Solo una noce - Andrea Partiti

Avatar utente
Andrea Partiti
Messaggi: 1038
Contatta:

Solo una noce - Andrea Partiti

Messaggio#1 » giovedì 10 dicembre 2015, 0:30

A inizio secolo, il desiderio e la volontà collettivi, catalizzati dalla frenesia natalizia, diedero coscienza e sostanza alla creatura ora nota come Claws.
Dapprima rimase nascosto, nutrendosi dello spirito natalizio, diventando sempre più potente, alimentato da desideri e appetiti umani.
Vent’anni dopo venne allo scoperto in tutta la sua spaventosa gloria. In mano la frusta di Belsnickel, sulle spalle il sacco di Babbo Natale, in testa le corna di Krampus, circondato dal gelo di Jack Frost. Ogni tradizione contribuì con i suoi elementi peggiori.
Quell’anno terribile iniziarono le sparizioni. Centinaia di neonati presi dalle loro culle, svaniti senza tracce, solo una noce posata sul cuscino. Claws non era ancora abbastanza forte da preparare un vero dono o da visitare in una notte più di un paio di nazioni.
Quel Natale Claws prese mio fratello e ignorò me, nella culla a fianco. I miei primi ricordi risalgono a molti anni dopo, quando i miei genitori avevano ormai accettato la perdita, ma restò sempre una vena di rancore nei miei confronti. Perché io ero scampato e il mio gemello no?
Furono anni tumultuosi, di ricerca e studio. Claws era stato osservato, filmato, analizzato, ma nessuna scienza riusciva a seguirne le tracce o a comprenderne gli obiettivi. Forse il suo unico scopo era quello di propagare e incarnare il mito stesso che l’aveva evocato.
Nel tempo il suo territorio d’azione si estese, bambini scomparvero da ogni paese, doni furono consegnati in ogni casa. Molti provarono a catturare o uccidere la creatura, col solo risultato di venir mutilati dalla sua frusta o uccisi dal gelo. Più era violenta l’aggressione, più era estrema la reazione di Claws.
Osservandolo si comprese che le piccole vittime, crescendo, partecipavano al rituale. Creavano doni, viaggiavano con Claws, entravano nelle case. Aveva raggiunto il suo limite ed era l’unico modo per espandere la sua influenza.
Oggi, ogni notte di Natale, viviamo la perfida parodia di una tradizione tramontata. I bambini vanno a dormire, nelle falsa sicurezza delle loro stanze, nascosti. I doni compaiono nottetempo come una implicita minaccia, lasciati da un Claws infallibile nel soddisfare i desideri. Regali pieni di gioia per i bambini ma simbolo di impotenza per gli adulti. Nessuno ha cuore di raccontare la verità ai figli, li terrorizzerebbe. Meglio che vivano la fantasia di un essere benevolo, piuttosto che rivelare il segreto di Claws.
La cosa più triste è che spesso gli sfortunati aiutanti vengono inviati nelle case di coloro che conoscono meglio al mondo, le loro famiglie, i loro amici. È per questo che stanotte, quando ti sei nascosto in cima alle scale per spiare Babbo Natale in arrivo con i tuoi regali, quando gli è caduta la barba ti è sembrato che fossi io in un costume. Oh, come sarei felice se davvero Babbo Natale non esistesse… come sarebbe più facile, in quel caso!
Sei fortunato che tuo zio non ti abbia visto, o questa mattina avremmo trovato solo una noce nel tuo letto.



Avatar utente
Angela
Messaggi: 505
Contatta:

Re: Solo una noce - Andrea Partiti

Messaggio#2 » giovedì 10 dicembre 2015, 18:13

Ciao Andrea,
un Babbo Natale così, non s'era mai visto! Mi piace molto l'idea di un Claws cattivo che rapisce i bambini e li fa sgobbare al suo posto, cattiva ma sicuramente originale. La prima parte mi è piaciuta di più rispetto al finale che l'ho trovato in parte confuso e ho dovuto rileggerlo. Era la parola "zio" che non mi tornava, perché hai omesso alcuni passaggi fondamentali (nel frattempo il bambino è cresciuto, si è sposato, ha avuto un figlio etc). Ho anche qualche dubbio sull'aderenza al tema, Andrea. Dovrò rileggerlo in fase di giudizio insieme agli altri con il pollice sul NI.
Un appunto:
ma nessuna scienza riusciva a seguirne le tracce o a comprenderne gli obiettivi.
Ok, la scienza può comprendere obiettivi ma non seguire le tracce.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

Avatar utente
Andrea Partiti
Messaggi: 1038
Contatta:

Re: Solo una noce - Andrea Partiti

Messaggio#3 » giovedì 10 dicembre 2015, 18:43

Non è passato del tempo, è un racconto che sta facendo al figlio, tutto in una volta, ventincinque anni dopo.
Accenno al fatto che parla del passato diverse volte, "I miei primi ricordi risalgono a molti anni dopo", etc, in maniera abbastanza diretta. Solo non volevo che si capisse troppo presto che sta parlando al figlio, inventando una storia dopo essere stato scoperto o forse raccontando la realtà, questo non si può sapere :)

Non credo che mettere delle date esplicite agli avvenimenti sarebbe stato utile o positivo, mi sarebbe sembrata una forzatura-contentino per il tema.

(Non si è sposato, è un ragazzo padre! O forse è il figlio di sua sorella, chi può dirlo davvero?)

Secondo me la Scienza può essere usato in senso meno letterale, per indicare l'insieme delle tecniche ed abilità scientifiche, che possono o non possono bastare a seguire delle tracce.

Avatar utente
Callagan
Messaggi: 214

Re: Solo una noce - Andrea Partiti

Messaggio#4 » venerdì 11 dicembre 2015, 14:58

Ciao, Andrea. Ho trovato il tuo racconto godibile sotto diversi aspetti, eppure vi è qualcosa da rivedere. Nel tuo caso, la decisione di non "mostrare" nulla ma "raccontare" l'intera vicenda è efficace dal momento che hai caratterizzato il narrato, rendendolo giustamente evocativo. Leggendo la tua risposta al commento precedente, riesco meglio a inquadrare quanto non mi ha convinto del tutto. Nel finale si viene a capire che il protagonista ha raccontato l'intera storia a un bambino. Il repentino passaggio da un narratore che parla a una generica platea di lettori a un narratore che si riferisce a una persona in particolare ha disorientato anche me, costringendomi a ritornare sul testo. Forse, sarebbe più efficace e meno traumatico per il lettore se sin dal principio il narratore parlasse a una determinata persona (in questo caso il bambino). Scoprendo poi sul finale che tutta quella storia è stata raccontata a un bambino, finisco per storcere un pochino il naso a causa dei termini che vai a utilizzare: certamente evocativi se sono io il destinatario della storia, ma non se il destinatario è un bambino.

Fernando Nappo
Messaggi: 584

Re: Solo una noce - Andrea Partiti

Messaggio#5 » domenica 13 dicembre 2015, 16:20

Ciao Andrea,
molto raccontato e poco mostrato, il tuo pezzo, ma in questo caso ci sta visto che di fatto è il racconto che un uomo sta facendo al figlio. Anche se, lo ammetto, anch'io inizialmente credevo si trattasse di un racconto fatto a una vasta platea (quella dei lettori). Solo il tuo commento mi ha chiarito la situazione.
Tra l'altro una cosa non mi è chiara: se Claws è così fetente, perché fa buoni regali ai bambini?
Se ho ben interpretato, il famigerato babbo Natale che al piccolo è parso il padre altri non è se non il gemello dell'uomo che è stato strappato dalla culla in tenera età e che ora lavora per SantaClaws.
Devo ammettere che In effetti il tema traspare un poco a fatica.

Avatar utente
Peter7413
Messaggi: 558

Re: Solo una noce - Andrea Partiti

Messaggio#6 » martedì 15 dicembre 2015, 17:16

Parto da tema e paletti. Il primo è rispettato, sui secondo ho apprezzato il tuo tentativo di fornire indizi per arrivarci, ma resta il fatto che temo sia impossibile desumere quelle date sulla base degli elementi inseriti in corso di racconto. Direi che siamo di fronte a un'inforcata alla prima porta, per proseguire sulla scia della metafora che ho usato sul post del gruppo fb ;)
Detto questo, mi accodo a chi ti ha rilevato un'eccessiva fase raccontata. Ok, è funzionale al tipo di storia che hai scelto di raccontare, ma forse avrebbe dovuta essere più manifesta da subito mentre nei primi paragrafi, più che il racconto di un padre, sembra quasi un resoconto giornalistico. Buona l'idea e bella l'immagine di Claw. Assolutamente meritevole di revisione, per me, e magari potresti proprio partire dall'incontro tra il bambino e lo zio, con il padre che arriva, lo zittisce e poi gli racconta.

Avatar utente
simolimo
Messaggi: 62
Contatta:

Re: Solo una noce - Andrea Partiti

Messaggio#7 » mercoledì 16 dicembre 2015, 11:10

ciao Andrea ^_^ piacere di incrociarti :)
è la prima volta che leggo qualcosa di tuo, quindi, ohplà! andiamo col commento! e... grazie ancora per avermi indicato in modo tempestivissimo il tema! :)
prima di qualsiasi cosa, Andrea, perdonami ma non si capisce una cippa lippa del tempo!! X_X parti con un “a inizio secolo”, poi dici “vent’anni dopo”, poi si è in quella notte di Natale di vent’anni dopo, ma ancora dopo siamo negli anni tumultuosi di studio e ricerca che si presuppone siano ovviamente stati fatti da quegli anni lì e i successivi in cui il tuo bambino salvato diventa papà. poi si è nel presente che, invece, in realtà è futuro… aaaaaaah! casotto! e ho anche riletto il pezzo tre volte per trovarci un filo temporale concreto! scusami Andrea, davvero, ma non combino… ^_^” oltretutto, questo caos a noi che conosciamo il tema un po’ ci può aiutare, sappiamo dove volevi andare a parare, ma chi dovesse ritrovarsi a leggere il pezzo al buio di questa informazione, boh… mi sa non saprebbe mai collocarlo ^_^”
un’altra cosa che non credo sia coerente è la presentazione che fai di Claws, parti dicendo che non ha ancora abbastanza forze per fare un vero dono e, quindi, lascia una noce, e concludi sempre dicendo la stessa cosa, nonostante, in tutti quegli anni, lui abbia preso un enorme potere che gli permette di portare doni a tutti i bambini di tutto il mondo… non mi è chiaro cosa fa. Claws rapisce ancora bambini? e perché ancora lo fa se il suo impero arriva già ovunque?
non capisco la frase, che trovo un pelo contraddittoria ^_^, “Oggi, ogni Natale, viviamo la perfida parodia di una tradizione tramontata” … tradizione è qualcosa che si fa da sempre, tramontata vuol dire che non la si fa più… ma poi tu parli come se quella tradizione non si fosse mai conclusa…
la frase finale spiazza abbastanza, perché, in tutto questo caos di passaggi temporali, non si è capito che fine abbia fatto il gemello graziato e quanti anni possa mai avere… figuriamoci sapere che è diventato papà XD e, a questo punto, mi ricollego anche con la frase nella parte iniziale: “restò sempre una vena di rancore nei miei confronti”. come potrebbe mai un genitore provare rancore per un figlio sopravvissuto? Avranno avuto di certo tristezza per quello rapito, scomparso, ma non vedo come possano avercela con colui che, invece, era ancora lì con loro…
paletti del cattiverrimo CT: non rispettati a pieno
bom Andrea, credo di averti sollevato ogni dubbio possibile alla mia testolina… per il testo, non ho invece nulla da dirti, è scritto bene e la scrittura è molto piacevole. Non mi resta che dirti alla prossima dunque!
ciao ciao! ^_^

Zebratigrata
Messaggi: 308

Re: Solo una noce - Andrea Partiti

Messaggio#8 » mercoledì 16 dicembre 2015, 19:36

Ciao,

il racconto mi piace moltissimo, sia per il Babbo Natale composito che prende da un po' tutte le tradizioni, sia perché pur descrivendo una situazione in cui Babbo Natale esiste mantiene l'elemento della bugia detta ai bambini, e immagino anche i 'mi raccomando, non andare in salone stanotte, sennò non viene, se lo vedi si arrabbia, ecc'... che assumerebbero tutto un altro significato. Sarà che ho sempre avuto paura di Babbo Natale.

Alcune frasi potrebbero essere più scorrevoli (es. 'Meglio che vivano ... piuttosto che rivelare il segreto di Claws' avrei messo 'meglio che vivano ... piuttosto che conoscere' o 'meglio illuderli ... piuttosto che rivelare') ma nulla di che.

Molto bello!

Avatar utente
alberto.dellarossa
Messaggi: 230

Re: Solo una noce - Andrea Partiti

Messaggio#9 » mercoledì 16 dicembre 2015, 20:07

Ciao Andrea. Troppo, troppo tell, e pochissimo show. Il racconto, allo stato attuale, è da rivedere completamente: tendo a salvarlo solo nella parte finale che, comunque, è piuttosto criptica. La sostanza, la ciccia, come di dice dalle mie parti, c'è, ma va impiattata in maniera completamente diversa. Inoltre alcuni passaggi mi risultano poco chiari, tra zii, nipoti e rapiti.

diego.ducoli
Messaggi: 265

Re: Solo una noce - Andrea Partiti

Messaggio#10 » mercoledì 16 dicembre 2015, 22:43

Ciao Andrea
L'idea è molto buona, e il tuo Claws rimane un personaggio interessante.
Spieghi molto bene l'ascesa di questo mostro, quasi in maniera giornalistica, ma non si riesce a percepire pene tutta la crudeltà e forse neanche le motivazioni.
Restano molte domande in sospeso, potrebbe venirne fuori un racconto più lungo, magari dal punto di vista di uno dei bimbi rapiti.
La frase finale stona un po'.

Torna a “75ª Edizione – Special: Christmas Edition (starring Marco Cardone)”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti