Uguaglianza

diego.ducoli
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Uguaglianza

Messaggio#1 » giovedì 10 dicembre 2015, 0:42

Aldo e Marzia sedevano sul divano davanti al televisore spento.
“Forse era meglio prima” sospirò l'uomo.
“Smettila! Lo sai che ci sentono.”
“Non crederai mica che buttino cosi il loro tempo?”
“Ti ho detto di smetterla” ribatte Marzia.
Aldo si zittì per qualche secondo poi prese un libro e comincio a leggere.
Marzia strappò il tomo dalle mani del marito e lo getto in un angolo.
“Perché l'hai fatto?”
“Lo sai che per rispetto degli analfabeti oggi è vietato leggere”
“L'ho scordato” sbuffò “Almeno possiamo mangiare?”
“Certo. Anzi sediamoci a tavola. Stasera ti stupirò” replicò la donna con un largo sorriso.
I due coniugi si spostarono nella piccola cucina, sui fornelli borbottava un grosso pentolone.
Aldo si sedette. La moglie gli servì un grosso piatto ricolmo di una brodaglia grigiastra.
“Cos' è sta roba?”
“Zuppa di sassi” ribattè Marzia
“Come?”
“Zuppa di sassi. Leggera e sana, contiene un sacco di sali minerali.”
“Ma fa schifo” replicò Aldo
“Non l'hai nemmeno assaggiata”
“Non devo mangiare della cacca per sapere che fa schifo. Volevo gli agnolotti.”
Marta gli levò il piatto.
“Aldo ne abbiamo già parlato, per rispetto verso culture differenti nel giorno della tolleranza non si può mangiare ne carne ne verdura.”
“Rispetto per chi?”
“I Respiriani ad esempio”
“Ma che palle, ci hanno tolto il presepe, l'albero, i regali, il cenone, la messa. Cosa ci rimane?”
“Niente, come tutti gli altri. Oggi non si fa niente, tutto il mondo si è adeguato per evitare discriminazioni” spiegò Marzia.
“Non lo accetto” protestò Aldo.
“Lo so che è difficile. È per un mondo migliore.”
Aldo ritornò al divano e si rimise a contemplare il nulla.
“Amore, so che ti mancano i vecchi tempi” gli si avvicinò all'orecchio e gli sussurrò “ ma una piccola sorpresa te l'ho fatta.”
Da una tasca del maglione tirò fuori una minuscola palla di stagnola, l'aprì e dal piccolo involto si sprigionò un odore divino.
“Ma questa è...”
“Zitto e mangiala.”
Le finestre andarono in frantumi, tre uomini vestiti di nero col volto coperto da passamontagna e armati di mitragliatore fecero irruzione nel piccolo appartamento.
“Gettate a terra quel salame e non fate movimenti bruschi. Vi dichiaro in arresto in nome per aver infranto la legge di tolleranza.”


Aldo si riscosse dai ricordi e lascio un fiore davanti alla tomba della moglie, giustiziata per un pezzo di 'Nduja, Marzia si meritava di meglio.
“Forza Sig. Ballio dobbiamo tornare, in penitenziario” lo richiamarono le guardie.
“Buon Natale amore mio”.



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Angela
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Re: Uguaglianza

Messaggio#2 » giovedì 10 dicembre 2015, 13:12

ciao Diego,
sono contenta di poterti dare un parere assolutamente positivo, dopo che, l'ultima volta ti avevo schiaffato addirittura in ultima posizione. Questo è il secondo racconto che leggo e l'ho trovato ottimo. Dialoghi fluidi, storia che si dipana poco a poco senza particolari colpi di scena a parte il finale che ho trovato calzante e coerente. Ti faccio i miei complimenti per l'interpretazione del tema, lo stile e la struttura scorrevole e chiara. Giusto due appunti:

“Zuppa di sassi” ribattè Marzia
“Ma fa schifo” replicò Aldo

Saltato il punto.

Aldo si riscosse dai ricordi e lascio un fiore davanti alla tomba della moglie, giustiziata per un pezzo di 'Nduja, Marzia si meritava di meglio.
Quel "Marzia si meritava di meglio" secondo me è troppo debole. Avrei voluto sentire la rabbia o il dolore del marito. A parte questo dettaglio, pollice decisamente alzato. Bravo.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

Fernando Nappo
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Re: Uguaglianza

Messaggio#3 » giovedì 10 dicembre 2015, 21:57

Cio Diego,
l'idea non è niente male, anzi, e tratta temi molto attuali. Il tono surreale e le situazioni estreme che descrivi, a mio avviso, le danno una marcia in più e in diversi punti mi ha fatto sganasciare. Forse un po' debole il finale, in effetti, con un Aldo fin troppo rassegnato al fatto che sua moglie è stata giustiziata per aver nascosto un boccone di 'Ndujia nel giorno della tolleranza.
Molto nascosto - forse un po' troppo? - il tema. Si capisce che passa del tempo tra le vicende iniziali e le tre righe della fine, ma non si capisce che sono venticinque anni, né si menziona o si lascia intuire uno dei due anni citati nel tema.
Comunque molto divertente.

Ti segnalo qualche refuso (e se li segnalo io che sono il re dei refusi...).
- Accenti mancanti :
ribatté Marzia
un libro e cominciò a leggere
e lo gettò in un angolo

Punteggiatura:
“L'ho scordato” sbuffò. “Almeno possiamo mangiare?”
“Zuppa di sassi” ribattè Marzia.
“Ma fa schifo” replicò Aldo.
“Non l'hai nemmeno assaggiata.
“I Respiriani ad esempio.
"Ma che palle! Ci hanno tolto il presepe..." (Vista l'esclamazione perentoria, un punto esclamativo ce lo metterei)

Infine, mi sa che manca qualcosa dopo in nome in questa frase:
Vi dichiaro in arresto in nome per aver infranto la legge di tolleranza.

diego.ducoli
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Re: Uguaglianza

Messaggio#4 » giovedì 10 dicembre 2015, 22:27

Grazie Angela del commento.

Fernando grazie per le correzioni, ci sono anche delle virgole da sistemare ma non voglio togliere la possibilità di bastonarmi.

Per lo stacco dei 25 anni non l'ho esplicitato di proposito...mi sembrava una forzatura....

La frase finale la spiegherò alla fine.

Grazie della lettura

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Callagan
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Re: Uguaglianza

Messaggio#5 » venerdì 11 dicembre 2015, 16:33

Ciao, Diego. Ritengo che il tuo racconto nasca da un concetto distorto di "tolleranza" e porti con sé un messaggio del tutto fuorviante. Scrivere "Ma che palle, ci hanno tolto il presepe, l'albero, i regali, il cenone, la messa. Cosa ci rimane?" e concludere con un intervento della "swat" e la pena di morte per i trasgressori, calando il lettore in un'atmosfera da 1984, non fa altro che corroborare le uscite populiste di diverse parti politiche italiane (e non) che pongono una barriera all'integrazione e alla salvaguardia dei diritti umani in nome di una grave minaccia agli "antichi valori occidentali/cristiani". Dichiarazioni che non fanno altro che generare falso allarmismo, distogliere l'attenzione delle persone dai veri problemi e uccidere dal principio un sensato ragionamento sull'argomento. Il messaggio di quelle dichiarazioni è lo stesso che traspare dal tuo racconto.
Detto questo e focalizzando l'attenzione sul racconto in sé, non trovo credibile la reazione dell'uomo e il suo cadere dalle nuvole. Le sue domande, ingenue, sono evidentemente un pretesto per spiegare le vicende. Questo fenomeno è troppo evidente e impedisce al lettore di essere pienamente coinvolto nella storia. Il lettore dovrebbe empatizzare con la frustrazione dell'uomo, che a sua volta dovrebbe essere ben a conoscenza delle imposizioni dettate dallo Stato.

diego.ducoli
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Re: Uguaglianza

Messaggio#6 » venerdì 11 dicembre 2015, 16:55

Se è quello il messaggio che ho trasmesso probabilmente ho sbagliato completamente il pezzo

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Callagan
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Re: Uguaglianza

Messaggio#7 » venerdì 11 dicembre 2015, 19:38

diego.ducoli ha scritto:Se è quello il messaggio che ho trasmesso probabilmente ho sbagliato completamente il pezzo

E' quanto ci ho letto io e mi dispiace... tanto che ho avuto la convinzione che fosse proprio il messaggio che volevi trasmettere. Se non sono indelicato, posso sapere invece cosa avevi intenzione di trasmettere al lettore?

ps. Domanda alla quale sei liberissimo di non rispondere per millantamila motivi! :)

diego.ducoli
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Re: Uguaglianza

Messaggio#8 » venerdì 11 dicembre 2015, 22:50

Nessun problema...preferirei farlo alla fine, vorrei leggere prima gli altri commenti. Se domani ho un attimo ti mando un Mp.

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Andrea Partiti
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Re: Uguaglianza

Messaggio#9 » martedì 15 dicembre 2015, 1:04

Hai scritto una parodia del socialmente corretto di oggi, portato ad un estremo ridicolo e improbabile. Apprezzo molto che il racconto sia quasi un unico dialogo ininterrotto e molto naturale da leggere.

Io ci vedo una critica al politically correct estremo che vediamo sempre più spesso, e sempre più spesso abusato e strumentalizzato per attaccare chi non sottostà ai suoi perversi meandri, mentre spesso la tolleranza funzionerebbe molto meglio partendo dal presupposto che il nostro prossimo non sia un cretino e capisca che le scelte personali spesso sono - appunto - personali, e non attacchi a chi ci sta attorno.

L'unica nota stonata, nell'ambientazione che ci proponi, è l'ignoranza del marito. Non è ragionevole che non sappia di queste restrizioni, che saranno arrivate un po' alla volta e comunque annunciate, se ci sono addirittura squadre di controllo in giro. Forse un litigio o un dialogo più aperto potevano trasmettere quelle stesse informazioni senza bisogno di creare l'"effetto companion", per nascondere l'infodump in un dialogo. Sistemato questo dettaglio, il racconto sarebbe ottimo!

Il tema non lo vedo "completamente" centrato, perché la scena principale, nel passato, è l'unica rilevante per la storia. Che il protagonista sia sulla tomba 25, 50 o 100 anni dopo, cambia davvero poco. Un salto temporale in cui ci siano stati dei cambiamenti veri sarebbe stato più onesto (25 anni fa c'era il panettone, oggi hanno proibito le uvette quindi solo un triste pandoro).

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simolimo
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Re: Uguaglianza

Messaggio#10 » mercoledì 16 dicembre 2015, 11:33

ciao Diego :) e ben ritrovato!
ahahah! il pezzo è estremamente ironico, ricalca alla perfezione e “satirizza” molto il dibattito che da anni riempie bocche e teste di tutto il mondo: tolleranza. beh, se devo analizzare l’importanza e la fragilità di questa parola mi viene da dire che il tuo pezzo suona molto riduttivo, fuorviante addirittura… e semplicistico. ma lo spirito con cui l’hai scritto si capisce che sottende un intento ben più elevato: far capire come una cosa così semplice possa tramutarsi in una distorsione irreversibile del vivere comune.
mi è piaciuto come hai articolato il tutto, ottimo il dialogo e esilaranti alcune battute. mi è anche piaciuta molto la contrapposizione tra tolleranza totale e totale mancanza della stessa nell’esemplarità della pena. Inquietante. ahah!
quello che non mi convince troppo, invece, è l’estrema semplicità con cui il marito vive, insomma, in un regime di terrore come quello descritto, credo che l’attenzione e la salvaguardia di chi si ama sia imprescindibile… e in questo il tuo protagonista pecca, e molto pure! anche la moglie non rimane in secondo piano, nel momento in cui dopo essersi tenuta ligia e schiscia alla tradizione si lascia andare con quel pezzo di salame che, diciamocela tutta, da qualche parte l’avrà pur preso! e qui manca tutta la contestualizzazione della realtà che stanno vivendo i due protagonisti della tua storia.
da ultimo, non credo che i giustizieri possano fare assalti in ogni casa dove si infrangono le regole della tolleranza, la resa finale quindi non gode del principio della sospensione dell’incredulità del lettore, ma anzi vi pone un accento un pelo stonato.
detto questo, non ho poi altro da aggiungere ^_^” come anticipato il pezzo mi è piaciuto, non lo trovo scevro di vizi, ma sono sicura che un paio di aggiustatine messe al posto giusto possano dare maggior respiro alla storia e contestualizzare tutto ottimamente.
paletti di maligno CT: rispettati.
bravo Diego, buona prova e ottimo spirito. alla prossima, ciao ciao! ^_^

PS. io non metterei la parte finale, sembra piazzata lì solo per l’attinenza al tema e stop. togliendola migliorerebbe già di molto il racconto!

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Peter7413
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Re: Uguaglianza

Messaggio#11 » mercoledì 16 dicembre 2015, 11:40

Il racconto è davvero molto buono, tranne il finale che appare piuttosto inutile ai fini della storia, direi ridondante. Il problema, non me ne volere, è che non ci vedo per nulla i paletti (e il tema è infilato solo con quel finale, anche se invece potevi impregnare di RICORDI tutto il testo perché, semplicemente, era un confronto tra l'attuale e il ricordo del passato. Ti dirò, non avessi saputo che doveva essere ambientato a Natale non ci avrei beccato neppure quello, pur essendoci il riferimento a cenone e regali... Purtroppo in fase di classifica dovrò tenere presente di questo, mi spiace. Non sto a ripetere il pippone che ho scritto sul post di fb, ma qui mi mancano proprio i riferimenti, anche minimi, a quanto chiesto dalla guest, a mio parere... :(

Zebratigrata
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Re: Uguaglianza

Messaggio#12 » mercoledì 16 dicembre 2015, 18:35

Ciao Diego,

il tuo racconto è simpatico e ben scritto; purtroppo non vado pazza per i racconti che si appoggiano alle polemiche e agli eventi del momento. Sono la prima a fare questo errore, perché è naturale soprattutto con i limiti di minuti contati cercare l'ispirazione in ciò che si ha attorno lì per lì, e appoggiarsi alle riflessioni che ci capita di fare nella quotidianità. Però questo tipo di testi, come la satira, difficilmente ha vita lunga perché tra sei mesi, quando magari non ricorderemo più tutti i tafferugli riguardo la presenza, l'assenza, e la presunta mancanza di uguaglianza e rispetto di presepi e recite di Natale nelle scuole, forse questo racconto perderà un po' di 'potenza'. L'unico testo di questo tipo a superare la prova del tempo finora è Tre uomini in barca (e seguiti), ma forse nemmeno l'autore l'avrebbe immaginato :-D

Mipiace invece questo cibo prezioso avvolto nella stagnola, il profumo che ne esce quando viene aperta... forse avresti dovuto giocarci sopra di più, magari lasciando il dubbio di cosa ci fosse veramente dentro, così ciascuno avrebbe avuto l'acquolin immaginando i biscotti della nonna, una fettina di salame o qualche altor cibo legato indissolubilmente al Natale (tipo, io ci avrei messo le sarde fritte, si sarà capito dal mio racconto :-P)

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alberto.dellarossa
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Re: Uguaglianza

Messaggio#13 » mercoledì 16 dicembre 2015, 18:55

Uguaglianza - Diego Ducoli
Diego! Carina l'idea, soprattutto per chi come me non sopporta il conformismo di ritorno. Surreale sotto diversi aspetti, varrebbe un buon posizionamento solo per la frase "Giustiziata per un pezzo di 'Nduja". La realizzazione, tuttavia, è meno curata rispetto ai tuoi standard: ho letto diversi refusi e (anche se non vale un cazzo, dal momento che è praticamente un'opinione) avrei usato la punteggiatura diversamente. Il finale arriva improvviso, forse troppo, ma risulta funzionale al colpo di scena.

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