L'amore perfetto

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Monica Patrizi
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L'amore perfetto

Messaggio#1 » martedì 22 dicembre 2015, 1:33

Giorgia era nata con un piccolo ritardo cognitivo.
Così piccolo che i genitori poterono dire di non essersene mai accorti.
Era una bambina graziosa, perfetta ai loro occhi, con i capelli lisci e corposi come tagliatelle, le guance come due cachi maturi e gli occhi verdi come grandi capperi salati, perché farsi delle domande?
Quando le maestre li mandarono a chiamare per parlare delle difficoltà della bambina e la necessità di una valutazione da uno specialista, i genitori pensarono che, senza dubbio, le matte fossero loro. Giorgia aveva delle piccole ossessioni, ma chi è che non le ha, pensavano.
Lei adorava i ciucci, li rubava dalla bocca degli altri bambini, a scuola, al parco, li nascondeva in tasca e li portava a casa.
Aveva il cassetto pieno di ciucciotti di ogni tipo e misura, sporchi, rotti, consumati, trasparenti, colorati. Diceva che le servivano perché anche lei un giorno sarebbe stata mamma.
Decisero di cambiare plesso scolastico.
Una, due, dieci, mille volte.
Finché Giorgia terminò la scuola dell'obbligo, e di quel piccolo ritardo, minuscolo come una macchia di sugo sul grembiule, i suoi genitori poterono dimenticare.
Tornò loro in mente quella sera che suonarono i carabinieri alla loro porta. Avevano fermato una giovane ragazza dai capelli lisci come tagliatelle, che vagava in stato confusionale tra i viottoli del parco. Aveva nelle tasche dei ciucci nuovi, diceva che presto sarebbe diventata mamma, avrebbe avuto anche lei una famiglia.
Glielo aveva promesso il custode del parco.



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antico
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Re: L'amore perfetto

Messaggio#2 » martedì 22 dicembre 2015, 1:48

Fuori tempo, ma caratteri ok, per te un malus minimo, ma sei dentro! Buona Strukul Edition!

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Angela
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Re: L'amore perfetto

Messaggio#3 » martedì 22 dicembre 2015, 20:14

Ciao Monica, il tuo racconto ha un bel picco nel finale che non ti aspetti, uno di quelli che ti coglie impreparata e che ti ricorda che le favole non esistono, se non nei libri. Eppure, il tono con cui ci avevi abituati era quasi di tipo fiabesco, sei brava in questo. Ho trovato però, diversi errori sia nella punteggiatura che nella forma. Se mai dovessi rivedere il testo, spero ti saranno utili. Per l'aderenza al tema ho qualche dubbio, lo rileggerò in fase di stesura della classifica. A rileggerti.

Così piccolo che i genitori poterono dire di non essersene mai accorti.
Qui avrei usato una forma verbale più semplice “i genitori non se ne erano mai accorti”.

Era una bambina graziosa, perfetta ai loro occhi, con i capelli lisci
Inverti. “Ai loro occhi era una bambina graziosa, perfetta…”

verdi come grandi capperi salati, perché farsi delle domande?
Punto al posto della virgola.

Aveva il cassetto pieno di ciucciotti di ogni tipo e misura, sporchi, rotti, consumati, trasparenti, colorati.
Due punti prima di introdurre i ciucci.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

alexandra.fischer
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Re: L'amore perfetto

Messaggio#4 » mercoledì 23 dicembre 2015, 16:31

L’amore perfetto di Monica Patrizi Il tuo racconto, seppure brevissimo, rispetta il tema dell’amore disperato in modo efficace e riguarda l’istinto materno presente nella piccola Giorgia, forse iperprotetta dai suoi per via del piccolo ritardo cognitivo. Di lì, la sua precoce consapevolezza di non essere come le altre bambine e di non poter avere una vita normale (intesa come maternità) e dunque, ecco l’ossessione per i ciucci, che ruba fin da bambina mentre ripete a tutti il suo desiderio di maternità e famiglia. Mostri la vita di Giorgia da bambina con pochi tratti: le molte scuole cambiate e fin qui, bene, però non descrivi la vita di Giorgia giovane donna, la mostri sempre maniaca dei ciucci e assecondata dal custode del parco quando parla di maternità e famiglia (sembra di sentirlo dire: sì, sì, certo, ora vai però) e questo è un punto debole del racconto, dovresti scrivere qualcosa più di lei (ho capito dalla sorpresa dei genitori quando i carabinieri la portano a casa loro in stato confusionale che ha una vita da adulta: come si spiega allora che non abbia superato la mania? Oppure lo ha fatto e le è tornata? Ecco le parti da chiarire allungando la storia).
Originali le metafore per descrivere Giorgia: capelli come tagliatelle. Guance come cachi maturi, occhi come capperi verdi.

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Callagan
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Re: L'amore perfetto

Messaggio#5 » giovedì 24 dicembre 2015, 17:11

Ciao, Monica. Credo che il tuo racconto non sia sviluppato. Complice il fatto che sia compresso in 1,5k... ho visto che hai pure consegnato fuori tempo, immagino che non potessi davvero fare di più in questo senso. Apprezzo invece l'interpretazione del tema, l'amore maledetto dei genitori nei confronti della propria figlia che finisce per offuscargli la ragione e tenere un comportamento che si rivela del tutto controproducente.
Immagino i problemi avuti dalla ragazza durante la scuola dell'obbligo, cosa della quale tu fai soltanto un piccolo accenno. Ma i problemi della ragazza sarebbero esplosi non appena i ragazzi a scuola sarebbero diventati più smaliziati. Insomma, non mi convince il fatto che i genitori si "dimentichino" del "piccolo" problema della ragazza... una cosa è ignorare, altra è dimenticare. Immagino che abbiano cercato in tutti i modi di ignorarlo, con scarsi risultati a ogni modo.
Ti suggerirei di rivedere il pezzo nel quale scrivi "Tornò loro in mente quella sera che suonarono i carabinieri alla loro porta. Avevano fermato una giovane ragazza dai capelli lisci come tagliatelle." Qui mi immagino i carabinieri che dicono di avere trovato una ragazza "con i capelli lisci come tagliatelle", cosa assolutamente non credibile.
In generale, ripeto, il racconto c'è nel suo scheletro ma non è sviluppato.

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angelo.frascella
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Re: L'amore perfetto

Messaggio#6 » domenica 27 dicembre 2015, 0:13

Ciao Monica.

Il tuo racconto è carino, ma risulta troppo narrato e poco sviluppato. Sembra più una sinossi che un racconto completo. Inoltre non mi convince molto la terminologia che usi (che è l’unica cosa che ho a dispozione per farmi qualche idea su Giorgia) visto che non ce la mostri in azione: un piccolo ritardo cognitivo è una cosa, una compulsione a prendere i ciucci altrui un’altra. Da cos’è affetta, dunque, Giorgia? Quello che cambia è il senso del finale: il giardiniere si è approfittato di una ragazza con un ritardo? Oppure era semplicemente affetta da una sindrome ossessiva compulsiva ormai dimenticata e una violenza gliel’ha risveglato? Oppure sono vere entrambe le ipotesi? In ogni caso il finale è incisivo ed è la cosa che più mi è piaciuta del racconto.

Buon Natale

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marco.roncaccia
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Re: L'amore perfetto

Messaggio#7 » martedì 29 dicembre 2015, 19:02

Ciao Monica,
sono al corrente delle difficoltà che hai avuto nello scrivere con il cellulare e dei problemi legati al login col forum.
Nonostante questo sei riuscita a tirare fuori una traccia interessante e una voce da fiaba convincente, tanto che nel finale riesci a stupire. E’ un’ottima idea che a mio avviso dovresti continuare a sviluppare con una tastiera e con il tempo necessario dalla tua. Quello che hai postato è una ottima traccia ma dovresti farci vedere in azione i personaggi più che raccontarceli. Il lettore vorrebbe assistere a delle scene in cui il ritardo della piccola si manifesta e in cui i genitori girano la testa dall’altra parte. Poi, una volta cresciuta, vorrebbe vederla in quel parco, con il custode, sapere cosa le dice per sedurla, cosa succede.
Penso che sarebbe un vero peccato non dare a questo racconto una seconda chance. Hai una buona penna e delle ottime idee. Devi solo familiarizzare un po’ con il formato MC :)

Ad @Angela qui sopra faccio notare che c’è una differenza
tra “Così piccolo che i genitori poterono dire di non essersene mai accorti.”
e “i genitori non se ne erano mai accorti”. La stessa che c’è tra far finta di non vedere e non vedere. Il racconto si gioca tutto lì. La piccola patologia della figlia incontra la grande patologia dei genitori: il fatto che non vogliono / riescono ad accettare il ritardo cognitivo della piccola.

Sybilla Levanti
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Re: L'amore perfetto

Messaggio#8 » giovedì 31 dicembre 2015, 0:11

Un amore così perfetto da trasformarsi in una maledizione: bella idea ma poco sviluppata (ho letto che hai scritto col cellulare e che hai avuto problemi di login e hai tutta la mia solidarietà in questo). La trama mi sembra tranciata, come se avessi di netto tagliato una parte fondamentale del racconto. Cosa succede a Giorgia dopo la scuola dell'obbligo (che termina a sedici anni) e fino alla sera in cui si presentano a casa i carabinieri? E perché proprio allora se ne ricordano? Son passati anni? mesi? Questi stralci temporali confondono un po'.

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AmbraStancampiano
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Re: L'amore perfetto

Messaggio#9 » giovedì 31 dicembre 2015, 15:26

Ciao, piacere di leggerti :)
Il racconto è un pugno nello stomaco, interessante, con delle belle similitudini la cui ripetizione sulla fine però a me sembra un po' forzata. E' improbabile che i carabinieri definiscano la ragazza come una "con i capelli lisci come tagliatelle" in effeti, anche se l'immagine che crei la prima volta è molto bella.
Non sono un'amante delle metafore culinarie, a meno che il testo non sia attinente; ciononostante tu le gestisci bene, e riesci a far sembrare questa bambina una bella bambina e non un'insalata.
Manca un episodio centrale, uno sviluppo del ritardo, una prima comparsa del custode del parco, qualcosa insomma che sviluppi la storia e guidi il lettore verso la conclusione che le vuoi dare, che è molto forte ma dovrebbe trovare ancora più forza partendo da riferimenti che nel testo mancano, e che ben organizzati costruiscono il climax finale.
Ho letto che hai avuto problemi a consegnare, be', posso dirti che non si nota e che il racconto, se sistemato adeguatamente nella parte centrale, potrebbe diventare un buon racconto, che offre uno spaccato su situazioni ahimè molto attuali ma sottovalutate. Mia madre insegna in una scuola materna, e so quante volte ha segnalato ai genitori dei piccoli ritardi dei suoi bambini, venendo spesso ignorata o anche insultata.
Per ciò che riguarda il tema, sono indecisa: l'amore di due genitori che non vogliono vedere può davvero dirsi maledetto o è solo più ingenuo, più protettivo?
Alla prossima!
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

Fabiana Donato
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Re: L'amore perfetto

Messaggio#10 » giovedì 31 dicembre 2015, 18:40

Ciao Monica! Non vorrei essere brutale nel giudicare il tuo racconto, purtroppo devo fare la parte della perfida. Non riesco a digerire la "piccolezza" del tuo testo, non perché io non apprezzi questa tipologia di forma, anzi aspiro alla "brevitas" delle Favole di Fedro. Mi piacerebbe imparare questa tecnica, ma è difficile per chi è prolisso come me e non riesce a condensare coerentemente in uno spazio così breve una storia soddisfacente. Il mio consiglio è di riprovarci! La prossima volta arricchisci questa splendida favola, iniziata e finita bene, ma con uno svolgimento troppo piatto. Nel Complesso: da rivedere, ma sicuramente da rileggere! Alla prossima :)

Zebratigrata
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Re: L'amore perfetto

Messaggio#11 » domenica 3 gennaio 2016, 19:25

Ciao Monica,

interessante la tua interpretazione del 'maledetto amore' che rende i genitori ciechi ai problemi della figlia. Mi piacciono molto i paragoni che fai usando il cibo, danno al tutto un tono da favola e un tocco inquietante, che rendono il finale ancora più crudo.

C'è qualche refuso sparso qua e là, e secondo me sarebbe meglio nell'ultima parte usare 'lisci e corposi come tagliatelle' in modo da ripetere esattamente le parole usate nella prima parte, per mantenere il tono fiabesco.

Per il resto nulla da dire, un bel racconto.

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antico
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Re: L'amore perfetto

Messaggio#12 » mercoledì 6 gennaio 2016, 18:02

Un raccontino brevissimo, ma denso di significato. Vado controcorrente e dico che la brevità mi sta bene, che il tutto si esplica in una sorta di storia morale dei giorni nostri in cui gli strumenti per correggere ci sarebbero anche, ma che troppo spesso un "amore maledetto" impedisce di usare. Un pollice quasi su per me, giusto perché voglio darti la possibilità di correggerlo su un vero pc prima di portartelo sulla vetrina. Brava.
Ps: il titolo è geniale.

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