L'ultima volta - Roberto Romanelli

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Vastatio
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L'ultima volta - Roberto Romanelli

Messaggio#1 » martedì 22 dicembre 2015, 0:54

Gianni fermò la Multipla e scese dall'auto senza spegnere i fari.
- Questa storia deve finire! - Francesco uscì sbattendo la porta del passeggero guardandosi attorno spaesato - Dove siamo stavolta?
- Un boschetto dietro la cascina di Zia Marta. Non ci gira nessuno se non in estate - nel frattempo aveva aperto il portellone del baule e stava rovistando in una sacca.
- Forza, mettiteli - Gianni gli lanciò un paio di guanti da lavoro.
- Merda! Che sia l'ultima volta. - disse sbuffando.
- Sono sicuro che questa sarà l'ultima, l'hai sentita anche tu Madame Violetta, sono stato MALEDETTO e questo è l'unico sistema.
Gianni afferrò una pala e passò l'altra all'amico.
- Io ti ho aiutato falsificando i dati al concorso pubblico, se ora prendi 4000 euro al mese senza fare un beneamato cazzo tutto il giorno è merito mio. Quindi mi aiuti. E' a questo che servono gli amici.
- Porca puttana Gianni, non puoi continuare a rinfacciarmi sempre quella storia. E' diverso dai. Tu ti scopi delle troie e poi, neanche so come cazzo fai, incasini tutto e ci troviamo in qualche boschetto della tua famiglia a scavare buche.
Gianni lo guardò serio - Hai ragione, ma sono sicuro che questa è l'ultima volta. Madame Violetta mi ha fatto due volte il giro di carte e il responso era sempre lo stesso. La maledizione sarebbe finita oggi e, guarda caso, stamattina ho litigato con Samantha e...
- Gianni, non puoi credere a tutte quelle stronzate. Siamo nel 2015, cazzo!
- Stronzate, certo, però ci ha preso quando mi ha sconsigliato di andare in vacanza col Verti e quelli si son trovati la finanza in barca che gli ha smerigliato culo e conto in banca.
Francesco non replicò, tanto era inutile.
Come sempre Francesco scavava cinque e Gianni uno, stesso rapporto dei loro stipendi.
Dopo due ore passate a sbuffare e allargare la buca si fermarono per riprendere fiato.
- Gianni, se non muovi un po' il culo anche tu non ce la facciamo a finire questa volta. Anche avendola fatta a pezzi ci serve più spazio. - Francesco osservava il sacco nero all'interno della Multipla.

Altre due ore ed entrambi giudicarono la buca abbastanza grande. Gianni salì dietro e cominciò a spingere il sacco nero fuori dall'auto. Anche in due era difficile da trasportare, i pezzi all'interno sbilanciavano ogni volta il peso e a trascinarlo per terra c'era il rischio che si rompesse creando un macello.
Ricoprirono tutto di terra e risalirono in macchina.

- Gianni, però ora mi devi spiegare come pensi di giustificare la cosa lunedì, non avete una riunione dei direttori? Non pensi sia un po' strano farla in sala conferenze con dodici sedie attorno a un cazzo di niente, non siete mica gli alcolisti anonimi!
- A qualcosa penserò, non è colpa mia se per esorcizzare la maledizione devo allontanarmi dai luoghi in cui abbiamo consumato il primo amplesso. Madame Violetta è stata chiara.
In effetti una volta aveva chiesto che smantellassero l'ascensore da un giorno all'altro, un tavolo non doveva essere poi chissà che problema alla fine.



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antico
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Re: L'ultima volta - Roberto Romanelli

Messaggio#2 » martedì 22 dicembre 2015, 0:56

Tuttapposto, buona Strukul Edition anche a te!

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Angela
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Re: L'ultima volta - Roberto Romanelli

Messaggio#3 » martedì 22 dicembre 2015, 14:35

E bravo Roberto che hai trovato l'escamotage della veggente per giustificare la maledizione. Tema centrato, trama interessante e originale e stile decisamente migliorato. Il racconto funziona perché incuriosisce il lettore e questa maledizione che pende come una spada di Damocle sul protagonista è l'elemento portante attorno al quale la storia ruota.
Descrizioni molto buone fino a questo punto:

Anche in due era difficile da trasportare, i pezzi all'interno sbilanciavano ogni volta il peso e a trascinarlo per terra c'era il rischio che si rompesse creando un macello.
Secondo me sei stato troppo analitico spiegando al lettore cosa c'è che non va nel dettaglio. La seconda parte andrebbe limata a mio avviso.

Ricoprirono tutto di terra e risalirono in macchina.
Questa, rispetto al testo che lo precede e che prosegue in modo lento misto a dialoghi, è un'accelerazione. Il testo deve essere bilanciato.

Prova da pollice tendente all'alto. Bravo.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

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Callagan
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Re: L'ultima volta - Roberto Romanelli

Messaggio#4 » martedì 22 dicembre 2015, 15:32

Ciao, Roberto. Premetto che non amo i racconti che per tutto il racconto ti fanno credere una cosa e nel finale ti spiattellano la vera verità. In particolare quando questa vera verità non ti porta a una riflessione sulle emozioni che hai provato leggendo la prima parte (esempio banale: immedesimarsi e provare simpatia per quello che nel finale si rivela un assassino stupratore seriale).
Detto questo, mi è piaciuto il tuo modo di narrare almeno per tre quarti del racconto. Dialoghi credibili, veloce botta e risposta coronato da dettagli sull'ambiente dove si svolge l'azione. Tutto molto efficace e funzionale. Il finale invece mi ha convinto meno da un lato per i motivi menzionati sopra, dall'altro perché anche da un punto di vista della narrazione mi ha dato l'impressione di essere zoppicante, meno brillante ed efficace.

alexandra.fischer
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Re: L'ultima volta - Roberto Romanelli

Messaggio#5 » mercoledì 23 dicembre 2015, 14:55

L’ultima volta di Roberto Romanelli Gianni e Francesco sono due personaggi molto ben costruiti. Il dialogo scorre splendidamente e li rende in modo molto credibile. Gianni è un tipo opportunista (ha sfruttato Francesco per falsificare la prova di concorso e lo sta sfruttando anche quando si tratta di far sparire un tavolo maledetto, legato al luogo del suo primo amplesso con Samantha) e questo per via di un maleficio trovatogli dalla sensitiva Madame Violetta (la quale lo ha salvato dal brutto destino dei Verti, beccati dalla finanza durante le ferie in barca). La vittima della superstizione di Gianni è il tavolo aziendale (preceduto dall’ascensore). Il tema dell’amore disperato è rispettato in modo molto originale: l’amore disperato non è quello di Gianni per le donne in genere (anche se lo paga con malocchi che Madame Violetta lo aiuta a scansare e che Francesco si ingegna a cancellare eseguendo le istruzioni della sensitiva), lo vedo più come l’amore disperato (amicizia forte, incrollabile) di Francesco che si fa sfruttare dall’opportunista Gianni e non gli dice mai di no, mugugni a parte.

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AmbraStancampiano
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Re: L'ultima volta - Roberto Romanelli

Messaggio#6 » mercoledì 23 dicembre 2015, 16:38

Ciao Roberto,
che dire, sto ancora ridendo.
Il racconto è divertente, l'equivoco ben costruito, il dialogo credibile. Ci sono un po' di imperfezioni, che nel vanno bene per il parlato e il dialogo e un po' meno bene quando invece devi spiegarmi l'azione.
Il tema è rispettato, se la maledizione riguarda l'amore tra Gianni e Samantha. Non ne sono sicura, l'impressione che mi da il racconto è quella di una maledizione più ampia che riguarda proprio la persona di Gianni, ma forse se una persona è maledetta sono maledetti anche i suoi amori, boh. Comunque la maledizione c'è e l' "amore" pure.
Il finale è divertente, ma effettivamente è poco credibile che Gianni e Francesco abbiano fatto a pezzi il tavolo della sala riunioni di un'azienda e che nessuno se ne sia accorto, a meno che l'azienda non sia di Gianni. Non ho capito bene chi dei due guadagni di più, in effetti. Apprezzo la battuta con cui tenti di richiamare l'attenzione del lettore su questo punto, ma è effettivamente poco chiara e genera una certa confusione.
Il tono ironico e la situazione ai limiti del surreale sono di mio assoluto gradimento.

Alla prossima!
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

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angelo.frascella
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Re: L'ultima volta - Roberto Romanelli

Messaggio#7 » mercoledì 23 dicembre 2015, 23:05

Ciao, Roberto.

Idea simpatica e divertente con qualche imperfezione stilistica (per esempio, la frase del “macello” è davvero troppo spiattellata e da rivedere). Di solito non amo i finali che ribaltano la comprensione senza dare qualcosa in cambio o, meglio, trovo siano difficilissimi da scrivere senza far cadere il lettore nella sensazione dell’inganno e qui su MC se ne vedono sin troppo spesso. In questo caso, però, essendo il fine del racconto umoristico, quel finale ci sta benissimo, allegerisce il clima e fa sghignazzare con gusto. Non è chiaro, però, perché Gianni sia in una riunione dirigenziale se guadagna così poco (l’amico guadagna 4000 Euro al mese e lui un quinto di quella cifra, da quello che dici).

PS nota personale: l’idea di un dipendente pubblico che guadagna 4000 Euro al mese è davvero campata in aria...

Buon Natale

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Vastatio
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Re: L'ultima volta - Roberto Romanelli

Messaggio#8 » venerdì 25 dicembre 2015, 23:19

Ciao,

ringrazio tutti per i commenti premettendo che il racconto, soprattutto nella parte finale non soddisfa anche me per una semplice questione di sonno.
Postare a un'ora così tarda è per me impensabile. Infetti non pensavo più e ci sono, oltre ai soliti problemi di "taglio selvaggio", problemi di coerenza interna (per quello che doveva essere).
Il succo del racconto non cambia, la storia è quella, ma il finale è moscio rispetto a come speravo di comporlo.
Detto questo:
@Angela. Brutta frase, ne convengo, ma, come detto sopra, ero incapace di intendere e di volere.
Per quanto riguarda il brusco cambio di velocità è voluto: il lavoro difficile ormai è fatto e ormai loro sono (tagliata via) in macchian sulla strada del ritorno.
@Callagan. Sono d'accordo con te su entrambi i punti che esponi. Però il mio scopo era far sorridere, non tanto pensare, quindi mi sono autoscusato per il gioco un po' sporco che stavo facendo.
@Alexandra. In realtà le posizioni le relazioni dei personaggi sono leggermente diverse da come ti sono filtrate. Ammetto che un po' può essere colpa mia per come ho costruito il testo e per alcune riscritture/tagli non proprio felici. Cercherò di rimediare nel laboratorio.
@Ambra. Già, vedi sopra per le scusanti. La frase sui guadagni era "sarcastica", nella prima stesura era nella testa di Francesco. In toria Gianni è uno dei direttori dell'azienda che ha, con le sue conoscenze, fatto passare a un posizione dirigenziale Francesco in un ufficio pubblico.
@Angelo. Ti ringrazio per avermi liberato dall'ansia del "gioco sporco" nascondendo la verità. Non ho la più pallida idea di quanto possa guadagnare un dipendente pubblico a livelli medio/alti, ma è quello il livello che dovrebbe avere Francesco nel pubblico (volevo usare anche l'antipatia verso un raccomandato ad alti livelli)

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marco.roncaccia
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Re: L'ultima volta - Roberto Romanelli

Messaggio#9 » martedì 29 dicembre 2015, 23:15

Ciao Roberto,
mi è piaciuto molto il tuo racconto e come hai declinato il tema. Il finale è divertente. Fosse stato il contrario (far credere al lettore che i personaggi stavano seppellendo un tavolo e poi scoprire che era una cadavere) sarebbe stato banale.
Il racconto è veloce, i dialoghi ben congegnati. Forse avresti dovuto curare un po’ più la descrizione delle azioni come ti è stato già fatto notare da altri. Nel complesso una buona prova.

Sybilla Levanti
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Re: L'ultima volta - Roberto Romanelli

Messaggio#10 » mercoledì 30 dicembre 2015, 23:04

Va beeeeene....non avevo colto che la vittima del duo fosse il povero innocente tavolo e non Samantha!!! Ora sto ridendo come la scema che sono (e mi trovo in un pub, con inglesi che mi guardano basiti...).
Trovo l'idea divertente, la maledizione che si compie non sulla persona ma sulle cose associate è originale.
Alcuni punti sono un po' oscuri ma, come prevedibile, a causa di orari, limiti e altre catastrofi naturali.

Fabiana Donato
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Re: L'ultima volta - Roberto Romanelli

Messaggio#11 » giovedì 31 dicembre 2015, 19:40

Ciao Roberto! È interessante la tua idea, soprattutto perché è sviluppata coerentemente e correttamente. Hai realizzato un'atmosfera che illude il lettore, tanto da fargli credere fino all'ultimo della realizzazione di un efferato omicidio tra fidati, quando invece alla fine l'ossessione dell'amico sconvolge la situazione! Un amore maledettamente concreto e devo dire che ho apprezzato la parte della maledizione, sei stato geniale! Nel complesso: geniale e coerente. Alla prossima :)

Zebratigrata
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Re: L'ultima volta - Roberto Romanelli

Messaggio#12 » domenica 3 gennaio 2016, 19:19

Ciao Roberto,

ho davvero poco da dirti, il racconto mi piace e il finale a sorpresa funziona bene!
Unica nota: forse con una protagonista femminile al posto di Gianni avresti evitato l'inghippo dell' “anche avendolA fatta a pezzi” che una volta scoperto che nel sacco c'è un tavolo delude un po', gioco sporco da parte dell'autore. (Sì, si può dire anche tavola, ma non mi convince.)

Altro dettaglio 'l'hai sentita anche tu Madame Violetta': non ce li vedo i due amici che vanno assieme da quella che suona come una cartomante... forse meglio qualcosa come 'ma Madame Violetta ha detto proprio così'.. insomma eliminerei il dettaglio.

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antico
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Re: L'ultima volta - Roberto Romanelli

Messaggio#13 » martedì 5 gennaio 2016, 0:20

Racconto che pongo un gradino sotto a quello di Flavia Imperi pur condividendone la struttura "a sorpresa" a causa di un finale meno efficace soprattutto per questa maledizione non ben definita che rende evidente la fretta che hai avuto nel chiuderlo. Quanto precede è corretto e godibile anche se forse un pelo troppo prolisso. Sono curioso di vederlo nella sua forma corretta nel lab. Al momento è un pollice leggermente tendente all'alto.

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