Ritorno a casa

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erika.adale
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Ritorno a casa

Messaggio#1 » giovedì 23 giugno 2016, 23:21

Durante il viaggio Milly aveva tenuto la musica dell’autoradio al massimo, così da intorpidire i pensieri. Si era fermata solo una volta, il tempo di scolarsi un paio di bicchieri di vodka, mandare giù qualche pillola e zittire così le voci che le sibilavano nella mente. Era andata in bagno, aveva fatto pipì e si era ridata il rossetto sulle labbra turgide. All’uscita il barista le aveva fatto l’occhiolino, lei si era pulita la bocca con il dorso della mano e aveva allungato il passo verso la macchina. L’aveva riconosciuta? Sì, era possibile. I film con Milly Fur erano in vendita nei sexy shop di tutto il paese, per tacere della vendita on line.
Anni prima aveva espresso il desiderio di diventare famosa ed era stata esaudita: mezza Italia conosceva il suo corpo nudo e l’aveva scrutata durante ogni possibile contorsione erotica. C’era sempre qualcuno che le rivolgeva uno sguardo d’intesa, un gesto lascivo, un’esplicita offerta sessuale. Sentì di avere accettato troppe occhiate, troppe mani, troppi soldi.
Inghiottì un rigurgito acido di alcool e risalì in auto. Guidò, intontita dalla vodka e dalla musica, fino alla strada che la conduceva al suo paese.
Quando vide le montagne spense la radio, abbassò il finestrino e respirò a pieni polmoni l’aria della sera. Per una volta doveva essere tanto forte da tollerare la lucidità.
Raggiunse il piccolo lago della sua infanzia, incastonato nel granito prealpino. La stagione turistica non era ancora iniziata, non vi era nessuno nel prato dove tante volte si era attardata a giocare.

“Milena, sta attenta all’anguana che esce dal lago e ti porta via” le gridò la madre, vedendola avvicinarsi all’acqua.
“ Voglio vedere se è più bella di me” disse la bimba.
“L’anguana condanna le bambine vanitose a riempire d’acqua un cesto di vimini, finché non capiscono.”
"Capiscono cosa?" Rispose irritata.
Quante volte Milena aveva sentito quelle parole. Ma si raccontava anche che la ninfa del lago esaudisse i desideri. La piccola approfittò della distrazione della mamma, che chiacchierava con le amiche, e si avventurò su un masso che sporgeva sul lago. L’acqua era verde e immobile, luminosa nei raggi del tramonto. Vi si specchiò ma, a mano a mano, vide i propri occhi allungarsi come quelli di una gatta, le labbra gonfiarsi, i capelli trasformarsi da spaghetti spettinati a chioma sontuosa.
La bimba incantata osservò la creatura emergere dall’acqua e ne ascoltò la voce.
“Cosa desideri, Milena Furlan?”
“Essere bella come te e diventare famosa.”
Milena allungò una mano e l’anguana lanciò un grido atroce: la piccola cadde in acqua. La ripescarono incosciente, semiaffogata. Per una settimana delirò per la febbre, invocando l’anguana con voce stridula.

Milly tolse le scarpe con il tacco e si inerpicò sul masso erratico di anni prima.
Come allora, il lago era placido e lucente. Si specchiò e rivide il volto di quella sera. Con la chirurgia plastica aveva limato il naso, modificato gli occhi, gonfiato le labbra fino a ottenere il viso che aveva incantato la sua infanzia.
“Esci fuori, maledetta” ringhiò in direzione della propria immagine.
Un’onda increspò la superficie del lago.
“Sto impazzendo”, pensò e lanciò un lungo grido stridulo.
Il volto fremette ed emerse dall’acqua.
“Cosa vuoi, ora, Milly Fur?”
“Ho raccolto abbastanza acqua con un cesto. Tornare Milena.”
Le labbra dell'immagine si assottigliarono, gli occhi tornarono tondi e ingenui. I capelli si appiattirono, il trucco sparì dalle gote.
Milena sorrise e allungò una mano verso l’acqua, aspettando il grido atroce dell’anguana.

Il cadavere di Milly Fur, celebre attrice pornografica, fu rinvenuto alcune settimane dopo nel lago vicino al suo paese natio. Nonostante la notorietà, a causa della permanenza in acqua, il riconoscimento della salma avvenne con grande difficoltà.



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Andrea Partiti
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Re: Ritorno a casa

Messaggio#2 » sabato 25 giugno 2016, 11:34

Ciao!

Ho poco da commentare sul tuo racconto, mi piace, ha un ottimo equilibrio tra le scene nel passato e nel presente. Il finale ce lo suggerisci fin dalla prima frase, quando presenti la spirale di ottundimento dei sensi per la protagonista che va sempre più fuori controllo.

Hai reso benissimo il contrasto da Milly distrutta dalla sua vita e Milena ingenua e piena di speranze.

Il tema è integrato con il tuo mostro, ed è un gran pregio, complice l'accostamento tra acqua (sotto forma di anguana) e specchio che risulta particolarmente naturale.

valter_carignano
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Re: Ritorno a casa

Messaggio#3 » sabato 25 giugno 2016, 12:06

ciao
come detto nel mio commento al mio racconto (mi commento da solo, sarà il caldo....) io in fretta scrivo peggio del solito e ho difficoltà ad avere idee 'della misura giusta'. Quindi complimenti invece a te, che hai confezionato una vicenda della lunghezza giusta, e soprattutto dal contenuto perfettamente appropriato.
Personalmente, ma non è una critica al racconto, avrei sottolineato di più il fatto che la discesa in dipendenze varie (alcool e pillole) e l'avversione per il suo lavoro fossero un'inevitabile conseguenza della maledizione dell'Anguana, o meglio del fatto che i desideri esauditi dalla creatura volgono necessariamente al loro peggio. In caso contrario, cioè se non si trattasse di una maledizione, allora la responsabilità della propria situazione diventa completamente di Milly (ci sono tanti/e pornostar che vivono felici e contenti, con il denaro e la notorietà guadagnati) e l'Anguana in fondo diventa quai superflua.
Detto questo, bel racconto ben scritto.

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erika.adale
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Re: Ritorno a casa

Messaggio#4 » sabato 25 giugno 2016, 16:12

Ciao Andrea e Valter, vi ringrazio dei commenti.
Per quanto riguarda la condivisibile osservazione di Valter, volevo aggiungere due parole, anche se in generale non amo spiegare troppo. Credo anche io che un'attrice porno possa vivere felice e non lo ritengo un lavoro degradante, se svolto liberamente. Ho scelto questa professione per Milly non per bigottaggine, ma perché sovente richiede interventi estetici importanti, può condurre a rapida notorietà e richiede un grande equilibrio psicologico nel quotidiano. Avrebbe potuto anche essere un'attrice "normale" fissata con il fisico, una ballerina classica con problemi di anoressia...ma mi sembrava che sarebbero state necessarie più spiegazioni. Così la commistione crollo nervoso/ maledizione mi sembra più evidente e diretta: tutto si incasella nella stranota categoria delle "favole" in cui la creatura esaudisce desideri che poi si rivelano fregature totali per i loro effetti collaterali.

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Angela
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Re: Ritorno a casa

Messaggio#5 » domenica 26 giugno 2016, 12:51

Penso che tra tutti i racconti che ho letto fino ad ora, questo sia quello che centra al 100% il tema, complice lo specchio d'acqua, hai rispettato molto bene i parametri richiesti. Personaggi ben caratterizzati e finale non prevedibile, senza contare il mostriciattolo da brivido. Una buona prova con pochissime sbavature, più che altro quando hai indugiato troppo su alcuni particolari: sulle labbra turgide/ le labbra gonfiarsi/ gonfiato le labbra fino a ottenere il viso/Le labbra dell'immagine si assottigliarono.
Una buona prova, coerente, esauriente e chiara.
Bene.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

Evandro
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Re: Ritorno a casa

Messaggio#6 » domenica 26 giugno 2016, 18:09

Ciao Erika, il soggetto del racconto mi piace: la pornostar che ha fatto esperienza e vuole tornare alla semplicità di una volta è un classico, ma sempre bello: hai rappresentato l'eterna parabola del figliol prodigo, di colui che torna perché era meglio rimanere ciò che si era. “Ho raccolto abbastanza acqua con un cesto” è una metafora davvero bella, ha capito che sua madre le consigliava di vivere con la testa sulle spalle. Resta misterioso il finale: perché Milly muore? È la maledizione che prevede quell'ulteriore punizione? Oppure sono io che non ho capito qualcosa? Ah, il tema mi sembra centrato e il racconto ben scritto (un solo refuso riscontrato). La guest giudicherà l'importanza della presenza/azione del mostro, ma per me è ben calibrata. L'ultima frase è quasi identica a quella finale de “Il Ritratto di Dorian Gray”.

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AmbraStancampiano
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Re: Ritorno a casa

Messaggio#7 » domenica 26 giugno 2016, 18:17

Ciao Erika,
secondo me il tuo racconto è perfetto. Fatico ad arrivare ai trecento caratteri, e quindi cazzeggio un po': non c'è niente che non mi sia piaciuto, che io non abbia trovato puntuale, interessante o mal gestito. L'anguana è un mostro bellissimo, e tu l'hai reso più che degnamente. La fine di Milly è perfetta, il tema c'è tutto, la ricorrenza del detto che ricorda le favole dà quel tocco in più. Se fossi un'insegnante ti darei dieci più o forse anche undici ;)
Insomma, grande.
Alla prossima.
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

Alexia
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Re: Ritorno a casa

Messaggio#8 » lunedì 27 giugno 2016, 22:01

Pollice su decisamente. Obiettivo centrato in pieno. Hai catturato la mia attenzione. La storia è bella, coinvolgente, dosata nella maniera giusta. Si sente la sofferenza della protagonista, il suo tormento interiore. Persino i cambi temporali reggono molto bene dando più spessore alla novella. Ci sono giusto due sbavature, in alcune frasi, ma non vanno a minare la qualità del testo. Brava, bella prova!
Alexia

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maria rosaria
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Re: Ritorno a casa

Messaggio#9 » martedì 28 giugno 2016, 16:18

Ciao Erika.
Credo che questo sia uno dei racconti meglio riusciti dal punto di vista dell’incastro tra “aderenza al tema” e “inserimento del mostro”. Mi piace come hai saputo far evolvere la vicenda e il personaggio da una situazione iniziale di disagio a una conclusione in cui la morte sembra rappresentare la maturità del personaggio stesso: il tutto utilizzando appunto il mostro come “strumento” e specchio dell’anima. Stile ineccepibile. Complimenti.
A presto.
Maria Rosaria

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Linda De Santi
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Re: Ritorno a casa

Messaggio#10 » martedì 28 giugno 2016, 18:34

Brava Erika, racconto raffinato e molto ben gestito. Eh sì, hai centrato in pieno entrambi i temi del contest in maniera superlativa!
L’unico appunto che mi viene in mente di farti, giusto per essere pignoli e per esaurire i 300 caratteri del commento, è questa frase all’inizio: “Per una volta doveva essere tanto forte da tollerare la lucidità”, quando poco prima era sbronza e aveva pure preso qualche pillola.
Una piccolezza, comunque. Ottima prova! ;)

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Rionero
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Re: Ritorno a casa

Messaggio#11 » mercoledì 29 giugno 2016, 11:17

Ciao Erika!

Nulla da dire, davvero un bel racconto che tra la favola distorta ed il mito di Narciso trova un equilibrio perfetto tra il Mostro ed il tema dello specchio dell'anima.

Il tutto risplende grazie a ritmi giusti che danno una grandissima potenza al “Ho raccolto abbastanza acqua con un cesto”. Boom, bellissima.

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Peter7413
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Re: Ritorno a casa

Messaggio#12 » venerdì 1 luglio 2016, 18:18

A un certo punto mi si sono rizzati i pelucchi del braccio e questo è tutto dire. Solita tua prosa perfetta che, come in questo caso, quando si unisce al controllo del racconto per l'intero suo sviluppo lo trasforma in una piccola gemma. Tema centrato, tutto è al posto giusto. Poco da dire se non BRAVA.

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