Mia Euridice

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chiara.rufino
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Mia Euridice

Messaggio#1 » lunedì 21 marzo 2016, 23:45

Le braci del banchetto si erano spente e la tavolata era vuota; i piatti erano stati depredati dagli animali e c'era rimasta solo qualche briciola. Euridice guardò l'arco nuziale e una fitta la colse sotto al seno, costringendola a sedersi su un masso.
Si rivedeva scendere dalla collina, accompagnata dal coro di Ninfe, sue amiche; Driope l'aveva tenuta per mano fin là, dov'era finita la sua vita terrena.
Il suo sposo non si vedeva ed Euridice si alzò, sfilando dalla custodia il pugnale e studiandolo alla luce della luna; la lama argentata brillava e la ragazza si sentiva fortunata per questa seconda occasione.
I canti tra di loro erano finiti troppo presto, tranciati da una fuga forsennata verso l'amato che era rimasto alla radura, anziché seguirla al fiume.
Il tintinnio dell'arpa di Orfeo risuonò nel bosco e lei decise di nascondersi, spiando il marito ancora una volta, come negli inferi.
S'era tolto la corona e alla lira mancavano due corde, perse durante il duello contro Ade.
Euridice ricordò come le aveva sfilate man mano che risalivano la montagna assieme e se ne rammaricò.
"Come farai senza di me in questa vita? Non sopravvivresti!"
Orfeo si sedette a capotavola e sospirò amareggiato, continuando ad arpeggiare con languore la stessa corda, tesa allo stremo.
La notte s'era calmata solo all'udire Orfeo, cullata dai singhiozzi del ragazzo rimasto solo il giorno del suo matrimonio.
Alzò una mano e gli animali ripresero a comunicare, tacciati da quell'unico gesto che fu in grado di compiere.
Posò la lira sul tavolo e armeggiò con le chiavette, togliendo i residui di quelle ormai perdute.
"Era Euridice a farmele", pensò ad alta voce.
"Amore mio!"
Lo chiamò da lontano e Orfeo si alzò, attirato dall'azzurra figura di lei; portava ancora la corona di fiori sul capo.
Rimasero uno davanti all'altro, incapaci di parlare.
"Non prendetemi ancora in giro così, dei! Lasciatemi andare, ho pagato!"
Orfeo era fuori di sé dalla tristezza e si avvicinò al tavolo per riprendere il suo strumento e andarsene, beffato ancora una volta dal destino.
"Non è un inganno, amore. Sono tornata per riuscire dove tu hai fallito."
Euridice, sicura del sentimento del marito, sfoderò il pugnale e glielo mostrò orgogliosa.
"Ora lascia che ti liberi."
Orfeo la guardò, ammutolito dalla fierezza che lei sfoggiava in quel momento; in ginocchio, si lasciò guidare da lei verso il suo grembo e poggiò il viso nella veste di lei, sprofondandoci la testa.
"Solo un taglio e torneremo insieme."


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antico
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Re: Mia Euridice

Messaggio#2 » lunedì 21 marzo 2016, 23:49

Tutto ok, sei IN! Buona Lorenzo Marone Edition, Chiara!

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Flavia Imperi
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Re: Mia Euridice

Messaggio#3 » martedì 22 marzo 2016, 12:07

Bentrovata!
La scelta di ricorrere al mito classico è perfetta per il tema, il racconto si legge in modo scorrevole, è ben scritto e trapela un grande amore per la storia dei due amanti separati. Interessante come seguito alternativo della vicenda!
La narrazione, dicevo, è scorrevole e in buona parte fai entrare bene nella storia tramite particolari, come quello dei resti del banchetto, le braci spente. Brava! In altri punti invece, ci sono frasi superflue, un po' infodmp, come:
Orfeo era fuori di sé dalla tristezza
. Dal suo vagare e la nostalgia che esprime, già era chiaro. Un dubbio, ma quanto è passato dal matrimonio? La vicenda si pone subito dopo il fallimento di Orfeo, giusto?
Non sono balzata dalla sedia, ma a mio avviso è un racconto di buona qualità.
Buon contest!
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chiara.rufino
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Re: Mia Euridice

Messaggio#4 » martedì 22 marzo 2016, 12:21

Nella mia bella testolina (sempre confusa), lei fugge poco dopo la disfatta d'Orfeo. Sull'infodump ci sono stata attenta ma non troppo, evidentemente.
Grazie del commento e buon contest anche a te:)
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Zebratigrata
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Re: Mia Euridice

Messaggio#5 » martedì 22 marzo 2016, 23:27

Ciao Chiara,

Mi piace l’idea di questa Euridice che va a riprendersi il suo Orfeo nel mondo dei vivi.
Il tema è centrato, anche se più che sul legame spezzato tra loro due si tratta di una sorta di riparazione del legame, attraverso l’unione almeno nella morte.
Nella scrittura, nonostante lo stile evocativo e fiabesco sia adatto a una narrazione mitologica, vedo qualche inghippo, soprattutto riguardo alla lira, che innanzitutto parte come arpa, poi sembrerebbe avere soltanto tre corde, mentre io ce ne avrei messe di più data l’ambientazione (vero è che esistevano in oriente anche lire a tre corde). Le corde che prima sono state perse nel duello contro Ade e poi sono state sfilate (da Orfeo stesso? Da Euridice? Da Ade che li inseguiva? Non si capisce bene la meccanica e la ragione di questa cosa... Conosco qualche versione del mito, ma può benissimo darsi che tu stia facendo riferimento a cose note e io non stia capendo perché non conosco le versioni giuste). Per finirla con questa povera lira :-D l’ultima corda rimasta è tesa allo stremo: non mi sembra che abbia senso, perché dovrebbe tenderla così? Immagino non voglia romperla, inoltre uno come Orfeo sicuramente sa che le corde vanno tese il giusto per poterle suonare. Non capisco nemmeno come gli animali possano essere stati ‘tacciati’: che colpe avrebbero?
Comunque, a parte la questione lira che pesa perché è l’elemento caratterizzante del personaggio di Orfeo, la tua storia non mi p dispiaciuta.

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chiara.rufino
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Re: Mia Euridice

Messaggio#6 » martedì 22 marzo 2016, 23:57

In realtà non specifico mai quante corde abbia. Di base, un'arpa ne ha da 4 a 6, quindi se ne perde due, rimangono le altre. Ma, tralasciando questo, penso che gli animali siano un elemento di disturbo perché, è noto, seguivano Orfeo ovunque andasse quando suonava; ho immaginato il suo dolore unito a un'insofferenza personale per via dei "followers"(passami il termine) che si accodano a lui dopo la perdita della moglie, specie il giorno delle nozze. Se vogliamo fare un simposio sugli strumenti a corda, quando vuoi, in privato. Comunque grazie:D.
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jimjams
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Re: Mia Euridice

Messaggio#7 » mercoledì 23 marzo 2016, 1:34

Dunque se non si riesce a portare lei di nuovo in vita che sia lui a crepare, non male come idea :-)
Una bella trama sentimentale per una tragedia shakespeariana, direi, alla Giulietta e Romeo.
C'è qualche cosa nella modalità narrativa non mi convince in pieno. Forse un po' troppo peso sui particolari che magari si poteva spendere per rendere più chiara lo svolgimento della vicenda. Io che sono un ignorante sono andato a leggere il mito per chiarirmi meglio le cose.
Anche questo è un racconto gradevole che tuttavia non spicca rispetto ad alcuni degli altri.

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eleonora.rossetti
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Re: Mia Euridice

Messaggio#8 » mercoledì 23 marzo 2016, 11:11

Ciao Chiara!
Molto originale l'idea di Euridice che va a prendersi Orfeo. Della serie, se Maometto non va alla montagna... ;)
Tema rispettato (legami spezzati dalla sfida persa di Orfeo, anche se alla fine si intende che si ricongiungano), sulla resa ho giusto qualche appunto.
Questa parte più di tutti mi ha fatto zoppicare nella lettura, non tanto di contenuti quanto per il ritmo:
I canti tra di loro erano finiti troppo presto, tranciati da una fuga forsennata verso l'amato che era rimasto alla radura, anziché seguirla al fiume.
Il tintinnio dell'arpa di Orfeo risuonò nel bosco e lei decise di nascondersi, spiando il marito ancora una volta, come negli inferi.
S'era tolto la corona e alla lira mancavano due corde, perse durante il duello contro Ade.
Euridice ricordò come le aveva sfilate man mano che risalivano la montagna assieme e se ne rammaricò.
"Come farai senza di me in questa vita? Non sopravvivresti!" (ps: qui forse era meglio in forma di pensiero ;))
Orfeo si sedette a capotavola e sospirò amareggiato, continuando ad arpeggiare con languore la stessa corda, tesa allo stremo.
La notte s'era calmata solo all'udire Orfeo, cullata dai singhiozzi del ragazzo rimasto solo il giorno del suo matrimonio.
Alzò una mano e gli animali ripresero a comunicare, tacciati da quell'unico gesto che fu in grado di compiere.
Posò la lira sul tavolo e armeggiò con le chiavette, togliendo i residui di quelle ormai perdute.

Il susseguirsi di azioni, complice anche il ritorno a capo, mi fa un poco "lista della spesa", almeno è un'impressione che ho avuto. Non dico che le azioni non dovessero essere descritte, ma forse una maggiore fluidità nella costruzione avrebbe secondo me arricchito la resa.
Concordo anche io sull'infodump "Orfeo era fuori di sé dalla tristezza", hai disseminato abbastanza dettagli da farlo intendere senza specificarlo ;)
In sostanza: bel racconto, sicuramente perfettibile, ma per me la prova è superata, brava ;)
Uccidi scrivendo.

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Vastatio
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Re: Mia Euridice

Messaggio#9 » mercoledì 23 marzo 2016, 21:35

Ciao,

le rivisitazioni in genere mi piacciono, non c'è nulla di più noioso di ritenere una cosa sacra e immutabile, ma ho trovato quasi tutta la prima parte molto confusa nelle dinamiche.
Bella l'idea di Euridice che esce dagli inferi, soprassediamo per un attimo sul come ci sia riuscita, l'ha fatto e così è, ma non riesco a capire bene le parti del mito originale vuoi usare e quali vuoi manipolare. Peché mi sono andato a rinfrescare la memoria in rete, ma certe parti mi sembrano oscure.
Non capisco se Orfeo è lì per un altro matrimonio e perché. Citi tante cose di cui la mia memoria o rapide ricerche su internet non mi hanno dato conferme (scontro con ade, perdita delle corde, ecc). Va detto che ho verificato solo due o tre siti in cui il mito di Orfeo veniva solo riassunto e tu, forse, fai riferimento a dettagli.
Sarei ben felice di rivedere questo mio commento se mi fornissi una fonte coerente ai tuoi intenti da cui attingere.
Il tema è più che centrato

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chiara.rufino
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Re: Mia Euridice

Messaggio#10 » mercoledì 23 marzo 2016, 21:58

Nella storia comune a tutti i miti, Orfeo perde Euridice il giorno delle nozze. Quindi ho immaginato che mollasse tutto e l'andasse a recuperare, scontrandosi con Ade per riaverla. Le corde le ho messe io, suonavo e so com'è spezzare una corda durante un live o una prova. Lei ritorna là perché lui fallisce e sì, volevo darle un minimo di voce sulla vicenda, visto che si limita ad essere passiva e a farsi strattonare da tutti.
Se hai altro chiedi pure, non c'è problema.
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Vastatio
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Re: Mia Euridice

Messaggio#11 » mercoledì 23 marzo 2016, 22:30

Ecco, io avevo trovato questo
http://www.elicriso.it/it/mitologia_amb ... _euridice/
E anche da Wikipedia non mi sembrava di capire che la morte di Euridice fosse il giorno delle nozze.

Per lo scontro con Ade che mi dici? Le versioni ufficiali mi pare propendano per un Ade addormentato o un Ade comunque commosso dal suo canto/lira

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chiara.rufino
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Re: Mia Euridice

Messaggio#12 » mercoledì 23 marzo 2016, 22:44

Non vorrei offendere nessuno ma comunque rimane un racconto. Ho voluto variare pur tenendomi ad una storia. Lo chiamo duello ma comunque Orfeo deve convincere Ade a lasciarla andare. E potrebbe aver perso una corda, non lo escluderei:D
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alexandra.fischer
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Re: Mia Euridice

Messaggio#13 » giovedì 24 marzo 2016, 20:53

Mia Euridice di Chiara Rufino Il tema dei legami spezzati qui ha una luce di speranza. La sposa di Orfeo, infatti, riesce a uscire dall’Ade (e ha l’aspetto spettrale di figura azzurra, pur con la corona nuziale ancora sul capo) e a tornare dal marito, riprendendo dove lui ha fallito. Certo, c’è un prezzo da pagare, perché lui dovrà usare su di sé il pugnale che lei porta affinché il Signore degli Inferi non abbia più nulla da obiettare sulla presenza di Orfeo laggiù. In pochi caratteri hai evocato l’atmosfera nuziale (i resti del banchetto, l’arco nuziale, la corona di Orfeo) e hai immerso il lettore nella mitologia greca (le Ninfe amiche di Euridice, la resa dell’abilità di Orfeo con la lira, grande anche se allo strumento mancano le due corde tranciate dalla lotta contro Ade). C’è grande maestria nel rendere il rimpianto di Orfeo nei riguardi dell’amata (il rimpianto per le chiavette della lira perdute, ricordando che era lei a fabbricargliele).

Fabiana Donato
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Re: Mia Euridice

Messaggio#14 » martedì 29 marzo 2016, 19:53

Ciao Chiara! Mi piace molto il modo in cui ha trattato il tema del mese, soprattutto quando viene scritta una storia d'amore così bella. La cosa che ho apprezzato maggiormente è il fatto che sei riuscita a delineare la storia, concentrandola in tutti i caratteri ed esprimendola in modo chiaro nei termini. Infatti, io non penso che tu abbia scritto in modo confuso, credo che avresti dovuto scrivere il tutto mettendo qualche spazio e riordinando la struttura. Forse, facendo così, avresti confuso meno in lettore e l'avresti portato nella strada che hai stabilito tu, senza rischiare di farlo perdere. Nel complesso: è buono, alla prossima!

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alberto.dellarossa
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Re: Mia Euridice

Messaggio#15 » mercoledì 30 marzo 2016, 10:30

Ciao Chiara.
Nulla da dire sulla storia e sulle modifiche - hai fatto benissimo a modificare ciò che ti andava, come hai detto tu questo è un racconto. La prova è riuscita solo a metà, purtroppo: nel senso che il racconto, a chi non conosce la storia, risulta assai confuso e non è semplice seguire la vicenda e i rapporti in essa. Non ci si può nemmeno aspettare che uno legga prima la storia di Euridice del racconto, né che interrompa la lettura a metà. E così il lettore si stanca e chiude la lettura storcendo un po' il naso. Il tema è valido, l'idea pure, ma servono ben più di 3k caratteri per poter dare una narrazione fruibile a tutti.

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antico
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Re: Mia Euridice

Messaggio#16 » domenica 3 aprile 2016, 18:21

Concordo in toto con l'analisi di Alberto Della Rossa, pertanto non sto a ripetere. Un racconto breve deve essere letto senza sensazione di peso e in questo caso è possibile solo se si hanno una serie di conoscenze pregresse. Non le si hanno? A metà s'interrompe la lettura, quasi matematico. Pollice ni per quanto detto. Come ovviare? Devi introdurre un infodump che non sia infodump. Non è facile, ma del resto fare leva su conoscenze pregresse è una scorciatoia quando quelle sussistono e devi prevedere anche il caso della loro assenza, e risolvere.

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