La badessa

diego.ducoli
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La badessa

Messaggio#1 » sabato 4 giugno 2016, 16:55

L'alba era vicina, il debole chiarore all'orizzonte lasciava presagire che, entro poco, nel convento sarebbero iniziate le consuete attività.
La donna sgranava furiosamente il rosario ignorando il dolore alle ginocchia, l'artrite non gli dava tregua e gioiva di quella sofferenza, consapevole che il Signore la stava mettendo alla prova, per l'ennesima volta.
“Madre superiora, madre superiora, la prego apra la porta. È una tragedia.”
La donna terminò la preghiera e si preparò per la nuova prova.
“Sorella, che succede? Perché interrompi le mie preghiere?” rispose.
“La novizia, Linda, non ha fatto ritorno nella sua cella stanotte. È sparita.”
“E suor Concetta? Non si è accorta di nulla?”replicò.
“La sorella è quasi cieca e mezza sorda, ha notato stamattina la sua assenza.”
La badessa sospirò.
“Vieni con me, probabilmente è fuggita. Era giovane e la sua fede dubbia.”
Le due donne percorsero rapidamente il corridoio, la mancanza di luce non le infastidiva, con rapide falcate raggiunsero il refettorio.
L'ampio salone accoglieva due lunghi tavoli in legno dove suore e frati erano in attesa del desco.
Il silenzio era palpabile, le ciarle erano sconsigliate.
La badessa raggiunse il tavolo dei frati e confabulò per qualche secondo con uno di loro.
L'uomo si alzò ed entrambi si misero al centro della sala.
“Fratelli e sorelle” iniziò l'uomo “prima delle lodi la nostra sorella vorrebbe parlavi, sono convinto che tutti presterete la massima attenzione.”
“La ringrazio padre Anselmo. Fratelli come potete vedere manca una delle nostre novizie, probabilmente è fuggita, lasciando un enorme vuoto, come vuoto è rimasto il posto al nostro tavolo.
L'abbiamo accolta con gioia, convinti che presto potesse diventare una sposa di Cristo,ma nel suo cuore era annidato il peccato. Ha preferito le frivolezze alla santità della nostra missione.
Se qualcuno di voi ha qualche informazione in merito è pregato di condividerla con tutti noi.”
La donna fissò i commensali con sguardo truce. Per diversi minuti nessuno osò parlare, poi una voce tremula si levò dal fondo.
“Madre, ho visto due figure inoltrarsi nel boschetto di olmi dopo il vespro, pensavo di essermele immaginate ma ora sono sicura che fosse Linda” disse una vecchia suora .
“E chi l'accompagnava? Perché non mi hai avvisato?”
“Madre temevo fosse un apparizione, quando li ho visti il cuore si è riempito di timore, ho pregato il Signore perché scacciasse quella visione dai miei occhi. Quando terminai le preghiere il bosco sembrava libero da pericoli e non ho dato peso alla cosa” replicò tremante la vecchia.
“Quindi sorella ci stai dicendo che la novizia è stata irretita da una creatura demoniaca.”
L'anziana sorella fece per replicare ma venne interrotta.
“Sorella basta cosi. Non vedi la paura negli oggi di tutti? Satana, sia maledetto il suo nome ,ci ha fatto visita, le nostre preghiere non sono state sufficienti a bandire il peccato dalla nostra casa e il suo seme ha attecchito nella più debole tra di noi. Preghiamo adesso, che la sua anima possa trovare la pace.”


La badessa sedeva nel suo studio, la scrivania era ingombra di carte.
Il raccolto era stato ottimo quest'anno e anche il commercio di stoffe aveva fruttato un discreto gruzzoletto. La donna pensò di investirlo in nuova chiesa.
La porta si aprì e padre Anselmo prese posto su una delle ampie poltrone.
“Madre forse abbiamo esagerato” disse l'uomo.
La donna alzò la testa dalle scartoffie e si tolse gli occhiali.
“Non capisco” replicò con un sospiro.
“La ragazza non doveva fare quella fine, non avrebbe parlato.”
“Padre Anselmo non era solo il seme del peccato ad aver attecchito in lei, in pochi mesi non sarebbero servite parole, la sua condizione sarebbe stata evidente.”
L'uomo sbiancò perdendo la parola per qualche secondo.
“Eri il suo padre confessore e lei era un piccolo demone tentatore, sei stato debole, debole e sciocco.”
“Non osare troppo, non ti è permesso parlarmi cosi” rispose Anselmo con un moto di stizza.
“Non si arrabbi padre, in fondo non è la prima volta che la aiuto. Sa ci potrebbe essere un' inchiesta e magari qualcuno potrebbe notare delle strane somiglianze tra i suoi accoliti, le sorelle hanno fatto voto di silenzio, ma alcuni voti possono essere tolti”replicò la suora senza scomporsi.
“Lei è ...”
“Senza contare avevo ricevuto l'ordine di addestrala in modo tale che potesse prendere il mio posto. Pensi al mio dolore nel aver perso la mia erede, o nel sapere che stavate cospirando per una mia prematura dipartita.
“Non è vero, sono menzogne” balbettò l'abate.
“Non si preoccupi, acqua passata. Sono sicura che non ci saranno ulteriori incomprensioni.
Preghiamo insieme, il Signore guiderà i nostri passi.

Il corpo fu ritrovato dopo una settimana, le bestie ne avevano lacerato le carni e reso quasi irriconoscibili i lineamenti. Venne celebrata una messa lunga e solenne.
Tutti notarono il cordoglio della Madre superiora. Padre Anselmo, colpito in modo particolare dal fatto, fece voto di silenzio e clausura. Nessuno dubitò mai della sua fede.



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Gimmi
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Re: La badessa

Messaggio#2 » martedì 7 giugno 2016, 16:43

Sarebbe stato meglio non conoscerti. La stroncatura sarebbe stata più semplice xD
Ciao! Alla fine sei riuscito a scrivere qualcosa nell'ultima ora ^^
Vedo che sono il primo a commentare il tuo racconto. Spero dunque di non far figuracce.

Contro:
Una cosa che capita a volte anche a me è quella di andare troppe volte a capo. Tu indubbiamente lo fai, e il problema si manifesta in tutta la sua interezza (secondo me), quando vai a capo senza aver chiuso le virgolette. Rischi l'incomprensione. Però questo, qualche virgola e spazi mancati, sono cose che in revisione si eliminano facilmente, ma è inutile che te lo dica ^^

Conoscendo il tema della sfida, la storia era un po' telefonata, ma proprio per questo ero curioso di scoprire l'ovvio segreto della suora... e detto fra me e te speravo in qualcosa di più perverso, ma non lo dire in giro ;)
Però sottolineo che la sorpresa finale è stata un po' diluita. Non viene con quell'effetto scoppiettante da battuta e quasi ti fa chiedere "e poi?" come se non fosse davvero il finale.

Un'altra cosa è il registro che hai tenuto. Non ho inteso se volevi scrivere un racconto ironico o meno. Perché qualche indizio mi ha suggerito che fosse così, però non in modo chiaro. Quindi forse mi sbaglio e dunque te lo chiedo direttamente.

Ecco, forse un indizio è stato che la suora nonnina ha dato una motivazione del suo silenzio un po' bizzarra. Se fosse un racconto ironico personalmente la farei passare, altrimenti... la morte :D

Altra cosa che non rende sono le quattro righe di spiegazione finale. Si è capito che è morta. Forse tu intendevi far vedere la badessa e Anselmo, la loro faccia. Il loro stato. Ma in questo caso non penso che sia sufficiente.

Non ho capito bene il dialogo finale dei due. Anselmo è un bagascione, giusto? Ma La badessa che ne ricavava a far fuori e coprire le sue sozzerie? Che non sarebbe stata sostituita? Se è così lo trovo un po' poco potente nel contesto. Io personalmente avrei comunque cercato di rendere colpevole un solo personaggio, dato che che si trovano in un convento (o per renderlo divertente facendo il contrario e rendendo colpevoli tutti), il finale sarebbe stato più tagliente, non so se mi spiego. Una scena in cui si vede lei che (esempio stupido) nel silenzio (carino sarebbe giocare con l'elemento del "silenzio" già che lo tiri fuori un po' di volte) che pulisce un coltello (ripeto: esempio stupido... e brutto).
Non so se mi sono spiegato. Chiedimi delucidazioni in caso!

Pro:
Mi sono piaciuti i dialoghi. Sarà per la mia ignoranza, ma sembravano fatti su misura per la situazione e che tu conoscessi bene certe dinamiche e terminologie.

La storia, se fosse ironica, sarebbe proprio un classico, però come l'hai scritta mi ha dato una buona potenzialità per essere un racconto forte. Non saprei spiegarti per quale motivo.
(Poi, scommetto, che mi scriverai che non era una storia ironica e ti fai scendere il contatore dei pro a 1 :D)

Bene, ho finito ^^

Evandro
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Re: La badessa

Messaggio#3 » mercoledì 8 giugno 2016, 15:21

Forse il racconto è stato scritto frettolosamente, non so se per qualche problema o per l'ispirazione che tardava ad arrivare: ci sono refusi e un paio di errori di grammatica. Tutto è risolvibile in sede di editing e revisione, però, anche se il tema è centrato pienamente, la storia è talmente un classicone che si rende poco interessante. La letteratura è strapiena di storie che riguardano misteri e segreti in convento. Io credo che il filone veramente non abbia più nulla da offrire, a meno che non si infilino nella storia elementi fantastici o paranormali, ma qui dipende dai gusti dell'autore.

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erika.adale
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Re: La badessa

Messaggio#4 » mercoledì 8 giugno 2016, 18:19

Ciao Diego,
qui i segreti delle madri sono segreti di convento, ambientazione che regala sempre un brivido lugubre e misterioso e, infatti, nel tuo racconto c'è un'atmosfera inquietante e interessante.
Ho apprezzato la concitata prima parte, con la scoperta della fuga e le due suore che sgattaiolano lungo il corridoio. Anche i dialoghi sono ben gestiti, permettono di capire gli eventi senza il peso dell'infodump. Qualche particolare invece non mi convince e, forse, puoi spiegarmelo meglio.
Prima di tutto le tempistiche delle suore. In convento la giornata inizia all'alba con la preghiera comunitaria in chiesa (appunto le Lodi) e poi messa e meditazione. Solo successivamente le suore fanno colazione. Il fatto che la badessa pregasse da sola all'alba mentre gli altri erano già tutti a tavola, mi sembra improbabile. Una altro aspetto è legato al convento stesso: se stiamo parlando (come mi pare di intuire) di un ordine europeo cattolico in tempi non recenti, è anomalo che suore e frati convivano nella stessa costruzione: non mi vengono in mente ordini che permettessero una cosa simile. In genere hanno sempre badato a evitare la contiguità, considerata sessualmente pericolosa ( e il tuo racconto lo dimostra!). A questo si può ovviare facendo di padre Anselmo un confessore "esterno", chiamato per dire Messa e impartire sacramenti.
Per il resto, la storia ha una buona conclusione, non un vero colpo di scena ( dopo Il nome della Rosa ci aspettiamo di tutto dai conventi!) ma assolutamente credibile nella sua crudeltà.
Attenzione ai refusi, che sono parecchi!

Fernando Nappo
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Re: La badessa

Messaggio#5 » giovedì 9 giugno 2016, 20:31

Ciao Diego,
il tema mi pare centrato, e anche nel tuo caso, come in diversi altri racconti, su più fronti: il segreto della badessa e quello di varie suore che hanno fatto voto di silenzio. In effetti la storia della suora giovane e intemperante, mai quanto padre Anselmo però, non è una novità assoluta.
Non so se sia possibile che frati e suore convivano nello stesso convento, questo è un punto che non sono in grado di giudicare per mia ignoranza al riguardo. Comunque il racconto scorre abbastanza bene, nonostante qualche ingenuità (la spiegazione della vecchia suora, e il finale forse un po' troppo spiegato).
Alcuni appunti:
- l'artrite non gli le dava tregua
- erano in attesa del desco: desco significa tavola, mensa e mi pare che in questo caso tu l'abbia usato in vece di cibo, colazione.
- gli acapo nel dialogo della badessa nel refettorio, che tra l'altro trae conclusioni sulla scomparsa della novizia senza ancora avere elementi per farlo.
- Nel finale la badessa dà prima del tu poi del lei a padre Anselmo

magwal
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Re: La badessa

Messaggio#6 » giovedì 9 giugno 2016, 21:07

Ciao Diego,
ti anticipo che non mi è piaciuto molto: anche se la lettura risulta abbastanza scorrevole, il racconto è molto scontato (la badessa madre e padrona che tutto sa, il prete gaudente, la novizia irretita...).
Manca qualsiasi elemento che mi consenta di definire luogo e tempo, dai nomi direi un convento cattolico, probabilmente nel centro italia, in epoca rinascimentale, poi fammi sapere se ci ho preso.
Anche a me lascia dubbiosa la presenza nello stesso convento di suore e preti.
Alcune scene non filano, p.es. nel salone una novizia è appena scomparsa ed ecco un simpatico siparietto in cui il prete introduce la badessa o come la vecchia che vede due figure infrattarsi nel boschetto e se ne va tranquillamente a dormire...
Non capisco poi perchè far sparire questa novizia: la badessa ci dice chiaramente che il convento è pieno di suore "disponibili" e di "accoliti" che assomigliano alo stesso padre, che differenza fa una in più?
Forse, alla fine il vero mistero è perchè la badessa ci tenga tanto ad incastrare il prete o perchè il prete gli dovrebbe fare le scarpe...
Inutile la scena finale in cui scoprono la novizia morta, come il pentimento di padre Anselmo, non si capische perchè dovrebbe essere colpito dalla scoperta del corpo della novizia.

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Flavia Imperi
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Re: La badessa

Messaggio#7 » mercoledì 15 giugno 2016, 18:17

Ciao Diego!

Ho apprezzato parecchio la rosa di termini che hai usato nel racconto che, insieme a un incipit così classico, mi ha fatto subito entrare nell'ambientazione. La storia non è delle più originali, eppure l'ho trovata ben scritta: incuriosisci con un po' di mistero e piano piano fai scoprire una dimensione nascosta e contorta, annidiata da anni peraltro.

Non mi è stato chiaro solo il passaggio in cui la badessa accusa padre Anselmo di una cospirazione contro di lei, l'ho trovata un po' fuori dalla trama: inizia e finisce così, senza intrecciarsi col resto della storia.

Di sicuro il narratore extradiegetico, che hai scelto di usare, è molto difficile da usare, perché tende a lasciare i lettori fuori dalla storia, emoziona di meno. Forse avrebbe avuto più impatto scritta dal punto di vista di uno dei personaggi.

Buon contest!
Siamo storie di storie

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Andrea Partiti
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Re: La badessa

Messaggio#8 » giovedì 16 giugno 2016, 21:31

Ciao!
Il segreto del tuo racconto, ma non sei il solo, sembra essere più il segreto di padre Anselmo che della badessa. E' lui che si intrallazza con le giovani novizie e deve coprire i suoi peccati. Qui mancano alcuni passaggi logici nelle dinamiche tra i personaggi. Il perché la badessa lo aiuti non è chiarissimo. Lo ricatta, sì, perché minaccia di "sollevare" alcune delle sue suore dal voto di silenzio (ma non possono scrivere una lettera al Papa?), ma a quale scopo? Sembra solidamente al potere e anzi, la sua posizione è minacciata da Anselmo e avrebbe solo da guadagnarci a eliminarlo dai giochi il prima possibile!
Non c'è neppure il beneficio del dubbio, quando scompare una novizia del convento? Non la cercano pensando "avrà sbattuto la testa andando in cantina a prendere della marmellata"? Pensano subito che sia fuggita? Che posto orrendo dev'essere il convento!
Ritmi e struttura della storia sono ottimi, scorre molto rapidamente grazie ai dialoghi non appesantiti. Non mi disturba che si capisca dove vai a parare perché abbiamo un immaginario perverso riguardo ai monasteri e sappiamo che qualsiasi mistero vi capiti si spiega (ovviamente!) con orge e depravazioni segrete. Giochi su queste aspettative e comunque non sappiamo chi sia coinvolto nella scomparsa, come sia successo e perché, quindi per me è bello da leggere come se fosse completamente originale.
(Colpa della fretta, probabilmente, ma c'è davvero bisogno di editare il racconto per renderlo più coerente come punteggiatura ed eliminare un po' di brutture grammaticali qua e là.)

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antico
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Re: La badessa

Messaggio#9 » venerdì 17 giugno 2016, 18:32

Un racconto che non rispetta le premesse: parte bene, si legge bene, stile sicuro, poi puff, nel momento della svolta e della sua conclusione sbanda e si rifugia in facili spiegazioni e soluzioni. Peccato, perché la forma c'è tutta, ma evidentemente hai avuto problemi con la struttura e pertanto, pur riuscendo a mantenerne il controllo, non sei riuscito a rilanciarlo in modo sufficiente andando ad arroccarti in un finale da "mettiamo questo che va sempre bene". Pollice ni per me.

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