FRAMMENTI DI CUORE

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willy
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FRAMMENTI DI CUORE

Messaggio#1 » lunedì 21 marzo 2016, 23:15

FRAMMENTI DI CUORE caratteri 2928

Cecilia osserva le palpebre abbassate di Valerio, la piccola ombra ricurva che si adagia alla base degli occhi. La scuote un brivido e deve trattenere la voglia di depositare un bacio su quelle ciglia. Vorrebbe rubarne la traccia umida con le labbra per leccarla quando sarà lontana, per assaporare il sale delle lacrime rapprese.
Quante lacrime. Troppe per un uomo adulto. E solo dopo la rabbia.
Il parquet scricchiola impercettibilmente sotto i suoi passi mentre attraversa la camera da letto per andarsene.
L'eco della voce incazzata di suo marito gira ancora in aria, muove la polvere dai quadri, scivola tra il voile delle tende.

«Cosa mi vieni a dire? Sei impazzita?» Le mani sono nei capelli.
«Non è una sorpresa così grande, mi conosci bene. Hai sempre saputo che prima o poi sarebbe successo.»
«No, che non ti conosco, allora! Sei mia moglie, abbiamo fatto l'amore pochi giorni fa. Ora mi vieni a dire che vai in una qualche sperduta missione africana! Cazzo, Cecilia, mi stai spaventando!» I ciuffi in aria danno a Valerio un aspetto da scienziato pazzo.
«Ti chiedo solo di capire. È difficile, credi che non lo sappia?»
Le braccia di Valerio dondolano inerti.
«No, eh no! Difficile non è la parola giusta. Straziante. Pazzesco. Grottesco. Prendere i voti? Ma io non conto? Non mi importa se non puoi avere figli, non è un problema. Adottiamone uno, anche due! Ma non puoi mollare tutto così. Mi fai sentire... » la voce dell'uomo scema in un verso di gola. Di colpo la prende per le spalle, le sue dita affondano nella carne, la scuote tanto che i capelli si sciolgono e vanno a coprirgli le mani. Ne sente il lieve calore e si calma.
«Ceci... » Lei abbassa la testa.
«Ceci, ti prego, guardami. Fammi uno dei tuoi sorrisi, per favore. Porta via quest'ombra. Ho freddo. Ho paura. Non lo voglio il mondo senza la tua torta alle nocciole, senza il casino che lasci in bagno, senza le tue dita fredde sul viso, al mattino. Il panino da portare al lavoro, il messaggio quando faccio notte, il piumino tutto dalla tua parte. Come faccio?» Rotolano sopra la barba, fino al mento. Cadono tra i loro corpi attaccati, lacrime salate. Amare.
E i baci di Valerio hanno il peso delle piume, devono sfiorare un'anima, riportarla a casa. Ma quando incontrano la sua bocca, trovano, improvvisa e inaspettata, una sorgente. Ancora non sa se è un miraggio. Beve come se lo aspettasse il deserto. Fa scorta, prende tutto. Perché il deserto è vicino, lo sente. E infinito. Perché la vita ti lascia in un angolo, a volte. E allora la sete non ti passa più.
La tenerezza non trova spazio, il sangue pompa disperazione e rabbia, amore che esce a fiotti da un'arteria recisa e, piano, inonda le lenzuola. C'è un cuore solo in quel letto, ci sono i suoi frammenti ovunque.

Prima di uscire e chiudere la porta, Cecilia si gira. Valerio è una figura immobile. Un raggio di luna gli sfiora la pelle. È solo, in un letto grande come il mare.



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antico
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Re: FRAMMENTI DI CUORE

Messaggio#2 » lunedì 21 marzo 2016, 23:19

Bentornata Vilma! Tutto ok con i parametri, buon divertimento in questa Lorenzo Marone Edition!

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Flavia Imperi
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Re: FRAMMENTI DI CUORE

Messaggio#3 » martedì 22 marzo 2016, 14:46

Bentrovata!
Ci sono diversi punti oscuri nella trama della tua storia. La protagonista, se ho capito bene, uccide il marito, che la adora, pur di andare in missione come suora, il che sembrerebbe un po' contraddittorio. Oppure è una metafora?
Ho trovato alcune descrizioni un po' grottesche, il racconto nel suo insieme mi appare confuso e non tanto scorrevole. Forse se l'avessi sviluppato con un tono ironico invece del tragico, avrebbe acquisito tutta un'altra verve.
Buon contest!
Siamo storie di storie

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jimjams
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Re: FRAMMENTI DI CUORE

Messaggio#4 » mercoledì 23 marzo 2016, 1:12

Trovo questo racconto molto bello. Davvero.
Prima di tutto perché descrive una situazione di conflitto dove non si riesce con facilità a prendere posizione.
Lei deve andare. Lui non può accettarlo. Ma è lui a uscirne spezzato.
Non sempre un racconto deve dare risposte, non sempre deve avere una ragione, qualche volta può avere l'unico scopo di raccontare, mostrare, e lasciare che siano gli osservatori a provare emozioni, magari diverse ognuno dall'altro. Nel mio caso, rabbia, comprensione, dispiacere. Non vedo vincitori in questa storia, io vedo solo dolore.
Non è una storia divertente, è una storia di vita.

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eleonora.rossetti
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Re: FRAMMENTI DI CUORE

Messaggio#5 » mercoledì 23 marzo 2016, 12:12

Ciao Vilma,
tema rispettato mostrandoci l'idea di un abbandono conclamato (la donna che va in Africa facendosi suora) e il marito che non lo accetta. Meravigliosi, a mio avviso, i piccoli dettagli elencati dall'uomo per ricordare la loro vita insieme.
Se devo trovarci un difetto è il modo in cui avviene davvero la separazione. Alla fine la moglie uccide il marito pur di poter partire? Una futura suora che si macchia di omicidio? Ecco, mi ha un po' stonato questo ossimoro comportamentale, a meno che non fosse proprio quello il tuo obiettivo.
Niente da dire sullo stile, che scivola adeguatamente; buoni i dialoghi e le metafore colgono nel segno. Una buona prova. Alla prossima!
Uccidi scrivendo.

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willy
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Re: FRAMMENTI DI CUORE

Messaggio#6 » mercoledì 23 marzo 2016, 13:23

Grazie per essere già passati, ragazzi, mi fa molto piacere.
Sento di dover chiarire almeno una cosa, il senso di questo paragrafo:

"La tenerezza non trova spazio, il sangue pompa disperazione e rabbia, amore che esce a fiotti da un'arteria recisa e, piano, inonda le lenzuola. C'è un cuore solo in quel letto, ci sono i suoi frammenti ovunque."

Fanno l'amore e il protagonista assoluto è il cuore di Valerio, non corrisposto. Lei non raccoglie questo amore (ha reciso il legame con la decisione presa) che si "perde" tra le lenzuola.
Comprendo che una frase, con al suo interno le parole sangue e arteria recisa, possa essere fraintesa.
Lui è morto solo dentro.

alexandra.fischer
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Re: FRAMMENTI DI CUORE

Messaggio#7 » mercoledì 23 marzo 2016, 21:19

Frammenti di cuore di Vilma Cretti La tua storia è straziante. Il tema dei legami spezzato è centrato in pieno. Valerio, nella fine del suo matrimonio con Cecilia, vede crollare frammenti di vita quotidiana ( sesso a parte, la torta alle nocciole che lei gli prepara, messaggi sul telefono quando lui fa la notte, il piumino tutto dalla parte di lei). Il matrimonio crolla perché lei non può avere figli, dunque sceglie di partire in missione per l’Africa. Ci sono immagini bellissime: un unico cuore nel letto, il bacio finale con la moglie visto da Valerio come una sorgente oltrepassata la quale c’è il deserto il paragone labbra-piume. I sentimenti dei personaggi sono ben resi (il dolore di Cecilia, la quale non se la sente di convivere con la mancata maternità chiusa nel matrimonio con Valerio; e la grande sofferenza di lui, che ha come punto fermo Cecilia, ormai staccatasi dalla vita di prima).

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Vastatio
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Re: FRAMMENTI DI CUORE

Messaggio#8 » mercoledì 23 marzo 2016, 21:20

Ciao,

devo dire che il tuo racconto è decisamente pesante. Pesante in quello che fa vedere, in quello che dice e in quello che sottintende.
Estremamente realistica la reazione di lui, contrapposta a una lei quasi silenziosa nella sua scelta irremovibile.
Trovo che "voce incazzata" all'inizio suoni veramente male nel contesto poetico che hai creato nel narrato. Esageri anche nella parte finale e porti troppo oltre la metafora dell'arteria recisa, almeno io l'ho interpretata così perché mi sembra troppo fuori dal personaggio "lascio mio marito per farmi suora e andare in Africa", toglierei il "piano, inonda le lenzuola" (e leggendo i commenti degli altri o poi il tuo mi do ragione da solo sull'interpretazione).
Al netto di quelle sbavature lo ritengo un ottimo pezzo. Tema brutalmente centrato.

Fabiana Donato
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Re: FRAMMENTI DI CUORE

Messaggio#9 » martedì 29 marzo 2016, 19:48

Ciao Vilma! Mi hai stravolta con questo racconto. Sono sincera ci sono delle parti che mi hanno lasciata perplessa ed un po' confusa, infatti credo che la cosa che dovresti migliorare sia proprio tale punto. Continuare a descrivere le bellissime immagini e sentimenti che trasmetti, ma con un velo in più di chiarezza. Nonostante ciò, ho letto la tua storia con interesse e credo che non ci sia soddisfazione migliore di questa per una persona che scrive. Almeno, per me è così. Ho sentito davvero un brivido, perché questo racconto fa riflettere, facendo un equilibrato parallelismo sulle azioni-reazioni delle persone e sulle cause-effetti dei fatti. Ancora una volta, apprezzo un testo forte come il tuo, non perfetto nella forma, pur notando dei refusi, ma minchia mi piace. Nel complesso: avvincente! Alla prossima!

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alberto.dellarossa
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Re: FRAMMENTI DI CUORE

Messaggio#10 » mercoledì 30 marzo 2016, 9:49

Ciao Vilma.

Il racconto è scritto indubbiamente bene, le figure sono a loro posto... pure troppo. Dico così perché ho trovato il tutto un tantino sovrabbondante. Ci sei andata giù pesante col pathos, col risultato, in certi punti, di far diventare Valerio una macchietta e Cecilia una stronza insensibile - sebbene poi ciò che narri ci dica il contrario. I dialoghi sono molto narrativi, avrei optato per linee molto più atomiche - ma questa è anche questione di gusti personali. Mi lascia perplessa anche l'assenza di motivazione del gesto di Cecilia. Mi spiego meglio: sono il primo a sostenere che non sia necessario spiegare tutto - con buona pace di chi invece ha necessità di sapere pure quanti etti di cacca ha fatto il protagonista il giorno prima e se la carta fosse a doppio velo o meno - però nel tuo racconto opti per un mezzo e mezzo che un poco stona: quindi, o mi dici il perché e il percome, oppure lasci il tutto all'interpretazione del lettore e ometti più dettagli di quanti tu non ne abbia messi nella versione attuale. DI fatto il racconto funziona perfettamente (perché il racconto FUNZIONA, intendiamoci) anche senza l'immagine di questa che vestita da piguino va a scavare pozzi in Africa (cosa che in me ha generato l'effetto "macheccazz??!!??"). Il riferimento all'infertilità di lei è superfluo, a questo punto. Quindi il mio consiglio spassionato è questo: sfronda, taglia e sforbicia, che il racconto nella sua semplicità sta benissimo e le descrizioni sono molto belle.

Ultimo appunto: ma questa vuole leccargli le lacrime? mi sembra un po' fetish come cosa.

Zebratigrata
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Re: FRAMMENTI DI CUORE

Messaggio#11 » mercoledì 30 marzo 2016, 21:28

Lo stile non è male, ma in alcuni punti la ricerca di una resa poetica nella descrizione delle scene secondo me inciampa un po’ e rende la lettura meno scorrevole.
Un esempio: Rotolano sopra la barba, fino al mento. Cadono tra i loro corpi attaccati, lacrime salate.
Qui mi sono fermata a metà frase leggendo, perché mi sembrava non ci fosse nulla che potesse ‘rotolare’ sulla barba. La costruzione invertita della frase fa sì che il verbo funga da primo riferimento, indizio per il soggetto che è davvero molto lontano, e deve essere quindi un verbo appropriato per non bloccare la lettura (le lacrime ad esempio scorrono, scivolano, colano, ma non rotolano). Diverso sarebbe stato con una costruzione standard con soggetto anteposto al verbo: ‘le lacrime rotolano sulla barba’: in questo caso ‘rotolano’ funziona perché sappiamo già di cosa si parla, e il verbo usato in maniera creativa trasforma l’immagine delle lacrime in quella di piccole perle. Almeno, io lo percepisco così, provo a interpretare i miei meccanismi mentali, ma può darsi benissimo che per altri non sia un problema.

La scena rappresenta bene la storia, e non cadi nell’infodump, però ammetto che si sente la mancanza di qualche dettaglio in più. Vorremmo sapere anche noi lettori perché lei se ne va, e se lui doveva davvero aspettarselo o meno :-)

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antico
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Re: FRAMMENTI DI CUORE

Messaggio#12 » giovedì 31 marzo 2016, 12:22

Racconto che si basa su una situazione forte, ma che vede al suo interno un gap tra le tue intenzioni e quello che arriva al lettore: in buona sostanza, sembra davvero che la futura suora faccia fuori il marito. E questo è un peccato perché quella doveva essere la scena madre: la donna promessa sposa al Signore che si concede un’ultima volta al marito prima di tradirlo. Non arrivando, non riesce neppure a esprimere la sua potenza e parimenti l’altrettanto forte scena di lei che lo ammazza (quello che mi è arrivato) non è ovviamente ottimizzata, essendo non voluta. In conclusione, un racconto che necessità di una revisione per rendersi più correttamente interpretabile e in tal modo esprimere al massimo le proprie potenzialità. Un pollice ni lievemente tendente verso l’alto, per me.

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