Il sole dentro - di Angelo Frascella

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angelo.frascella
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Il sole dentro - di Angelo Frascella

Messaggio#1 » martedì 17 novembre 2015, 0:34

“Vorrei essere sempre sorridente come te” disse Lea, salutandola. “Ci vediamo domani in facoltà.”
Rita sentì l’allegria andare via con l’amica. Era di nuovo sola. Si fece coraggio e aprì il portone. Il silenzio dell’androne amplificò la voce che, nella testa, ripeteva: “Non puoi farcela. Telefonagli.”
Appena fu in casa, alzò le serrande, accese luci e televisione, s’infilò in bagno e si sedette sulla tazza.
Le mie amiche vivono da sole. Ce la devo fare anch'io.
Ma perché diavolo le coinquiline avevano deciso di lasciare la casa contemporaneamente? E perché la padrona di casa era così dannatamente gentile? Tranquilla, finché non troviamo altre ragazze, puoi restare al prezzo della singola.
Non poteva passare la giornata chiusa in bagno. E doveva studiare.
Con uno sforzo raggiunse la scrivania.
Lesse: si definisce catena di Markov un processo markoviano a valori discreti.
“Lo dice anche il libro: devi chiamare Marco. È l’unico disponibile a uscire con te a qualunque ora del giorno. Non vorrai mica stare sola fino a stasera?”
Rita scosse la testa. Fra tutti ragazzi che conosceva, Marco era quello che meno poteva piacerle. Nullafacente, interessato solo al proprio fisico e ai bei vestiti, con la profondità di pensiero di un post-it e altrettanto appiccicoso. Ma le sbavava dietro.
Si definisce catena di Markov…
“Rita, da giorni vaghi per il centro, pur di non stare sola in casa. O ammetti la disfatta con i tuoi o chiami Marco.”
Rita afferrò il cellulare e iniziò a comporre il numero dei genitori, ma immaginò i rimbrotti della madre e si bloccò.
“Ti detto quello di Marco: 3395…”
Rita chinò la testa. Fare a meno della rubrica non serviva. I numeri indesiderati le si stampavano a fuoco nella testa.
“Marco, sono Rita. Sei libero?”

Sedevano al tavolo del ristorante, dopo un pomeriggio insieme. Lui ciarlava di palestra, moda e posti da aperitivo. Eppure Rita sorrideva, perché il peso sullo stomaco pareva più leggero.
La prospettiva dell’imminente fine della serata iniziava, però, a preoccuparla.
“Permettimi di offrirti la cena” disse lui, alzandosi.
Mentre lo guardava andare a pagare, immaginò la propria stanza buia in quella casa vuota e il freddò l’assalì. Gli avrebbe chiesto di andare a dormire da lei. Meglio mal accompagnata, che sola.
Una mano le si posò sul braccio. Alzò lo sguardo e vide l’anziana signora del tavolo accanto: “È tutta la sera che vi osservo. Si vede che siete innamorati. Non se lo lasci sfuggire. Non creda a quello che dicono. È bello essere sposati per quarant’anni con lo stesso uomo.”
Fu come ricevere un pugno nello stomaco. Rita si alzò di scatto e uscì. Avrebbe imparato a sopportare la solitudine.
Appena fuori, il freddo e il buio risvegliarono la voce: “Lo senti questo silenzio?”
Si bloccò.
“Credevo stessi fuggendo via” disse Marco, sbucandole accanto.
Il suono di quella voce umana la riscaldò e un sorriso di sollievo le salì alle labbra.
“Sai, Rita, quel sorriso è una delle cose che mi hanno conquistato. È il segno del sole che ti porti dentro.”



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Andrea Partiti
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Re: Il sole dentro - di Angelo Frascella

Messaggio#2 » giovedì 19 novembre 2015, 0:57

Finita la prima lettura ho pensato "Dov'è il tema? Ah dev'essere la Seconda possibilità che lei dà a Marco a fine serata, anche se vuole fuggire", poi ho controllato, era L'apparenza inganna... e il tema non l'ho più trovato nel racconto, anche sforzandomi.
Mi ritrovo molto nelle descrizioni della solitudine, perché mi è capitata circa la stessa situazione, passare da vivere con dei coinquilini a restare solo in casa per varie ragioni. Può essere complicato, esaltante al principio e strano col passare dei giorni. Mi sembra strana la reazione di cercare la "persona sbagliata", per stessa ammissione della protagonista, e non una delle altre opzioni possibili. Studiare in aule studio, dipartimenti, quant'altro. E' raro studiare da soli, soprattutto se la solitudine la si patisce.
Ho letto tuo racconti con molta più verve e direzione, non prenderla a male, ma questo non mi sembra riuscitissimo. Soprattutto il finale con il complimento esagerato fa un po' crollare tutta l'aspettativa di una qualche rivelazione dovuta alla combinazione di ragazzo superficiale e commento non richiesto dopo la cena. Tutto fa presumere un qualche cambiamento nella protagonista, e invece nulla...
Il racconto è ben scritto, ma non mi convince davvero, nonostante l'abbia riletto diverse volte per trovare l'angolo giusto da cui apprezzarlo.

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angelo.frascella
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Re: Il sole dentro - di Angelo Frascella

Messaggio#3 » giovedì 19 novembre 2015, 12:13

Andrea Partiti ha scritto:Ho letto tuo racconti con molta più verve e direzione, non prenderla a male, ma questo non mi sembra riuscitissimo.


E perché dovrei prenderla male, Andrea?
Tra l'altro, con questo racconto volevo sperimentare, rispetto ai miei canoni di scrittura, e provare un approccio diverso e una tematica meno consueta rispetto a quelle che mi vengono naturali... evidentemente (almeno dal tuo punto di vista... vediamo che dicono gli altri) l'esperimento è andato male. Aggiungo che il tema non mi ispirava un granché e ho fatto un po' fatica a decidere cosa scrivere...

Lasciami solo specificare che l'idea rispetto al tema è quella della differenza del modo in cui Rita appare agli amici (e a Marco) e la sofferenza che si porta dentro ma che non fa trasparire...

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Angela
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Re: Il sole dentro - di Angelo Frascella

Messaggio#4 » giovedì 19 novembre 2015, 17:53

Racconto moderno che parla della quotidianità. Non hai cercato effetti speciali, hai raccontato la nornalità in cui tanti di noi si rispecchiano. Questo è il pregio di questo testo che è coerente e si prende le giuste pause. Gli aspetti negativi riguardano la trama che manca di elementi forti, portanti. Senza cercare i famosi fuochi di artificio che neppure io amo, secondo me manca qualcosa che renda il testo unico e originale. L'ho trovato scorrevole, ben scritto, con un finale piacevole, ma non si distingue.
Attenzione alle ripetizioni, ne ho trovate parecchie con "Rita" come soggetto.

Rita scosse la testa.
“Rita, da giorni vaghi per il centro
Rita afferrò il cellulare
Rita chinò la testa
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

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Callagan
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Re: Il sole dentro - di Angelo Frascella

Messaggio#5 » giovedì 19 novembre 2015, 21:54

Ciao, Angelo, è stato bello rileggerti.
Un voto in più lo meriti per il modo in cui hai affrontato il tema, la vera arma segreta del racconto che, ai miei occhi, lo rende così terribilmente tragico. In poche righe, raccontando la giornata di una ragazza, sei riuscito a dare uno spaccato di quella che sarà la sua vita. Condannata dall'ansia di restare sola, pur di avere sollievo, finirà per legarsi a persone che non la soddisfano e che non la renderanno mai veramente felice, nonostante "il segno del sole" che si porta appresso. Ti faccio un solo piccolo appunto: differenzia tra loro il parlato e i pensieri, in modo tale che sia immediatamente possibile distinguerli tra loro.
A presto!

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angelo.frascella
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Re: Il sole dentro - di Angelo Frascella

Messaggio#6 » venerdì 20 novembre 2015, 23:20

Angela ha scritto:Attenzione alle ripetizioni, ne ho trovate parecchie con "Rita" come soggetto.


Grazie, Angela di lettura e commento.
Questo del soggetto deve essere un effetto collaterale inconscio di un commento di una delle ultime edizioni che si lamentava del fatto che usavo troppo il soggetto sottinteso :P

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angelo.frascella
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Re: Il sole dentro - di Angelo Frascella

Messaggio#7 » venerdì 20 novembre 2015, 23:27

Callagan ha scritto:Ciao, Angelo, è stato bello rileggerti.
Un voto in più lo meriti per il modo in cui hai affrontato il tema, la vera arma segreta del racconto che, ai miei occhi, lo rende così terribilmente tragico. In poche righe, raccontando la giornata di una ragazza, sei riuscito a dare uno spaccato di quella che sarà la sua vita. Condannata dall'ansia di restare sola, pur di avere sollievo, finirà per legarsi a persone che non la soddisfano e che non la renderanno mai veramente felice, nonostante "il segno del sole" che si porta appresso. Ti faccio un solo piccolo appunto: differenzia tra loro il parlato e i pensieri, in modo tale che sia immediatamente possibile distinguerli tra loro.
A presto!


Grazie!!!
Hai colto nel segno quello che volevo trasmettere col racconto.

PS se è vero che una critica costruttiva è un doblone d'oro, come aveva detto una delle nostre precedenti Guest Star, perché ti indica dove lavorare per limare i tuoi difetti, un commento positivo è la benzina che serve per trovare lo stimolo di lavorarci davvero su quei difetti (questo è quello che dirò se un giorno dovessi diventare famoso ed essere guest star di un'edizione di MC :)

PPS Hai ragione sul differenziare i pensieri dai dialoghi. In questo racconto avevo l'esigenza di distinguere pensieri (per cui ho usato il corsivo), dialoghi e la voce interiore con cui lei dialoga (che volevo distinguere dagli altri pensieri e non ho avuto abbastanza tempo per pensare come rappresentarli in un terzo modo)

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Vastatio
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Re: Il sole dentro - di Angelo Frascella

Messaggio#8 » domenica 22 novembre 2015, 17:19

Ciao, ho trovato il tuo racconto interessante sotto vari aspetti. Intanto, nonostante non possa dire di avere un carattere affine alla tua protagonista, sei riuscito a farmi empatizzare con essa. Mi è piaciuto come hai saputo tratteggiare in poco spazio anche quei comportamenti che non ci sappiamo spiegare da alcune persone che crediamo di conoscere.
Come affermi tu stesso hai poi sperimentato tre livelli di "dialogo", e visto che li sto testando anche io da due edizioni, posso sfruttare anche il tuo tentativo che, devo dire, non mi è sembrato particolarmente riuscito (la voce nella testa dovrebbe avere un'altro tipo di grafia o, magari, un frasario che la renda immediatamente esplicita se decidi di farle condividere lo stesso identificatore del discorso diretto).
Da limare, ma non male come testo.
Tema rispettato.

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ceranu
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Re: Il sole dentro - di Angelo Frascella

Messaggio#9 » lunedì 23 novembre 2015, 0:26

Ciao Angelo, bel racconto.
Non so se hai questo tipo di problemi, ma hai reso alla perfezione la psicologia della protagonista. La paura di star sola la costringerà a stare con un uomo che non gli piace per tutta la vita. Mi piace, è molto attuale e decisamente crudele. Bello anche l'intervento della vecchina. Do ragione a chi ti chiede di distinguere meglio il parlato dal pensato, ma ci vuole poco a superare questo ostacolo.
Nel complesso è un buon racconto.
Ciao e alla prossima.

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AmbraStancampiano
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Re: Il sole dentro - di Angelo Frascella

Messaggio#10 » lunedì 23 novembre 2015, 9:04

Ciao Angelo,
trovo il tuo racconto molto buono e perfettamente aderente al tema, e ti faccio i complimenti per essere riuscito a rendere in poche righe un sentimento complicato come l'ansia da solitudine della protagonista. Forse ti è riuscita un po' meno bene la psicologia del personaggio maschile, che tu descrivi come un egocentrico da palestra: be', una persona di questo tipo non direbbe mai a una ragazza, pur sbavandole dietro, "permettimi di offrirti la cena"; andrebbe a pagare, punto.
Per ciò che riguarda i tre livelli di dialogo, la stragrande maggioranza degli editori edita i dialoghi interiori con il corsivo, che in effetti (poi non so se sono io che faccio questa differenza a livello di lettura) è più "sussurrato", quindi più vicino al tono che possono avere delle voci nella testa.
Il racconto è comunque un buon racconto, che ti fa empatizzare con la protagonista e ti lascia un senso di amarezza sul finale.
Buona prova!
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

alexandra.fischer
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Re: Il sole dentro - di Angelo Frascella

Messaggio#11 » lunedì 23 novembre 2015, 20:38

La storia di Rita è molto attuale: divisa fra dovere (lo studio) e gli interessi della vita di una ragazza giovane (le amiche, il fidanzato Marco). Sa che per studiare deve affrontare dei sacrifici (lo stare da sola, sul libro di Markov) e non se la sente. Così sceglie di uscire con Marco e, per quanto lo trovi frivolo (parla di palestra, aperitivi) decide di restare con lui perché spaventata dalla solitudine. Mi piace come hai scandito la parte narrata e il pensiero di Rita, hai fatto un buon lavoro. Mi ha colpita il personaggio dell'anziana signora, molto profondo (dice a Rita che restare accanto allo stesso uomo per quarant'anni è bello) e anche inquietante per la nostra epoca. Di lì la fuga di Rita: un legame così forte nell'Epoca Liquida deve esserle parso terrificante, sulle prime, perché poi si ferma e attende Marco. Bel finale ottimista. Ci voleva. Bravissimo.

marina_usai
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Re: Il sole dentro - di Angelo Frascella

Messaggio#12 » martedì 24 novembre 2015, 21:32

Ciao Angelo,
brutta bestia la solitudine e la racconti molto bene. Non mi convince il palestrato attratto da una ragazza di un certo spessore intellettuale (magari è un cliché che mi porto dietro io, quindi prendi questa considerazione per quello che vale), anche se rende molto bene il disagio che lei prova. Rita è molto consapevole della propria difficoltà a stare da sola e per come la racconti, mi sembra un personaggio più spinto al cambiamento che a stagnare nel proprio brodo. Sul ritmo, linguaggio e stile niente da dire. Mi è piaciuto anche la scelta dell’argomento.

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angelo.frascella
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Re: Il sole dentro - di Angelo Frascella

Messaggio#13 » martedì 24 novembre 2015, 22:52

Grazie Francesco, Ambra, Alexandra e Marina per gli utili commenti e per l'apprezzamento :)

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Flavia Imperi
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Re: Il sole dentro - di Angelo Frascella

Messaggio#14 » mercoledì 25 novembre 2015, 12:05

Ciao Angelo!

Un bel racconto sulla solitudine. Mi è piaciuto il modo in cui “fai vivere” la sensazione di solitudine tramite scene realistiche, anche se poi hai messo un po’ di spiegazioni.

Altro punto a favore: il punto di vista femminile è scritto molto bene. Solo un appunto: quando chiama Marco, non le avrei fatto dire “sei libero”, ma qualcosa di più indiretto, femminile. Per es. “Ciao, che fai?” aspettando poi di essere invitata… (come fanno le ragazze!)

Trovo il tema rispettato, anche se all’inizio non ero sicura di chi stesse dicendo la frase fra le due amiche… dopo il finale ho capito che gli altri la vedevano solare e gioiosa mentre dentro si sentiva triste e sola.

Buona prova
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beppe.roncari
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Re: Il sole dentro - di Angelo Frascella

Messaggio#15 » mercoledì 25 novembre 2015, 22:00

Stocastico il tuo racconto, Angelo... :-)
Mi sono dovuto andare a ripassare Markov perché faceva suonare un campanello ma niente di più nella memoria. Quindi "un processo che dipende solo dallo stadio immediatamente precedente e non da come si è arrivati a tale stadio". Così si può dire anche della tua storia.
E dell'esperienza umana. Si avanza per trial and error, provando, sbagliando, riprovando, accettando che le apparenze ingannano e che magari il risultato di un'azione (e magari il giudizio su una persona) non sono quelli che ci aspettavamo dalle premesse.
Una prova abbastanza buona, senza particolari fuochi d'artificio ma solida. :-)

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angelo.frascella
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Re: Il sole dentro - di Angelo Frascella

Messaggio#16 » giovedì 26 novembre 2015, 9:54

Grazie Flavia :) e grazie Beppe (che ha pure colto un aspetto nascosto! :)

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antico
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Re: Il sole dentro - di Angelo Frascella

Messaggio#17 » sabato 28 novembre 2015, 14:46

Una prova da pollice SU. Il racconto è quello che vuole essere, non ci vedo difetti. Il tema pervade il testo fin dalla sua genesi, la protagonista è ottimamente tratteggiata nel suo dramma interiore che non permette a nessuno di vedere. Quasi si soffre nel vederla "costringersi" alla compagnia di quel ragazzo pur di nutrire la propria fobia: comunque vada, ha perso.

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