Variabile impazzita

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alexandra.fischer
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Variabile impazzita

Messaggio#1 » lunedì 19 settembre 2016, 22:22

VARIABILE IMPAZZITA
Di Alexandra Fischer

La donna dai lunghi capelli grigi uscì in spiaggia sbattendo la porta.
Fuori, due guerrieri l’attendevano.
Rivestiti con armature nere, gli scudi levati per non incontrare lo sguardo di lei.
Erano terrorizzati dalla profondità di quegli occhi, abili nel scoprire i poteri insoliti nascosti nella mente umana.
- Com’è andata, con l’ultimo, Vostra Sapienza? – le domandò il guerriero più vecchio per abitudine.
Il suo compagno d’armi represse un sorriso.
Male.
La tunica della sacerdotessa era pulita e dalla costruzione di marmo bianco alle spalle di lei non erano echeggiate le urla dei giorni precedenti.
La donna indicò la nave, ormai vuota di guerrieri.
- Di tutti loro, lui è la variabile impazzita.
- Volete dire che non possiede alcun potere superiore? – le domandò il guerriero più giovane in tono deluso.
La loro gente, il Popolo Barracuda, si nutriva dei poteri superiori dei prigionieri di guerra.
Molti di loro ignoravano di averli.
La sacerdotessa li estraeva nell’ultimo istante del trapasso, ricavandone energia che trasmetteva ai guerrieri toccandoli sulla fronte.
- Se è per questo, ce l’ha, ma non lo dividerà con noi – gli rispose la donna dai lunghi capelli grigi, spostando gli occhi verso la sabbia che si trovava alle spalle dei due guerrieri.
Il più vecchio dei due alzò per un attimo lo sguardo verso di lei, distogliendolo orripilato.
Per tenersi in forze, aveva subito il tocco delle mani di lei.
Era stato sopportabile, ma non il guardarla in volto.
Negli occhi della sacerdotessa, non c’era più differenza fra la sclera e la pupilla; tutto era di un nero scuro come l’inchiostro della seppia.
E anche lei era diventata altrettanto elusiva.
- Mimetismo – sussurrò la donna ai due.
La sabbia si mosse e prese la forma di un giovane uomo dai muscoli piatti e lisci, con una tunica corta e una daga in mano.
- Non ha fatto che sfuggirmi.
Il guerriero più giovane estrasse la spada.
- Lo affronterò io, Vostra Sapienza.
La sacerdotessa sfiorò il pomello dell’arma.
- Lo considero il mio fallimento. Rimedierò io stessa.
Lo fece alzando le mani; ne scaturì una luce simile a quelle emanate dai pesci lanterna dell’abisso, crepitò nell’aria mediterranea.
La sabbia si disfece e la sacerdotessa si voltò verso i guerrieri, indicando le armi che portavano con un’espressione inorridita, prima di stramazzare a terra morta per via della lotta impari con il prigioniero visibile solo ai suoi occhi.
Il guerriero più giovane gettò via il proprio scudo, trovandolo insolitamente pesante, quasi fosse stato un corpo vivo.
Lo stesso fece il più anziano, quando la sua stessa daga divenne tanto difficile da portare da slogargli quasi una spalla.

Il Generale non credette a nessuno dei due.
Era impossibile che un uomo potesse confondersi nell’ambiente circostante come un pesce scorpione.
Ma come pesava, il calice di vino nella sua mano.



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antico
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Re: Variabile impazzita

Messaggio#2 » lunedì 19 settembre 2016, 22:32

Ciao Alexandra! Tutto ok con i parametri! Buona Walter Lazzarin Edition anche a te!

Niko G
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Re: Variabile impazzita

Messaggio#3 » martedì 20 settembre 2016, 10:18

Ciao Ale,
mi è piaciuto moltissimo il tuo racconto. Adoro l’ambientazione fantasy che hai creato, vagamente tratteggiata ma calibrata perfettamente con il numero di caratteri a tua disposizione ed in grado di rendere una vividissima immagine agli occhi del lettore. Mi piacciono molto anche i caratteri “oscuri” che hai inserito, come la figura della sacerdotessa dagli occhi completamente neri come l’inchiostro, e la dolorosa pratica dell’estrazione dei poteri dai morenti.
Il potere dell’ “uomo mimetico” è inquietante come l’ineluttabile morte della sacerdotessa.
Il finale è perfetto. Mi spiace non aver colto esattamente come l'uomo mimetico interagisse col generale: nella parte della spada e lo scudo mi era sembrato ovvio che fossero pesanti perché l’uomo mimetico li stava disarmando;Non ho però esattamente capito perché il calice diventava pesante.
I minimi appunti che sto per farti sono solo di natura stilistica ma so benissimo che fare entrare una storia fantasy in 3000 caratteri è davvero difficile:
Il tuo stile, con periodi molto incisivi e stringati, da un lato da’ un rapido susseguirsi di eventi ma dall’altro rischia di spezzare il flusso della narrazione: in alcuni punti avrei fuso alcune proposizioni tra loro in periodi un po’ più lunghi per creare maggiore fluidità; Sono dovuto tornare indietro un paio di volte e rileggere delle cose che non mi erano chiare.
Ci sono alcune ripetizioni di termini (lei ad esempio) che si sarebbero potute risolvere appunto creando periodi più lunghi e subordinati.
Queste sono comunque minuzie che non tolgono assolutamente nulla alla bellezza del racconto. Ottimo lavoro 
Non so scrivere, ma ho bisogno di farlo.

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Adry666
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Re: Variabile impazzita

Messaggio#4 » martedì 20 settembre 2016, 13:05

Ciao Alexandra,

ben ritrovata. Tema centrato.

Racconto interessante, ottimo l’incipit, buon ritmo anche se in alcune parti risente di qualche frase troppo corta che non iuta la lettura scorrevole. Non amo il genere ma sei riuscita lo stesso a tenermi incollato allo schermo.
Alcune notazioni:
“La sabbia si disfece” suona un po’ male, userei un sinonimo (si disgregò, ad esempio).
Nella frase: “Negli occhi della sacerdotessa, non c’era più differenza fra la sclera e la pupilla; tutto era di un nero scuro come l’inchiostro della seppia.”
C’è qualcosa che non va, troppo complessa come frase, forse potevi scrivere direttamente: “Gli occhi della sacerdotessa erano diventati scuri come l’inchiostro della seppia.”

Buona prova, brava

Ciao
Adriano

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maria rosaria
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Re: Variabile impazzita

Messaggio#5 » martedì 20 settembre 2016, 18:01

Ciao Alexandra.
Racconto affascinante, come è nel tuo stile del resto.
Molto interessante la storia che riguarda un popolo che si nutre dei superpoteri dei prigionieri ma che, alla fine, ne rimane vittima.
Unica cosa che mi è rimasta poco chiara è stato il mimetismo dell'uomo di sabbia: non ho capito se i due guerrieri non lo riescono a vedere mai o se diventa invisibile (a loro) quando la sabbia si sgretola. Comunque è un dettaglio.
Brava!
Maria Rosaria

alexandra.fischer
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Re: Variabile impazzita

Messaggio#6 » martedì 20 settembre 2016, 18:52

Ciao Antico, grazie.

alexandra.fischer
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Re: Variabile impazzita

Messaggio#7 » martedì 20 settembre 2016, 18:56

Ciao Niko, grazie del commento. Farò mie le tue osservazioni in merito ai periodi troppo stringati. Sono sicura che la storia ne trarrà giovamento. Sono contenta che l'ambientazione fantasy ti sia piaciuta e anche la sacerdotessa dagli occhi bui. Il calice diventa pesante in mano al capo perché l'uomo mimetizzato gli è molto vicino.

alexandra.fischer
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Re: Variabile impazzita

Messaggio#8 » martedì 20 settembre 2016, 18:57

Ciao Adry666,
terrò conto del tuo consiglio in merito al verbo riferito alla sabbia e alla descrizione degli occhi della sacerdotessa. Per il resto, sono contenta che la storia ti sia piaciuta.

alexandra.fischer
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Re: Variabile impazzita

Messaggio#9 » martedì 20 settembre 2016, 18:59

Ciao Maria Rosaria, grazie dei complimenti. Per quel che riguarda l'uomo mimetico, nessuno dei due guerrieri lo vede. L'unica in grado di percepirlo è la sacerdotessa.

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ceranu
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Re: Variabile impazzita

Messaggio#10 » mercoledì 21 settembre 2016, 12:13

Ciao Alexandra, ben trovata.
Il finale è molto bello, mi piace l'ultima immagine. Però ho seri problemi con la prima parte, dove ho faticato troppo a seguire la storia.

La donna dai lunghi capelli grigi uscì in spiaggia sbattendo la porta.
Fuori, due guerrieri l’attendevano.
Rivestiti con armature nere, gli scudi levati per non incontrare lo sguardo di lei.
Erano terrorizzati dalla profondità di quegli occhi, abili nel scoprire i poteri insoliti nascosti nella mente umana.

Qui vai a capo troppo spesso e senza una vera motivazione. Frammenti la lettura.

- Com’è andata, con l’ultimo, Vostra Sapienza? – le domandò il guerriero più vecchio per abitudine.
Il suo compagno d’armi represse un sorriso.
Male.

Questa è la frase successiva, ma non mi tornano due cose.
1) Lei lo saprà sicuramente, ma noi no. Come facciamo a sapere che uno è più vecchio dell'altro se ci presenti due armature identiche. E poi, qual è dei due? A questo punto è una differenza che non ci interessa.
2) represse un sorriso. Male. Non capisco come sia possibile, di lui vediamo solo l'armatura e lo scudo. Più che un sorriso direi che si è sganasciato dalle risate.

La tunica della sacerdotessa era pulita e dalla costruzione di marmo bianco alle spalle di lei non erano echeggiate le urla dei giorni precedenti.

Questa frase è un po' criptica, ma niente di male. L'unica cosa è che la punteggiatura che la precede la rende di difficile comprensione. Io intuisco che il soldato ride perché sa che lei non è riuscita a scoprire nulla, e lo sa perché non ha udito urla e perché la vestaglia di lei non è insanguinata.
Se è così, questa frase dev'essere unita a quella sopra. "Male: la tunica della sacerdotessa era pulita e dalla costruzione di marmo bianco alle spalle di lei non erano echeggiate le urla dei giorni precedenti."
Altro dubbio: che nave?

Da qui in poi la comprensione migliora e il racconto diventa interessante.
In un commento hai detto che solo lei può vedere il guerriero di sabbia. Eppure nel racconto lo vede anche il più giovane.
- Mimetismo – sussurrò la donna ai due.
La sabbia si mosse e prese la forma di un giovane uomo dai muscoli piatti e lisci, con una tunica corta e una daga in mano.
- Non ha fatto che sfuggirmi.
Il guerriero più giovane estrasse la spada.
- Lo affronterò io, Vostra Sapienza.


Ho dei dubbi anche sul punto di vista che hai usato, sembra un onnisciente, eppure a volte si trasforma in un terza persona soggettiva.

In conclusione, una buona prova sporcata da un'introduzione ostica da superare.
Ciao e alla prossima

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elena.coppari
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Re: Variabile impazzita

Messaggio#11 » giovedì 22 settembre 2016, 21:05

Ciao Alexandra, incuriosita dal commento che hai fatto sul mio racconto, sono andata a cercare prima, ed a leggere poi, il tuo. Devo dire che mi è piaciuto molto! e, a parte la critica che ti hanno già rivolto circa le prime tre/quattro frasi slegate, lo trovo davvero avvincente! bello il concept del popolo rubapoteri che diviene vittima degli stessi, bello il camaleonte che si trasforma in oggetto, bello il finale. Complimenti! niente da dire

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Angela
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Re: Variabile impazzita

Messaggio#12 » giovedì 22 settembre 2016, 21:12

Premetto che non leggo fantasy, quindi il mio è un commento da "profana". L'incipit mi è piaciuto molto, adoro i periodi brevi e chiari. Verso la metà del testo però, mi sono persa, forse ho saltato qualche passaggio che sono andata a rileggere. Da quello che ho capito, la sacerdotessa e il suoi si nutrono dell'energia dei prigionieri, ma non riescono a impossessarsi di quella dell'uomo mimetico perché è sfuggevole. Con il tema ci siamo, ma il racconto non mi ha entusiasmata, soprattutto nel finale dove perisce il personaggio centrale (la sacerdotessa). Lo stile è ottimo come sempre.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

alexandra.fischer
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Re: Variabile impazzita

Messaggio#13 » giovedì 22 settembre 2016, 21:58

Ciao Ceranu, grazie del commento approfondito. Corro a segnarmi le tue osservazioni (periodi slegati, troppa scarsità di verosimiglianza, soprattutto nella descrizione dei guerrieri e dell'assenza di informazione riguardo alla nave. Correggerò anche la frase riferita alla tunica pulita). Sono contenta che ti sia piaciuto il finale.

Ciao Elena Coppari, sono lieta che il racconto ti sia piaciuto, frasi slegati iniziali a parte.

Ciao Angela, hai capito in pieno il racconto. Mi spiace che le parti meno riuscite ti abbiano reso dura la lettura (di qui lo scarso entusiasmo per il racconto, mi sa). Mi fa piacere che tu abbia trovato ottimo lo stile.

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invernomuto
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Re: Variabile impazzita

Messaggio#14 » venerdì 23 settembre 2016, 4:11

Ciao Alexandra, ben ritrovata!
Il caso vuole che finisca spesso nel gruppo che deve giudicare i tuoi racconti mentre mi pare sia successo raramente l'inverso, mi sento quasi in colpa perché non ti puoi vendicare in caso di malefatte!
Per fortuna, o meglio -per merito-, il tuo racconto è molto bello e il tema è decisamente centrato.
Per quanto riguarda la tecnica, ormai riconosco facilmente il tuo stile "diesel", che parte un po' insicuro e poi si sviluppa in periodi più ricchi man mano che ti addentri nella storia; anche i tuo scenari sempre ricchi di fantasia e descritti in modo evocativo ormai sono un "marchio di fabbrica".
La maggior parte delle osservazioni ti sono già state fatte da altri utenti, dal canto mio posso solo aggiungere che nel tuo testo c'è una certa ridondanza di termini che sicuramente vuole aiutare il lettore a non confondersi ma per quanto mi riguarda è diventata quasi esasperante: il termine guerriero/i appare ben nove volte, e sarebbe potuto essere sostituito da soldati, guardie, sentinelle, piantoni et simili, dando più varietà al testo e conseguentemente rendendolo più evocativo.
In definitiva è una bella prova, complimenti!

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eleonora.rossetti
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Re: Variabile impazzita

Messaggio#15 » venerdì 23 settembre 2016, 8:34

Ciao Alexandra,
che dire: l'idea che hai avuto mi piace (anche se il potere del camaleonte non è così insolito, ne abbiamo a bizzeffe di esempi), il finale lo trovo davvero azzeccato e di grande effetto; ammetto però che ho dovuto rileggere bene il racconto con davvero grande attenzione per non "perdermi" nella narrazione. Complice, come altri ti hanno fatto notare, i frequenti ritorni a capo anche nella continuità di una certa azione, che mi "obbliga" a tenere a mente i riferimenti a chi fa cosa nella frase prima.
Mi è rimasto un dubbio: ma perché la sacerdotessa è morta? Cosa l'ha uccisa esattamente? Sarò tonta ma non l'ho capito.
Un'ultima stortata di naso l'ho avuta qui:
La loro gente, il Popolo Barracuda, si nutriva dei poteri superiori dei prigionieri di guerra.
Molti di loro ignoravano di averli.
La sacerdotessa li estraeva nell’ultimo istante del trapasso, ricavandone energia che trasmetteva ai guerrieri toccandoli sulla fronte.

E' un piccolo infodump che però, già in mezzo a quelle azioni così frammentate dai paragrafi, mi spezza il ritmo, almeno, io così ho avvertito durante la lettura.
Tirando le somme: il tuo è un buon racconto, efficace il finale, anche se c'è qualcosa da sistemare a livello puramente di forma.
A rileggerci!
Uccidi scrivendo.

alexandra.fischer
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Re: Variabile impazzita

Messaggio#16 » venerdì 23 settembre 2016, 18:03

Ciao Invernomuto, grazie per avermi fatto notare la ripetizione del termine guerrieri (e tutto per rendere più chiara la trama, devo starci più attenta). E anche a come ho costruito la tensione narrativa (se il lettore si confonde, oppure trova difficoltosa la suddivisione delle frasi, ahi, ahi, ahi). Io uno stile diesel? Lo prenderò come un pungolo per migliorarmi (meno male che non è uno stile starter con valvola a farfalla) e passare al motore a benzina (o elettrico, è più ecologico). I tuoi complimenti sul racconto in sé mi confondono (pura fortuna?) e non sono un tipo vendicativo (nella scrittura mai, la uso per liberarmi dalla "Maledizione Bionda" quindi, sì al bisturi in mano al medico spietato che fa così per guarirti).

Ciao Eleonora Rossetti, la sacerdotessa è morta nel tentativo di distruggere il potere dell'uomo mimetico (so che non è un'idea originalissima, ma mi è rimasta dentro "La Cosa Maledetta" di Bierce e anche "Lui" di Maupassant). Mi dispiace per l'infodump (avrei dovuto mostrare quel potere e non dirlo...ecco un'altra lezione da imparare) e proprio nelle frasi spezzate (sono la mia bestia nera, devo starci attenta. Confondono il lettore). Per il resto, sono contenta che ti sia piaciuto.

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Andreacrux
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Re: Variabile impazzita

Messaggio#17 » venerdì 23 settembre 2016, 23:59

Ciao Alexandra!
Interessante l'ambientazione e lo stile della scrittura, anche se non ti nascondo che ho avuto qualche difficoltà a comprendere la storia in un primo momento e ho dovuto rileggerla un paio di volte. Forse questo è dovuto all'eccessivo spezzettamento, ma non è facile scrivere con tanti dialoghi come hai fatto tu.
Ciò che è immediato è sicuramente la tua capacità di descrivere i luoghi della storia e di darle velocità. Per un attimo mi sono ritrovato in mezzo ai guerrieri ed alla sacerdotessa, sulla spiaggia, a guardare la nave con loro.
Nella storia ci sono alcuni punti che non capisco:
1) tu parli di poteri superiori, come se ce ne fossero degli altri inferiori che però non spieghi
2) la sacerdotessa muore per mano di un prigioniero che ha inizialmente il potere del mimetismo (la sabbia si muove e prende forma e anche uno dei compagni della sacerdotessa se ne accorge), ma nel corso dell'azione diventa invece dotato del potere dell'invisibilità (non si riesce a capire per questo come la sacerdotessa muoia, colpita da quale arma e per mano di chi). Ecco secondo me c'è questa discrepanza, avresti dovuto rendere il nemico invisibile sin dall'inizio oppure avrebbe dovuto uccidere la sacerdotessa mimetizzandosi in qualcos'altro
Per il resto, come già detto, mi piace il tuo modo di descrivere le scene. Sono convinto che la prossima andrà ancora meglio.
Andrea

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raffaele.marra
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Re: Variabile impazzita

Messaggio#18 » lunedì 26 settembre 2016, 23:14

Un racconto che avrebbe meritato molto più spazio e caratteri. Credo sia un difetto insito nella maggior parte dei racconti brevi fantasy: la brevità non permette al lettore di entrare come vorrebbe nell’ambiente creato e questo è un gran peccato. Già, perché dal mondo che ipotizzi si ricevono alcune suggestioni decisamente interessanti e avvincenti. Solo che poi tutto finisce in poco, pochissimo tempo, e il tuo sforzo di inventare qualcosa che non esiste si spegne in un ricordo che va subito via. Insomma, spero di essere stato chiaro: il difetto è nella impossibilità di appassionarsi a questo universo che costruisci con paziente maestria. Ribadisco, il tuo racconto è sicuramente positivo, ma non lascia il segno più di tanto. Alla prossima.

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raffaele.marra
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Re: Variabile impazzita

Messaggio#19 » lunedì 26 settembre 2016, 23:14

Un racconto che avrebbe meritato molto più spazio e caratteri. Credo sia un difetto insito nella maggior parte dei racconti brevi fantasy: la brevità non permette al lettore di entrare come vorrebbe nell’ambiente creato e questo è un gran peccato. Già, perché dal mondo che ipotizzi si ricevono alcune suggestioni decisamente interessanti e avvincenti. Solo che poi tutto finisce in poco, pochissimo tempo, e il tuo sforzo di inventare qualcosa che non esiste si spegne in un ricordo che va subito via. Insomma, spero di essere stato chiaro: il difetto è nella impossibilità di appassionarsi a questo universo che costruisci con paziente maestria. Ribadisco, il tuo racconto è sicuramente positivo, ma non lascia il segno più di tanto. Alla prossima.

Fabiana Donato
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Re: Variabile impazzita

Messaggio#20 » martedì 27 settembre 2016, 12:54

Ciao Alexandra! Devo dire che la tua storia mi ha incuriosita molto e mi è piaciuta. In alcuni punti ho trovato però difficoltà a seguirti, forse a causa del limitato numero di caratteri che non ti hanno permesso di scrivere il racconto in una maniera più chiara e fluida, soprattutto perché la prima parte del racconto si distanzia stilisticamente parlando dal resto. E' troppo frammentata, ci sono frasi che spezzano il racconto a mio parere e all'inizio di un testo non è molto piacevole durante la lettura. Per il resto devo dire che i tuoi particolari mi hanno affascinata! Alla prossima :)

Alexia
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Re: Variabile impazzita

Messaggio#21 » mercoledì 28 settembre 2016, 16:22

Particolare. Devo dire di aver iniziato con un certo scetticismo. Amo il fantasy e quindi sto molto attenta a come viene raccontato. Non è facile condensare un mondo in poche righe, ma ci sei riuscito abbastanza. Forse sul finire c’è un po’ di confusione, ma alla fine l’elemento sorpresa c’è, regge e mi è piaciuto. Ci sono delle frasi da sistemare, ma nel complesso ho gradito… e non solo, mi piacerebbe leggerne una versione più lunga.

alexandra.fischer
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Re: Variabile impazzita

Messaggio#22 » mercoledì 28 settembre 2016, 20:16

Ciao Andreacrux, sono contenta che nell'insieme il racconto ti sia piaciuto. Restano da aggiustare molti dettagli. Ti ringrazio per avermeli fatti notare. Ad esempio, via i poteri superiori di troppo (detti e non spiegati), le incongruenze sull'uomo mimetico che prima vede solo la sacerdotessa e poi anche il guerriero (bestie nere saltate fuori nell'ultima fase di revisione prima della consegna. Brutta bestia).


Ciao Raffaele Marra, mi dispiace per le discrepanze che hai notato nel racconto. Vedrò di rimediare come posso. A partire dalle frasi spezzettate da evitare. In effetti, rendere il fantasy è dura perché occorre condensare mondi interi in pochi particolari.

Ciao Fabiana, scusami per le frasi spezzettate, è un difetto che vedrò di correggere. Soprattutto per rendere più scorrevole la storia.


Ciao Alexia, mi fa piacere che il racconto ti abbia incuriosita al punto da volerne leggere una versione più lunga. Vedrò di migliorare le parti difettose.

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alessandra.corra
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Re: Variabile impazzita

Messaggio#23 » giovedì 29 settembre 2016, 9:40

Ciao Alexandra,

ho apprezzato l'idea della tua storia. Di certo è affascinante immaginare questo popolo che si sazia di superpoteri dei prigionieri, ma che a loro volta poi ne diventano vittime. Mi ricordane quelle leggende delle popolazioni sudamericane. Anche il tema è centrato. Però, nonostante la forma non mi sia dispiaciuta, ho fatto fatica a seguire tutta la storia nel suo sviluppo, a volte mi sono persa per strada, e ho dovuto rileggere più volte. Forse, però è colpa mia, purtroppo non leggo molto il fantasy, è quindi un genere che faccio fatica a giudicare in modo obiettivo e oggettivo. Nel complesso però è sicuramente una prova buona!

Sybilla Levanti
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Re: Variabile impazzita

Messaggio#24 » giovedì 29 settembre 2016, 16:11

Ciao Alexandra!

Comincio subito a dire che il tuo racconto è stato il primo che ho letto ancora prima di scoprire di doverlo commentare, un segno! Più che un fantasy tradizionale mi hai fatto venire in mente qualcosa di Marion Zimmer Bradley mischiata ad un po' di mitologia greco romana. Hai creato un'atmosfera di attesa con le prime frasi ma hai un po' perso verso la fine, ammassato (lo spazio a disposizione è quello che è...) gli eventi.
Il mimetismo è un gran bel superpotere, non così insolito ma sicuramente interessante rispetto a altri.
In ogni caso il tuo racconto mi è piaciuto molto e merita sicuramente un più!

alexandra.fischer
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Re: Variabile impazzita

Messaggio#25 » sabato 1 ottobre 2016, 19:58

Ciao Alessandra Corra, sono contenta che la storia ti sia piaciuta nel suo insieme. Se alcune parti ti sono parse poco scorrevoli, la colpa è mia (devo ingranare il metodo di scrittura, pochi caratteri e tanto da dire).

Ciao Ophelia, quanti complimenti, mi fai onore. Mi fa piacere che tu abbia gradito l'insieme della vicenda e mi scuso per le parti meno riuscite.

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antico
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Re: Variabile impazzita

Messaggio#26 » sabato 1 ottobre 2016, 20:25

Pollice ni che tende verso l’alto. Ottima atmosfera, decisamente d’impatto. Il racconto rimane bello impresso nella mente e questo è un punto decisamente a tuo favore. Ci sono alcune cose che non funzionano, a partire dalla diversificazione dei due guerrieri (poco efficace) per arrivare al perché sentano tutto pesante una volta che la sacerdotessa muore (credo che sia perché con la sua morte perdono anche i poteri e quindi, per forza, s’indeboliscano). Il tema è presente. Sistema quelle cosette e il racconto è buono da Vetrina.

alexandra.fischer
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Re: Variabile impazzita

Messaggio#27 » sabato 1 ottobre 2016, 21:01

Ciao Antico, grazie. Farò come dici, soprattutto riguardo ai guerrieri. La morte della sacerdotessa li ha sicuramente indeboliti, ma c'entra anche la presenza dell'uomo mimetico.

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