Finalissima di La Sfida a Italian Way of Cooking

La Sfida a Italian Way of Cooking è un Super Speciale di MC finalizzato al componimento di un e-book prodotto da Minuti Contati!
L'evento è aperto a un limite massimo di 39 partecipanti che dovranno preventivamente iscriversi tramite il forum.
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Spartaco
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Finalissima di La Sfida a Italian Way of Cooking

Messaggio#1 » sabato 9 luglio 2016, 21:43

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antico
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Re: Finalissima di La Sfida a Italian Way of Cooking

Messaggio#2 » lunedì 18 luglio 2016, 12:13

Ecco il messaggio di Marco Cardone a tutti i partecipanti e in particolare ai due finalisti:

Ed eccoci alla fine. Per prima cosa voglio ringraziare tutti i partecipanti, che hanno espresso un livello medio molto alto e dato vita a una competizione davvero gustosa, tanto per rimanere in tema. Oltretutto, essendo il primo esperimento sul lungo di Minuti Contati, potete considerarvi coraggiosi pionieri e a voi va la mia approvazione, soprattutto per esservi confrontati con il tema portante del mio romanzo (che mi auguro tutti abbiate acquistato, letto, apprezzato e, soprattutto, consigliato/regalato a nutrite schiere di amici e conoscenti). In secondo luogo voglio ringraziare Francesco Nucera, collega appassionato e professionale, per la sua disponibilità e pazienza.

Ultimi ma non certo in ordine d’importanza, Luca e Aislinn, il cui contributo prezioso ha reso sicuramente la “sfida a Italian way of cooking” ben più… ehm… appetitosa.

Ok, la smetto con le allusioni culinarie scontate e passo ai commenti.



La notte delle Fate, di Linda De Santi

Bel racconto, con diverse trovate fiabesche e divertenti. Ci sono alcune sbavature, come un po’ d’infodump che si poteva evitare, soprattutto nei dialoghi che, forse anche per questo, risultano a tratti un po’ legnosi. Alcune figure sono (volutamente) stereotipe ma gli utilizzi che ne fai sono originali e divertenti. Se dovessi scegliere il punto di forza del racconto sarebbe l’equilibrio dei vari elementi in gioco: l’idea è simpatica, c’è un finale a sorpresa (che però “telefoni” con troppo anticipo e diluisci in più frasi; un consiglio: la rivelazione deve arrivare sempre fulminea e spiazzante, ogni spiegazione può essere rinviata o, meglio ancora, tagliata, se non è davvero indispensabile. La trovata del gatto e la volpe appare evidente dalla frase: “Un nostro vecchissimo amico”, da lì si è già fatto due più due e i successivi indizi che continui a disseminare sono superflui e possono addirittura infastidire), l’elemento visivo è vivido e la scrittura buona. Inoltre, mi piacciono tantissimo le fatine carnivore e la storia è divertente.

Quest’ultimo punto, tuttavia, è quello sul quale il racconto antagonista ha trionfato. Avendo puntato entrambi sull’elemento comico, benché in modi diversi, e avendo legittimamente abdicato a ogni forma di verosimiglianza e sospensione dell’incredulità, nonché alla trasmissione di particolari concetti in favore di una forma più fiabesca in un caso e goliardica nell’altro, l’ago della bilancia è stato proprio l’elemento divertimento. Il tuo racconto mi ha fatto sorridere e mi ha piacevolmente intrattenuto. Ren mi ha fatto sbellicare. Quindi un lavoro ben fatto, un buon racconto che, con qualche limatina, può diventare ottimo, ma doveva pur esserci un vincitore! Grazie e alla prossima.


Ren il cuciniere, di Diego Ducoli

Allora: il punto di vista di quando in quando se ne va bellamente a fare dei giri, ci sono sbavature nella punteggiatura, alcuni passaggi dovrebbero essere un po’ torniti e la sospensione dell’incredulità non hai nemmeno cercato di crearla. In effetti, il tuo non è neppure un racconto vero e proprio, mancando di una trama credibile e dell’intento, appunto, di raccontare qualcosa per davvero. È più una sorta di divertissement, un pretesto per aggregare gag e mettere in piedi un’opinabile operazione nostalgia, invero molto rischiosa. Di norma, saresti ad altissimo rischio di massacro.

Però il testo funziona tanto bene che tutto il resto passa in secondo piano. Ti sei prefisso uno scopo: divertire, e l’hai centrato in pieno. Mi sono letteralmente sbellicato e, alla domanda se il gioco sia valso la candela, ho dovuto rispondere: “assolutamente sì”. Insomma, mi hai colto davvero di sorpresa, perché di norma non apprezzo cose che non abbiano anche un fondo minimo di solidità, uno scopo narrativo. Sei riuscito a fare un non-racconto tanto azzeccato da essere quasi archetipico di questo non-genere e, devo dire, hai espresso dei tempi comici formidabili. Essendo peraltro arrivato in finale un altro racconto che non si è prefisso verosimiglianza o profondità ma che ha percorso un sentiero affine, hai praticamente giocato la finale nel tuo campo.

Non so che dire di più: mi sono divertito tanto a leggerlo e ti raccomando caldamente di continuare a sviluppare sia la tua tecnica di scrittura (comunque già buona) sia, soprattutto, il tuo talento innato per la comicità (che, a differenza di altre abilità è difficile da apprendere e sviluppare, se non se ne è naturalmente dotati). Ti porterà lontano. Grazie e a rileggerti.


DICHIARO VINCITORE DELLA SFIDA:

REN IL CUCINIERE, DI DIEGO DUCOLI!

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