Giochi pericolosi - Roberto Romanelli

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Vastatio
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Giochi pericolosi - Roberto Romanelli

Messaggio#1 » giovedì 21 luglio 2016, 23:51

- Idiota, sei un idiota! - Mirco camminava spedito verso casa, il pacco legato con doppio giro di spago sotto braccio.
Ogni volta che alzava gli occhi al cielo ripeteva ad alta voce che era un idiota. Forse un po' troppo ad alta voce. Finché si trovava dalle parti dell'UPA, Ufficio Posta Aviotrasportata, la cosa gli aveva procurato solo qualche occhiataccia da emeriti sconosciuti, ma adesso era nel suo quartiere.
Il figlio dell'orologiaio gli sfrecciò a fianco, mancandolo di un soffio, il segway che sbuffava fumo nero dalla canne verticali.
- Se lo beccano i Gendarmi il padre avrà una bella multa, non che non se la possa permettere. - la voce della Signora Alluti lo sorpese da pochi centimetri dietro la nuca.
A Mirco, pronto a imprecare, andò di traverso la saliva e cominciò a tossire fino alle lacrime. La Signora Alluti fissava il suo tormento immobile, inclinando la testa a destra e sinistra.
Fottuta vecchia.
Mirco cercò con lo sguardo il Cilindro… eccolo, sulla nuca, dietro al cappelo decorato con finte piume di struzzo. La lumaca, immersa nel gel indaco, si stava contorcendo.
- Non dovrebbe usare gli Indotti DNA alla sua età. - recriminò alla fine con un filo di voce.
- Sciocchezze, siamo di un'altra pasta noi, non come voi giovinastri. E poi sono abituata all'Essenza di gatto, io e i miei dodic…
Mirco se ne andò lasciandola ai suoi ricordi. Ovvio che riuscisse sempre a spaventarlo, quella vecchia si inoculava DNA felino da chissà quanti anni, ormai era silenziosa come loro, avrebbe scommesso che il culo se lo puliva leccandolo.
Svoltò a destra e si diresse verso il portone, resistendo ai conati di vomito per l'odore delle immondizie lasciate al sole da cinque giorni.
Salì le scale fino al sesto piano e, finalmente, infilò la mano all'interno della serratura, ruotando il polso in modo che il bracciale si accoppiasse col mandrino della porta.
- Amore, sono a casa. - appoggiò il pacco a terra e cominciò a sfilare gli stivali.
- Ci hai messo un'eternità!
- Non è colpa mia se è la Settimana Ecologica ed è vietato inquinare. Sai quanto è lontano l'UPA?
- Potevi evitare di tirare sul prezzo, sei andato lungo e la consegna è finita in piena Settimana Ecologica. - la risatina maliziosa di Chiara risuonò negli ottoni del bagno - Avevo paura che non facessi in tempo per la nostra serata!
- Tranquilla, ho liberato la lumaca sulla strada, sento già l'effetto. - Mirco controllò lo stato del suo Cilindro fissato sul fianco: il gel era trasparente, il DNA completamente assorbito.
Chiara uscì nuda dal bagno, reggiseno nella destra e mutandine nella sinistra. Li lanciò via e si diresse verso di lui, braccia piegate e mani puntate verso il basso.
- Avevo paura che finisse l'effetto!
- Di nuovo la Mantide Religiosa! - Mirco si strappò la maschera che nascondeva le cicatrici dell'ultima volta che avevano fatto quel gioco - Ma me lo aspettavo e sono preparato: Lucertola, per rigenerare!
La afferrò e la gettò sul letto.
- Speriamo solo che non si stacchi nulla sul più bello!



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antico
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Re: Giochi pericolosi - Roberto Romanelli

Messaggio#2 » giovedì 21 luglio 2016, 23:52

Buooonasera Roberto! Tempo e caratteri ok, buona STEAMPUNK EDITION!

Gabriele Macchiarella
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Re: Giochi pericolosi - Roberto Romanelli

Messaggio#3 » venerdì 22 luglio 2016, 19:02

Ciao Roberto
L'ambientazione c'è tutta, sprizza Steampunk da tutti i pori...
Il tema è "Vapore, follia e imprevisti", a mio avviso nel tuo racconto non sono presenti nessuna delle tre voci.
Non riesco a capire appieno a che cosa serva assumere DNA animale, soprattutto quella vecchia che sembra sia satura di quello felino...per quale motivo? Forse andava sviluppato meglio questo aspetto.
Il finale rimane un po' in sospeso, non c'è una chiusa...un colpo di scena. Sono sicuro che se avessi avuto a disposizione un po' di tempo in più per ponderare alcuni aspetti importanti del racconto, il risultato sarebbe stato differente. Manca quel poco per farlo decollare...

Un saluto
Gabriele

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Vastatio
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Re: Giochi pericolosi - Roberto Romanelli

Messaggio#4 » venerdì 22 luglio 2016, 21:43

Ciao,

concordo con te che l'ambientazione sia poco marcata, ma ho preferito sfruttare i 3000 caratteri per sviluppare qualcosa di diverso dando al lettore solo pochi e blandi, ne convengo, indizi che potessero portarlo a identificare l'ambientazione come Steampunk "stereotipato".
Da qui le "canne verticali" del "segway" (che, per quanto moda moderna, a me ha sempre fatto steampunk come mezzo), una lumaca dentro a un cilindro con del gel, una serratura meccanica a "bracciale" e una "maschera" sul viso che è considerata "normale" (tanto da non meritare menzione da nessuno durante le fasi precedenti). Ok, avrei potuto fare qualche riferimento più esplicito, in realtà li avevo anche fatti, ma 3000 caratteri sono tiranni, e li ho tagliati via.

Per il resto troverai pochissimi dei miei racconti di facile lettura, richiedo un lettore "attivo", non lo porto per mano a fargli vedere ogni singolo fiore del giardino. Normalmente gli faccio pestare una merda e da lì deve capire che era in un prato con l'erba alta (comunque non necessariamente un giardino).

Non capisci perché spararsi DNA estraneo nella vita di tutti i giorni? Non è che "forse" quella è la "follia"?
Non vedi imprevisti? Forse farsi mangiare la faccia dalla partner durante l'amplesso o rischiare di perdere il pisello lo consideriamo "routine"?
Non vedi il "vapore"? Bravo, qui hai ragione. E' la Settimana dell'Ecologia, quindi... motori a cabone o a quel che vuoi spenti (se non temi le multe).

In ogni caso se per te son fuori tema, nessun problema.

Zebratigrata
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Re: Giochi pericolosi - Roberto Romanelli

Messaggio#5 » domenica 24 luglio 2016, 12:24

Ciao Roberto,
la prima parte del racconto è un po’ criptica, all’inizio ho avuto l’impressione di essermi persa qualcosa e ho ricominciato il racconto un paio di volte prima di arrivare circa a metà quando tutto prende un senso. Mi ha distratto soprattutto il particolare del pacco legato sotto il braccio: immaginavo un robot o almeno una qualche mutilazione che impedisse al protagonista di reggerlo.
La storia mi piace, ma mi sembra che in sostanza sia più fantascientifica che steampunk: l’UPA ha un nome evocativo in tal senso, tuttavia costruisci principalmente l’idea di un’ambientazione futuristica che per la settimana ecologica ricorre a vecchie tecnologie (tra l’altro in alcuni casi in maniera dubbia: il fumo nero del segway mi fa pensare male). Resta comunque un contesto abbastanza staccato dalla storia in sé che ruota più che altro intorno agli ‘indotti di DNA’.

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Vastatio
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Re: Giochi pericolosi - Roberto Romanelli

Messaggio#6 » domenica 24 luglio 2016, 13:05

Ciao,

L'ambientazione, o declinazione steampunk, che ho scelto è vicina a quella, se lo conosci, di Bioshock.
A dire il vero intendevo che il pacco era chiuso con lo spago... Uno dei pochi indizi che lascio per l'ambientazione.
La settimana ecologica in realtà la uso per non mostrare macchine a motore in giro. È un espediente che mi piace, ma a quanto pare non giunge come dovrebbe.
Beh, la storia gira sugli indotti di DNA, ma steampunk, fantasy, fantascienza, storico ecc sono ambientazioni in cui incastrare trame, non la storia.

alexandra.fischer
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Re: Giochi pericolosi - Roberto Romanelli

Messaggio#7 » domenica 24 luglio 2016, 13:45

GIOCHI PERICOLOSI Di Roberto Romanelli. Il tuo racconto è scritto benissimo. Si vede che hai veramente un talentaccio. Per quel che riguarda lo steampunk, lo vedo molto scarno. Sai per cosa? I dettagli vittoriani (a parte il cappello con le piume accanto al Cilindro) per questi ti suggerirei di rivedere la scena della moglie in biancheria intima (via reggiseno e slip, sì a mutandoni e corsetto, ma prendilo come un parere relativo)Capisco la Settimana Ecologica (e ti sono grata perché mi hai insegnato cos’è un segway…reso ottocentesco a vapore) e la tua scelta di usare più i dettagli insoliti (D.N.A. felino, con immagine grottesca della vecchietta che si fa la toelettatura come i suoi gatti…forse) e la lumaca nel Cilindro. Bella la scena del bracciale apri-porta.

Attenzione: dalla canne verticali (dalle)

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Vastatio
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Re: Giochi pericolosi - Roberto Romanelli

Messaggio#8 » domenica 24 luglio 2016, 14:01

Ciao,

Verissimo, la scena della moglie/compagna sarebbe in effetti più in tema con corsetto e mutandoni... Sfortunatamente non sono affatto a mio agio con le atmosfere vittoriane e dintorni e non mi era proprio venuto in mente.
Grazie.

Zebratigrata
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Re: Giochi pericolosi - Roberto Romanelli

Messaggio#9 » domenica 24 luglio 2016, 14:02

Vastatio ha scritto:Beh, la storia gira sugli indotti di DNA, ma steampunk, fantasy, fantascienza, storico ecc sono ambientazioni in cui incastrare trame, non la storia.


Sono d'accordo su questo, però credo che possano avere un peso nella storia ed essere utilizzate proficuamente, oppure restare uno sfondo abbastanza staccato. Può benissimo essere che sia soltanto una mia idea; vorrei farti qualche esempio pratico per far capire cosa intendo, ma al momento non mi viene in mente nulla di illuminante: ci penso con calma poi torno.

In tutto ciò mi sono resa conto di non aver commentato la storia in sé al di là dei vincoli steampunk: l'ho trovata piacevole e divertente, e piuttosto folle: su quella non ho nulla da criticare :-D

Bioshock non lo conosco ma è uno di quei giochi che continuano insistentemente a propormi, perciò penso che prima o poi mi deciderò a giocarlo (speravo in un bundle su steam...).

Il pacco legato sotto il braccio: ti giuro che lì per lì lo leggevo in quel modo... mi chiedo se sia un problema dovuto all'aspettativa di una determinata ambientazione.

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Vastatio
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Re: Giochi pericolosi - Roberto Romanelli

Messaggio#10 » domenica 24 luglio 2016, 15:16

@Zebratigrata
tranquilla, credo di capire cosa intendi. Riuscire a creare una storia che si incastri perfettamente nel contesto "steampunk","cyberpunk","fantasy" o "quel che vuoi" esaltandone i tratti "tipici" di quell'ambientazione è un conto, la "mia storia" può, cambiandogli l'abito, essere inserita in uno qualsiasi dei contesti sopra citati. Perché il nucleo non è DOVE si svolge, ma COSA succede.
Se il cilindro con lumaca lo sotituisci con un chip, un software, una siringa ipodermica, ipnosi o una droga il "focus della storia" non cambia.
Il resto (pacchetto con spago, cappello delal signora, UPA, segway a carbonella, serratura, maschera, settimana ecologica ecc) è la "pelle" dell'ambientazione.
Ho giocato sporco? boh, forse; ma quante delle storie di questa edizione hanno VERAMENTE bisogno di essere "Steampunk" per essere apprezzate?

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maria rosaria
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Re: Giochi pericolosi - Roberto Romanelli

Messaggio#11 » lunedì 25 luglio 2016, 15:41

Ciao Roberto.
Ho dovuto rileggere il tuo racconto più volte e non perché sia scritto male, anzi. Il problema è stato comprendere l’idea di fondo e apprezzare quindi la storia. Con un po’ di fatica ho compreso che il tutto gira intorno a questi cilindri che inoculano DNA di altre specie animali e modificano quindi il comportamento umano. Giusto? Se così è, l’idea è fantastica, peccato che compressa in tremila battute non riesca a emergere al meglio. O magari sono io che non la colgo, non so. Anche per quanto riguarda l’ambientazione steampunk non sono riuscita a vederla. L’invenzione c’è ma tutto il resto mi sa più di “normale” fantascienza.
Maria Rosaria

greg
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Re: Giochi pericolosi - Roberto Romanelli

Messaggio#12 » lunedì 25 luglio 2016, 22:45

Ciao Roberto, il tuo racconto è pieno di spunti interessanti che mi hanno incuriosito molto. Mi sarebbe piaciuto sapere di più di questo gel che contiene il DNA, ma capisco che non sia stato possibile descriverlo in modo più particolareggiato a causa della brevità imposta. E' un peccato che le caratteristiche steampunk siano poche e che quindi il racconto sembri più di fantascienza, ma è scritto bene e la lettura risulta piacevole, quindi è un difetto che passa quasi in secondo piano. Ottimo lavoro!

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Vastatio
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Re: Giochi pericolosi - Roberto Romanelli

Messaggio#13 » lunedì 25 luglio 2016, 23:20

@Maria, mi tocca rileggere spesso anche la lista della spesa, figuriamoci se poi cerco di metterci anche una trama. Comunque hai capito quello che c'era da capire (il che è un gran traguardo per la mia media). L'ambientazione steampunk ch eho usato non è esattamente quella classica, ma è più vicina a quella di Bioshock

@Greg, grazie per l'apprezzamento, in effetti piacerebbe anche a me saperne di più, temo che mi stiano somministrando quello di bradipo in segreto. Mi spiace non essere riuscito a "passare" i tratti Steampunk, ma l'ambientazione in cui si muovono, o quella ch emi immaginavo io mentre scrivevo è questa . Però, o mettevo l'ambientazione o mettevo la storia. Ho deciso di sacrificare la descrizione dell'ambientazione.

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ceranu
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Re: Giochi pericolosi - Roberto Romanelli

Messaggio#14 » martedì 26 luglio 2016, 0:14

Partiamo dal presupposto che dal mese prossimo pretenderò un prontuario allegato al racconto. Io vorrei avere una vita mia e non vorrei dover passare ore a riflettere sul significato di ogni singola parola del tuo racconto.
Parto dai dubbi:
1) A cosa serve la lumaca?
2) Cosa c'è ti steampunk nel tuo racconto.
3) Spiegami come può un mondo che non ha scoperto il silicio e tutto ciò che ne consegue parlare di manipolazione del DNA.
Questo racconto, insieme a un altro nel tuo girone, ha il merito di osare e non è poco. Non hai sfruttato l'ambientazione londinese o similari, e hai cercato di ambientarlo in un periodo storico diverso da quello a cui si ispira questo genere e te ne sono grato perché non ne potevo più.
Però ha il solito limite dei tuoi racconti: c'è molto più non detto che detto.
La chiusura è divertente.
In conclusione: 10 per l'idea, 6 per l'esecuzione e 4 per l'attinenza al genere.
Ciao

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raffaele.marra
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Re: Giochi pericolosi - Roberto Romanelli

Messaggio#15 » martedì 26 luglio 2016, 0:25

Si tratta di un racconto decisamente originale, almeno per quel che ne so io. Questa idea del DNA degli animali, declinata con la leggerezza amaramente ironica che governa il tuo racconto è l’elemento notevole della tua prova. Ammetto che qualche passaggio della storia andrebbe chiarito con maggiori particolari, che il racconto lascia qualche interrogativo qua e là, ma tutto ciò è ammissibile nella logica dei tremila caratteri del nostro gioco. Tirando le somme, direi che la prova è sicuramente positiva; il racconto probabilmente è migliorabile con un lavoro più minuzioso e sicuramente di lunga durata, ma già così risulta piacevole, originale e ben scritto.

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Vastatio
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Re: Giochi pericolosi - Roberto Romanelli

Messaggio#16 » martedì 26 luglio 2016, 13:13

@Ceranu,per il prontuario possiamo metterci d'accordo. Un bel glossario come secondo commento, basta che l'Antico non me lo conti nel limite caratteri.

Veniamo ai dubbi (cambiando l'ordine dei fattori il risultato non cambia, vero?):
3) nessuno ha mai detto che quella società sia in grado di effettuare o anche solo comprendere la ricombinazione genetica. La teoria atomica (la materia è composta di atomi) è decisamente antecedente alla COMPRENSIONE e SCOPERTA dell'atomo (e al fatto che non sia poi atomico). Non comprendere un processo non ne preclude l'uso o abuso.
Avrei potuto non usare DNA per identificare questa particolare "sostanza", ma poi mi avreste contestato che non aveva senso che assumendo spremuta di arancia ci si trasformi in arancia. Invece usando DNA avete tutti (spero) associato immediatamente (ri-spero) a questa sostanza come qualcosa che "davvero" altera in profondità le persone (avevo anche messo il magazziniere che consegnava il pacco dopato con formiche per potenziarne la forza e che si muoveva seguendo il perimetro della stanza... Tagliato tanto non si sarebbe capito che i govani si fanno di insetti e i vecchi di animali... troppo poco spazio).
1) da qui la lumaca. Non è verosimile nemmeno per me che abbiano una tecnologia per estrarre, sintetizzare e inoculare il DNA... Quindi ci pensa un organismo in natura che riesce a farlo (nella loro natura). La lumaca fa parte del "congegno" adibito allo scopo. Come lo fa? Boh. Lo fa. Lo scrivo? No. Speravo che mettendo a stretto contatto cilindro, DNA, gel e lumaca la cosa potrebbe essere accettata così come un orologio al posto del cuore o simili costruzioni steampunk (anche se qui possiamo buttarci in un biopunk?). Tanto più che nell'ambientazione steampunk che prendo a ispirazione c'è una lumaca di mare parassita che secerne un liquido (ADAM) usato per amplificare i poteri e le caratteristiche di chi lo assume.
2) cosa c'è di steampunk? Beh, dipende da cosa metti e togli dalla tua definizione di steampunk. Per me c'è un pacco postale chiuso con lo spago, l'ufficio posta aviotrasportata, cappellini aberranti, un cilindro con del gel e una lumaca per inoculare una droga, un Segway a carbone, un orologiaio ricco, una serratura meccanica strana, una maschera sul volto ritenuta "normale". Mi spiace non aver messo anche corsetto e mutandone (come suggerito da Alessandra) e forse avrei potuto sostituire mostrare le auto a caldaia ferme per la Settimana Ecologica al posto delle immondizie non ritirate (che facevano da contrasto al "non si inquina" ma lasciano nello sfacelo i quartieri "sicuramente" della popolazione meno danarosa, a mostrare che gli indotti DNA sono più che comuni)
Ma se senza esplicitare una maledetta caldaia, allora salta lo steampunk, allora mi prendo volentieri un 4 in ambientazione. Perché alla fine godo come un riccio per il 10 di idea e mi accontento del 6 per la criptica esecuzione.

@marra, ringrazio per l'apprezzamento e l'indulgenza per i caratteri a disposizione , magari qualche cosa sono riuscito a chiarirtela con la sbrodolata qui sopra.

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Adry666
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Re: Giochi pericolosi - Roberto Romanelli

Messaggio#17 » martedì 26 luglio 2016, 16:33

Ciao Roberto,

racconto simpatico, in molti punti mi ha fatto molto sorridere, forse c'è solo qualche volgarità di troppo.
Il tema secondario (follia, ecc) è centrato alla grande, invece sul genere, lo steam punk, ho qualche riserva: non son un esperto (ho letto tutto Tonani, et altri, ma non tutto lo scibile) però il tuo mi sembra più SF. Manca qualcosa a livello di “atmosfera” per definire il genere.

Una nota:
quando scrivi “…Non è colpa mia se è la Settimana Ecologica ed è vietato inquinare…” basterebbe: “Non è colpa mia se è la Settimana Ecologica”, se é la sett ecologica è ovvio che sia vietato inquinare. Anche se, sempre in ambito SP, suona stonato il tema dell’ecologia… :-)

In sintesi buona prova, mi ha convinto.
Ciao
Adriano

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Re: Giochi pericolosi - Roberto Romanelli

Messaggio#18 » martedì 26 luglio 2016, 16:50

@Adry, già la questione atmosfera non sono riuscito a centrarla/mostrarla adeguatamente.
Hai ragione per la frase, ma in origine aveva anche una coda che enfatizzava l'inutilità della stessa per Mirco un "come se facesse qualche differenza dopo 357 giorni di fumo" ... l'ho tagliata via ma ho deciso di lasciare anche quel pezzo per dare un senso di "disprezzo/dileggio".. ma in effetti difficile che passi e meglio gratatrla via.

Zebratigrata
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Re: Giochi pericolosi - Roberto Romanelli

Messaggio#19 » martedì 26 luglio 2016, 23:18

Vastatio ha scritto:@Zebratigrata
tranquilla, credo di capire cosa intendi. Riuscire a creare una storia che si incastri perfettamente nel contesto "steampunk","cyberpunk","fantasy" o "quel che vuoi" esaltandone i tratti "tipici" di quell'ambientazione è un conto, la "mia storia" può, cambiandogli l'abito, essere inserita in uno qualsiasi dei contesti sopra citati. Perché il nucleo non è DOVE si svolge, ma COSA succede.


Esatto, quella cosa lì :-D
In generale sono d'accordo con te, ci sono storie e personaggi belli al di là dell'ambientazione e 'convertibili', però in un contest con ambientazione fissata apprezzo di più chi oltre alla storia riesce a utilizzare appieno l'ambientazione. Dunque non è un'opinione generale sul racconto ma sul racconto nel contesto del contest (pun intended).

Sara

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Re: Giochi pericolosi - Roberto Romanelli

Messaggio#20 » domenica 31 luglio 2016, 16:02

Decisamente brillante nei contenuti, ma un pelo povero su fronte storia. In pratica ti limiti a una passeggiata per mostrare il mondo e all’arrivo a casa con annessa serata zumba… Si legge bene, diverte, ma non ci trovo un senso di fondo che vada oltre il cercare di stare dentro a genere e tema. Pollice ni tendente all’alto per me, vi vorrei trovare più contenuto.

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