Finché morte... - Eleonora ROSSETTI

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eleonora.rossetti
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Finché morte... - Eleonora ROSSETTI

Messaggio#1 » martedì 22 marzo 2016, 0:59

Sono venuti a notte fonda.
Avrei dovuto capire subito che qualcosa non andava, accorgermi prima che quello non fosse il tipico passo dei nostri figli, che indugiavano per un po’ prima di andarsene quasi in punta di piedi, forse temendo di svegliarci.
Anna non ha avuto modo di gridare. In quattro l’hanno strappata via a forza dal sonno, se la sono caricati in spalla come un sacco di patate e sono fuggiti. Ho urlato anche io, ma quei dannati ladri non mi hanno neanche calcolato. Volevano solo lei.
Ho cercato con tutte le forze di alzarmi, ma il mio corpo non rispondeva. Ho bestemmiato ogni santo e diavolo, finché ciò che mi opprimeva il petto si è arreso alla mia furia, permettendomi di risollevarmi e di prendere a pugni ogni cosa avessi di fronte fino a sfondarla, pur di farmi strada.
Da lì mi sono fiondato all’aperto, barcollando come un ubriaco; non camminavo da così tanto tempo, figuriamoci correre. Ma il pensiero di Anna, sola e in mano a quei tizi, mi spronava ad avanzare, tagliando la strada a non so quante automobili che imprecavano a suon di clacson.
Arrivo, amore, arrivo.

Li vedo.
Si sono radunati in un campo incolto, attorno a un masso grezzo ornato di candele. Quattro ragazzi, giovani sbandati, dagli abiti pieni di toppe e borchie. Uno di loro sta declamando versi altisonanti riguardo a portali e patti, un coltello sollevato sopra di sé con entrambe le mani. Sdraiata davanti a lui sulla fredda roccia, la bocca piegata in un urlo muto, la mia Anna osserva la lama baluginare alle fiamme mentre si solleva allo zenit. Il ragazzo grida un’invocazione a Satana e d’improvviso il coltello scatta, perforando la poca carne che le è rimasta attaccata alle ossa.
E’ troppo.
Mi ritrovo in mezzo a loro, bramando sangue. Qualcuno urla e cerca di fuggire, ma lo afferro prima che possa volatilizzarsi. Crac! e il suo collo diventa floscio. Al secondo azzanno la giugulare come un leone, facendo crepitare i miei denti marci, da ultra ottantenne, in una morsa che neanche sospettavo di avere. Al terzo basta un pugno per spaccargli il cranio.
Quello col pugnale rimane a fissarmi per tutto il tempo. Forse crede che sia davvero il diavolo.
Non è così fortunato. Se ne accorge solo quando gli salto addosso e lo sventro a forza bruta, banchettando con le sue viscere.

“Anna...”
Lei non risponde. Mi chino sulla roccia, prendendola tra le braccia, il suo peso come un macigno. Adesso il suo corpo è davvero vuoto, lo sento. Quel rituale da quattro soldi ha corrotto le sue spoglie, e così la sua anima non può più rimanerci. Non tornerà mai più da me.
Carezzo la fede nuziale ormai troppo larga per le sue dita scheletriche, facendola tintinnare sulla mia. Le tengo la mano, proprio come nel giorno in cui abbiamo deciso di farla finita insieme.
“Finché morte...” riesco appena a sussurrare, un soffio dai polmoni rinsecchiti, mentre dentro di me, qualcosa che doveva essere marcito anni fa si spezza per l’ultima volta.


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antico
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Re: Finché morte... - Eleonora ROSSETTI

Messaggio#2 » martedì 22 marzo 2016, 1:02

Ok i caratteri, al pelo con i tempi! Eleonora, buona Lorenzo Marone Edition!

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eleonora.rossetti
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Re: Finché morte... - Eleonora ROSSETTI

Messaggio#3 » martedì 22 marzo 2016, 1:03

Grazie Antico! Ormai se non scrivo nell'ultima mezz'ora non sono contenta XD
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Sissi Kardec
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Re: Finché morte... - Eleonora ROSSETTI

Messaggio#4 » martedì 22 marzo 2016, 15:10

Ho le lacrime agli occhi.
Credo basti.

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Angela
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Re: Finché morte... - Eleonora ROSSETTI

Messaggio#5 » martedì 22 marzo 2016, 21:01

Finché morte... di Eleonora Rossetti.

Mi unisco al commento che precede il mio, pezzo veramente bello e intenso. Sei riuscita non solo a rappresentare le scene, in particolare quelle violente, ma anche a trasmettere sensazioni, e questa è la parte più difficile per un autore.
Il finale è un vero gioiello, struggente delicato pur nella ferocia delle azioni che lo hanno preceduto. Il tema c'è al 100%. Giusto due appunti: hai usato termini colloquiali che secondo me non si sposano benissimo con il testo tipo "non mi hanno neanche calcolato" e "mi sono fiondato".
Per il resto tanti complimenti e un pollice alzato a rischio slogatura :)
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

Daniel Travis
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Re: Finché morte... - Eleonora ROSSETTI

Messaggio#6 » martedì 22 marzo 2016, 21:48

Wow. Mi ci è voluto più del previsto per entrare in questo racconto e capirlo (è un'autocritica, eh, il testo sotto quell'aspetto di per sé funziona) ma ne è valsa la pena. Intenso, ben delineato, con un protagonista definito, semplice, come uno di quelli disegnati da Frank MIller, mi verrebbe da dire, e uno stile funzionale a tono, trama e personaggi. Forse intravedo qualche possibile difetto di forma nella prima parte, ma niente di preciso o grave, e il trope del rituale satanista mi fa sempre storcere un po' il naso (sono sempre pronto a spezzare una lancia in favore dei miei amici satanisti ;)), per quanto in questo caso abbia il suo perché. Ma, parere finale, c'è meraviglia in questo pezzo.
Complimenti davvero.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

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angelo.frascella
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Re: Finché morte... - Eleonora ROSSETTI

Messaggio#7 » mercoledì 23 marzo 2016, 23:47

Ciao Eleonora.

Racconto scritto bene, coinvolgente, con il giusto ritmo… però… alla fine non mi è chiaro cosa siano Anna e suo marito e per questo quel finale mi delude. L’ho riletto diverse volte. Sulle prime pensavo fossero lupi mannari o qualche altro tipo di mostro. Poi, però, alcuni dettagli che all’inizio mi avevano lasciato perplesso, hanno assunto significato: le gambe di lui che non si muovevano da troppo tempo e i denti marci, mi hanno fatto intuire che loro erano sepolti, seppure non del tutto morti. Ma, allora cosa sono? Non “zombie” nel senso classico, visto che lui è intelligente e cosciente. Perché erano coscienti nella loro sepoltura (si capisce come sono abituati a riconoscere il passo dei figli per esempio)? Sono un tipo di zombie senziente? Mi manca un contesto di riferimento e questo, dal mio punto di vista, rappresenta un problema: se mi parli di fantasmi, vampiri e zombie, si tratta di figure ormai note, codificate e che non hanno bisogno di altro. Se però introduci qualcosa di nuovo, quel qualcosa va arricchito di dettagli che lo rendano comprensibile. Così, quando sono arrivato alla fine sono rimasto insoddisfatto.
Dunque, per dirlo alla maniera dell’Antico, per me è un “ni”.

A rileggerci
Buona Pasqua
Angelo

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eleonora.rossetti
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Re: Finché morte... - Eleonora ROSSETTI

Messaggio#8 » giovedì 24 marzo 2016, 10:41

@Sissi, Angela: grazie dei vostri commenti!
@Daniel: sì, lo "spaesamento" è logico e in parte voluto, ma sono contenta che tu abbia compreso il senso del racconto ^^

@Angelo: mi spiace che il racconto non ti sia piaciuto. C'è da dire una cosa: non potevo mettere in bocca al mio protagonista la parola "zombie". Sarebbe stato un infodump ai miei occhi troppo palese. Anche perché qui di zombie non si parla, perché ormai nell'immaginario collettivo "zombie" è quello che si rialza soltanto per mettersi a mangiare i vivi finché qualcuno non gli esplode la testa. Qui volevo dare un altro significato, di un uomo che "risorge" dal terreno (ovviamente con un corpo più che malandato) pur di riprendersi il corpo della moglie (chi lo sa quanto l'anima resti in un corpo morto?). Ho costruito il racconto proprio per far credere all'inizio che il tizio sia vivo e che tu stia leggendo un "banale" rapimento, tenendo invece il colpo di scena e ribaltamento (è morto fin dall'inizio) per la fine. Spero per la prossima volta di esserti meno criptica. Alla prossima e buona Pasqua!
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angelo.frascella
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Re: Finché morte... - Eleonora ROSSETTI

Messaggio#9 » giovedì 24 marzo 2016, 10:56

Ciao Eleonora.

Non è vero che non mi è piaciuto. L'idea c'è ed è buona, la tua scrittura, come sempre, mi piace molto. Solo che ho l'impressione che per "perfezionare" il racconto, sarebbero necessario un po' di caratteri in più.

Sono d'accordo che non puoi usare apertamente la parola zombie... oltretutto, come dici tu, il tuo risorto è diverso dall'immagine dello zombie che è ormai codificata ed è per questo che sarebbe necessario un minimo di approfondimento.

Per esempio, il marito potrebbe riprendere coscienza solo a causa del rapimento della moglie (cosa che così non sembra) e questo necessiterebbe uno stupore iniziale da parte sua.
Se, invece, vuoi suggerire, come sembra, uno stato di "riposo vigile" all'interno delle bare, un'introduzione che faccia capire come viva in quello stato (per esempio, aspettando il passaggio dei figli, cercando di riconoscere chi viene a trovare i suoi cari dal rumore dei passi) aiuterebbe molto.

Al contrario, ridurrei l'importanza dell'espediente dell'ambiguità con sorpresa, secondo me ormai abusata in MC. Oltretutto, l'idea del tuo racconto ha una forza notevole in sè che non necessita di essere nascosta dal "bubu settete" al lettore.

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eleonora.rossetti
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Re: Finché morte... - Eleonora ROSSETTI

Messaggio#10 » giovedì 24 marzo 2016, 11:10

Ok, ora il tuo commento precedente mi è più chiaro ;)
Terrò a mente i tuoi suggerimenti. Grazie ancora ;)
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Linda De Santi
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Re: Finché morte... - Eleonora ROSSETTI

Messaggio#11 » giovedì 24 marzo 2016, 12:44

Ciao Eleonora! Un bel racconto, scritto bene e capace di essere toccante.
Per come la vedo io, i due protagonisti sono degli "sposi cadaveri" rimasti ad occupare la casa che abitavano da vivi, in stile Tim Burton.
Mi è un po' oscuro il riferimento iniziale ai figli: questa coppia di ultra ottantenni vive ancora con la prole? Sono morti anch'essi (quindi non sono degli sposi cadaveri, ma una famiglia di cadaveri)?
In ogni caso un ottimo racconto, brava!

Andrea Dessardo
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Re: Finché morte... - Eleonora ROSSETTI

Messaggio#12 » giovedì 24 marzo 2016, 13:56

Leggendo non ho potuto fare a meno di riflettere su alcuni indizi che hai sparso sul percorso: i denti marci, le carni consumate e logore, il peso sul petto… ma tutto ciò proprio non basta a far capire che l'io narrante è un morto vivente! Penso, come ti è già stato fatto notare, che elementi così lontani dall'esperienza comune vadano necessariamente introdotti e spiegati, altrimenti davvero non si capisce di che si parla.
Per il resto è un buon racconto, con alcuni scivoloni nella scelta di alcuni termini non in linea.

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eleonora.rossetti
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Re: Finché morte... - Eleonora ROSSETTI

Messaggio#13 » giovedì 24 marzo 2016, 14:30

Linda De Santi ha scritto:Ciao Eleonora! Un bel racconto, scritto bene e capace di essere toccante.
Per come la vedo io, i due protagonisti sono degli "sposi cadaveri" rimasti ad occupare la casa che abitavano da vivi, in stile Tim Burton.
Mi è un po' oscuro il riferimento iniziale ai figli: questa coppia di ultra ottantenni vive ancora con la prole? Sono morti anch'essi (quindi non sono degli sposi cadaveri, ma una famiglia di cadaveri)?
In ogni caso un ottimo racconto, brava!


Ciao e grazie, Linda!
E' incredibile come ognuno di voi abbia dato una diversa interpretazione, questo insegna che la mente di uno scrittore non deve mai blindarsi! ^^

Per come l'avevo scritta (e fugare eventuali dubbi) la coppia è morta e sepolta. I figli vanno a trovarli al cimitero e lui, da dentro la bara, li riconosce dai passi (dicendo che indugiano e poi vanno via in punta di piedi, manco temessero di "svegliarli"). E i poveri sfortunati satanisti hanno depredato, purtroppo (per loro), la tomba della moglie, rubando il cadavere. Il resto è storia ;)
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Vastatio
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Re: Finché morte... - Eleonora ROSSETTI

Messaggio#14 » venerdì 25 marzo 2016, 20:54

Ciao,

la prossima volta che tiro giù un non morto mi ricorderò di aspettarmi anche il partner. Bello, mischi sapientemente sentimento e sovrannaturale. Gli unici appunti che mi vengono in mente riguardano la "precisione" con cui già all'inizio lui sappia che i rapitori siano quattro (visto che non è stato così attento al "timbro" dei passi) e il richiamo allo "zombie" che banchetta (forse per guidare meglio il lettore nella comprensione?), avrei preferito un "semplice" redivivo alimentato dalla furia di vendetta. Peccato non poterti mettere in classifica.

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Flavia Imperi
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Re: Finché morte... - Eleonora ROSSETTI

Messaggio#15 » sabato 26 marzo 2016, 15:23

Ciao!
Il tuo racconto, a mio avviso, è uno dei più riusciti del contest. Ottimo uso del punto di vista, finale abbastanza inaspettato, un elemento intrigante come quello delle sette sataniche. Forse rischi un po' di inganno al lettore nella parte iniziale ("Anna non ha avuto modo di gridare"), ma nell'insieme il racconto funziona, in particolare alla seconda lettura.
Dimostri una capacità narrativa superiore e mi sembra che migliori di contest in contest. Brava! Siamo rivali dirette a questo giro, ma se dovessi metterti in classifica saresti sul podio. Buon contest!
Siamo storie di storie

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Adry666
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Re: Finché morte... - Eleonora ROSSETTI

Messaggio#16 » lunedì 28 marzo 2016, 19:31

Finché morte…, di Eleonora Rossetti, ore 00.59, 2925 caratteri

Ciao Eleonora,

tema centrato, si spezzano varie cose… ))
L’ho riletto due volte perché non ho capito bene che impressione mi abbia fatto; alla prima lettura sono rimasto perplesso, non ho capito, a una seconda rilettura ho apprezzato di più la trama, anche se il tema ultimamente mi sembra un po’ troppo “abusato”.
Nessuna nota, mi sembra tutto corretto.
Non è proprio il mio genere ma devo dire che è scritto bene e il ritmo è incalzante.
Il finale mi ha lasciato un po’ perplesso.

Ciao
Adriano

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ceranu
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Re: Finché morte... - Eleonora ROSSETTI

Messaggio#17 » martedì 29 marzo 2016, 16:10

Ciao Eleonora, ben trovata.
Ottima prova. Come sempre la tua scrittura è forte e arriva dritta al punto. Il racconto è crudo, ma sul più bello sa dare anche il giusto sentimento. Non credo che i tuoi protagonisti siano zombie, hanno sentimenti e cervello, cosa che agli amici putrescenti non è dato avere. Vedo anch'io più degli “sposi cadavere”, ma poca importa. Quello che resta è una buona prova.
Ciao e alla prossima

diego.ducoli
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Re: Finché morte... - Eleonora ROSSETTI

Messaggio#18 » martedì 29 marzo 2016, 23:43

Ciao Eleonora
Mi accodo al commento di Angelo.
Le dinamiche del racconto sono chiare, i due sono sepolti e i figli li vanno a trovare.
Ma, su cosa sono queste creature mi sono perso un po'.
In verità mi chiedo, perché la moglie è cosi passiva se può muoversi?
La chiusa è molto bella.
Un brano positivo ma qualche battuta in più non guasterebbe.

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antico
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Re: Finché morte... - Eleonora ROSSETTI

Messaggio#19 » domenica 3 aprile 2016, 18:50

Troppo difficile, almeno per me, comprendere che i due corpi si trovassero al cimitero. Eppure il lavoro l’hai fatto benissimo, hai seminato il giusto, dosato bene gli ingredienti… E allora dove sta il problema? Nel finale, almeno per come la ragiono io. Dovevi chiudere dando un aiuto al lettore, fornendogli gli strumenti per chiudere il cerchio e tornare a rileggere il tutto divertendosi a scoprire come lo avevi depistato. Mancando una chiusa certa, rimane il dubbio e il godimento del racconto dimezza. Il tema c’è, ma il problema sopra esposto m’impedisce di arrivare al pollice su, mi fermo sul tendente all’alto, anche se un pelo timidamente.

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