X - Flavia Imperi

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Flavia Imperi
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Messaggio#1 » lunedì 16 novembre 2015, 23:18

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— Hai sentito?
Anna si gira verso lo studio.
— Cosa? — risponde Anselmo, la bocca piena di popcorn.
— Sembrava un lamento.
— Dallo studio?
— Uff… non mi credi mai, stupido archeologo! Vado a vedere io.

— Anselmo! Presto!
Sempre a complicarsi la vita queste antropologhe.
La raggiunge, grattandosi una chiappa.
— Cosa ti si è rotto, stavolta?
La scrivania è vuota. Brandelli di plastica sono disseminati fino alla finestra, spalancata.
— No! Il reperto D42!
Anna indica fuori, pallida come un lenzuolo.
— S-s-sta scappando.

Strane persone.
Che vesti bizzarre.
Perché scappano tutti?
Vorrei che mamma fosse qui, mi manca da morire.
Ho tanto freddo!
Non riesco a sentire bene la musica con tutto questo chiasso.
Per gli dei, che bellissima musica.
Ho così sonno...


— Ti dico che è entrato lì sotto, mi vuoi ascoltare per una volta?
All’ingresso delle catacombe, il lucchetto è stato strappato via. Anselmo si accende un’altra sigaretta, camminando avanti e indietro.
— E se fosse… quello che sembra? Potremmo morire in modi atroci!
— Se non lo recuperiamo, sì che moriremo in modi atroci. Il professore ci farà la pelle!
— È uno scherzo, non può essere altro. Domattina ci rideremo su.
— Sai che ti dico? — prende la torcia dalla macchina e si dirige verso l’entrata. — Va bene. Un reperto è… tornato alla sua tomba. Tutto normale. Io vado.
— Aspettami!
Il freddo dell’ipogeo avvolge ogni cosa di un silenzio innaturale. Sembra che il suono venga inghiottito dai morti, dalle tombe senza nome.
— Sento qualcosa, da quella parte.
Anselmo punta la torcia verso un cunicolo secondario.
— Sembra la voce di un bambino.
La torcia illumina un piccolo scheletro, rannicchiato a un angolo. Sta singhiozzando.
Anna stringe la mano di Anselmo.
— D42… anzi, Decimus. È il tuo nome, vero?
Le orbite del teschio si alzano verso di loro.
— Scommetto che ti sei perso — dice Anselmo, con tono gentile.
Anna lo guarda stupita.
— Seguimi, ho capito chi stai cercando.
Gli porge la mano, sorridendo.

Ossa nella mano, arrivano alla tomba DM42.
— “Amor omnia vincit”. Dev’essere questa.
Una musica dolcissima di flauto fa vibrare la fredda pietra. Con l’aiuto di Anna la scoperchiano, e subito una mano scheletrica afferra il braccio di Anselmo.
— Mater!
La voce del piccolo riecheggia fra i capitelli.
Lo scheletro lascia la presa. Bianche braccia amorevoli accolgono il piccolo, che si accoccola fra L42 e A42 e finalmente si riaddormenta. Quando richiudono la tomba, Anna si avvicina ad Anselmo e lo bacia.
— Stupido archeologo! Allora sotto quella lastra di marmo... batte un cuore tenero. Non l'avrei mai detto.
— Beh, a volte le apparenze ingannano.


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Eterocefalo
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Re: X - Flavia Imperi

Messaggio#2 » mercoledì 18 novembre 2015, 19:22

Un po' troppo verticale, come struttura. Nel senso che è sviluppato quasi esclusivamente in dialoghi veloci e poche descrizioni a elenco, e questo provoca nel lettore (almeno, in me) un'accelerazione nel ritmo di lettura che si traduce in una scarsa comprensione del testo. Il pensiero del bambino in corsivo, posto al centro del racconto, non aiuta in questo senso. Alla seconda lettura, una volta che si ha un'idea chiara della situazione, il racconto risulta piacevole... comunque più nel significato, che nella forma. Originale l'idea.

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beppe.roncari
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Re: X - Flavia Imperi

Messaggio#3 » giovedì 19 novembre 2015, 10:23

Ciao Flavia, ben ritrovata!
Personalmente a me la struttura dialogica del racconto è piaciuta, la trovo adatta a un racconto breve, il dialogo infatti non è pretestuoso ma ricco di "story-beats" che portano avanti la storia. :-)
Più importante: il racconto ha "un CUORE". Lo si evince giustamente alla fine, ma illumina anche il resto della vicenda.
Una buona prova, alla prossima!

alexandra.fischer
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Re: X - Flavia Imperi

Messaggio#4 » venerdì 20 novembre 2015, 18:10

X di Flavia Imperi Che storia meravigliosa. Le apparenze ingannano sì. Il reperto D-42 è scappato, sì, ma a opera dello studente di archeologia, il quale gli ha lasciato la finestra aperta affinché si riunisse alla madre, sepolta nelle vicinanze (in questo vedo una geniale rielaborazione del romanzo “Scheletri” di Sarrantonio), cosa che il reperto D42 fa oppresso da un senso di straniamento (quella non è la sua epoca e lui vuole solo la mamma); commovente la scena successiva, quando è aiutato dallo studente di archeologia Anselmo a raggiungere la madre. La D sta per Decius e c’è molta umanità nel gesto di Anselmo (l’archeologia di epoca romana è affascinante. La tua storia mi ha fatta pensare al ritrovamento della tomba di Chrepereia Tryphoena).

pfafff
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Re: X - Flavia Imperi

Messaggio#5 » domenica 22 novembre 2015, 10:27

dunque, il tutto fila liscio e si capisce, appunto tutto. per rendere meglio l'idea del cuore duro di anselmo, forse so poteva dire all''inizio, visto che un po' di caratteri a disposizione ancora c'erano, che questo anselmo era proprio un tipo alla john travolta in quel film, non mi ricordo quale, in cui è un quasi bullo da cuore tenero. flahdance? breakdance? insomma hai capito, così alla fine la frase "ma allora sotto quella lastra di marmo..." avrebbe avuto ancora più significato.

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AmbraStancampiano
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Re: X - Flavia Imperi

Messaggio#6 » domenica 22 novembre 2015, 12:34

Ciao Flavia,
volevo solo dirti che il tuo racconto è una vera dolcezza *_* e che mi ha conquistata dall'inizio alla fine ^_^
Buona edizione! :)
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

Fernando Nappo
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Re: X - Flavia Imperi

Messaggio#7 » domenica 22 novembre 2015, 15:35

Ciao Flavia,
la struttura del tuo racconto è interessante, mi piacciono molto i dialoghi, ma quello stupido archeologo che usa Anna al termine del primo paragrafo mi ha fatto storcere il naso: più che una interiezione m'è sembrato un escamotage per far sapere al lettore che Anselmo è un archeologo.
Stesso discorso per il pensiero di Anselmo, che a me suona poco naturale, col quale mi informa che Anna è una antropologa.
Tutte cose che, con buona approssimazione, si potevano intuire dal fatto che hanno a che fare con reperti, professori e catacombe.
Inoltre, in alcuni punti trovo difficoltoso abbinare con certezza personaggio e dialogo.
Mi piace molto il tono surreale, scheletri che agiscono e pensano, e umani che danno loro un aiuto a portare a termine i loro propositi.
Riguardo al tema, potrebbe essere che Anselmo, una volta intuite le intenzioni di Decimus, e cioè quelle di un bambino che cerca solo di tornare dalla mamma, si riveli più di buon cuore rispetto a quanto Anna sospettasse.

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Gian de Steja
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Re: X - Flavia Imperi

Messaggio#8 » giovedì 26 novembre 2015, 17:53

Questo è uno dei miei racconti preferiti, condito di ottima ironia e sarcastico al punto giusto. Il grottesco che lo permea giustifica pienamente la sospensione dell'incredulità che è alla base di tutti i racconti fantascientifici (i comportamenti dei due protagonisti non sono per niente razionali). Credimi, non è facile rendere tutto questo. Brava! ;)
"L'aria sarà sempre troppo carica di qualcosa. Il vostro corpo sempre indolenzito o stanco. Vostro padre, sempre troppo ubriaco. Vostra moglie sempre troppo fredda. Avrete sempre una qualche scusa per non vivere la vostra vita." C. Palahniuk

Zebratigrata
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Re: X - Flavia Imperi

Messaggio#9 » venerdì 27 novembre 2015, 0:15

Ciao Flavia,

il tuo modo di scrivere mi piace davvero molto, leggero ed efficace. Perciò sulla forma non posso dirti nulla.
Il tema mi sembra azzeccato: ciò sembra morto non lo è! Per questo mi sembra superfluo citare il tema sul finale per ribadire che anche il carattere di uno dei protagonisti sorprende l'altro all fine.
A parte questo, l'unico neo che trovo nella storia è che i due non sembrano davvero spaventati dalla loro scoperta: in un racconto breve personalmente tendo sempre a presumere un'ambientazione realistica e contemporanea, a meno che ci sia qualche indizio del fatto che non è così. Indiana Jones non si sarebbe stupito o spaventato troppo di una cosa del genere... ma i tuoi protagonisti mi sembrano un po' troppo tranquilli :-)

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Rionero
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Re: X - Flavia Imperi

Messaggio#10 » venerdì 27 novembre 2015, 19:45

Ciao Flavia,

Il dialogo che hai creato è sicuramente efficace (a parte alcune parti che ti hanno già segnalato e che ti erano evidentemente funzionali alla presentazione dei mestieri dei personaggi) e rileggendolo una seconda volta ho trovato la storia molto interessante...forse troppo: nel senso mi sembra sia uno scorcio su un'ambientazione/romanzo/mondo più ampio. Come un prologo. Quando posso leggere il resto?:D

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antico
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Re: X - Flavia Imperi

Messaggio#11 » domenica 29 novembre 2015, 21:01

C'è da eliminare il primo pensiero, quello di Anselmo, si tende a confonderlo con quello della mummia subito successivo e anche senza il testo regge. Per il resto mi è piaciuto. Utilizzi i dialoghi in modo appropriato, li fai "suonare" alla grande anche senza il bisogno chi parla e dove e perché, brava. Per me un pollice quasi del tutto su, non totalmente solo perché ho la sensazione che vada ancora un poco sfrondato. Ottimo lavoro.

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