Loch Express

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jimjams
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Loch Express

Messaggio#1 » giovedì 21 luglio 2016, 23:32

Loch Express

La donna uscì dalla tenda e gli si piazzò davanti con le mani sui fianchi.
– Allora? Che ve ne pare?
L’uomo degluitì, mentre passava in rassegna la camicetta leggera e i pantaloni di pelle della donna.
– Florence, questo abbigliamento è davvero… inappropriato, ecco.
– La smetta Bruce – rispose lei ridacchiando – non c’è posto per impalcature e corpetti sul Da Vinci, e oggi niente mi impedirà di condurlo io stessa.
– È pericoloso! Lasci che sia il Tenente Orson a collaudarlo. – Scosse la testa sconsolato – La regina mi farà tagliare la testa.
– Allora sarà meglio che lei venga con me, vecchio mio, così nel caso eviterà questa fatica alla sovrana.
Senza altri indugi si diresse verso la scaletta saldata allo scafo e iniziò a salire verso il portello.
– Si sbrighi, non abbiamo tutto il giorno.
L’uomo la seguì titubante ed entrò a sua volta.
– Benvenuto a bordo del sommergibile corazzato Da Vinci, gloria dell’Impero! – esclamò con enfasi la ragazza.
Bruce si guardò intorno smarrito.
– Sicura che questa cosa riesca a tornare a galla una volta affondata?
La ragazza sorrise sorniona e batté con le nocche su una delle pareti metalliche.
– Pura allumina, vecchio mio, molto più leggera dell’acciaio eppure duttile e pratica. Il Da Vinci è pieno di meraviglie, i migliori tecnici hanno costruito i suoi meccanismi, seguendo il mio progetto.
L’uomo annuì, non era per la sanità mentale degli artigiani che temeva.
– Per non parlare della caldaia, venga a vedere le ultime modifiche che ho apportato, non ho idea neppure io della potenza dei motori.
L’uomo la seguì rassegnato nelle viscere del mostro di metallo.


Il pescatore gettò la preda nella cesta. Anche quella mattina avevano fatto una discreta pesca.
– Sta venendo giù la nebbia – disse il suo compare – forse è meglio tornare a casa.
L’altro annuì, non c’era vento, così si mise ai remi.
– È strana quella nebbia – disse dopo un po’ – sembra quasi che ci segua.
Rimase a guardare la scia fumosa che veniva veloce verso di loro. Non era il vento a spingerla, sembrava sorgere dall’acqua stessa.
Quando fu più vicina iniziò a sentire le vibrazioni, sempre più forti, e infine il rumore, un orribile, innaturale, straziante ululato.
Il mostro emerse a pochi metri da loro, prima la testa, seguita dal lungo collo, poi, solo per un attimo, l’enorme corpo si affacciò sopra la superficie.
Dalle narici del drago uscivano sbuffi di vapore e attraverso quello si intravedevano le scaglie brillare al sole. Un attimo dopo il mostro si rituffò nel lago.
– Hai visto? Aveva una donna tra le fauci.
– Era un uomo – disse l’altro sconvolto.
Il mostro riemerse un centinaio di metri più a nord.
– Andiamo via, presto!


– La smetta – implorò Bruce – mi farà vomitare.
La donna rise follemente. – Ancora un passaggio.
– Ma ormai penseranno di aver visto un mostro, torniamo alla base…
– Wooo… è uno sballo! – urlò Florence, al posto di comando, nella testa di alluminio e cristallo del Da Vinci, prima di lanciarlo ancora, con furore, nel lago.



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antico
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Re: Loch Express

Messaggio#2 » giovedì 21 luglio 2016, 23:36

Tutto ok tempo e caratteri! Buona STEAMPUNK EDITION, Mario!!!!

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maria rosaria
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Re: Loch Express

Messaggio#3 » venerdì 22 luglio 2016, 18:28

Ciao Mario.
Racconto divertente, pieno di humor, che mantiene un buon ritmo grazie ai simpatici dialoghi e rallenta un poco quando viene introdotta la scena dei pescatori, ottima scena che si allaccia benissimo al tema dell’imprevisto. Il racconto riprende poi, scoppiettante, per introdurci in un simpatico finale.
Credo che il genere sia rispettato (il sommergibile è inserito in un contesto storico antecedente a quello di effettiva utilizzazione) e anche il tema.
Maria Rosaria

Gabriele Macchiarella
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Re: Loch Express

Messaggio#4 » venerdì 22 luglio 2016, 18:40

Ciao Jimjams
Perdonami ma il tuo racconto mi ha un po' annoiato. In fin dei conti non succede nulla che mi abbia inchiodato al pc. L'ambientazione è sicuramente Steampunk ma per il resto mi sembra che siamo decisamente fuori tema. Troppi dialoghi che non arricchiscono la trama del racconto, anzi fanno proprio il contrario. Comprendo che le 3000 battute sono un grosso handicap...per tutti, proprio per questo avrei ridotto parecchio i dialoghi, a meno che non si imposti tutto il racconto unicamente su quello, ma non mi sembra che tu abbia avuto questa intenzione.
Anche il tempo può avere influito negativamente, forse mettendoti sotto pressione, non lo metto in dubbio.
Magari lavorandoci un po' su potresti raddrizzare il tiro.

Un saluto
Gabriele

Zebratigrata
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Re: Loch Express

Messaggio#5 » domenica 24 luglio 2016, 12:23

Ciao Mario,
racconto molto ben scritto e bella l’idea di un retroscena steampunk del mostro di Lochness.
Non mi convincono due cose però: il ‘passare in rassegna’ riferito a un paio di abiti vestiti (è un’espressione che sento più appropriata a un gruppo di elementi numeroso) e l’allumina: carina l’idea di utilizzarla, ma poi niente ‘mostro di metallo’ e ‘pareti metalliche’ perché ha proprio l’aspetto sbagliato. Oltre a questo, è fuorviante che la tua protagonista dica (o suggerisca) che il sommergibile tornerà a galla perché è leggero – un sommergibile torna a galla perché, di base, galleggia, grazie agli spazi interni vuoti... come una barca qualsiasi. Il materiale meno denso sicuramente aiuta, eh!
Per quanto riguarda lo steampunk, diciamo che gli unici elementi del genere sono l’accenno a un oggetto meccanico (che però per quanto ne sappiamo potrebbe essere anche moderno) e i riferimenti alla regina e a un contesto sociale aristocratico e misogino. Normalmente non direi che basta per essere considerato steampunk, però com’è come non è, riesci lo stesso a creare l’atmosfera giusta, almeno per la mia percezione, quindi ti promuovo decisamente!
Sara

alexandra.fischer
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Re: Loch Express

Messaggio#6 » domenica 24 luglio 2016, 13:34

LOCH EXPRESS Di Mario Pacchiarotti L’idea del sommergibile di allumina (materiale innovativo nella tua storia) è intrigante, come pure il fatto che assomigli a una Nessie di metallo e si chiami Da Vinci, pur nel contesto vittoriano. La ragazza che lo possiede è abbastanza mattoide, peccato che Bruce non sia abbastanza forte da farla desistere (credo sia lì per quello, critica al vestiario di lei a parte, ecco dovresti calcare più su quel conflitto). La descrizione della comparsa del Da Vinci vista dai pescatori è il punto di forza del racconto (nebbia e poi apparizione del sommergibile). Punto oscuro: chi ha fra le fauci il sommergibile mostro? Lei o lui? Li mostri nel finale mentre parlano fra loro e il Da Vinci riprende la folle corsa.


Attenzione. Refuso Degluitì per deglutì.
La smetta Bruce; manca la virgola dopo smetta.

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jimjams
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Re: Loch Express

Messaggio#7 » domenica 24 luglio 2016, 23:55

maria rosaria ha scritto:Ciao Mario.
Racconto divertente, pieno di humor, che mantiene un buon ritmo grazie ai simpatici dialoghi e rallenta un poco quando viene introdotta la scena dei pescatori, ottima scena che si allaccia benissimo al tema dell’imprevisto. Il racconto riprende poi, scoppiettante, per introdurci in un simpatico finale.
Credo che il genere sia rispettato (il sommergibile è inserito in un contesto storico antecedente a quello di effettiva utilizzazione) e anche il tema.


Grazie :-) Come avevo scritto questo è il mio primissimo approccio allo steampunk e non avevo preparato nulla. L'idea del sommergibile a vapore con prestazioni avveniristiche mi è venuta subito e non ci sono stato troppo a pensare, qualche verifica storica e via...

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jimjams
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Re: Loch Express

Messaggio#8 » lunedì 25 luglio 2016, 0:00

Gabriele Macchiarella ha scritto:Ciao Jimjams
Perdonami ma il tuo racconto mi ha un po' annoiato. In fin dei conti non succede nulla che mi abbia inchiodato al pc. L'ambientazione è sicuramente Steampunk ma per il resto mi sembra che siamo decisamente fuori tema. Troppi dialoghi che non arricchiscono la trama del racconto, anzi fanno proprio il contrario. Comprendo che le 3000 battute sono un grosso handicap...per tutti, proprio per questo avrei ridotto parecchio i dialoghi, a meno che non si imposti tutto il racconto unicamente su quello, ma non mi sembra che tu abbia avuto questa intenzione.
Anche il tempo può avere influito negativamente, forse mettendoti sotto pressione, non lo metto in dubbio.
Magari lavorandoci un po' su potresti raddrizzare il tiro.

Un saluto
Gabriele


Non so, mi è venuto così e i dialoghi credo rendano bene sia i due personaggi che il contesto.
Si potrebbe scrivere in 3000 caratteri la stessa storia, contesto, rappresentazione dei personaggi? Funzionerebbe meglio? Non so, tutto sommato non mi sembra una delle cose peggiori che ho scritto.

PS
Non ero sotto pressione per il tempo, non lo sono mai.

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jimjams
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Re: Loch Express

Messaggio#9 » lunedì 25 luglio 2016, 0:13

Zebratigrata ha scritto:Ciao Mario,
racconto molto ben scritto e bella l’idea di un retroscena steampunk del mostro di Lochness.
Non mi convincono due cose però: il ‘passare in rassegna’ riferito a un paio di abiti vestiti (è un’espressione che sento più appropriata a un gruppo di elementi numeroso) e l’allumina: carina l’idea di utilizzarla, ma poi niente ‘mostro di metallo’ e ‘pareti metalliche’ perché ha proprio l’aspetto sbagliato. Oltre a questo, è fuorviante che la tua protagonista dica (o suggerisca) che il sommergibile tornerà a galla perché è leggero – un sommergibile torna a galla perché, di base, galleggia, grazie agli spazi interni vuoti... come una barca qualsiasi. Il materiale meno denso sicuramente aiuta, eh!
Per quanto riguarda lo steampunk, diciamo che gli unici elementi del genere sono l’accenno a un oggetto meccanico (che però per quanto ne sappiamo potrebbe essere anche moderno) e i riferimenti alla regina e a un contesto sociale aristocratico e misogino. Normalmente non direi che basta per essere considerato steampunk, però com’è come non è, riesci lo stesso a creare l’atmosfera giusta, almeno per la mia percezione, quindi ti promuovo decisamente!
Sara


"Passare in rassegna" mi piaceva perché si adatta bene al personaggio, puoi immaginare che abbia controllato tutto l'abbigliamento :-)
Allumina l'ho usato perché è stato il primo nome dato al metallo, e in questa deviazione ho "deciso" che fosse rimasto quel nome.
Naturalmente il sommergibile galleggia grazie alle camere, ma usando un metallo molto più leggero puoi ottenere prestazioni molto superiori (velocità etc). Questo "salta" fuori dall'acqua! eheheh
Lo steampunk per me è una novità quindi non so quanto sia centrata. Il Da Vinci è un sommergibile a vapore (ha la caldaia) con prestazioni superiori per certi versi a quelli odierni, c'è quindi quella commistione di modernità e profilo ottocentesco. L'ambientazione vittoriana è data (o ci ho provato) dai rapporti tra i due.
Insomma ho provato e non mi dispiace il risultato. Confesso però che se dovessi seguire il mio istinto navigherei per altri lidi più complessi.

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jimjams
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Re: Loch Express

Messaggio#10 » lunedì 25 luglio 2016, 0:17

alexandra.fischer ha scritto:LOCH EXPRESS Di Mario Pacchiarotti L’idea del sommergibile di allumina (materiale innovativo nella tua storia) è intrigante, come pure il fatto che assomigli a una Nessie di metallo e si chiami Da Vinci, pur nel contesto vittoriano. La ragazza che lo possiede è abbastanza mattoide, peccato che Bruce non sia abbastanza forte da farla desistere (credo sia lì per quello, critica al vestiario di lei a parte, ecco dovresti calcare più su quel conflitto). La descrizione della comparsa del Da Vinci vista dai pescatori è il punto di forza del racconto (nebbia e poi apparizione del sommergibile). Punto oscuro: chi ha fra le fauci il sommergibile mostro? Lei o lui? Li mostri nel finale mentre parlano fra loro e il Da Vinci riprende la folle corsa.


Attenzione. Refuso Degluitì per deglutì.
La smetta Bruce; manca la virgola dopo smetta.


Grazie per le segnalazione dei refusi. Si correggono subito o aspetto?
Nella mia testa la ragazza è Florence Trevelyan, e l'ho fatta pazzoide e vivacissima per rivalsa, visto che viene descritta come malinconica dagli storici.
In questo mondo parallelo insomma è una forza della natura, protetta dalla regina Vittoria e ideatrice del Da Vinci. Bruce è il disgraziato che la sovrana gli ha messo alle calcagna per controllarla e proteggerla (è una parola eheheh).

PS
Divertitevi a leggere la storia di Florence, quella vera.

greg
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Re: Loch Express

Messaggio#11 » lunedì 25 luglio 2016, 21:44

Ciao Jimjams, il tuo racconto è scritto bene e l'ambientazione è molto steampunk. Secondo me, però, ha il difetto di cominciare "già iniziato", un po' come se esistesse un'altra parte della storia che si sviluppa in un tempo precedente a all'inizio del racconto e fosse necessario conoscerla per godersi appieno la lettura. Allo stesso modo la fine mi ha lasciato in sospeso. E' una caratteristica che lo rende molto adatto a essere inserito in un racconto più lungo o addirittura in un romanzo. Probabilmente quest'impressione è data dal numero un po' eccessivo di dialoghi. Ho apprezzato che tu abbia dedicato qualche parola alla descrizione del materiale di cui è fatto il sommergibile e il termine tecnico "duttile". Sono accortezze che delineano l'anima steampunk del racconto.

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ceranu
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Re: Loch Express

Messaggio#12 » martedì 26 luglio 2016, 0:13

Ciao Maro, finalmente posso criticarti :P
Racconto un po' fiacco che da il meglio di se nell'ultimo paragrafo senza però riuscire a riscattare tutto il lavoro. Questo perché il finale si poteva intuire fin da quando l'obbiettivo passa sui pescatori. Probabilmente, se avessi tenuto nascosto al lettore il sommergibile l'effetto sorpresa avrebbe cambiato le sorti del racconto.
Sullo Steampunk non ci sono dubbi, c'è al 100%, tanto da ricordare, nella prima parte, Verne.
La scrittura è la solita precisa ed efficacie.
In conclusione: racconto senza infamia e senza lode per colpa di un ritmo non eccezionale.
Ciao e alla prossima.

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raffaele.marra
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Re: Loch Express

Messaggio#13 » martedì 26 luglio 2016, 0:27

Sicuramente si tratta di un racconto ben scritto, in cui la componente steampunk è strutturata e determinante, e ne costituisce decisamente l’aspetto più affascinante. Molto fluida ed evocatrice la prima parte, e nelle parti seguenti lo stile mantiene il proprio buon livello fino in fondo. Ciò che non mi convince del tutto è la trama che ne viene fuori. Non vedo uno sviluppo particolarmente avvincente né un finale che lasci alcun segno. Si tratta in definitiva dell’impostazione di una situazione narrativa molto ben gestita e pensata che però non si evolve. A me ricorda un po’ Jules Verne e anche un po’ Ian Fleming (“Dr. No” o, nella sua celebre trasposizione cinematografica, “Agente 007 – Licenza di uccidere”). Intendiamoci, non ritengo affatto un difetto l’essersi ispirato a qualcosa di esistente (ammesso che tu lo abbia fatto), ma il tuo racconto è penalizzato un tantino dal non essere capace di svilupparsi in maniera interessante e originale dalla situazione di partenza.

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Adry666
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Re: Loch Express

Messaggio#14 » martedì 26 luglio 2016, 16:31

Ciao Mario,

il tema steam punk mi sembra piuttosto centrato, non sono un esperto, ma mi sembra che qui ci siano tutti i parametri sull’OK )).
Sono un po’ perplesso sulla spiegazione dell’origine della leggenda del mostro di Lochness, più che altro per gli eventuali paradossi temporali …
Ci sono alcune imprecisioni che però ho visto che sono state già segnalate.

Comunque la tua storia è scritta bene e mi ha divertito leggerla.
Buona prova
Ciao
Adriano

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Re: Loch Express

Messaggio#15 » martedì 26 luglio 2016, 18:29

ceranu ha scritto:Ciao Maro, finalmente posso criticarti :P
Racconto un po' fiacco che da il meglio di se nell'ultimo paragrafo senza però riuscire a riscattare tutto il lavoro. Questo perché il finale si poteva intuire fin da quando l'obbiettivo passa sui pescatori. Probabilmente, se avessi tenuto nascosto al lettore il sommergibile l'effetto sorpresa avrebbe cambiato le sorti del racconto.
Sullo Steampunk non ci sono dubbi, c'è al 100%, tanto da ricordare, nella prima parte, Verne.
La scrittura è la solita precisa ed efficacie.
In conclusione: racconto senza infamia e senza lode per colpa di un ritmo non eccezionale.
Ciao e alla prossima.


You are welcome :-)

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Re: Loch Express

Messaggio#16 » martedì 26 luglio 2016, 18:31

greg ha scritto:Ciao Jimjams, il tuo racconto è scritto bene e l'ambientazione è molto steampunk. Secondo me, però, ha il difetto di cominciare "già iniziato", un po' come se esistesse un'altra parte della storia che si sviluppa in un tempo precedente a all'inizio del racconto e fosse necessario conoscerla per godersi appieno la lettura. Allo stesso modo la fine mi ha lasciato in sospeso. E' una caratteristica che lo rende molto adatto a essere inserito in un racconto più lungo o addirittura in un romanzo. Probabilmente quest'impressione è data dal numero un po' eccessivo di dialoghi. Ho apprezzato che tu abbia dedicato qualche parola alla descrizione del materiale di cui è fatto il sommergibile e il termine tecnico "duttile". Sono accortezze che delineano l'anima steampunk del racconto.


Grazie per il commento. Sì, non è una storia con una trama degna di tale nome, più che altro mi sono concentrato nel costruire un frammento, un'immagine, che fosse in linea con l'ambientazione richiesta. Non essendo territorio mio sono già piuttosto contento dell'effetto.

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Re: Loch Express

Messaggio#17 » martedì 26 luglio 2016, 18:35

raffaele.marra ha scritto:Sicuramente si tratta di un racconto ben scritto, in cui la componente steampunk è strutturata e determinante, e ne costituisce decisamente l’aspetto più affascinante. Molto fluida ed evocatrice la prima parte, e nelle parti seguenti lo stile mantiene il proprio buon livello fino in fondo. Ciò che non mi convince del tutto è la trama che ne viene fuori. Non vedo uno sviluppo particolarmente avvincente né un finale che lasci alcun segno. Si tratta in definitiva dell’impostazione di una situazione narrativa molto ben gestita e pensata che però non si evolve. A me ricorda un po’ Jules Verne e anche un po’ Ian Fleming (“Dr. No” o, nella sua celebre trasposizione cinematografica, “Agente 007 – Licenza di uccidere”). Intendiamoci, non ritengo affatto un difetto l’essersi ispirato a qualcosa di esistente (ammesso che tu lo abbia fatto), ma il tuo racconto è penalizzato un tantino dal non essere capace di svilupparsi in maniera interessante e originale dalla situazione di partenza.


Ciao Raffaele, anche tu batti sullo stesso punto e non posso che risponderti come ho già fatto, ammettendo che non ho tentato di costruire una "storia" ma piuttosto creando una piccola finestra. In questo caso la maggiore difficoltà per me era entrare in un clima steampunk ed è su quello che mi sono concentrato. MC in fondo è una palestra e devo dire che questa piccola sfida mi è stata utile, oltre ad avermi divertito.

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Re: Loch Express

Messaggio#18 » martedì 26 luglio 2016, 18:38

Adry666 ha scritto:Ciao Mario,

il tema steam punk mi sembra piuttosto centrato, non sono un esperto, ma mi sembra che qui ci siano tutti i parametri sull’OK )).
Sono un po’ perplesso sulla spiegazione dell’origine della leggenda del mostro di Lochness, più che altro per gli eventuali paradossi temporali …
Ci sono alcune imprecisioni che però ho visto che sono state già segnalate.

Comunque la tua storia è scritta bene e mi ha divertito leggerla.
Buona prova
Ciao
Adriano


Siamo in due a non essere esperti, io lo steampunk lo leggo volentieri ma non mi sono mai soffermato a ragionare sulle sue caratteristiche dal punto di vista di chi scrive. Questa è la prima volta.
Per quanto riguarda Loch Ness, credo che lo steampunk vada considerato sempre ucronico, quindi la mia ipotesi è che in questa particolare ucronia la leggenda sia nata così. Mi sembrava divertente :-)

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antico
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Re: Loch Express

Messaggio#19 » domenica 31 luglio 2016, 14:33

Non facilissimo commentare questo racconto. Si legge bene, ma ci si rende conto che rimane poco e che, soprattutto, la trama non è così rifinita come dovrebbe essere. In più, porti volutamente il lettore a pensare a un sommergibile quando, invece, trattasi di sorta di mostro meccanico e questo mi piace poco, anche perché a quel punto meglio sarebbe stato evitate qualunque parola per definirlo. Occhi anche al carattere della protagonista, che delinei più attraverso la definizione che ne da il protagonista che non attraverso le azioni e questo non è mai un bene. Per me un pollice ni anche se più tendente all’alto. Di sicuro va rivisto e probabilmente va anche un pelo rielaborato.

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