Gruppo FLOR: Lista racconti e classifiche

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antico
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Gruppo FLOR: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 22 marzo 2016, 2:11

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Questo è il gruppo FLOR della LORENZO MARONE EDITION con Lorenzo Marone nelle vesti di Guest Star.

Gli autori del gruppo FLOR dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo EMMA.

I racconti di questo gruppo verranno invece commentati e classificati dagli autori del gruppo SVEVA.

I primi TRE racconti di questo raggruppamento avranno diritto alla pubblicazione immediata sul sito ed entreranno tra i finalisti che verranno valutati direttamente da Lorenzo Marone. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale.

Per la composizione dei gruppi abbiamo deciso di continuare con il criterio sperimentato già da qualche edizione andando, a giro, a disporre per primi tutti gli autori partecipanti in base ai punti Rank di Era e poi completando i raggruppamenti con i restanti autori in base all'orario di consegna.

E ora vediamo i racconti ammessi a FLOR:

Patto di sangue, di Francesco Nucera, ore 00.53, 2968 caratteri
La solitudine dei gas nobili, di Angelo Frascella, ore 00.11, 2999 caratteri
Il primo amore, di Diego Ducoli, ore 00.30, 2818 caratteri
“Io Amo”, di Adriano Muzzi, ore 00.05, 2962 caratteri
La catena, di Angela Catalini, ore 22.31, 2096 caratteri
Tagli, di Daniel Travis, ore 23.17, 2998 caratteri
I sorrisi custoditi, di Linda De Santi, ore 00.03, 2967 caratteri
Le briciole nel letto, di Andrea Dessardo, ore 00.22, 2551 caratteri

Avete tempo fino alle 23.59 di mercoledì 30 marzo per commentare i racconti del gruppo EMMA. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Vi avverto che sarò fiscale e non accetterò classifiche postate anche solo alle 00.00 a meno che problemi improvvisi vi ostacolino all'ultimo, ma in quel caso gradisco essere avvertito, sapete come trovarmi. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete nove giorni per commentare e classificare gli OTTO racconti del GRUPPO EMMA e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare altri racconti, ne avete VENTITRE (escluso il vostro) a disposizione e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, NOVE giorni sono anche troppo pochi. E ancora: date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti.
– 6 punti malus per chi commenta la metà dei racconti + 1
– 13 punti malus per chi non commenta i racconti o arriva a commentarne meno della metà + 1
Cominciate a utilizzare il contatore del forum per calcolare i caratteri. Selezionate l'area desiderata e fate calcolare.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel GRUPPO EMMA.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA LORENZO MARONE EDITION A TUTTI!











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Andrea Partiti
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Re: Gruppo FLOR: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » giovedì 24 marzo 2016, 21:56

Ho meditato a lungo sui primi quattro posti della mia classifica, rivoltandoli su e giù senza sosta.
Questo mese non è stato facile, penso che il tema abbia ispirato molte storie più sentite e ispirate del solito!

Patto di sangue, di Francesco Nucera
Ammetto di non aver capito completamente il tuo racconto.
Ci sono un gruppo di persone che in passato uccidevano persone di comune accordo, avevano stretto un patto di sangue. Qualcuno continua ad uccidere (i bambini che spariscono) e in qualche modo si sentono minacciati, ma non è chiara la dinamica del patto e di chi uccidesse e chi ancora uccide.
Paolo e Ivan sembrano essere gli ultimi due sopravvissuti, e Paolo ha invitato Ivan nel luogo dove seppellivano le loro vittime per eliminarlo come ultimo testimone, ma finiscono per uccidersi a vicenda.
Forse c'è troppa carne al fuoco, Ivan e Paolo, Roberto e Diego, Marica e Bruno, troppi personaggi in questa cricca assasina da citare en passant e lasciar gestire a chi legge!
Per quanto sia simpatica la situazione, sento di non avere abbastanza dettagli per empatizzare con i personaggi, per capire cosa li motiva, quali sono i rapporti tra loro.

La solitudine dei gas nobili, di Angelo Frascella
Il racconto è scritto bene, è vivace e il "dramma" personale che a suo modo già interpreta il tema è ben sviluppato e credibile.
La parte fisica però non funziona proprio, anche con tutta la sospensione dell'incredulità che ci posso mettere, anche supponendo che la velocità della luce sia variabile (e senza troppo preavviso), non c'è un collegamento logico con i legami chimici come li descrivi, soprattutto perché dicendo che tutto finirà in una nube di gas, parli dei legami tra atomi e molecole, non di un problema di stabilità degli atomi.
Penso che le implicazioni sarebbero molto più immediate e disastrose. c è nascosta in tantissime costanti fisiche, è annidata nella massa degli ammennicoli che stanno negli atomi. Se diminuisce c la loro energia aumenta e deve finire da qualche parte. Dove e come non lo so :)
Su larga scala cambierebbe radicalmente la chimica (di tutto), le stelle avrebbero tempi e reazioni nucleari diverse, gli orbitali atomici stabili sarebbero diversi e tutto cambierebbe di colore in maniera poco prevedibile.
E sono le cose che mi vengono in mente al volo, sono sicuramente molto di più, sempre macroscopiche e molto più evidenti del tracciato di un oscilloscopio (compresa l'estinzione istantanea di ogni forma di vita-narratore).

Il primo amore, di Diego Ducoli
Una interpretazione inaspettata, dopo i racconti che ho letto fin'ora. Anche se è un legame strano, per me, riesci a parlarne in maniera molto delicata e convincente.
Il fatto che tu non parli mai direttamente del distacco in maniera diretta, salti completamente la vendita/abbandono creando un vuoto nella storia e passando direttamente all'osservazione della scena "da lontano", mi è sembrato spiazzante ad una prima lettura, ma tornandoci su funziona molto bene con la tristezza generale dell'ultimo viaggio.
Non ho critiche particolari, penso sia un ottimo racconto così com'è e che non abbia bisogno di grossi cambiamenti, giusto di una spolverata e rilettura generale a freddo per correggere le sviste e magari rendere i dialoghi più fluidi.

Io Amo, di Adriano Muzzi
Il finale è inaspettato, nonostante il lessico ogni tanto "sbagliato" per una ambientazione moderna che avrebbe potuto suggerire qualcosa prima (quei denari che mi hanno fatto storcere il naso in realtà avevano senso).
L'unica pecca che trovo è la mancanza di una direzione precisa del racconto, le quattro scene non si aiutano a vicenda per raccontare la storia, sono molto isolate una dall'altra mentre sento che dovrebbero avere qualcosa che le lega. Passiamo da una riflessione quasi astratta sulle persone, a un dialogo molto concreto con un centurione (che poi sparisce, come?), a un rincongiungimento e fuga che sono in continuità molto più diretta tra loro.
Penso che una volta trovato un modo per dare coerenza alle scene, aggiungendone magari una rubando spazio alle altre, e data una lucidatina generale, sarebbe un ottimo racconto.

La catena, di Angela Catalini
Ottimo stile, ritmi e personaggi, riesci a mostrarci Antonio da tanti angoli diversi rapidamente, picciotto, marito, amante, ognuna con le sue contraddizioni.
Il tema c'è, molto chiaro e centrale.
Il finale è davvero una bella immagine, l'ignorare il gesto rituale e affettuoso rende bene l'idea del cambiamento che si è imposto. So che ti piacciono i finali aperti, ma qua funziona proprio bene ^^
L'unico dettaglio che mi sfugge è il movente dell'omicidio. Vuole un figlio anche lui, perché uccidere l'amante? Per un codice morale che gli viene imposto? Mi aspetterei semmai che uccidesse la moglie che di figli sembra non potergliene dare.

Tagli, di Daniel Travis
Questo racconto mi è piaciuto decisamente più degli ultimi due che ho letto (non ricordo più indietro, ho un buffer molto piccolo).
La storia funziona, è una scena molto lineare e non forza il lettore a interpretazioni contorte per seguirla.
Il rapporto tra due persone, già degenerato e malsano. La "strega" che è la spinta in più che serve alla tua protagonista per sacrificare quel che resta del legame per liberarsene. Resta l'ambiguità sul personaggio di Ash, sul perché Ernesto non la veda, e va benissimo così.
Ottimo lavoro, sia come aderenza al tema che come stile e tecnica!
L'unica cosa che mi sento di criticarti è la "pulizia" nei dialoghi. Prima sono inseriti in paragrafi molto lunghi, complessi e descrittivi, innestati sul primo paragrafo "senza azione". Poi quando l'azione diventa più frenetica si accorciano, si accavallano. Va bene per aumentare il ritmo ma sento uno stacco molto drastico. In una prossima revisione proverei ad ammorbidire questo effetto, sfruttandolo per creare tensione in maniera naturale.

I sorrisi custoditi, di Linda De Santi
Dev'essere l'adrenalina da vittoria ad avere un buon effetto, perché anche questo racconto mi è piaciuto molto, e le fughe dal proprio genere di riferimento penso facciano bene allo stile a lungo termine.
Ho pensato fino alla fine che il contenuto della cassaforte fosse solo un macguffin e non ci mostrassi il contenuto della cassaforte o che i due nipoti decidessero di fare come la madre e rinunciassero ad aprirla. Il sorriso-dentiera però ci sta davvero bene, nella sua vaga inquietantezza. Forse non avrei neppure mostrato prima il bicchiere che anticipa la rivelazione per tutti quelli che hanno avuto una nonna col suo bicchiere in bagno o sul comodino ^^. In fondo non sarà stato pieno d'acqua, quindi ha un'utilità marginale in cassaforte.
L'unica nota stonata del racconto è lo stacco tra i ricordi nostalgici e affettuosi e l'approccio molto gretto al contenuto della cassaforte, come se ormai il nonno fosse solo più una fonte di guadagno imprevisto e non più una vera persona.
Visti tutti quei ricordi positivi, al momento dell'apertura non mi aspetterei una reazione scocciata, anzi, un cambio di direzione netto da parte dei nipoti e un "ritorno" nostalgico ad apprezzare il nonno e il suo modo particolare di ricordare un amore perduto. Avrebbe concluso in maniera più coerente il racconto.
A parte questo dettaglio, è un ottimo racconto, si legge senza intoppi e il tema c'è tutto, neppure troppo nascosto.

Le briciole nel letto, di Andrea Dessardo
Non sono convintissimo da questo racconto.
Ci racconti una scena molto semplice, lineare, e questo mi piace. Però la anneghi in una vasca di figure retoriche e descrizioni che non sempre sono giustificate o hanno un loro posto nel ritmo della narrazione, anzi, spesso remano contro.
Arrivato al finale mi resta un po' il dubbio di cosa volessi raccontarmi davvero, la storia di Fulvia o qualcosa di più nascosto e intimo, tra le righe, che ho mancato completamente...


1. Tagli, di Daniel Travis
2. I sorrisi custoditi, di Linda De Santi
3. La catena, di Angela Catalini
4. Il primo amore, di Diego Ducoli
5. La solitudine dei gas nobili, di Angelo Frascella
6. Io Amo, di Adriano Muzzi
7. Patto di sangue, di Francesco Nucera
8. Le briciole nel letto, di Andrea Dessardo

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beppe.roncari
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Re: Gruppo FLOR: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » sabato 26 marzo 2016, 17:08

CLASSIFICA
(con titolo – scherzoso! - alternativo)

1) Il primo amore, di Diego Ducoli, “Dopo l’incidente… (Non sei più la stessa)”
2) Patto di sangue, di Francesco Nucera, “La chiave dell’amicizia è nella testa”
3) Tagli – di Daniel Travis, “Tagliata per fare la strega”
4) La solitudine dei gas nobili, di Angelo Frascella, “Non vedi che è sempre più freddo, sempre più notte?”
5) I sorrisi custoditi – di Linda De Santi, “Ride bene chi ride nonna”
6) La catena – di Angela Catalini, “È una catena ormai che scioglie sangue dint'e vene sai”
7) “Io Amo”, di Adriano Muzzi, “Fausto ma non leale”
8) Le briciole nel letto – di Andrea Dessardo, “Verginità rottamata”.




COMMENTI
(in ordine sparso)

Le briciole nel letto – di Andrea Dessardo, “Verginità rottamata”.
Ciao Andrea, ben trovato.
Il lato positivo del racconto è la semplicità e linerarità della scena. Immagino si tratti di una adolescente che ha perso la verginità con l'uomo sbagliato per poi pentirsene. Grande classico.
Trovo invece pesanti lo stile e le figure retoriche del racconto, piuttosto fini a se stesse. A mio parere non riescono a evocare un abisso di vera sofferenza o di liricità poetica. Questa frase, per esempio, è troppo pesante:
Ma ancora con un cuore, purtuttavia, che le pulsava prepotentemente nel petto irradiando sangue a tutte le sue estremità: maledetto quel cuore.

Eccessivo l'incidentale "purtuttavia" e l'insistenza sul "cuore", "maledetto quel cuore".
Semplicemente: non entro nella mente e nel cuore di quella ragazza, non mi ci vedo, mi sento sbattuto fuori dalla finzione scenica e non riesco a empatizzare. Stesso problema per la metafora/paragone sotterraneo con il mago di Oz e l'Uomo di latta.
Inoltre, il fatto che l'uomo sia uno stronzo non si può evincere solo dal fatto che ora russa. Non mi pare che abbia fatto davvero per forza intenzionalmente male a quella ragazza, e lei non gli dà certo una possibilità, non lo sveglia neanche.
Insomma, il cuore del racconto è indebolito e lo stile appesantito.
Tema tutto sommato centrato. Titolo non molto convincente.
Alla prossima!


I sorrisi custoditi – di Linda De Santi, “Ride bene chi ride nonna”
Ciao Linda, ben ritrovata!
Il racconto e l’idea sono carini, tenera la storia d’amore dei nonni, meno chiaro perché la sorella sia così delicata mentre il fratello sia cresciuto un po’ troppo veniale se hanno avuto gli stessi nonni stupendi, ma vabbè.
Quando aprono la cassaforte e si sente l’odore cattivo ho immaginato che ci fosse qualcosa di più splatter, tipo il cuore di nonna. Credo, invece, che le dentiere non puzzino, anche a distanza di tanti anni.
Che dire, il racconto strappa sì un sorriso, ma non mi convince del tutto, è un po’ basato sulla sorpresa finale ma non riesco a credere al nonno che conserva solo la dentiera della moglie… Ti dico perché: dentiera non vuol dire sorriso. Era qualcosa di esteriore, un marchingegno, non il sorriso puro che non necessita di denti. Quindi, tutto sommato, poco romantico attaccarsi a quell’oggetto lì per ricordare il sorriso della moglie…
Alla prossima!


Tagli – di Daniel Travis, “Tagliata per fare la strega”
Ciao Daniel, ben trovato!
Racconto carino con la maga farlocca che però funziona e la ragazza che si libera dallo stalker da sola, con la propria forza.
La debolezza del racconto è nella sua stessa forza: allora la ragazza non aveva affatto bisogno della strega. E non fidandosi di lei, l’effetto placebo non è contemplato.
I casi sono due per far funzionare questa trama: o ci crede e allora vale l’effetto placebo, o non ci crede e allora non funziona. Qui invece hai messo una contraddizione: non ci crede ma l’effetto placebo funziona.
Mi spiace, per me, no, non funziona,
Alla prossima!


La catena – di Angela Catalini, “È una catena ormai che scioglie sangue dint'e vene sai”
Ciao Angela, ben ritrovata!
Non mi è chiaro se non dopo molte letture e una sbirciata ai commenti chi debba uccidere Antonio e perché. Non ne sono ancora del tutto convinto in effetti...
Uccide la PROPRIA amante perché con la Famiglia non si scherza? Uccide l'amante del boss?
Non so, non mi convince in pieno o forse proprio non riesco a capire.
Da come hai scritto tu, come coerenza logica dei passaggi e sintassi, sta uccidendo la propria moglie. L'ultima donna nominata. Non si capisce se non dai commenti che è la sua amante.
Pensaci. La frase:
Entrò e la trovò già a letto

per la grammatica italiana sarebbe da riferirsi alla "Mariella".
Alla prossima!


“Io Amo”, di Adriano Muzzi, “Fausto ma non leale”
Ciao Adriano, ben ritrovato!
Purtroppo avevo capito che si trattava di Gesù e della Maddalena già prima della metà del racconto, quindi l'effetto sorpresa è perso per me.
Anche il tema dell'amore per la Maddalena non è originalissimo.
Per l'interpretazione del tema, immagino ti affidi al legame spezzato "dal Padre", a forza, che si ripiglia suo Figlio? Qualcosa del genere?
Un po' troppo confuso a questo giro, potevi fare di meglio.
Alla prossima!


Il primo amore, di Diego Ducoli, “Dopo l’incidente… (Non sei più la stessa)”
Bravo Diego!
Bel racconto, bella interpretazione del tema, mi hai strappato una lacrima quando hai scritto:
Ma dopo l'incidente, non avevo i soldi per rimetterla a posto.

Per me dovevi solo ritardare un po' di più il disvelamento della sorpresa finale (il primo amore è una moto e non una donna), per esempio dopo questa frase stessa, come se la sua donna avesse avuto un incidente e lui l'aveva abbandonata...
Potevi fare di più ma è comunque un racconto ottimo, complimenti!


La solitudine dei gas nobili, di Angelo Frascella, “Non vedi che è sempre più freddo, sempre più notte?”
Ciao Angelo!
Bell'idea e bel titolo, ma il racconto per il resto è un po' sottotono. Forse perché ci hai abituato a ben altri exploit creativi. Le idee sembrano pura filosofia nietzschiana ma non trovo il giusto livello a) di empatia, b) di credibilità (ovvero, non scatta bene il meccanismo di "sospensione dell'incredulità". Ti faccio un esempio: non si capisce perché non sparisca tutto l'universo insieme piuttosto che oggetti e persone una alla volta... non ha senso con le premesse della trama, se l'universo è tutto intrecciato non ci sono "mappature" umane di distanza fra gli oggetti fisici, avrebbe più senso se - chessò! - un "morso di comodino" sparisse insieme alla mano che ci si trovava posata sopra, lasciando i resti dei "corpi" e della materia lì, veri "squarci nella realtà", no?
Alla prossima!


Patto di sangue, di Francesco Nucera, “La chiave dell’amicizia è nella testa”
Ciao Francesco, ben ritrovato!
Buona prova, bel racconto con la giusta tensione e una buona idea sul capovolgimento di aspettative su chi è chi.
Non è tutto chiaro e non fila tutto liscio, perché non hai distinto i due protagonisti. Per me sono assolutamente intercambiabili e quindi non “sento” chi fa cosa se non presto estrema attenzione a quale dei due sta parlando/agendo al momento. Costringi così il lettore a un po’ di fatica inuile, ma pazienza.
Alla prossima e buon contest!

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chiara.rufino
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Re: Gruppo FLOR: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » sabato 26 marzo 2016, 18:26

Patto di sangue
Il tuo racconto m'ha lasciata perplessa. Mi è piaciuto come hai sottolineato l'amicizia, addirittura suggellata da un patto di sangue e vendetta contro terzi però non sono chiare le dinamiche. E' vero che non bisogna neanche scrivere spiegoni ma avrei apprezzato qualche dritta a riguardo. Ci sono un paio di errori (tipo "le pariti") ma fa niente.
La solitudine dei gas nobili
Ammetto di avere qualche riserva sul titolo, che fa un po' il verso a "la solitudine dei numeri primi" ma son fisime mie. Sul racconto, mi piace come hai caratterizzato lui e tutte le dinamiche che lo muovono; in sostanza ci vedo un uomo sempre indeciso che cambia idea continuamente, tornando addirittura dalla sua ex scema ma che magari gli presta più attenzioni di una donna come Xena. Sul finale concordo, non so se è il caso di farlo finire così, viste le premesse. Potresti (permettimi un consiglio) rimarcare sulla distruzione del posto (le scale a savoiardo, bell'immagine), e spingere su quello per farci capire meglio in che stato è l'universo. Di chimica non capisco un tubo ma mi è piaciuta la tua spiegazione. Alla prossima!
Il primo amore
Avevo già intuito dove andassi a parare ma volevo vedere in che modo. Il tuo racconto è piacevole e privo di sbavature; il personaggio è assorbito così tanto dalla sua passione che rimarca in vari modi questa sua passione; dal dialogo con l'amico sulla birra al nuovo acquirente della sua vecchia motocicletta. A questo punto ti chiederei perché l'abbia venduta, come unico commento:D.
Io amo
Il racconto mi ha confuso in più di una parte. Si parla di soldati e avevo già pensato ad una guerra in corso, a maggior ragione per la corruzione del militare. Che lui fosse il figlio di Dio non mi è arrivato fino alla fine e sì, il finale magari lo trovo fiacco, sia per la non originalità, sia da come illustri la cosa. Quello che non colgo, personalmente (forse retaggio mio di cristiana) è quando lui fugga per tornare da lei. Se davvero viene fatto scendere e riesce ad arrivare dalla Maddalena, allora la mia sospensione dell'incredulità cede e lascia spazio a un "mah". Non è scritto male eh, beninteso e mi è piaciuto come lo illustri, è che magari l'avrei giocata in modo diverso proprio la resa, non l'argomento.
La catena
Ciao Angela.
Il tuo racconto in parte mi è piaciuto per come sai rendere, sempre bene, le dinamiche del piccolo paesino e le loro gerarchie interne. Ci sono cose però che non mi tornano a livello narrativo. Lui entra in una cosca mafiosa e va bene, come che lui vada a bere per festeggiare la cosa. Quello che mi dà perplessità è l'ordine che i capi gli fanno, visto che molto spesso i mafiosi hanno più di una donna o di una famiglia (a mia moglie non chiederei mai quello che faccio con l'amante, è la madre dei miei bambini). Insomma, non vedo perché uccidere una donna per prova, in fondo è "solo" una vagina".


Tagli

Il racconto è carino, anche se ho avuto difficoltà a capire che lei fosse una lei e non un lui. E' bello come ci mostri la magia come un placebo (emoticon dissimulata mi è piaciuto molto). La strega, che parla poco e riesce a mandare via quel bruto è ben caratterizzata e rende, così il rapporto dei due. Anche le considerazioni che lei fa durante il rito, come la bottiglia che si rompe. Bella prova.
I sorrisi custoditi
Il racconto è piacevole e si legge che è una meraviglia. Bello vedere come una coppia riesce a far trasparire l'amore attraverso gesti piccoli, percepibili perfino dai nipotini.
"Aveva crollato la testa" è una frase che mi desta qualche dubbio ma sta all'autore darmi delucidazioni. Per il resto niente, bell'idea e bella storia, complimenti davvero.
Le briciole nel letto
Penso di non aver mai letto nulla di tuo, quindi spero non ti dispiaccia il mio giudizio. Noto che il frequente uso di ripetizioni che fai per sottolineare le cose sia un po' ridondante e distragga il lettore. La storia potrebbe anche funzionare col tema dei legami spezzati; è stata lasciata in malo modo e ferita in amore ma la continua ripetizione, delimitata solo da punti e virgole disturba la lettura; si ha l'impressione di leggere sempre la stessa riga o fa perdere di vista il focus.

1.Il primo amore
2. I sorrisi custoditi
3. La solitudine dei gas nobili
4. Patto di sangue
5. La catena
6.tagli
7.Io amo
8. Le briciole nel letto
404 Patience Not Found

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marco.roncaccia
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Re: Gruppo FLOR: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » lunedì 28 marzo 2016, 10:10

Ciao a tutt*,
ecco i miei commenti e in fondo la classifica.

Patto di sangue (di Francesco Nucera)
Ciao Francesco, il tuo racconto è veramente una prova eccellente. Mi è piaciuto come hai costruito la situazione è come hai immesso le informazioni necessarie alla sua comprensione (il rischio di infodump era altissimo e te la sei cavata alla grande). Il tema è affrontato in modo frontale e diretto, quindi nessun dubbio sulla totale pertinenza del racconto. ottimo, bravo!


La solitudine dei gas nobili, di Angelo Frascella
Ciao Angelo, tutto sommato una buona prova. Il tema ci sta e trovo interessante il gioco tra il legame che si dissolve è quello che si spezza. Il titolo è un po' troppo "paraculo",a mio avviso e c'è un elemento nella caratterizzazione confusivo per il lettore. Per come il protagonista definisce Xena, e cioè una specie di Nerd noiosa, seppur bella e intelligente, non si capisce perchè l'abbia preferita a Claudia e perchè quest'ultima non debba valere un'unghia della prima. Forse avresti dovuto insistere di più su cosa ha fatto innamorare, almeno in un primo momento, Elio di Xena per rendere il tutto maggiormente credibile, visto che il sentire amoroso di Elio è centrale nel tuo racconto.
Risolto questo è un ottimo racconto.


Ciao Diego,
Un racconto godibile il tuo anche se non riserva momenti veramente alti.
Siamo in pieno cliché "Donne e motori, gioie e dolori" ma senza le donne.
Forse avresti potuto osare di più nello stravolgere il luogo comune o nell'estremizzarlo con una soluzione originale. Ciò non toglie che la tua sia una prova positiva.


"Io amo" - di Adriano Muzzi
Ciao Adriano,
del tuo racconto ho capito poco e niente. Le quattro scene create per confondere e far pensare ad altro rispetto al protagonista, con me ci riescono perfettamente. Arrivo all’ultima abbastanza confuso per rimanere basito davanti a quel “Gesù” ma, ripercorrendo a ritroso il racconto, non ci trovo ne i vangeli canonici ne quelli apocrifi e l’unica cosa che mi rimane è la confusione. Il finale a sorpresa lo hai beccato ma forse il racconto no.

La catena di Angela CAtalini
Ciao Angela, ho apprezzato molto il tuo racconto. Il legame spezzato, nel tuo caso è quello del cuore, sacrificato sull’altare dell’affiliazione a una cosca mafiosa. Con il tema ci siamo.
La scena in cui il protagonista rimette dopo qualche boccale di birra in solitaria all'osteria mi pare poco credibile (forse sarebbe stata meglio una scena in cui gli altri gli impongono dei brindisi per festeggiare e lui poi rimette).
Personalmente ho trovato molto bella la scena finale con il cane. Molto brava.

Tagli di Daniel Travis
Ciao Daniel,
ho apprezzato il modo in cui hai affrontato il tema. Il racconto è carino ma, alla fine non riesco a capire se la strega Ash sia una ciarlatana oppure no e se lo Stalker se ne vada per l’efficacia del rituale oppure perché considera matta la sua vittima. Il primo caso mi sembrerebbe l’ipotesi migliore ma, secondo me, andrebbe segnalata al lettore l’autenticità di Ash . Il secondo invece renderebbe il racconto poco credibile.

I sorrisi custoditi di Linda De Santi
Ciao Linda,
E’ vero, alla fine del racconto riesci a strappare un sorriso, non di quelli di nonna Tilde. Se poi ci si riflette un attimo, l’effetto svanisce. A parte il feticismo perverso del conservare una protesi in memoria di una persona (chi di noi vorrebbe essere ricordato così?) quello che non regge, da un punto di vista narrativo è l’equivalenza sorriso=dentiera, buona forse per una barzelletta. E questo non è un contest per barzellette.


Le briciole nel letto di Andrea Dessardo
Ciao Andrea,
ho apprezzato molto la tua scelta di raccontare un momento di ordinaria delusione della tua protagonista Fulvia. Ottimo! In un Contest come questo spesso orientato in maniera eccessiva al fantastico e a stupire con effetti speciali è necessaria, ogni tanto, una voce fuori dal coro. Quello che trovo incongruo è il linguaggio che utilizzi e il tipo di immaginario che evochi che sembrano appartenere più all’autore che non al personaggio. Altra cosa che non ho apprezzato è la frase finale che, da come l’ho capita io, ci annuncia la gravidanza di Fulvia. Le cose sono due: o Fulvia è al corrente del suo essere incinta e allora dovresti segnalarlo al lettore. oppure è una comunicazione dell’autore al lettore e quindi operi, nell’ultima frase, un cambio di POV andando a inserire un narratore onnisciente, che non è una bella cosa in narrativa.






1. Patto di sangue (di Francesco Nucera)
2. La catena di Angela CAtalini
3. La solitudine dei gas nobili, di Angelo Frascella
4. Tagli di Daniel Travis
5. Il primo amore, di Diego Ducoli
6. Le briciole nel letto di Andrea Dessardo
7. I sorrisi custoditi di Linda De Santi
8. "Io amo" - di Adriano Muzzi

Luchiastro
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Re: Gruppo FLOR: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » martedì 29 marzo 2016, 13:45

Ciao Angelo,

Ho trovato interessante l'idea che mentre i pensieri del protagonista verso Claudia aumentino e progrediscano, il suo corpo inizia a sfaldarsi, è una connessione interessante. E che in tutto questo il mondo che si dissolve non ha poi molta importanza. Tema centrato.
Attenzione a qualche refuso (sbagliat, lo stess intensità), e cambierei il titolo, un po' furbetto.

Ciao Diego,

Ho trovato il tuo racconto originale, soprattutto in base alla tematica proposta. Dalle atmosfere un po' retrò: protagonisti che si punzecchiano su cose solo in apparenza futili (macchina o moto? sono più veloce io o tu?), ma alle quali in fondo tutti teniamo e che ci fanno vivere meglio. Molto bella la descrizione iniziale, non ho particolari appunti negativi.

Ciao Francesco,

Ho apprezzato lo svolgimento della storia, il come la proponi ma per rendere più interessanti le motivazioni dei protagonisti le avrei proposte nella parte descrittiva, piuttosto che farle trasparire nei dialoghi, che in generale risultano troppo scontati e classici, in queste situazioni di tradimento. Il finale rende bene le atmosfere e permette di centrare ulteriormente il tema.

Ciao Linda,

Il racconto in sé mi è piaciuto. All'inizio crei la doppia suspence: quale dei due legami sarà quello spezzato, quello nel presente, tra i due fratelli (che sembra già di per sé non molto stabile) o quello tra i due nonni (magari facendo trapelare un amore solo di facciata), nel passato? La risposta sta nella cassaforte, il voler conservare un feticcio artificiale che ricordi qualcosa di naturale, che veniva riservato solo al nonno. Risposta sorprendente, che però non centra il tema (si potrebbe forzarlo nell'opposto denti-dentiera, naturale-artificiale, ma non convincerebbe del tutto).
P.s Anch'io ti avrei chiesto sul "crollare la testa".

Ciao Andrea,

Racconto molto profondo, apprezzabile il fatto che tu ti sia cimentato con un punto di vista femminile, riuscendo a far sentire le emozioni della protagonista. La nota di demerito sta in tutte quelle figure retoriche piuttosto "pesanti", e infatti nella parte finale, quando lasciano spazio alla verità dei fatti, la storia ne ha un giovamento.

Ciao Angela,

Interessante il tuo racconto: il protagonista non può fare a meno di avere atteggiamenti contrastanti, visto l'ambiente nel quale vive. E' praticamente costretto a uccidere l'amante, a favore della carriera. Ma il rimorso rimane, vista la mancata dimostrazione di affetto (a dire il vero triste routine) finale nei confronti del cane, legato peraltro a una catena. Solo per un giorno, probabilmente. Immagini molto forti, che rimangono. Tema centrato.

Ciao Daniel,

Ho intuito le intenzioni del tuo racconto e quelle dei personaggi. Credo che tu abbia voluto dare un taglio ironico a tutta la vicenda (il versamento accidentale del nocino ha forse più valenza di tutte quelle pratiche messe in atto dalla strega). Posso dire però che è una storia che non mi ha coinvolto del tutto, anche se il fatto che ci possano essere diverse spiegazioni e significati è un punto a favore (tuo e del lettore).

Ciao Adriano,

Racconto che parte bene, i primi due paragrafi sono interessanti. Poi però il tutto si perde, prende una piega che non coinvolge molto, forse anche perché troppo legata a fatti già narrati. Probabilmente l'avresti resa una storia più tua, limitando le vicende a un protagonista immaginario con quelle dell'incontro con il soldato: magari una fuga iniziale (spronata dal fattore monetario) con tradimento finale, questo è il primo esempio che mi passa per la testa.



Classifica finale:

1. Il primo amore di Diego Ducoli
2. La catena di Angela Catalini
3. La solitudine dei gas nobili di Angelo Frascella
4. Le briciole nel letto di Andrea Dessardo
5. Patto di sangue di Francesco Nucera
6. I sorrisi custoditi di Linda De Santi
7. Tagli di Daniel Travis
8. Io amo di Adriano Muzzi

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willy
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Re: Gruppo FLOR: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » martedì 29 marzo 2016, 19:27

Ci sono. Ecco i miei commenti ai testi. Come sempre molto difficili da classificare. Bravi tutti!

Tagli, di Daniel Travis

Ciao Daniel,
Racconto affascinante. Bella l'ambientazione e atmosfera ricca di aspettativa. Viene naturale fare il tifo per la protagonista e fa piacere che dalla sua parte ci sia una "strega" che le regala la sicurezza di potersi liberare di Ernesto una volta per tutte. Quanto ci sia di magico poco importa, il confine tra realtà e fantasia si sposta nel racconto a seconda degli occhi di chi lo legge. A me è piaciuto molto, complimenti!



La catena, di Angela Catalini

Ciao Angela,
questo è uno dei tuoi racconti che ho apprezzato di più. Ha un buon ritmo, ma non solo, è anche ricco di quei particolari apparentemente poco importanti che invece danno spessore alla figura di Antonio. Non balzano agli occhi e questo secondo me è un pregio, vuol dire che c'è un buon amalgama tra storia e descrizioni. Un piccolo appunto su questa frase:
Scese giù verso il borgo stando attento a non inciampare sugli scalini sbrecciati che ormai conosceva a memoria.
che sembra un po' una contraddizione.
Poi una curiosità: al sud mettono l'articolo al nome? Mi hanno spiazzato quei: dal Don Cicciuzzo, - la Mariella
ma prendila così, magari è corretto.
Per il resto, come ti ho già detto, un racconto molto ben riuscito, complimenti!


Il primo amore, di Diego Ducoli

Ciao Diego,
Mi è piaciuto molto l'incipit del tuo racconto, in poche righe ho avuto sotto gli occhi il paesaggio, la percezione dello stato d'animo di Gino arriva a trascinarci in sella alla moto. Simpatica anche la metafora del primo amore, (non fatico a credere che in alcuni uomini rimanga anche il primo e unico). L'agilità con cui si arriva fino alla fine è un altro pregio, la storia scorre via molto bene, complimenti!



La solitudine dei gas nobili, di Angelo Frascella

Ciao Angelo,
storia piena di avvenimenti interessanti attraversata dalle dinamiche "amorose" del protagonista e da un "che" di sospeso che si sposa molto bene col titolo. Posso dirti cosa non mi ha molto convinto? Il fatto che lui non si agiti quando "Un pezzo di gradino gli si frantumò sotto il piede. Imprecò e proseguì. Senza bussare, afferrò la maniglia, che si sbriciolò, come un savoiardo."
È perplesso, ma non corre subito da lei a dirle che sta cadendo tutto a pezzi, si limita a farle un rimprovero perché è in ritardo. Molto belli, invece, i tocchi di quotidianità che infili per farci entrare nelle emozioni di Elio. La sua insofferenza è resa magnificamente. Bel racconto con margini di miglioramento.


Patto di sangue, di Francesco Nucera

Ciao Francesco,
racconto che tiene col fiato sospeso, si sente che sta per accadere qualcosa fin dalle prime battute. Il lettore comincia a farsi domande e, anche se l'insieme non è proprio cristallino, si entra nell'atmosfera horror/noir e si tende a parteggiare per i due amici nonostante la storia ci racconti i loro delitti. C'è il bosco, la baracca, siamo lì con loro... il finale sembra la giusta conclusione. Qualche refuso e le voci dei due si accavallano in alcuni momenti, ma tutto sommato una buona prova!


“Io Amo”, di Adriano Muzzi, 

Ciao Adriano,
molto bella la parte introduttiva del tuo racconto e, a dirla tutta, anche altri tratti del testo, molto poetici.
"la notte scese su di lui con il suo mantello nero e la gente scemò come acqua sotto il sole del deserto.
 Stelle tremolanti disegnavano strane figure, macchiando il cielo scuro come dei fiori bianchi gettati sul velluto nero."


Però l'insieme non mi ha "catturato" come altri tuoi testi. Forse l'argomento già conosciuto non è riuscito a tenermi col fiato sospeso. Ben scritto, comunque, ma a questo ci hai abituato ;)


Le briciole nel letto, di Andrea Dessardo

Ciao Andrea,
credo sia la prima volta che ti leggo qui a Minuti Contati, quindi non so se lo stile con cui hai scritto il racconto ti appartenga o se tu lo abbia sfoderato per questa particolare occasione. Parto con le critiche, costruttive, spero.
La scena è chiara, ma un po' troppo "condita". Voglio dire, a volte arricchire troppo le descrizioni rischia di rallentare il ritmo, la lettura è frenata dal voler cogliere le sensazioni così come ce le proponi. Alcune frasi sono particolarmente belle:

Fulvia si richiuse alle spalle il portone e scese di corsa le scale immaginando la libertà. Sulla strada deserta, sulla quale galleggiavano gialli i lampioni, inspirò con gusto l'aria dell'innocenza, che sapeva di rugiada, tombini ostruiti, favole e illusione.

Altre, invece, meno chiare, come questa che non ho ben recepito:
Fu un pianto in potenza, così com'era stato in potenza un amore fatto atto puro. 

Sai scrivere, si sente, quindi spero di leggere ancora qualcosa di tuo, alla prossima!


I sorrisi custoditi, di Linda De Santi

Ciao Linda,
sono abituata a dire quello che penso, credo fermamente che sia più utile la sincerità per prendere bene la mira in questo tipo di contest. Il tuo racconto è molto snello, corre via e si legge volentieri. Mi è piaciuto poco l'atteggiamento dei nipoti, lei fin troppo nostalgica, lui decisamente materialista. È come se avessi scritto una storia molto bene con pochi elementi ad arricchirla. Non ho "sentito" la mancanza del sorriso di questa donna, mi è stata descritta. Geniale e un filo grottesco il finale. Nel complesso un lavoro che fa capire le tue potenzialità senza metterle completamente in luce.


La classifica finale:

1. Tagli, di Daniel Travis
2. La catena, di Angela Catalini
3. Il primo amore, di Diego Ducoli
4. La solitudine dei gas nobili, di Angelo Frascella
5. Patto di sangue, di Francesco Nucera
6. Io Amo, di Adriano Muzzi
7. Le briciole nel letto, di Andrea Dessardo
8. I sorrisi custoditi, di Linda De Santi

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Jacopo Berti
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Re: Gruppo FLOR: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » mercoledì 30 marzo 2016, 11:57

Scusate, ma in questa edizione ho avuto poco tempo e non sono riuscito a scrivere i commenti come avrei voluto e come in genere faccio.
Questa è la mia classifica. Molto, molto indeciso tra primo e secondo posto.
1) La catena, di Angela Catalini
2) Tagli, di Daniel Travis
3) I sorrisi custoditi, di Linda De Santi
4) La solitudine dei gas nobili, di Angelo Frascella
5) Le briciole nel letto, di Andrea Dessardo
6) Il primo amore, di Diego Ducoli
7) Patto di sangue, di Francesco Nucera
8) “Io Amo”, di Adriano Muzzi

Di seguito i commenti:

1) La catena, di Angela Catalini
Ciao Angela,
mi piace molto questo racconto e la focalizzazione su Antonio funziona: il lettore è portato a leggere la vicenda attraverso i suoi occhi e ad empatizzare con lui, anche se non ne approva gli ideali, il contesto scelto o imposto al protagonista. Forse l'inizio è poco accattivante, ma tutto il resto funziona. Bella la caratterizzazione delle due donne di Antonio, seppure con pochi tratti.
L'immagine finale, poi, è riuscitissima, sia in sé (quanto riescono a comunicare i cani che sono legati e cercano attenzione e affetto! la sua innocenza e il fatto che sia ignaro e festante...) sia come metafora della catena alla quale Antonio si è legato, mettendosi al servizio del Boss.
Brava!

2) Tagli, di Daniel Travis
Ciao Riccardo,
il tuo mi pare un ottimo racconto dal quale si capisce, ma senza che vi sia alcuna "spocchia accademica" - lo dico perché a volte nei miei racconti appare e non se ne va -, che scrivi di qualcosa su cui sei preparato. Mi piace il modo in cui fai procedere su binari paralleli e molto vicini le pratiche (formule, azioni, oggetti) magiche e la pragmatica quotidiana col suo linguaggio naturale.
La tua prosa, secondo me, ha ancora qualche elemento spigoloso, ma mi perdonerai se non riesco a farti che qualche piccolo appunto. Ti segnalo, come Andrea, la cesura tra la scena descrittiva e quella dialogica e, secondo il mio gusto, la "voce" dei pensieri della protagonista che riporti in corsivo e che non mi convince.
Complessivamente però, davvero un ottimo racconto!
A rileggerci!

3) I sorrisi custoditi, di Linda De Santi
Ciao Linda,
è sempre un piacere leggerti, perché la qualità della prosa - a quel che ho visto - è una costante dei tuoi scritti. Il racconto procede bene, riesco a immedesimarmi in parte nella visione di entrambi i fratelli: le cose dei nostri cari più anziani (vivi o morti) ci incuriosiscono sia per la loro storia e il loro valore affettivo sia per il loro potenziale valore materiale. Non per avidità, ma per fantasticheria: chissà cosa custodisce, all'insaputa di tutti, la casa dei nonni o della vecchia zia? In fondo il pensiero "il vecchio ce l'ha combinata grossa" ci diverte ed è quasi rassicurante, perché il naturale procedere degli eventi consente a tutti, ciascuno a suo tempo, di dire la loro.
Il finale mi ha divertito. Per qualche istante sembra una cosa carina, poi rivela il suo lato grottesco e sa un po' di "barzelletta", come fa notare Marco. Poi, però, diventa un grottesco "realistico": certi vecchi hanno idee balzane, fissazioni e rincoglionimenti che, uniti ad una visione molto differente dalla nostra del corpo, portano a cose del genere. Non è la stessa cosa, ma io già m'inquieto a sapere che mia nonna conserva le trecce di capelli di quand'era giovane.
Insomma, globalmente il racconto mi convince come forma e anche come contenuti.

4) La solitudine dei gas nobili, di Angelo Frascella
Ciao Angelo,
la relazione tra il diminuire della velocità della luce e l'allentarsi dei legami chimici mi è sembrata cosa inusitata. Però ho attribuito la cosa alla mia ignoranza e questo mi ha consentito di andare avanti nella lettura con curiosità e con una volenterosa sospensione dell'incredulità. Poi ho letto il commento di Andrea e questo mi ha dato ragione nella mia perplessità. Ma poco conta. Il racconto mi piace: l'idea del mutamento di una variabile che si ripercuote in tutta la realtà l'ho apprezzata e l'ho trovata un ottima interpretazione del tema, ma forse non sono del tutto imparziale, perché avevo anch'io meditato qualche decina di minuti sulla lettura di "legami" come legami chimici.
Mi ricorda piacevolmente (questa volta non troppo, tanto da farmi storcere il naso) un racconto di Primo Levi, Ottima è l'acqua, in cui cambia la viscosità dell'acqua e la vita per gli uomini diventa difficilissima. Anche il titolo - che pure è calco de "la solitudine dei numeri primi" - mi ricorda qualcosa di Levi: l'inizio del Sistema periodico: intitola "Argon" il capitolo dedicato ai suoi parenti solitari e altezzosi, non in grado, appunto, di creare legami. Però il tuo titolo è un po' pretenzioso e non è sufficientemente attinente al racconto. La parte affettiva risulta poco interessante rispetto a quella fantascientifica. Se le due cose fossero andate veramente di pari passo, con un parallelismo costruito ad hoc, avrei apprezzato molto di più il racconto. Così com'è è buono, ripeto, mi piace. Ma qualcosa mi lascia insoddisfatto.

5) Le briciole nel letto, di Andrea Dessardo
Ciao Andrea,
un discreto racconto, nel quale i punti forti sono i contenuti e le tempistiche: quelle che dedichi al risveglio, alla riflessione, alla fuga, ai vari particolari su cui metti a fuoco l'attenzione di Fulvia e a quelli che invece trascuri. La prosa, come in altri casi, mi piace, ma anch'io sottolineo la leziosità di alcuni termini e di alcune costruzioni "retoriche" in senso deteriore. "Purtuttavia", ad esempio, mi sembra esagerato e marcato, "ben triste" è accettabile, ma un po' sopra il tono del racconto. L'effetto opposto - unico caso, mi pare - sortisce quel "una porca Eva", che mi ha colpito negativamente.
Il paragone con Il mago di Oz non mi è dispiaciuto, invece.
Quanto ai contenuti, riesci a passare un senso, una forma di "saggezza" senza fare "la morale". Scrivi che lui è un uomo e lei ha "un'anima adolescente". Probabilmente non hai pensato a un rapporto che costituisca, per l'uomo, un reato. Ma quel che conta è la situazione psicologica, non anagrafica, non dell'età del consenso, dei due. In questo, direi, riesci a essere privo di retorica: sia di quella "da predica" sia di quella opposta.

6) Il primo amore, di Diego Ducoli
Ciao Diego,
il racconto funziona, e non ho particolari osservazioni da fare, tranne qualche scelta sintattica, ma che, appunto, è una scelta (ad esempio avrei dato una diversa punteggiatura all'incipit sostituendo la virgola col punto e virgola o col punto: così com'è sembra che sia una frase del tipo 'ablativo assoluto' "Il sole non ancora sorto, Gino si infilò i guanti e il casco" ma non ben riuscita).
L'idea non è certo originale, ma non credo tu la volessi presentare come tale, quindi ci sta. Per quel che mi riguarda, non riesco a concepire che ci si possa affezionare a una moto o a un'automobile. Però il tuo racconto me ne dà un'idea, anche - mi pare - attraverso l'affezione a un luogo e a un paesaggio, cosa che sono molto più in vena di condividere. E questo è un punto a tuo favore.

7) Patto di sangue, di Francesco Nucera
Ciao Francesco,
non male, ma neanche una gran prova, a mio avviso. Condivido la perplessità di chi dice che i due personaggi sono quasi indistinguibili, e questo fa somigliare il dialogo a un monologo tra due "anime" diverse della stessa persona. Il che non è necessariamente sbagliato, potrebbe funzionare. Ma nel caso specifico non mi convince. Tanto che il racconto non mi appassiona, e alla fine non mi interessa chi uccide chi.
La tematica dei legami spezzati s'interseca bene con quella de "la violenza che chiama violenza", e a livello contenutistico il tuo soggetto mi piace. Ma mi comunica poco, mi spiace.

8) “Io Amo”, di Adriano Muzzi
Ciao Adriano,
come detto da altri il "colpo di scena" è "solo" un colpo di scena: non ci sono elementi per capire prima quel che accade, lessico e sintassi non sono funzionali a un racconto che dovrebbe suonare "atemporale" per reggere il gioco. In questi casi, l'ideale è che il lettore, raggiunta la rivelazione, possa ripensare a ciò che ha appena letto e ritrovare le ambiguità, le doppie letture, i sottintesi. Qui ho visto poco di tutto ciò, tanto che il "Gesù" finale avrebbe potuto essere un'esclamazione d'incredulità.
«Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l'arte di inventare» (Novalis, Frammenti)

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alessandra.corra
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Re: Gruppo FLOR: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » mercoledì 30 marzo 2016, 17:39

Eccomi, finalmente riesco a postare la mia classifica:

1. - I sorrisi custoditi – Linda De Santi


anche se può sembrare stravagante, e poco credibile, che un uomo possa conservare la dentiera della propria amata in ricordo del suo sorriso, l'idea del racconto l'ho trovata carina e divertente. Il racconto riesce a catturare subito l'attenzione e la curiosità del lettore che si trova a chiedersi, sin dall'inizio, cosa mai ci sia dentro la cassaforte. Dalle prime righe mi dicevo che di certo non poteva trattarsi del tesoro come pensavano i nipoti, sarebbe stato troppo scontato, e la risoluzione finale mi ha piacevolmente sorpresa.

2. - Patto di sangue – Francesco Nucera


Hai scritto un buon racconto, molto visivo e dalla trama interessante. Non avendo usato infodump, non avevo inizialmente colto che i due protagonisti avessero, tempo prima, giustiziato il pedofilo (e che il patto di sangue fosse proprio quello di mantenere il segreto), ma poi a una successiva lettura tutti i puntini sono stati collegati e la storia mi è risultata molto più chiara. Forse, cambierei solo la scena finale poiché non si capisce se Paolo uccide l'amico, o se finiscono entrambi per uccidersi. Cmq, è una buona prova!

3. - La catena – Angela Catalini

La storia è incentrata tutta sul personaggio di Antonio e la sua soddisfazione nell'esser riuscito a far parte della congrega di Don Cicciuzzo. Le sue contraddizioni lo rendono un personaggio credibile e ben caratterizzato. La storia scorre lineare fino al finale che nella sua semplicità è davvero ottimo. L'unica cosa che stona è quando dici che Antonio preferisce andare a festeggiare in osteria piuttosto che tornare a casa dalla moglie, questo contraddice quello che verrà poco dopo; ovvero, i suoi passi verso la casa dell'amante e l'omicidio della donna. A parte questa piccola incongruenza, la storia mi è piaciuta!

4. - Il primo amore – Diego Ducoli

Sono d'accordo con te, cosa c'è di meglio che non fare un giro tra le colline, bevendosi una birra e mangiando un buon panino? :)
Il racconto, per quanto non sia originalissimo, l'ho trovato gradevole e piacevole. Ha un buon ritmo ed è delicato, leggero. Unica piccola pecca, se il protagonista è un ragazzo che non dispone di molte finanze, a tal punto da non avere i soldi per riparare la sua motocicletta ed è quindi costretto a ripiegare su una moto più economica, come aveva fatto a sostenere viaggi tanto esosi fino a Capo Nord passando per i Fiordi Norvegesi?

5. - La solitudine dei gas nobili – Angelo Frascella

un altro racconto di fantascienza che nel complesso ha una bella risoluzione. Mi è piaciuto come hai declinato il tema, affascinante l'idea di trattare della terra che si disgrega poiché è finita in un posto sbagliato. E non male l'idea di legare il mondo della fisica alla sfera emotiva del protagonista che, parallelamente a ciò che succede nel mondo, sente di vivere una relazione insoddisfacente rimpiangendo la sua ex. Forse le due donne risentono un pò di alcuni cliclé che le rende delle caricature, più che dei personaggi credibili con una loro personalità.

6. - Tagli - Daniele Travis

all'inizio la tua storia mi è piaciuta molto. Ho trovato interessante il punto di vista della protagonista, la comparsa della strega e l'ingresso in casa di Ernesto. Poi però il finale l'ho trovato sottotono rispetto il resto del racconto. Trovo che sia troppo semplice che solo per aver accanto una presunta strega, e per la prima volta per giunta, la protagonista abbia potuto trovare in sè quella forza necessaria che gli era sempre mancata per scacciare via il suo ex, diventato stalker.
Queste pratiche magiche non dico che non possano servire, ma penso hanno bisogno di più tempo per innescare qualcosa nell'emotività dell'individuo tanto da fargli cambiare modalità d'azione. Magari sbaglierò...
Nonostante questa perplessità, hai scritto un racconto piacevole.

7. – Le briciole nel letto - Andrea Dessardo


Comincio subito con ciò che ho apprezzato del tuo racconto. La scelta di narrare una vicenda di ordinaria quotidianità, che non subisce slanci o cambi di prospettiva durante la narrazione, l'ho trovata ottima. Non sempre sono gli effetti speciale a rendere interessante una trama, anzi.
Per quanto riguarda i punti deboli, invece, mi troverai ripetitiva, ma in effetti il lessico che hai usato l'ho trovato anch'io un pò troppo condito e retorico. Elemento questo che ha reso la lettura poco fluida senza che il lettore riesca a empatizzare nel modo adeguato con la protagonista.

8. - Io amo – Adriano Muzzi

Il primo paragrafo mi ha subito catturata, soprattutto quando affermi che le disgrazie degli altri spesso alleviano le sofferenze degli uomini che conducono una misera esistenza. Il secondo e il terzo paragrafo, invece, cambiano completamente prospettiva e registro depistando il lettore. Nel quarto finalmente arriva la risoluzione dell'intera vicenda, e si capisce così che il tuo racconto puntava su una rivisitazione di un passo del Vangelo relativo al legame tra Gesù e Maddalena. Troppi elementi, troppa ambiguità , per un racconto così breve; l'idea del legame spezzato sarebbe buona, ma viene appesantito dalla difficoltà di comprenderne la vicenda.

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Re: Gruppo FLOR: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » domenica 3 aprile 2016, 23:46

Eccomi, scusate per il ritardo.

1) I sorrisi custoditi, di Linda De Santi
Bello, delicato, ben narrato e altrettanto ben congegnato. Forse la prima parte si dilunga un pelo di troppo, ma non me la sento di additarlo come un difetto. Qui come in pochi altri casi di questa edizione, tra l’altro, i legami spezzati si fanno davvero sentire in tutta la loro potenza emotiva. Per me un pollice su.
2) La catena, di Angela Catalini
Bello, delicato, ben narrato e altrettanto ben congegnato. Forse la prima parte si dilunga un pelo di troppo, ma non me la senti di additarlo come un difetto. Qui come in pochi altri casi di questa edizione, tra l’altro, il legami spezzati si fanno davvero sentire in tutta la loro potenza emotiva. Per me un pollice su.
3) Tagli, di Daniel Travis
Un racconto che mi ha divertito. Giochi con il paranormale per poi risolvere la contesa in modo assolutamente normale con tanto di colpo di coda che però la strega era strega davvero. Intendiamoci, il tutto non ha un gran senso, ma questa apparente illogicità credo sia proprio la forza del testo. Un mondo in cui può accadere di tutto, quello che tratteggi, mi piace. Pollice su per me.
4) Patto di sangue, di Francesco Nucera
Un buon racconto che credo abbia ancora bisogno di una sistemata. Alla fine la situazione è chiara, ma una frase (Non è normale che spariscano tutti questi ragazzi!) lascia intendere che Ivan sia a sua volta diventato pedofilo e assassino. Poi sposti l’attenzione sulle altre due “antiche” vittime e il tutto s’incanala, ma rimane un qualcosa d’indeterminato legato a quel passaggio. Sul finale, si ammazzano a vicenda, o perlomeno quello e quanto mi è arrivato, e mi piace. Per me un pollice quasi su.
5) Io amo, di Adriano Muzzi
Il racconto è strutturato bene, anche se potevi evitare di nominare il nome del protagonista nel finale, l'ho percepito come inutile forzatura di qualcosa che era già arrivato. Parti con la consapevolezza dell'inutilità del sacrificio, termini con l'ira di un Dio che appare più padrone che padre. Il tema è ben centrato. C'è qualcosa che mi stona e pertanto non arrivo al su, ma mi fermo sul tendente all'alto. Prova a passare nel laboratorio cercando di privarlo di qualunque ingenuità (tipo quella già sottolineata del nome).
6) Il primo amore, di Diego Ducoli
Un racconto che fila liscio come un bicchiere d'acqua naturale: tranquillo, ma senza quel friz che potrebbe dargli un po' di contrasto, che manca totalmente. Uno spaccato di vita, ben narrato senz'altro, che però manca di mordente. Certo, trattasi di dichiarazione d'amore nei confronti delle (e di una) moto, ma per quanto mi riguarda non è sufficiente, avrei voluto di più. Pollice ni che punta verso l'alto per la, comunque sia, piacevole lettura.
7) La solitudine dei gas nobili, di Angelo Frascella
L’idea è molto buona, ma non sono davvero riuscito a empatizzare con il protagonista e le sue motivazioni. Di sicuro hai tentato un parallelismo tra lo spezzarsi dei legami della fisica e quelli interpersonali dei due protagonisti, ma il risultato e claudicante. Altro problema, il racconto è una freccia scagliata in una direzione ben precisa e ci arriva senza contrasto, lo svolgimento è piattino. A mio avviso, da revisionare. Per il momento è un pollice ni lievemente tendente verso l’alto.
8) Le briciole nel letto, di Andrea Dessardo
L'idea del racconto è valida e la resa finale, pur con diversi problemi legati a refusi sparsi e a una forma da sistemare, è da considerarsi efficace. Sistemato, per me sarebbe da pollice su, ma va lustrato e oliato, aggiustato dove è, con ogni evidenza, mancante nella forma. Allo stato attuale è un ni, ma lavoraci un paio d'ora e si trasforma.

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