Il nonno con la coda

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angelo.frascella
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Il nonno con la coda

Messaggio#1 » lunedì 23 maggio 2016, 23:25

“Papà, il nonno che lavoro faceva?”
“Guidava il taxi.”
“Anche il nonno del nonno?”
“Lui guidava un carro con i cavalli e indossava una giacca con due lunghe code.”
“E anche il nonno del nonno del nonno aveva il vestito con le code?”
“Boh? Ma se vai indietro di tanti nonni, ne troverai uno che aveva una coda vera.”
“E aveva un dinosauro in casa?”
“No. I dinosauri vivevano tanti anni prima.”
“Come gli anni che hai tu?”
“Di più, Gianni. Come il bene che ti voglio.”
“Così tanti? Prima dei dinosauri cosa c’era?”
“Fuoco e lava.”
“E prima?”
“Un puntino di materia in mezzo al nulla.”
“E prima?”
“Dio.”
“E prima?”
“Sempre Dio.”
“…”
“…”
“E prima?”
“Dio.”
“Non si annoiava?”
“Aveva un figlio che gli faceva tante domande. È così che ha inventato l’infinito.”
“Dietro questa foto c’è il nonno?”
“Il corpo. La sua anima sta con Dio.”
“Mi fai vedere la foto del nonno con la coda?”
“A casa tesoro. Su un libro.”
“Anche quando guarderai la foto sul libro piangerai?”
“No, tesoro. Il nonno con la coda non mi manca così tanto.”



Fernando Nappo
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Re: Il nonno con la coda

Messaggio#2 » martedì 24 maggio 2016, 8:24

Ciao Angelo,
a prima vista il tuo racconto sembra lungo ben più di mille caratteri, forse per la forma tutta dialogica, serrata e che, di conseguenza, si sviluppa su molte righe. L'idea è simpatica e secondo me ben sviluppata. In pochissime battute rende bene l'idea del bambino nella classica fase dei "perché", e dei "come mai". Azzeccata l'immagine della donna che piange guardando la foto del padre, al contrario degli antenati, che caratterizza il personaggio, cosa importante con così poche battute a disposizione. Interessante anche questo dialogo:
“…”
“…”
Per quanto inusuale, sottintende le difficoltà di comunicazione tra adulti e bambini di fronte alla fede, con tutte le difficoltà che questi ultimi hanno di fornte a un argomento così intangibile. Almeno a me ha lasciato questa impressione.

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Mike009
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Re: Il nonno con la coda

Messaggio#3 » martedì 24 maggio 2016, 12:33

La storia tutta dilogo sta in piedi bene e la mossa scaltra dei botta e risposta brevi paiono ovviare il problema del limite dei caratteri. Viene reso molto bene il rapporto adulto-bambino con personaggi ben caratterizzati. Resto perplesso dal titolo e dalla frase finale, forse non ho colto appieno il senso del racconto.

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Angela
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Re: Il nonno con la coda

Messaggio#4 » martedì 24 maggio 2016, 13:57

La scelta di procedere per dialoghi è gradevole ma è anche il grosso limite di questo testo. Il botta e risposta mi piace perché rende il tutto molto scorrevole, ma a un certo punto sentivo il bisogno di un narratore, magari nel finale. Mi sarebbe piaciuta una panoramica su nonno e nipote che ci restituisse, magari con un dettaglio, l'immagine di loro che si allontanano insieme, la manina del piccolo in quella del nonno, cose così. Credo sia solo un fatto di gusto personale, perché il racconto funziona e con il tema ci siamo. Un'altra cosa che avrei evitato sono i puntini del dialogo in risposta ad altri puntini. Mi rendo conto però che scegliendo questo tipo di registro narrativo, non avevi altro modo per rappresentare il silenzio, la pausa.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

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angelo.frascella
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Re: Il nonno con la coda

Messaggio#5 » martedì 24 maggio 2016, 15:25

Grazie per i commenti a tutti e tre.

Un paio di risposte veloci:

- quello di scrivere il racconto in forma di battuta e risposta non è stata nè una scelta nè una strategia per ottimizzare la narrazione con il racconto, ma un'esigenza venuta dal racconto stesso, che ho scritto in modo abbastanza istintivo. E, una volta presa quella strada (che, a cosa fatte, mi pareva la migliore per il racconto) in un testo così breve, mi sembrava disarmonico aggiungere un narratore di punto in bianco.

- le due battute con i tre puntini sono sicuro di non averle inventate io, ma di averle vista già utilizzate (ma non vi saprei dirvi dove)

- @Mike: l'enfasi sul "nonno con la coda" vorrebbe porre l'accento sulla visione del bambino che non ha ancora chiaro cosa sia lo scorrere del tempo nè la morte e l'elemento su cui si concentra l'attenzione è l'idea favolosa di aver avuto un nonno con la coda (il riferimento del padre è ovviamente all'evoluzione)

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jimjams
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Re: Il nonno con la coda

Messaggio#6 » mercoledì 25 maggio 2016, 9:37

Angelo ci regala un colloquio tra padre e figlio, un padre delicato, amorevole e paziente, un figlio che deve avere sui quattro, cinque anni, almeno a giudicare dalla mitraglia di domande che pone. Tema centrato, con la sequenza di nonni e padri e figli, che si susseguono sempre diversi eppure sempre uguali. Alcune piccoli particolari rendono questo delicato racconto affatto banale, almeno per chi sa coglierli. Complimenti.

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eleonora.rossetti
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Re: Il nonno con la coda

Messaggio#7 » mercoledì 25 maggio 2016, 12:29

Un bello spaccato del dialogo padre-figlio, con il secondo che lo tempesta di domande, e attraverso la sua curiosità scopriamo i "panta rei" dell'evoluzione, che lui ancora forse non comprende appieno.
Se devo trovarci un difetto sono - come altri hanno fatto notare - quei "..." che sì, fanno intendere che i due stiano in sospeso a parlare ma da vedere come testo non sono propriamente indicati, a mio avviso.
Nel complesso una buona prova, bravo ;)
Uccidi scrivendo.

viviana.tenga
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Re: Il nonno con la coda

Messaggio#8 » mercoledì 25 maggio 2016, 17:22

Ciao Angelo,
A me la scelta di rendere tutto con un botta e risposta non è dispiaciuta per niente, anzi, è probabilmente la forma più adatta per il racconto che hai scritto. Molto bella l'interazione tra padre e figlio, la semplicità con cui è reso il concetto dello scorrere del tempo (sembra quasi di vedere il taxi del nonno che si trasforma in una carrozza guidata dall'antenato e la coda dell'abito che si trasforma in una vera cosa di scimmia primitiva). Bella anche l'immagine finale del padre che piange sulla tomba, ma per le generazioni ancora prima c'è già distacco. Dovendo fare un appunto, anche a me quei due "..." non convincono del tutto dal punto di vista grafico/visivo, però ammetto che non mi vengono in mente alternative da suggerire.

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Andrea Partiti
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Re: Il nonno con la coda

Messaggio#9 » mercoledì 25 maggio 2016, 19:45

Devo riempire 150 caratteri per dirti che il racconto mi piace e non cambierei nulla.
Non sono imparziale sulla forma perché i dialoghi "puri" a due sono una delle forme che apprezzo di più nei racconti, e in questo caso funziona perfettamente per via delle due voci molto distinte tra loro, grazie al bambino che fa domande, sempre domande, come un vero bambino.

Andrea Dessardo
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Re: Il nonno con la coda

Messaggio#10 » venerdì 27 maggio 2016, 20:14

Racconto molto tenero e piacevole alla lettura. Il finale è forse un po' troppo mieloso, ma nel complesso funziona. Verso la fine sembra che il nonno sia morto da poco però, mentre all'inizio ne parli come di una figura lontana. Forse questo è il punto più problematico.

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angelo.frascella
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Re: Il nonno con la coda

Messaggio#11 » venerdì 27 maggio 2016, 22:15

Andrea Dessardo ha scritto:Racconto molto tenero e piacevole alla lettura. Il finale è forse un po' troppo mieloso, ma nel complesso funziona.


In effetti Andrea, ho provato altri tre finali, ma tutti sembravano appiccicati lì, mentre questo davvero naturale.

Alexia
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Re: Il nonno con la coda

Messaggio#12 » venerdì 27 maggio 2016, 23:03

Come detto anche per l’altro racconto, non amo i testi che si snocciolano solo attraverso i dialoghi, ma magari prima o poi ne farò uno così anche io.
Mi è piaciuta molto la parte centrale.
“Non si annoiava?”
“Aveva un figlio che gli faceva tante domande. È così che ha inventato l’infinito.”
Ho trovato questa parte molto azzeccata… la userò con i miei figli!

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Adry666
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Re: Il nonno con la coda

Messaggio#13 » sabato 28 maggio 2016, 18:49

Ciao Angelo,

tema centrato “ossessivamente” :-))
Difficile fare un racconto così breve tutto in dialoghi, ma tu ci sei riuscito egregiamente: buon ritmo, ironico, con alcune frasi fulminanti.
Sicuramente mi rivenderò con i miei figli: “Aveva un figlio che gli faceva tante domande. È così che ha inventato l’infinito.” Fantastica!
Ottima prova!

A presto
Adriano

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patty.barale
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Re: Il nonno con la coda

Messaggio#14 » lunedì 30 maggio 2016, 4:09

Non posso dirti altro che BRAVO!
La forma dialogica è azzeccatissima, i dialoghi realistici e col giusto ritmo, la storia tenera senza scadere nel melenso, il tema rispettato.
In particolare ho apprezzato il modo in cui hai dato un'ambientazione al brano, senza perderti in parole inutili, ma solo grazie a una battuta (“Dietro questa foto c’è il nonno?”
“Il corpo. La sua anima sta con Dio.”) ci hai collocato in un luogo ben definito, un cimitero.
Ancora complimenti!

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Peter7413
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Re: Il nonno con la coda

Messaggio#15 » lunedì 30 maggio 2016, 17:04

Molto bene, Angelo. Peccato per il finale, l'avrei chiuso sul Dio... Dio... Dio... Mentre invece allo stato attuale sento come una forzatura nel seguente passaggio:
“Dietro questa foto c’è il nonno?”
“Il corpo. La sua anima sta con Dio.”

Resta il fatto che il racconto mi è piaciuto e, come sai, la forma dialogata trova in me una porta sempre aperta :)

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angelo.frascella
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Re: Il nonno con la coda

Messaggio#16 » martedì 31 maggio 2016, 15:07

Grazie anche a voi.

@Alexia e Adriano: quando usate quella frase con i vostri figli, dategli una carezza da parte mia (così potrò tramandare il mio nome alle future generazioni: :D

@Maurizio: in effetti, nella prima versione, il racconto si fermava sulla frase su Dio ("È così che ha inventato l’infinito.”), ma mi pareva che, in quel modo, somigliasse troppo a una barzelletta (e, inoltre, il racconto mi sembrava monco)

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