"Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

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Mike009
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"Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

Messaggio#1 » martedì 19 gennaio 2016, 0:20

Accademia celestiale, ufficio del professore Arc. Michele
“Prof posso entrare?”
“Certo Giacomo, vieni accomodati.”
“Avrei dei dubbi e mi chiedevo se potesse aiutarmi.”
“Sono qui apposta, immagino che sia per lo scambio culturale con i tizi di sotto.”
“Già… sono stato assegnato a un girone parecchio strano.”
“Non voglio mentirti, spesso il valore formativo di questa iniziativa lascia perplesso anche me. Tuttavia tale esperienza può tornare utile se non nell’immediato almeno più avanti. A vent’anni spesso non si ha un quadro generale delle cose sai. Fammi controllare dove farai il tuo Erasmus, è così che lo chiamate voi giovani vero? Avete la brutta abitudine di usare termini terreni ogni tre per due.”
Giacomo abbassò lo sguardo e annuì.
“Oh, capisco,” proseguì l’insegnante, “girone dei concorsi/tornei letterali a tempo e tema imposto, dove il primo giudizio viene dato dei partecipanti stessi e solo in seguito un capoccione decide il migliore. In effetti ti è capitato un girone un po’ di nicchia.”
“Prof ma il percorso di studi giù negli inferi non dovrebbe essere una cosa terribile, urla e stridor di denti, scrivere racconti non mi pare sta gran rogna.”
“Mio giovane e stolto allievo, non capisci la crudeltà di tale contesa. Lascia che ti spieghi come funziona: tu scriverai storie e nulla andrà bene. Se usi un linguaggio forbito ti diranno che è pomposo e che ti dai delle arie, se scrivi in maniera semplice e schietta ti faranno passare per un bifolco privo di cultura. L’ortografia poi, vogliono punti al posto delle virgole e viceversa. Sarebbero capaci di dire a Stephen King che non è buono neanche a scrivere la lista della spesa. Se trovano una parola che non conoscono ti additano che non dovevi usarla, come se tu sapessi che parole conoscono o meno i lettori. Poi salta fuori che hai seguito poco il tema o troppo. Analizzano spezzettando il tuo racconto come fossero chirurghi.”
Il ragazzo era sbiancato.
“Capisci ora?”
“Non pensavo fosse una cosa così terribile.”
“Oh sì, si accaniranno con tanta crudeltà che a confronto fare lo sgambetto a un cieco ti sembrerà un’opera di bene.”
“Per favore mi cambi di girone. La prego.”
“Sai che non si può, è contro le regole.”
“Qualsiasi altro ma non questo.” Le lacrime iniziarono a sgorgare dagli occhi dello studente.
Il professor Arc. Michele si mosse a compassione, un piccolo strappo alla regola che male poteva fare? Prese un modulo da un cassetto della scrivania e iniziò a compilarlo. “Basta che tu non lo dica a nessuno, se si sapesse in giro tutti vorrebbero cambiare e sarebbe un pandemonio.”
“Sì, sì, la ringrazio, non ne farò parola con nessuno.”
“Tieni c’era giusto un posto libero in un altro girone.” Timbrò il foglio e glielo porse. “Ora fila e ci vediamo tra sei mesi quando lo scambio sarà finito.”
“Grazie ancora!”
Una volta uscito guardò sollevato la sua nuova destinazione, quella che sarebbe stata la sua casa per i mesi a venire. Un rivolo di sudore freddo gli corse sulla fronte: girone dei sodomiti.



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antico
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Re: "Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

Messaggio#2 » martedì 19 gennaio 2016, 0:40

Benritrovato anche a te, Michele! Tutto ok con i parametri, buona Tarenzi Edition!

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beppe.roncari
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Re: "Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

Messaggio#3 » martedì 19 gennaio 2016, 16:35

Non è un commento definitivo ma... ahahahah! Carino! ;-) Bravo! Ma... non avrai usato un linguaggio troppo "cielo-cielo"?

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francescocascione
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Re: "Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

Messaggio#4 » martedì 19 gennaio 2016, 17:32

Idea del concorso visto come girone infernale è originale. Sta al gioco giocando con le regole.
Il risultato è una matrioska tenuta bene; divertono il contesto ed il modo.
Alcuni rimandi funzionano davvero.
Godibile da leggere, tenuto su un buon ritmo fino alla fine.
Ironico e, sebbene fosse ipotizzabile la chiusa sferzante, il finale arriva al momento giusto.

Onestamente mi aspettavo un'alternativa finale più attinente che il vecchio e pur sempre valido girone dei sodomiti (credo sia la sola scorciatoia che l'autore si sia concesso), ma comprendo che la scelta fosse dettata dalla necessità di immediatezza.
In sostanza mi è piaciuto.
Ultima modifica di francescocascione il martedì 19 gennaio 2016, 23:13, modificato 1 volta in totale.

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Flavia Imperi
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Re: "Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

Messaggio#5 » martedì 19 gennaio 2016, 17:33

Michele, sei un mito! XD Meriti come minimo il podio con questo racconto.
Siamo storie di storie

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Angela
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Re: "Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

Messaggio#6 » martedì 19 gennaio 2016, 18:24

Pollice in su per il racconto di Michele che piacerà tanto a Maurizio Bertino e non solo. Bravissimo! :D
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

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Jacopo Berti
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Re: "Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

Messaggio#7 » martedì 19 gennaio 2016, 20:27

Bravo, il racconto è divertente e funziona bene! Funziona bene soprattutto qui a minuti contati, perché non c'è nulla che possa interessare e riguardare direttamente tutti i partecipanti a minuticontati se non proprio le dinamiche dello svolgimento del contest, descritte qui con arguzia e leggerezza.
Poi è anche furbo! Che sia voluto o no, è un ottimo deterrente contro le critiche pedanti, puntigliose ecc., che credo tutti, in un'occasione o in un'altra abbiamo fatto o pensato di fare. Anche in fase di commento si tende a restare nell'ambito psicologico del racconto, e nessuno vorrebbe vedere proprio in se stesso il responsabile della trasformazione di MC in un girone dell'inferno.

Però la punta al finale la faccio anch'io. Come diceva Francesco, il girone dei sodomiti è un classico delle barzellette. Se tu avessi trovato un girone altrettanto spaventoso ma rimanendo "nei dintorni" sarebbe stato ancora più gustoso. Tipo, non so, IL LABORATORIO :P
«Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l'arte di inventare» (Novalis, Frammenti)

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Vastatio
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Re: "Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

Messaggio#8 » martedì 19 gennaio 2016, 21:31

Ciao,

bella idea. Il racconto strappa più di un sorriso e scorre veloce fino al finale. In prima lettura l'unica cosa che mi ha fatto storcere il naso è stato l'utilizzo della parola Erasmus, per quanto tu ne dia una spiegazione non la trovo necessaria alla storia, "scambio culturale" dice già tutto.
Alla seconda lettura mi è sorto però un dubbio.
Se vogliamo "calare" la tua storia nell'immaginario collettivo stiamo parlando di Angeli, che imparano a fare gli Angeli: perché in uno scambio culturale coi Diavoli questi (gli Angeli) dovrebbero ritrovarsi nel ruolo delle anime dannate e patire quindi le pene dei gironi? Questo "semplice" dubbio sgretola le fondamenta su cui basi il tuo gioco e il riferimento all'Erasmus rende ancora più forte questo "cavillo".
Inoltre gli Angeli non hanno sesso e, mi aspetto, nemmeno un apparato digerente funzionale (per quanto i Diavoli abbiano il Black & Decker come mi pare ci ricordi anche Giobbe Covatta).
Finale telefonato, avrei preferito qualcosa di più ispirato, se scomodi il girone dei "Concorsi letterari" scivolare sui sodomiti è poco elegante.
Un altro difetto, che è però il punto di forza del racconto, è la sua "fruibilità" generale: praticamente nulla al di fuori dell'ecosistema che citi.

cristina.danini
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Re: "Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

Messaggio#9 » mercoledì 20 gennaio 2016, 10:04

Ciao Michele! Ti meriti una standing ovation!!
Scherzi a parte, il racconto è davvero divertente e originale. L'apprendista angelo che richiede di fare un Erasmus all'inferno credo sia un'idea del tutto nuovo, al limite ci si limitava a spedirli sulla terra... Poi il racconto letterario come girone infernale è un gioco scatole molto carino, oltre a dire grandi verità... Insomma, un humor leggero, si legge che è un piacere e scorre fino alla fine. Viene voglia di sapere di cosa ne sarà del povero alunno nel girone dei sodomiti e come mai tornerà al paradiso...
Buona fortuna!

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AmbraStancampiano
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Re: "Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

Messaggio#10 » mercoledì 20 gennaio 2016, 10:16

Ciao,
dammi pure del demonio ma a me il racconto sembra più furbo che tutto il resto.
Intanto il tema era "tra cielo e inferno", e non "dal cielo all'inferno", quindi al massimo avresti dovuto mandare il tuo angelo in erasmus al purgatorio e non all'inferno. In secondo luogo, riguardo a tutta la credibilità del pezzo mi accodo alle perplessità di Vastatio.
Il racconto strappa un sorriso, è carino, lo stile è scorrevole ma c'è ancora molto da lavorare, il contenuto mi sembra piuttosto presuntuoso, ma questo dipende forse dal fatto che non sono assolutamente d'accordo con te e che non trovo che le critiche costruttive siano da ritenersi un supplizio infernale.
I personaggi mancano del tutto, non hanno nulla di caratterizzante. E se lui è un angelo non ha sesso, quindi come può tangergli il girone dei sodomiti?
Il finale è una vera caduta di stile, non tanto per la sodomia in sé quanto per il fatto che rende chiarissimo che non hai ragionato abbastanza sulle dinamiche del racconto, preso più che altro dalla tua "critica ammiccante".
A rileggerti.
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

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Mike009
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Re: "Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

Messaggio#11 » mercoledì 20 gennaio 2016, 10:42

Grazie a tutti. Mi fa davvero piacere se vi ho strappato un sorriso con la mia storia. Ho raggiunto il mio scopo e ne sono lieto.

Non posso esimermi purtroppo dal rispondere a:
Vastatio. Erasmus è riferito a uno scambio all'interno dell'Europa, per coerenza volevo specificarlo nel testo, anche perché temevo potessero non essere chiari i luoghi della vicenda. Il finale è un po' da barzelletta da bar, ma per certe cose sono un sempliciotto e mi pareva divertente e immediata. Ma capisco possa risultare indigesta a palati più fini del mio.

Ambra. Trovo che darmi del presuntuoso sia stato pessimo.

Un ultimo appunto che mi fa da ridere: ragazzi, con tutto il rispetto, vogliamo davvero attaccarci al fatto che gli angeli non hanno sesso? È uno specchio scivoloso su cui aggrapparci, gli angeli fino a prova contraria non esistono e il racconto è umoristico, spero sia chiaro. Speculando sul sesso di qualcosa che non esiste (gli angeli) tutta la critica fattami (giusta e che accetto e che mi fa riflette) perde valore.

Grazie.
Ultima modifica di Mike009 il mercoledì 20 gennaio 2016, 14:10, modificato 1 volta in totale.

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AmbraStancampiano
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Re: "Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

Messaggio#12 » mercoledì 20 gennaio 2016, 10:48

Ciao, forse dovresti leggere meglio; non ho dato a te del presuntuoso, ma al contenuto del pezzo. Se poi ritieni di corrispondere esattamente al contenuto del tuo pezzo, be', allora ti ho dato del presuntuoso, ma non intendevo attaccare la tua persona.
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

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Mike009
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Re: "Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

Messaggio#13 » mercoledì 20 gennaio 2016, 11:04

Ok, va bene. La tua critica è stata molto costruttiva. Cercherò di essere molto più umile sia come persona che in quello che scrivo. Grazie mille.

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Hendioke
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Re: "Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

Messaggio#14 » mercoledì 20 gennaio 2016, 11:57

Racconto molto divertente nel trattare il tema in modo "meta-concorsuale", mi ha divertito un sacco! Non ho molto da dire sullo stile, che fa il suo dovere senza particolari guizzi e senza particolari infamie (mi è piaciuto come è stato giustificato l'utilizzo del termine "Erasmus") e posso solo apprezzare l'originalità dell'idea e il suo svolgimento. Forse ho trovato il finale non pienamente convincente perché che sarebbe finito in un altro girone poco simpatico era parecchio scontato, ma effettivamente non so come si sarebbe potuto fare altrimenti. Vista la costruzione comica del racconto forse era addirittura un finale obbligato.
La Morte è l'ultima schiava che dà un senso al nostro vivere

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Mike009
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Re: "Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

Messaggio#15 » mercoledì 20 gennaio 2016, 11:59

Grazie ^_^

Daniel Travis
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Re: "Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

Messaggio#16 » mercoledì 20 gennaio 2016, 23:13

Ciao Michele, e complimenti. Mi accodo ai complimenti per un ottimo racconto semplice (semplice per il lettore, che non vuol dire sciocco o semplice da scrivere, sia chiaro) e divertente, ben costruito (forse avrei aggiunto una virgola qua e là per dare un ritmo diverso, ma niente di più) e che si regge bene e comodamente sul meta-inferno dei concorsi letterari.

Visto che s'è parlato del sesso degli angeli, vale la pena ricordare un paio di cose: la reinterpretazione di figure leggendarie è il sale della terra (esempio: i vampiri che sbrilluccicano non mi vanno proprio giù, ma i vampiri che hanno smesso di puzzare costantemente di cadavere e di venire sconfitti da riso e nodi non mi dispiacciono affatto, quando sono funzionali alla storia: c'è sempre un po' di gioco) e a livello mitologico l'idea che gli angeli siano privi di sesso, per quanto affermata nel senso comune e in parecchie fonti, non è né certa né mai sfidata: fonti antiche che parlano di angeli "femmine" e "maschi" ci sono, e a livello più contemporaneo e di pop culture, Mike Carey ha costruito una origin story epica e fenomenale sull'idea degli Angeli che se la spassano più o meno clandestinamente con Lilith...

Ultima nota sul finale "da osteria": ci sta, funziona, niente da dire. Quindi, non come critica ma come semplice impressione leggera, posso dire che io ci avrei messo un piccolo twist (tipo il Girone del Laboratorio come ha scritto Timetrapole, o l'Angelo che esulta per essere stato assegnato ai sodomiti). Ma, ripeto, non è una critica: questa era la parte "commenti e battute da bar" del commento al racconto.
In conclusione, ottimo lavoro davvero. Complimenti.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

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jimjams
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Re: "Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

Messaggio#17 » giovedì 21 gennaio 2016, 15:25

Rido. E questo è tanto. Vero che il finale con il girone sodomita è un colpo scontato, ma insomma, va benone.
Insomma ottima idea, ben scritto, senza particolari difetti. Mi ha divertito, ha centrato il tema e da qui in poi si tratta solo di gusti e preferenze. Come ho già scritto più volte questo girone mi diverte parecchio.

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Mike009
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Re: "Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

Messaggio#18 » giovedì 21 gennaio 2016, 15:33

E io mi inchino e ringrazio :-)

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alessandra.corra
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Re: "Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

Messaggio#19 » lunedì 25 gennaio 2016, 15:12

Ciao Michele,
Ho trovato coraggiosa la scelta di proporre un racconto come il tuo proprio in un contest letterario dove capita a volte che le critiche siano seguite da discussioni e punti di vista opinabili.
La trama è un po' esile, ingenua, ma avendola gestita con toni comici e spiritosi riesce a suo modo a far divertire.

Charlesdexter
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Re: "Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

Messaggio#20 » martedì 26 gennaio 2016, 15:18

Ciao! L’idea di un altro mondo dove abbondano le deformazioni umane mi piace, così come l’invenzione del girone dei “tornei letterali”, da correggere in “letterari”, in cui critichi sagacemente i commentatori della domenica, mi piace anche la conclusione, simpatica.
Forse manca un po’ lo spessore dell’idea, ma ci puoi lavorare.

Fernando Nappo
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Re: "Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

Messaggio#21 » mercoledì 27 gennaio 2016, 12:00

Ciao Michele,
il tuo racconto è carino, abbastanza scorrevole, ma più che altro furbetto nel suo rigirare la frittata sfruttando l’idea del contest letterario come base del racconto. Di conseguenza, lo svolgimento non mi soddisfa appieno.
Così come il finale, che non mi è piciuto. Telefonato, prima di tutto, e scontato. E poi, a mio avviso è troppo facile cercare di strappare un sorriso così.
Scusami, ma questo è ciò che penso.

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Mike009
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Re: "Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

Messaggio#22 » mercoledì 27 gennaio 2016, 12:11

Grazie

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Monica Patrizi
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Re: "Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

Messaggio#23 » giovedì 28 gennaio 2016, 1:21

Ciao Michele,
il tuo è un racconto divertente e scorrevole, con uno stile molto piacevole da leggere.
Mi è piaciuta molto l'idea di fondo, un metascrivere sul contest stesso.
Tuttavia, ho trovato la trama esigua ed il finale, pur perfetto per la storia che hai raccontato, mi è sembrato affrettato e, questo è un mio personalissimo parere, scusami, da osteria. Anche il ricorso eccessivo al linguaggio parlato ("ogni tre per due", "capoccione") a mio avviso lo penalizza. A rileggerci.

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Callagan
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Re: "Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

Messaggio#24 » giovedì 28 gennaio 2016, 11:54

Ciao. Mi trovo a condividere il commento di Ambra. Tuttavia, non credo tu sia andato completamente fuori tema. "Tra cielo e inferno" è presente nella tua storia se lo consideriamo come "viaggio di studio" del protagonista tra paradiso/cielo e inferno.
Il testo è composto essenzialmente da dialoghi. Se da un lato questi garantiscono una grande scorrevolezza, lo sviluppo facile della trama e l'attenzione sempre alta da parte del lettore, dall'altro richiedono una maggiore caratterizzazione per supplire alla mancanza di descrizione, così da rendere più vivi e corposi i personaggi.
Per quanto riguarda la trama, invece, mi sento di aprire due parentesi. 1. Concordo su chi afferma che un racconto del genere è comprensibile soltanto a chi fa parte di questo mondo. Siamo davvero pochi. Ha senso solo in questo contesto. Ciò non è per forza un male. 2. Concordo anche con chi afferma che si tratta di una trama presuntuosa. Aggiungerei anche superficiale. Da qui il discorso si sposta dal racconto e abbraccia una riflessione che riguarda tutte le realtà come Minuti Contati. Per prima cosa, se ti trovi qui nel 99,9% dei casi non sei assimilabile in alcun modo a Stephen King, in caso contrario o stai perdendo tempo o sei guidato dallo spirito del buon samaritano e ti piace dispensare consigli a destra e a manca. Se un autore affermato partecipasse a MC è probabile che sarebbe sommerso da critiche varie indirizzate al suo racconto. La cosa non crea poi così tanto scalpore. Da un lato l'avere alle spalle diverse pubblicazioni e un contratto con una casa editrice non ti rende automaticamente un perfetto e infallibile scrittore; dall'altro se una persona fosse in grado di costruire un racconto/romanzo pubblicabile in piena autonomia sarebbero del tutto inutili le figure dei correttori di bozze/editor/ecc. Minuti Contati è una delle realtà che chiama a mettersi alla prova, scrivere e ricevere commenti, rispondere alle critiche e valutare la loro veridicità, mettersi in discussione, leggere e commentare gli altri elaborati e crescere nel confronto con gli altri. No, questo non è l'inferno, questo è un paradiso per chi vuole davvero crescere come scrittore. Si trasforma in Inferno quando chi partecipa lo fa con la presunzione di vincere, di arrivare primo... In questo caso, ha sbagliato contesto.

Per quanto riguarda la battuta finale, che cerca facile consenso... Chiamiamola "caduta di stile", chiamiamola "squallida", sicuramente è omofoba.

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Re: "Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

Messaggio#25 » giovedì 28 gennaio 2016, 12:22

Grazie mille Callagan della critica mai banale e del tempo che hai scelto volontariamente di dedicarmi.

Per tutti:
Il mio era solo un raccontino che doveva far sorridere, senza alcuna pretesa. La volta scorsa, lo ammetto, mi ero impegnato parecchio per fare un testo elaborato e tosto, stavolta ho scritto con leggerezza, senza manie di grandezza. Se ha strappato un sorriso (anche un sogghigno va bene) ne sono davvero lieto. Se invece ho offeso qualcuno me ne dispiace, questo significa che il racconto non funziona, non come scrittura o tema, poco me ne importa, ma come obbiettivo, che era far star bene per una manciata di secondi chi lo leggeva. Se ha fatto star male o risentire qualche lettore mi scuso.
Non era un attacco personale a qualcuno, era solo un raccontino di un giullare da bar, a volte sbloccato, a volte squallido e venale ma mai cattivo.
Non era mia intenzione però passare per omofobo. Mi scuso davvero con Callagan e quanti come lui abbiano trovato la mia battuta come qualcosa di discriminante.

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Re: "Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

Messaggio#26 » venerdì 29 gennaio 2016, 20:52

Ciao Michele.

ti dirò la verità, sulle prime mi stavo per mettere ad urlare. Angeli e demoni ancora, ho pensato. Poi ho proseguito, e man mano che procedevo ero sempre più incredulo. Positivamente incredulo. Hai colpito nel segno con un racconto molto classico (la prima volta che ne lessi uno si parla del 2003, sulla piattaforma di Scheletri.com, pensa un po'). Ma la feroce ironia che hai messo nel racconto mi ha davvero deliziato. Insomma, una buona prova, e con uno stile dignitoso, bravo.

Quanto alla querelle che si è generata:
È vero, il racconto è furbo. Ma non più furbo di altri che ho letto qua sopra, che facevano leva sulla compassione sociale, ad esempio, quindi non mi porrei troppi problemi a riguardo.
Personalmente non trovo che il contenuto sia presuntuoso. Quello che hai descritto corrisponde, almeno in parte, a verità. Pensa che per lungo tempo ho avuto la tentazione di spacciare un estratto di colossi della letteratura per miei e sedermi a vedere quali critiche sarebbero piovute. Basterebbe un racconto di Borges per scatenare il putiferio. Esistono tanti aspetti positivi dei contest letterari, così come ne esistono di negativi. Tu hai basato il racconto su questi, e va bene. La battuta finale è scorretta. Vero, verissimo, ma personalmente non me ne frega un cazzo. Se dovessi inalberarmi per una cosuccia simile non leggerei più Philip Roth, quindi starei sereno.

P.s. Ho sentito un sacco di persone dire che King è un cazzone. Sarà, ma più che un cazzone è solo un ex alcolizzato con problemi di disciplina: per il resto è una penna formidabile (e come tutti ha i suoi alti e i suoi bassi)

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Re: "Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

Messaggio#27 » venerdì 29 gennaio 2016, 21:04

Non ho seguito le classifiche, però mi auguro che il tuo racconto si piazzi, è uno dei più divertenti e dissacranti che ho letto fino ad oggi. In caso contrario, mi raccomando di postarlo nel laboratorio perché merita una seconda possibilità!
Dimenticavo: completamente d'accordo con il commento di Alberto :D
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

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Mike009
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Re: "Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

Messaggio#28 » venerdì 29 gennaio 2016, 21:08

Beh Alberto, che dire, mi inchino e ti ringrazio, sono veramente contento che tu abbia preso il mio racconto per quello che è e che ti sia piaciuto ^_^

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Re: "Attento a ciò che desideri" di Michele Botton

Messaggio#29 » domenica 31 gennaio 2016, 14:41

Racconto divertente e divertito. Pollice tendente all’alto, ma finisci dietro a un racconto divertissement come il tuo solo per la necessità, che sento, di rendere il testo fruibile anche ai non partecipanti a Minuti Contati. Cercherei di allargare a una riflessione sulla creazione di opere proprie e sulla difficoltà di scontrarsi con l’opinione altrui. A quel punto, sì, il tutto sarebbe divertente e vendibile a un mercato più allargato. Mi farebbe piacere avere in vetrina un racconto simile, quindi spero vorrai rivederlo e passare dal laboratorio. Per tutto il resto, sulla questione legata a Minuti Contati, sono convinto che sia fondamentale anche saper ridere di se stessi, scherzare, caricaturizzare, quindi bene.

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