i loro nomi) che fanno perdere il filo, cosa da evitare con racconti così brevi, l’attrazione fra William e Roger è molto chiara e ben esplicitata, ma rende il tutto poco chiaro. Non che non sia legittima, ma mi è mancata una spiegazione al fatto che in un contesto ad alto testosterone come una nave di pirati ci possa essere attrazione fra due di loro. Bella l’idea della nave capitanata dalla moglie infuriata, anche se altri elementi come lo scheletro dello struzzo aggiungono fattori non spiegati che fanno perdere l’attenzione. Avrei optato per un simbolo più riconoscibile che avrebbe dato una certezza in più.
Tema centrato e declinato in maniera originale.
In sintesi, una prova discreta ma migliorabile nella ricerca del messaggio che volevi mandare (di cui non sono molto sicuro) e delle parole per veicolarlo in modo più chiaro.

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giuseppe.gangemi
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Re: Cannonate d'amore

Messaggio#4 » venerdì 25 aprile 2025, 12:48

Ciao Matteo,
hai scritto un racconto esilarante, spudorato e sorprendentemente romantico, con un tono piratesco che strizza l’occhio alla commedia sentimentale e alla farsa teatrale. Il tuo racconto esagera con stile, gioca con i cliché del genere e si diverte a infrangerli uno dopo l’altro.
Il protagonista, William, è un capitano pirata tormentato dalla figura della moglie (Mary), ormai ex, e ancor più da un’altra figura: Roger, membro della sua ciurma, oggetto evidente di una passione repressa. La tensione erotica tra i due è gestita con umorismo e autoironia. Quando l’equipaggio spara anzitempo su un galeone, William si infuria… finché scopre che il vascello è comandato proprio da Mary, ora pirata anche lei, con il nome di Mantide La Scarlatta, decisa a riacciuffarlo a suon di cannonate.
Roger, sensuale e beffardo, lo chiama “William” con troppa familiarità; William cerca di mantenere il comando ma è troppo distratto dalla barba, dalla benda sull’occhio, dalla sua irresistibile bellezza. Quando scopre il messaggio minaccioso/amoroso della moglie sulla vela nemica, l’ordine è chiaro: affondare l’amore passato per forse abbracciare quello presente.
Punti positivi
Umorismo spumeggiante e intelligente
Il racconto è un gioiellino comico. Non scade mai nel banale: i giochi di parole, i riferimenti pirateschi e le battute funzionano benissimo, e la comicità erotico-surreale tra William e Roger è irresistibile.


Personaggi vividi, teatrali, memorabili
William è tragicomico, pieno di contraddizioni. Roger è il pirata perfetto da infatuazione: sbruffone, bello, leggermente insolente. Anche Mary (pur presente solo come minaccia da lontano) è definita con poche, efficacissime pennellate.


Stile e ritmo perfetti per il tono
Il racconto corre veloce, con un linguaggio moderno che gioca con il linguaggio piratesco, senza mai forzare troppo. L’equilibrio tra comicità, tensione erotica e narrazione d’azione è centrato.


Finale esplosivo
La chiusa è perfetta: non solo chiude il cerchio (Mary che ritorna), ma rilancia la storia, lasciando intendere che le vere cannonate d’amore devono ancora cominciare. Il grido di battaglia finale è tanto ironico quanto epico.


Punti migliorabili
Potresti approfondire appena un filo la “storia con Mary”
Anche solo una riga in più (un ricordo, una delusione, una frase che la definisca meglio) potrebbe rendere ancora più efficace la rivelazione finale. In questo momento funziona, ma potrebbe avere un impatto emotivo ancora maggiore.



Conclusione
“Cannonate d’amore” è un racconto geniale. Hai preso la mitologia piratesca, l’epica delle passioni e i triangoli amorosi, e li hai trasformati in una commedia d’azione queer spassosa e liberatoria. Il racconto è intelligente, divertente, e soprattutto inatteso: riesce a sorprendere senza mai perdere leggerezza.
Buon contest e alla prossima!

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matt_heels
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Re: Cannonate d'amore

Messaggio#5 » martedì 29 aprile 2025, 11:52

alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. Storia di marinai. Il capitano William è innamorato di Roger. C’è un galeone colpito malgrado l’ordine contrario di William. Crede che sia quello di Smith lo Struzzo e che sorpresa, guardando dal cannocchiale, è la moglie di William all’inseguimento del galeone. E si fa chiamare Mantide Scarlatta. Storia molto ben resa nelle atmosfere marinaresche e negli incerti del mestiere, vedi il capitano monco e Roger senza un occhio. Unico particolare che stona, la fotografia della moglie di William. Ci sarebbe stato meglio un disegno.


Ciao alexandra, grazie della lettura e del commento! Mi fa piacere che la storia sia arrivata a destinazione :)
La "foto" purtroppo mi è sfuggita... Avevo scritto anche "ferramenta", ma me ne sono accorto in tempo!

Grazie ancora e buona edition,

Matteo

Andrea Furlan ha scritto:Ciao Matteo,
il tuo racconto mi ha un po’ confuso: ci sono molti personaggi (o almeno i loro nomi) che fanno perdere il filo, cosa da evitare con racconti così brevi, l’attrazione fra William e Roger è molto chiara e ben esplicitata, ma rende il tutto poco chiaro. Non che non sia legittima, ma mi è mancata una spiegazione al fatto che in un contesto ad alto testosterone come una nave di pirati ci possa essere attrazione fra due di loro. Bella l’idea della nave capitanata dalla moglie infuriata, anche se altri elementi come lo scheletro dello struzzo aggiungono fattori non spiegati che fanno perdere l’attenzione. Avrei optato per un simbolo più riconoscibile che avrebbe dato una certezza in più.
Tema centrato e declinato in maniera originale.
In sintesi, una prova discreta ma migliorabile nella ricerca del messaggio che volevi mandare (di cui non sono molto sicuro) e delle parole per veicolarlo in modo più chiaro.


Ciao Andrea!

Ti ringrazio per il commento e i consigli. Sull'abbondanza di nomi in effetti hai ragione, potevo risparmiarne qualcuno. Ho voluto giocare su soprannomi bizzarri per giocare col tono sopra le righe ed evitare caratterizzazioni di sorta per personaggi non centrali, vedi battuta singola di "John Naso di Bronzo", che mi serviva come presenza fugace per dare il là al dialogo tra i due personaggi principali, che di fatto sono gli unici in scena. Il soprannome, sopra le righe, di "Smith lo Struzzo", l'ho usato per dare una rappresentazione grafica (anche strana) di un altro capitano, ma capisco che possa aver ingolfato invece di aiutare.

Sull'attrazione tra i due pirati, al contrario, credo non ci fosse granché da spiegare: William è innamorato di Roger e si sforza di mantenere la lucidità da capitano, ma non sempre ci riesce. Sul fatto che ci possa essere attrazione tra due uomini in un contesto testosteronico, è un fatto piuttosto comune, soprattutto in mare dove si passano mesi e mesi lontano da terra e può nascere facilmente anche tensione romantica. E tra pirati, dove di convenzioni ce n'erano meno, era una pratica abbastanza frequente. Pensa che esisteva anche una sorta di unione civile, chiamata "matelotage" :)

Grazie ancora e buona edition,

Matteo


giuseppe.gangemi ha scritto:Ciao Matteo,
hai scritto un racconto esilarante, spudorato e sorprendentemente romantico, con un tono piratesco che strizza l’occhio alla commedia sentimentale e alla farsa teatrale. Il tuo racconto esagera con stile, gioca con i cliché del genere e si diverte a infrangerli uno dopo l’altro.
Il protagonista, William, è un capitano pirata tormentato dalla figura della moglie (Mary), ormai ex, e ancor più da un’altra figura: Roger, membro della sua ciurma, oggetto evidente di una passione repressa. La tensione erotica tra i due è gestita con umorismo e autoironia. Quando l’equipaggio spara anzitempo su un galeone, William si infuria… finché scopre che il vascello è comandato proprio da Mary, ora pirata anche lei, con il nome di Mantide La Scarlatta, decisa a riacciuffarlo a suon di cannonate.
Roger, sensuale e beffardo, lo chiama “William” con troppa familiarità; William cerca di mantenere il comando ma è troppo distratto dalla barba, dalla benda sull’occhio, dalla sua irresistibile bellezza. Quando scopre il messaggio minaccioso/amoroso della moglie sulla vela nemica, l’ordine è chiaro: affondare l’amore passato per forse abbracciare quello presente.
Punti positivi
Umorismo spumeggiante e intelligente
Il racconto è un gioiellino comico. Non scade mai nel banale: i giochi di parole, i riferimenti pirateschi e le battute funzionano benissimo, e la comicità erotico-surreale tra William e Roger è irresistibile.


Personaggi vividi, teatrali, memorabili
William è tragicomico, pieno di contraddizioni. Roger è il pirata perfetto da infatuazione: sbruffone, bello, leggermente insolente. Anche Mary (pur presente solo come minaccia da lontano) è definita con poche, efficacissime pennellate.


Stile e ritmo perfetti per il tono
Il racconto corre veloce, con un linguaggio moderno che gioca con il linguaggio piratesco, senza mai forzare troppo. L’equilibrio tra comicità, tensione erotica e narrazione d’azione è centrato.


Finale esplosivo
La chiusa è perfetta: non solo chiude il cerchio (Mary che ritorna), ma rilancia la storia, lasciando intendere che le vere cannonate d’amore devono ancora cominciare. Il grido di battaglia finale è tanto ironico quanto epico.


Punti migliorabili
Potresti approfondire appena un filo la “storia con Mary”
Anche solo una riga in più (un ricordo, una delusione, una frase che la definisca meglio) potrebbe rendere ancora più efficace la rivelazione finale. In questo momento funziona, ma potrebbe avere un impatto emotivo ancora maggiore.



Conclusione
“Cannonate d’amore” è un racconto geniale. Hai preso la mitologia piratesca, l’epica delle passioni e i triangoli amorosi, e li hai trasformati in una commedia d’azione queer spassosa e liberatoria. Il racconto è intelligente, divertente, e soprattutto inatteso: riesce a sorprendere senza mai perdere leggerezza.
Buon contest e alla prossima!


Ciao giuseppe!

Ti ringrazio per il commento articolato e i complimenti! Sono molto felice tu abbia colto il mio intento, che i personaggi ti abbiano conquistato, così come il testo. Come hai scritto tu, ho voluto giocare coi cliché della vita marinaresca senza però snaturarla completamente. Avevo voglia di scrivere una storia d'amore tra due pirati, ma che potesse comunque mantenere un registro coerente al contesto. Uno spaccato delle loro vite in mare, in un momento concitato, dove il ritmo rallenta ogni qual volta William perde il filo, totalmente perso nei sentimenti che prova per Roger :)

Hai ragione sul fatto che Mary avrebbe forse meritato più spazio. Avevo altri caratteri a disposizione, ma non ho voluto forzare troppo la mano perché avevo timore di telefonare il finale. Ma immagino che in una revisione si potrebbe dare più forza al momento iniziale, mantenendo comunque l'equilibrio che cercavo.

Grazie ancora e buona edition,

Matteo

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SarahSante
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Re: Cannonate d'amore

Messaggio#6 » martedì 29 aprile 2025, 22:36

Ciao Matteo,
mi è piaciuto il racconto e l'idea del capitano cotto che invece di comportarsi da feroce pirata fa pensieri da adolescente innamorato su Roger. Efficace anche l’idea della moglie Mary che lo tormenta da una foto (che per l'epoca sarebbe stato magari un ritratto ma immagino che la foto sia sfuggita per il poco tempo a disposizione) e poi torna, da piratessa, torna per riprenderlo.
Sono d’accordo con chi ti ha detto che c’erano troppi nomi in un testo così breve; io l'ho riletto per
capire chi fosse chi e cosa facesse perché Timothy e Naso di bronzo all'inizio mi hanno confuso. Avrei messo anche qualche pensiero innamorato-lussurioso su Roger in meno perché dopo un po’ risultano per il mio gusto un po’ ridondanti.

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HandyManny_D
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Re: Cannonate d'amore

Messaggio#7 » martedì 29 aprile 2025, 23:17

Ciao Matteo,
è un piacere rileggerti.
Il piglio scanzonato con cui hai gestito questa storia mi ha fatto sorridere. Ottimo anche il colpo di scena con la moglie che, da minaccia dietro cornice, diventa tormento in carne e ossa. Forse il tono del capitano William in alcuni punti è eccessivamente teatrale, ma tutto sommato la tua è veramente un’ottima prova.
Buona Kremo Edition.
Ci si legge in giro!

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Manuel Marinari
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Re: Cannonate d'amore

Messaggio#8 » giovedì 1 maggio 2025, 9:36

Ciao Matteo, bentrovato. Una storia piratesca dalle tinte arcobaleno. Sarebbe stato figo trovare la bandiera lgbt al posto della Jolly Roger ahahah. IL tuo racconto è davvero divertente, strutturato in modo lineare. Come ti è già stato fatto notare, i diversi nomi dei personaggi mettono in difficoltà la comprensione, soprattutto all'inizio. Ti direi di snellire l'incipit di informazioni, in generale su testi di questa brevità. LA fotografia ti è scapata, ci sta di non pensarci troppo in poche ore a disposizione per la consegna. Per il resto, un buon racconto.
Alla prossima
Manuel Marinari

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CristianoSaccoccia
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Re: Cannonate d'amore

Messaggio#9 » giovedì 1 maggio 2025, 21:37

Mi ha strappato più di un sorriso. Il racconto mescola con gusto avventura piratesca, umorismo e una vena sentimentale decisamente insolita per il genere. I dialoghi sono vivaci e il protagonista, combattuto tra desiderio e dovere, risulta sorprendentemente umano. L’idea della moglie-pirata che torna come antagonista dà un bel colpo di scena che chiude con energia e ironia la vicenda.

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