Accesso alla beta - Roberto Romanelli

Sfida il BOSS Marco Roncaccia e i suoi SPONSOR Daniele Picciuti, Simone Lega e Alberto Buchi.
I primi 9 entreranno a far parte di un e-book marchiato Minuti Contati.
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Accesso alla beta - Roberto Romanelli

Messaggio#1 » mercoledì 31 agosto 2016, 13:45

Quanto tempo è passato da quando è cominciato tutto?
La mano scivola nella tasca a cercare il cellulare, ma ti fermi appena sfiori la plastica. Non vuoi guardarlo.
Cazzo, se non vuoi!
Ti alzi e cammini fino alla finestra, cercando di ignorare tutto quello che la separa dalla poltrona su cui ti eri seduto: urti qualcosa col piede, non importa, sai cos’è e tiri dritto.
Guardi fuori: un piccolo cortile, una altalena legata al ramo di albero, uno scivolo in plastica e una bicicletta viola con le rotelle. L’altalena è l’unica cosa che hai visto muovere nelle ultime ore.
Il cellulare vibra. Merda!
Lo estrai dalla tasca facendo attenzione a non staccarlo dal power bank a cui è collegato, in casa manca l’elettricità e non hai trovato l’interruttore generale, passi l’indice sul sensore di impronte e lo schermo si sblocca.

02 giorni 08 ore 00 minuti

Preda livello 7
nuovo livello tra 8 ore

Cacciatore livello 1
Obbiettivi Cacciatore completati 2/3
(clicca per lista obiettivi)

NUOVO LIVELLO PREDA RAGGIUNTO!
(clicca per informazioni)



***

“Ma sì, è tipo quel gioco dove vai in giro per la città a fare foto nei vari posti per dimostrare che sei arrivato, solo che questo è più interattivo, certe volte ti chiede di essere in tre, di aspettare una certa ora o di andarci a piedi piuttosto che in bici. Provalo, al massimo lo disinstalli”.

E come per la maggior parte dei giochi che ti consigliava Mario l’hai scaricato, ti sei loggato usando il tuo account Facebook e ci hai anche giocato per qualche settimana. Più uno stimolo ad uscire e fare qualcosa di diverso dal solito tran tran quotidiano.
Quello che non hai fatto, che non fai mai, è leggere le condizioni che avevi accettato spuntando la casellina al momento della registrazione.

***

Il telefono vibra. Eccone un altro che non legge i disclaimer in arrivo. Ormai hai imparato a distinguere il genere di notifica dalla durata della vibrazione. Quelle veramente importanti, quelle che DEVI leggere, ti trasformano la tasca in una centrifuga fino a quando non sblocchi il telefono e le leggi. Fino ad ora ne hai ricevute due, indicavano una manutenzione del sistema di calcolo degli obbiettivi.
Non significa che il gioco si fermi, ma solo che, finché il sistema di calcolo non riprende a funzionare, eventuali traguardi non saranno considerati validi.
E tu sei fermo al primo livello di cacciatore, perché dopo TROVA UNA PROTEZIONE (fotografare il codice a barre) e TROVA UN’ARMA (fotografare il codice a barre), ti sei fermato a UCCIDI UNA PREDA (fotografare il codice a barre).
Già, qui tutto ha un codice a barre: il casco da ciclista che hai in testa, la spranga, sostituita poi da un coltellaccio da cucina, e anche tu. A dire il vero ne hai più di uno, in varie parti del corpo.
Il secondo giorno hai capito il motivo: in una pineta hai trovato le braccia e le gambe di qualcuno disposte a croce, coi codici a barre in vista e ripuliti da sangue e terra.
Il corpo era pochi metri più avanti, legato con una corda a un albero, da un taglio di sbieco sull’addome qualcuno aveva tirato fuori gli intestini per scrivere Forza Lazio.
UCCIDI UNA PREDA. Gli obbiettivi ai livelli alti diventano parecchio fantasiosi o forse erano i giocatori a farsi prendere la mano?
UCCIDI UNA PREDA.
Hai contribuito con una abbondante scarica di vomito all’opera d’arte e sei scappato piangendo. Come si fa a uccidere una persona in quel modo?

***

Ormai è tardi, devi muoverti, quella casa non è più sicura.
Ti giri per allontanarti dalla finestra ma un’ombra ti sbarra la strada. Due mani ti afferrano la gola e sollevano, senza sforzo, i tuoi scarsi settanta chili bagnati. Cominci a scalciare, ma colpisci solo qualcosa di duro, cerchi allora di afferrare le braccia del bestione ma sono due tronchi di muscoli.

- Che bello scricciolo ho trovato. Mi aspettavo due cadaveri, speravo vi foste ammazzati a vicenda.

L’alito fetido ti raggiunge insieme agli sputi, speri che arrivi quella scarica di adrenalina che nei film permette all’eroe di ribaltare la situazione, ma le uniche cose di cui sei consapevole sono la morsa alla gola e che ti sei pisciato addosso.
Poi le mani lasciano la presa, un fiotto di sangue caldo ti investe e riesci a scorgere lo scintillio di una lama che esce ed entra dal collo del tuo assalitore.
Cadete entrambi per terra.
Atterri sul cadavere della ragazza che hai ricoperto con un lenzuolo e accuratamente evitato per tutto questo tempo. Il suo prosperoso davanzale ti fa da cuscino ed eviti di sbattere la testa a terra, ma rimani schiacciato come un wurstel tra i due corpi. Il sangue continua ad uscire dalla ferita del tizio sopra di te, trasformando il tutto in un macabro Mc Bacon al ketchup. Senti la presa sulla realtà vacillare. Stai per impazzire e non ti sembra nemmeno un brutto epilogo vista la situazione di merda e che, a breve, farai la stessa fine delle tue fette di pane.

- Porca puttana, quanto pesa sto stronzo! - Il tuo paradiso viene interrotto dalle imprecazioni di Ronald Mc Donald, che sta facendo rotolare via l’orso che ti schiaccia. Quando il corpo rotola al tuo fianco l’ultima cosa che ti aspetti di vedere è lui che ti porge la mano per aiutarti ad alzare, ma in quel momento lo sguardo ti cade sulla fontanella di sangue che zampilla dalla carotide recisa e quel poco di adrenalina che ti sosteneva evapora. Svieni approfittando di nuovo del tuo cuscino di carne.

- Forza, bell’addormentato, non è tempo per la nanna.

Una sberla ti riporta alla realtà, fai appena in tempo a sollevare la mano per fermare la seconda. Sei ancora sdraiato a terra sul cadavere della ragazza, schizzi in piedi e quasi dai un testata al tuo salvatore che sta perquisendo il corpo del tuo assalitore.

- Fai attenzione, che cazzo! Non male la tua idea di usare l’ombra di un cadavere, ma non funziona a lungo, devi spostarti più rapidamente.

Ti allontani da lui ed estrai il coltello da cucina, chiedendoti perché non l’hai tirato fuori per difenderti durante l’attacco di poco fa. Lui ti guarda con commiserazione, mentre infila in una delle tante tasche del giubbotto da militare due power bank trovati sul cadavere.

- Non essere idiota, se avessi voluto ammazzarti non credi che lo avrei già fatto?
- Forse stai solo aspettando il nuovo obiettivo.
Ride.
- Allora non sei completamente stupido - si alza in piedi e ti fissa, al fianco ha una pistola e una accetta, nessuna traccia della lama con cui ha ucciso poco fa - ma sei fuori strada. Io non sono un cacciatore.

Lo guardi scettico, proprio mentre estrae il suo cellulare e scansiona il codice a barre sul polso del cadavere. Poi punta il cellulare verso di te, quando si rende conto che non sai di cosa stia parlando allarga le braccia sconsolato.

- Oh cazzo, ma da dove esci? Sono un guardiano!

E niente, continui a fissarlo con il coltello puntato verso di lui e senza la minima idea di cosa sia un guardiano.

- Oh merda, mi è capitato un niubbo. Sei appena arrivato? Non hai seguito il tutorial?
- Tutorial? - riesci a balbettare.
- Ma sì, quando passi al secondo livello di cacciatore ti chiede cosa vuoi diventare, se guardiano o continuare come cacciatore.
- Io non sono ancora…
- Ah, quindi quella sotto il lenzuolo non l’hai ammazzata te? Vabbé senti, facciamo così, il prossimo che capita lo ammazzi tu, così poi possiamo continuare assieme. Adesso dammi il polso che devo registrare che ti ho salvato, o non passo l’obbiettivo.

Lo guardi esterrefatto, ma se ti avesse voluto ammazzare in effetti non si sarebbe preso la briga di risvegliarti. Abbassi il coltello, poi ti torna in mente la pineta e ti rimetti in guardia: forse ha solo un obiettivo artistico.

- Oh cristo, qui non ne usciamo più, e sta scadendo il tempo.

Gira verso di te lo schermo del suo cellulare:

GUARDIANO LIVELLO 8
obiettivi completati 8/9

SALVA UNA PREDA ALL’ULTIMO MINUTO
[1/2] codice a barre cacciatore: OK
[2/2] codice a barre preda (viva e consenziente): 97 secondi


Fissi le scritte sullo schermo mentre lui ti guarda. Poi cedi e allunghi il polso. La fotocamera inquadra il tuo codice, poi il suo cellulare vibra e legge in silenzio per qualche secondo e comincia a girare tra le opzioni.

- Grazie, - riesci a dire nel totale imbarazzo - senti, tu sai perché siamo qui. Io in tre giorni non…

Smette di fissare il telefono e ti guarda sgranando gli occhi.

- Tre giorni? Ma come cazzo... - ritorna a cliccare sul telefono - … oh merda! sei una preda di 7° livello! - torna a fissarti incredulo - Ma se ti sei appena pisciato addosso. Come diavolo hai fatto a sopravvivere tutto questo tempo?

Non sai cosa rispondere, anche perché, ora che te l’ha ricordato, l’odore di piscio e i pantaloni bagnati sono in cima alle tue priorità.

- Senti, forse in qualche camera trovo dei pantaloni della mia taglia. Discutiamo appena torno.
- Ma tu sei tutto scemo, sei come un faro per i cacciatori e… - si ferma fissando lo schermo del telefono - … ma cosa sei, un bug? Adesso risulti morto. Fammi vedere il tuo telefono.

Con movenze da circo per non sporcarti recuperi il telefono, adesso non riesci veramente più a sopportare di continuare una conversazione con le mutande bagnate, e glielo passi dopo averlo sbloccato.

- Ok, mi fido, guarda quello che devi, ma intanto io vado a cercare un ricambio. Ci metto un attimo.

Ti guarda dall’alto in basso, scettico, poi afferra il telefono e comincia ad armeggiare. Tu ti fiondi nella camera da letto e inizi a rovistare tra cassetti e armadi, là dove ricordavi di aver visto indumenti da uomo. Quando torni il tuo telefono è sul tavolino, mentre lui ha tolto il lenzuolo dalla ragazza e sta acquisendo il suo codice a barre da un seno. Distogli lo sguardo dal corpo seminudo della poveretta e dai segni delle coltellate allo stomaco.

- Lo stronzo l’ha violentata, anche se non so dirti se prima, dopo o mentre la ammazzava. Comunque era una cacciatrice pure lei. Piuttosto bravina a giudicare dai dati. - Si alza e ti fissa. - Immagino che tu non hai mai pensato di controllare i dati dei cadaveri: il tuo archivio è vuoto.

Recuperi stizzito il cellulare, lo schermo mostra il riepilogo dei tuoi dati

SILVIO MARTE

TEMPO DI GIOCO BASE: 19 giorni
ACCESSO PROGRAMMA BETA: richiesto e accettato

TALENTI SPECIALI
(in beta)

DOPPIA DIAGNOSI
GUIDARE ARTICOLATI
ARMI BIANCHE



- Sei un paraculato, hai un DOPPIA DIAGNOSI dall’inizio. Ma vedo che non sai di cosa parlo, cliccaci sopra.

Esegui e una finestra di informazioni si sovrappone alla schermata.

DOPPIA DIAGNOSI:
qualsiasi tentativo di analisi attraverso le funzioni remote darà sempre risultati differenti.

- Se lo sommi ai vari limiti del sistema di gioco, su una preda, è sbilanciato. Non si possono chiedere due analisi della stessa zona troppo ravvicinate e un cacciatore non può tracciare i bersagli a corto raggio. Se te ne stai zitto e muto è probabile che ti considera già morto o non più in zona.

Adesso cominci a capire come hai fatto a sopravvivere fino ad ora, senza conoscere le regole. Certo che avere l’illuminazione da un saccente cafone ti fa girare le scatole. Rimane però la domanda più grande, ti secca, ma devi farla.

- Ok, sono paraculato, ma perché sono qui, tu lo sai?
- Beh, hai chiesto di far parte del programma della beta e devi essere stato estratto dopo un’analisi del tuo profilo, come me e gli altri.
- Programma beta un cazzo, il gioco originale chiedeva di fare foto in città, non di… ammazzare la gente!
- Gente, oddio, ma tu lo sai chi era la tettona senza mutande lì per terra? - ti fissa con occhi di ghiaccio - Una vegana! E il tizio che ti stava strizzando la gola come uno straccio? Ruspe e foto di gattini. Che poi mi chiedo quanta verdura deve aver mangiato per farsi venire quelle due bocce.

Rimani a bocca aperta, prendi il tuo cellulare e scansioni il codice a barre sul polso della ragazza

CARLA XXXXXXXXXX

CACCIATORE LIVELLO 6
UCCISA da [elemento non in archivio]

tag: VEGANA, OMEOPATIA, ANTIVAX

- Ci hanno dato finalmente il modo di liberarci una volta per tutte di tutta questa gentaglia che infesta l’Italia. Se guardi bene il logo del gioco e prendi solo le righe bianche, girandole, sono chiaramente squadra e compasso. Il programma beta è un figata colossale.

Smette di parlare e ti fissa sorridendo, mentre tu cerchi di capire come il rombo bianco al centro del logo del gioco possa essere considerato il simbolo della Massoneria. Alla fine si gira e comincia a riempire uno zaino con il mucchietto di roba che ha trovato addosso a “ruspe e gattini”.

- Peccato che i tag compaiono solo da morti. Chissà tu cosa sei.

Mentre fissi la sua schiena si tira su le maniche, mostrando sul braccio il tatuaggio di un cuore biancoceleste. Estrai fulmineo il coltello e glielo pianti tra le costole mirando al cuore, ancora e ancora e ancora.
Mentre rantola, riverso a terra in una pozza di sangue, fissi compiaciuto il suo tormento, poi ti chini e scansioni il codice a barre sul collo.

- Che tu non abbia… che ti consideri… che i tag compaiano… capra! Sono un Grammarnazi.

Il tuo cellulare vibra.
MARCO YYYYYYYYYYYY
PRIMA UCCISIONE

tag: COMPLOTTI, ULTRASLAZIO,MASSONERIA


CACCIATORE LIVELLO 2
NUOVO LIVELLO CACCIATORE RAGGIUNTO
(Clicca per scegliere il percorso)



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ceranu
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Re: Accesso alla beta - Roberto Romanelli

Messaggio#2 » lunedì 5 settembre 2016, 9:50

Ciao Roberto.
Nonostante non sia originalissimo il tema, il racconto mi è piaciuto, soprattutto per la deriva social che prende. Trovo il racconto sbilanciato. Il finale meritava una costruzione migliore. Dovevi sottolineare ogni singolo strafalcione con un moto di insofferenza, almeno dal mio punto di vista.
Per il resto ho poco da dire, forse manca un po'd'ambientazione, dovresti permetterci di capire dove siamo. Va bene la pineta e la casa, ma attorno cosa c'è a dividerli dal mondo?
Un buon racconto, con ottime potenzialità.
Ciao

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Vastatio
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Re: Accesso alla beta - Roberto Romanelli

Messaggio#3 » martedì 6 settembre 2016, 8:01

Ciao,

in effetti ambientazione e alcune dinamiche potrebbero forse essere approfondite maggiormente. Così come una rielaborazione del finale.

valter_carignano
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Re: Accesso alla beta - Roberto Romanelli

Messaggio#4 » martedì 6 settembre 2016, 15:36

ciao
personalmente, racconto ironico che mi è piaciuto molto. Concordo con Ceranu che non c'è molto 'ambiente', ma non essendo un racconto realistico secondo me ci può anche stare, l'attenzione si sposta su altri aspetti e si viene intrigati - o almeno, così è successo a me - dallo scoprire le sfaccettature di questo gioco che - letteralmente - spopola. Ottima l'aderenza, in senso figurato e non letterale, al tema.
Attenzione, in fase di revisione se andrai avanti nel contest, a correggere la frase 'una altalena legata al ramo di albero'.

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alessio.guidotti
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Re: Accesso alla beta - Roberto Romanelli

Messaggio#5 » domenica 11 settembre 2016, 18:30

Ciao Roberto, come ho già detto in altri miei commenti ad altri autori io ho un limite personale nella lettura di alcuni generi. Non riesco a cogliere il passaggio dal fantasy alla/nella doppia diagnosi che, per deformazione professionale e personale, è una cosa che vedo legata a corpi umani che o si bucano le vene o sniffano o insomma assumono sostanze di vario genere in vari modi e con vari stili di consumo: fanno tutto questo per autocurare o, di contro, peggiorare inconsapevolmente una condizione psichica di forte disagio tanto da poter sconfinare in ambito psichiatrico. Il mio limite, ripeto, anche di lettura ed "apertura" a un determinato tipo di racconti e probabilmente determinato da questa mia sorta di deformazione professionale che mi fossilizza un po. O forse sono proprio di coccio io. Il tuo racconto è ben scritto: una cosa ho sentito molto vicina nella definizione di "doppia diagnosi", cioè quando scrivi
DOPPIA DIAGNOSI:
qualsiasi tentativo di analisi attraverso le funzioni remote darà sempre risultati differenti.
- Se lo sommi ai vari limiti del sistema di gioco, su una preda, è sbilanciato. Non si possono chiedere due analisi della stessa zona troppo ravvicinate e un cacciatore non può tracciare i bersagli a corto raggio. Se te ne stai zitto e muto è probabile che ti considera già morto o non più in zona.

Ecco: qui ho avuto un piacevole sussulto. Spero di saperti poter rileggere presto.

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