Candele rosse

Veronica Cani
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Candele rosse

Messaggio#1 » lunedì 21 dicembre 2015, 23:45

CANDELE ROSSE

Mentre accendeva le candele rosse del piccolo altare che aveva allestito sul tavolo di cucina, Elizabeth si chiese più volte se quello che si accingeva a fare non fosse ingiusto. Ma rinunciare al rito significava rinunciare a Kurt, e quest’idea la angosciava.
L’aveva conosciuto solo qualche mese prima, ma nel preciso istante in cui le aveva sorriso Elizabeth aveva percepito qualcosa che si spalancava con forza dirompente dentro di lei, e tutta la magia del mondo l’aveva pervasa.
Stese due strisce di carta bianca sull’altare e vi scarabocchiò sopra con una matita. Poi prese un limone dalla credenza, e con un coltello affilato vi incise una croce. Lasciò che il succo del limone le colasse lentamente fino all’avambraccio, mentre brandelli di ricordi si affastellavano nella sua mente.
«Abbiamo tante cose in comune» le aveva detto Kurt una volta, riaccompagnandola a casa. «Mi diverto con te. Mi fai stare bene.» Il modo in cui gli occhi grandi e tenebrosi di lui si erano posati sui suoi le aveva fatto cedere le gambe. Era stato in quel momento che Elizabeth aveva capito di aver contratto un morbo terribile.
Allargando lo squarcio che aveva prodotto nel limone, vi inserì le due strisce di carta. Poi prese un pugno di sale grosso e con forza ne riempì il frutto già spremuto allo spasimo. Lo strinse in mano con impeto febbrile e, mentre guardava quel limone affettato e gocciolante, pensò che anche il suo cuore innamorato dovesse avere quell’aspetto, dopo essere stato gonfiato, strizzato e fatto a pezzi.
«Abbiamo tante cose in comune» le aveva detto Kurt pochi giorni prima che lei accendesse le candele rosse. «Ma non abbastanza perché possiamo stare insieme. Non provo per te quello che tu provi per me.» Poi le aveva parlato di Cyndi. Gliel’aveva presentata una collega di lavoro durante una festa. Era alta, mora, spiritosa e gli aveva rubato il cuore.
Quando aveva scarabocchiato i nomi di Kurt e Cyndi sulle strisce di carta che poi avrebbe introdotto nel limone, Elizabeth aveva avvertito un fremito di soddisfazione. «Così come il sale sta cadendo a pezzi» proruppe ora con voce alta e solenne, «allo stesso modo l’amore di Kurt e Cyndi sia distrutto.»
Rimase qualche istante a fissare, con tutto l’astio di cui era capace, il frutto che conteneva gli odiati nomi, mentre il sale grosso si scioglieva e colava come poltiglia sul pavimento. Dopo aver pulito frettolosamente, avvolse il limone in uno straccio e spense le candele. Dovevano essere rosse, si era raccomandata la maga, se voleva compiere un rituale di allontanamento. Rosse come il suo cuore malato.
Uscì di casa con il prezioso involto stretto al petto, si guardò furtivamente intorno e si avvicinò a un tombino aperto. «Che siate maledetti» mormorò. Poi gettò il limone nel tombino.
E quando, rientrando a casa curva e a capo chino per non offrire la pelle alle raffiche gelate di vento, sentì in lontananza il boato di un’esplosione e poi le sirene di un’ambulanza, le piacque pensare che il rituale avesse funzionato.



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antico
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Re: Candele rosse

Messaggio#2 » lunedì 21 dicembre 2015, 23:47

Tutto ok anche qui! Buona Strukul Edition anche a te!

Veronica Cani
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Re: Candele rosse

Messaggio#3 » lunedì 21 dicembre 2015, 23:50

Grazie!! :)

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mario.pippia1
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Re: Candele rosse

Messaggio#4 » mercoledì 23 dicembre 2015, 12:06

Bella idea, Veronica, spero che tu non abbia avuto esperienze dirette di magia nera! :-)

Il tuo racconto fila piuttosto lisco, dando subito il senso di quello che sta succedendo, quasi una specie di "ricetta" per fare un maleficio.

In generale la sintassi è corretta, ma ho trovato ben due punti in cui una virgola era a mio avviso necessaria:
ma nel preciso istante in cui le aveva sorriso Elizabeth aveva percepito qualcosa

E' Elisabeth che le ha sorriso, oppure Elisabeth aveva percepito qualcosa? :-)

rientrando a casa curva e a capo chino per non offrire la pelle alle raffiche gelate di vento...

Ha avuto un pessimo architetto se ha la casa curva :-)

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Mike009
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Re: Candele rosse

Messaggio#5 » mercoledì 23 dicembre 2015, 17:13

Lineare e semplice. A volte la semplicità paga più di tante altre cose. Un more maledetto nel senso più vero del termine. Accompagnato da una narrazione diretta consona alla vicenda, forse proprio per la semplicità della storia avrebbe meritato un lessico più pomposo o una maggiore cura dei dettagli.

Veronica Cani
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Re: Candele rosse

Messaggio#6 » mercoledì 23 dicembre 2015, 20:35

Grazie mille per le osservazioni! Per Mario: imbranata come sono, se osassi provare a lanciare un incantesimo contro qualcuno, probabilmente mi trasformerei in rospo :D Per Mike: non mi piace usare un lessico pomposo, non fa proprio parte del mio stile; a meno che non scriva una storia ambientata nell'ambito dell'aristocrazia, ma non è questo il caso :)

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Andrea Partiti
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Re: Candele rosse

Messaggio#7 » giovedì 24 dicembre 2015, 3:35

Ho poco da criticare riguardo a tema o stile, il racconto è ben riuscito così com'è e mi piace che ci racconti solo il rituale riprendendo intenzioni e ricordi di Elizabeth man mano che si svolge.
Tutto si svolge in maniera molto lineare e pulita, non ci sono ambiguità né colpi di scena, e usi benissimo tutti i punti di forza di questa struttura.

Probabilmente non miravi al realismo, ma citi una maga, mi viene spontaneo pensare alla wicca o religioni analoghe, in cui sono tipici i rituali con le candele. In questo caso i colori sono codificati in maniera pressoché identica in tutte le varianti. Le candele rosse sono per aumentare coraggio e desidero sessuale, mentre per i rituali di rimozione come quello che descrivi si userebbero candele nere (o meglio grigie per un effetto non drastico come quello che vuole la tua protagonista, vuole che Cyndi si allontani, non farle dal male, credo). L'"intento" è scritto su un foglio o fogli di carta dello stesso colore delle candele che usi e le candele vanno attivate ungendole prima di accenderle sull'altare e non vanno spente, vanno lasciate esaurire da sole.
Mi sento un po' ridicolo a spiegare queste cose, e non influenzano minimamente il parere positivo sul racconto, te le dico solo a livello di curiosità, casomai volessi rendere realistico il rituale. Mi sono trovato a fare ricerche a riguardo per un racconto scritto tempo fa, quindi sono giustificato!

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Flavia Imperi
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Re: Candele rosse

Messaggio#8 » giovedì 24 dicembre 2015, 10:32

Ciao Veronica,
dopo un incipit troppo lungo e arzigogolato, la storia scorre bene. Buona gestione del punto di vista, descrizioni vivide che mi hanno fatta essere davvero nel racconto. Forse quello che fa uscire un po' dalla storia sono i punti in cui si "autocritica" es.

rosse come il suo cuore malato


Sembra un giudizio esterno, che se fosse consapevolezza del personaggio, cozzerebbe un po' con l'atto estremo che sta compiendo. Mi spiego meglio: per fare un atto "forte", il personaggio dovrebbe essere totalmente convinto di quello che fa, non analizzarsi come se si vedesse dall'esterno. E' una sottigliezza, che però poi fa la differenza in termini di pathos.

Ho apprezzato lo stile del racconto, fruibile e interessante, l'elemento esoterico (al di là della veridicità) l'hai gestito molto bene.

Buon contest!

PS

@Andrea: grande, ti stimo, ma che per caso hai paura dell'inquisizione? XD Saremo pure liberi di curioseggiare ovunque, no? Anzi, come scrittori abbiamo il dovere di farlo... basta pensare a Neil Gaimon!
Siamo storie di storie

Veronica Cani
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Re: Candele rosse

Messaggio#9 » giovedì 24 dicembre 2015, 10:49

Grazie anche a Flavia e Andrea per le osservazioni! Per Andrea: non sei affatto ridicolo, anzi!! Ti ringrazio moltissimo per queste delucidazioni. Il mondo dell'esoterismo mi ha sempre affascinata, ma non essendo un'esperta, ammetto di aver commesso degli errori grossolani nella descrizione del rito. Grazie ancora e a presto :)

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Simone Cassia
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Re: Candele rosse

Messaggio#10 » giovedì 24 dicembre 2015, 13:35

Ciao Veronica,
racconto in tema (amore maledetto… letteralmente ), pulito nella sintassi e nelle intenzioni e ben narrato. Buone le pennellate dei ricordi tra un passaggio e un altro del rituale che grazie all’aiuto di Andrea forse renderai “più realistico” al laboratorio (?).
Alla vicenda così semplice stona un po’ il finale (o forse sono io a non averlo capito a pieno). Esplosione e sirene sono del tutto accidentali, giusto? O le “gelide raffiche di vento”, che quando è uscita di casa con l’involto non sono state fatte notare, forse le eviterei o cercherei almeno di utilizzarle all’interno della narrazione. Nel complesso giudizio positivo ma c’è da lavorare :)

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Andrea Partiti
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Re: Candele rosse

Messaggio#11 » giovedì 24 dicembre 2015, 13:58

(Non credo davvero che serva rendere il rituale realistico per scrivere un bel racconto, anzi, il rituale acido e salato è molto evocativo! Solo non potevo resistere al senso di "ehi, quella paccata di cose che ho letto sembra essere vagamente utile per la prima volta, e magari ci scappa pure l'idea utile da riciclare!")

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Simone Cassia
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Re: Candele rosse

Messaggio#12 » giovedì 24 dicembre 2015, 14:34

Non ho detto che il racconto non è bello perché il rituale non è realistico, ma in un eventuale rimaneggiamento in sede di Laboratorio perché non editare anche quella parte? O almeno fare le valutazioni del caso :P

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alessandra.corra
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Re: Candele rosse

Messaggio#13 » giovedì 24 dicembre 2015, 19:36

Ciao Veronica,
un amore non corrisposto che sfocia in un rituale occulto. Una storia simpatica, gradevole da leggere sopratutto per lo stile pulito e chiaro. Mi ha ricordato a tratti un pò lo stile di Jane Austin.
Ciò che ho apprezzato meno è invece la psicologia esile della protagonista, forse è per questo che ho fatto fatica a entrare in empatia con lei. Magari dovresti approfondire i motivi che l'avevano fatta innamorare tanto di Kurt, oppure aggiungere qualche tratto alla sua personalità, renderla magari un pò squilibrata, tanto per motivare la sua scelta di ricorrere perfino a a una maga per effettuare un rito esoterico.
Alla prossima!

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beppe.roncari
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Re: Candele rosse

Messaggio#14 » sabato 26 dicembre 2015, 10:09

Ciao Veronica!
Bella idea ma non sviluppata abbastanza. L'esplosione "deve" essere quella che elimina Kurt e Cindy, altrimenti la storia non ha senso. E la protagonista avrebbe più spessore se fosse dispiaciuta e non compiaciuta alla fine del rito... Indebolisci la potenza della storia in questo modo, che invece è carina.
Colore delle candele. Perplessità.
Dovevano essere rosse, si era raccomandata la maga, se voleva compiere un rituale di allontanamento. Rosse come il suo cuore malato.

Mah, "rosso" è un cuore sano. Magari "nero" sarebbe più un colore da cuore malato e da rito di magia "nera"?
Alla prossima! :-)

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erika.adale
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Re: Candele rosse

Messaggio#15 » domenica 27 dicembre 2015, 19:18

Un bel racconto, che scivola via piacevole nonostante un'importante fase descrittiva del rito che potrebbe appesantire un po' la narrazione ( ma non lo fa). Ho gradito molto il finale aperto, che mi dà la sensazione che neppure la protagonista creda davvero in ciò che sta architettando. L'unica perplessità è legata all'età del personaggio. Dalla psicologia descritta, mi ero immaginata un'adolescente ( gli occhi tenebrosi e le gambe che cedono mi sembrano corrette come descrizione di un'infatuazione teen) e, in quel caso, una passione che spinge fino al rituale wicca credo possa essere realistica anche senza scomodare la malattia mentale. Poi mi ha punto il dubbio che la protagonista sia un'adulta, e allora sì, siamo nel campo della follia e dell'amore maledetto...ma allora avrei preferito una descrizione meno trita del suo innamoramento.

Veronica Cani
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Re: Candele rosse

Messaggio#16 » domenica 27 dicembre 2015, 23:18

Grazie ancora a chi è intervenuto con i commenti! Per Beppe: sì, in effetti un rituale di magia nera richiederebbe candele di un diverso colore...devo informarmi meglio sull'argomento, soprattutto se poi il rito funziona, ehehehhe! Per Erika: io ho esattamente le stesse sensazioni della protagonista quando mi innamoro, e ho passato l'adolescenza da un bel pezzo...dici che devo iniziare a preoccuparmi?

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erika.adale
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Re: Candele rosse

Messaggio#17 » lunedì 28 dicembre 2015, 0:08

Mi spiego meglio, sono stata colpevolmente vaga. "Uomo bello (tenebroso) =ginocchia che cedono" avviene anche da adulti, per carità: ma per giustificare letterariamente una passione estrema come quella del racconto, sarebbe utile qualche particolare psicologico in più. Altrimenti il tutto diventa generico e l'immedesimazione difficile.

Veronica Cani
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Re: Candele rosse

Messaggio#18 » lunedì 28 dicembre 2015, 10:45

No, no, eri stata chiarissima! Ho voluto solo buttarla in battuta :P Grazie per le osservazioni :)

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Vastatio
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Re: Candele rosse

Messaggio#19 » martedì 29 dicembre 2015, 15:40

Ciao,
una bella idea che andrebbe ritoccata per guadagnare il massimo, nella forma attuale infatti riscontro alcune ingenuità da "prima stesura" (che poi difficilmente su MC se ne possono fare tante di più).
A parte un paio di virgole che avrebbe aiutato a prendere fiato all'inzio ("nel preciso istante in cui le aveva sorriso", io lo metterei tra virgole), ho trovato poco appropriati i dubbi all'inizio della storia: li odia, è rosa dalla gelosia, è angosciata ed è andata da una maga per avere la "ricetta" e nel finale addirittura gioisce di una esplosione... il dubbio iniziale sembra più una "paraculata" per darle un briciolo di umanità e cercare di farla empatizzare col lettore.
Altre punti che mi hanno fatto storcere il naso sono
- i nomi "scarabocchiati", in un rituale si "scarabocchia"? Non deve essere tutto perfetto e a puntino? Che poi i fogli vengano strizzati in un limone non mi sembra uan buona scusa per darsi al pragmatismo.
- il cuore malato associato al rosso. Rosso non mi pare proprio il colore che assocerei a un cuore malato.
- il tutto gettato in un tombino. O mi dai una spiegazione (l'acqua che scorre e porta la maledizione ovunque, il buttare nelle fogne il loro amore) o mi sembra di nuovo una "leggerezza" che non associo a rituali magici
- in ultimo il finale. Parli di un rituale di allontanamento e la protagonista gioisce per una esplosione seguita da un'ambulanza. Vero che un incidente o la morte di uno dei due è ababstanza definitivo come sistema per allontanare le persone, ma, di nuovo, da un rituale di allontanamento mi aspetto che ci sia qualcosa di più "soft": litigi, incomprensioni, tradimenti, non una esplosione.
Come ho detto però l'idea mi piace, anche per come hai deciso di strutturarla, con la descrizione del rituale inframmezzato dai flashback.

alexandra.fischer
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Re: Candele rosse

Messaggio#20 » venerdì 1 gennaio 2016, 15:30

Elisabeth si è innamorata di Kurt, già legato a Cyndi. Lui è gentile con Elisabeth. La vede forse come un'amica. A lei non basta e di qui la decisione del rituale di magia nera con il limone e i nomi della coppia scritti su un foglio di carta. La specifica dell'amore disperato c'è ed è rispettata fino ad arrivare al limite (uccido chi non posso avere come amante). Il finale andrebbe aggiustato: l'esplosione e le sirene delle autoambulanze sono gli indizi che il rituale ha funzionato o no? Il dubbio che rimane nel lettore la indebolisce un po' (soprattutto dopo che hai mostrato la lunga preparazione del rituale).

alexandra.fischer
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Re: Candele rosse

Messaggio#21 » venerdì 1 gennaio 2016, 15:32

Molto belle le candele rosse, tuttavia. Sono associate alle maledizioni secondo la favolistica giapponese (una sirena adottata da una coppia di pescatori ne lasciò una a casa loro quando loro la vendettero al capitano di una nave). Per cui, complimenti per il colpo di genio.

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Monica Patrizi
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Re: Candele rosse

Messaggio#22 » domenica 3 gennaio 2016, 12:39

Ciao Veronica,
Complimenti per la prova, il racconto scorre fluido e lineare. Anche la psicologia dei personaggi appare ben delineata, interessante il tema dell'esoterismo, al di là se il rituale dell'incantesimo sia veritiero o meno! Non è chiaro da subito il periodo storico, all'inizio parli di una maga, poi di ambulanze, manca un riferimento storico preciso. Il finale sembra un po'affrettato, ma tempo e caratteri a disposizione non aiutano. Che altro aggiungere se non brava? P.s. se il rito funziona, fammi sapere!

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alberto.dellarossa
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Re: Candele rosse

Messaggio#23 » domenica 3 gennaio 2016, 18:44

Ciao Veronica.
Maledetto davvero quest'amore. Tuttavia, nonostante la perfetta aderenza al tema, ho trovato il racconto un po' legnoso. Forse per il tipo di narrazione completamente raccontato,un po' per alcuni passaggi che sfiorano l'infodump. Sembra quasi che il tuo obiettivo primario fosse la descrizione del rituale da parte dell'autore, invece di raccontare davvero una storia al lettore. In quest'ottica molte parti del testo sono ridondanti e superflue: inutile per esempio specificare che sulla carta sono scritti i due nomi, il lettore lo sa già. Ho capito dove saresti andata a parare alla seconda riga. Per il resto gli appunti mossi da Vastatio sono molto pertinenti: alcuni particolari rischiano di far vacillare la sospensione d'incredulità.
Quanto al colore delle candele mi viene da pensare che sia correlato al tipo di magia rossa, non nera; parli di rituale di allontanamento ma lo descrivi come un voodoo nero come la pece. Anche questa è un'incoerenza di fondo.

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antico
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Re: Candele rosse

Messaggio#24 » mercoledì 6 gennaio 2016, 23:41

Molto bene anche qui. Un racconto su un amore e il suo male, sul potere di autoconvincimento, sulla maledizione del possesso. Mi è piaciuto, anche se forse ti dilunghi un pelo troppo in certe descrizioni che andrebbero alleggerite per evitare che il lettore casuale si allontani prima della chiusa. Un pollice tendente all'alto per me.

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