Tarenzi edition - Nuotando nell'aria, Filippo Puddu

Richieste di Grazia

Sondaggio concluso il martedì 1 marzo 2016, 17:56

Merita la grazia
2
100%
Il racconto andrebbe revisionato
0
Nessun voto
 
Voti totali: 2

Avatar utente
Callagan
Messaggi: 214

Tarenzi edition - Nuotando nell'aria, Filippo Puddu

Messaggio#1 » martedì 2 febbraio 2016, 17:02

NUOTANDO NELL'ARIA

Filippo Puddu


«Certo che Greta è proprio una stronza. Questo a Mario proprio non lo doveva fare. Cioè, ha sputtanato tutto per cosa? Un ragazzino palestrato col cazzo rimpicciolito dagli ormoni? Ma dai!»
Annuisco e sorrido, nella leggera brezza che ci accompagna per le strade notturne.
«E ti dirò di più,» continui «Mario è stato un signore. Se tu provassi a farmi una cosa del genere, Luca, sai cosa ti farei?»
«No, Neri, cosa mi faresti?» ti chiedo, mentre scendiamo le scale verso il sottopasso. È là che mi fermi, mi prendi tra le tue braccia e sospiri: «Ti staccherei l'uccello...» e mi baci «a morsi.»
«Mmm, quasi quasi...» Scherzo. In quel momento lo vedo: nel sottopasso, prima deserto, è ora comparso un uomo. Sta fermo, con le mani dietro la schiena e un cappuccio ben calato sul viso. Sento che ci fissa. Ho paura.
«Froci.» Sentenzia.
Ora lo vedi anche tu. Ti fai paonazzo ed è rabbia quella che si impadronisce del tuo corpo.
«Che vuoi?» Lo affronti. Nel viso nascosto dello sconosciuto, sembra brillare un sorriso.
«Hai qualche problema?» Gli chiedi, mentre ti avvicini a lui.
«Neri... andiamo dai!»
«Ehi, non rispondi?»
«Neri!»
«Fanculo...» Gli volti le spalle e fai per tornare da me. Ma quello si mette a correre e io non faccio in tempo ad avvertirti. Ora ti blocca puntandoti una lama alla gola. Il tuo petto sussulta: è il cuore che vuole fuggire e venire a me, dai miei baci, dalle mie carezze.
«Lascialo andare!» urlo allo stronzo.
«Stai zitto e non ti muovere, frocio!»
«Ti giuro che...»
«Ho detto zitto!»
La punta del coltello affonda un poco nella tua pelle, là dove ti mordevo per sentire le tue labbra sussultare di piacere.
«Abbassati i pantaloni.» Ti intima, con la bava alla bocca. «Voglio vedere come vi eccitate, Voi.»
Mi guardi. I tuoi occhi giudicano la mia immobilità. Ti slacci la cintura e gli obbedisci. Resti nudo dalla vita in giù. Il maiale trascina l'arma sulla tua maglietta, stracciandola. Fino ad arrivare giù, al pene intimorito.
«E adesso toccati, coraggio, coraggio!»
«Neri... no.» Ti scongiuro.
«Non parlare! Tu sei il prossimo! Frocio, frocio! Tu, avanti, toccati!»
Ancora gli obbedisci. Lui sussulta. La sua mano trema. Te ne accorgi. Sai che lui non sa. Gli afferri il polso prima che possa accorgersi di quanto stia succedendo. Glielo giri e le ossa cedono. Prima che il coltello tocchi terra, gli rifili una gomitata e lo scaraventi giù. Ti rimetti a posto le braghe e corri da me, mi abbracci. Ma non può finire così, non per me. Ti scosto e vado a raccogliere l'arma. Lo stronzo deve morire. Lo stronzo che nasconde un altro coltello. Così, dolorante, mi coglie alle spalle e lo infila tra le mie membra. Ancora, ancora e ancora.

Qui, in un cielo senza nuvole, le mia anima nuota felice. Attorno a me solo un grande tepore: è quello del tuo abbraccio che sento così reale. Ti prego, non smettere di aspettare ogni giorno un pezzo di me, invano, mentre piangi affondando il viso sul cuscino. Tormentati, non darti pace. Sono il tuo dolore e il tuo pensiero che mi tengono vivo. Non sopprimere il ricordo. Continua a farmi esistere.



Avatar utente
Jacopo Berti
Messaggi: 441

Re: Tarenzi edition - Nuotando nell'aria, Filippo Puddu

Messaggio#2 » mercoledì 3 febbraio 2016, 13:13

Ciao Filippo, ben trovato nel laboratorio.
Già pensavo al tuo buon racconto della Tarenzi edition e mi riproponevo, trovandolo qui, di muoverti quelle piccole critiche che mi sembravano opportune. Ora invece leggo questa nuova "versione": che più che una versione è una riscrittura. E scusami, ma secondo me il racconto originale era molto migliore.
Preferivo di gran lunga i contenuti e la struttura di prima (magari da rivedere nella lunghezza delle varie parti): un fatto di sangue, di violenza e odio, incorniciato da due scene d'amore/eros e affetto, un po' trasognate, fuori dal tempo.
Ora hai cambiato genere: tutto è sul piano concreto (persino l'aldilà) e i due amanti sono personaggi che mi risultano subito antipatici per i pettegolezzi dell'incipit. Infine, il morto è proprio odioso quando spera di essere felice, dopo la morte, a discapito della felicità dell'amato in vita,tanto da invitarlo a continuare a tormentarsi e a provare dolore per lui.
Sono sicuro che hai volutamente cambiato gli aspetti che ti faccio notare, ma secondo me hai stravolto un racconto che era nato in altro modo.
È la mia opinione, ovviamente. E ti auguro, se tu preferisci questa versione, che altri l'apprezzino più di me. Ma sapendo che c'era un racconto che a mio avviso era migliore di questo, non mi sembrerebbe neanche onesto chiedere la grazia.
«Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l'arte di inventare» (Novalis, Frammenti)

Avatar utente
Callagan
Messaggi: 214

Re: Tarenzi edition - Nuotando nell'aria, Filippo Puddu

Messaggio#3 » mercoledì 3 febbraio 2016, 15:08

@Timetrapoler
Innanzitutto, grazie per essere passato.

Passo al tuo commento. Beh, il mio racconto della Tarenzi Edition non mi piaceva. Dividere in più paragrafi un racconto del genere in uno spazio tanto breve non aveva alcun senso. Le scene d'amore avrebbero avuto senso se amalgamate alle vicende narrate, come ricordi, lampi del passato, sensazioni che rimandano a immagini scolpite nella mente, e in questo senso ho agito.
Nel concorso ho presentato un racconto scritto in un'ora di tempo. Qui ho avuto la possibilità di ragionarci sopra. I dialoghi iniziali del racconto originario avevano grandi difetti: erano innaturali, spoileravano eccessivamente il finale, mandavano un messaggio in cui non credo.
Il racconto che ho presentato qui, invece trasmette altre sensazioni, i personaggi sono più credibili. Il fatto che tu odi i protagonisti ne è un esempio. Il fatto che tu odi come Neri si auguri la sofferenza del compagno ancora in vita è un altro esempio ancora.

A parte questo, mi "accusi" di una riscrittura e di non meritare per questo la grazia, dal momento che non avrebbe senso chiederla. Ebbene:

1. Ho modificato il racconto seguendo, tra l'altro, anche consigli che mi sono arrivati in fase di commento. Un buon 60% del racconto non è stato toccato. Ho eliminato la vecchia parte iniziale e scritto un nuovo incipit. Ho modificato il finale dandogli un nuovo senso che mi potesse suscitare emozioni più forti e meno superficiali.

2. Ok, in teoria si è qua per "ricevere la grazia". Sinceramente non mi interessa, o meglio mi interessa tanto quanto arrivare in finale nella competizione ufficiale: non è quello il mio obbiettivo. Io punto a scrivere una storia che mi soddisfi, che sia coerente, che abbia senso (per me) di esistere e di essere presentata a un pubblico quale mia creazione. Questa versione che ho presentato qua è la mia "Nuotando nell'aria", quella precedente non esiste.

Infine, se te preferivi i messaggi lanciati dalla vecchia versione e non le riflessioni e le sensazioni che scaturiscono da questa pazienza, è questione di gusti e su questo non si può discutere.

Avatar utente
Jacopo Berti
Messaggi: 441

Re: Tarenzi edition - Nuotando nell'aria, Filippo Puddu

Messaggio#4 » mercoledì 3 febbraio 2016, 16:14

Callagan ha scritto:I dialoghi iniziali del racconto originario avevano grandi difetti: erano innaturali, spoileravano eccessivamente il finale, mandavano un messaggio in cui non credo.

Questo è vero. Faceva parte dei difetti che ti avrei sottolineato.

Callagan ha scritto:Il racconto che ho presentato qui, invece trasmette altre sensazioni, i personaggi sono più credibili. Il fatto che tu odi i protagonisti ne è un esempio. Il fatto che tu odi come Neri si auguri la sofferenza del compagno ancora in vita è un altro esempio ancora.

Scusa, ma non vorrei passare per ingenuo. Stai volgendo la mia critica a tuo favore per sostenere che il tuo è un buon racconto perché mi ha suscitato "odio".
Non è così, e non lo sarebbe "a prescindere" (non voglio dire che nei fatti non lo sia) neanche se mi avesse indotto tanto odio da scaraventare lo schermo contro il muro: non considero la letteratura un essere sballottati di qua e di là dalle emozioni. Anzi, affronto la lettura affiancando all'immedesimazione una buona dose di straniamento.
Quindi io non "odio" i tuoi personaggi, ma li disapprovo in quanto odiosi, il che è diverso. Perché in generale non apprezzo - con le dovute eccezioni - la narrativa improntata a un crudo cinismo.
Ed è ovvio che è una sensibilità personale.

Callagan ha scritto:Ok, in teoria si è qua per "ricevere la grazia". Sinceramente non mi interessa, o meglio mi interessa tanto quanto arrivare in finale nella competizione ufficiale: non è quello il mio obbiettivo. Io punto a scrivere una storia che mi soddisfi, che sia coerente, che abbia senso (per me) di esistere e di essere presentata a un pubblico quale mia creazione. Questa versione che ho presentato qua è la mia "Nuotando nell'aria", quella precedente non esiste. / Infine, se te preferivi i messaggi lanciati dalla vecchia versione e non le riflessioni e le sensazioni che scaturiscono da questa pazienza, è questione di gusti e su questo non si può discutere.

Infatti ho scritto "E ti auguro, se tu preferisci questa versione, che altri l'apprezzino più di me." Perché sarei contento per te se questa versione che tu apprezzi potesse andare in vetrina, cosa a cui tu giustamente ambisci. In cosa il mio pensiero non ti sembrava presupporre quanto poi hai puntualizzato?
«Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l'arte di inventare» (Novalis, Frammenti)

Avatar utente
Callagan
Messaggi: 214

Re: Tarenzi edition - Nuotando nell'aria, Filippo Puddu

Messaggio#5 » mercoledì 3 febbraio 2016, 17:12

@Timetrapoler
Sapevo di rischiare di passare per arrogante. >.<

In realtà andavo a sottolineare alcune tue critiche che non mi risulta siano andate a evidenziare difetti, anzi.
Ci tengo a sottolineare che il mio racconto non è improntato sul cinismo. Non volevo portare il lettore a odiare i personaggi (non nel dialogo iniziale), volevo mettere in scena una situazione quanto più reale possibile e in questo contesto ci sta che il lettore abbia reazioni diverse. Per quanto riguarda il finale, invece, sì volevo creare una situazione di disagio.
Ripeto, ci sta che tu preferissi un altro genere di racconto.

alexandra.fischer
Messaggi: 2836

Re: Tarenzi edition - Nuotando nell'aria, Filippo Puddu

Messaggio#6 » mercoledì 3 febbraio 2016, 17:45

Ciao, ho letto questa tua nuova versione del racconto e mi è piaciuta anche più della precedente, di per sé già stupenda. Il dialogo di apertura incuriosisce il lettore. Si parte da un abbandono (Greta ha lasciato Mario, un amico di Neri e dalla reazione di Neri il lettore capisce quanto sia legato a Luca; il loro rapporto è già tutto lì. Poi, certo, arriva l'omofobo e causa la tragedia, rendendo straziante la storia). Il finale è ancora più intenso di quello dell'altra versione. Luca vive attraverso il dolore e il pensiero di Neri, dunque lo implora a continuare, mentre lui vive nel limbo. Io la trovo una bella prova creativa, sentita.

CHIEDO LA GRAZIA

Avatar utente
Jacopo Berti
Messaggi: 441

Re: Tarenzi edition - Nuotando nell'aria, Filippo Puddu

Messaggio#7 » mercoledì 3 febbraio 2016, 18:12

Forse ho capito il problema Filippo. Il problema per il quale siamo sembrati (immagino) reciprocamente arroganti. Qualcuno usa muovere delle critiche con la pretesa che siano oggettive, che evidenzino dei difetti e degli errori in forma di "così non si fa". Io, forse dovrei metterlo come firma per evitare incomprensioni, non ho elementi oggettivi al di là della mia conoscenza della lingua italiana, né credo che esistano (e anche le formule tipo "show don't tell" sono derogabili per qualsiasi esigenza, a mio avviso). Per il resto mi esprimo in base a preferenze soggettive, e credo che buona parte di ciò che concorre a rendere un racconto ciò che è non sia misurabile, quantificabile o rapportabile su scale di valori condivisibili.
Per me è scontato e sottointeso che ciò che scrivo nei commenti è la mia opinione personale e che ho il massimo rispetto per le opinioni e le sensibilità altrui. Che se dico che un racconto si può migliorare in un certo modo, intendo che si può migliorare per me e non in assoluto: vuol dire che se lo modifichi secondo il mio suggerimento molto probabilmente a me sembrerà migliore, ma non me la sento di fare pronostici. Può anche darsi che ciò che per me è un miglioramento per te autore o per altri lettori sia un peggioramento.
Poi ciò che conta, per vincere un'edizione o per passare dal laboratorio alla vetrina, è quante delle sensibilità diverse di votanti e giudicanti il tuo racconto riesce a intercettare, quanti "secondo me" volge a tuo favore.
Qualche volta accade anche a me di trovare nei racconti qualcosa di oggettivamente sbagliato (grammatica, lessico o sintassi inadeguati e non mimeticamente e volutamente inadeguati). Allora lo faccio notare chiaramente che, per quel che so (non per quel che penso o sento), non vanno bene.
Tutte le altre volte, mi sento chiamato a esprimere semplicemente la mia individualità di lettore.

Quanto al dialogo iniziale, ripeto, ho detto che i personaggi mi sembrano descritti come antipatici, non che li odio. È vero che il racconto deve pur iniziare in qualche modo, ma l'incipit mi pare che abbia una rilevanza intrinseca maggiore rispetto ad altre parti del racconto, senza bisogno del peso che si può conferire per mezzo di una dinamica di climax. Quindi, tu inizi dicendo che uno dei due protagonisti dà della stronza a questa Greta, e descrive una quarta persona come "Un ragazzino palestrato col cazzo rimpicciolito dagli ormoni". Secondo me l'informazione che questi due fanno dialoghi pettegoli e irrispettosi (cosa che io trovo antipatica, magari altri no) è una caratterizzazione importante di questi personaggi, perché è la prima cosa che ci dici su di loro ed è la prima cosa che dice il tuo racconto.
Tu forse vuoi iniziare "in un momento qualsiasi", che non abbia una particolare rilevanza, per dare l'impresisone di un tranche de vie. Io però sono della scuola di pensiero secondo la quale la mimesi in letteratura e in qualsiasi arte è impossibile, perché anche chi si limitasse a registrare fedelmente degli eventi dovrebbe andare incontro a un inizio e a una fine della narrazione, che sono sufficienti ad infondere il proprio marchio creativo. "La letteratura è menzogna" direbbe Manganelli. Tanto vale controllare esattamente dove tagli, e sfruttarlo per dire qualcosa di importante che vuoi dire.
Sempre secondo me.
«Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l'arte di inventare» (Novalis, Frammenti)

Avatar utente
Callagan
Messaggi: 214

Re: Tarenzi edition - Nuotando nell'aria, Filippo Puddu

Messaggio#8 » mercoledì 3 febbraio 2016, 19:34

@Timetrapoler
Condivido gran parte di quello che dici. Quando commento parto dal presupposto che chi legge sappia che si tratta della mia valutazione, soggettiva: libero di seguire il mio consiglio o no. Ciò non toglie che io credo in quel che dico, infatti non amo e non uso mai espressioni o giri di parole per edulcorare il mio giudizio. Detto questo, non sono convinto che il mio pensiero sia intoccabile e perfetto, è frutto di una crescita avvenuta con il confronto e allo stesso modo si può modificare.
Questo vale sia per quando commento, che per quando "difendo" un mio racconto (se penso che valga la pena difenderlo).

Per quanto riguarda il dialogo iniziale: no, non avevo intenzione di mettere un riempitivo, il dialogo contribuisce a caratterizzare il personaggio, a dargli una dimensione. Ripeto: ci sta che a te suoni antipatico.

Ps. Problema arroganza ^_^
Forse non è facile in un forum non passare per arroganti quando si va a imbandire un discorso serio senza corredarlo di faccine a caso. Ma insomma, io sono contento dello scambio di opinioni che abbiamo avuto. :)

Avatar utente
Callagan
Messaggi: 214

Re: Tarenzi edition - Nuotando nell'aria, Filippo Puddu

Messaggio#9 » mercoledì 3 febbraio 2016, 19:56

@Alexandra
Grazie per il commento, davvero molto lusinghiero. Passerò a leggere la tua nuova versione del racconto.

Avatar utente
francescocascione
Messaggi: 101

Re: Tarenzi edition - Nuotando nell'aria, Filippo Puddu

Messaggio#10 » giovedì 11 febbraio 2016, 0:53

Buonasera Filippo

ho letto il tuo racconto e sono contento di averlo ritrovato qua. la versione originale mi aveva colpito ma questa nuova veste la trovo più armonica.

Se il punto debole della prima versione era l'incipit, questa nuova veste ci porta ad una quotidianità tra i protagonisti che ce li rende famigliari; non so se sia voluta ma porta alla stessa empatia verso i protagonisti di quella nei due di Ghost.

La violenza in questo racconto arriva improvvisa proprio perché la prima parte è ordinaria.

Il monologo finale mi ricorda la serafica serenità di Spacey un American Beauty. Il lavoro in laboratorio è servito e onestamente, avendo conosciuto il racconto in entrambe le versioni, e preferendo questa, non ho alcun appunto da fare.

CHIEDO LA GRAZIA

Avatar utente
Callagan
Messaggi: 214

Re: Tarenzi edition - Nuotando nell'aria, Filippo Puddu

Messaggio#11 » giovedì 11 febbraio 2016, 13:42

Ciao, Francesco, grazie. :)
Allora la prima parte l'ho riformulata in questo modo per meglio introdurre i protagonisti e la vicenda, ma non mi sono ispirato a Ghost...

Avatar utente
alessandra.corra
Messaggi: 280

Re: Tarenzi edition - Nuotando nell'aria, Filippo Puddu

Messaggio#12 » domenica 14 febbraio 2016, 11:01

Ciao Filippo,

non avevo letto il tuo racconto precedente, ma questo l'ho trovato interessante e mi è piaciuto.
La scrittura è fluida e il discorso scorre molto bene.
Il dialogo iniziale è crudo, in parte frivolo, ma credibile e cala bene il lettore nell'ordinarietà di questi giovani. Realtà che diventa durissima dopo l'incontro con l'omofobo, personaggio davvero ripugnante ma purtroppo verosimile.
Un pugno nello stomaco il finale, drammaticamente intenso.

CHIEDO LA GRAZIA.

Avatar utente
Spartaco
Messaggi: 997

Re: Tarenzi edition - Nuotando nell'aria, Filippo Puddu

Messaggio#13 » domenica 21 febbraio 2016, 1:44

Ragazzi, state battendo la fiacca. Non voglio arrivare a fine mese senza racconti selezionati. Datevi una mossa!

Avatar utente
Callagan
Messaggi: 214

Re: Tarenzi edition - Nuotando nell'aria, Filippo Puddu

Messaggio#14 » domenica 21 febbraio 2016, 12:35

Ciao, Alessandra. Grazie per il passaggio, per il commento e per la richiesta di grazia.
Ora che ne conto tre, posso fare i conti col mio destino ^_^

SFIDO SPARTACO

Avatar utente
Spartaco
Messaggi: 997

Re: Tarenzi edition - Nuotando nell'aria, Filippo Puddu

Messaggio#15 » venerdì 26 febbraio 2016, 15:11

Hai tutti i requisiti, sfida accettata.

Avatar utente
Spartaco
Messaggi: 997

Re: Tarenzi edition - Nuotando nell'aria, Filippo Puddu

Messaggio#16 » sabato 27 febbraio 2016, 0:44

Anche il tuo racconto è stato promosso in vetrina. Ora che il tuo lavoro è finito, passa a dare una mano agli altri.

Torna a “Sessione di Febbraio 2016”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite