La Fiera dell'Est (Open Beta) - di Simone Cassia

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Simone Cassia
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La Fiera dell'Est (Open Beta) - di Simone Cassia

Messaggio#1 » venerdì 26 agosto 2016, 0:48

La Fiera dell'Est (Open Beta) - di Simone Cassia

E così sei dentro e non ti sarà difficile scegliere il tuo avatar. Ti basta un arco e una faretra. Non c’è storia.
Sei una cacciatrice, l’hai sempre saputo, ce l’hai nel sangue.
Appartieni a una genia di giovani donne determinate e fiere, che non hanno paura di sporcarsi le mani pur di raggiungere il proprio obiettivo. Accarezzi la spilla con l’allodola quasi come possa infonderti le abilità di cui presto dovrai servirti e ti concentri su coloro che ti hanno preceduta.
Non è mai importato che si trattasse di cacciare orchi, sassoni o tesori; il punto è sempre stato cacciare e, per l’occorrenza, accetti anche la benedizione di una madrina d’eccezione. Lei cacciava gli inglesi e, se anche non sapeva usarlo, l’arco ce l’aveva nel nome. Era il suo destino.
Definisci il tuo aspetto, opti per una coda sbarazzina, poi un’occhiata alle statistiche e via verso l’avventura.

“SEI PRONTA PER INIZIARE?”
«Sono nata pronta».
“NON SARÀ PIÙ POSSIBILE MODIFICARE. PROSEGUIRE?”
«Si, si! Che c’aspetti?!»

Stai passeggiando per le strade di un enorme bazar e ti lasci trasportare dai suoni e dai colori. È tutto così definito che ti sembra quasi di sentire l’odore delle spezie e della frutta secca. Non puoi che complimentarti con gli sviluppatori.

«Figata!»

Ti chiedi se è possibile interagire con i vendor o se sono lì per fare ambiente, hai giusto il tempo di avvicinarti, che delle grida attirano la tua attenzione.
Corri nella direzione da cui ti è parso giungessero.
Non ti trattieni dal ribaltare qualche bancarella.

«È proprio una figata!»

Svolti per un vicolo e vedi davanti a te un una figura avvolta da fascianti abiti scuri (che gli coprono anche il viso) chino su un ragazzetto. Un’infografica ti informa:

“Stanno tentando di uccidere Ahmir ‘il topo’, un orfano del luogo, deve aver visto qualcosa che non doveva.”
“Fermo là!” gridi.

Fulminea estrai l’arco, ma la figura fugge via agile come un gatto. Provi a scoccare qualche freccia. Lo manchi.

«Devo ancora abituarmi al gameplay!»

Salti il corpo del ragazzino e ti butti all’inseguimento. Alle prime, il tutorial ti spiega i comandi.


«Ah, meno male». Un sospiro di sollievo.

Con la giusta combinazione di tasti, ti arrampichi su di una siepe e poi sprinti sui tetti.
Salti da uno all’altro con innata grazia. Ti piace, hai la stoffa.
Qualche tegola salta via. Una vibrazione accentua la momentanea perdita di equilibrio, ma nulla di cui preoccuparsi per un asso come te. Noti che stai iniziando a raggiungerlo, quando quello si lascia cadere dentro una corte e senza esitazione ti butti di sotto.
Atterraggio. Capriola. incolume.
Con la coda dell’occhio vedi una tenda muoversi. Deve essere entrato là.

L’ombra della stanza sembra buio fitto in confronto all’esterno, sbatti gli occhi per abituarti al cambio di illuminazione. Ti trovi accerchiata.
L’assassino è inginocchiato e sorretto da due tipi loschi, mentre quello che sembra essere il capo della combriccola, fa due passi verso di te.
È un tipo enorme, credi che la tua testa sia grossa quanto il suo bicipite.

“Che delizioso bocconcino…” ti dice, gradasso.
«Che squallore, ma che c’entra tutto questo con l’ambientazione mediorientale?»

Di nuovo quella stupida infografica:
“Sei nel covo della banda di Na’Im ‘Cane Pazzo’ Mansuur. Non ti lasceranno andare facilmente.”
Guardi ancora l’assassino, sembra privo di sensi.
Lo indichi sprezzante.

“Datemelo e non vi farò del male”

La banda risponde sghignazzando alle tue (apparentemente vuote) minacce e mentre tu li squadri, il tempo sembra rallentare. Studi i loro punti deboli e se anche sono in superiorità numerica e fisicamente più forti di te, sai di poterli battere. Sfrutterai la tua maggiore agilità e qualche elemento ambientale.
Non avendo modo di scoccare una freccia, userai l’arco come se fosse un bastone. L’hai visto fare in Arrow e gli sviluppatori non avranno pensato alla possibilità che ti si rompa.

Di nuovo un’interruzione del tutorial che ti spiega che nelle situazioni concitate puoi utilizzare, con discrezione, il rallenty mode.
Dopotutto, questa ti sembra una situazione adatta per usarlo.

I cinque bestioni che ti fronteggiano sembrano stupidi e goffi a velocità rallentata e ridi di gusto alle grida distorte, quasi parodistiche, che emettono. Anche il tuo avatar è rallentato, ma in confronto il vantaggio è sostanzioso.
Scarti lateralmente lungo le pareti della stanza. Non ti farai accerchiare, anzi, cerchi di avere a che fare sempre e solo con quello di loro che sta all’estremo.
Ti abbassi giusto in tempo per schivare una manata, e colpisci chirurgica sotto lo sterno cercando di mozzare il fiato all’aggressore, poi BAM! Un colpo con l’arco dietro l’orecchio. Il primo è andato.
Salti, ti appendi sulla trave, piroetti e atterri alle spalle di un altro. Bastonata dietro il ginocchio e un calcione nel mento. Non hanno scampo.

Pensi di avere in mano la situazione, quando un piccolo timer rosso ti avverte che sta per accadere qualcosa. Credi di essere pronta a tutto, ma non al rallenty che si disabilita.

«P******O! DITELO CHE È TEMPORANEO?!»
Senti quasi gli sviluppatori che ti rispondono “che ti aspettavi, genio?”

I tuoi movimenti sono molto meno precisi. Per schivare un gran colpo che ti avrebbe sicuramente messo al tappeto finisci per sbattere contro un pilastro e il tuo arco urta una lucerna ad olio che attraversa in aria la stanza in direzione di alcuni barili.
Quando vedi Cane Pazzo e la sua banda di bastardelli, iniziare a scappare come fossero braccati,
li imiti d’istinto. Vedi una finestra, sfondi la persiana in tuffo e mentre una vampata di fuoco ti passa sopra la testa, vieni accolta dall’abbraccio dell’acqua di una cisterna.
Poi tutto si fa nero. Svieni. Pensi che annegherai.


Quando ti risvegli, è tutto un po’ sfocato, poi inizi a distinguere delle piastrelle bianche striate di rosso e senti dell’acqua che gocciola.
C’è qualcosa di disturbante nella prospettiva. Sei testa sotto.
Chini la testa in alto e vedi che sei completamente nuda, legata per i piedi e appesa accanto a quarti di bue macellati di fresco.

«Che mente malata ha pensato a una cosa del genere?»
Lo stridere di una lama su una cote ti riporta alla finta realtà.

Cerchi di guardarti intorno, ma non riesci a vedere la fonte del rumore a cui ora si aggiungono dei passi pesanti. Le tue doti di cacciatrice distinguono un’asimmetria nel suono che suggerisce un passo claudicante.

“Oggi ho trovato una sorprendente aggiunta ai soliti capi destinati al macello.”
Una voce viscida da psicopatico.

«Questa si che si chiama frustrazione sessuale…» Rivolta agli sviluppatori.
“Lasciami andare, pazzo di un maniaco!” Dice il tuo alter ego virtuale.
“Oh, non credo proprio. Sei molto bella, sai?” Stesso tono di prima.
«Ma la quest principale?»

Il macellaio ti spinge come fossi in un’altalena e poi ti fa rotolare e poi ti spinge ancora e nel mentre ti palpeggia e ti valuta.
Questa cosa ti fa proprio schifo, anche fuori dal gioco.
Solo che poi capisci che forse puoi sfruttare la cosa. Allora con un colpo di reni ti dai uno slancio e gli rifili una testata nella sua altra testa, quella in mezzo alle gambe.
E mentre rotoli e oscilli e quello è piegato in due dal dolore, riesci in qualche modo ad afferrare la mannaia e iniziare a tagliare la corda che ti tiene legata.
Cadi malamente quando ti liberi. Con le braccia riesci a limitare i danni, ma hai perso l’arma.
Ti rimetti in piedi e vedi la mannaia tra te e lui, equidistante. Anche lui l’ha vista. Ora vi guardate. Lui si lancia per prendere l’arma e tu scappi a perdifiato come mamma ti ha fatto in cerca delle tue cose.
Le stanze si rincorrono tutte uguali fino a quando un bagliore dorato ti rivela l’ubicazione del tuo equip.

«Ci volevano le indicazioni per ciechi, fa molto anni ‘90».

Valuti le tue priorità e decidi di non rivestirti, ti acquatti in un angolo con la freccia già incoccata e altre due a portata di mano.
Lo senti arrancare. È sempre più vicino e quando sbuca dalla porta lo fulmini con le tue frecce che gli mozzano in gola volgarità degne di un trash movie.

L’uomo giace a terra con la mannaia stretta ancora in pugno e il piumaggio delle tue frecce ad ornargli il torace. Ti avvicini e con disinvoltura gli tasti la giugulare. Stecchito.
Quasi come se non ci fosse un cadavere nella stanza, ti rivesti con calma ed esci fuori dall’edificio.
Muovi il tuo primo passo in quello che sembra essere lo spiazzale davanti al macello che una scritta in sovrimpressione ti dice:

“DEMIGOD MODE”
Non sei certa di come prendere la cosa, ma poi il cielo si oscura e in una cornice di fulmini e tuoni, discende un angelo ammantato di nero e armato di falce. L’angelo della Morte.

«MA SIAMO SERI?!»

È nello scontro con l’Angelo che capisci che fino a qui è stata una passeggiata. Non stai a contare le volte che hai perso e hai dovuto ricaricare e ogni volta sei stata mietuta in una maniera che non credevi potesse avverarsi. Poi ti dici:

«Oh, mi sono rotta. Faccio l’ultima, come va, va».

E poi va. Ti accorgi di uno slot nuovo nell’equipaggiamento (che in vero non avevi guardato con troppa attenzione). Un mantello (anche un po’ kitsch).

«Vediamo che fa, tanto ormai…»

Boom! Il personaggio è momentaneamente invisibile agli occhi della Morte.

«Eccerto! Se non ci infilavano pure Harry Potter non si sentivano realizzati!».

Corri verso un ottimo punto di tiro che avevi notato prima e ti affanni per rimettere la rallenty mode. Trattieni anche tu il fiato mentre il tuo avatar mira con cura alla testa dell’Angelo (cavolo se ti piglia questo gioco). Quando sei soddisfatta, rilasci e la freccia scocca. Segui la traiettoria con una soggettiva sulla freccia che va a conficcarsi in mezzo alla testa della Morte che si dissolve in una luce accecante.

«Cosa c’è adesso, il Signore in persona?»
Lo pensi e una scritta, simile a quella di prima, ma molto più cazzuta, te lo conferma.

«GOD MODE».

Poi un colpo di campana ti stona, non pensavi di avere messo il volume così alto.

“Si è verificato un errore che ha portato alla chiusura improvvisa dell’operazione”
«F*****e open beta, sono tutte buggate!».



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Simone Cassia
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Re: La Fiera dell'Est (Open Beta) - di Simone Cassia

Messaggio#2 » venerdì 26 agosto 2016, 12:36

Come avrete notato ci sono un bel po' di riferimenti a "cacciatrici nella storia", ve le riporto tutte in ordine di apparizione :P

- Katniss Everdeen - Hunger Games
- Tauriel - Lo Hobbit (trilogia cinematografica)
- Ginevra - King Arthur (interpretata da Keira Knightley)
- Lara Croft - Tomb Rider
- Giovanna d'Arco
- Thea "Speedy" Queen - Arrow

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angelo.frascella
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Re: La Fiera dell'Est (Open Beta) - di Simone Cassia

Messaggio#3 » sabato 27 agosto 2016, 23:58

Ciao Simone.

Appena ho iniziato a leggere il racconto ho detto: uffa, un racconto che è in realtà un videogioco? Sarò noiosissimo: perché dovrebbe interessarmi leggere qualcosa che non finge neppure di essere reale? (fastidioso come leggere un racconto che in realtà è un sogno, mi sono detto). Poi però la storia mi ha preso davvero, per il ritmo che hai saputo imprimergli e il crescendo di pericoli e mi è piaciuto. Quindi bravo. Giusto il finale mi ha lasciato un po’ insoddisfatto: che ci poteva essere nel GOD MODE? Non lo sapremo mai.
Per quello che riguarda le citazioni avevo colto solo le ultime tre (anche perché dopo il primo film della trilogia dello Hobbit, mi sono rifiutato di andare a vedere gli altri due). Però ero convinto ci fosse anche una citazione di Ladyhawke (il personaggio di Matthew Broderick è un ladruncolo soprannominato “topo”), ma doveva essere involontaria.

Buona edizione
Angelo

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Simone Cassia
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Re: La Fiera dell'Est (Open Beta) - di Simone Cassia

Messaggio#4 » domenica 28 agosto 2016, 2:15

Grazie del commento :-) sono felice di essere riuscito a farti ricredere rispetto al tuo "pregiudizio" iniziale.
Ho preso gli elementi della canzone e ho provato a buttare giù un action incalzante che sarebbe stato un film o un videogioco, poi ho optato per il secondo.
Per quanto riguarda il finale avevo un triplice problema: sonno, tempo e caratteri. Avevo escogitato 2 alternative: il bug (che poi ho usato) e l'altra in cui una infografica diceva alla protagonista qualcosa del genere:
"credevi davvero di poter sfidare l'Altissimo?"
In ogni caso pensavo che qualunque cosa avrei potuto mettere non sarebbe stata all'altezza dell'onnipotente, mi dispiace che ti abbia deluso :-P

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Andrea Partiti
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Re: La Fiera dell'Est (Open Beta) - di Simone Cassia

Messaggio#5 » domenica 28 agosto 2016, 14:18

Il personaggio (ovviamente) c'è. Il tema anche, e mi piace come hai deciso di riprendere la struttura della canzone inserendola nel gioco. All'inizio pensavo fosse semplicemente presente nella fiera, e già mi sarebbe bastato, ma tantomeglio se ci sono tutta la serie di personaggi, dal "topo" fino a dio alla fine. La reinterpretazione mi è piaciuta moltissimo!
Bella anche la scena alla max payne, rallentata.

All'inizio dici "ti sembra quasi di sentire l’odore", quindi posso immaginare un gioco classico in cui hai il tuo monitor e vedi succedere cose. Avrei apprezzato un modo grafico per distinguere i commenti in e fuori gioco, magari con il corsivo, perché dopo un po' diventa pesante avere sempre, dopo ogni battuta della tua protagonista, la piccola nota che ci dice da dove ci sta parlando. Penso renderebbe più immediato il racconto.

"Sprintare" anche se si usa come gergo di gioco, in italiano si riferisce solo alle partenze delle gare di velocismo, penso andrebbe tolto, visto che non hai usato gergo specializzato altrove. Ricordo ancora con gioia - penso in diablo - la mistica azione del tasto o, mal definibile e prontamente rinominata oare.
"Vendor" e "Equip" peggio ancora, fai solo dispetto al lettore casuale mentre basterebbe pochissimo a rendere il linguaggio accessibile.

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Simone Cassia
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Re: La Fiera dell'Est (Open Beta) - di Simone Cassia

Messaggio#6 » domenica 28 agosto 2016, 14:50

Ciao Andrea,
grazie per il commento, sono contento che il racconto ti sia piaciuto :-)
Per quanto riguarda le parole che mi hai indicato lì per lì mi erano sembrate una variazione carina da inserire, non credevo risultassero così fastidiose proprio perché usate in maniera non intensiva, però ci rifletto su se cambiarle o meno.
I commenti in e out game sono graficamente distinti se guardi bene ;-)
"..." in game
<<...>> out game

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Andrea Partiti
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Re: La Fiera dell'Est (Open Beta) - di Simone Cassia

Messaggio#7 » domenica 28 agosto 2016, 14:54

I commenti in e out game sono graficamente distinti se guardi bene ;-)
"..." in game
<<...>> out game


Hai ragione!
Avevo letto il racconto offline copiaincollandolo e si è riformattato in automatico usando un solo tipo di virgolette, grazie amico Word... Non mi ero mai accorto che capitasse.

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Adry666
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Re: La Fiera dell'Est (Open Beta) - di Simone Cassia

Messaggio#8 » mercoledì 31 agosto 2016, 14:38

Ciao Simone,

devo dire che la cosa che più mi ha colpito è il tuo commento successivo alla pubblicazione al tuo racconto. E’ la prima volta che durante un “concorso” vedo un ”meta” commento dell’autore. Nei concorsi letterari sarebbe vietato, anche qui non so, in effetti sarebbe da considerare come estensione del racconto, quindi come estensione di “spazio” e di “tempo” e quindi andrebbe sanzionato di conseguenza.
A parte questo il tuo commento ha generato in me due dubbi:
1. Lo hai fatto perché ritieni che il lettore non possa conoscere i temi da te trattati?
2. Lo hai scritto perché ritenevi che il tuo racconto fosse poco chiaro senza questa postilla?
In entrambi i casi la mi genera IMHO, una sensazione negativa, e dovrò tenerne conto per la classifica.

Passando al racconto:
Incipit che fa entrare subito nell'ambientazione; non so se avrei iniziato con E… (E così sei dentro e non ti sarà difficile scegliere il tuo avatar. Ti basta un arco e una faretra. Non c’è storia.
Sei una cacciatrice, l’hai sempre saputo, ce l’hai nel sangue.), forse direttamente da: “…Così…”

Questa frase suona un po’ male: "... Lei cacciava gli inglesi e, se anche non sapeva usarlo, l’arco ce l’aveva nel nome. Era il suo destino..."
Forse meglio una cosa del genere: Lei cacciava gli inglesi e, se anche non sapeva usare l’arco, ce l’aveva nel nome. Era il suo destino.

Un refuso? “…Si, si! Che c’aspetti?!...»

…a te un una figura avvolta da fascianti abiti scuri…” Fascianti è un po’ bruttino, avvolgenti?

Come ti hanno fatto già notare: "Sprintare", "Vendor" e "Equip non sono troppo adatti per un racconto.

Nel complesso il tuo racconto è scritto bene ma non mi ha appassionato (penso dipenda dal “genere” che non rientra tra i miei preferiti).
Ciao

A presto
Adriano

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Simone Cassia
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Re: La Fiera dell'Est (Open Beta) - di Simone Cassia

Messaggio#9 » mercoledì 31 agosto 2016, 15:16

Ciao Adriano,
grazie per il tuo commento.
Riguardo il mio primo post l'ho scritto semplicemente per esplicitare le cacciatrici a cui ho fatto riferimento, per venire incontro ad eventuali curiosità dei lettori. Non ho mai pensato di fare un meta-commento, ne di avvantaggiarmi in termini di spazio e di tempo. Per me il racconto funziona benissimo anche senza e, anzi, ti inviterei a non considerarlo ai fini del giudizio, poi fa come ti senti :-)
Valuterò i feedback sullo stile per una eventuale modifica.
Mi dispiace che non ti abbia appassionato, è un racconto d'azione con i contenuti ridotti all'osso, mi consolo del fatto che lo trovi ben scritto :-)

valter_carignano
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Re: La Fiera dell'Est (Open Beta) - di Simone Cassia

Messaggio#10 » giovedì 1 settembre 2016, 10:16

ciao
racconto con ottimo ritmo, come deve essere un buon videogioco. E in relazione a questo, capisco come termini come 'vendor' o 'equip', possano dare in qualche modo fastidio, come dicevano Andrea e Adry. Personalmente, non mi dispiacciono dato che di fatto noi leggiamo la storia tramite gli occhi di un giocatore, che appunto probabilmente li userebbe. Sono opinioni personali, ognuna con le sue ragioni d'essere.
Tema e personaggio ok per me, noto come quasi tutti avete interpretato il tema come la nota canzone, forse proprio per il mio lavoro principale io invece l'ho immediatamente esclusa (faccio fra le altre cose l'insegnante di canto).
In tutti i casi, bel racconto e ben riuscito.

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Simone Cassia
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Re: La Fiera dell'Est (Open Beta) - di Simone Cassia

Messaggio#11 » giovedì 1 settembre 2016, 12:21

Ciao Valter, grazie per il commento :-)

viviana.tenga
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Re: La Fiera dell'Est (Open Beta) - di Simone Cassia

Messaggio#12 » giovedì 1 settembre 2016, 15:15

Ciao Simone,
La mia impressione è che il tuo racconto abbia il problema opposto rispetto a tanti altri di questa edizione: il tema è troppo presente. L'idea di seguire uno a uno i passaggi della canzone finisce per rendere la trama un po' sconclusionata. Anche mettendoci nell'ottica che è tutto un videogioco, mi sarei aspettata un filo logico un po' più solido e mi sembra che il 'demigod mode' arrivi un po' troppo presto. Per il resto, ritmo e stile sono buoni, i due piani realtà/videogioco ben gestiti, ma non sono riuscita a trovare il racconto pienamente godibile.

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Re: La Fiera dell'Est (Open Beta) - di Simone Cassia

Messaggio#13 » giovedì 1 settembre 2016, 16:50

Ciao Viviana,
grazie del tuo commento.
Per quanto riguarda la poca coerenza logica della trama non ne faccio un mistero, ben presto la protagonista si chiede che fine abbia fatto la "quest principale" in questo turbine di avvenimenti.
In qualche modo ho cercato di fare una iperbole sulla tendenza che hanno i prodotti di intrattenimento di ultima generazione a piegare la coerenza all'apparenza e a fare tutto molto "figo".
Per la demigod mode che arriva troppo presto non ho potuto farci molto, anzi, mi sono preso tutti i 10'000 caratteri disponibili per questa edizione; se ti è sembrata troppo anticipata, considerato che è quasi alla fine, converrai che (logica a parte) il racconto fila abbastanza bene visto che non ti è pesato arrivare fin lì :-P

viviana.tenga
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Re: La Fiera dell'Est (Open Beta) - di Simone Cassia

Messaggio#14 » giovedì 1 settembre 2016, 22:32

Capisco l'intento, però fare un buon racconto su un videogioco con una cattiva trama è un'operazione quanto meno delicata. E' vero che i commenti della protagonista al riguardo ci sono, ma li ho percepiti quasi come delle note a margine, probabilmente dando più spazio all'aspetto "ma che razza di gioco è" l'effetto sarebbe stato migliore. Per quanto riguarda il demigod mode, intendevo che arriva troppo presto a livello di videogioco, avrei preferito ci fosse un accenno a un'altra serie di combattimenti o cose varie anche senza bisogno di descriverli nei dettagli. Comunque, nel complesso non è che il racconto mi sia dispiaciuto, però secondo me ha ancora ampi margini di miglioramento.

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Simone Cassia
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Re: La Fiera dell'Est (Open Beta) - di Simone Cassia

Messaggio#15 » venerdì 2 settembre 2016, 0:13

Ah ok! Ora ho capito meglio cosa intendi :-)

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Peter7413
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Re: La Fiera dell'Est (Open Beta) - di Simone Cassia

Messaggio#16 » domenica 4 settembre 2016, 21:19

Bella intuizione riguardante la trattazione del tema e l'hai portata fino in fondo, quindi ottimo. Il contesto videoludico, tra l'altro, ti ha permesso di passare di palo in frasca e quindi bene anche qui. La cacciatrice arco munita c'è, pertanto anche il PG mode direi che è COMPLETED. Solo un'osservazione: a un certo punto acceleri e la mia sensazione è che ti sia accorto dei caratteri che stavano terminando e che la cosa ti abbia portato a perdere un pelo di equilibrio generale (sto parlando dall'incontro con l'angelo). Detto questo, ritmo sempre bello alto e controlli bene il tutto (tranne quella sensazione finale di accelerazione). Bel lavoro.

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Simone Cassia
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Re: La Fiera dell'Est (Open Beta) - di Simone Cassia

Messaggio#17 » domenica 4 settembre 2016, 21:29

Ciao Maurizio,
che dire, grazie per il commento :)
Sul finale hai ragione, accelero, perché l'ho scritto con la consapevolezza di essere arrivato quasi a 11'000 caratteri, che ho poi recuperato revisionando tutto il racconto.

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erika.adale
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Re: La Fiera dell'Est (Open Beta) - di Simone Cassia

Messaggio#18 » lunedì 5 settembre 2016, 19:46

Molto divertente, veloce e diretto. Una lettura che è corsa via senza difficoltà e senza il bisogno di raffinate disamine di tema e personaggio, che mi paiono perfettamente integrati. Al di là dell'indiscutibile gradevolezza ( e scorrevolezza), mi rendo conto che nella mia graduatoria personale questo racconto risulta svantaggiato rispetto ad altri perché il coinvolgimento rispetto a un gioco (quindi contesto di dichiarata finzione) è minore rispetto a quando la narrazione vuole imitare la realtà. Se un amico mi racconta un suo sogno, inevitabilmente mi appassiono meno di quando mi parla di un fatto che ha vissuto davvero.
Fino all'ultimo ho sperato che ci fosse una contaminazione fra realtà e partita, ma si trattava proprio solo di un videogioco, per quanto divertente.

Giulio_Marchese
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Re: La Fiera dell'Est (Open Beta) - di Simone Cassia

Messaggio#19 » lunedì 5 settembre 2016, 22:13

Questo racconto non mi ha colpito molto... Dalla sua ha il buon ritmo e l'interpretazione dei personaggi della canzone di Branduardi. Di contro forse c'era poco spazio per riusciere a metterli tutti tutti, quindi mi sembrano trattati un po frettolosamente per passare subito al successivo. In più questo tipo di interpretazione del tema (che ovviamente c'è alla grande) porta inevitabilmente a una grande prevedibilità, questa non danneggia per forza ma secondo me avresti potuto gestirla meglio. Bello comunque il finale, sconfiggere il padre eterno sarebbe stato davvero troppo! (Per la serie giochi di cattivo gusto XD).

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