Il caldo abbraccio di Big Clementine - Ambra Stancampiano

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AmbraStancampiano
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Il caldo abbraccio di Big Clementine - Ambra Stancampiano

Messaggio#1 » venerdì 22 luglio 2016, 1:12

CLANG! CLANG!

Il vecchio si scosse dal sopore. L’aria sapeva di fuliggine, il mucchio di carbone con cui nutriva la sua amata era sempre lì, davanti a lui il cuore di Big Clementine pulsava fiammeggiante, sotto i suoi piedi la locomotiva sferragliava come al solito.
Si alzò reggendosi alla parete per non sforzare la schiena. Gli anni passati là dentro avevano plasmato il suo corpo, rendendolo curvo ma forte e muscoloso.

CLANG! CLANG!
- Apri, vecchio! Non costringerci a sparare.
Era lui, il vecchio? Quanti anni erano passati da quando aveva incontrato Big Clementine?
BANG! BANG!
- Apri o dobbiamo farlo noi?
Chiunque ci fosse dall’altro lato, era meglio assecondarlo prima che danneggiasse le cromature della sua amata. S’avvicinò al portellone, armeggiò per qualche secondo, poi la monumentale serratura scattò e qualcuno tirò la porta verso l’esterno. Una ventata fredda penetrò all’interno e lui tossì: non era più abituato all’aria pulita.
Due figure a volto coperto entrarono e si richiusero il portellone alle spalle. Il più basso s'avvicinò al vecchio, l’altro lo teneva sotto tiro.
- Sei tu Union Jack?
Il vecchio annuì. Lo chiamavano Union Jack perché alimentando Big Clementine, che attraversava il deserto una volta la settimana, teneva uniti i due confini del paese.
- Cosa cercate? La cassaforte è in coda al treno.
- Non ci interessa il denaro, noi vogliamo te.
Il vecchio scoppiò in un gorgoglìo più simile al gracchiare d'un corvo che a una risata.
- Sono anni che non abbandono la mia amata, ma il mondo dev’essere davvero cambiato se i banditi preferiscono me ai preziosi.
Il basso si parò davanti al vecchio, strappandosi il fazzolettone dalla faccia. Jack si bloccò: quel viso aveva qualcosa di familiare. Sentì un fischio nella testa, più penetrante della voce della sua Clementine.
- Non mi riconosci, papà?
Il fischio si faceva sempre più forte, Jack portò le mani alle tempie.
- Io non ho figli, tu menti!
Il bandito lo guardò, triste.
- Sei tu che menti a te stesso, papà. Da 25 anni. Sei uscito una notte per cercare la mamma, Clementine, che si era persa. Giurasti che non saresti tornato senza di lei. E hai mantenuto la tua promessa, in un certo senso.
Un treno di ricordi si schiantò nella memoria dell’uomo, l’onda d’urto gli provocò un mancamento. Il giovane lo trattenne, speranzoso.
- Allora, ricordi?
Jack lo fissò negli occhi: erano verdi come le praterie; dentro, gli parve di vedere un se stesso più giovane rotolarsi nell’erba insieme a una ragazza pallida. Lei aveva gli stessi occhi.
Union Jack si alzò di scatto, senza badare alla schiena.
- Ti sbagli, l’unica Clementine della mia vita è questa locomotiva!
Si divincolò dalla presa e corse verso la fornace. Morì tirando un sospiro d’amore, avvinto nel caldo abbraccio di Big Clementine.
Il bandito più alto abbassò il fucile, preoccupato:
- Max, ora come facciamo a uscire?
Ma il più giovane non lo ascoltava. Fissava il cuore della locomotiva, canticchiando un motivetto triste:
- Oh my darling, oh my darling Clementine…


Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

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antico
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Re: Il caldo abbraccio di Big Clementine - Ambra Stancampiano

Messaggio#2 » venerdì 22 luglio 2016, 1:16

Malus minimo per consegna ritardata, ma ok con i caratteri! Buona STEAMPUNK EDITION, Ambra!!!

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Angela
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Re: Il caldo abbraccio di Big Clementine - Ambra Stancampiano

Messaggio#3 » sabato 23 luglio 2016, 23:28

Il caldo abbraccio di Big Clementine di Ambra Stancampiano.

Ho seguito la classifica e quindi il tuo racconto è l'ultimo che ho letto. Abituata a testi sopra la media, mi aspettavo un classico Steampunk scritto come tu sai fare, invece, mi spiace dirlo, non riconosco il tuo stile in questo testo. In genere le descrizioni che fai sono fantastiche e originali (cosa molto difficile per un autore), invece qui non ne ho trovate di particolarmente interessanti. L'idea di questa locomotiva che inizialmente ho scambiato per una donna, non è abbastanza forte e neppure la scoperta della paternità. L'incipit mi è piaciuto, ma poi il racconto è andato avanti perdendo potenza e non è riuscito a prendere quota neppure nel finale. Mi spiace perché tu sei brava e avrei voluto darti le prime posizioni, come ho fatto nelle ultime tornate.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

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Andrea Partiti
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Re: Il caldo abbraccio di Big Clementine - Ambra Stancampiano

Messaggio#4 » domenica 24 luglio 2016, 12:07

Ciao!

Il tuo è forse il racconto più "classicamente" steampunk del gruppo, ci fai vivere molto il vapore, i motori, la connessione tra uomo e tecnologia su questa ferrovia di confine che immagino in una sorta di far west steampunk. Non è così diverso da un passato reale, ma è proprio la morbosità dell'attaccamento alla macchina a fare la differenza.

Stile e ritmo impeccabili, ma non mi aspettavo di meno :p

Non mi soddisfa la coerenza dei personaggi e delle loro azioni. Il tuo Union Jack così legato alla sua locomotiva da buttarsi nella fornace per non allontanarsi... lo capisco un po', ma non colgo questo senso di urgenza e pericolo. Ha appena scoperto di avere un figlio, è così incompatibile con l'amore per la locomotiva? Perché affrettare una decisione irrevocabile?
Lo stesso il figlio, non sembra avere un movente. Ha trovato il padre, ma non è chiaro cosa voglia da lui. Vendetta per aver abbandonato la madre? Conoscerlo? "Noi vogliamo te" dà persino l'idea di un'azione di gruppo, non di una questione personale tra lui e il padre, come sarebbe naturale.

Vedo un personaggio molto potente (che ha un "sapore" simile a Brushy one string, come tipo di costruzione, anche se sono molto diversi tra loro) che però mi lascia un senso di incompiuto.

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marco.roncaccia
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Re: Il caldo abbraccio di Big Clementine - Ambra Stancampiano

Messaggio#5 » domenica 24 luglio 2016, 17:07

Ciao compagna di Malus!
Il tuo “caldo abbraccio” è pienamente steampunk. Abbiamo inoltre in quantità sufficiente vapore, follia e imprevisti. I formalisti del tema ne saranno soddisfatti. Io non sono tra questi e la cosa che ho apprezzato di più è la trama. Union Jack intrappolato, più che nella sua mente che nella locomotiva e il figlio che cerca di liberarlo e che viene a sua volta contagiato. Forse avresti potuto rendere meglio il movimento del protagonista, ciononostante considero la tua una buona prova.

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AmbraStancampiano
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Re: Il caldo abbraccio di Big Clementine - Ambra Stancampiano

Messaggio#6 » domenica 24 luglio 2016, 19:41

Ciao a tutti e grazie per i commenti!

@Andrea, credo che tu abbia un po' equivocato la vicenda: come racconta il figlio, Union Jack è uscito una notte per andare a cercare la moglie Clementine, senza però mai tornare indietro. Dopo 25 anni, il figlio lo ritrova su questa locomotiva di nome Big Clementine, che lui ama come fosse la moglie. Non ricorda nulla del passato prima di Big Clementine, e rivedere il figlio lo porta a ricordare tutto in maniera dolorosa (parlo di un treno di ricordi che si schianta sulla sua memoria, forse mi sarei dovuta preoccupare un po' più della chiarezza e un po' meno della poetica :/), al punto da portarlo a togliersi la vita. Grazie per i complimenti, in effetti Union Jack e Brushy one String sono due personaggi su cui dovrei/vorrei lavorare ancora :)

@Angela, stavolta ho sperimentato cose diverse, anche perché veniva richiesto dal genere. Mi spiace che tu non gradisca il risultato finale. Sono contenta che tu abbia confuso Big Clementine con una donna, lo ha fatto anche Union Jack ;)

@Marco grazie per la compagnia nel malus e per il commento; hai perfettamente capito dove volevo arrivare. Purtroppo il movimento (sia fisico che interiore) del protagonista ha risentito un po' della carenza di caratteri rispetto l'idea, ma sto valutando l'idea di lavorarci ancora.
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Vastatio
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Re: Il caldo abbraccio di Big Clementine - Ambra Stancampiano

Messaggio#7 » domenica 24 luglio 2016, 22:49

Ciao,

sinceramente non so cosa pensare. A livello di tema ci siamo, ma col genere è forse l'unico racconto del gruppo in cui non vedo steampunk... può una locomotiva da sola fare steampunk? sinceramente non saprei. Per me la definizione più "universale" dello steampunk è quella di Tonani credo, "un futuro arrivato prima". Nel tuo racconto non vedo nulla di tutto ciò. Vedo solo una locomotiva e un incontro di famiglia tra un padre, impazzito per aver perso la moglie, e il figlio. Un accenno alle meraviglie di queso treno e avresti portato a casa il panettone.
Sorvolando sulla questione genere, anche la storia mi sembra un po' campata per aria. Molto bella quella del marito, che perde la moglie, non la ritrova e si lega così a una locomotiva col suo nome. Il figlio bandito che va in cerca del padre? Anche fosse per caso, sembra sia una puntata di C'è Posta per Te. Non c'è sentimento in questo "figlio" (bandito?) se non, sembrerebbe, alla fine quando la stessa Big Clementine "ruba" anche lui. Allora sì, se mi trasformi Big Clementine in una sorta di "locomotiva maledetta" allora hai una storia che si solleva (almeno per me) e anche il padre può essere salito su quello stesso treno per cercare la moglie e rimanere fregato, o, esageriamo, la stessa Clementine potrebbe essere morta nello stesso modo in cui si è poi suicidato il padre (che poi sia stato omicidio o suicidio...) e da qui la maledizione.

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jimjams
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Re: Il caldo abbraccio di Big Clementine - Ambra Stancampiano

Messaggio#8 » lunedì 25 luglio 2016, 1:13

Non è male neanche questo racconto e questo mi porterà alla solita crisi nel fare la classifica. Nella storia c'è qualche forzatura, bisogna chiudere un attimo gli occhi e far finta di non vederla per godersi il racconto. Lo stile è come sempre ottimo. Credo che il rispetto di ambientazione e tema ci stia tutto.

Daniel Travis
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Re: Il caldo abbraccio di Big Clementine - Ambra Stancampiano

Messaggio#9 » lunedì 25 luglio 2016, 22:26

Ottime premesse, esecuzione altalenante. Il genere è solo accennato, ma l'unione, emotiva, uomo-macchina bilancia in parte questa aderenza parziale. Il tema c'è, lo stile non è male, ma forse per i troppi scatti il testo in sé sembra un po' un compitino a casa. Mi riesce difficile entrare emotivamente nella vicenda, e i dialoghi fin troppo "sbattuti in faccia" al lettore non aiutano. Nel complesso, comunque, una buona prova.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

Evandro
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Re: Il caldo abbraccio di Big Clementine - Ambra Stancampiano

Messaggio#10 » giovedì 28 luglio 2016, 14:16

Ciao Ambra, un buon racconto, ben scritto e scorrevole. Il tuo stile è decisamente maturo e accattivante. Neanche un errore a parere mio. Tema rispettato (il vecchio che si getta nella caldaia compie un gesto imprevisto e folle allo stesso tempo). C'è un unico grosso problema, a mio giudizio: non c'è nulla di steampunk. Ma proprio nulla. Qui c'è solo un morboso rapporto uomo-macchina, una locomotiva troppo normale per essere giudicata steampunk. Ciò mi costringe a spingere “Big Clementine” lontano dalle prime posizioni. Alla prima riga forse è più confacente “torpore” che “sopore”.

alexandra.fischer
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Re: Il caldo abbraccio di Big Clementine - Ambra Stancampiano

Messaggio#11 » venerdì 29 luglio 2016, 19:48

Racconto steampunk americaneggiante, con il tema della locomotiva (Big Clementine, il cui nome è ispirato dalla canzoncina che il giovane bandito Max canta nel finale) che assorbe l’intera vita dell’addetto alla fornace del carbone (l’uomo detto Union Jack, il quale, pur non essendo uno scienziato pazzo, è alienato al punto da non voler riconoscere il suo stesso figlio. Pur di sfuggire al peso di un amore finito male, con la madre di Max, detta appunto Clementine, sceglie il suicidio nella fornace e lascia i due banditi in un grosso guaio). Manca forse l’elemento che collega il nome della locomotiva alla scomparsa della donna (l’uomo l’ha lasciata perché lei magari si opponeva al vederlo diventare fochista?). Ottima prova (soprattutto nella descrizione della locomotiva e del lavoro del fochista).

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antico
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Re: Il caldo abbraccio di Big Clementine - Ambra Stancampiano

Messaggio#12 » domenica 31 luglio 2016, 13:30

Sì, si percepiscono fortemente i tagli che hai dovuto apportare in seguito al tuo essere arrivata “lunga”. Il racconto mi è piaciuto, ma i personaggi necessitano di più spazio e anche il contesto. Ribadisco che, però, dovendo tagliare hai operato le scelte giuste riuscendo a mantenere una certa chiarezza nella storia, cosa che, per esempio, non è purtroppo riuscita a Polly. Pollice ni tendente all’alto per me e un invito a ripresentarlo nella sua giusta versione nel prossimo Laboratorio.

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