Grazia

Regan
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Grazia

Messaggio#1 » martedì 19 gennaio 2016, 0:58

«Ripassiamo le regole!»
Le sagome annuirono. Angelo sollevò la sfera luminosa sopra la testa, e la sua pelata rifletté la luce.
«Al segnale, sei di queste verranno lanciate per aria» Angelo fece vorticare la sfera. «Voi le prendete e non mi interessa di come ci riuscite, ma i primi sei che riusciranno a portarla al punto B passa di turno. Restate sopra i Viventi e attraversateli il meno possibile.»
«Qual è il punto A?» domandò una sagoma. Angelo alzò l’indice verso la Madonna del Duomo di Milano. Le sagome gorgogliarono di assenso, come bambini.
Nasso, accanto ad Angelo, fischiò, e il Custode lanciò la sfera. Questa si divise in sei parti e schizzarono via, seguite dalle sagome antropomorfe. Alcune avevano colori tenui, altre accesi.
Erano sovraccarichi di energie emotive delle persone, destinati a diventare Custodi o Tentatori se riuscivano ad afferrare la Grazia Divina. Tutti assieme vegliavano sui Viventi garantendo un certo tipo di equilibrio… se gli angeli non li disintegravano e i demoni non li sgranocchiavano.
Nasso si accese una sigaretta con scintilla dalle dita. «Sei l’anno son troppo pochi.»

«PRESA!» gridò un tentatore. Fece pochi metri attraverso un tram prima che una dei custodi riuscisse a scalzarlo con un calcio. Clara serrò le mani e sentì il guizzo di energia dentro la sfera.
«AH!» la custode color primo raggio di sole dopo una settimana di nubi svolazzò attraverso viale Certosa.
Ciano, uno dei quasi tentatori più antichi, volò sopra di lei per derubarla. Clara tirò la sfera con così tanta forza da costringere Ciano a seguirla.
I due vorticarono per il troppo slancio preso in volo attraversando edifici, muri e cortili. Clara strillò anche quando sfondarono lo schermo di un cinema e carambolarono sul pubblico ignaro. Quanti furono sfiorati da Clara scoppiarono a ridere, mentre quelli da Ciano… il peggior film della loro vita.
«Lasciala!»
«No!»
«Sono qui da troppo, lascial…»
Si stavano litigando la sfera come bambini, ma quella sfrigolò.
La sfera aveva perso luce e stava diventando viscosa, come argilla.
«Che schifo!» strillò Clara. Ciano la tirò a sé, ma l’altra lo seguì.
«Ok, ok. Ci sarà una spiegazione…» mormorò il tentatore.
«Noooh!»
Ciano decollò, portandosi dietro la sfera e Clara. Guadagnò quota, sopra i palazzi più alti per capire la direzione, e poi si avviò.
«Che sicurezza» Clara si limitò a restare appesa alla sfera, ciondolando i piedi. «Da cosa sei stato generato?»
«Terrore» disse lui. «E abbandono.»
Erano vicini al punto B – un parco- e volarono verso Angelo. L’ultima sfera, visto che c’erano già cinque con lui.
«Che avete combinato?» esclamò il Custode. Ciano e Clara fecero per divincolarsi, ma la sfera sembrava essersi solidificata sopra le loro mani. Angelo li afferrò entrambi e la sbriciolò.
«Non lo so, ci ha afferrato!»
«Però l’avevo io!» esclamò Clara. «È mia!»
Angelo guardò Nasso.
«Ops» sorrise lui. «Sei erano pochi.»
«Sette non si può.»
«Otto?»
Angelo mugugnò. «Fate casino, voi due, e vi uccido appena diventate veri.»



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antico
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Re: Grazia

Messaggio#2 » martedì 19 gennaio 2016, 1:20

Benvenuta Regan! Parametri rispettati, nick verificato, buona Tarenzi Edition!

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Andrea Partiti
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Re: Grazia

Messaggio#3 » mercoledì 20 gennaio 2016, 21:45

Penso che il tuo racconto abbia bisogno di una ripassata, per ordinarlo e renderlo più pulito.
Devi mettere in uno schemino i nomi di tutte le classi di personaggio che agiscono e usarne i nomi in maniera coerente. Niente sagome, niente allusioni. Ci sono troppi tipi di giocatori e arbitri in un racconto così breve, non puoi permetterti ambiguità.
Serve un movente per il gioco, tutti vogliono vincere, ci sono pochi posti, sono competitivi. Ma per cosa? Non chiarisci mai davvero qual è il motore.
Il tema lo vedo interpretato a metà, probabilmente seguendo meglio quel che succede lo troverei più facilmente.

Nella prima parte del racconto ci sono un po' di problemi di costruzioni, verbi, etc, da sistemare. Ho visto che hai postato a due minuti dalla fine e suppongo sia dovuto alla fretta, perché sono tutti errori molto visibili e che penso sarebbero saltati all'occhio rileggendo con calma:
"non mi interessa di come ci riuscite" > "non mi interessa come ci riusciate"
"i primi sei [...] passa di turno" > passano di turno, plurale
"Questa si divise in sei parti e schizzarono via" > "Questa si divise in sei parti che schizzarono via" altrimenti il soggetto resta sempre "questa" e non funziona la frase
"Erano sovraccarichi" li hai sempre chiamati "sagome", femminile, perché ora sono sovraccarichi e ci parli di loro al maschile per un paragrafo? Se il loro nome ufficiale è "custodi/tentatori", come si capisce dopo, è bene dircelo prima di iniziare ad usarlo implicitamente!

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erika.adale
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Re: Grazia

Messaggio#4 » giovedì 21 gennaio 2016, 12:07

Ciao Regan. Hai raccontato una storia potenzialmente molto interessante, che mi ha riportato alle "Lettere di Berlicche". C'è una specie di sport sovrannaturale, una vera e propria caccia alla Grazia Divina che trasforma gli aspiranti in Tentatori o Custodi. E pare che i partecipanti (cosa sono?) siano molto competitivi, gli arbitri (pure loro, cosa sono?) sornioni. La grazia divina...poca. Come lo hai raccontato? Ahimè, in modo piuttosto confuso. Il racconto è breve, la tua idea complessa ( e, probabilmente apprezzabile) ma ho dovuto rileggerlo tre volte per capirci qualcosa. Non lo considero mai un buon segno. Nella brevità bisogna essere univoci, soprattutto quando si racconta un mondo preciso come quello che hai dipinto tu. Ho visto cielo e inferno? Parliamo di creature tradizionalmente proprie dell'Inferno e del Paradiso, ma non ho trovato una precisa caratterizzazione. Angeli e demoni hanno un atteggiamento comune, dunque il contrasto buio/ombra che (presumo) fosse richiesto dal tema mi è sfuggito. Il racconto però ha delle potenzialità notevoli, mi è piaciuta l'idea della partita e mi ha coinvolto lo scenario milanese. Io ci lavorerei ancora!

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eleonora.rossetti
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Re: Grazia

Messaggio#5 » giovedì 21 gennaio 2016, 18:16

Ciao Regan,
questo "Giochi senza frontiere" tra custodi e tentatori per accaparrarsi il "posto ufficiale" è molto interessante, è il ritmo e la forma che mi hanno quantomeno confuso. Anzitutto il definirli "sagome" per non svelare subito cosa siano non ha creato forse la suspance che volevi, anche perché poche righe sotto parli appunto di Custodi ecc. Tanto valeva definirli subito com'erano, avrei avuto subito una linea guida per capire di cosa stavamo parlando.

La resa della competizione è un po' "povera", alla fine ci ritroviamo due creature che inseguono la sfera senza particolari guizzi, cosa che poi rende anche il finale un po' banale, visto che se la litigano proprio come bambini (mi immagino quantomeno un Custode con un poco più di maturità ^^ se deve vegliare sui viventi, altrimenti ahinoi! Poi, se il tuo intento è quello, LOL! Ma sarebbe un argomento da sviluppare quantomeno in un racconto più lungo, chissà).
Tra l'altro, Clara e Nasso (tra l'altro, la chiami "un custode" la frase prima e poi ti rivolgi a lei come Clara subito dopo, c'è voluta una rilettura di più per capire che si trattasse della stessa persona) sono tratteggiati praticamente uguali sia nel comportamento sia nell'atteggiamento, avrei preferito una maggior differenziazione. Banalissimo esempio, un Tentatore poteva giocarsela su istinto e forza bruta, il Custode sulla saggezza e l'intelligenza. E allora sì che sarebbe stato un godimento vedere chi la spuntava.
Comunque ti invito a ragionarci su, perché l'idea alla base è buona (il tema è rispettato, by the way), io rivedrei questo racconto magari con maggiore respiro di caratteri e un miglioramento nella forma, anche in base ai consigli che ti hanno dato gli altri. Vedo del buon potenziale. A rileggerci!
Uccidi scrivendo.

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francescocascione
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Re: Grazia

Messaggio#6 » giovedì 21 gennaio 2016, 23:46

Ciao Regan,

L’idea di fondo è affascinante. Ma l’idea senza sufficiente coerenza nel raccontarla perde consistenza.
Forma e sostanza, storia e modo vanno assieme e se si perde l'una, vien meno anche l'altra.
Probabile che il racconto così come era stato concepito stesse stretto nelle 3,000 battute previste.
Il risultato è confuso, una continua rincorsa che si perde strada facendo.
Apprezzabile il potenziale, molto divertente lo spunto, mi è piaciuta anche l'ambientazione in un quotidiano condiviso come quello milanese. Peccato.

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maria rosaria
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Re: Grazia

Messaggio#7 » venerdì 22 gennaio 2016, 13:57

Ciao Regan.
Il tuo racconto è divertente e sei stato molto bravo a rendere vivo il movimento di queste creature che giocano alla “sfera”.
Trovo un po’ di confusione nella struttura del racconto. Credo che il voler trasmettere la concitazione di questi esseri incorporei, che vagano non visti nel mondo terreno, in queste tremila battute ci stia un po’ stretta.
Anche il finale mi ha un po’ spiazzato. Ho dovuto leggerlo più volte ma non sono riuscita a capire né il perché la sfera si fosse solidificata, né il problema del numero dei giocatori.
Maria Rosaria

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marco.roncaccia
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Re: Grazia

Messaggio#8 » lunedì 25 gennaio 2016, 23:37

Ciao Regan,
hai delle ottime idee, una fervida fantasia ma devi trovare un equilibrio maggiore che ti consenta di presentare un racconto che possa esaurire in modo chiaro il suo arco narrativo in 3000 caratteri spazi inclusi. Cosa che in questa edizione di Minuti Contati non è avvenuta perché hai scelto una storia troppo complessa e di conseguenza il poco spazio a disposizione ti ha portato a raccontarla in modo confuso.

Regan
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Re: Grazia

Messaggio#9 » lunedì 25 gennaio 2016, 23:48

Ciao! Grazie a tutti per le note!
Purtroppo non riesco mai a stare in così poco spazio e creo cose troppo gargantuesche c.c (la prima idea prevedeva qualcosa tipo col Vesuvio e Pompei ma l’ho scartata perché mi pareva già troppo grossa yy) passo molto più tempo a cercare di starci e mi porta a fare tutte quelle cose che mi avete scritto, pensavo che 3mila battute fossero molto più larghe. Però mi fa piacere che l’idea sia piaciuta *-*
Devo aver cancellato qualcosa di fondamentale: i personaggi che inseguono la palla (le “sagome”) sono creati dai sovraccarichi di energie emotive, quindi sono delle cose guizzanti che devono ancora raggiungere la forma finale e hanno l’intelligenza dei bambini e sono supervisionati dal Custode e dal Tentatore locale… c.c mi dispiace che sia diventato tutto così confuso.

@Andrea: grazie mille per le precisazioni, quelle sono proprio le cose che mi sfuggono sempre di più yy.
@Erika: non ho mai letto “Lettere di Berlicche”, lo recupererò quanto prima perché sembra bellissimo!

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jimjams
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Re: Grazia

Messaggio#10 » martedì 26 gennaio 2016, 12:29

Una buona idea, anche divertente, con parecchio lavoro da fare nel testo per renderla al meglio.
Di osservazioni precise su errori e refusi ne hai avute dagli altri commentatori quindi evito di fare una ripetizione, tanto hai capito che se vuoi renderla più gradevole devi rimetterci le mani e sistemarla, magari senza la limitazione dello spazio ti viene fuori anche una cosa bella.
Una curiosità matematica, ma se una sfera va perduta perché rimane incollata a due partecipanti, come si arriva a otto?
Voglio dire, cinque vengono assegnate, una genera in pratica due candidati, sarebbero sette, ma non si può, dice uno dei due, quindi come si arriva a otto? Giusto per curiosità ;-)

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beppe.roncari
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Re: Grazia

Messaggio#11 » martedì 26 gennaio 2016, 18:05

Ciao Regan!
Un'idea carina ma non adeguatamente sviluppata. Le emozioni umane (io interpreto così i partecipanti alla gara per accaparrarsi la Grazia) possono diventare Custodi o Tentatori degli umani e si sfidano in una sorta di Quidditch con soli sei posti l'anno per farlo, a Milano.
Solo che non diventano Angeli o Demoni ma una sorta di entità intermedie inferiori? Che possono essere assorbite dagli angeli o sgranocchiate dai demoni? Di cosa ci stai parlando, esattamente? E cosa succede ai due che afferrano la sfera contemporaneamente?
Di per sé, non mi piacciono le storie allegoriche, ma se le fai le devi fare precisissime, con rapporto di uno a uno: questo personaggio rappresenta, chessò, l'Inganno, quello la Sincerità. Non puoi darci contorni imprecisi di mezze creature generate un po' da Terrore e per un quarto da Abbandono... semplicemente, non sta in piedi.
Attento a qualche refuso o mancanza di conciliazione nelle frasi, tipo qui: "i primi sei che riusciranno a portarla al punto B passa di turno", ci vorrebbe "passeranno/passano di turno".
Ciao, alla prossima!

Federico Martello
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Re: Grazia

Messaggio#12 » mercoledì 27 gennaio 2016, 17:26

Ciao Regan
Ho trovato l’idea molto carina e i personaggi molto piacevoli e divertente, vere e proprie anime candide, e la sensazione di stare osservando praticamente dei bambini che giocano è per me molto dolce e rilassante. Purtroppo la realizzazione non è all’altezza della storia, e ammetto di aver avuto grandissima difficoltà a seguire il racconto, in più punti mi sono perso nelle frasi, in altri ho dovuto rileggere più volte prima di proseguire, e non è stato difficile notare parecchi errori di grammatica e sintassi. Insomma, una buona idea, ma che avrebbe beneficiato di una maggiore attenzione e cura nella realizzazione, ma immagino quanto il poco tempo a disposizione abbia influenzato su questo. Sono certo che il testo potrà dare molto di più con una sistemata da poco, che vada a correggere le distrazioni e a sciogliere i punti più ingarbugliati.

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Mike009
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Re: Grazia

Messaggio#13 » giovedì 28 gennaio 2016, 0:37

I dialoghi sono frizzanti e la vicenda potrebbe anche suscitare interesse ma... finisce per essere un minestrone di personaggi che non riesco a inquadrare, troppi in poco troppo tempo e spazio, mi sono trovato costretto ad andare avanti e indietro nel testo per farmi un'idea e questo non è mai un bene per la fruibilità e il godimento della stessa.

Regan
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Re: Grazia

Messaggio#14 » venerdì 29 gennaio 2016, 1:07

Ciao di nuovo anche a voi *_*
Grazie mille per i consigli, ho capito questa volta che 3mila caratteri sono davvero pochissimi ;_; sono felice che l’idea sia piaciuta nonostante la mia incapacità.
Rispondo alle due domandine – se ne ho dimenticate altre le recupero!
@Jimjams: Dunque, la sfera è fatta di ‘grazia divina’. Non lo specifico perché non era rilevante in questo racconto, ma così ‘fuorionda’ si può spoilerare: la Grazia è un’energia particolare che emanano gli angeli quando scendono sulla terra. È tutto molto bello ma io l’ho immaginata come l’ectoplasma di Slimer. Ci avevo pensato nel dettaglio perché fa parte di un’altra mia storia, ma poi Clara ci si è infilata per questa arena…
@Beppe: Non credo di aver scritto una storia allegorica (se te ne ho dato idea, mi scuso per la confusione) perché in generale non è una cosa che mi piace a gusto personale e non credo di esserne capace :S in questo caso ho usato creaturine soprannaturali perché le trovavo divertenti, ma non le uso mai perché possano rappresentare qualcosa.
Per la trama e i personaggi invece, per come li ho sempre interpretati io, i tentatori e i custodi sono delle creature indipendenti e ‘inferiori’ che fanno fluttuare l’equilibrio tra le parti perché influenzano l’emotività della gente. L’Angelo l’ho sempre visto come una specie di T-800 della mitologia (scende, fa, risale, non si pone delle domande e porta a termine ogni ordine), ma è il custode o il tentatore invece seguono sempre le persone e si fanno carico di quello che succede.

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Re: Grazia

Messaggio#15 » venerdì 29 gennaio 2016, 19:09

Ciao e complimenti, un buon punto di partenza per una storia che a mio parere soffre molto dei limiti di tempo e di spazio. Non mi dilungo in commenti su ogni dettaglio (piccoli refusi o passi un po' confusionari) perché altri hanno già commentato in proposito; piuttosto mi accodo a quanti vorrebbero rileggere questo racconto magari più sviluppato e lungo il doppio :)
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

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antico
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Re: Grazia

Messaggio#16 » domenica 31 gennaio 2016, 19:12

Sarò banale, ma devo ripetere quanto già detto da tutti: idea buona e interessante, realizzazione confusa e poco controllata. Il laboratorio apre il primo di ogni mese, usalo. Puoi ripostare questo racconto rivisto con più calma e hai anche 2000 caratteri in più (si accettano racconti fino a 5000 caratteri) per intergrarlo. Al momento è un pollice giù, ma è evidente che hai risentito più di altri dei limiti di tempo e spazio.

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