MC_”Legami Spezzati” - “Io amo” - di Adriano Muzzi -6147-

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Adry666
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MC_”Legami Spezzati” - “Io amo” - di Adriano Muzzi -6147-

Messaggio#1 » venerdì 1 aprile 2016, 10:02

Ciao a tutti,

di seguito il mio racconto della scorsa edizione rivisto in base ai consigli /commenti ricevuti in fase di giudizio.

versione 4

MC_”Legami Spezzati”
“Io amo”





Ondate di dolore gli percorrevano tutto il corpo fino a esplodere nel cervello, profonde staffilate gli laceravano l’anima spezzettandola in milioni d’isole di sofferenza. Aprì gli occhi, girò la testa verso sinistra e poi verso destra, scorse ciò che aveva visto milioni di volte nelle sue visioni premonitrici: uomini e donne che piangevano, pochi in verità, e molte persone che ridevano indicandolo con gesti veloci. Era stato sempre così, e lo sarebbe stato anche nel futuro: gli uomini provano piacere nelle sofferenze altrui; le disgrazie dell’altro alleviano la pochezza delle loro misere esistenze. La finta pietas nei loro occhi celava la necessità quotidiana di un tributo di sangue da versare in onore del dio della sopravvivenza. Il sangue colava dai suoi piedi formando un’ombra scura sul terreno polveroso. Chiuse gli occhi, “la voce” iniziò a martellargli il cervello.

Passarono le ore, la notte scese su di lui con il suo mantello nero e la gente scemò come acqua sotto il sole del deserto.
- Ehi, tu! - Gridò per attirare l’attenzione di un soldato.
Il militare girò lo sguardo severo verso di lui. - Che vuoi?
- Liberami, e ti ricompenserò.
- Non mi fare ridere, non lo vedi come sei ridotto.
- Ho da parte un bel po’ di soldi; fammi scappare e ti accompagnerò dove li ho nascosti. Se non sarai soddisfatto mi ucciderai e diventerai un eroe che ha catturato un fuggitivo; il tuo generale ne sarà contento.
Il soldato si guardò intorno come per assicurarsi che non ci fosse nessuno nei paraggi, sguainò il coltello, la lama luccicò alla luce della Luna. Lo liberò con gesti rapidi e sicuri. I due s’incamminarono per un viale tra le rocce e scomparvero nella notte.

Nella caverna i due uomini si fermarono davanti un piccolo pozzo e si guardarono negli occhi. L’uomo tirò su un secchio con dentro un piccolo pacco avvolto in un panno.
- Questa è una parte di quello che ho, non ti do tutto subito altrimenti mi potresti uccidere comunque.
- Ma io…
- Però ti voglio fare anche un’altra proposta: invece della seconda parte di soldi, che ti lascerò stanotte in un posto convenuto, ti voglio offrire qualcosa di più importante.
- Sarebbe? - chiese il soldato con aria sospettosa.
- Ti offro la vita eterna, ti voglio dare la possibilità di vivere per sempre in un regno di serenità e pace.
Il soldato corrugò la fronte e poi scoppiò in una fragorosa risata.
- Ah, ah! Io sono un soldato, non sono interessato alla pace, i soldi sono il mio unico dio. Forse anche l’onore, e morire in modo decoroso, forse.
L’uomo fece un segno di assenso, piegò la testa e chiuse gli occhi. Era stata solo una prova, se mai ce ne fosse stato bisogno, della sua teoria che l’aveva fatto scappare dal suo dovere: l’essere umano è governato dall’oggi, dalle cose materiali, non ha nessuna visione del futuro, nessuna coscienza della sua fine imminente e, comunque, sempre certa. Possibile che nessuno sia conscio del fatto che prima o poi dovrà morire? Non ha importanza chi sei, quanto sei forte, quanto sei ricco, quanto sei potente, buono o cattivo, prima o poi ritornerai polvere.
- Stolto, tu sei nato dalla cenere, e ritornerai cenere!
Il soldato si avvicinò all’uomo e gli dette uno schiaffo in pieno viso.
- Non provare mai più a rivolgerti a me in questo modo, la prossima volta ti uccido.
L’uomo si lisciò la barba dove il soldato l’aveva colpito; provò una voglia imperiosa di reagire dandogli un pugno in faccia, poi però fece un lento sospiro e alzò la testa guardando il militare con pietà.

L’aria profumata dagli odori delle cucine ormai chiuse gli solleticava lo stomaco vuoto, ma più di tutto “la voce” nella sua testa lo tormentava come fa un picchio con un albero, però la sua volontà era più forte, almeno per adesso.
Quando arrivò alla porta di legno bussò tre volte, un gesto che negli ultimi mesi aveva fatto tante volte, ma quella notte aveva qualcosa di irreale.
Un rumore di ferraglia precedette l’apertura di un piccolo spiraglio: - Chi è a quest’ora?
La donna lo riconobbe subito, spalancò la porta con un gran botto e gli fu addosso stringendolo, poi subito si mise a piangere singhiozzando.
- Mia amata! - disse lui carezzandole i capelli. Come sempre puliti e morbidi al tatto.
- Ma, ma… - riuscì a balbettare lei, - ma tu eri…
- Sì, lo ero, - rispose, - ma ho cambiato idea. Sarebbe stato un sacrificio inutile, e poi adesso ho te, non potevo lasciarti in questo modo.
- Ma tuo padre?
- Mio padre farà quello che è giusto, così come sempre è stato. Ho deciso che il libero arbitrio è più importante di un ordine imposto dall’alto. Ora vieni, abbiamo poco tempo.
- Stai perdendo molto sangue amore mio, dovremmo…
- Non c’è tempo, vieni con me.
- Aspetta, mettiti questo mantello indosso, sarà più difficile che ti riconoscano, a quest’ora ci saranno decine di uomini sulle tue tracce.

Corsero nella notte, mano nella mano. Una volta lontani dalle ultime case si distesero sulla sabbia, sotto un costone di roccia. Stelle tremolanti disegnavano strane figure, macchiando il cielo scuro come fiori bianchi gettati su un velluto nero.
- Lui non ti lascerà vivere, - disse lei mentre gli carezzava i capelli appiccicati dal sangue rappreso.
Lui le sorrise, ma la voce potente e furiosa aveva ripreso a martellargli le tempie e mani ferree gli stringevano il cuore già affaticato. Stelle cadenti disegnavano traiettorie minacciose che sembravano convergere sui due amanti.
L’uomo si strinse a lei, affogando il viso nei suoi capelli per inebriarsi della dolce fragranza del suo amore.
- Mi sta già prendendo, ma questi minuti di libertà valgono quanto un’eternità per me. Ti amo.
- Anche io, e non voglio perderti, l’ho già fatto una volta e non voglio che risucceda ancora, - gli disse baciandolo sulle labbra e poi su tutta la faccia.
- Tu non mi perderai mai, io sarò sempre qui, e qui, - le disse indicando con un dito la fronte e il cuore, - l’amore è l’unica regola che governa tutto, il vero motore dell’universo. Adesso ci siamo solo io e te, ed è l’unica cosa che conta.
Una scintilla illuminò i loro volti; rimase solo la ragazza e il mantello bianco, vuoto, accasciato in terra.
- Dove sei amore mio?!! - gridò lei.
Una stella luccicò più forte nel cielo, poi scomparve.
Ultima modifica di Adry666 il mercoledì 13 aprile 2016, 10:15, modificato 5 volte in totale.



alexandra.fischer
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Re: MC_”Legami Spezzati” - “Io amo” - di Adriano Muzzi

Messaggio#2 » sabato 2 aprile 2016, 20:37

Il racconto, già molto suggestivo e ben scritto nella prima versione, ora ha acquistato maggiore efficacia nella resa delle immagini e in quella dei personaggi. Stupenda la descrizione della miriade di stelle che sembra stia per scagliarsi sui due amanti e poi quella della sparizione di Gesù. Improvvisa, straziante (e magistralmente descrivi l'addio di Gesù all'amata con la nuova stella che brilla nel cielo). Trovo molto originale questa rivisitazione della figura di Gesù: usa il libero arbitrio per non lasciarsi imporre un sacrificio che trova inutile da parte del Padre. L'amore per Maria Maddalena lo rende anche più vicino all'umanità. E il misto di sofferenza e passione fra loro impreziosiscono un legame sul punto di spezzarsi per la volontà dell'Onnipotente. Bravissimo. Mi ha fatta pensare alla cupezza di Heidegger (il sacrificio di Gesù sulla croce come tentativo divino di rimediare a un errore compiuto durante la creazione del mondo) e a come sarebbe potuto essere il mondo se la storia di Gesù fosse andata come nel tuo bellissimo racconto.

CHIEDO LA GRAZIA

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maria rosaria
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Re: MC_”Legami Spezzati” - “Io amo” - di Adriano Muzzi

Messaggio#3 » domenica 3 aprile 2016, 21:52

Ciao Adriano.
Non avevo letto la prima versione di questo racconto. Sono quindi andata a "recuperarla" per vedere le differenze e le correzioni da te apportate.
Il colpo di scena finale mi ha colpito. Non ci ero arrivata, confesso. E alla fine, a ritroso, ho unito i puntini.
Mi sembra che in questa versione la storia sia più chiara, più definita.
Ottima la scelta di sostituire telo con mantello e di modificare l'esclamazione finale della donna in una domanda.

Restano due cose che non mi convincono abbastanza:
1) nel secondo blocco quando scrivi "Il soldato si guardò intorno per assicurarsi che non ci fosse nessuno nei paraggi", se sei nel PDV di Gesù e forse dovresti usare una cosa tipo "Il soldato si guardò intorno come per assicurarsi che non ci fosse nessuno nei paraggi";

2) nel blocco finale "la voce potente e furiosa riprese a martellargli le tempie, stringendo con mani ferree il suo cuore già affaticato" mi suona strana.
Una voce che stringe con mani ferree? Sì che è Dio però... Potresti usare "Lui le sorrise. La voce potente e furiosa aveva ripreso a martellargli le tempie. Mani ferree stringevano il suo cuore già affaticato";

3) alla fine "e poi scomparve", toglierei la e.

A parte queste osservazioni il racconto mi è piaciuto molto.
Maria Rosaria

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Adry666
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Re: MC_”Legami Spezzati” - “Io amo” - di Adriano Muzzi

Messaggio#4 » martedì 5 aprile 2016, 18:02

Ciao Alexandra,

grazie per la recensione e tutti i complimenti!
Wow, Heidegger! Uno dei miei preferiti!!

Chissà, difficile prevedere le ucronie della storia... :-)))

A presto
Ciao
Adriano

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Re: MC_”Legami Spezzati” - “Io amo” - di Adriano Muzzi

Messaggio#5 » martedì 5 aprile 2016, 18:04

Ciao Maria Rosaria,

grazie per la recensione e per i consigli.

Ho apportato delle modifiche (e ho anche aggiunto delle parti vista la possibilità aumentata dei caratteri).
L'Antico mi ha consigliato di togliere alla fine il nome di "Gesù".

Fatemi sapere che ne pensate, grazie

A presto
Ciao
Adriano

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Spartaco
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Re: MC_”Legami Spezzati” - “Io amo” - di Adriano Muzzi -6147-

Messaggio#6 » martedì 5 aprile 2016, 22:07

Vista l'apertura del Laboratorio a scritti fino a 13K ho deciso di inserire il numero di battute (quello base) di ogni racconto.

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maria rosaria
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Re: MC_”Legami Spezzati” - “Io amo” - di Adriano Muzzi -6147-

Messaggio#7 » mercoledì 6 aprile 2016, 17:36

Ciao Adriano.
Credo che il tuo racconto, seppur suggestivo già prima, sia nettamemente migliorato.
Hai introdotto alcuni particolari che, credo, possano far comprendere di chi si parla senza nominarlo.

A parte quel dito (nelle ultime righe) al quale più che la fronte farei indicare il cuore (ma è solo una scelta personale), per il resto CHIEDO LA GRAZIA.

:-)
Maria Rosaria

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Adry666
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Messaggio#8 » martedì 12 aprile 2016, 17:12

Ciao Maria Rosaria,

grazie per il commento e l'apprezzamento. Ho modificato il "dito" :-))) facendolo puntare sia al cuore che alla fronte.

Nei prossimi giorni mi leggerò il tuo, non disperare!! :-)))))
A presto
Ciao
Adriano

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Sissi Kardec
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Re: MC_”Legami Spezzati” - “Io amo” - di Adriano Muzzi -6147-

Messaggio#9 » martedì 12 aprile 2016, 17:20

Gran pezzo questo; l'ho adorato già dalla prima stesura nella suA Edition, è una tematica potente e molto intensa, che personalmente amo molto. Ben scritto e ulteriormente migliorato in questa stesura, sinceramente non trovo granché da correggere.
Guarda, per gusto personale di 'resa', fare gridare davvero a lei l'ultima frase, quindi con il maiuscolo la domanda, per enfatizzare lo shock di una 'sparizione' vera e propria.
La parte iniziale è perfetta e quella finale è stupenda, soprattutto la convergenza delle stelle.
Complimenti per l'idea, mi piace tantissimo.

CHIEDO LA GRAZIA

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francescocascione
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Re: MC_”Legami Spezzati” - “Io amo” - di Adriano Muzzi -6147-

Messaggio#10 » martedì 12 aprile 2016, 22:58

Un bel what if.
Anni fa lessi un romanzo che mi piacque parecchio: il vangelo della Maddalena.
Trovo in questo racconto quelle tematiche, sospese tra sacro e profano con una svolta plausibile resa bene e costruita con maestria.
I pregi del racconto sono stati evidenziati e convengo che togliere il Nome regala al finale fascino.
Bello il modo in cui l'immagine finale è costruita. Non arriva inattesa, è vero, ma arriva al momento giusto.
CHIEDO LA GRAZIA

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Adry666
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Messaggio#11 » mercoledì 13 aprile 2016, 11:04

Ciao Sissi,

grazie per il tuo bellissimo commento!
Ho aggiunto un punto esclamativo alla frase, fare tutto maiuscolo mi suona strano, quasi da chat, non so, forse sono un po' "antico" :-)))

Grazie ancora
A presto

Adriano

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Re: MC_”Legami Spezzati” - “Io amo” - di Adriano Muzzi -6147-

Messaggio#12 » mercoledì 13 aprile 2016, 11:10

Ciao Francesco,

grazie per la recensione e tutti i complimenti! ;-))
Sì, ogni tanto è bello inventarsi delle storie ucroniche e costruire mondi alternativi. In effetti se facessero una macchina del tempo, sicuramente come primo viaggio sceglierei di andare ai tempi di Gesù, per capire cosa veramente sia successo, e chi veramente era "Lui". Ma probabilmente non riusciamo a viaggiare nel passato perché ce lo impedisce! Urca, questa potrebbe essere una nuova storia... :-))))

Grazie ancora
A presto

Adriano

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Re: MC_”Legami Spezzati” - “Io amo” - di Adriano Muzzi -6147-

Messaggio#13 » mercoledì 20 aprile 2016, 18:14

A questo punto mi sento di...

SFIDO SPARTACO

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Spartaco
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Re: MC_”Legami Spezzati” - “Io amo” - di Adriano Muzzi -6147-

Messaggio#14 » giovedì 21 aprile 2016, 13:36

Sfida accolta, a presto…

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Adry666
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Re: MC_”Legami Spezzati” - “Io amo” - di Adriano Muzzi -6147-

Messaggio#15 » giovedì 21 aprile 2016, 14:41

Ciao Spartaco,

ok, grazie :-)))

Adriano

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Re: MC_”Legami Spezzati” - “Io amo” - di Adriano Muzzi -6147-

Messaggio#16 » giovedì 21 aprile 2016, 14:44

Racconto promosso in Vetrina. Bravo Adriano!

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