Canale Notturno

alexandra.fischer
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Canale Notturno

Messaggio#1 » lunedì 15 febbraio 2016, 22:17

- Leni? Dove sei finita? – gridò la signora Schnee salendo lungo le scale di legno, scossa dall’improvviso risveglio causatole dalla radio.
Aveva sentito la musica erompere per tutta l’abitazione, come non le era capitato più da quando si era decisa a portare la Philips nel solaio.
La musica proseguiva allegra mentre lei bussava con forza alla porta della sua pensionante.
Leni Müller era una ragazza curiosa, ma non al punto di andare in solaio senza il suo permesso e lei non glielo avrebbe accordato in nessun caso.
C’era quella maledetta radio.
Rudolf, prima di separarsi da lei, aveva avuto l’accortezza di svitarne le manopole, senza osare distruggerla, perché era il suo ultimo legame con il fratello Hansi.
Era stato ottimista, riguardo al 18 giugno.
Chissà, magari, senza di lui Hansi non avrebbe più terrorizzato nessuno.

Il motivetto andò avanti, mentre la signora Schnee spalancava la porta della stanza di Leni, trovandola vuota.
Le restava soltanto un posto in cui cercare, ma prima, la donna decise di guardare la data sul calendario.
Era il 18 giugno.
L’anniversario della morte di Hansi, bambino prodigio della radio Anni ’40, suicidatosi dopo aver saputo che nella nuova serie non avrebbe riavuto la sua parte.
La signora Schnee spalancò la porta del solaio e vide la radio sul pavimento con accanto lo scatolone aperto che l’aveva contenuta per tanto tempo.
E aveva tutte le manopole al suo posto.
Dopo la sigla, cominciò la commedia.
Con troppi rumori, per la verità.
Due persone si stavano inseguendo in un frastuono di porte sbattute e sedie rovesciate, mentre la voce narrante taceva, soverchiata, forse, da quelle dei due protagonisti, un bambino e una giovane donna.
Quando la signora Schnee si avvicinò alla radio, anche la voce della ragazza crebbe di tono: “Signora Schnee è lì? Mi aiuti, per favore. Distrugga questa maledetta radio.”
L’anziana signora annuì e prese un martello, cominciando a vibrare colpi sulla cassa di legno, mentre Hansi gridava, infuriato: “Smettila. Ora la signorina Moeller mi aiuterà a ripassare la parte. Stavolta non mi scarteranno”.
E il risveglio della signora Schnee divenne ancora più spaventoso.
L’insegnante di recitazione di Hansi si chiamava Moeller e il cognome di Leni era Müller.
Inutile spiegarlo allo spettro che si trovava nella radio.
La voce di Leni si alzò di nuovo: “Ha capito, ora? La spacchi. Per pietà”.
La signora Schnee eseguì l’ordine.
Una volta che la radio fu ridotta a un ammasso di rottami, si voltò verso la vecchia poltrona e capì istintivamente che era occupata.
Seduta con l’attrezzatura da bricolage di Rudolf sulle ginocchia, c’era Leni, la quale le rivolse un’occhiata vacua.
La signora Schnee indietreggiò e corse al pianterreno, dove chiamò il Pronto Intervento.
Fu la sua ultima azione sensata.



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antico
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Re: Canale Notturno

Messaggio#2 » lunedì 15 febbraio 2016, 22:25

Ciao Alexandra e benvenuta anche a te alla De Marco Edition! Parametri rispettati, buona edizione!

alexandra.fischer
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Re: Canale Notturno

Messaggio#3 » martedì 16 febbraio 2016, 19:03

Grazie, Antico.

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Jacopo Berti
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Re: Canale Notturno

Messaggio#4 » giovedì 18 febbraio 2016, 21:20

Ciao Alexandra, sono sempre qui a leggerti e a commentarti ;)
Stai componendo, con i tuoi racconti, una collezione di oggetti stregati, posseduti e magici: case, sciarpe, spade e ora la radio. La cosa non mi dispiace. L'idea si ripete con variazioni tematiche sempre interessanti ma con leggibilità e comprensibilita (di struttura e di sintassi) altalenante. Qui funziona quasi tutto, secondo me: la prima parte è chiara sin da subito e mi piace quel clima riservato e un po' austero che riesci a dare alla padrona di casa (o forse lo evochi soltanto, perché non riesco a capire esattamente a cosa sia dovuta questa immagine). Sembra, inizialmente, che sia una donna compita e abitudinaria, infastidita dal volume della radio della ragazza. Fino allo stacco, che giunge opportuno.
Poi il racconto prosegue in un crescendo, riuscito, ma che nella seconda parte lascia spazio, a mio avviso, a qualche incomprensione, forse dovuta a parti che non hai chiarito.
In paricolare:
1) la ragazza si era in effetti avventurata in soffitta, e quindi la signora si era fatta un'idea sbagliata della sua discrezione? Oppure c'è altro sotto?
2) L'idea della somiglianza di Muller/Moeller non mi convince: perché o è un particolare inutile, oppure, se vuol dire di più, non ci sono le condizioni per farmelo capire.
3) La mia idea sul finale ce l'ho: distruggendo la radio, la signora pensava di liberare Lena da essa, mentre invece ne distrugge l'anima che ne era intrappolata, tant'è che il corpo rimane fermo con occhi vacui. Però non ne sono sicuro, perché 'rivolgere un'occhiata' è una cosa da fare attivamente, quindi non so se è in qualche modo dis-animata o, viceversa, spiritata.
In complesso, una buona prova, ma ci sono alcuni elementi che tolgono un po' di soddisfazione al lettore.
«Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l'arte di inventare» (Novalis, Frammenti)

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Vastatio
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Re: Canale Notturno

Messaggio#5 » venerdì 19 febbraio 2016, 18:21

Ciao,
la storia c'è e si capisce, i blocchi di trama sono ben equilibrati tra di loro. A parte alcune scelte di trama il problema credo che sia il mantenimento del focus. Salti qui e là dando informazioni, sempre pertinenti, e attiri l'attenzione su luoghi/eventi che rischiano di disorientare.
Per spiegarmi meglio: Risveglio/Musica -> Tutta la casa/Solaio -> Porta della stanza -> solaio -> Rivelazioni passate -> 18 giugno -> stanza pensionante -> solaio -> calendario -> 18 giugno ... ecc
Ripeto, si segue, non ometti grandi particolari (come capita ad esempio a me), quindi il problema non è la mancanza di informazioni, quanto la loro dislocazione nella storia.
Personalmente trovo superfluo il gioco di parole sul cognome, per quanto capisco che ti serva per giustificare il redivivo interessamento del bambino, puoi giocarti una somiglianza fisica/età, o va anche bene l'assonanza dei nomi (solo non essendo italiani la pronuncia del lettore non è detto che sia corretta, quindi ci si basa sul riconoscimento grafico e stona con la radio che è solo acustico).
Nota sulla chiusa: se si gira verso la sedia e vede non le serve l'istinto per capire che è occupata. Si gira per istinto, o per un brivido opprimente, ma quando vede... beh, vede.

alexandra.fischer
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Re: Canale Notturno

Messaggio#6 » venerdì 19 febbraio 2016, 19:09

Ciao Timetrapoler, grazie del commento. Mi spiace per le parti meno riuscite del racconto (sono contenta che nel complesso ti sia piaciuto).
Per quel che riguarda la signora Schnee, sì, è una donna molto austera e compita. L'ho immaginata così (e sì in una casa Anni '30, con la scala dai gradini di legno e il pavimento dello stesso materiale anche in solaio). Per quel che riguarda Leni, ho immaginato che cadesse in trappola (in un primo tempo attirata da un lieve rumore in solaio e poi, ecco la radio e il potere di suggestione dello spettro di Hansi, che la costringe a rimetterla in funzione). La tua idea sul finale è giusta: infatti, l'anima della ragazza è proprio finita nella radio, in una trasmissione da incubo.

Ciao Vastatio scusa per l'idea della somiglianza dei due cognomi (pensa, mi è venuta per dare un po' di verosimiglianza alla storia...assonanza. Ora, a ragione veduta, capisco che hai ragione tu. Poteva esserci qualsiasi altra somiglianza fra Leni e l'insegnante di recitazione, fisica, nel passo, nella voce). Ci sono arrivata ora, a mente fredda. Abbi pazienza...hai ragione. Se la signora si gira verso la sedia e vede, non le serve l'istinto per vedere che è occupata. Questa frase è da correggere. Farò tesoro delle tue osservazioni. Sono contenta che la storia abbia retto a livello di informazioni (a livello di chiarezza, ora resta la distribuzione).

Fernando Nappo
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Re: Canale Notturno

Messaggio#7 » domenica 21 febbraio 2016, 16:14

Ciao Alexandra,
ho fatto un po' fatica a seguire lo svolgimento del tuo racconto, alcuni punti non mi sono del tutto chiari, benché la storia si riesca capire nel suo complesso.
La prima parte è abbastanza chiara, ma c'è una frase che mi ha lasciato un dubbio:
Rudolf, prima di separarsi da lei, aveva avuto l’accortezza di svitarne le manopole, senza osare distruggerla, perché era il suo ultimo legame con il fratello Hansi.
È quel separarsi che mi confonde. Separarsi nel senso che ha lasciato la signora e se ne è andato di casa? Se è così, poiché la radio rappresenta un legame così forte col fratello, non avrebbe dovuto portarsela dietro? E poi, perché togliere le manopole? Era già capitato in qualche 18 Giugno precedente che la radio riprendesse vita? In questo caso, la donna non dovrebbe sorprendersi di sentire la radio in funzione in quella data. Oppure Rudolf sapeva cose che non aveva detto alla moglie?
Anche nella seconda parte c'è qualcosa che non mi suona bene:
“Signora Schnee è lì? Mi aiuti, per favore. Distrugga questa maledetta radio.”
La ragazza chiede aiuto, e fin qui tutto bene, chiedendo di distruggere la radio dove è prigioniera. Come sa che quello è il modo per liberare la sua anima? Tanto più, che, poi, nel finale le cose vanno in senso opposto.
Anche la questione del nome non è del tutto chiara, ma di questo ti ha già parlato chi mi ha preceduto nei commenti.
Mi pare un racconto con delle potenzialità, ma, a mio parere, che necessita di maggiore attenzione nello sviluppo.

Fabiana Donato
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Re: Canale Notturno

Messaggio#8 » lunedì 22 febbraio 2016, 15:55

Ciao Alexandra! Decisamente una bella storia, mi piacciono un sacco queste tematiche e tali ambientazioni. Non trovo gravi difetti nel tuo racconto, solo che mi rendo conto che con tante idee in testa è difficile riuscire a creare un racconto: chiaro e che scorre bene. Io spesso mi ritrovo ad avere troppe idee e mi succede che non sono chiare oppure quando lo sono ne risente la forma! Purtroppo è il numero dei caratteri che non permette, a volte, la riuscita di un racconto. Sei stata brava a me piace, solo che è vero che ci sono delle incomprensioni come ti hanno detto su. Nel complesso: è un bel racconto! Alla prossima :)

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jimjams
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Re: Canale Notturno

Messaggio#9 » lunedì 22 febbraio 2016, 17:04

Un'idea parecchio intrigante forse non totalmente sviluppata nel suo potenziale dallo sviluppo del racconto.
Il legame con il tema è un po' forzato diciamo, ma non sei la sola ad aver avuto questo approccio.
Lo stile non mi dispiace anche se c'è qualcosa che non mi torna della scena finale dove la ragazza chiede aiuto e poi, ottenutolo, scopriamo che l'azione richiesta ha prodotto tutt'altro risultato che quello sperato. Ecco, come dicevo all'inizio l'idea è intrigante e il racconto abbastanza carino, ma mi rimane il dubbio che avesse un maggiore potenziale.
Fossi in te ne farei un bel racconto lungo :-)

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marco.roncaccia
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Re: Canale Notturno

Messaggio#10 » lunedì 22 febbraio 2016, 20:37

Ciao Alexandra,
Vedo un miglioramento (non so se dipende da me o da te in realtà) nell’intelligibilità delle tue storie. In questa sono riuscito a capire quasi tutto. Quasi. Per esempio non ho capito come e perché Leni entra e esce dalla radio e perché chiamare il pronto intervento è l’ultima azione sensata che la signora Schnee fa.
Secondo me dovresti provare a immaginarti un lettore stupido, il più stupido che puoi. Se non ti viene facile questa operazione, puoi sempre concentrarti su di me e, chiederti, rileggendo, cosa non capirebbe il lettore di cui sopra. A questo punto provare a semplificare al massimo, non inserendo altre informazioni, ma cercando di mettere sotto gli occhi del lettore tutto ciò che è necessario alla comprensione. Peraltro lo spunto è interessante, la voce narrante convincente e il ritmo buono.

alexandra.fischer
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Re: Canale Notturno

Messaggio#11 » lunedì 22 febbraio 2016, 21:27

Ciao Fernando, sì, quel separarsi è da correggere (Rudolf e la moglie hanno divorziato, sarei dovuta essere più chiara). Allora, Rudolf smonta la radio ma non se la porta dietro perché è sicuro che basti fare così per dare la pace a Hansi. La signora Schnee non si aspetta che il 18 giugno la radio riprenda vita perché spera che senza le manopole abbia perso i suoi poteri. Leni grida e chiama aiuto sentendo i passi della signora Schnee (sa che è nella casa, ha sentito che la stava chiamando, pur nella sua prigionia nella radio). Il finale va in senso opposto, perché quello della Schnee è un tentativo disperato.
La questione dei nomi è stato uno scivolone, provvederò.

Ciao Fabiana Donato, in effetti, la via verso il Racconto Chiaro e ben fatto in pochissimi caratteri è ardua proprio per i motivi che dici. Ti ringrazio per avermi fatto notare i difetti del racconto (avvertendomi dei pareri generali e proverò a correggerli). Sono contenta che ti sia piaciuto nell'insieme).

Ciao Jimjiams, terrò presente il particolare del tema forzato e del finale che va in modo diverso da quello che sembrava. Quanto al farne un racconto lungo, ottimo suggerimento, grazie.

Ciao Marco Roncaccia, terrò conto delle tue osservazioni (in effetti, ci sono lacune nella storia: la signora Schnee impazzisce, ma avrei fatto meglio ad alluderne meglio). Leni è entrata nella radio solo con la sua mente (ma avrei dovuto...farlo capire al lettore). Di qui, il prezioso suggerimento che mi dai, semplificare. Sono contenta che tu abbia trovato comunque del buono nella mia storia. Quanto all'intelligibilità delle mie storie...dipende dagli spunti e dal modo di usarli.

Zebratigrata
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Re: Canale Notturno

Messaggio#12 » lunedì 22 febbraio 2016, 22:06

Ciao Alexandra,

un bel racconto il tuo, e ben scritto; cambierei al massimo qualche parola qua e là. L'idea è buona e affronti il tema in modo doppio: la radio che sveglia la signora e il fantasma che si risveglia nell'anniversario della morte del bambino.

Ci sono due punti però che non mi hanno soddisfatto, come lettrice. Il principale è il finale: non è davvero chiaro cosa succeda, sia a Leni che alla singora. Leni, non capiamo se sia posseduta, se la sua anima sia andata distrutta con la radio o. se sia successo qualcosa di ancora diverso. La signora dice 'la sua ultima frase sensata': cosa accadrà dopo? Impazzirà? Verrà posseduta dallo spirito di Hansi?

L'altro elemento che mi disturba un po' è Rudolf. Secondo me non aggiunge nulla al racconto, è un personaggio che può essere eliminato senza conseguenze negative e guadagnandoci sia in chiarezza che in caratteri da dedicare agli altri personaggi. L'attaccamento di Rudolf al fratello e dunque alla radio che non vuole buttare via lo trasferirei sulla signora, che magari del bambino è la mamma o la nonna.

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Mike009
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Re: Canale Notturno

Messaggio#13 » martedì 23 febbraio 2016, 10:34

Lo stile è adeguato alla storia narrata, rende evocative le vicende quanto basta, il ritmo è ottimo. La storia in sè però non mi ha preso, la signora Schnee sembra una macchietta, un automa in balia di eventi che la lasciano quasi indifferente e non dovrebbero. L'idea è molto interessante ma lo sviluppo di essa non mi ha convinto poi molto.

alexandra.fischer
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Re: Canale Notturno

Messaggio#14 » martedì 23 febbraio 2016, 18:58

Ciao Zebratigrata,
grazie del commento, farò come dici riguardo al personaggio di Rudolf, trasferendo l'attaccamento a Hansi alla signora Schnee. Per quel che riguarda il finale, la signora Schnee impazzisce e l'anima di Leni finisce distrutta con la radio. Sono contenta che per il resto, la storia ti sia piaciuta.

Ciao Mike009, Mi spiace che il personaggio della signora Schnee non ti abbia convinta (si tratta della tipica cavia delle storie horror, quella che subisce gli eventi; non è un personaggio simpatico di per sé, perché è abbastanza passivo: è il tizio che nei film dell'orrore ti fa sbraitare: e tu levati di lì, no? E non aprire quella porta, su). Avrei potuto renderlo meglio. Scusami. Sono contenta che tu ci abbia trovato del buono almeno a livello tecnico.

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invernomuto
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Re: Canale Notturno

Messaggio#15 » mercoledì 24 febbraio 2016, 1:05

Ciao Alexandra!
Come faccio sempre per la prima lettura di ogni racconto mi son concentrato unicamente sulla storia, senza andare a sbirciare i commenti precedenti.
Una volta terminata la prima lettura e "riordinati" i miei pensieri a riguardo sono andato a vedere cosa ne pensassero gli altri lettori e devo dire che in seconda rilettura, tenendo presenti gli accorgimenti già fatti da altri e le tue risposte e devo ammettere che con un paio di spiegazioni in più il racconto funziona davvero molto meglio.
Quello che intendo è che il racconto ha delle ottime premesse ma troppo spesso mi son trovato a domandarmi come mai Leni fosse finita dentro la radio o come mai l'assonanza tra i due cognomi fosse così importante: dopotutto il giovane Hansi avrebbe avuto più motivi per confondersi se fosse stata la voce della ragazza a somigliare a quella della sua insegnante piuttosto che il cognome.
In ogni caso sono tutti punti che ti sono già stati fatti notare, per cui è insensato continuare a riportarli; dal canto mio ho trovato un po' debole la reazione della signora Schnee e la descrizione dell'episodio fantasmagorico, capisco il limite di caratteri tiranno ma qualche parola in più per descrivere il terrore causato da un episodio del genere o i brividi che le attraversano la spina dorsale nel sentire la voce del bambino risponderle dalla radio avrebbero giovato davvero tanto alla storia.
Una buona prova.

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beppe.roncari
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Re: Canale Notturno

Messaggio#16 » giovedì 25 febbraio 2016, 9:57

Ciao Alexandra, ben ritrovata!
Il clima del racconto e lo stile vanno bene, sono misteriosi ed evocativi. Trama e aderenza al tema, OK. Quel che manca totalmente (o quasi) è la chiarezza. Non riesco a vedere le immagini né a capire i riferimenti, all’inizio pensavo disorientato che lo spettro nella radio (nessun mistero qui, si capisce subito che si tratta di questo) fosse un bambino e non una bambina (Lena?).
Non si capisce perché la signora non abbia provato prima a disfarsi della radio (buttarla in discarica?) o a distruggerla visto che sapeva benissimo che era stregata. L’idea che sia un ricordo caro da non buttare non mi convince per niente. Per esempio, dovevi seminare il fatto che aveva sì già tentato di buttarla/distruggerla ma… era ritornata a casa? era ritornata intera? era ricomparsa dal nulla? Qualcosa del genere.
Comunque brava, alla prossima! ^_^

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alessandra.corra
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Re: Canale Notturno

Messaggio#17 » giovedì 25 febbraio 2016, 18:01

Ciao Alexandra,

Iniziamo con i complimenti: la trama è buona, idem per l'ambientazione del tuo racconto: sono sempre intriganti le storie dove c'è un mistero da scoprire. Il tema è centrato, perfino in due modi diversi; anche il linguaggio è ben costruito tanto che non ci cambierei una virgola, quindi brava. Ma veniamo al punto debole: anche io devo aggiungermi a chi ti ha fatto notare che si fa qualche difficoltà a capire la storia nel suo complesso. La frase finale, per es, rimane un pò sibillina: fa intuire un cambiamento nel personaggio della signora Schnee, ma non è chiaro se sia impazzita o cosa. Comunque, resta una buona prova! :)

alexandra.fischer
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Re: Canale Notturno

Messaggio#18 » venerdì 26 febbraio 2016, 19:58

Ciao Invernomuto, farò mie le tue osservazioni in merito al personaggio della signora Schnee (troppo poco terrorizzata, per come l'ho resa; errore mio). Anche il particolare della voce è importante (l'assonanza dei cognomi mi è venuta così, ma devo stare attenta alla verosimiglianza, quindi ben venga la tua osservazione sulle voci). Leni è entrata nella radio attirata da Hansi (il quale l'ha soggiogata al punto da farle rimettere le manopole, credendola la sua insegnante di recitazione).

Ciao Beppe, lo spettro nella radio è un bambino, Hansi, il quale ha attirato la giovane Leni credendola la sua insegnante di recitazione. Scusami se ho reso la signora Schnee passiva al punto da non disfarsi della radio (prima il marito l'ha rassicurata svitandone le manopole e poi se n'è andato, convincendola che, senza di lui, Hansi non si sarebbe ripresentato). Interessante il tuo suggerimento di riscrivere la storia facendo in modo che la radio torni a ogni tentativo di distruzione della signora, lo farò. Nella mia storia era rimasta in solaio con le manopole staccate (solo ora vedo che è un po' pochino).

Ciao Alessandra, in effetti, la signora Schnee impazzisce e avrei dovuto farlo anche vedere e non solo scriverlo. Lo terrò presente.

Sybilla Levanti
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Re: Canale Notturno

Messaggio#19 » sabato 27 febbraio 2016, 0:11

Ciao Alexandra!
Mi piacciono gli oggetti posseduti da spiriti devastati da qualche fatto terribile del loro passato e il tuo racconto, sebbene con qualche problema di comprensione delle varie scene, non fa eccezione. Il "risveglio" della radio apre un mondo di possibilità, ovviamente non spiegabile in tremila caratteri ma che mi incuriosisce molto. E apre a tutta una serie di domande...
Il finale non mi ha convinta del tutto perché, anche qui, lascia troppi interrogativi aperti (io una risposta me la son data).

alexandra.fischer
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Re: Canale Notturno

Messaggio#20 » domenica 28 febbraio 2016, 11:10

Ciao Ophelia, mi dispiace per i problemi di comprensione delle varie scene. Il fatto che tutte le domande restino aperte, in effetti, è qualcosa da tenere presente (lo vedo come un difetto da correggere). Il finale ha la stessa pecca del resto, quindi, terrò presente anche questa tua osservazione in merito. Mi piacerebbe conoscere la risposta che ti sei data.

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Re: Canale Notturno

Messaggio#21 » domenica 28 febbraio 2016, 12:08

Gran bella idea quella della radio posseduta dallo spirito di un bambino prodigio protagonista dei suoi anni d’oro! Penso che dovresti trarne una storia più lunga, anche perché, presa dalla foga di inserire tutti gli elementi, qui ne hai davvero infilati troppi ed eccessivamente compressi. Alla fine la storia la si riesce a seguire, ma alcune scelte risultano davvero forzate e altre devono essere “indovinate” dal lettore perché non sufficientemente trattate. Le domande principali che necessitano di risposta: come mai la ragazza è salita in soffitta? Come mai quella radio è in possesso proprio della protagonista? Perché, dopo anni e anni in cui l’ha accudita e conservata, deve distruggerla proprio ora? Un pollice ni per il momento, ma ci sono grandi potenzialità.

alexandra.fischer
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Re: Canale Notturno

Messaggio#22 » lunedì 29 febbraio 2016, 19:34

Grazie Antico, seguirò il tuo consiglio di allungarla e di aggiustarne il difetto degli elementi troppo compressi e privi di spiegazione; eccotene alcune: la ragazza Leni, pensionante della signora Schnee è salita in soffitta attirata dalla musica e dalla vocina di Hansi, il piccolo attore radiofonico, attirato dall'assonanza del cognome di lei con quello dell'insegnante di recitazione (poi lui sa che la radio è priva delle manopole e gliele fa rimettere a posto, per farla entrare nella radio). La signora Schnee, la protagonista, possiede la radio perché era di suo marito Rudolf, il fratello minore di Hansi. La signora Schnee la distrugge perché l'anima di Leni è stata risucchiata all'interno, così, per evitare un nuovo fantasma disperato nella radio (e altri risvegli) la distrugge, ma questo non la salva dalla pazzia. Grazie per il pollice "ni".

alexandra.fischer
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Re: Canale Notturno

Messaggio#23 » lunedì 29 febbraio 2016, 19:36

Sì, lo trovo molto incoraggiante, grazie ancora e anche per aver trovato potenzialità nella mia storia.

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