Katorz - Evandro Straccini

Evandro
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Katorz - Evandro Straccini

Messaggio#1 » venerdì 22 luglio 2016, 0:15

La Regina Vittoria non era contenta dell'incontro con gli invasori.
Ricevette un'ambasciata dopo che Londra fu distrutta.
Incontrò l'ammiraglio della flotta marziana.
- Avete tempo un mese per arrendervi - sibilò quella specie di serpente con le gambe. - Scaduto il termine subirete il “travaglio climatico”.
Sua Maestà non non si chiese cosa fosse. Aveva poco tempo.

Un uomo dalla strana pettinatura e circondato dai suoi amati piccioni, accolse Sua Maestà.
- Mancano sette giorni! Riusciamo a opporci sì o no? - esordì la Regina.
- Mi avete preso per pazzo - rispose lo scienziato. - Tutto il mondo adora gente come Edison e Marconi. Mi avete tagliato fuori e ora che avete bisogno di me...
Deserto. Dalle sabbie spuntava una “torre energetica”, così l'aveva chiamata lo scienziato.
- E le difese? - chiese la Regina dopo avere osservato quel traliccio alto seicento metri che terminava con una sfera irta di punte.
Gli ingegneri Rudolph Diesel e Nikolaus August Otto, presentarono un treno blindato. La locomotiva aveva un mostruoso muso con tanto di zanne ritorte; i vagoni erano immense torri cannoniere.
- Katorz è protetto, Vostra Maestà - annunciò Diesel.
- L'aeronave Admiral sarà approntata entro quattro giorni - aggiunse Otto.

Una ragazzina saltò fuori dai plotoni che la Regina stava passando in rassegna. - Maestà - squittì. Verrete in cima a Katorz con me, quando arriveranno? Ci sarà da divertirsi!
Mentre udiva un richiamo all'ordine la Regina volle capire. - Signor Tesla! Cosa vuol dire ciò che ha detto quella squinternata?
- Vostra Meastà, ho discusso la tattica con il generale Smith: siamo d'accordo di non fare nulla e attendere gli invasori...

Scaduto l'ultimatum una tempesta globale scuoteva il mondo e lo distruggeva.
- Attivate Katorz! - sbraitò Tesla. - Susan! Al posto di combattimento!
La flotta aliena era sospesa sul cielo del deserto. La nave ammiraglia era un groviglio di castelli che solo Dio sapeva quale energia la muovesse.
Dal globo irto di punte posto in cima a Katorz si scatenò una tempesta di fulmini che contrastò il “travaglio climatico”.
- Perché Susan? - chiese la Regina.
- Oh! Lei è una mente sensitiva, trasmette l'energia scatenata da Katorz in ogni dove; ha il tocco della Medusa.
I marziani attaccarono Katorz. Dalla sfera metallica si aprirono delle valvole che emisero una enorme quantità di vapore che mise fuori uso le difese aliene. Le torri cannoniere del treno fortificato e l'intervento dell'aeronave Admiral completarono l'opera.

- Perché Susan non scende? - chiese la Regina, che voleva complimentarsi con lei.
Tesla accarezzava i piccioni sulla manica della giacca sporca di guano. - Lavora per me. Ora, Vostra Maestà, comunicate a tutti i governi che entro tre giorni mi riabilitino in toto, o Katorz sconvolgerà il clima. Vedete? Volevo trasmettere gratuitamente l'energia in tutto il mondo, ma chi vuole guadagnarci me lo ha impedito. Da adesso si fa come dico io. Sì, pagherete tutto. Anche l'energia, ovviamente.



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antico
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Re: Katorz - Evandro Straccini

Messaggio#2 » venerdì 22 luglio 2016, 0:19

Ciao Evandro! Felice di rivederti! Parametri tutti ok, buona STEAMPUNK EDITION!

Zebratigrata
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Re: Katorz - Evandro Straccini

Messaggio#3 » domenica 24 luglio 2016, 12:24

Ciao Evandro,
l’ambientazione steampunk ce la vedo abbastanza, ma in generale l’hai resa soprattutto con molti riferimenti a scienziati e personaggi del passato: questa tecnica crea un po’ l’effetto di un minestrone che rende il testo pesante. Essendo il racconto molto breve secondo me sarebbe stato meglio concentrarsi su meno personaggi e farli emergere di più sullo sfondo della storia.
Non è ben chiaro il funzionamento del macchinario e della bambina coi ‘superpoteri’: essendo un’ambientazione fantasiosa pseudoscientifica ci può stare benissimo l’inspiegabile, ma in questo caso la sostanza della storia sta tutta lì e se non dici qualcosa di più al lettore la sensazione è quella di un deus ex-machina piuttosto ingombrante.
Ok il tema, per me.

alexandra.fischer
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Re: Katorz - Evandro Straccini

Messaggio#4 » domenica 24 luglio 2016, 14:14

KATORZ Di Evandro Straccini Bellissimo racconto. Rispetta il tema steampunk con grande fedeltà. Mi piace l’accostamento Regina Vittoria ai marziani distruttori. Interessante che la salvezza della Terra dall’attacco marziano sia dovuta a Tesla, che tu caratterizzi molto efficacemente, a partire dai piccioni; mi piace anche la sua grinta, sa di essere stato richiamato dopo un periodo di caduta in disgrazia e ne tiene conto nel finale: farà pagare l’energia, oppure userà Katorz a fini malvagi. Sì, nella sua scelta c’entra chi vuole guadagnarci, ma io credo sia anche il fatto che gli siano stati preferiti a lungo Edison e Marconi. Tema vittoriano dello scienziato incompreso). Il macchinario Katorz è in pieno spirito steampunk (globo attraversato da fulmini, in grado di ripristinare il clima sovvertito dai marziani) ed è interessante che Tesla si faccia aiutare dalla piccola sensitiva Susan. Bello anche il treno zannuto (progettato da Diesel e Otto, nientemeno) e la torre energetica nel deserto.

Meastà : refuso per Maestà

Evandro
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Re: Katorz - Evandro Straccini

Messaggio#5 » domenica 24 luglio 2016, 16:31

Due parole per Zebratigrata:
Certo, personaggi del passato, perché lo steampunk è in primo luogo quel genere di fantascienza applicato a un ipotetico mondo ottocentesco. Per gli altri appunti farò tesoro, grazie ciao.

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maria rosaria
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Re: Katorz - Evandro Straccini

Messaggio#6 » lunedì 25 luglio 2016, 15:47

Ciao Evandro.
Molto interessante il tuo racconto incentrato sulla figura di Nikola Tesla, considerato ai suoi tempi una sorta di “scienziato pazzo”. Ottima quindi la scelta di costruirci intorno una storia che ha, a parer mio, un sapore molto steampunk e rispetta anche il tema assegnato.
Mi rimane qualche piccolo dubbio sul personaggio di Susan, la cui caratterizzazione forse è un po’ carente (mentre ti sei soffermato molto di più sulle descrizioni del macchinario).
Ma, come al solito, tremila battute sono sempre troppo poche per farci stare tutto.
Maria Rosaria

Evandro
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Re: Katorz - Evandro Straccini

Messaggio#7 » lunedì 25 luglio 2016, 16:57

Ciao Maria Rosaria, grazie del giudizio. In questa edizione di Minuti Contati sto leggendo racconti molto "disturbati" dalla stringatezza. Io con 3000 battute di solito ci scrivo il titolo dei miei romanzi... Sono un amante del barocco, della ridondanza (non intesa come ripetizione di un concetto che il lettore già sa, intendiamoci) e sto facendo una fatica mostruosa a scrivere e giudicare i racconti di Minuti Contati. tra l'altro mi sembrate tutti quanti fin troppo concentrati su tecnicismi esasperati di scrittura creativa. Ricordiamoci solo che il lettore vuole bei racconti/romanzi; l'80% dei lettori non sa nemmeno che cosa sia l'infodump, la ridondanza, lo "show don't tell" et castronerie assortite. Propongo di aprire una discussione, se l'Antico o chi per lui, vorrà, perché qui, seguendo quelle rigide regole si stanno mettendo in piedi mostri senza capo né coda, distruggendo senza pietà la creatività (che può essere raccontata e non mostrata, che può essere anche ridondante e bellissima). Adesso non assalitemi, eh?

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Andrea Partiti
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Re: Katorz - Evandro Straccini

Messaggio#8 » lunedì 25 luglio 2016, 17:40

Evandro ha scritto:Ciao Maria Rosaria, grazie del giudizio. In questa edizione di Minuti Contati sto leggendo racconti molto "disturbati" dalla stringatezza. Io con 3000 battute di solito ci scrivo il titolo dei miei romanzi... Sono un amante del barocco, della ridondanza (non intesa come ripetizione di un concetto che il lettore già sa, intendiamoci) e sto facendo una fatica mostruosa a scrivere e giudicare i racconti di Minuti Contati. tra l'altro mi sembrate tutti quanti fin troppo concentrati su tecnicismi esasperati di scrittura creativa. Ricordiamoci solo che il lettore vuole bei racconti/romanzi; l'80% dei lettori non sa nemmeno che cosa sia l'infodump, la ridondanza, lo "show don't tell" et castronerie assortite. Propongo di aprire una discussione, se l'Antico o chi per lui, vorrà, perché qui, seguendo quelle rigide regole si stanno mettendo in piedi mostri senza capo né coda, distruggendo senza pietà la creatività (che può essere raccontata e non mostrata, che può essere anche ridondante e bellissima). Adesso non assalitemi, eh?


Ti rispondo, e non vuole essere un'aggressione, voglio solo provare a spiegare come vedo io quelli che chiami tecnicismi esasperati.

Imparare a gestire la stringatezza è proprio quello che trovo utile di MC. Questo vuol dire anche scegliere racconti con un taglio che si adatti al formato, altrimenti puoi tagliare quanto ti pare ma il risultato non sarà mai soddisfacente.

Sui tecnicismi, sì, a volte qualcuno si fissa troppo su qualcosa che ha "imparato", magari in un seminario o da qualche fonte autorevole, ma le regole sono fatte per guidare in una direzione positiva e più vengono interiorizzate con la pratica e più diventa facile (e divertente) infrangerle a proprio vantaggio.
Il lettore non conosce queste regole, certo, però si rende conto di quando c'è del Brutto in quel che legge. I lettori abbastanza ingenui da non accorgersi del Brutto, sicuramente non vanno a cercare scrittori di nicchia, vanno alla Feltrinelli Village :). Le regole non sono fatte per il lettore, le regole sono fatte perché gli scrittori possano vedere in modo più oggettivo quel che producono ed evitare il suddetto Brutto.

Se io prendo un aereo, non conosco i protocolli di comunicazione per l'atterraggio, ma sono felice che il pilota li usi regolarmente, si tenga aggiornato e li ripassi se ne ha bisogno. Magari sono un viaggiatore ingenuo che non ha mai pensato ai protocolli di atterraggio, ma questo non mi impedisce di beneficiarne.
Se il pilota, dentro al suo simulatore di volo in cui impara nuovi protocolli, produrrà qualche mostro senza capo ne coda e schianterà una dozzina di aerei, da viaggiatore, posso solo esserne felice.

Se vuoi aprire un thread su "Scrittura tecnica vs Scrittura naïf" in area discussioni, sono sicuro che ci siano altri interessati al discorso, che magari non leggono questo thread.
Ultima modifica di Andrea Partiti il lunedì 25 luglio 2016, 17:56, modificato 1 volta in totale.

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maria rosaria
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Re: Katorz - Evandro Straccini

Messaggio#9 » lunedì 25 luglio 2016, 17:49

Concordo con Andrea e rispondo al tuo commento, molto stimolante, Evandro, con poche battute. Io, da quando ho appreso certi "tecnicismi" (ma ogni giorno ne scopro di nuovi...) riesco a gestire la mia creatività molto meglio di prima. ;-)
Maria Rosaria

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ceranu
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Re: Katorz - Evandro Straccini

Messaggio#10 » martedì 26 luglio 2016, 0:17

Ciao Evrando, piacere di incontrarti sul web.
Partiamo subito dai punti deboli del racconto: Come detto ad altri, non mi piace l'ambientazione londinese, abusata e stucchevole. Capisco che l genere si presta a quello, ma alla lunga annoia.
I dialoghi sono un po' ingenui. Va bene essere didascalici, ma i tuoi lo sono troppo e risultano poco credibili.
La chiusura con il voltafaccia di Tesla ha più il sapore del grottesco che del simpatico.

Ma ci sono anche dei lati positivi. Senza dubbio il tuo è uno dei racconti più Steampunk del girone (complimento che vale poco in quanto io non sono un esperto del genere, ma vale lo stesso).
In tremila battute sei riuscito a inserire una storia completa, magari hai trascurato un po' l'empatia con il lettore, ma la coperta è corta e tu hai puntato più alla trama e a me va bene.
Una buona fantasia tanto da non far storcere il naso per la sensazione di già letto che spesso si riscontra in altri lavori.

In conclusione: un racconto con alcuni pregi e molti difetti, ma che non lascia il lettore neutro.
Ciao e alla prossima.

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raffaele.marra
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Re: Katorz - Evandro Straccini

Messaggio#11 » martedì 26 luglio 2016, 0:25

Ci sono delle ottime potenzialità in questo racconto originale e ben pensato. Mi piace il riferimento diretto agli scienziati dell’epoca, e trovo divertente e avvincente il personaggio di Tesla, un ottimo protagonista per un racconto che incuriosisce e interessa. Tuttavia non tutto è positivo, a mio parere. C’è qualcosa, probabilmente nello stile, che penalizza un po’ lo scorrere del testo. Cerco di spiegarmi meglio: lo stile mi sembra un po’ superficiale, poco ricercato, privo di gusto, strettamente sufficiente a raccontare la storia. Insomma, io lo migliorerei un tantino.

greg
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Re: Katorz - Evandro Straccini

Messaggio#12 » martedì 26 luglio 2016, 14:06

Ciao Evandro, il tuo racconto è fitto di avvenimenti e forse succede addirittura troppo in pochi righi. Questo hai dei pro e dei contro. Il lato positivo è che non vi è il rischio di annoiare il lettore, ma il lato negativo è che non dai il tempo al lettore di capire bene cosa sta succedendo e quindi si genera un po' di confusione, o almeno così è stato per me. Penso però che la trama sia molto valida. Hai inoltre inserito nel racconto dei personaggi storici realmente esistiti, che è una cosa che a me piace molto e soprattutto così facendo hai potuto evitare di spiegare chi fossero i tuoi personaggi e hai evitato di spendere parole, cosa che con uno spazio così limitato è fondamentale.

Evandro
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Re: Katorz - Evandro Straccini

Messaggio#13 » martedì 26 luglio 2016, 14:33

Per Andrea e Maria Rosaria: chiusa la steampunk edition vedrò di aprire il tread come consigliato da Andrea. Magari senza arrivare a coinvolgere la scrittura naif, che ovviamente disapprovo. Vediamo se riusciamo a trovare il giusto punto di equilibrio. Ciao!

Gabriele Macchiarella
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Re: Katorz - Evandro Straccini

Messaggio#14 » martedì 26 luglio 2016, 15:20

Ciao Evandro
Direi che il tuo è proprio il classico racconto in stile Steampuk, a grandi linee, sono state rispettate anche le tematiche.
Ammetto di non essere un grosso estimatore del genere ma il tuo racconto mi è piaciuto. Tesla è la ciliegina sulla torta è il suo colpo di scena inaspettato.
Unico appunto, troppi nomi per un testo così breve. Rischi di disorientare il lettore.

Un Saluto
Gabriele

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Adry666
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Re: Katorz - Evandro Straccini

Messaggio#15 » martedì 26 luglio 2016, 16:36

Ciao Evandro,

buona prova la tua, sicuramente in tema e interessante per come affronti un personaggio difficile come “Tesla”, lo hai caratterizzato in modo interessante.
Tuttavia ci sono delle frasi che spezzano il ritmo e non permettono una lettura fluida. TI faccio alcuni esempi:
“… - Mi avete preso per pazzo - rispose lo scienziato. - Tutto il mondo adora gente come Edison e Marconi. Mi avete tagliato fuori e ora che avete bisogno di me...
Deserto. Dalle sabbie spuntava una “torre energetica”, così l'aveva chiamata lo scienziato.
- E le difese? - chiese la Regina dopo avere osservato quel traliccio alto seicento metri che terminava con una sfera irta di punte…”

Non capisco come si legano i due dialoghi con “Deserto…” Secondo me dovevi mettere la descrizione all’inizio del dialogo, o alla fine, così spezza il ritmo e fa fermare il lettore per cercare di capire (oppure dovevi mettere uno spazio, insomma così non suona bene) cosa sta succedendo.

Insomma, idea buona, ambientazione standard SP (magari cambierei qualcosa per essere più originale), stile da rivedere e correggere (ovviamente sempre a mio parere, e considerando il contesto dei 3000 caratteri).
Ciao
Adriano

Evandro
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Re: Katorz - Evandro Straccini

Messaggio#16 » martedì 26 luglio 2016, 18:12

Ciao Adriano, il racconto era venuto secondo me molto buono. Guardai il contatore e segnava 4700 caratteri. Il resto non c'è bisogno che te lo spieghi. Mi sono dovuto armare di una forbice spietata. Come del resto tutti in questa edizione cattivissima.

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Adry666
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Re: Katorz - Evandro Straccini

Messaggio#17 » mercoledì 27 luglio 2016, 17:47

Ciao Evandro,

sì, è dura tagliare, ma una delle cose "buone" di questa fatica su MC è proprio l'esercizio a scrivere un racconto sensato e leggibile con una limitazione di caratteri molto forte. Con l'allenamento si migliora, poi è chiaro che c'è chi nasce per il lungo e chi per il corto ed è difficile farsi piacere il genere contrario alla propria indole. Ma fa molto bene alle nostre "penne" :-))))

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antico
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Re: Katorz - Evandro Straccini

Messaggio#18 » domenica 31 luglio 2016, 17:08

Racconto che patisce tantissimo il numero di caratteri. Ci metti gli venti, ma ti lasci indietro i personaggi e questo provoca corto circuiti in più parti. Detto questo, genere e tema ci sono, ma al momento è un pollice ni (che non è una bocciatura, ma un semplice, personale, dato di fatto). Riguardo alla discussione che vuoi aprire, fallo pure quando vuoi, ma la mia posizione la conosci: imparare a controllare la propria scrittura vuol dire portarci a sviluppare testi che siano giusti per i limiti impostici. Limiti che spesso per un creativo arrivano dal committente, che non è solo l’editore che “dovrebbe pagarci”, ma anche chi organizza concorsi per selezionare autori che riescano a rendere al meglio e a mettersi in evidenza proprio dimostrando la propria capacità di controllo. Quoto per intero la risposta che ti ha dato Andrea Partiti. :)

Evandro
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Re: Katorz - Evandro Straccini

Messaggio#19 » domenica 31 luglio 2016, 18:59

D'accordo Antico, evito di aprire la discussione poiché voglio evitare il muro contro muro. Così non perdiamo tempo. Quello che dici tu e Andrea lo apprezzo moltissimo, ma ne fate uno stemma da lucidare sullo scudo. Siete ermetici, lasciamelo dire. La letteratura è ben lontana dall'aver sposato i criteri che sbandierate. Casomai è tutto il contrario: non ci sono limiti, né imposti né ricercati. Perciò io continuerò per la mia strada, ascoltando i vostri consigli, ma sciacquando i panni nel lungo fiume della creatività (giacché non ho committenti e scrivo quello che voglio), che non ha nulla a che vedere con i rigidi compartimenti in cui vi auto rinchiudete. I racconti che produciamo su MC non sono, secondo me, lo specchio della nostra reale capacità di scrittura; la mia no di certo. Piuttosto è un una Via Crucis che ci auto imponiamo per migliorare, come giustamente dici, ma secondo me bisogna guardare anche altre cose; e qui entro in merito del mio racconto: è steampunk al 110%, non manca proprio nulla, e mi sono lasciato indietro i personaggi perché non c'è bisogno di presentarli. Di certo non con soli 3000 caratteri. Quando conclusi il racconto il contatore segnava 4700 caratteri e piangendo mi armai di una forbice spietata. Questo non vuol dire non riuscire a produrre storie che siano irreggimentate in certi limiti, casomai vuol dire esprimere la nostra forza creativa. Io sono in grado di scrivere un romanzo a stagione, eppure, come vedi, sono qui a discutere di questa arte, a mettermi in gioco. Alla prossima dunque!, e preoccupatevi, perché tornerò con un racconto vincente (Vedila come una battuta, eh!).

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