Come al solito, mi rubi l'amore
Inviato: sabato 10 settembre 2016, 16:30
<<Arya, scappa! Il drago è qui vicino e potrebbe farti a fettine da un momento all’altro!>> urlò Dan.
Era passata da poco la mezzanotte, quando Arya, Dan e Luke avevano sentito un forte boato, provenire da dietro la base. La base era un luogo tutto loro, in cui le emozioni erano spesso contrastanti, quasi un misto di: ansia e spensieratezza. Insomma, quei sentimenti che a soli 17 anni, ti fanno credere di poter mangiare il mondo in un sol boccone, e scoprirne i misteri.
La vita, purtroppo, è piena di imprevisti. Quella sera non avrebbero cercato le fate, perché il fumo e il frastuono avevano stravolto i loro piani. Arya era la fidanzata di Dan, ma sapeva di essere il sogno proibito di Luke, ed era anche abbastanza sicura di avere una certa pratica nella magia. Era una fattucchiera di livello 20, mentre loro dei pivelli che volevano fare colpo.
<<Non ho intenzione di fuggire!>> si mise davanti al drago e urlò: << Big-Bang Storm!>> .
Si alzò un vento potente e violento che scagliò sul lucertolone tutta la vegetazione presente: pini, rovi di spine e l’edera malefica, la più potente arma velenosa di cui disponevano gli alleati. Luke sentiva il sudore gocciolare sui suoi stupidi occhiali, o meglio, ciò che ne era rimasto dopo l’attacco di Arya. Odiava doverli portare in battaglia, ma non aveva il tempo per fare una magia curativa che gli avrebbe migliorato la vista per circa venti minuti, ormai era routine. Sapeva che avrebbe dovuto fare la sua parte, “l’esca”, per poi dare lo spazio necessario al paladino della giustizia, Dan, che avrebbe sfoderato il colpo finale: “Final Big Bang Storm”. Non lo aveva davvero imparato, il suo livello era troppo scarso. Luke lo odiava proprio per questo, in realtà, Dan non sapeva nulla della magia, aveva scaltramente rubato i trucchi di Arya.
Questa volta però ce la doveva fare, Luke voleva essere il più forte, rubando la magia più potente: le rune. Arya doveva diventare sua. Prese lo stilo di cristallo e con sicurezza segnò in aria la runa con su scritto “Boom-Galaxy”. Il drago sputò il fuoco e lui creò una barriera che a sua volta scoppiò, inondando tutto e tutti di luce biancastra.
<<Luke, dannazione! La prossima volta che ti azzardi a rubare le rune, fallo con più furbizia, come Dan. Usane una funzionante, non sperimentale, hai mandato il livello a puttane, come al solito!>> così inveì Arya, poi continuò Dann: <<Quattrocchi, stai più attento, quante volte te lo devo dire! Se mia madre venisse a sapere che i Metal-Gear potrebbero distruggere il suo salotto, ci penserà due volte prima di farci giocare>>.
Si avvicinò alla teca sul tavolo e disse: <<Hai anche spaventato il mio piccolo Dragone Barbuto! Non essere spaventato retti luccio di papà, non vedi? È solo un pivello>>.
Era passata da poco la mezzanotte, quando Arya, Dan e Luke avevano sentito un forte boato, provenire da dietro la base. La base era un luogo tutto loro, in cui le emozioni erano spesso contrastanti, quasi un misto di: ansia e spensieratezza. Insomma, quei sentimenti che a soli 17 anni, ti fanno credere di poter mangiare il mondo in un sol boccone, e scoprirne i misteri.
La vita, purtroppo, è piena di imprevisti. Quella sera non avrebbero cercato le fate, perché il fumo e il frastuono avevano stravolto i loro piani. Arya era la fidanzata di Dan, ma sapeva di essere il sogno proibito di Luke, ed era anche abbastanza sicura di avere una certa pratica nella magia. Era una fattucchiera di livello 20, mentre loro dei pivelli che volevano fare colpo.
<<Non ho intenzione di fuggire!>> si mise davanti al drago e urlò: << Big-Bang Storm!>> .
Si alzò un vento potente e violento che scagliò sul lucertolone tutta la vegetazione presente: pini, rovi di spine e l’edera malefica, la più potente arma velenosa di cui disponevano gli alleati. Luke sentiva il sudore gocciolare sui suoi stupidi occhiali, o meglio, ciò che ne era rimasto dopo l’attacco di Arya. Odiava doverli portare in battaglia, ma non aveva il tempo per fare una magia curativa che gli avrebbe migliorato la vista per circa venti minuti, ormai era routine. Sapeva che avrebbe dovuto fare la sua parte, “l’esca”, per poi dare lo spazio necessario al paladino della giustizia, Dan, che avrebbe sfoderato il colpo finale: “Final Big Bang Storm”. Non lo aveva davvero imparato, il suo livello era troppo scarso. Luke lo odiava proprio per questo, in realtà, Dan non sapeva nulla della magia, aveva scaltramente rubato i trucchi di Arya.
Questa volta però ce la doveva fare, Luke voleva essere il più forte, rubando la magia più potente: le rune. Arya doveva diventare sua. Prese lo stilo di cristallo e con sicurezza segnò in aria la runa con su scritto “Boom-Galaxy”. Il drago sputò il fuoco e lui creò una barriera che a sua volta scoppiò, inondando tutto e tutti di luce biancastra.
<<Luke, dannazione! La prossima volta che ti azzardi a rubare le rune, fallo con più furbizia, come Dan. Usane una funzionante, non sperimentale, hai mandato il livello a puttane, come al solito!>> così inveì Arya, poi continuò Dann: <<Quattrocchi, stai più attento, quante volte te lo devo dire! Se mia madre venisse a sapere che i Metal-Gear potrebbero distruggere il suo salotto, ci penserà due volte prima di farci giocare>>.
Si avvicinò alla teca sul tavolo e disse: <<Hai anche spaventato il mio piccolo Dragone Barbuto! Non essere spaventato retti luccio di papà, non vedi? È solo un pivello>>.