L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
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L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
L’ALBA DELLA LUCE
di Beppe Roncari
Il Vescovo si svegliò. Il corpo rifiutava di muoversi, schiacciato sul letto da un enorme peso sul petto. Ma lui era perfettamente lucido, cosciente.
Non era la prima volta che gli capitava. Una paralisi. Una semplice paralisi notturna. Non c’era nulla da temere.
“Basta che tu apra gli occhi e vedrai la ricompensa degli empi.”
Una forza misteriosa, come quella di due tenaglie, gli afferrò le palpebre, che si aprirono di scatto come scatole a molla.
No. Non era una semplice paralisi notturna. C’era un’Ombra su di lui, al limite del suo campo visivo. Un’Ombra che lo schiacciava. E dall’Ombra venne una Voce:
“Non è mai troppo tardi per un risveglio, non è vero? Eppure avresti dovuto saperlo… Non ti avevano forse messo a parte di tutti i segreti, fin dal primo giorno?”
Il Vescovo avrebbe voluto chiedergli “Chi sei?” ma non aveva voce. E poi, non ne sentiva veramente bisogno. Dentro di sé, sapeva già chi o che cosa era la Voce che gli parlava.
“Non devi temere il Terrore della Notte. Più facile a dirsi che a farsi. Eppure il tuo destino era già segnato fin dalla nascita. O non ti sei mai interrogato sul significato del tuo nome?”
Lucifero! Il diavolo era venuto a prenderlo? Ma non aveva alcun senso.
Quel giorno stesso aveva capito. Aveva capito tutto. Ma aveva anche preso una decisione. Aveva scelto di mentire. Di andare avanti come se nulla fosse. Di mettere a tacere quella Voce…
Il peso all’improvviso abbandonò il suo petto, solo un istante, ma fu sufficiente al Vescovo per un movimento istintivo del braccio, che sfiorò l’interruttore dell’abat-jour, sparpagliando per terra una manciata di appunti…
Ma ecco, subito dopo il corpo tornò inerte e cadde in avanti, mentre la Luce accecante della lampada illuminava un foglietto fra tutti, su cui campeggiavano tre righe, cancellate di netto da altrettante croci:
E dalla Luce accecante tornò a parlare la Voce: “Come può esserci il diavolo, se non c’è nessun dio? O vuoi mentire a te stesso fino a tal punto?”
E il peso tremendo tornò a opprimergli il petto.
“Se non vuoi parlare con la tua Voce, parlerà il tuo Silenzio. Faranno sparire gli appunti, certo, ma così facendo non faranno che alimentare mille Voci. I dubbi sulla tua dipartita. Ti considereranno un santo! Non sapranno mai che tu, che dovevi portare la luce, proprio tu avevi deciso di abbracciare l’Ombra. Avevi deciso di uccidermi. Non potevo permetterlo.”
E il Vescovo comprese.
Aveva deciso di mettere a tacere la Voce.
Non aveva immaginato che sarebbe stata la Voce, invece, a mettere a tacere lui per prima.
«Questa mattina, 29 settembre 1978, verso le 5:30, il segretario privato del Papa, non avendo trovato il Santo Padre nella cappella del suo appartamento privato, lo ha cercato nella sua camera e lo ha trovato morto nel letto, con la luce accesa, come se fosse intento a leggere. Il medico, dott. Buzzonetti, accorso immediatamente, ne ha constatato il decesso, avvenuto presumibilmente verso le 11 di ieri sera, per infarto acuto del miocardio.»
di Beppe Roncari
Il Vescovo si svegliò. Il corpo rifiutava di muoversi, schiacciato sul letto da un enorme peso sul petto. Ma lui era perfettamente lucido, cosciente.
Non era la prima volta che gli capitava. Una paralisi. Una semplice paralisi notturna. Non c’era nulla da temere.
“Basta che tu apra gli occhi e vedrai la ricompensa degli empi.”
Una forza misteriosa, come quella di due tenaglie, gli afferrò le palpebre, che si aprirono di scatto come scatole a molla.
No. Non era una semplice paralisi notturna. C’era un’Ombra su di lui, al limite del suo campo visivo. Un’Ombra che lo schiacciava. E dall’Ombra venne una Voce:
“Non è mai troppo tardi per un risveglio, non è vero? Eppure avresti dovuto saperlo… Non ti avevano forse messo a parte di tutti i segreti, fin dal primo giorno?”
Il Vescovo avrebbe voluto chiedergli “Chi sei?” ma non aveva voce. E poi, non ne sentiva veramente bisogno. Dentro di sé, sapeva già chi o che cosa era la Voce che gli parlava.
“Non devi temere il Terrore della Notte. Più facile a dirsi che a farsi. Eppure il tuo destino era già segnato fin dalla nascita. O non ti sei mai interrogato sul significato del tuo nome?”
Lucifero! Il diavolo era venuto a prenderlo? Ma non aveva alcun senso.
Quel giorno stesso aveva capito. Aveva capito tutto. Ma aveva anche preso una decisione. Aveva scelto di mentire. Di andare avanti come se nulla fosse. Di mettere a tacere quella Voce…
Il peso all’improvviso abbandonò il suo petto, solo un istante, ma fu sufficiente al Vescovo per un movimento istintivo del braccio, che sfiorò l’interruttore dell’abat-jour, sparpagliando per terra una manciata di appunti…
Ma ecco, subito dopo il corpo tornò inerte e cadde in avanti, mentre la Luce accecante della lampada illuminava un foglietto fra tutti, su cui campeggiavano tre righe, cancellate di netto da altrettante croci:
menzogna
denaro
nessun dio
E dalla Luce accecante tornò a parlare la Voce: “Come può esserci il diavolo, se non c’è nessun dio? O vuoi mentire a te stesso fino a tal punto?”
E il peso tremendo tornò a opprimergli il petto.
“Se non vuoi parlare con la tua Voce, parlerà il tuo Silenzio. Faranno sparire gli appunti, certo, ma così facendo non faranno che alimentare mille Voci. I dubbi sulla tua dipartita. Ti considereranno un santo! Non sapranno mai che tu, che dovevi portare la luce, proprio tu avevi deciso di abbracciare l’Ombra. Avevi deciso di uccidermi. Non potevo permetterlo.”
E il Vescovo comprese.
Aveva deciso di mettere a tacere la Voce.
Non aveva immaginato che sarebbe stata la Voce, invece, a mettere a tacere lui per prima.
«Questa mattina, 29 settembre 1978, verso le 5:30, il segretario privato del Papa, non avendo trovato il Santo Padre nella cappella del suo appartamento privato, lo ha cercato nella sua camera e lo ha trovato morto nel letto, con la luce accesa, come se fosse intento a leggere. Il medico, dott. Buzzonetti, accorso immediatamente, ne ha constatato il decesso, avvenuto presumibilmente verso le 11 di ieri sera, per infarto acuto del miocardio.»
Ultima modifica di beppe.roncari il martedì 16 febbraio 2016, 0:22, modificato 18 volte in totale.
Re: L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
3000 caratteri giusti, Beppe, grande! Sei ovviamente entro i parametri, buona De Marco Edition!
Re: L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
Mmh, revisionando hai finito con lo sforare con i caratteri... :(
- beppe.roncari
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Re: L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
Ciao Antico! Non hai tenuto conto del "quote". :-)
Sono 3000 caratteri esatti. Ciao! ;-)
Sono 3000 caratteri esatti. Ciao! ;-)
Re: L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
Ah ecco! Vero, non ho considerato il quote, era già successo nella scorsa edizione. Sorry, vado a toglierti la penalità, sei a posto :)
- Simone Cassia
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Re: L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
Ciao Beppe,
Interessante l'idea di rivedere in chiave fantastica un evento discusso e sospetto quale la morte di Giovanni Paolo I. Spero di aver compreso bene l'idea di fondo che vede lo stesso Lucifero ad orchestrare le macchinazioni e ispirare le opere vaticane (anche se mi ci sono volute parecchie riletture per capirlo). Interessante anche il simbolismo con cui l'ombra notturna parla poi attraverso la luce dell'abatjour nel momento in cui si schiarisce anche il nodo del racconto. Il tema mi sembra centrato, lo stile è buono, nel complesso un lavoro notevole, forse un po' criptico di primo acchitto, ma sicuramente valido
Interessante l'idea di rivedere in chiave fantastica un evento discusso e sospetto quale la morte di Giovanni Paolo I. Spero di aver compreso bene l'idea di fondo che vede lo stesso Lucifero ad orchestrare le macchinazioni e ispirare le opere vaticane (anche se mi ci sono volute parecchie riletture per capirlo). Interessante anche il simbolismo con cui l'ombra notturna parla poi attraverso la luce dell'abatjour nel momento in cui si schiarisce anche il nodo del racconto. Il tema mi sembra centrato, lo stile è buono, nel complesso un lavoro notevole, forse un po' criptico di primo acchitto, ma sicuramente valido
- beppe.roncari
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Re: L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
Ciao Simone!
Ovviamente il racconto è un po' criptico (non potevo dire subito "Albino Luciani" o si perdeva la sorpresa) ma l'evento storico discusso è proprio la sua morte misteriosa.
La MIA interpretazione come LETTORE (l'Autore non c'entra più niente, ormai...) è che Giovanni Paolo I non fosse affatto un "papa progressista" che voleva riformare la Chiesa e che è stato ucciso dalla Curia... Bensì nel racconto aveva deciso di abbracciare anche lui Ipocrisia e Oscurantismo e viene ucciso però... dalla Voce della sua Coscienza. Che non si può mettere a tacere. Che non gli dà pace.
E questo genera, come un sasso in un lago, una miriade di altre onde e di altre Voci. È il periodo in cui le coscienze hanno cominciato a interrogarsi sui lati più oscuri della Chiesa.
Ma ogni lettore ha diritto alla propria interpretazione, e anche la tua mi piace! ;-)
Alla prossima e grazie per il commento! ^_^
Ovviamente il racconto è un po' criptico (non potevo dire subito "Albino Luciani" o si perdeva la sorpresa) ma l'evento storico discusso è proprio la sua morte misteriosa.
La MIA interpretazione come LETTORE (l'Autore non c'entra più niente, ormai...) è che Giovanni Paolo I non fosse affatto un "papa progressista" che voleva riformare la Chiesa e che è stato ucciso dalla Curia... Bensì nel racconto aveva deciso di abbracciare anche lui Ipocrisia e Oscurantismo e viene ucciso però... dalla Voce della sua Coscienza. Che non si può mettere a tacere. Che non gli dà pace.
E questo genera, come un sasso in un lago, una miriade di altre onde e di altre Voci. È il periodo in cui le coscienze hanno cominciato a interrogarsi sui lati più oscuri della Chiesa.
Ma ogni lettore ha diritto alla propria interpretazione, e anche la tua mi piace! ;-)
Alla prossima e grazie per il commento! ^_^
- Andrea Partiti
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Re: L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
I tuoi racconti mi confondono spesso, perché c'è sempre qualcosa che mi sfugge, che non dici o che va scovato sotto tre strati di simboli. Sono un lettore semplice. Queste volta è andata meglio!
Stile e tempi sono ottimi, leggendo sospettavo si trattasse di un Papa o quasi Papa in attesa di nomina per intercessione divina/demoniaca, perché il discorso aveva senso per un protagonista in una posizione di potere all'interno della chiesa.
Mi piace molto il gioco sui nomi, Lucifero e Albino (e anche su Luciano, se vuoi, che anche se è una falsa etimologia ci mette del suo.)
Ho trovato lievemente confuso l'oscillare tra considerare lucifero Ombra e Luce allo stesso tempo. "tu, che dovevi portare la luce, proprio tu avevi deciso di abbracciare l’Ombra. Avevi deciso di uccidermi", ecco, qua fatico a trovare l'interpretazione che poi dai nel commento. Se -abbracciare l'ombra- vuol dire -uccidere Lucifero-, allora non è coerente con il Papa che decide di lasciarsi corrompere. Mi fai pensare ad un Papa che decide di eliminare il male dalla chiesa (niente di sconvolgente, quindi.)
Fatico a sentire la Voce come la sua coscienza non una entità esterna, il dialogo sarebbe quasi troppo esplicito e articolato, in quel caso. E il fatto che il protagonista stesso si interroghi sull'identità del suo interlocutore, quasi riconoscendolo come il diavolo (e senza smentire questa ipotesi) rende ancora più difficile dismetterla e formulare un'ipotesi diversa.
Insomma, il racconto è ottimo, però resta davvero molto aperto, nonostante la chiusa esplicita e più impersonale.
Hai usato le maiuscole per gli appellativi di Lucifero, Ombra, Voce, Terrore della Notte... ma non per i termini diavolo e dio. E' intenzionale?
Stile e tempi sono ottimi, leggendo sospettavo si trattasse di un Papa o quasi Papa in attesa di nomina per intercessione divina/demoniaca, perché il discorso aveva senso per un protagonista in una posizione di potere all'interno della chiesa.
Mi piace molto il gioco sui nomi, Lucifero e Albino (e anche su Luciano, se vuoi, che anche se è una falsa etimologia ci mette del suo.)
Ho trovato lievemente confuso l'oscillare tra considerare lucifero Ombra e Luce allo stesso tempo. "tu, che dovevi portare la luce, proprio tu avevi deciso di abbracciare l’Ombra. Avevi deciso di uccidermi", ecco, qua fatico a trovare l'interpretazione che poi dai nel commento. Se -abbracciare l'ombra- vuol dire -uccidere Lucifero-, allora non è coerente con il Papa che decide di lasciarsi corrompere. Mi fai pensare ad un Papa che decide di eliminare il male dalla chiesa (niente di sconvolgente, quindi.)
Fatico a sentire la Voce come la sua coscienza non una entità esterna, il dialogo sarebbe quasi troppo esplicito e articolato, in quel caso. E il fatto che il protagonista stesso si interroghi sull'identità del suo interlocutore, quasi riconoscendolo come il diavolo (e senza smentire questa ipotesi) rende ancora più difficile dismetterla e formulare un'ipotesi diversa.
Insomma, il racconto è ottimo, però resta davvero molto aperto, nonostante la chiusa esplicita e più impersonale.
Hai usato le maiuscole per gli appellativi di Lucifero, Ombra, Voce, Terrore della Notte... ma non per i termini diavolo e dio. E' intenzionale?
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Re: L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
Ciao Beppe, e complimenti: un racconto forte. Personalmente adoro il tuo stile (incluso il suo essere criptico), ma in questo caso il riferimento storico che emerge pian piano mi ha un po' scombussolato prima che lo afferrassi, devo ammetterlo. La coscienza come Incubo mi piace, ma senza leggere la tua spiegazione nei commenti avrei trovato un po' macchinoso sia riconoscerla che trovare un'altra visione del testo (la Voce-Diavolo non convincerebbe, per dire). Macchinoso e didascalico sono i due difetti che attribuirei al racconto, mentre intenso e ben ritmato i due punti di forza maggiore. Un buon lavoro che non ho apprezzato fino in fondo (mi resta molto il dubbio che sia a causa mia piuttosto che del testo).
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.
- Simone Cassia
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Re: L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
@Beppe: ah ecco, quindi non ho capito nulla del racconto? XD
- beppe.roncari
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Re: L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
Ciao a tutti!
Chiedo scusa se il racconto è risultato troppo criptico.
Ho provato a ribaltare l'ipoteci che Albino Luciani fosse un santo che voleva redimere i mali della Chiesa, immaginando che invece si fosse lasciato corrompere dall'ipocrisia... per poi venire punito dalla propria Coscienza (la Voce).
"diavolo" e "dio" non maiuscoli per scelta intenzionale. Quello che il protagonista aveva capito (o creduto di capire) era che non c'era nessun dio e nessun diavolo, e che la Chiesa fingeva di credervi per altri motivi, mondani, solo mondani.
Non che questa sia necessariamente la "Verità" con la V maiuscola. Ma era la Verità per lui.
E alla fine dell'incubo muore con (o viene ucciso da) questa consapevolezza.
Alla prossima e grazie per la lettura! :-)
Chiedo scusa se il racconto è risultato troppo criptico.
Ho provato a ribaltare l'ipoteci che Albino Luciani fosse un santo che voleva redimere i mali della Chiesa, immaginando che invece si fosse lasciato corrompere dall'ipocrisia... per poi venire punito dalla propria Coscienza (la Voce).
"diavolo" e "dio" non maiuscoli per scelta intenzionale. Quello che il protagonista aveva capito (o creduto di capire) era che non c'era nessun dio e nessun diavolo, e che la Chiesa fingeva di credervi per altri motivi, mondani, solo mondani.
Non che questa sia necessariamente la "Verità" con la V maiuscola. Ma era la Verità per lui.
E alla fine dell'incubo muore con (o viene ucciso da) questa consapevolezza.
Alla prossima e grazie per la lettura! :-)
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Re: L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
Senza leggere i commenti qui sopra sarebbe stato difficile anche a me comprendere il senso del racconto. Non si capisce minimamente il riferimento etimologico ad Albino, sopratutto perché immediatamente dopo si cita Lucifero e ciò non può non confondere. Il racconto è molto ambizioso, ma quando si gioca con riferimenti così alti si corre il rischio di fare confusione...
Re: L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
Che spasso. Molto accattivante questa versione dei fatti!
Eh vabbè, è un racconto un po' complesso ma non m'importa dato che la storia funziona, sai che noia se fosse scritto semplice come una lista della spesa?!
Eh vabbè, è un racconto un po' complesso ma non m'importa dato che la storia funziona, sai che noia se fosse scritto semplice come una lista della spesa?!
- beppe.roncari
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Re: L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
Ciao Andrea! Grazie per il commento!
Ciao Michele! Evviva! Mi fa sempre piacere leggere il tuo parere! ^_^
Ciao Michele! Evviva! Mi fa sempre piacere leggere il tuo parere! ^_^
- eleonora.rossetti
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Re: L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
Ciao Beppe,
ammetto che ho dovuto rileggere più volte il racconto per capire se quella Voce fosse in realtà quella di Dio o del Diavolo o di chissà cos'altro, e solo dopo aver spulciato i commenti, e letto la tua interpretazione, il quadro mi è risultato chiaro. Avevo intuito di quale Papa parlassi e proprio perché le ipotesi della morte sono tantissime l'ultima cosa di cui mi sarei aspettata è un ribaltamento della versione, per questo non ero riuscita subito a comprendere cosa fosse la Voce, visto tra l'altro il salto della Voce stessa tra Ombra e Luce (quella dell'abatjour se ho ben inteso). Forse qualche riferimento al fatto che la Voce fosse qualcosa che provenisse da "dentro" anziché da un elemento esterno avrebbe forse aiutato nella comprensione. Personalmente amo il tuo stile e il ritmo che dai alla narrazione, è il tuo esser criptico (che per carità ha il suo fascino) che è il vero filo del rasoio, basta poco per fraintendere o stravolgere addirittura il senso del racconto. Buona gara!
ammetto che ho dovuto rileggere più volte il racconto per capire se quella Voce fosse in realtà quella di Dio o del Diavolo o di chissà cos'altro, e solo dopo aver spulciato i commenti, e letto la tua interpretazione, il quadro mi è risultato chiaro. Avevo intuito di quale Papa parlassi e proprio perché le ipotesi della morte sono tantissime l'ultima cosa di cui mi sarei aspettata è un ribaltamento della versione, per questo non ero riuscita subito a comprendere cosa fosse la Voce, visto tra l'altro il salto della Voce stessa tra Ombra e Luce (quella dell'abatjour se ho ben inteso). Forse qualche riferimento al fatto che la Voce fosse qualcosa che provenisse da "dentro" anziché da un elemento esterno avrebbe forse aiutato nella comprensione. Personalmente amo il tuo stile e il ritmo che dai alla narrazione, è il tuo esser criptico (che per carità ha il suo fascino) che è il vero filo del rasoio, basta poco per fraintendere o stravolgere addirittura il senso del racconto. Buona gara!
Uccidi scrivendo.
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Re: L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
Ciao, Beppe! So che risulterò ripetitiva perché leggo che te l’hanno già fatto notare altri, ma anch’io ho avuto difficoltà a seguire il filo della vicenda e l’ho trovata un po’ criptica. Nonostante questo, ho comunque apprezzato il tuo racconto per la scorrevolezza e per lo stile molto curato. Nel complesso una buona prova, complimenti!
Re: L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
L’ALBA DELLA LUCE
Oh, tutti questi racconti con forze misteriose, presenze oscure… scritto bene, fila liscio senza grossi eventi narrativi.
Quando scrivi “quel giorno stesso aveva capito”: quale giorno? Quello dell’elezione?
Alla fine capisco di cosa si parla, ma non capisco il senso generale. Cioè non mi è chiaro del tutto. Insomma ‘sto papa non credeva in dio e s’è fatto prima vescovo e poi papa? Ed era quello che voleva dire e invece dio glil’ha impedito?
Qual è il significato del nome? Questo non c’entra nulla col giudizio, ma vorrei saperlo.
Metà classifica
Oh, tutti questi racconti con forze misteriose, presenze oscure… scritto bene, fila liscio senza grossi eventi narrativi.
Quando scrivi “quel giorno stesso aveva capito”: quale giorno? Quello dell’elezione?
Alla fine capisco di cosa si parla, ma non capisco il senso generale. Cioè non mi è chiaro del tutto. Insomma ‘sto papa non credeva in dio e s’è fatto prima vescovo e poi papa? Ed era quello che voleva dire e invece dio glil’ha impedito?
Qual è il significato del nome? Questo non c’entra nulla col giudizio, ma vorrei saperlo.
Metà classifica
- beppe.roncari
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Re: L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
Ciao a tutti!
Grazie per i commenti! Vero, la cripticità è sul filo del rasoio... Ma mi piace rischiare a Minuti Contati! ;-) Non scrivo per vincere ma per sperimentare e per mettermi alla prova. ;-)
@pfafff, Giovanni Paolo I, morto pochissimi giorni dopo l'elezione, si chiamava "Albino Luciani", come dire "piccola alba della luce" - da questo il titolo del racconto.
Un'altro che porta la luce è Lucifero, come dice il nome, che secondo alcune sette esoteriche non è affatto un diavolo ma un portatore di illuminazione contro l'oscurantismo.
L'ipotesi del racconto è che questo papa fosse credente, quindi si è fatto prete ed è stato eletto vescovo e tutto è andato bene fino a "quel giorno" dell'elezione, in cui gli hanno svelato tutti i segreti occulti della Chiesa (dai preti pedofili alle verità nascoste in giù, a piacere). Allora ha avuto una crisi di coscienza ("la Voce") ma ha deciso di tacere. Il rimorso stesso l'ha ucciso, visto che dopo aver scoperto quelle cose non credeva più in dio, come un Primo Levi passato da Auschwitz, insomma:
Questa è l'ipotesi del RACCONTO. Non so come siano andate le cose in realtà, ma moltissimi hanno parlato della morte di Albino Luciani come sospetta. Pareva un papa illuminato che avrebbe cambiato la Chiesa e tanti hanno detto che fu avvelenato dalla Curia. Tutte ipotesi complottiste, e io non sono un complottista. Con il racconto propongo un'altra lettura.
A risentirci e grazie davvero, ciao!
Beppe ^___^
Grazie per i commenti! Vero, la cripticità è sul filo del rasoio... Ma mi piace rischiare a Minuti Contati! ;-) Non scrivo per vincere ma per sperimentare e per mettermi alla prova. ;-)
@pfafff, Giovanni Paolo I, morto pochissimi giorni dopo l'elezione, si chiamava "Albino Luciani", come dire "piccola alba della luce" - da questo il titolo del racconto.
Un'altro che porta la luce è Lucifero, come dice il nome, che secondo alcune sette esoteriche non è affatto un diavolo ma un portatore di illuminazione contro l'oscurantismo.
L'ipotesi del racconto è che questo papa fosse credente, quindi si è fatto prete ed è stato eletto vescovo e tutto è andato bene fino a "quel giorno" dell'elezione, in cui gli hanno svelato tutti i segreti occulti della Chiesa (dai preti pedofili alle verità nascoste in giù, a piacere). Allora ha avuto una crisi di coscienza ("la Voce") ma ha deciso di tacere. Il rimorso stesso l'ha ucciso, visto che dopo aver scoperto quelle cose non credeva più in dio, come un Primo Levi passato da Auschwitz, insomma:
"C'è Auschwitz, dunque non può esserci Dio", Primo Levi
Questa è l'ipotesi del RACCONTO. Non so come siano andate le cose in realtà, ma moltissimi hanno parlato della morte di Albino Luciani come sospetta. Pareva un papa illuminato che avrebbe cambiato la Chiesa e tanti hanno detto che fu avvelenato dalla Curia. Tutte ipotesi complottiste, e io non sono un complottista. Con il racconto propongo un'altra lettura.
A risentirci e grazie davvero, ciao!
Beppe ^___^
Re: L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
Ciao Beppe,
tema indubbiamente centrato.
Ho faticato molto a capire il senso del tuo racconto, ho dovuto rileggerlo e, alla fine, anche leggere i commenti per trovare un filo logico. Penso che tu abbia scelto una complessità troppo elevata per così pochi caratteri a disposizione. Sicuramente in parte sarà colpa mia, ma come tutti i lettori "medi" devo dare la colpa anche a te.
Alla prossima
Ciao Adriano
PS: non ho capito il fatto del “quote” e sforamento. Inoltre non sapevo che si potessero mettere immagini nel racconto, penso sia un notevole vantaggio (e uno svantaggio per chi non l’ha fatto)…
tema indubbiamente centrato.
Ho faticato molto a capire il senso del tuo racconto, ho dovuto rileggerlo e, alla fine, anche leggere i commenti per trovare un filo logico. Penso che tu abbia scelto una complessità troppo elevata per così pochi caratteri a disposizione. Sicuramente in parte sarà colpa mia, ma come tutti i lettori "medi" devo dare la colpa anche a te.
Alla prossima
Ciao Adriano
PS: non ho capito il fatto del “quote” e sforamento. Inoltre non sapevo che si potessero mettere immagini nel racconto, penso sia un notevole vantaggio (e uno svantaggio per chi non l’ha fatto)…
- beppe.roncari
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Re: L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
Ciao Adry, :-) grazie del commento!
Tutti possono mettere l'immagine, è uno dei pulsanti standard di formattazione, lo sto facendo ormai da 3 edizioni. ^___^
Quindi nessun vantaggio personale, no? E poi non è narrativa ma solo decorativa.
Il quote è solo per far sembrare il biglietto... un biglietto. Niente di più.
Non credo che una buona impaginazione mi dia dei "vantaggi ingiusti" rispetto agli altri partecipanti, che, come te, giustamente, commentano il racconto nel merito della narrazione e non del lettering e dell'impaginazione. ;-)
Ciao!
Tutti possono mettere l'immagine, è uno dei pulsanti standard di formattazione, lo sto facendo ormai da 3 edizioni. ^___^
Quindi nessun vantaggio personale, no? E poi non è narrativa ma solo decorativa.
Il quote è solo per far sembrare il biglietto... un biglietto. Niente di più.
Non credo che una buona impaginazione mi dia dei "vantaggi ingiusti" rispetto agli altri partecipanti, che, come te, giustamente, commentano il racconto nel merito della narrazione e non del lettering e dell'impaginazione. ;-)
Ciao!
- Flavia Imperi
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Re: L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
Un racconto criptico, l'angoscia di un uomo negli ultimi istanti di vita. L'ho riletto due volte per capire bene i passaggi, perché la gestione narrativa della "voce nella testa" è un po' complessa, ma il risultato finale è un racconto d'impatto, capace di scaldare gli animi e lasciare un segno.
Siamo storie di storie
- beppe.roncari
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Re: L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
Grazie del commento, Flavia! ;-)
- Andrea Partiti
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Re: L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
In compenso sui windows phone le immagini "rompono" il post rendendo impossibile leggere il racconto (da qualche parte lontano lontano senza che ci si possa avvicinare scorrendo).
Lo stesso nei post dei gironi, ma meno perché le immagini sono più strette e si perdono giusto le prime lettere di ogni riga.
Nelle scorse edizioni è capitato che qualcuno commentasse in situazioni di emergenza usando lo smartphone, e anche io faccio una prima lettura su schermo piccolo. Non penso sia la norma, per fortuna.
Purtroppo il BBcode non permette di ridimensionare le immagini nativamente.
Lo stesso nei post dei gironi, ma meno perché le immagini sono più strette e si perdono giusto le prime lettere di ogni riga.
Nelle scorse edizioni è capitato che qualcuno commentasse in situazioni di emergenza usando lo smartphone, e anche io faccio una prima lettura su schermo piccolo. Non penso sia la norma, per fortuna.
Purtroppo il BBcode non permette di ridimensionare le immagini nativamente.
- beppe.roncari
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Re: L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
Sigh! Anch'io sono una vittima di Windows Phone, Andrea... :-(
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Re: L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
Ciao Beppe.
Di solito mi piace il tuo essere criptico ma stavolta hai un pò esagerato! Il racconto tutto sommato mi è piaciuto, ho avuto difficoltà a collegare l'evento storico ma una volta fatto il collegamento la mia mente a cominciato a dare una miriade di interpretazioni. Secondo me un racconto di 3000 caratteri dovrebbe fare questo, far ragionare il lettore, farlo riflettere e stimolarne la fantasia (quanto meno nell'interpretazione). Non mi è piaciuto però che l'ombra sia il vero narratore, nel senso che dice tutto lei. Se è la voce della sua coscienza ci può stare perché sarebbe una flusso di coscienza sui generis. Se invece vogliamo interpretarla come un ulteriore personaggio allora parla troppo, con questo cosa voglio dire? Che forse mi sarebbe piaciuto di più con più immagini, forse dei flash su i suoi errori o presunti tali, non saprei, può darsi che mi sbagli ma ho avuto l'impressione di "subire" il racconto più che di viverlo.
Di solito mi piace il tuo essere criptico ma stavolta hai un pò esagerato! Il racconto tutto sommato mi è piaciuto, ho avuto difficoltà a collegare l'evento storico ma una volta fatto il collegamento la mia mente a cominciato a dare una miriade di interpretazioni. Secondo me un racconto di 3000 caratteri dovrebbe fare questo, far ragionare il lettore, farlo riflettere e stimolarne la fantasia (quanto meno nell'interpretazione). Non mi è piaciuto però che l'ombra sia il vero narratore, nel senso che dice tutto lei. Se è la voce della sua coscienza ci può stare perché sarebbe una flusso di coscienza sui generis. Se invece vogliamo interpretarla come un ulteriore personaggio allora parla troppo, con questo cosa voglio dire? Che forse mi sarebbe piaciuto di più con più immagini, forse dei flash su i suoi errori o presunti tali, non saprei, può darsi che mi sbagli ma ho avuto l'impressione di "subire" il racconto più che di viverlo.
- alberto.dellarossa
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Re: L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
Ciao Beppe. Vado subito al sodo: ho trovato la forma piuttosto confusa, al pari della narrazione. Al di là della formattazione particolare che non facilita la lettura ma anzi distrae l'attenzione già messa alla prova, il tuo racconto si basa su un effetto sorpresa che non viene trasmesso. Il lettore è sballottato qua e là per i pensieri del Vescovo senza esserne trasportato realmente: rimane semplice spettatore di qualcosa che rimane poco definito. Partendo dall'inizio: introduci un elemento digressivo senza poi farne nulla (le paralisi notturne) sfruttandole solo per introdurre la figura dell'incubo. Il lettore si aspetta quindi un evento di pavor notturno con tanto di incubus, e lo illudi per diverse righe con questo, per poi deviare l'attenzione su una voce. Si genera così uno straniamento: l'ombra risulta vuoto contenitore rispetto alla voce e la sospensione d'incredulità va a farsi benedire. Attenzione anche ad aspetti di formattazione quali "diavolo" e "dio" minuscoli a fronte di "Voce" e "Ombra" e "Vescovo" maiuscoli - soprattutto in considerazione del fatto che stupisce la scelta della formattazione grafica stessa del racconto - sembrano piccole imperfezioni ma concorrono a minare la credibilità del racconto.
Ciao Beppe. Vado subito al sodo: ho trovato la forma piuttosto confusa, al pari della narrazione. Al di là della formattazione particolare che non facilita la lettura ma anzi distrae l'attenzione già messa alla prova, il tuo racconto si basa su un effetto sorpresa che non viene trasmesso. Il lettore è sballottato qua e là per i pensieri del Vescovo senza esserne trasportato realmente: rimane semplice spettatore di qualcosa che rimane poco definito. Partendo dall'inizio: introduci un elemento digressivo senza poi farne nulla (le paralisi notturne) sfruttandole solo per introdurre la figura dell'incubo. Il lettore si aspetta quindi un evento di pavor notturno con tanto di incubus, e lo illudi per diverse righe con questo, per poi deviare l'attenzione su una voce. Si genera così uno straniamento: l'ombra risulta vuoto contenitore rispetto alla voce e la sospensione d'incredulità va a farsi benedire. Attenzione anche ad aspetti di formattazione quali "diavolo" e "dio" minuscoli a fronte di "Voce" e "Ombra" e "Vescovo" maiuscoli - soprattutto in considerazione del fatto che stupisce la scelta della formattazione grafica stessa del racconto - sembrano piccole imperfezioni ma concorrono a minare la credibilità del racconto.
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Re: L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
Che racconto, con tanto di immagine dell’”Incubo” di Fuseli. La descrizione del risveglio del vescovo con l’Incubo venuto dall’inferno per fare i conti con lui è magistrale (quindi, tema del risveglio più che centrato). Terrore Notturno, uccidendo il Vescovo, di fatto difende se stesso, perché il religioso avrebbe voluto fare lo stesso con lui. Intrigante il foglio di appunti con le voci cancellate (se fosse vissuto, il religioso dal nome di Lucifero, avrebbe sì portato la Luce, ma tenendo il buio dentro di sé. Paradosso molto interessante, che mi ha ricordato il nietzscheano “Alessandro Borgia papa” inteso come una benedizione per l’umanità. La chiusura finale è inquietante…riguarda un certo papa vissuto troppo poco e uscito di scena in modo rimasto misterioso ancora oggi.
- beppe.roncari
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Re: L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
Grazie a tutti per i commenti, belli e brutti! Servono tutti! ^___^
Re: L'ALBA DELLA LUCE - di Beppe Roncari
Commento difficilissimo questo. Il racconto è scritto molto bene, estremamente controllato e preciso, ma il problema è che il gioco di ribaltamento delle intenzioni del Papa inserito su una struttura già complessa e criptica lo rende quasi impossibile da decifrare, se non attraverso la lettura dei commenti dell’autore. Ma provando a tralasciarli, mi rimane un racconto sulla morte del Papa che, senza la chiave giusta, mi risulta oscuro. Troppa roba e troppo compressa, pollice ni per il coraggio nel tentare un’impresa tanto ardua.
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