Libera uscita - Fernando Nappo

Fernando Nappo
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Libera uscita - Fernando Nappo

Messaggio#1 » martedì 19 gennaio 2016, 0:44

Libera uscita

di Fernando Nappo

Il pastorello si tolse la pecora dalle spalle, l’appoggiò sul muschio finto e si diresse a grandi passi verso il laghetto di cartapesta. La ragazza lo stava già aspettando.
I due si baciarono e si strinsero in un abbraccio interminabile: quella serata, lo sapevano, sarebbe stata diversa da tutte quelle che l'avevano preceduta e da tutte le seguenti.
— Hai messo la biancheria rossa? — chiese il pastorello? — Sai che porta bene.
Per tutta risposta, la ragazza slacciò un paio di bottoni della blusa e mise in mostra il decolté, stretto in un reggiseno rosso fuoco. — E tu? — chiese di rimando.
— Un po’ di pazienza — disse il pastorello — e potrai verificare di persona.
La ragazza sorrise sorniona e indicò una casupola sulle montagne di cartapesta, illuminata a intervalli regolari dalle luci intermittenti.
— Non l’abbiamo mai fatto là — disse. — Se non ti disturba il fatto che sia così vicino alla sacra grotta...
Il ragazzo si guardò intorno, esitante. — Che cosa penseranno gli altri? — disse.
La ragazza gli fece l’occhiolino: — Oggi tutto è lecito, lo sai.
Tenendosi per mano, i due corsero a piedi nudi sul muschio finto, seminando gli abiti lungo il percorso. Raggiunta la casetta si fermarono un istante a guardare le altre statue del presepe: quasi nessuna era più al proprio posto. Entrarono e si chiusero la porta alle spalle.
L’interno della casupola era spoglio e freddo.
— Vorrei che questo momento durasse più a lungo — disse il ragazzo. — Non solo poche ore, ma giorni, settimane...
La ragazza gli mise una mano sulla bocca e disse: — Non sprecare il fiato in parole inutili. Scaldami!
Il pastorello la cinse e la baciò, prima sulle labbra, poi sul collo, mentre lei lasciava cadere il reggiseno.
Raggiunsero il culmine nel momento stesso in cui si cominciarono a sentire i primi botti dei festeggiamenti.
Era già mezzanotte; il tempo scorreva inesorabile.
Uscirono dalla casupola dopo un paio d’ore, stanchi, sudati e appagati.
Si sciacquarono nel laghetto e si rivestirono.
— Si replica fra un anno? — chiese il pastorello.
— Certo. Sempre che l’anno prossimo non decida di vedermi col macellaio — rispose la ragazza, con una strizzatina d’occhio. Raccolse l’anfora colma d’acqua, la cinse con un braccio e si rimise in posizione.
Il ragazzo le lanciò un bacio e tornò al proprio posto.
Sospirando, prese la pecora e se la rimise sulle spalle.
— Fine del divertimento — disse tra sé. — Domani ci sposteranno un po’ più vicini alla grotta. Preghiamo.



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antico
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Re: Libera uscita - Fernando Nappo

Messaggio#2 » martedì 19 gennaio 2016, 1:01

Tutto a posto anche per te, Fernando! Buona Tarenzi Edition!

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jimjams
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Re: Libera uscita - Fernando Nappo

Messaggio#3 » martedì 19 gennaio 2016, 23:55

Commento:

7) Libera uscita di Fernando Nappo
Idea graziosa, anche in questo caso il tema viene interpretato associando inferno e cielo a stati d'animo e situazioni. Rimanere in attesa per una sola notte d'amore diventa una sorta di inferno e la libertà di poche ore è il loro cielo. C'è un pizzico di ironia che non fa mai male e che io amerò sempre dovunque la mettiate. Lo stile è apprezzabile, il ritmo giusto, insomma il racconto funziona bene. C'è un refuso.

cristina.danini
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Re: Libera uscita - Fernando Nappo

Messaggio#4 » mercoledì 20 gennaio 2016, 7:42

Ciao Fernando e ben ritrovato anche a te!
Ho trovato al tua interpretazione del tema molto originale. Personaggi del presepe molto umani, al punto che mettono la biancheria rossa per capodanno, hanno le ore di libera uscita (questo più come i carcerati...), e perché no, amano divertirsi e sperimentare cose nuove, almeno una volta all'anno!
Direi che il tema è perfettamente rispettato, dato che si accosta la rappresentazione sacra per eccellenza, il presepe e la Natività, con gli "atti impuri" per i quali si è condannati all'inferno.
In bocca al lupo!

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Angela
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Re: Libera uscita - Fernando Nappo

Messaggio#5 » mercoledì 20 gennaio 2016, 11:57

Libera uscita di Fernando Nappo

L'idea è deliziosa, così come le descrizioni e la conduzione della trama. Testo ben scritto che si prende le giuste pause e conclude nel modo migliore con un pizzico di ironia. Più avanti troverai qualche appunto; sono punti di vista, in realtà errori non ne vedo. L'unico neo è il tema che non mi sembra centrato. Abbiamo un presepe "animato" e succedono delle cose, ma secondo me manca l'inferno. Pollice tendente all'alto perché il racconto è un gioiellino.

e si diresse a grandi passi verso il laghetto di cartapesta […] sulle montagne di cartapesta […] sul muschio finto

Il lettore ha ben chiaro che si tratta di un presepe, non devi specificare ogni volta che gli oggetti sono finti o di cartapesta.

Il pastorello la cinse
Avrei preferito specificassi “le cinse la vita” (non è un errore, solo un gusto personale).

Raggiunsero il culmine nel momento stesso in cui si cominciarono a sentire i primi botti dei festeggiamenti.
Lo so che è abbastanza chiaro a quale culmine ti riferisci, ma scritto in questo modo è un po’ vago, magari bastava aggiungere qualche carattere prima che si erano distesi sul pagliericcio, altrimenti sembra un'accelerazione.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

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Callagan
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Re: Libera uscita - Fernando Nappo

Messaggio#6 » mercoledì 20 gennaio 2016, 12:08

Ciao, Fernando. Da un certo punto di vista è carino che tu abbia animato i personaggi di un presepe, facendo leva su una tradizione nostrana per divertire il lettore. MA: al di là delle velate e delicate apparenze, dai una versione davvero pesante del tema tra cielo e Inferno. Cielo = evento divino, Inferno = sesso. Se da un lato questa interpretazione può portare a un lunghissimo offtopic che metterebbe in luce tutta la mia avversità per un'educazione repressiva e bigotta che ha segnato tanti, dall'altro ti dico che avrebbe meritato immagini più forti, un altro tono. I pastorelli rimangono innocenti, non sono pentiti, si danno appuntamento per l'anno prossimo (mi risparmio la battuta sulle figurine ammucchiate nella scatola durante l'anno anche se mi accorgo che ormai la battuta l'ho fatta seppur indirettamente mannaggia a me!). La scena di sesso in questione non è una scena di sesso in quanto è tutta accennata. E mentre il cielo si intuisce con i riferimenti alla "rappresentazione sacra", l'inferno non si vede e si può solo supporre cosa sia.
A parere personale, nel contesto di un presepe, l'inferno sarebbe stato meglio rappresentato da un "bello" ed efferato omicidio.

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Rionero
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Re: Libera uscita - Fernando Nappo

Messaggio#7 » mercoledì 20 gennaio 2016, 14:18

Ciao Fernando,

innanzitutto complimenti: spunto davvero carino, oltretutto raccontato con uno stile leggero che vi si adatta perfettamente.
Mettere la scena sotto un cielo di cartapesta, poi, è l'idea più bella rispetto al tema assegnato...peccato che non vedo per niente l'inferno se non in qualche riferimento velato. Se fosse stato tra cielo e terra sarebbe stato perfetto!:)

Daniel Travis
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Re: Libera uscita - Fernando Nappo

Messaggio#8 » sabato 23 gennaio 2016, 20:55

Complimenti, bellissimo racconto. Idea molto originale e svolgimento splendido. Concordo con altri commentatori, il tema si "sente" poco (dover stare immobili e lontani può essere l'Inferno di questo racconto, sì, ma emotivamente non lo si percepisce tanto - d'altronde in 3000 caratteri si può fare un numero limitato di miracoli), ma il racconto in sé è davvero una perla: ancora complimenti.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

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ceranu
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Re: Libera uscita - Fernando Nappo

Messaggio#9 » domenica 24 gennaio 2016, 0:14

“Una notte al museo” versione presepe è uno spettacolo. Basterebbe questo per farti i complimenti, ma poi arriva tutta l'ipocrisia del finale e io mi piego in due dal ridere (lo so, mi basta poco).
C'è qualche termine ripetuto troppo: “cartapesta” inserita due volte in 3000 battute credo sia un record. Ma nel complesso il racconto è scritto bene.
Non ho capito perché i due si incontrino una sola volta, ma non è importante.
Nel complesso è un gran bel racconto, complimenti!

F.T. Hoffmann
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Re: Libera uscita - Fernando Nappo

Messaggio#10 » lunedì 25 gennaio 2016, 21:15

il racconto è sicuramente originale, con note umoristiche e un corpo amaro. sul piano teorico meriteresti un giudizio molto positivo, tuttavia sul piano pratico c'è qualcosa nel racconto che non mi convince appieno. Non capisco la necessità di ambientarlo a capodanno, così come debbano/possano vedersi solo una volta all'anno(in casa mia il prepsepe sta aperto almeno 15 gg.
Tema forse labile per la parte "infernale".
Stile molto buono, dialoghi fluidi.

Regan
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Re: Libera uscita - Fernando Nappo

Messaggio#11 » lunedì 25 gennaio 2016, 23:23

Ciao!
L’idea delle statuine è molto carina e originale, soprattutto che adottino dei costumi ‘veri’ come quella della biancheria rossa. Mi sembra che rientri nel tema (l’inferno è restare chiusi in una scatola per 11 mesi l’anno e il cielo il potersi reincontrare in quello di ‘libera uscita’, giusto?). Ho trovato solo qualche ripetizione ed errorino, tipo ‘cartapesta’, “ragazzo/ragazza”…

Zebratigrata
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Re: Libera uscita - Fernando Nappo

Messaggio#12 » lunedì 25 gennaio 2016, 23:56

Ciao Fernando,

la tua idea è molto carina, mi è piaciuto vedere le statuine del presepe – e soprattutto l'immancabile pastorello con la pecora sulle spalle – prendere vita e farsi i fatto loro.
Non vedo grossi problemi dal punto di vista formale, la lettura è scorrevole e la storia trasparente.
L'interpretazione del tema è originale ma direi che c'è senz'altro: i nostri si trovano nel presepe la notte di Natale e prima di essere bloccati davanti alla grotta, testimoni forzati del divino, si godono molto umanamente il loro peccato.
Forse c'è un refuso, il laghetto immagino fosse non di cartapesta ma di carta stagnola, nella migliore delle tradizioni ;-)

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Adry666
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Re: Libera uscita - Fernando Nappo

Messaggio#13 » martedì 26 gennaio 2016, 9:17

Ciao Fernando,

bella e originale l’idea, ma non so se il tema sia centrato: il cielo “celeste” è presente in quantità, ma l’inferno? Forse sta nel fatto che ci sia un anno di attesa? Ma siamo sicuri che l’attesa sia inferno e non una cosa positiva, un “sabato del villaggio” che ci permette di apprezzare la cosa tanta desiderata? Boh ))
Il racconto scorre bene e ha un buon ritmo. CI sono alcune imprecisioni (ad es. è strano che parli di laghetto di cartapesta e poi ci fai lavare i due personaggi…), ma in MC è normale.

Nel complesso buon lavoro, complimenti!

Ciao
A presto
Adriano

Fernando Nappo
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Re: Libera uscita - Fernando Nappo

Messaggio#14 » martedì 26 gennaio 2016, 9:45

Ciao a tutti e grazie per i commenti.
Come ha notato Zebratigrata, il laghetto non è di cartapesta, ma di carta stagnola. Purtroppo m'è scappato l'errore.
E sempre di Zebratigrata è Il commento che più si avvicina a quello che desideravo esprimere. In realtà il racconto parla solo in apparenza di stauine del presepe: di fatto parla a nuora perché suocera intenda. Magari lo spiegherò bene a fine contest. Certo è che se nessuno l'ha interpretato esattamente per come desideravo io significa che non l'ho saputo rendere come si deve.
A rileggerci, e grazie ancora.

alexandra.fischer
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Re: Libera uscita - Fernando Nappo

Messaggio#15 » martedì 26 gennaio 2016, 21:09

Originalissima rivisitazione del presepe. Il Cielo e L’Inferno, qui, si mischiano in modo burlesco. Il pastorello e la portatrice d’acqua si incontrano accanto alla grotta della natività in una casetta che sembra fatta apposta per la loro tresca (vicina al Cielo, ma con una spruzzata di “diablerie”, visto che il loro incontro è tutt’altro che di preghiera, come dimostra la biancheria della ragazza, rosso fuoco). C’è anche un po’ d’Inferno nell’allusione di lei all’interesse per il macellaio (così, oltre al tormento dell’attesa, per il povero pastorello si aggiunge quello della gelosia). Magistrali le descrizioni del luogo, riproducono perfettamente l’ambientazione da presepe (lago di stagnola, muschio finto).





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Flavia Imperi
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Re: Libera uscita - Fernando Nappo

Messaggio#16 » venerdì 29 gennaio 2016, 15:27

Ciao Fernando!
Il racconto e piacevole e scorrevole, ma solo a una seconda rilettura mi è balenato in mente che probabilmente non si tratta di statuine del presepe, ma di attori di un presepe vivente. Se ho interpretato bene la storia, forse è molto più amara di quanto sembri (sono amanti che si possono incontrare solo in quell'occasione?), ma sarebbe necessario un minimo di retroscena in più (cosa sempre difficile in 3000 caratteri). Se invece ho preso un abbaglio, forse avrei giocato di più su un effetto sorpresa, facendo arrivare piano piano a capire che siamo in un presepe. Il tema non è centratissimo, comunque attinente e originale.
Buon contest!
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antico
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Re: Libera uscita - Fernando Nappo

Messaggio#17 » domenica 31 gennaio 2016, 11:16

Per me qui c’è un solo evidente difetto: quello spostare i pastorelli vicino alla grotta è dovuto al ritirare i presepe, smontarlo rimettendo tutti i pezzi vicini… Messo nella forma attuale arriva poco, sembra vengano spostati e che il presepe rimanga montato, e la cosa mi ha in un primo momento confuso. Detto questo, ho apprezzato l’idea dell’inferno rappresentato dalla vicinanza al santo, bello davvero. La religione, o come vuoi indicare tu l’oggetto del contendere, che limita la libertà del singolo costringendolo in una vita di attesa per pochi spiccioli di secondi di paradiso (rappresentato dall’atto sessuale), bello. Anche la narrazione risulta spigliata, convincente (anche se proprio non immagino dove sia il guardaroba della pastorella). Pollice tendente all’alto per me.

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