Non dal cuore, ma dalle orecchie! (di Francesco Nucera)

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ceranu
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Non dal cuore, ma dalle orecchie! (di Francesco Nucera)

Messaggio#1 » martedì 22 dicembre 2015, 0:40

«Cazzo, non riesco nemmeno a scriverle un messaggio!» imprecò Ciro, lanciando l'iPhone 16z.
Poggiò la testa sul cuscino e fissò il soffitto. Perché doveva essere tutto così difficile? Non era giusto; gli avevano ridato una vita senza permettergli di viverla fino in fondo. Con le dita sfiorò la placca di metallo sul petto e cercò di ritrovare la tranquillità.
“Cosa importa l'amore? Ora stai bene!” gli ripetevano tutti da anni. Il primo a farlo era stato il cyber-chirurgo, poi era toccato a sua madre dirglielo e ultimamente anche Marco, il suo migliore amico, continuava con quella solfa.
Ma a lui non interessavano tutte le cazzate sull'amore inutile: “Avrai un problema in meno, ricordati che l'amore ha il suo prezzo!” insistevano.
Eppure lo voleva quel problema e per qualche tempo l'aveva trovato, forse non nella maniera giusta, ma c'era riuscito.
Portò la mano alla tasca ed estrasse una fialetta piena di liquido giallo. Si mise a sedere sul materasso e svitò il tappo.
«Dai, cazzo!» si incitò.
Premette il contenitore contro il naso e inspirò a pieni polmoni. Il battito accelerò, una vampata di calore gli attanagliò la gola e gli occhi si gonfiarono. Afferrò il cellulare.
TI AMO! diceva l'ultimo messaggio di Marica.
«Anch'io!» disse. Digitò in fretta, ma non superò la “h”. Il cuore decelerò e il sentimento, che aveva provato per pochi secondi, scomparve.
«Perché?»
Provò a digitare le poche lettere che mancavano, ma non ne ebbe la forza; era tutto così stupido.
“Ragazzo, non è dal cuore che partono i sentimenti. Tu ricomincerai ad amare!” Se avesse avuto tra le mani quel cyber-psichiatra gli avrebbe spiegato due cose, ma era solo nella sua camera; lui e la sua incapacità ad amare.
Con il cellulare in mano, corse fino all'armadio, spalancò le ante, si chinò ed estrasse una vecchia scatola. Doveva fare l'ultimo tentativo, anche se gli avevano vietato quelle note. Frugò ed estrasse una Nano SD; l'infilò nell'iPhone, recuperò gli auricolari Wi-Fi, selezionò la playlist e sentì un lieve fruscio.
Ho capito che è una cosa seria… cantava la voce roca nelle sue orecchie.
Il battito accelerò ancora ma, questa volta, con esso c'era una strana sensazione di malinconia e benessere, un senso d'appagamento sofferto.
TI AMO ANCH'IO, SEI L'UNICA PERSONA CON CUI MI SENTO COMPLETO. Scrisse.
Aveva gli occhi gonfi; qualcosa di caldo gli colò lungo gli zigomi.
Non è vero che sei sbagliata, siamo tutti un po' più infelici. Si concesse qualche altra strofa.
Il naso iniziò a gocciolargli. Portò una mano alle narici, la ritrasse e vide del sangue. La vista si annebbiò. Provò a strapparsi gli auricolari, ma erano zuppi e le dita scivolarono. Perse l'equilibrio e cadde sul pavimento.
Con la faccia premuta a terra, Ciro capì che era giunta la fine. Ora sapeva quale fosse il prezzo dell'amore, ma era felice.
Nei suoi occhi vedevi il mare, Cenerentola innamorata. Continuava a cantare quella voce struggente, mentre il suo cuore si fermava per sempre.



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antico
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Re: Non dal cuore, ma dalle orecchie! (di Francesco Nucera)

Messaggio#2 » martedì 22 dicembre 2015, 0:43

Caratteri e tempo rispettato, benvenuto alla Strukul Edition!

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Flavia Imperi
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Re: Non dal cuore, ma dalle orecchie! (di Francesco Nucera)

Messaggio#3 » martedì 22 dicembre 2015, 14:14

Ciao Francesco!

La tua è una storia toccante, quasi un desiderio del desiderio. La scena si sviluppa senza intoppi, creando un arco drammatico completo. Ottima anche la gestione del punto di vista, tranne per una frase che stonava un po':

“Ragazzo, non è dal cuore che partono i sentimenti. Tu ricomincerai ad amare!” Se avesse avuto tra le mani quel cyber-psichiatra gli avrebbe spiegato due cose, ma era solo nella sua camera; lui e la sua incapacità ad amare.


Avrei aggiunto almeno un "ricordò", "gli aveva detto il cyber-psichiatra" o simili.
Sei riuscito a caratterizzare il protagonista senza inciampare nell'info dump, sicuramente è un racconto di qualità.
Mi è piaciuto un po' meno il titolo, che però, ammetto, mi ha incuriosita, quindi neanche lo boccio.

Questa frase è un po' ambigua:
Continuava a cantare quella voce struggente

sembra che sia lui a cantare a una prima lettura.

Avevo anche pensato che fosse in ospedale, solo verso la fine con la comparsa dell'armadio ho capito che era in camera sua. Non si capisce troppo neanche l'età del personaggio.

Unico buco di trama a mio avviso: se ascoltare la musica era letale per il protagonista, possibile che la famiglia, che addirittura l'ha riportato indietro dalla morte, non abbia pensato a far sparire quello che l'avrebbe potuto uccidere?

Ultimo appunto tecnico: le frasi estratte dalla canzone le avrei messe in corsivo o fra virgolette, altrimenti non si distinguono troppo bene dalla narrazione e non si capisce subito chi stia parlando.

Un buon racconto, forse da smussare appena, ma il cuore della storia c'è, il tema è rispettato e cattura nella lettura. Buona prova!
Siamo storie di storie

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ceranu
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Re: Non dal cuore, ma dalle orecchie! (di Francesco Nucera)

Messaggio#4 » martedì 22 dicembre 2015, 15:55

Ciao Flavia, grazie per il commento.
L'età del protagonista effettivamente non è specificata. Io l'ho immaginato giovane, ma lasciò libera interpretazione al lettore.
Per l'ambientazione invece è solo una questione di battute, c'erano altri particolari ma, come nella migliore delle tradizioni di MC, ho dovuto tagliare il tagliabile.
Le parti delle canzoni erano in corsivo, ma è saltata la formattazione. Me ne sono accorto stanotte, ma ero fuori tempo massimo per la correzione, quindi è rimasto così.
Quasi dimenticavo la musica. Ciro recupera la Nano SD da una scatola nascosta nell'armadio. E poi, speravo arrivasse di più, ma il suo problema non è la musica in generale, ma solo "quelle" note.

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mario.pippia1
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Re: Non dal cuore, ma dalle orecchie! (di Francesco Nucera)

Messaggio#5 » martedì 22 dicembre 2015, 18:09

Un discreto lavoro, bravo Francesco :-)

Non è immediatamente chiaro quali sono i motivi del ragazzo: o vuole l'amore o non lo vuole, ma se non lo vuole non può volere non volerlo, no? Va be', è complicato :-)
In ogni caso il racconto scorre abbastanza bene, e non ho notato grossi problemi sintattici.

Ti faccio notare solo qualche imprecisione tecnica.
TI AMO! diceva l'ultimo messaggio di Marica.

La parte in maiuscolo va tra virgolette.
La precisione del modello di telefonino è un'inutile pedanteria secondo me.
Se avesse avuto tra le mani quel cyber-psichiatra gli avrebbe spiegato due cose, ma era solo nella sua camera; lui e la sua incapacità ad amare.

Non mi piace l'uso della punteggiatura: sarebbe stato meglio "Se avesse avuto tra le mani quel cyber-psichiatra gli avrebbe spiegato due cose; ma era solo nella sua camera: lui e la sua incapacità ad amare."
Avrei anche preferito "incapacità di amare", ma è solo gusto personale.

Il termine "estrasse" compare due volte, ed è una parola validissima, ma che "suona" male. Una delle due volte avrei messo "tirò fuori" o un altro sinonimo.
Tutti i riferimenti al testo della canzone di Masini vanno tra doppi apici e magari anche in corsivo, in modo da far capire anche a chi non conosce la canzone che si tratta, appunto, di una canzone.
Continuava a cantare quella voce struggente

Non è ben costruita: la voce non può essere cantata, forse manca una virgola.

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ceranu
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Re: Non dal cuore, ma dalle orecchie! (di Francesco Nucera)

Messaggio#6 » martedì 22 dicembre 2015, 18:22

Ciao Mario, grazie per il commento.
Come già detto a Flavia, il testo della canzone doveva essere in corsivo, ma una volta postato è andata persa la formattazione. Purtroppo me ne sono accorto solo dopo lo scadere e non ho potuto più cambiare.

Il maiuscolo virgolettato può andare bene, ma non è indispensabile. A livello grafico basta il maiuscolo e visto il tipo di contest mi tengo volentieri due battute :)

Grazie e alla prossima.

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Simone Cassia
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Re: Non dal cuore, ma dalle orecchie! (di Francesco Nucera)

Messaggio#7 » martedì 22 dicembre 2015, 23:52

Ciao Francesco,
interessante declinazione del tema. L’ambientazione leggermente futuristica è subito resa dal modello di iPhone e dal Cyber-chirurgo poco dopo e la sfrutti molto bene fino in fondo, bene. Anche il tema è centrato perfettamente e non trovo problemi a livello stilistico o sintattico e devo dire che il senso di benessere sofferto l’ho avvertito anch’io alla fine della lettura. Bravo
Ps. per i problemi di forma (virgolette, corsivi, etc...) non mi resta che condividere le osservazioni di Flavia

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Mike009
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Re: Non dal cuore, ma dalle orecchie! (di Francesco Nucera)

Messaggio#8 » mercoledì 23 dicembre 2015, 17:22

Ah almeno uno che punta su una storia futuristica! L'idea e la storia mi piacciono. Sono però combattuto in quanto è una bella sfida tra i pro e i contro. Pro: l'idea, l'ambientazione, la narrazione sapiente, le cose suggerite al lettore. Contro: i pochi caratteri (e tempo forse) a disposizione per rendere una storia così al meglio, che tolgono un contorno a mio avviso necessario per donare coinvolgimento alla storia.

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ceranu
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Re: Non dal cuore, ma dalle orecchie! (di Francesco Nucera)

Messaggio#9 » mercoledì 23 dicembre 2015, 19:21

Continuerò a ribadire a intervalli regolari: il testo della canzone era in corsivo, ma ho "litigato" con la formattazione del forum e quando me ne sono accorto era troppo tardi per poter modificare.

Effettivamente un ; poteva essere un : e manca una virgola alla fine.
:)

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mario.pippia1
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Re: Non dal cuore, ma dalle orecchie! (di Francesco Nucera)

Messaggio#10 » giovedì 24 dicembre 2015, 9:15

Il maiuscolo virgolettato può andare bene, ma non è indispensabile.

Sì, ne convengo, non c'è nulla di indispensabile. Ma in un racconto di meno di 3000 battute è più importante la chiarezza, e senza virgolette non si capisce chi parla, come parla, cosa dice e a chi lo dice. Meglio risicare le due battute altrove, secondo me :-)

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Andrea Partiti
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Re: Non dal cuore, ma dalle orecchie! (di Francesco Nucera)

Messaggio#11 » giovedì 24 dicembre 2015, 19:29

Ammetto di non aver capito completamente il tuo racconto, le regole del mondo in cui lo ambienti, cosa sia proibito e dannoso e cosa no, quale sia la visione sull'amore che hanno le persone e che vogliono imporre al protagonista.
Non capisco completamente il ruolo della droga che inala, se sia la causa della morte oppure no. Se gli serva per riuscire a scrivere il messaggio nonostante i blocchi che gli hanno imposto oppure sia invece la musica a sbloccarlo.
La canzone di masini, se non avessi letto i commenti, non l'avrei riconosciuta, e crea un attimo di smarrimento provando ad interpretarla come parte della narrazione.
Perderei quei cyber-X, perché danno troppo l'idea "voglio creare un'atmosfera fantascientifica con parole evocative ma senza spiegare davvero di cosa parlo", cyber-, psico-, robo-, -ware, astro-, tutti bruciati!

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ceranu
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Re: Non dal cuore, ma dalle orecchie! (di Francesco Nucera)

Messaggio#12 » venerdì 25 dicembre 2015, 10:20

Ciao Andrea, è difficile cercare qualcosa che non c'è. Il mondo in cui si muove Ciro ha le stesse regole del nostro, è solo lui ad avere un problema. È
"la sua incapacità ad amare"
, tanto che gli altri gli spiegano che non si perde molto, ma Ciro vuole provare lo stesso quel sentimento. Così prova una droga:
"forse non nella maniera giusta, ma c'era riuscito."
Ma anche quella non gli bastava più. Così decide di provare in un altro modo, in un modo che gli avevano proibito.
"Doveva fare l'ultimo tentativo, anche se gli avevano vietato quelle note."

Ripeto, penso per la quarta volta, che la canzone di Masini non è in corsivo solo per un problema tecnico. Per quanto riguarda la parola "Cyber" ci penserò, ma come tutte le altre deciderò man mano se usarle o meno.
Dal tuo commento capisco che non ti sia arrivato nulla del racconto. Cercherò di capire dove modificare.

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mario.pippia1
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Re: Non dal cuore, ma dalle orecchie! (di Francesco Nucera)

Messaggio#13 » venerdì 25 dicembre 2015, 11:21

Scusami per la sincerità, Ceranu, ma mi sembra di notare un po' di fastidio per le ripetute annotazioni sul corsivo mancante.
Tutti hanno capito che si sia trattato di un problema tecnico, che poi tecnico non è: semplicemente hai dimenticato di mettere i corsivi (c'è una scritta in alto nell'editor che te lo ricorda).

Ma il lettore parte dal prodotto finito, da quello che ha davanti, con virgole, virgolette, puntini di sospensione presenti o mancanti, e sono abbastanza convinto che anche le prossime recensioni parleranno del problema "editing grafico".

Secondo me dovresti portare pazienza ;-)

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ceranu
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Re: Non dal cuore, ma dalle orecchie! (di Francesco Nucera)

Messaggio#14 » venerdì 25 dicembre 2015, 11:46

Marco, il fastidio nasce proprio da quello, io il corsivo l'avevo messo e ti assicuro che conosco abbastanza bene l'editor ;)

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beppe.roncari
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Re: Non dal cuore, ma dalle orecchie! (di Francesco Nucera)

Messaggio#15 » sabato 26 dicembre 2015, 8:55

Ciao Francesco, ben ritrovato!
Quel che penalizza un po' il racconto è che non si capisce esattamente che cosa succeda e quali siano le conseguenze delle varie azioni. Ci mancano i "presupposti di conoscenza" del "mondo della storia" e quindi non si riesce a seguire e a capire il sacrificio del protagonista.
Anche dopo la rilettura sono costretto a inventarmi una storia io per far quadrare le cose, tipo, mondo futuristico in cui si assumono droghe per generare i sentimenti. Ma droghe o impianti o tecniche psichiatriche 4.0?!? Boh? Tutte ipotesi valide, ma imprecise...
Alla prossima! Bella l'idea, comunque. :-)

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erika.adale
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Re: Non dal cuore, ma dalle orecchie! (di Francesco Nucera)

Messaggio#16 » domenica 27 dicembre 2015, 17:59

Ciao Francesco, vengo in pace e ti dico subito che la canzone di Masini l'avevo riconosciuta, dunque non reitero la paturnia sulle virgolette ( o corsivo che sia) ;-).
Dunque, veniamo al senso della storia: Ciro è stato operato al cuore ( sostituito con un meccanismo, credo) e, benché i sentimenti non vengano da atri e ventricoli, non riesce più ad amare. Forse per un suo "blocco" psicologico, visto quanto dice lo psichiatra (cyber: anche io non ho amato troppo il termine, che mi pare quasi un infodump, abbiamo capito di essere nel futuro), forse per altro visto gli hanno nascosto il dispositivo musicale che potrebbe emozionarlo troppo. Le droghe sono inutili, gli viene in aiuto la musica ( a lui proscritta), che lo fa amare per un istante e, contemporaneamente, lo uccide. Non ho capito ( e la colpa potrebbe essere tutta mia) se viene ammazzato dal sentimento o dalla canzone. E comunque: perché lo psico gli ha detto che tornerà ad amare se i sentimenti lo avrebbero ucciso? Ci sono tante premesse interessanti, ma fatico a tirare le conclusioni.

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ceranu
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Re: Non dal cuore, ma dalle orecchie! (di Francesco Nucera)

Messaggio#17 » domenica 27 dicembre 2015, 19:42

Ciao Erika, grazie per il commento. Prima di tutto mi aspettavo i complimenti per non aver fatto esplodere nessuna bomba :)
Chiedo scusa per le risposte piccate e provo a rispondenti.
Ciro muore per "colpa" della canzone di Masini che, nelle mie intenzioni, gli erano vietate perché conteneva delle note "proibite" (mettila così, il principio è lo stesso per cui dobbiamo spegnere i cellulari in aereo)
Lo psicologo gli dice che "l'amore ha un prezzo", ma in senso più assoluto, non medico.
Per quanto riguarda i Cyber hai ragione, suonano molto come infodump, ma spesso in MC servono a rendere meglio l'idea, temevo che la sola placca di metallo non bastasse a rendere l'idea. Spero d'aver chiarito alcuni punti. :)

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erika.adale
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Re: Non dal cuore, ma dalle orecchie! (di Francesco Nucera)

Messaggio#18 » domenica 27 dicembre 2015, 21:37

Ora ho capito.
P.S. in effetti ho iniziato a leggere pensando: chi farà saltare per aria, questa volta? :-) Buon compleanno!

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ceranu
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Re: Non dal cuore, ma dalle orecchie! (di Francesco Nucera)

Messaggio#19 » martedì 29 dicembre 2015, 0:16

Grazie per gli auguri :)
In effetti, pensandoci bene, Ciro poteva diventare un ordigno che innescato dalla musica di Masini faceva esplodere il palazzo. Terrò buona questa idea per la prossima volta :P

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alessandra.corra
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Re: Non dal cuore, ma dalle orecchie! (di Francesco Nucera)

Messaggio#20 » martedì 29 dicembre 2015, 11:30

Ciao Francesco,
Il tuo racconto è scritto molto bene e ha il pregio di riuscire a mostrare il pensiero e le azioni del protagonista in modo chiaro. La storia ha il suo fascino, manca però di alcuni elementi per riuscire a comprenderla al meglio.
Altra nota, che sia il cuore (organo vitale) a far provare sentimenti è simbolico, in realtà tutte le nostre emozioni partono dalla mente. Forse avresti potuto dire che Ciro era stato operato al cervello, questo avrebbe ancor meglio giustificato la sua incapacità di amare nonostante il suo ossessivo desiderio di riuscirci.
Alla prossima!

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Vastatio
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Re: Non dal cuore, ma dalle orecchie! (di Francesco Nucera)

Messaggio#21 » martedì 29 dicembre 2015, 15:37

Ciao,
una interpretazione decisamente originale del tema con tocchi di classe non da poco. Che Masini possa uccidere credo che ognuno di noi l'abbia pensato almeno una volta.
Trovo però una grossa incongruenza interna. E' vero che vuoi giocare sulla dualità cuore/amore, ma non puoi avere due voci "autorevoli" (eliminando la massa ignorante) e discordanti: il cyber psichiatra e il cyber chirurgo non possono avere due visioni discordanti.
Al netto dei corsivi mancanti, che aiuterebbero il colpo d'occhio, a individuare i tragici versi trovo il tutto chiaro e ben costruito.

alexandra.fischer
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Re: Non dal cuore, ma dalle orecchie! (di Francesco Nucera)

Messaggio#22 » venerdì 1 gennaio 2016, 15:37

La storia è davvero struggente. Ciro ama Marica, ma non riesce a dichiararsi perché l'intervento di cyber chirurgia gli ha reso micidiale provare sentimenti (il finale lo prova in tutta la sua spietatezza. Quando si dichiara via cellulare, Ciro muore). Il tema è rispettato ed è un'ottima storia. Solo che meriterebbe qualche sistemata: ad esempio, non spieghi come mai dichiarare l'amore uccida Ciro. E anche il personaggio del cyber psichiatra stona un po', in assenza di tale spiegazione (gli dice che può amare comunque, sì, ma come, se già un SMS può ucciderlo?). Per il resto, mi piace come hai reso vivi i personaggi. E' una SF davvero molto verosimile. Bravo.

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Monica Patrizi
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Re: Non dal cuore, ma dalle orecchie! (di Francesco Nucera)

Messaggio#23 » venerdì 1 gennaio 2016, 23:35

Ciao Francesco,
Complimenti,
La tua mi sembra una buona prova, stilisticamente convincente. Non si intuisce subito che il protagonista sta ascoltando una nota canzone di Masini, nell' iperspazio, ma ci si può arrivare, anche senza le virgolette. Trovo invece poco chiare e poco sviluppate le motivazioni, ciò che è il propulsore della storia e delle azioni del protagonista. A rileggerci!

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alberto.dellarossa
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Re: Non dal cuore, ma dalle orecchie! (di Francesco Nucera)

Messaggio#24 » domenica 3 gennaio 2016, 13:42

Ciao Francesco.

Il tema è interessante, soprattutto nel tentativo di recuperare l'amore attraverso un'accelerata di popper. La musica come forza così potente da uccidere (o meglio, da far morire per amore) è un bell'artificio per dare una svolta al racconto. Tuttavia neppure io ho apprezzato il tentativo - forzato, direi - di dare un taglio futuristico. Operazione che di solito ti riesce a meraviglia, questa volta ha sortito l'effetto contrario. Inoltre ho fatto un po' di fatica a seguire bene le motivazioni del protagonista e la correlazione tra operazione e assenza di sentimenti. Si possono intuire ma, allo stato attuale, il racconto non scorre come dovrebbe. La dipendenza tra la canzone e la morte poi mi sfugge: diciamo che ci sono diversi aspetti fumosi che inficiano sulla riuscita.

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antico
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Re: Non dal cuore, ma dalle orecchie! (di Francesco Nucera)

Messaggio#25 » mercoledì 6 gennaio 2016, 20:31

Un racconto ben scritto, ma assai forzato. Senza cuore niente amore e allora come? Olfatto, infine udito e vediamo che succede e una volta trovata la via ecco la morte che senza il cuore a contenerlo troppo amore uccide. Bene, la tesi è interessante, ma la inserisci a forza in una situazione tra le più semplici quale quella di scrivere un messaggio. Allo stato attuale per me è un pollice ni proprio per la senzaione di artificiosità che mi ha trasmesso, ma di sicuro merita una riscrittura.

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