Lista racconti finalisti e classifiche delle GUEST!

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Eccoci alla FASE FINALE della ALL STARS EDITION!

Ora è il turno delle guest star Emanuela Valentini, Dario Tonani, Roberto Cera e Augusto Chiarle di leggere, commentare e classificare i NOVE racconti finalisti. Le classifiche delle quattro guest, postate di seguito a questo messaggio, verranno sommate per generare la classifica finale dell'edizione!

Ecco i racconti finalisti già tutti pubblicati sulla Vetrina di Minuti Contati!

Il criminale nato, di Valter Carignano
Emissioni, di Manuel Piredda
Tic-tac, di Alexia Bianchini
I riflessi negli occhi tuoi, di Chiara Rufino
Tocca a te, di Riccardo Rossi
L'ultima riparazione, di Andrea Partiti
Ki, di Sara Tirabassi
L'incidente, di Diego Ducoli
"Lisa", di Adriano Muzzi

IN BOCCA ALLE GUEST A TUTTI!!!

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Ecco a voi la prima classifica di una guest ed è quella di EMANUELA VALENTINI!

1. KI
2. EMISSIONI
3. TIC-TAC
4. L'ULTIMA RIPARAZIONE
5. I RIFLESSI NEGLI OCCHI TUOI
6. IL CRIMINALE NATO
7. TOCCA A TE
8. LISA
9. L'INCIDENTE

Tic-tac
Prosa discreta migliorabile con approfondimento temi trattati, un po' superficiale l'approccio alle macchine/congegni/motori, il fulcro dello steampunk.

Emissioni
Molto interessante l'idea di base che ricorda molto le macchine senzienti di Tonani. Tutt'altro che approssimativo, purtroppo perde posizioni a causa della prosa poco curata e della chiusura di alcuni periodi in maniera brusca e superficiale rispetto al mood del narrato. Discrete le descrizioni dell'ambiente. Il tutto è assolutamente migliorabile con la dovuta attenzione alla sintassi e alla scelta dei tempi verbali: a mio avviso un racconto come questo sarebbe più efficace scritto in prima persona. Occhio alla punteggiatura.

Il criminale nato
Di difficile comprensione. Testo frettoloso. Poco chiare le dinamiche che portano dalla scena della seduta spiritica all'omicidio in seguito a possessione demoniaca. Immagino che con una più accurata gestione del ritmo narrativo, dando la giusta importanza a ciascun momento, la storia sarebbe più godibile.

L'incidente
Approssimativo per essere un racconto steampunk. Pieno di errori grammaticali e di battitura. Poca cura nei dialoghi che risultano sciatti e superficiali rispetto al dramma che si sta consumando nella scena. Poco chiara la dinamica degli impianti meccanici, uno su tutti la caldaia al posto di cosa? Apparato digerente? L'ironia presente nel testo sarebbe stata maggiormente apprezzata ed efficace se quest'ultimo fosse stato più curato e approfondito nella forma. Inoltre un racconto per intero composto da dialoghi risulta poco coinvolgente: è necessario arricchirlo di parti narrate, anche brevi, ma che facciano intuire almeno la presenza di un narratore oltre al fatto che sarebbero utilissime per dare spessore al testo.

Lisa
"Lo skyline era un susseguirsi di grattacieli, dirigibili e mongolfiere" è il modo peggiore di caratterizzare un'ambientazione. È come liquidare un intero mondo in tre parole che alla fine non dicono nulla e soprattutto evoca una concezione stereotipata del genere che invece ha bisogno di visioni sempre nuove e interpretazioni personali. La potenza dello steampunk sta nei dettagli non nelle macro descrizioni generiche come anche la descrizione sommaria del conducente. Il finale sarebbe stato d'impatto se approfondito leggermente magari non usando la parola "bomba" in corsivo ma descrivendo le sensazioni di Lisa mentre sta per lanciarsi e le reazioni della gente che assiste.

Ki
Molto bello l'incipit. Molto bello tutto. Complimenti, nulla da dire.

I riflessi negli occhi tuoi
Molto carina la trovata. Il racconto tecnicamente risente della fretta. Migliorabile ma godibile.

L'ultima riparazione
Il racconto non è male. Tutta la prima parte è d'impatto e funziona: fa venire voglia di continuare e sapere come capitola. Il finale però delude le aspettative perché frettoloso e risolto senza dare modo a chi legge di capire bene cosa stia accadendo.

Tocca a te
La punteggiatura è tutta sbagliata; "...in giacca e pantaloni, con gli occhi, fissi nel vuoto" non ha senso e così per tutta la durata del raccontino. Anche la trametta risente di poca cura: non si capisce dove si voglia andare a parare e la lettura sul finale delude.

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Ed ecco la seconda guest classifica di questa STEAMPUNK EDITION e oggi tocca a quella di Dario Tonani!

NOTA BENE: come da sua abitudine, Dario ha assegnato dei voti e risulterebbero alcuni parimerito. Minuti Contati risolve simili questioni, ormai storicamente, privilegiando il tempo di consegna.

Eccola!

1) Lisa (voto 8, orario consegna 00.14)
Storia visionaria, immaginazione potente, ottime descrizioni. Una distopia che lascia il segno negli scorci che offre al lettore. Molto ben delineata la protagonista: rivoluzionaria, ribelle, seme di utopia.
2) Il criminale nato (voto 8, orario consegna 00.53)
Un racconto molto bene strutturato: in pista di rullaggio fino a metà, poi il decollo verso il finale sorprendente. Una storia intessuta con una certa maestria, che amalgama molto bene dialoghi, descrizioni e immagini portentose lasciate solo intuire.
3) Tic-tac (voto 7,5, orario consegna 23.37)
Ottimo dominio dello stile e lodevole “profilazione” dei personaggi. Un’unica scena statica, a cavallo tra presente e passato. Un finale ben congegnato e collegato con l’incipit. Steampunk quanto basta.
4) Emissioni (voto 7,5, orario consegna 23.51)
Brillante, molto ben scritto e originale. Il parto singolare e sofferto di una creatura ibrida. Un racconto giocato attorno a descrizioni potenti e visionarie, che si scioglie nel finale, forse intuibile già a metà storia, ma ugualmente suggestivo.
5) L’incidente (voto 7+)
Brillante, simpatico, brioso: nella migliore tradizione steampunk. Non originalissimo, ma con un’ironia che riesce a riscattare nel finale tutta la storia. Scritto con una certa padronanza dello stile.
6) Tocca a te (voto 7)
Il brio di una storia può ridursi anche a una riga, a un finale che riscatta pure le atmosfere più cupe. Qui le proporzioni sono un po’ sbilanciate, ma l’effetto tutto sommato segue le “premesse”. Ed è decisamente simpatico.
7) I riflessi negli occhi tuoi (voto 6,5, orario consegna 00.07)
Idea abbastanza curiosa, sorretta da una trama che non lascia trapelare l’epilogo con il colpo di scena. Una storia che si nutre di piccoli gesti e di attese, di dettagli d’atmosfera e di illusorie liberazioni. Nello spirito dello steampunk giocoso…
8) Ki (voto 6,5, orario consegna 00.30)
Buona scrittura. Anche se l’idea di base non è originalissima, il finale è visionario e molto suggestivo. Incipit decisamente intrigante, molto ben resa l’atmosfera dei dialoghi. Un po’ lento forse, ma preparatorio per l’immagine conclusiva.
9) L’ultima riparazione (voto 6+)
Una storia che rimane un po’ sospesa: forse l’idea di base è un po’ fragile e stenta soprattutto nel finale. Peccato, perché il dialogo su cui si fonda la prima parte è credibile e abbastanza ben strutturato.

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E siamo alla terza GUEST CLASSIFICA ed è quella di ROBERTO CERA!

NB: Roberto mi aveva chiesto se fosse possibile mettere i primi due racconti entrambi al primo posto e gli ho risposto di no, di conseguenza ha operato una scelta.

1) L'incidente
2) Ki
3) Il criminale nato
4) I riflessi negli occhi tuoi
5) Tocca a te
6) Tic-tac
7) Emissioni
8) Lisa
9) L'ultima riparazione


Tic tac
Interessanti atmosfere con un crescendo che purtroppo culmina in un finale molto affrettato. L'idea della creatura non è nuova ma nel complesso interessante.

Emissioni
Bello lo stile narrativo e le elaborate descrizioni. Troppo similie a Matrix ma nel complesso potrebbe essere un buon punto di partenza per un lavoro più ampio

Il criminale nato
Storia intrigante e con un finale davvero valido. L'unione di due figure cardine del periodo lo rende un racconto che rappresenta bene alcuni dei punti essenziali del genere

L'incidente
I classici stereotipi del racconto steam sono ben delineati, il finale spassosamente punk lo rende un piccolo ingranaggio dorato.

Lisa
Ambientazione interessante e storia con un risvolto sociale. Avrei preferito una maggiore attenzione ad alcuni termini che, probabilmente, avrebbero reso il racconto più “d'epoca”.

KI
In genere unire mondi così diversi è un rischio ma questa volta il risultato è davvero bello. Fantastici i dialoghi che fanno trasparire il carattere deciso del Giappone faudale. Da sviluppare.

I riflessi negli occhi tuoi
Ottima unione di Punk e un pizzico di vapore. L'unione di scienza e superstizione assume qui un aspetto davvero totalmente nuovo coniugando i due mondi in maniera credibile e soprattutto originale.

L'ultima riparazione
Racconto poco chiaro e un po' confusionario. Non sono riuscito ad immergermi nel mondo descritto e nel complesso trovo che sia da rivedere e sviluppare prestando maggiore attenzione a una serie di dettagli.

Tocca a te
La descrizione dell'ambientazione è forse una delle migliori di questa edizione con oggetti che benchè surreali risultano perfettamente credibili. L'incipit non mi convince molto ma il finale è in grado di far scendere una lacrimuccia d'olio anche agli automi più duri, unica pecca, trama inconsistente

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Ed eccoci all'ultima GUEST CLASSIFICA e al nostro mitico Augusto Chiarle!
Per l'occasione non calcolerò la CLASSIFICA GENERALE (e anzi ho eliminato anche le parziali calcolate dopo ogni precedente classifica), questo perchè dovrete attendere solo fino a domani per averla in via ufficiale e non volevo svelare già tutto subito.

1) Emissioni
Punti di forza: Idea originale, le descrizioni sono vivide. Spunti di miglioramento: è indubbiamente un racconto ma sembra una scena iniziale volta a chiedere a gran voce di diventare un’opera più lunga, una sorta di “Machinarium” in versione steam, o forse un racconto meno breve che potrebbe stare in una antologia dedicata a "Mondo9". Per favore, scrivila/o perché la/lo voglio leggere.

2) L’incidente
Punti di forza: l’ironia. “Una signorina per bene non fa certe cose!” mi ha conquistato, così come il finale. Spunti di miglioramento: troppo dialogo, lo sfondo del racconto finisce per essere sacrificato, è bianco. E’ il mio gusto personale, non amo particolarmente i racconti “tutto dialogo”. Un paio di descrizioni qua e là a pennellare il fondale dell’azione e sarebbe perfetto.

3) Tic-Tac
Mi è piaciuto. Punti di forza: l’idea è sviluppata bene, racconta una storia completa nonostante la brevità richiesta. Spunti di miglioramento: attenzione a qualche “mio” di troppo (ma può capitare), il finale è davvero buono ma forse è un po’ troppo lasciato in sospeso che si tratti di una creatura meccanica? Comunque giudizio positivo.

4) Lisa
Punti di forza: l’ambiente viene dipinto bene, è dettagliato. L’ambiente dell’azione è chiaro e definito anche con poche parole. L’idea di un’ambientalista suicida va bene, ci sta. Spunti di miglioramento: il racconto si regge da sé ed è scritto bene, forse l’unica cosa è che entra proprio per un capello nel tema, tuttavia lo steampunk è un ambito vasto e non va fuori tema, quindi non è una vera critica.

5) Ki
Punti di forza: l’ambientazione orientale, l’idea di rivedere un episodio storico in versione steam. Spunti di miglioramento: avrei sottolineato un po’ di più l’idea dei samurai artificiali. Il potenziale c’è eccome ma il voler inserire a tutti i costi la sorpresa nel finale forse svia leggermente il lettore e lo porta a pensare si tratti di un evento storico. Data la brevità è perdonabile e il racconto si regge, eppure avrei sacrificato un po’ di questo effetto sorpresa per dirottarlo sull’ambientazione, renderla più vivida. Ciò avrebbe chiesto di avere un nuovo finale a effetto, probabilmente, ma si poteva fare e il racconto (che mi è piaciuto) sarebbe decollato verso la vetta.

6) I riflessi nei tuoi occhi
Punti di forza: un’idea alla “Sweeney Todd” ben costruita, il mondo dove sono tutti cinicamente cattivi, molto XIX secolo, mi piace. Spunti di miglioramento: un refuso proprio nella frase finale: “tornerà tanto, lo fanno tutti…” Immagino sarebbe dovuto essere “Tornerà: tanto lo fanno tutti…” Se io fossi un acquirente ci sarebbe un problema, se io fossi un editor no. C’è una sequenza Ragazzo/ragazza troppo ravvicinati. La velocità del concorso rende scusabile queste sviste (e poi io sono il principe dei refusi, nonostante sia paranoico a riguardo, quindi non sono proprio adatto a fare la morale su essi).

7) L’ultima riparazione
Punti di forza: l’idea dell’uomo che si sacrifica per il bambino. La città con la gente che sta nei tunnel a raccogliere rottami (cosa peraltro piuttosto vera per la Londra vittoriana).
Spunti di miglioramento: non sono un fan dei racconti “tutto dialogo”. Se fossimo a teatro sarebbero attori nudi su fondo bianco che parlano tra loro. Ma anche così vanno vestiti e il fondale almeno minimalisticamente arredato. Qui avviene dopo la metà del racconto, finalmente elevandolo. Eppure se venissero introdotti prima e magari il lunghissimo dialogo iniziale non fosse solo tra voci nel buio, il racconto ne trarrebbe vantaggio. Non è esattamente chiaro, però, perché “annuisca per confermare l’accusa”. Non è necessario, anche volendosi sacrificare per salvare il bambino, negare prenderebbe tempo.

8) Il criminale nato
Punti di forza: l’idea di creare un Lombroso… Ombroso… E non solo quella. Spunti di miglioramento: c’è molta carne al fuoco. Apprezzo che siano stati inseriti riferimenti a Torino, città peraltro che certamente si presta al genere, ma disperdono un po’ l’attenzione dal focus della storia e fanno un po’ guida turistica. Andrebbero bene se l’opera fosse più lunga, perché aiuterebbero a focalizzare certe zone a chi non le conosce (e ci si dovrà abituare), ma in un racconto così breve più che i nomi delle vie sarebbero meglio riferimenti più sensoriali.

9) Tocca a te
Punti di forza: l’idea di non puntare sull’avventura rende il racconto originale.
Spunti di miglioramento: c’è qualche refuso. Ma ci sta, andavano consegnati in fretta per il concorso. “con gli occhi, fissi nel vuoto”, quella virgola è perniciosa. “con una fessura e una tastiera, e una…” con una fessura, una tastiera e una…” La condizione a troppe “e” viene ripetuta “di giocattoli e passatempi, e si era…” “di giocattoli e passatempi. Si era tenuto sempre…” Poi io sono maestro nell’arte dei refusi, sebbene sia paranoico a riguardo me ne sfugge sempre qualcuno. Però volendo fare l’avocado del diavolo (frutto tropicale odioso) il racconto è leggermente debole, non si capisce bene perché lui porti fuori il nonno (dimostrando di avere cuore) ma lo lasci in condizioni igieniche simili (denotando una strana indifferenza verso un fattore essenziale).