L'Arcano

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alberto.dellarossa
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L'Arcano

Messaggio#1 » mercoledì 18 novembre 2015, 0:59

- Gira la carta.
Lo guardava, seduta compostamente sulla panchina di pietra. Non fosse stato per la veste nera e tarlata che a stento copriva gli spigoli vivi delle membra ossute, si sarebbe potuto dire addirittura che la Morte sedesse con grazia ed eleganza del tutto femminile.
Alfio non poteva smettere di fissare quel volto in continuo mutamento, sul quale si susseguivano senza sosta mille e mille volti ancora. Osservava la media aritmetica dei lineamenti di tutti coloro che l'avevano incontrata e si chiedeva se le facce conosciute che di tanto in tanto gli sembrava di riconoscere fossero quelle dei suoi amici già trapassati o semplicemente fisionomie comuni, ripetute nello spazio e nel tempo dell'umanità.

- Ho detto, gira la carta -.
Si destò dalle proprie elucubrazioni. La Morte offriva un mazzo di carte aperto a ventaglio. Tarocchi dall'aria vetusta e dai bordi sgualciti, dal dorso dipinto a mano.
Alfio strizzò gli occhi e si passò la mano sui baffi bianchi macchiati di nicotina. Cercò la pipa nella tasca del pigiama di flanella. Era ancora lì, al suo posto, il fornello caricato di tabacco fresco.
- Hai da accendere? - chiese.
La Morte chiuse di scatto il mazzo.
- Si - rispose spazientita - poi possiamo procedere?
Il vecchio sorrise con aria sorniona.
- Non si può certo negare un'ultima pipata. È risaputo.
Con un gesto della mano ossuta, un minuscolo fuoco fatuo svolazzò per posarsi sul tabacco, accendendolo di brace vermiglia.
L'aroma di vaniglia si diffuse per il giardino.
- E dimmi - riprese Alfio - mi viene offerta una seconda chance, basta estrarre l'Arcano corretto?
- Precisamente. Ma fai in fretta, non posso attendere in eterno.
Alfio scoppiò in una risata.
- Strano, avrei detto che il tempo alla Morte non manca.
Le carte si aprirono nuovamente tra le mani incartapecorite. Alfio allungò la mano per pescare una carta, sfiorando i bordi.
- E chi mi dice che le carte non sono segnate? Non mi sembrano in buono stato.
Se possibile, i mille volti sgranarono gli occhi. La Nera Signora emise un gemito d'esasperazione.
- Peschi questa dannata carta o no? Sei tu che me l'hai chiesto!
- Ah! Non te l'ho chiesto. Abbiamo fatto un patto, e tu hai accettato.
- Ricordo, ricordo. Avevo delle necessità, tu avevi una soluzione. E ora sono qua a ripagare il debito, se mi concedi la grazia di scegliere. Quindi, per cortesia, scegli il tuo arcano e chiudiamo questa pantomima.
Alfio estrasse dal taschino la cipolla. Guardò il quadrante, fermo sull'ora della sua morte.
- Che sia passata un'ora dal mio decesso?
La Morte gettò il mazzo a terra e si rizzò in piedi, furibonda.
- Si, un'ora è passata, anche due. Ma la mia pazienza e finita.
Agguantò la falce, sollevandola sopra il capo.
Alfio non sorrideva più, il corpo diafano che si dissolveva in fumo.
- Dove fuggi? Il patto! - urlò, mordendo con la lama uno sbuffo di fumo.
Sulla panchina, sotto lo sguardo della Morte, l'Arcano del Mago, nuovo di zecca.



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antico
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Re: L'Arcano

Messaggio#2 » mercoledì 18 novembre 2015, 1:17

Alberto mi ha inviato una mail con il racconto alle 00.59 in punto. Poi sono riuscito a risolvere la problematica e a farlo accedere. Al che gli ho chiesto di postarlo lui stesso.

Morale della favola: questo racconto risulterà cmq postato alle 00.59 e ho screeshot della mail a testimonianza, ma cmq spero vi fidiate di me.

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Andrea Partiti
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Re: L'Arcano

Messaggio#3 » mercoledì 18 novembre 2015, 13:52

Non sono completamente sicuro di aver capito come finisce il racconto, perché l'arcano del mago lo fa reincarnare e perché la morte pensa che stia infrangendo il patto. In realtà mi domando in che modo differisca la sua sorte in base agli arcani che potrebbe pescare.

Lo stile è ottimo, si legge davvero bene e dipingi dei personaggi molto vivi, specialmente la morte con la sua fisionomia fuori controllo e un carattere molto più vivace di quanto non abbia nelle rappresentazioni classiche.

Finale a parte mi sembra un ottimo racconto. Prima di deciderne le sorti leggerò i commenti altrui perché magari qualcosa mi è sfuggito nonostante le riletture, o magari c'è qualche simbolismo dei tarocchi che non conosco. Quelli che ho trovato, riguardo al Mago-Bagatto parlando della bacchetta nella mano destra puntata verso il paradiso e la mano sinistra verso la terra, collegamento tra umano e divino, yada yada, che mi fanno pensare non a una reincarnazione ma a una ascensione del nostro protagonista... ma sono quasi sicuro che siano tutti miei viaggi e si sarebbe trovato un simbolismo buono per qualsiasi altra carta dei tarocchi fosse rimasta a terra a fine racconto!

- E chi mi dice che le carte non sono segnate? Non mi sembrano in buono stato.

Il mazzo di carte è della morte, anche se fossero segnate, che importa all'anima di passaggio che deve scegliere? Tanto non saprebbe che segni cercare. Se la morte si limita a mischiare e far scegliere, possono pure avere tutti i retri diversi (e probabilmente lo sono, essendo dipinti a mano) e non sarebbe rilevante.

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alberto.dellarossa
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Re: L'Arcano

Messaggio#4 » mercoledì 18 novembre 2015, 14:09

Sai, il racconto l'ho scritto in poco più di mezz'ora e non l'ho nemmeno riletto. Che ci siano dei punti poco chiari è molto probabile :)

In realtà, al di là del simbolismo da te citato (e corretto) aggiungo quello del giocoliere. Il dorso vecchio del mazzo della morte è lo spin attorno al quale si gioca la beffa. Il vecchio Alfio non pesca la carta offerta dalla morte ma, da bravo baro, la tira fuori "dalla manica" il suo arcano (nuovo di zecca) e la lascia a terra scomparendo.
Ma se questo non si capisce, come ho già detto, è colpa mia e della mancanza di caratteri a disposizione ;)

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Angela
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Re: L'Arcano

Messaggio#5 » giovedì 19 novembre 2015, 18:06

Alberto, hai giocato sporco con la carta dei Tarocchi. Naturalmente sto scherzando, ma essendo una conoscitrice della materia (ora non immaginatemi come una maga, piuttosto come un'amante dell'ignoto), il tuo racconto mi è piaciuto moltissimo. Lo stile è molto buono e si capisce benissimo che non hai avuto modo di rileggerlo perché gli errori sono sviste. Anzi, te li scrivo subito così non li perdo.

Osservava la media aritmetica dei lineamenti di tutti coloro che l'avevano incontrata e si chiedeva se le facce conosciute che di tanto in tanto gli sembrava di riconoscere fossero quelle dei suoi amici già trapassati o semplicemente fisionomie comuni

Periodo che manca di virgole.

Le carte si aprirono nuovamente tra le mani incartapecorite. Alfio allungò la mano
Ripetizione mani/mano

Torniamo al testo. Caratterizzazione dei personaggi ottima, mi è piaciuto tanto immaginare la Morte con mille volti, inoltre trovo che il finale sia un gioiellino. La carta del "Mago", detta anche del "Bagatto", ha un significato divinatorio positivo, tu l'hai usata forzando la sua natura, ma è questo il bello. Poiché il Bagatto è una persona intelligente, con tutti gli strumenti necessari per cavarsela alla grande, non è escluso che non sia un Mago capace di manipolare la materia. Questo testo mi mette in crisi, perché avevo già chiare in mente le prime tre posizioni, adesso non so più che pesci prendere.
Lo sapete che vi odio, vero?
Bravo :)
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

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Callagan
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Re: L'Arcano

Messaggio#6 » venerdì 20 novembre 2015, 11:29

Ciao, Alberto. Ecco che ci ritroviamo ancora. :)
Anche questa volta hai dato prova di ottima scrittura. Dialoghi caratterizzati e credibili si alternano a piccole descrizioni che contestualizzano il racconto rendendolo tridimensionale. Insomma, ti sto qua a ripetere quello che sai già. Quindi passo a qualche critica. Ok, hai scritto il racconto in mezzora (come ho letto nei commenti) e probabilmente deriva da questo, ma il finale è davvero di difficile comprensione. Ho dovuto rileggere quella parte due o tre volte perché non ho subito capito chi facesse cosa... magari ripetere il nome del soggetto che compie l'azione è la giusta soluzione. Poi, qual è il destino di Alfio? Se, come scrivi nei commenti, beffa la morte... uno si aspetta che ritorni in vita dal letto di morte... ma così non è avvenuto. Se invece la tua scelta è stata quella di rendere fumoso il finale... è un opzione che non condivido perché mi fa pensare che neanche tu sapessi dove andare a parare (ma tendo a escludere questa ipotesi :) ).
Comunque, al di là di questo, la lettura è stata molto piacevole ed evocatoria. Il pensiero è andato direttamente alla partita a scacchi con la morte de Il Settimo Sigillo. Credo il tuo sia un omaggio a quel film...
Alla prossima, Alberto!

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Vastatio
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Re: L'Arcano

Messaggio#7 » domenica 22 novembre 2015, 17:20

Ciao, è bello scoprire che nelle tue vene scorre sangue come in tutti noi e non inchiostro come credevo. Un ottimo stile, come sempre, ma delle falle nella trama. Non so se tu stessi citando qualche opera famosa coi personaggi che avrebbe dovuto chiarire i punti oscuri, ma, nella mia ignoranza, mi lasci col più grosso dubbio di tutto il contest: come ha fatto a strappare alla morte il patto e questa necessità quale fosse.
Ti concedo questa tua variante di morte "impaziente", come se temesse che qualcuno riuscisse a scoprirla in fallo per aver concesso questa seconda opportunità.
Il finale è confuso, non l'ho capito. Sia nella tua versione originale, in cui mi sembrava quasi che la morte, spazientita, si stufi e lo ammazzi (ma non regge con le descrizioni successive).
Non l'ho capito però nemmeno dopo la tua spiegazione: per quale motivo dovrebbe essere ritenuta valida l'estrazione di una carta palesemente falsa? Oltre a questo, che Alfio sia un baro non lo fai intuire da nessuna parte, se non forse per la parte in cui chiede se le carte sono segnate, am dovresti svilupparla di più

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ceranu
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Re: L'Arcano

Messaggio#8 » lunedì 23 novembre 2015, 9:51

Ciao Alberto, ben trovato.
L'ambientazione è ottima, la resa un po' meno. Ci sono alcuni passaggi che non ho proprio capito. Per esempio non ho capito cosa abbia portato la morte a stringere un patto con Alfio (in particolare non l'ho capito perché sembra che sia stata la morte a chiedere un favore). Poi rimane il dubbio sul finale; per capire da dove arrivasse quella carta ho dovuto leggere le tue risposte. Però non capisco come si possa barare con la morte, effettivamente una carta estratta dalla manica non dovrebbe aver nessun potere (a questo punto gli sarebbe bastato raccogliere da terra una delle carte lanciate), ma essendo un racconto di fantasia può capitare qualsiasi cosa.
Dal punto di vista stilistico ho notato solo un paio di ripetizioni: volto – volti e mani – mano, ma sono piccolezze in un complesso ottimo.
Ciao e alla prossima.

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alberto.dellarossa
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Re: L'Arcano

Messaggio#9 » lunedì 23 novembre 2015, 15:08

Aaaaah, ragazzi, sapete come si dice... la gatta frettolosa ha fatto i gattini ciechi.
E si, mi rendo sempre più conto che il racconto è troppo criptico - sicuramente a chi non conosce bene i tarocchi e la simbologia antropologica della morte - e io ho scritto DECISAMENTE di fretta.

Quindi avete tutti ragione ;)

Grazie a Vastatio per il bellissimo complimento indiretto (magari scorresse inchiostro, qua c'è sangue, e nemmeno tanto buono) e grazie a tutti per aver apprezzato comunque lo stile.

Detto questo attendo tutti i commenti e le classifiche e poi scriverò la "corretta interpretazione del racconto" (giusto per non influenzare nessuno). E se qualcuno vuole sapere prima mi mandi un PM. Mi sa che finirà nell'arena ;)

marina_usai
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Re: L'Arcano

Messaggio#10 » martedì 24 novembre 2015, 21:34

Ciao Alberto,
racconto scritto benissimo. C’è il ritmo, l’ambientazione e descrizioni ben riuscite. Mi è piaciuta molto la descrizione della Morte, un’immagine originale e non semplice da rendere. Il racconto in generale mi ha ricordato un po’ l’atmosfera de “Il settimo sigillo”. Sul finale ho avuto un po’ di difficoltà. Non ho capito bene cosa è successo. Alfio è riuscito ad ingannare la Morte? C’entra qualcosa il fatto che sia morto da più di un’ora? Il fatto che tutte le carte della Morte fossero usate e quella del Mago fosse nuova di zecca dovrebbe darmi un indizio? La sensazione è quella di avere la soluzione nel testo, ma non gli strumenti per codificarla.

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AmbraStancampiano
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Re: L'Arcano

Messaggio#11 » martedì 24 novembre 2015, 23:39

Ciao Alberto,
il tuo stile è ottimo come sempre e parecchio avvincente, la storia affascinante. Insomma un ottimo lavoro, anche se in alcuni punti sembra più una scena che un racconto, nella quale si fa riferimento a qualcosa che viene palesemente non raccontato. Ecco, questo da lettrice mi lascia insoddisfatta, voglio saperne di più. Anche una minuscola allusione alla posta in gioco o al favore sarebbe bastata.
Il finale è meno immediato e veloce del resto del racconto, e dopo il ritmo scorrevole di tutto il narrato ci si inciampa, lo si rilegge.
L'ultima cosa che non ho capito è come delle carte segnate sul retro avrebbero potuto aiutare la morte a vincere.
Per il resto la storia è senza dubbio accattivante, il tema c'è e lo stile non è acqua ;)

alla prossima!
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

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Flavia Imperi
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Re: L'Arcano

Messaggio#12 » mercoledì 25 novembre 2015, 12:25

Ciao Alberto!

Bell’incipit, bel racconto. Il modo in cui descrivi la morte e la relazione tra i due è fantastico. Ottima scelta dei termini. Fai raccontare il retroscena dai personaggi, ma lasciando un pizzico di curiosità. Ottimo.

Mi piacciono i racconti in cui la morte viene sfidata, e solo alla fine si capisce, tramite la carta, che lui è invero un MAGO, qualcuno che riesce a ingannare la morte stessa, lasciandola con un pugno di polvere. Un classico.

D'altronde forse avresti dovuto aggiungere qualche particolare che faccia intuire già da prima la natura del protagonista, oltre al comportamento bizzarro, con cui cerca di prendere tempo. Se è in qualche modo un esoterista, un alchimista, o qualsiasi archetipo del mago tu abbia scelto per la storia, dovrebbe trasparire e far intuire. Per esempio un simbolo, un tatuaggio, un oggetto strano. Non spiegare il patto allora ci starebbe, così invece lasci un po’ in sospeso la storia.

Apprezzato!
Siamo storie di storie

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beppe.roncari
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Re: L'Arcano

Messaggio#13 » mercoledì 25 novembre 2015, 22:53

Ciao Alberto, ben ritrovato! :-)
Buona prova, buon racconto. Ho fatto un po' di fatica a capire il finale. Non il tarocco "nuovo di zecca", ma per il fatto che dalle tue frasi io ho capito che il vecchio, anche se estrae la carta del "Mago/Bagatto" dalla manica... perde comunque. Ho capito che la falce lo mieteva e riduceva a fumo. Non che sparisse nel fumo per reincarnarsi... Insomma, non è chiarissimo, anche una volta spiegato il fatto della carta nuova rispetto a quelle usate e consunte della Morte...
Alla prossima!

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antico
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Re: L'Arcano

Messaggio#14 » sabato 28 novembre 2015, 15:42

Mmm... Qui c'è molto mestiere, davvero tanto. Poca storia invece. La Morte è un personaggio che si spiega da solo, inscenare una situazione da "Settimo sigillo" si fa in un amen, un dialogo brillante e un finale casuale che arride al furbo protagonista. Non posso dire altro se non che si vede la fretta (e il compitino). Pollice NI.

alexandra.fischer
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Re: L'Arcano

Messaggio#15 » sabato 28 novembre 2015, 20:31

L’Arcano di Alberto della Rossa la tua storia è davvero affascinante. Sorprende sul serio. A inizio lettura ho pensato a una rivisitazione de “Il settimo sigillo” di Bergman (carte al posto degli scacchi?) e poi mi sono soffermata sul Tarocco e sulla storia del patto fra il vecchio Alfio (flemmatico, amante della pipa e tutt’altro che frettoloso. Morto da due ore, se la prende comoda nello scegliere l’Arcano) e la Morte (qui presentata come una signora anziana in abbigliamento retrò sul cui volto compaiono caleidoscopiche le sembianze di coloro che l’hanno incontrata). Intrigante il patto con Alfio, il quale le ha reso un favore e in cambio può avere una dilazione a patto di scegliere l’Arcano corretto. Ma lui la beffa all’ultimo momento, scomparendo (bella l’immagine della Morte che falcia lo sbuffo di fumo gridando furibonda) e lasciandosi dietro l’Arcano rimesso a nuovo del Mago. L’idea è intrigante, ma andrebbe spiegato qualcosa in più della storia: che favore le ha reso Alfio? E a cosa da diritto l’Arcano corretto? (Una seconda vita?) il Mago rispecchia forse il mestiere svolto da Alfio in vita? (questo spiegherebbe la sua familiarità con la Morte).

Attento a: Si per Sì.

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Re: L'Arcano

Messaggio#16 » sabato 28 novembre 2015, 21:52

Alberto, non sono stata a fare i conteggi, spero propio di vedere questo brano tra i finalisti! A me è piaciuto molto. Un bocca al lupone :)
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