Il mio angelo - di Viola Lodato

KillerQueen
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Il mio angelo - di Viola Lodato

Messaggio#1 » martedì 19 gennaio 2016, 0:11

Sputo un grumo di sangue. Maledetto bastardo. Sollevo la spada e gliela calo sul braccio con tutta la forza che ho. Gli uomini sono così fragili, avevi detto, impassibile, quella volta che papà era tornato a casa e ti aveva mollato un cazzotto perché mentre guardava uno di quei programmi (chissà, sarà stato quello a cui sto partecipando io?) gli avevi chiesto di firmare la pagella. Io ti avevo guardata a bocca aperta, neanche la sua cattiveria sembrava in grado di intaccare la tua innocenza.
Ne arriva un altro da dietro. Mi preparo a colpire, ma sento che finisce su qualcun altro. Guardo l'uomo davanti a me che si regge il braccio sanguinante, urlando. Gli leggo in faccia che non si è ancora arreso. È vero, gli umani sono fragili, ma la loro voglia di sopravvivere non lo è.
Non mi avevi odiata, quando avevo ucciso papà. Non mi avevi guardata come un mostro mentre gli infliggevo l'ennesima coltellata al petto. Era stato semplice, ero più forte e addestrata a uccidere. Mi ero arruolata per te, solo per te. Volevo essere in grado di proteggerti. E tu mi avevi guardata senza alcuna emozione. Riuscivo quasi a leggertelo in testa, eri felice perché papà aveva messo di picchiarmi. Mica avevi capito che papà era morto e l'avevo ucciso io.
Sei stata il mio angelo, per tutti questi anni. Da quando sei nata, ho capito che ti avrei dovuto proteggere da questo mondo, perché tu non ne fai parte.
Quando sento l'ultimo rantolo dell'uomo ai miei piedi, mi rendo conto di avere il volto bagnato dalle lacrime. Gli strappo la lancia dalle mani ormai inermi e mi giro verso quello alle mie spalle. Sento il rumore di ossa (o denti?) che si spezzano.
Ai condannati a morte è permesso di lottare nell'arena, mi avevano detto mentre ti tenevo stretta al mio corpo ancora bagnato del suo sangue. Molti chiedevano soldi per i familiari, mi avevano spiegato.
Cosa avevo da perdere? Sarei morta in ogni caso.
Applausi. Grida. Qualcuno che si avvicina per mettermi qualcosa al collo. Alcuni oggetti vanno a schiantarsi contro il campo energetico che divide loro da noi con un bzzzz.
Il sindaco si alza dagli spalti, facendo segno agli altri di fare silenzio.
“Hai combattuto con onore, Sarah Anderson, e puoi chiedermi quello che vuoi.”
Mi giro verso di te. Sei lì, nella folla, con i denti scoperti in un'espressione di ignara felicità. Ricambio il sorriso. Sei la cosa più bella della mia vita.
“Voglio che uccidiate mia sorella Christine.”
La folla esplode in urla di protesta. Ma io ho gli occhi ancora su di te, e non hai smesso di sorridermi.
Cosa faresti senza di me, mia dolce Christie? È la cosa migliore, senza di me non ce la potresti fare. Gli angeli non possono vivere all'inferno.



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antico
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Re: Il mio angelo - di Viola Lodato

Messaggio#2 » martedì 19 gennaio 2016, 0:27

Ma che grandissimo ritorno! Bentornata Viola! Limiti rispettati, buona Tarenzi Edition anche a te!

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Andrea Partiti
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Re: Il mio angelo - di Viola Lodato

Messaggio#3 » mercoledì 20 gennaio 2016, 17:18

La tua ambientazione mi confonde un po'. Penso che manchi qualche indizio concesso qua e là sin dal principio per calarci in un qualche futuro distopico e creare da subito lo scenario giusto alla storia.
Il programma (televisivo immagino) urla Presente. Spade e lance in quella che supponiamo sia una guerra (si è arruolata) urlano Passato. Il campo energetico grida (definitivamente) Futuro o Presente alternativo.
Penso farebbe bene avere un riferimento corretto sin dall'incipit, anche solo un piccolo dettaglio, che permetta poi di orientarsi nella storia. Ci sono racconti in cui è importante tenere nascosti dei dettagli simili, per un colpo di scena o una rivelazione finale, ma non è questo il caso.
A parte questo problema, il racconto è scritto bene e si legge con piacere. Non soffre neppure dell'alternanza frenetica tra passato e presente, che gestisci bene.
Il tema lo hai preso molto alla larga, faticherei a intuirlo partendo dal racconto, ma questo posso perdonarlo facilmente, condividendo il vizio di "il tema è più un'ispirazione che un obbligo" :)

"messo di picchiarmi" > "smesso di picchiarmi" typo
"Ai condannati a morte è permesso di lottare" > "Ai condannati a morte è permesso lottare" senza "di" quando è pronominale e non è interrogativa.

alexandra.fischer
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Re: Il mio angelo - di Viola Lodato

Messaggio#4 » mercoledì 20 gennaio 2016, 20:08

IL MIO ANGELO di Viola Lodato Sarah Anderson mi ha ricordato in qualche modo Catnip di Hunger Games (il fatto che come condannata a morte debba lottare in un’arena e vinca, ottenendo di poter realizzare un desiderio, me l’ha fatta venire in mente. La immagino come una bella ragazza, dal carattere volitivo. Forse un po’ troppo ribelle; quella pagella non andata giù al padre lo prova. L’averlo ucciso l’ha precipitata nell’Inferno dei condannati a morte costretti a diventare gladiatori per esaudire l’ultimo desiderio e c’è gente che li guarda alla televisione; questo è un altro richiamo agli Hunger Games, che tu rielabori in modo originale. Hai descritto le scene di lotta all’arma bianca con grande maestria). Il Cielo e l’Inferno si mescolano in modo toccante quando Sarah esprime il desiderio di veder morire la sorella Christine, l’angelo che l’ha sostenuta da sempre e che merita il Paradiso (non sopravvivrebbe in un mondo simile senza di lei).

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eleonora.rossetti
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Re: Il mio angelo - di Viola Lodato

Messaggio#5 » giovedì 21 gennaio 2016, 10:45

Ciao Viola,
il tuo Cielo e Inferno si identifica nella contrapposizione tra la figura fanciullesca della sorella della protagonista e l'incubo dell'arena in cui è finita dopo l'omicidio. Anche a me è sembrato di vedere un riferimento (non so se voluto o meno) agli Hunger Games, se proprio devo fare un appunto è che, come altri hanno notato prima di me, ci sono elementi che forse fuorviano dall'intendere che ci troviamo in un futuro distopico. Forse qualche riferimento più esplicito sarebbe stato meglio.
Tema rispetta e buona la resa del combattimento, molto vivido. Bel racconto ;)
Uccidi scrivendo.

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francescocascione
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Re: Il mio angelo - di Viola Lodato

Messaggio#6 » giovedì 21 gennaio 2016, 23:42

Buonasera Viola,

Un racconto doloroso il tuo.
Il senso del dramma ti prende all’inizio e non ti abbandona fino alla fine. Mi piace la scelta di lasciare speranza per poi colpire col finale.
L’intento è mantenuto per tutto il racconto, scegli una rotta e non la smarrisci.
Linguaggio e ritmo restano fedeli alla trama, e il finale colpisce al momento giusto con la forza e la violenza e il dolore e, allo stesso tempo, l’amore presenti in ogni frase.

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maria rosaria
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Re: Il mio angelo - di Viola Lodato

Messaggio#7 » venerdì 22 gennaio 2016, 13:55

Ciao Viola.
Il tuo racconto è scritto bene, la storia è coinvolgente anche se ho colto degli accenni (forse voluti, forse una citazione) a qualcosa di già letto o visto. Senza dubbio non ho grossi appunti da fare anche se mi rimane un po’ di delusione sul finale. Mi stavo immaginando, leggendo, che la protagonista si era arruolata e ora era in qualche guerra lontana, al fronte, in un inferno diverso da quello che aveva vissuto nell’infanzia.
Invece no, ho viaggiato troppo con la fantasia.
Maria Rosaria

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erika.adale
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Re: Il mio angelo - di Viola Lodato

Messaggio#8 » lunedì 25 gennaio 2016, 7:48

Non sono certo la prima a osservare quanta aria di Hunger Games ci sia in questo racconto, comunque ben gestito e con un finale adeguatamente drammatico e, tutto sommato, inatteso. Poi magari non c'entra nulla e tu non hai letto la saga, eppure la psicologia della protagonista sembra proprio la medesima. Nulla da dire sulla forma. Vedo più inferno che Cielo (anzi, il cielo non lo vedo proprio nonostante l'affetto nei confronti della sorella) ma mi rendo conto che il tema possa essere molto interpretato.

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marco.roncaccia
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Re: Il mio angelo - di Viola Lodato

Messaggio#9 » lunedì 25 gennaio 2016, 22:23

Ciao Viola,
anche io ritrovo Hunger Games nel tuo racconto. Ho trovato l’incipit complicato da seguire e un po’ confuso. Il finale invece, a mio avviso è il punto di forza. Per quanto riguarda il tema lo hai affrontato in modo classico, contrapponendo l’angelicità della sorella della protagonista all’inferno che fa da scenario alla battaglia.

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jimjams
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Re: Il mio angelo - di Viola Lodato

Messaggio#10 » martedì 26 gennaio 2016, 12:12

I commenti sullo stile li hai già ricevuti e mi sento di confermare in particolare una qualche difficoltà nella parte iniziale.
Non riesco a inquadrare bene la storia, forse c'è un'ambientazione un po' alla hunger games come dicono gli altri, ma personalmente ho una mia lettura diversa, magari sbagliata.
Christine per me è una creatura ignara, forse persino stupida, magari ha un handicap che la rende così serena e incapace di capire. Questo la rende angelica, inadatta a un mondo di ferocia e competizione. Per questo va protetta, e forse per questo il dono della morte è nella mente della sorella l'unico che può ancora essere portato in dono.

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beppe.roncari
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Re: Il mio angelo - di Viola Lodato

Messaggio#11 » martedì 26 gennaio 2016, 17:45

Ciao Viola, ben trovata!
Il racconto non è molto chiaro. A mio parere, il punto di maggior confusione è quando dici:
È vero, gli umani sono fragili, ma la loro voglia di sopravvivere non lo è.

Se lo sommi alla frase precedente:
Gli uomini sono così fragili

Appare una confusione sull'identità della protagonista (e del suo angelo, che si scoprirà essere la sorella).
Sembra chiaro da quelle due frasi che la protagonista e l'angelo non sono umani, ma fate, angeli, creature mitiche... qualcos'altro. Così non è, però.
Il finale non è molto convincente. Se ha vinto nell'Arena continuerà a vivere, no? E allora perché far ammazzare la sorella che "non potrebbe vivere in quell'inferno senza di lei"?
Non ha molto senso...
Alla prossima!

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Mike009
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Re: Il mio angelo - di Viola Lodato

Messaggio#12 » giovedì 28 gennaio 2016, 0:38

Lo stile e la narraione mi hanno stupito postivamente per la gran qualità e il sapiente uso delle parole. Purtroppo sebbene la vicenda mi prenda non mi pare del tutto chiara, all'inizio ho pensato che la protagonista stesse giocando a un qualche videogioco di ruolo e sfogasse la sua ira lì, ma una volta capito che si trattava di una situazione reale e particolare avrei preferito qualche indizio per capire meglio l'ambientazione.

Federico Martello
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Re: Il mio angelo - di Viola Lodato

Messaggio#13 » venerdì 29 gennaio 2016, 16:17

Ciao Viola
Che dire, hai toccato un mio punto debole con questa storia, trattandosi di una breve ma intensa scena di lotta. E per quanto mi riguarda hai fatto un ottimo lavoro: alcuni punti sono in effetti un po’ confusi e ci sono frasi che potrebbero essere riscritte meglio, ma nel complesso sono riuscito tranquillamente a inquadrare la storia e i personaggi, a capire il contesto e ad esserne molto coinvolto emotivamente. Ho trovato poi il finale un colpo di genio, qualcosa che ha stravolto completamente qualunque idea avessi sull’andamento della storia e su come potesse concludersi. Il tema è certo sviluppato in maniera molto meno plateale della media, ma non coglierlo è impossibile e lo trovo perfettamente rispettato, e sinceramente ottimo. Degli appunti che ti si possono fare ci sono, come ad esempio la struttura della narrazione a tratti confusa, lo stesso si potrebbe dire per la storia, ma non voglio considerarlo un errore: lo spazio e il tempo per una narrazione completa non c’era e infatti il testo non è il riassunto di una storia più grande, ma solo un frammento, una scena estrapolata da quella storia e raccontata, probabilmente la scena più intensa di quella storia. Se ci sono dettagli o particolari poco chiari non li ho trovati un ostacolo alla lettura del testo, che è principalmente di stampo emotivo che non di completa narrazione. Insomma un’ottima prova per me, sicuramente migliorabile nella resa, ma tra quelle che mi ha maggiormente coinvolto emotivamente.

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