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CRISTINA - LA BICI CELESTIALE di MARCO RONCACCIA

Inviato: martedì 22 dicembre 2015, 0:21
da marco.roncaccia
La prima volta che ho fatto venire Cristina ho usato le dita.
Ero del tutto ignaro del suo orgasmo. Ho fatto vorticare indice e medio nel profondo della sua cavità.

La trovai in un garage. Poco più di un telaio arrugginito.
«Lascia stare che non vale un cazzo» disse Stefano, quello col furgone con scritto “Il Re del Trasloco”.
Io invece fissai la decalcomania ipnotizzato.
“Cristina”, le lettere in un corsivo femminile, generoso di curve e svolazzi.
Sarebbe fantastico trovare un biglietto d’amore scritto così, pensai.

Maria, invece, sul mio frigo ha scritto in stampatello: “ADDIO, PORCO MALEDETTO!”

«Tu sei tutto scemo» disse Stefano perché non volevo che la bici finisse in discarica.
La portai a casa.
Maria dormiva da un’amica, pensai di restaurare per lei Cristina e di farle una sorpresa.
Cristina è una bici pieghevole anni settanta.
La denudai. Sellino, ruote, manubrio, catena, guarnitura, movimento centrale, andarono a finire in un angolo della stanza.
Iniziai a carteggiarla con cura.
Notai che l’interno del tubo della sella era molto ossidato, avevo impiegato molto per estrarre il canotto e quindi, con un po’ di pasta abrasiva su indice e medio, iniziai a massaggiarne l’interno. Il metallo iniziò a vibrare, o meglio, non era più ferro ma un corpo strano, solido liquido e gassoso allo stesso tempo. Il telaio fremeva, si contorceva, era bollente. Il tubo si dilatava e stringeva intorno alle mie dita.
Poi avvertii dei suoni, come un’armonia metallica, ed infine i tubi tornarono alla loro inerzia iniziale.
Pensai a una allucinazione e andai a letto.
La mattina dopo non credevo ai miei occhi. Solo la decalcomania con il nome era la stessa, al posto del rottame c’era una bici da corsa dalle magnifiche forme e con componenti di una scorrevolezza mai vista prima.
Solo il clacson di Stefano e la sua voce del cazzo mi distolsero dallo stupore.
«Scendi! Giuseppe il falegname vuole che gli svuotiamo il magazzino»
«Oggi non lavoro, sto male!» Gli risposi da dietro le persiane.
«Ne oggi ne mai, stronzo!»
Appena girò l’angolo, presi Cristina, la misi in strada e partimmo. Mi lasciai condurre da lei.
Scorreva silenziosa e mutava i miei gesti impacciati in pedalate fluide e rotonde.
La città è sparita e ci siamo trovati in campagna. Volavamo, ogni asperità del terreno era ammortizzata dal suo corpo e restituita al mio sotto forma di un eccitante massaggio prostatico. Al ritorno a casa mi sono spogliato mentre Cristina cambiava di nuovo le sue forme per avvolgermi e darmi piacere.
Ero prossimo all’eiaculazione quando il rumore della chiave nella toppa e dei passi ci ha sorpreso.
Cristina si è ritratta riprendendo le spoglie del rottame del giorno prima.
Maria mi ha visto così, nudo, mentre strofinavo il mio cazzo eretto contro un pezzo di ferro.
Ha scritto sul frigo e se ne è andata sbattendo la porta.
Ma non importa. Stringo a me i tubi gelidi del telaio e guardo con dolcezza le striature di ruggine.
Sono un maledetto porco e amo Cristina.

Re: CRISTINA - LA BICI CELESTIALE di MARCO RONCACCIA

Inviato: martedì 22 dicembre 2015, 0:38
da antico
Tutto ok, buona Strukul Edition!

Re: CRISTINA - LA BICI CELESTIALE di MARCO RONCACCIA

Inviato: martedì 22 dicembre 2015, 15:40
da willy
Ah, beh! Geniale, Marco. Non mi vengono altre parole. Ho già avuto modo di leggerti e le tue storie mi sono piaciute, sia perché sono scorrevoli e di immediata comprensione, sia perché contengono sempre un filo di pazzia, in senso buono. Ho riso, naturalmente, figurandomi la scena e la faccia di Maria.
Un filo troppo "fantascientifico" forse, questo racconto, ma credo che sia più una questione di gusti, dato che l'insieme ha un buon equilibrio. Bravo!

Re: CRISTINA - LA BICI CELESTIALE di MARCO RONCACCIA

Inviato: martedì 22 dicembre 2015, 20:23
da Jacopo Berti
Applausi! Leggo sempre volentieri le rivisitazioni ironiche, e qui non trovo davvero nulla da ridire. È vero che abbinare l'assurdo e l'erotico è un modo semplice di catturare e mantenere l'attenzione. Ma bisogna avere l'idea geniale, e tu l'hai avuta. E all'interno dell'idea generale, ci sono alcuni particolari davvero ben pensati tipo "carteggiare/corteggiare" e la contrapposizione tra la bici e la moglie.

Re: CRISTINA - LA BICI CELESTIALE di MARCO RONCACCIA

Inviato: domenica 27 dicembre 2015, 18:48
da maria rosaria
Ciao Marco.
Hai scritto una storia surreale ed erotica che nasconde, secondo me, un cuore romantico. Forse noi donne siamo tutte un po’ come Cristina: ci vuole solo il tocco di un abile maestro, qualcuno che sa volerci veramente bene, che sappia andare oltre la nostra ruggine per trasformarci da rottame in bici celestiale. Cosa dire? Bravissimo, un racconto fantastico.

Re: CRISTINA - LA BICI CELESTIALE di MARCO RONCACCIA

Inviato: lunedì 28 dicembre 2015, 11:29
da Veronica Cani
Bella questa rivisitazione del romanzo di King! Il racconto è molto divertente e scorrevole da leggere. Molto efficace il ritmo dinamico che sei riuscito a imprimere alla narrazione quando elenchi le varie parti della bicicletta. Non ho davvero alcun appunto da farti, a parte qualche svista ortografica: in particolare in «Ne oggi ne mai, stronzo!» manca l’accento alla negazione. Ottima prova!

Re: CRISTINA - LA BICI CELESTIALE di MARCO RONCACCIA

Inviato: martedì 29 dicembre 2015, 12:42
da marco.roncaccia
Grazie a tutti voi...
@Veronica Cani E' vero, maledette sviste!

Re: CRISTINA - LA BICI CELESTIALE di MARCO RONCACCIA

Inviato: mercoledì 30 dicembre 2015, 10:24
da ceranu
Ciao Marco, ho paura. Se questo racconto l'avesse scritto chiunque altro mi sarei limitato a una risata, ma visto che sei tu temo che ci sia dell'autobiografico in questo racconto: sappiamo tutti quanto ami le due ruote.
Ma veniamo al commento: racconto ben scritto, equilibrato e divertente (qualche refuso, ma ci sta). Hai saputo controllare la narrazione dall'inizio alla fine. Il fatto di presentare subito la fine della storia con Maria per colpa di Cristina è segno della tua piena maturità. Potevi incappare nella voglia di celare la natura dell'amante rovinando l'ottimo lavoro, ma non l'hai fatto. Ammetto che rispetto ad altri racconti questo l'apprezzo meno, ma semplicemente perché manca il risvolto sociale a cui mi avevi abituato.
Nel complesso è un'ottima prova. Bravo.
P.S. per strofinare il membro sul metallo usa un profilattico ben lubrificato e spesso. Io non ne so nulla, ma ho un amico che parla di abrasioni e schegge. ;)

Re: CRISTINA - LA BICI CELESTIALE di MARCO RONCACCIA

Inviato: mercoledì 30 dicembre 2015, 11:14
da marco.roncaccia
Ciao Ceranu,
grazie del commento.
E' vero che c'è dell'autobiografico ma forse non è esatto che sia del tutto assente il risvolto sociale.
Il racconto voleva essere un omaggio a King (Stefano il Re del Trasloco e a Carpenter (il falegname che un impulso di demenza natalizia mi ha fatto trasformare da Gianni in Giuseppe, per quanto mi riguarda - mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa - il refuso peggiore :(((( ) e allo stesso tempo parlare dell'ossessione feticista che, in questi giorni, per esempio, porta le centraline delle nostre città a sballarsi di PM10. Le ordinanze che limitano l'uso delle auto a volte vengono accolte come se fosse impedito al cittadino/a di uscire con la/il fidanzata/o Non sarei stato credibile se avessi descritto un uomo che ama la sua auto (scrivi di ciò che sai!) e quindi sono ricorso alla mia personale forma di feticismo.
A proposito fatti dire dal tuo ... ahem amico che marca e modello dei profilattici che usa ;)

Re: CRISTINA - LA BICI CELESTIALE di MARCO RONCACCIA

Inviato: venerdì 1 gennaio 2016, 17:30
da raffaele.marra
Un racconto che mi ha convinto solo a metà. Sicuramente è originale e divertente, ma a mio parere perde molto a causa del tuo tentativo di sottolinearne l’aderenza al tema. Il concetto di “maledetto” non è presente se non nelle parole “porco maledetto”, il che secondo me è poco. Trovo inoltre un po’ eccessive e ridondanti le descrizioni dello pseudo coito tra l’uomo e la ferraglia vogliosa. Insomma, non male, ma ci sarebbe da lavorare ancora un po’.

Re: CRISTINA - LA BICI CELESTIALE di MARCO RONCACCIA

Inviato: sabato 2 gennaio 2016, 8:50
da patty.barale
Ancora una volta la tua amata bicicletta e, devo ammettere, decisamente "amata"!
Che dire di questo racconto?
Già dal titolo ci porti in un King visto allo specchio, orrore contrapposto a ironia, inferno a paradiso, auto a bicicletta.
Idea geniale e, come al solito, sviluppata in maniera egregia.
Quindi, solo una parola: Complimenti!

Re: CRISTINA - LA BICI CELESTIALE di MARCO RONCACCIA

Inviato: martedì 5 gennaio 2016, 11:11
da marco.roncaccia
@Patty. Grazie!
@Raffaele Marra. Per chiarezza, sul tema. L'amore maledetto, dal mio punto di vista è quello per gli oggetti, quindi la battuta "porco maledetto" è casuale e non un tentativo di agganciare un tema che è sviluppato in altra maniera.

Re: CRISTINA - LA BICI CELESTIALE di MARCO RONCACCIA

Inviato: giovedì 7 gennaio 2016, 0:22
da antico
Poco da dire, racconto che ritengo praticamente perfetto. Straevidente la tua passione per la bicicletta e questo ti permette di dare al tutto uno spessore ben evidente. Pollice su senza se e senza ma. Bravo.