Scontri - Roberto Romanelli

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Vastatio
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Scontri - Roberto Romanelli

Messaggio#1 » martedì 19 gennaio 2016, 0:08

Roberto si sentiva uno straccio. I muscoli dolevano e le tempie pulsavano senza sosta. In due giorni aveva accumulato forse un paio d'ore di sonno agitato.
Si alzò a fatica e si diresse nel bagno. Fissò nello specchio il glifo sulla fronte chiedendosi se fosse stata davvero una buona idea.

Due giorni prima…

- Mirco, ho bisogno di soldi - Roberto fissava l'amico da dietro una birra.
- Posso prestarti qualcosa, quanto ti serve? - Mirco pose la domanda mentre apriva il frigo per una ricarica.
- No, questa volta è diverso. Devo trovare un lavoro, un lavoro fisso.
Mirco afferrò una sedia dal tavolo e si sedette.
- Non puoi avere un lavoro fisso senza schierarti, lo sai - i suoi occhi azzurro ghiaccio si piantarono come pugnali su di lui - e tu non hai mai voluto farlo. Perché adesso?
Roberto si mosse a disagio sotto il suo sguardo. Mirco era stato uno dei primi a schierarsi. Quando Cielo ed Inferno avevano rotto la tregua, una decina di anni prima, Mirco aveva scelto senza indugi.
- Perché se voglio combinare qualcosa non posso basarmi sempre sulla tua elemosina.
- E immagino che non MI dirai cos'è che VUOI combinare. Se SEI qui per UNIRTI A NOI allora posso presentarti QUALCUNO.
L'ospite di Mirco si era destato.
- Veramente io - Roberto deglutì; si era preparato, ma un conto era dirlo allo specchio, un altro a un Angelo in simbiosi col tuo migliore amico - pensavo più a una … Arena.
- Sei pa… ECCELLENTE SCELTA MORTALE! - la coscienza di Mirco venne sbattuta in qualche angolo e messa a tacere. Davanti a lui ora c'era l'Angelo che risiedeva nel corpo di Mirco. Si rese conto che non aveva mai chiesto all'amico chi ospitasse.
- SONO ANNI CHE ASPETTO DENTRO A QUESTO CODARDO - il corpo di Mirco si mosse di scatto verso di lui e protese una mano verso la sua fronte.
Roberto era paralizzato dal terrore, si era aspettato una discussione, delle spiegazioni, e invece…
Il palmo era gelo puro che fluì in un attimo in tutto il corpo.
Poi sentì l'Angelo. Nessun depliant delle Agenzie della Scelta poteva prepararti a quello. Immagini e voci di una vita millenaria scorrevano velocemente nella sua testa, sovrapponendosi a quelle della sua ridicola esistenza, schiacciandola senza pietà mentre invocavano vendetta e morte per il nemico di sempre.
Il suo presente era solo uno sfondo confuso: Mirco svenuto sul pavimento, lui che usciva, lui che vagava in strada urlando una sfida in una lingua che non conosceva.
Qualcuno aveva accettato. Il panettiere era schizzato fuori dal negozio latrando e correndo a quattro zampe come un cane, l'aveva atterrato e piantato il palmo sulla sua fronte.
Una nuova ondata di gelo, ancora più violenta della precedente l'aveva steso definitivamente. Si era svegliato poco dopo a casa.
Chiunque fosse stato il vincitore aveva avuto il buon gusto di non lasciarlo in strada prima di andare a festeggiare la vittoria in Cielo o all'Inferno.
Dopotutto i pazzi che offrivano il loro corpo come campo di battaglia erano considerati preziosi da entrambe le parti.



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antico
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Re: Scontri - Roberto Romanelli

Messaggio#2 » martedì 19 gennaio 2016, 0:25

E bravo Roberto che sei riuscito a postare anche questa volta. Limiti ok, buona Tarenzi Edition!

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jimjams
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Re: Scontri - Roberto Romanelli

Messaggio#3 » martedì 19 gennaio 2016, 23:58

Commenti:

3) Scontri di Roberto Romanelli
E qui cominciamo il terzetto che tutto sommato si equivale, ma in qualche modo bisognava metterli in ordine. Questo racconto mi piace davvero molto. Tema a mio avviso centrato in pieno, idea brillante e originale, svolgimento buono. C'è di certo qualcosa da limare, ma non si può chiedere di più con questi limiti di tempo e caratteri. Una storia che potrebbe meritare di essere estesa e che potrebbe sfociare in situazioni divertenti e ironiche a non finire.

cristina.danini
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Re: Scontri - Roberto Romanelli

Messaggio#4 » mercoledì 20 gennaio 2016, 7:50

Ciao Roberto!
Il tuo racconto è per ora il più originale che abbia letto, nonostante aderisca perfettamente al tema. L'unica cosa che non mi è chiara è se il nostro mondo sia una sorta di limbo, e tutti debbano scegliere di andare il inferno, in paradiso, o contendersi l'arrivo finale per mezzo di una battaglia.
Mi è piaciuta molto l'immagina che mi ha subito dato di angeli e demoni, che assistono insieme allo spettacolo offerto dagli uomini senza provare a salvarli né a influenzarli. Complimenti!

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Callagan
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Re: Scontri - Roberto Romanelli

Messaggio#5 » mercoledì 20 gennaio 2016, 12:39

Ciao, Roberto. Certamente il tuo lavoro ha il merito di portare con sé uno sforzo verso l'originalità. Sebbene l'immagine di un mondo governato dallo scontro tra le forze "angeliche" e "demoniache" non sia una novità assoluta, ti lanci comunque nel campo della fantasia. Quel che non ho apprezzato è come questa idea viene esposta: a tratti confusa, sia nei concetti, sia nelle azioni che si svolgono. Da lettore, non sono mai riuscito ad afferrare il senso delle frasi, non sono riuscito quindi a immedesimarmi e godermi la storia. A mio parere il racconto andrebbe riscritto con una maggiore attenzione alle dinamiche che guidano le azioni dei personaggi... Ad esempio all'inizio della storia vedo Mario che apre il frigo e, una frazione di secondo dopo, prende una sedia dal tavolo: c'è un vuoto in mezzo a queste due azioni.

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Angela
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Re: Scontri - Roberto Romanelli

Messaggio#6 » mercoledì 20 gennaio 2016, 18:59

Scontri di Roberto Romanelli.

Confesso di aver dovuto leggere i commenti degli altri lettori per capire alcuni passaggi, ma resto più o meno del parere di Callagan perché, anche se la trama è centrata, ho trovato il testo confuso. La prima parte è scorrevole, ma poi, nel momento in cui entra in scena l'angelo che era nel corpo di Mirko, ho faticato a seguire il racconto che, a mio avviso, manca di chiarezza. Il finale riprende quota, ma non riesce a supplire alla confusione di alcuni passaggi che lasciano troppe domande. Una buona idea sfruttata male.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

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Rionero
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Re: Scontri - Roberto Romanelli

Messaggio#7 » giovedì 21 gennaio 2016, 18:40

Ciao Roberto!

Sicuramente l'idea più interessante del gruppo, ma ho dovuto rileggerlo un paio di volte per avere chiara la situazione (che altrimenti penso sarebbe molto interessante!). Peccato davvero sarei stato curiosissimo di capire meglio questo tuo mondo. Peraltro anche il finale mi rimane non chiarissimo (non gli dicono neanche chi vince? combatte per cosa?).

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Vastatio
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Re: Scontri - Roberto Romanelli

Messaggio#8 » venerdì 22 gennaio 2016, 13:09

Grazie a tutti,

sfortunatamente non riesco a non creare mondi "complessi" e, con le mie scarse capacità descrittive e i caratteri contati, i risultati sono quasi sempre oscuri.

E' anche vero che in questo caso ho voluto creare apposta una situazione di confusione. Nella seconda parte VOGLIO che ci si senta confusi, anche se speravo non così troppo.
Cerco di tenere il narratore appiccicato a Roberto e lui si trova in una situazione a cui non era assolutamente preparato, con la coscienza intontita da MILLENNI di ricordi dell'Angelo che vuoel solo combattere. Quando arriva anche il Demone non può che collassare.


Motivazioni e spiegazioni le butto nello spoiler, in modo che se qualcuno non vuole farsi influenzare non è costretto a leggerle.

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alexandra.fischer
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Re: Scontri - Roberto Romanelli

Messaggio#9 » venerdì 22 gennaio 2016, 19:36

Bellissimo, questo racconto. Lo stile è incisivo, catapulta subito il lettore nella storia. E che spunto: il Cielo e l’Inferno si sono organizzati per affilare ulteriormente le armi nella loro lotta eterna, usando come campo di battaglia il corpo degli umani. Quindi, per avere un lavoro, Roberto accetta di prendersi come ospite nel corpo l’Angelo di Mirco (un codardo, a detta dell’Angelo). Lo si vede dal glifo in fronte e dal gelo che gli provoca ogni volta che si attiva (prima quando l’Angelo entra nel suo corpo e poi nello scontro con il panettiere posseduto dal Diavolo. Ecco qui l’Inferno, ma c’è anche nella condizione di chi deve ospitare gli Angeli). Sai, il panettiere mi è piaciuto, colpo geniale da parte tua, perché mi fa fatta pensare al sogno di Lovecraft sul tram (scritto in una delle sue lettere), quando il mezzo si ferma in una landa desolata e il bigliettaio rivela un tentacolo al posto del volto e l’autista scende dal tram e si mette a correre intorno al veicolo ululando alla luna.

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ceranu
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Re: Scontri - Roberto Romanelli

Messaggio#10 » sabato 23 gennaio 2016, 23:43

L'idea è interessante e originale. Nonostante anche tu sia caduto nella tentazione di scrivere di angeli e demoni, almeno hai cercato di farlo in maniera diversa.
Però, a fine lettura, mi restano un paio di dubbi. Uno è strutturale. Perché parti con lui davanti allo secchio due giorni dopo? Non trovo l'utilità di questa scelta.
L'altro dubbio è sulle motivazioni di Roberto. Perché si offre come campo di battagli? O meglio, tu spieghi quali siano le motivazioni, ma non mi dici cos'ha guadagnato da questo scontro. E poi parlava di “un lavoro fisso”, ma per quello che ho visto non lo è.
Secondo me dovresti riformulare il dialogo iniziale sulla base della fine, perché ho l'impressione che il racconto abbia cambiato direzione e che tu non abbia rimediato.
Ciao e alla prossima.

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Vastatio
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Re: Scontri - Roberto Romanelli

Messaggio#11 » lunedì 25 gennaio 2016, 7:52

Ciao,

grazie per i commenti.
@Cernau
Riguardo ai dubbi sul lavoro, è vero, avrei potuto accennare almeno a cosa ci aveva guadagnato. Sicuramente, se lo metterò nel laboratorio, rimedierò.
A parte il solito problema di caratteri, mi ero erroneamnete convinto che potesse passare un messaggio del tipo: "ha fatto una scelta forse sbagliata e le motivazioni originali non sono più così importanti visti gli effetti".

La partenza "a cose fatte" la uso perché mi piace, per creare curiosità e per togliere l'ansia da "sopravviverà?". Non è questa che voglio creare, voglio che il lettore si concentri più su COSA e COME succede (già che è abbastanza complesso di suo). Se poi riuscisse anche a "colmare" le lacune che lascio sarebbe il top. Dovrebbe servire anche a smorzare l'effetto "E la parte lavoro?": è devastato fisicamente e mentalmente, non ha dormito nulla, è plausibile che non si stia ancora preoccupando di cercare il lavoro che sperava. Mi rendo conto che un micro accenno in coda alla prima parte avrebbe forse aiutato in questo senso

@tutti gli altri confusi
Sul lato "confusione" non credo che cambierò più di tanto. Magari cercherò di migliorare la comprensione di alcune dinamiche (chi sta dentro chi e chi si ritrova senza chi), ma la parte in cui Roberto diventa una Arena deve essere rapida e deve lasciare un senso di "ma cosa è successo?". Il narratore è su Roberto, Roberto è alla sua prima esperienza e non si è informato adeguatamente prima(questo spero sia chiaro visto che, stranamente, lo esplicito), Roberto sviene e non ha ancora avuto il tempo di informarsi dopo (visto lo stato in cui versa).
Capisco che si possa rimanere delusi nel non vedere lo scontro tra Angelo e Demone, ma non lo ritengo essenziale al fine di questo racconto, poiché non era quello che volevo raccontare.

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Jacopo Berti
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Re: Scontri - Roberto Romanelli

Messaggio#12 » lunedì 25 gennaio 2016, 14:28

Farò un'eccezione, commentando anche se siamo in competizione.
A me il racconto è piaciuto: in particolare il procedimento di portare all'attuale e al concreto un fatto senza tempo e "spirituale" o, anche, al "letterale straniante" una descrizione metaforica – in questo caso la contesa tra paradiso e inferno dell'animo umano – è quello che secondo me ha dato i migliori risultati in questa edizione, risultati sostenuti da una buona aderenza al tema.
I dialoghi (salvo una battuta un po' infodump) sono credibili, e l'alternarsi simbiotico della voce di Mirco e del suo ospite è una buona trovata. In questo senso, la "confusione" – posto che ci sia – non mi disturba. Credo che un buon lettore dovrebbe imparare a tenere in sospeso la comprensione del racconto. Dovrebbe farcela per qualche battuta, invece (l'ho visto anche nei commenti miei racconti, a volte) sembra andare nel panico se ad ogni periodo non si ferma e si rassicura "ho capito cos'è successo fino ad ora? / sì!".
Una frase come questa:
"- E immagino che non MI dirai cos'è che VUOI combinare. Se SEI qui per UNIRTI A NOI allora posso presentarti QUALCUNO. / L'ospite di Mirco si era destato. "
è ben fatta. All'inizio non si capisce: cosa sarà quel MAIUSCOLO? Poi si capisce qualcosa in più, poi quando scrivi " Sei pa… ECCELLENTE SCELTA MORTALE!" si capisce 'come funzionano le cose'.
Se vuoi parlare di certe cose ti trovi da una parte quello che critica perché "SHOW DON'T TELL", ma se mostri, come in questo caso hai fatto, ti trovi quello che non capisce cos'hai mostrato (magari, ipotizzo, perché sta ancora rimuginando sul vuoto cosmico tra il frigorifero di Mirco e la sua sedia).
Riconosco però che può non esser facile entrare in dinamiche di generi che non si frequentano. Io non ho avuto alcun problema, ma ipotizzo che sia utile aver frequentato tematiche o forme del genere per capire immediatamente.

Alcune piccole critiche e suggerimenti:
- il "due giorni prima" non mi piace. Ha l'aria di essere una sovraimpressione di un film, ma secondo me semplicemente non ci sta. Ma i tre puntini contribuiscono parecchio al mio storcere il naso. Proverei un'altra resa grafica.
- la frase di infodump di cui sopra: "Non puoi avere un lavoro fisso senza schierarti, lo sai - i suoi occhi azzurro ghiaccio si piantarono come pugnali su di lui - e tu non hai mai voluto farlo.". Letta la tua spiegazione in spoiler, l'unica cosa a cui non ero arrivato era il perché non si può avere un lavoro fisso senza schierarsi. Spiegazione che mi sembra ragionevole. Potresti inserirla attraverso il dialogo. Tipo se il protagonista dice che vuole schierarsi per ottenere un lavoro, perché sua moglie/suo padre o quel che è, ha perso il lavoro perché non si schierava, e hanno preso lui come caprio espiatorio per una scorrettezza di cui non si trovava il responsabile.
- "Qualcuno aveva accettato. Il panettiere era schizzato fuori dal negozio latrando e correndo a quattro zampe come un cane, l'aveva atterrato e piantato il palmo sulla sua fronte". Immagino che qualcuno, di tutta la frase, si sia soffermato sul panettiere. "Perché il panettiere?" "Oddio era stato nominato prima?". Grammaticalmente "il panettiere" è corretto: si riferisce all'unico panettiere dell'unico negozio della zona, quindi il determinativo ci sta. Ma se metti "un" panettiere non dai l'impressione che ci sia qualcosa di più in questa comparsa se non il modo che ha anche il diavolo (o l'altro angelo, a seconda di come usi 'angelo') di entrare in scena.
«Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l'arte di inventare» (Novalis, Frammenti)

Regan
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Re: Scontri - Roberto Romanelli

Messaggio#13 » lunedì 25 gennaio 2016, 23:24

Ciao!
È buona l’idea di legare un problema come il lavoro con il fantasy e anche del flashback iniziale. Anche che l’uomo faccia da contenitore per le varie personalità soprannaturali che si avvicendano. Forse perché alla fine angeli e demoni sono grossi da gestire in così poche battute alcune cose si sono perse per strada e non risultano molto chiare, forse facendo pesare di più il contorno si sarebbe riuscito a far capire qualcosa di questa dinamica schieramento / lavoro, soprattutto anche l’idea che non si sa chi sia davvero l’ospite è bella. Quello che ho notato di più però è come quasi errore il battere sui nomi dei due personaggi, e le azioni un po’ a ‘scomparsa’ (frigo – tavolo…).

Zebratigrata
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Re: Scontri - Roberto Romanelli

Messaggio#14 » lunedì 25 gennaio 2016, 23:58

Ciao Roberto,

anche tu interpreti il tema descrivendo una battaglia tra un angelo e un diavolo: non particolarmente originale ma sicuramente valida.

Trovo che il racconto sia ben scritto ma personalmente non amo l'uso del maiuscolo in romanzi e racconti, tranne che in rari casi. Il mondo moderno ci ha abituato a leggerlo 'gridato', mentre in questo caso lo usi per rappresentare la voce dell'essere che possiede un uomo. Credo che l'effetto sarebbe migliore se ci descrivessi questa voce, o se la distinguessi dal resto attraverso scelte linguistiche piuttosto che ricorrere alla scorciatoia grafica.

L'unico altro punto che trovo poco scorrevole è questo: “Nessun depliant delle Agenzie della Scelta poteva prepararti a quello. Immagini e voci di una vita millenaria scorrevano velocemente nella sua testa...” Sarebbe molto più incisivo se continuasse col 'tu' anche dopo la prima frase nel descrivere l'esperienza della 'possessione', tirandola fuori dal flusso narrativo e rendendola molto più potente per il lettore, almeno per come la vedo io.

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Adry666
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Re: Scontri - Roberto Romanelli

Messaggio#15 » martedì 26 gennaio 2016, 15:19

Ciao Roberto,

tema sicuramente centrato.
Il racconto è interessante ma in alcune parti è piuttosto confuso, come lettore sono stato costretto a rileggerlo due volte e ancora adesso non ho capito alcuni passaggi. Anche le eccessive ellissi spezzano le azioni facendo balbettare il ritmo.
C’è sicuramente bisogno di lavorarci su, magari “unendo un po’ di più i puntini”.
Sinceramente non ho idea di come inquadrare questo racconto nella mia classifica, devo far passare la notte per cercare di digerirlo meglio.

Ciao
A presto
Adriano

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Vastatio
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Re: Scontri - Roberto Romanelli

Messaggio#16 » mercoledì 27 gennaio 2016, 8:18

Ciao,

grazie per i commenti.
@Timetrapoler. Hai centrato bene o male quello che voleva essere il mio racconto. Condivido con te il concetto di "sospensione della comprensione", anche perché scrivo quasi tutto in questo modo. In effetti bisogna avere dimistichezza con questo genere di metodo o, abituati a una sequenza classica a > b > c non ci si trova a proprio agio.
Il due giorni prima... sì, è orrido in effetti. Volevo dare inizialmente un taglio più cinematografico, ma l'intenzione è morta durante la stesura lasciando quel superstite.
L'infodump vedrò di miglioralo nel labo se ci vado, i caratteri in più saranno una panacea per gestire meglio le dinamiche.

@Regan, il lavoro sinceramente non era una mia priorità. Mi serviva solo una motivazione plausibile per il mancato schierarsi e, in quel momento, è stata la prima a venirmi in mente. L'avessi scritto ieri forse avrei detto che voleva trovarsi una ragazza e se non ti schieri non la trovi perché le ragazze vogliono sapere se AMI o se SCOPI. FORTE.

@Zebra. Per il maiuscolo è la soluzione più pulita che ho trovato. Il corsivo, più elegante, l'ho scartato perché meno visibile e in quel momento volevo che si "vedesse". Il frasario diverso era una opportunità, ma in quel momento si è appena destato e a cambiare è solo il "timbro" della voce. Non è che gli metta in bocca molte battute all'angelo, però dopo uso MORTALE.
Avrei potuto "descrivere" il cambio di voce, ma preferisco che ognuno se la immagini come preferisce (che se la rilegga a modo suo dopo aver capito che quello è un angelo): con l'eco, più profonda, squillante. A ognuno la sua interpretazione.
Proverò a riscrivere come consigli, non volevo essere troppo dentro Roberto, ma potrebbe essere un buono spunto per dare più pathos al momento e creare, forse, meno confusione.

@Adry. In effetti obbligo a rileggere per alcune scelte di costruzione. Per la mancanza di chiarezza, ormai ci sono abituato.

F.T. Hoffmann
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Re: Scontri - Roberto Romanelli

Messaggio#17 » mercoledì 27 gennaio 2016, 22:20

racconto interessante e originale, che tuttavia soffre della miseria di caratteri. Sono convinto che uno spazio di20.000 caratteri potrebbero trasformare queste poche scene confuse in un ottimo racconto.
l'idea della carne come Arena metafisica è particolare, sebbene totalmente lasciata all'immaginazione del lettore. Non ci dai indicazioni sulla natura dei combattimenti, sul loro perchè, sugli effetti al corpo e allanima del ragazzo, sul perchè gli schierati son diffidenti, e su ome ci si schiera, nulla del simbolo sulla fronte(immagino sia il nome dell'angelo ma potrebbe essere anche "oggi aperto, si accettano scommesse") o su cosa ci sia in palio al termine del combattimento. Non ci dici davvero quasi nulla. capisco il voler interpretare la confusione del soggetto, ma diciamo che ti sei spinto parecchio oltre.
IMHO, visti i pochi caratteri avresti potuto sviluppare bene solo il dialogo fra protagonista e amico, così da introdurre la tua idea, senza forzare una storia così grande in una tazzina da caffè.

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Vastatio
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Re: Scontri - Roberto Romanelli

Messaggio#18 » venerdì 29 gennaio 2016, 8:25

Grazie Fabio, concordo con te che il background che c'è dietro (o che "dovrebbe" esserci dietro) non può in alcun modo essere stipato in 3000 e forse nemmeno 20.000 caratteri.
Sono lusingato dalla tua curiosità perché questo significa che l'idea, nata e sviluppata in poco meno di due ore, non sia da scartare ma possa avere un futuro più ampio.
Quello che mi chiedo però e se non ti sia lasciato trascinare un po' troppo dalla tua fame di "sapere".

Non ci dai indicazioni sulla natura dei combattimenti -> abbastanza vero, lascio solo intendere che c'è uno "scontro" e che non è fisico (sempre che si capisca, ma mi pare tu l'abbia capito).

sul loro perchè -> la "tregua" tra cielo e inferno è stata interrotta... poi ok, non ho spiegato il perché, ma non è detto che i protagonisti lo sappiano.

sugli effetti al corpo e all'anima del ragazzo -> beh, il corpo mi pare abbastanza "indolenzito", sull'anima/coscienza mi limito a dire che se la sbatacchiano a piacimento e che non sia piacevole il momento del "trasferimento".

sul perchè gli schierati son diffidenti -> vero, questo è uno dei punti su cui mi ritengo in maggior difetto, perché butto la pietra e non guardo nemmeno dove cade.

e su ome ci si schiera -> vero, ma in questo "stralcio" di vita non c'è nessuno che si schiera "adesso".

nulla del simbolo sulla fronte(immagino sia il nome dell'angelo ma potrebbe essere anche "oggi aperto, si accettano scommesse") -> vero, personalmente sono più sulla tua seconda ipotesi, o potrebbe esserci il nome del vincitore dello scontro, o il segnapunti... non lo so nemmeno io (ho pensato a qualcosa del background, non a tutto). So solo che sulle "arene" ci lasciano un segno (e così è ben chiaro che quella è una "arena")

o su cosa ci sia in palio al termine del combattimento. -> la sconfitta dell'altro? Un punto in più per Cielo o Inferno? No, ci deve essere "anche" dell'altro o non sarebbe così conveniente diventare un'arena, a parte i vantaggi in società che però non cito (e qui un'altra GROSSA lacuna)

Non ci dici davvero quasi nulla.
In effetti dico poco, ma in certi casi credo che sia tu che voglia sapere troppo (e ti ripeto, la ritengo un'ottima cosa sia per valutare la mia "idea", sia per giudicare te che "non ti accontenti") nel dettaglio perdendo un po' il focus su cosa sto cercando di mostrare e col punto di vista di chi.

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Flavia Imperi
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Re: Scontri - Roberto Romanelli

Messaggio#19 » venerdì 29 gennaio 2016, 15:07

Ciao Roberto!
Ho letto il racconto tutto d'un fiato e mi è sembrato abbastanza chiaro e accattivante. Se una storia ti prende e vuoi sapere come va a finire, per me hai fatto un buon lavoro. Hai dosato con sapienza gli elementi dell'ambientazione all'interno dei dialoghi senza forzare i personaggi, nonostante poi ci siano alcuni "buchi", come la necessità impellente di un lavoro da parte del protagonista e la sua correlazione con lo schieramento, che non ho compreso. Il finale l'ho trovato un po' confuso. Belle le parole in maiuscolo per far intravedere le entità dei posseduti (comunque il gelo in genere è associato ai demoni! :D) mi ha ricordato un punto meraviglioso di Final Fantasy VIII.
Nel complesso è un buon racconto.
Buon contest!
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Re: Scontri - Roberto Romanelli

Messaggio#20 » venerdì 29 gennaio 2016, 18:51

Devo ammetterlo, condivido anch'io i dubbi espressi da qualcuno in merito a chiarezza e ritmo. Lo dico subito perché è l'unica critica che ti potrei fare: per il resto, l'ambientazione che hai creato mi ha colpito moltissimo, la adoro. Ben delineata e ben presentata - ti consiglierei di continuare a usarla in altre storie (o in ambientazioni per GDR, anche), perché è davvero ispirata. Complimenti.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

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antico
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Re: Scontri - Roberto Romanelli

Messaggio#21 » domenica 31 gennaio 2016, 11:18

Qui come in tanti altri casi sottolineo come sarebbe stato più opportuno evitare tutto il pippone della prima parte per partire dal momento topico, lo scontro, per delineare, disseminando bene le info, sia quanto è preceduto che questo mondo alternativo. Allo stato attuale si percepisce una grande idea poco espressa. Pollice NI, ma da riprendere e affinare.

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