XXXY (Ex Novo)
Inviato: mercoledì 9 marzo 2016, 12:33
XXXY
di Maurizio Bertino
La donna oltrepassò la soglia e rimase immobile di fronte al grande schermo.
«Increscioso luogo, peccaminoso, ma anch’io devo ottemperare alle necessità del popolo.» disse fra sé.
«E il che le fa onore, Reverenda Madre. Dio sia lodato per la forza che le infonde, si accomodi» rispose una voce metallica.
La donna si sedette su uno sgabello posto al centro della stanza, le mani tremanti.
«Procedo con l’illustrarle i soggetti XY?» chiese la voce.
«Non v’è bisogno, ho provveduto a consultare il catalogo» rispose la Reverenda Madre.
«E ha trovato un esemplare di suo gusto?»
La donna si umettò le labbra con la lingua. «Sì.»
«Ebbene?» incalzò la voce.
«Gradisco il soggetto denominato trentatre.»
«Così sia» sentenziò la voce «E per il soggetto XX?»
«Infondimi la forza…» sussurrò la donna alzando gli occhi al soffitto.
«Prego?»
«Ho scelto il soggetto denominato 66.»
Le luci della stanza si spensero immergendola nel buio più totale. Pochi attimi, lo schermò di fronte a lei si accese. Un uomo e una donna, nudi, erano uno di fianco all’altra. La Reverenda Madre sospirò, la respirazione aumentò, gocce di sudore comparvero sul suo volto.
«Prego, comunichi le sue istruzioni» disse la voce.
La Reverenda Madre fece scivolare la mano destra sull’interno coscia e strinse forte fino a piantare le unghie nella carne.
«Desidero che l’uomo la prenda con forza, da dietro, ma che prima, Dio mi perdoni, la schiaffeggi…»
L’uomo schiaffeggiò la donna, quindi la buttò a terra e la prese da dietro, cominciando il rapporto sessuale.
«Con più foga…»
L’uomo aumentò il ritmo.
«Che la faccia urlare…»
L’uomo cominciò a tirare i capelli della donna, a batterle sulla schiena con forza, a urlare egli stesso.
«I sensori indicano che il soggetto XY è molto eccitato, Reverenda Madre, manca poco alla semina» avvertì la voce.
«E sia!» rispose lei, ormai dimentica di ogni vergogna, le mani strette forti sui seni. «Che la giri, la prenda da davanti, schiaffeggiandola, con brutalità. E che lei graffi lui sul petto, che lo faccia sanguinare… E che gli sputi sul volto!»
Sullo schermo, l’uomo e la donna eseguirono ogni azione richiesta.
«L’atto è al suo culmine» comunicò la voce «L’uomo sta seminando in questo istante.»
«Che urlino allora!» comandò la Reverenda Madre.
E così fu, l'uomo e la donna urlarono, la Reverenda Madre con loro. Poi il silenzio.
L’immagine andò a nero, le luci della stanza tornarono ad accendersi. La Reverenda Madre giaceva per terra, parzialmente svestita, sudata.
«Probabilità di inseminazione: novantotto percento. Sesso del nascituro: femmina al novanta percento» comunicò la voce.
La Reverenda Madre si alzò, si ricompose facendo il segno della croce.
«Le consegneremo la sua terza figlia, signora Reverenda Madre, come sempre, fra nove mesi presso la Santa Sede locale, pacco espresso. La ringrazio a nome della Comunità per avere dato vita e casa a una nuova creatura.»
«Così sia» rispose lei abbandonando la stanza.
FINE
di Maurizio Bertino
La donna oltrepassò la soglia e rimase immobile di fronte al grande schermo.
«Increscioso luogo, peccaminoso, ma anch’io devo ottemperare alle necessità del popolo.» disse fra sé.
«E il che le fa onore, Reverenda Madre. Dio sia lodato per la forza che le infonde, si accomodi» rispose una voce metallica.
La donna si sedette su uno sgabello posto al centro della stanza, le mani tremanti.
«Procedo con l’illustrarle i soggetti XY?» chiese la voce.
«Non v’è bisogno, ho provveduto a consultare il catalogo» rispose la Reverenda Madre.
«E ha trovato un esemplare di suo gusto?»
La donna si umettò le labbra con la lingua. «Sì.»
«Ebbene?» incalzò la voce.
«Gradisco il soggetto denominato trentatre.»
«Così sia» sentenziò la voce «E per il soggetto XX?»
«Infondimi la forza…» sussurrò la donna alzando gli occhi al soffitto.
«Prego?»
«Ho scelto il soggetto denominato 66.»
Le luci della stanza si spensero immergendola nel buio più totale. Pochi attimi, lo schermò di fronte a lei si accese. Un uomo e una donna, nudi, erano uno di fianco all’altra. La Reverenda Madre sospirò, la respirazione aumentò, gocce di sudore comparvero sul suo volto.
«Prego, comunichi le sue istruzioni» disse la voce.
La Reverenda Madre fece scivolare la mano destra sull’interno coscia e strinse forte fino a piantare le unghie nella carne.
«Desidero che l’uomo la prenda con forza, da dietro, ma che prima, Dio mi perdoni, la schiaffeggi…»
L’uomo schiaffeggiò la donna, quindi la buttò a terra e la prese da dietro, cominciando il rapporto sessuale.
«Con più foga…»
L’uomo aumentò il ritmo.
«Che la faccia urlare…»
L’uomo cominciò a tirare i capelli della donna, a batterle sulla schiena con forza, a urlare egli stesso.
«I sensori indicano che il soggetto XY è molto eccitato, Reverenda Madre, manca poco alla semina» avvertì la voce.
«E sia!» rispose lei, ormai dimentica di ogni vergogna, le mani strette forti sui seni. «Che la giri, la prenda da davanti, schiaffeggiandola, con brutalità. E che lei graffi lui sul petto, che lo faccia sanguinare… E che gli sputi sul volto!»
Sullo schermo, l’uomo e la donna eseguirono ogni azione richiesta.
«L’atto è al suo culmine» comunicò la voce «L’uomo sta seminando in questo istante.»
«Che urlino allora!» comandò la Reverenda Madre.
E così fu, l'uomo e la donna urlarono, la Reverenda Madre con loro. Poi il silenzio.
L’immagine andò a nero, le luci della stanza tornarono ad accendersi. La Reverenda Madre giaceva per terra, parzialmente svestita, sudata.
«Probabilità di inseminazione: novantotto percento. Sesso del nascituro: femmina al novanta percento» comunicò la voce.
La Reverenda Madre si alzò, si ricompose facendo il segno della croce.
«Le consegneremo la sua terza figlia, signora Reverenda Madre, come sempre, fra nove mesi presso la Santa Sede locale, pacco espresso. La ringrazio a nome della Comunità per avere dato vita e casa a una nuova creatura.»
«Così sia» rispose lei abbandonando la stanza.
FINE