La Riserva - di Beppe Roncari - TARENZI EDITION

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La Riserva - di Beppe Roncari - TARENZI EDITION

Messaggio#1 » lunedì 15 febbraio 2016, 23:18

La Riserva
di Beppe Roncari


— Restate qui. Non un fiato.
Il cowboy sbatté il cofano della Cadillac, accese una sigaretta e si calò sugli occhi il suo fido Stetson. Lo riparava dai coni di luce accecante che gli piovevano addosso da tutte le direzioni, neanche fosse una fiera di incontri ravvicinati del terzo tipo, e nascondeva il sudore freddo che gli imperlava la fronte.
Una voce tonante emerse dal cerchio di luce.
— Di nuovo tu!
— Felice di rivederti, vecchio mio!
Da uno di molti buchi iridescenti nel tessuto del cielo, si avvicinò una figura umana. Aveva l’aspetto di un indiano, con calzoni e mocassini di pelle di bisonte e sulla testa un copricapo di piume di falco con al centro due corna di cervo in fiamme, brillanti di calor bianco. Era impossibile fissarle senza restarne accecati. Il cowboy si calò la tesa del cappello sugli occhi.
— Non blandirmi. Sai bene che questa è una terra sacra.
Il cowboy sputò: — Sacro è solo ciò che non può essere preso senza permesso… O no?
L’indiano incrociò le braccia sul petto: — Tecnicismi.
— Ma voi spiriti siete costretti a prenderli alla lettera questi tecnicismi, o no? Nessuno spazio all’interpretazione. E io vi dico che… non c’è niente nel bagagliaio.
L’indiano alzò il mento. I suoi occhi erano terribili a vedersi. Ma non replicò.
— Avanti, vecchio mio. È lo stesso balletto tutte le volte… Voialtri mi bloccate, mi ispezionate, ma poi… capite e mi lasciate passare. O no?
— Dipende. — Disse l’indiano senza abbandonare la sua posa. — Che cosa porti?
Il cowboy buttò via la sigaretta e aprì la portiera della Cadillac: — Ecco.
L’indiano si chinò e guardò all’interno.
Vi fu un attimo di perfetto silenzio. Il cowboy si sentì sul petto come uno di quei macigni sulle colonne di sabbia nel deserto, che sembra che non debbano cadere mai, in eterno.
Poi l’attimo passò.
— Questo lo prendiamo noi.
— E non volete guardare nel bagagliaio?
— Perché dovremmo? — L’indiano inarcò appena gli zigomi, mentre si caricava le braccia di roba. — L’hai detto tu stesso che lì non c’è niente.
E come erano comparsi, i coni di luce svanirono.
Il cowboy si tolse il cappello, montò sull’auto e partì come se avesse il diavolo stesso alle calcagna. Gli pneumatici sollevarono la sabbia in grandi nuvole rosse dietro di lui ed ecco apparirgli davanti una barriera di fiamme!
Il cowboy chiuse gli occhi, schiacciò a tavoletta e la attraversò.


⋆ ⋆ ⋆

— Venite fuori!
Due cacciatori armati di tutto punto uscirono dal cofano e si trovarono davanti a uno spettacolo mozzafiato.
Una terra verde, incontaminata. Cascate altissime là dove prima era solo il deserto. Bufali, falchi e cervi estinti da secoli aspettavano solo il loro colpo di fucile.
— Dunque… sono questi “I Grandi Pascoli”?
— Ci potete giurare!



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beppe.roncari
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Re: La Riserva - di Beppe Roncari - TARENZI EDITION

Messaggio#2 » lunedì 15 febbraio 2016, 23:19

Ciao! Reputo che il racconto meriti e che indebitamente sia stato da qualcuno considerato "fuori tema" e messo in fondo alla classifica. Per cui lo riposto qui con un taglio sul finale, come da suggerimento dell'Antico. Che ne dite? ;-)

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Spartaco
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Re: La Riserva - di Beppe Roncari - TARENZI EDITION

Messaggio#3 » mercoledì 17 febbraio 2016, 23:29

Ciao Beppe, mi dispiace ma le iscrizioni al Laboratorio sono chiuse. Postalo il mese prossimo.

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