Veni, vidi, WC - Eleonora Rossetti

Tutti pronti lunedì 19 settempre per il VIA programmato alle ore 21!
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eleonora.rossetti
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Veni, vidi, WC - Eleonora Rossetti

Messaggio#1 » lunedì 19 settembre 2016, 23:14

L’uomo che sussurrava ai cessi.
Così amava definirsi Giulio, durante le pulizie notturne nell’autogrill. E i cessi erano ben felici di ciarlare. Lui si chinava sui water e ascoltava. Ogni pensiero di chi vi avesse fatto pipì o altro diventava un pettegolezzo da Grande Fratello, perlopiù inconfessabile, su cui farsi due risate.
Fino a quella notte.
Quel venerdì sera c'era troppo silenzio, a parte un bisbiglio proveniente da un loculo nel bagno delle donne. Giulio aprì la porta e si chinò sulla porcellana.
“Aiutatemi! Dove mi stai portando? Mamma!”
Una voce di bambina. Lui si pietrificò. Oh, merda... Cosa...?
La voce mutò in quella di un uomo che si chiedeva perché quella mocciosa continuasse a piangere, mentre ripeteva tra sé delle indicazioni stradali. Giulio se le impresse nella mente.
Non è possibile...
Eppure tutto tornava. Una bambina... rapita? Il suo rapitore che faceva pipì nello stesso bagno per non perderla di vista?
Assurdo. Ma doveva capire. Uscì dall’autogrill senza nemmeno avvertire, saltò in macchina e imboccò l’autostrada.

Le indicazioni portavano a un motel. Giulio parcheggiò sul retro e si avvicinò alle finestre del piano terra, cercando di sbirciare attraverso le tende. Proprio quando gli parve di avvertire un mugolio soffocato, qualcosa emerse dalle persiane e lo trascinò dentro. Sbatté col mento a terra, accanto a una bambina mezza svestita con la bocca e i polsi immobilizzati dal nastro adesivo.
“Odio i fottuti ficcanaso. Cosa faccio, ora? Ti ammazzo? O ti tengo per dopo?”
Giulio non fece neanche in tempo a rialzarsi. La mano dell’aggressore, un’ombra nelle tenebre, lo agguantò come un randagio e lo perquisì in fretta, requisendogli il cellulare e il portafoglio. Tenendolo schiacciato sul pavimento, gli fermò i polsi con il nastro e gli sigillò le labbra prima di schiaffarlo nel bagno e chiudere la porta a chiave.
Giulio si risollevò. Sentiva oltre l'uscio i gemiti disperati della bambina. Chiunque fosse lo stronzo, stava iniziando. E lui sarebbe stato il prossimo.
Adocchiò il water.
Che aveva da perdere? Finora aveva sempre ascoltato, perché non parlare per primo?
Contorcendosi come una serpe, riuscì a far scivolare i jeans e le mutande, si sedette sulla tazza e liberò tutto ciò che poteva, con la paura a fargli da lassativo.
Aiuto! pensò con forza mentre andava di corpo. 113! Mi sentite? Sono prigioniero al Bougie Hotel, km. 6 della A4! C’è anche una bambina! Venite, presto!

La polizia irruppe una ventina di minuti dopo, proprio quando si stava convincendo di dover offrire un tributo più corposo per avviare una vera comunicazione. Se tra i poliziotti ci fosse un altro sussurratore che aveva captato il messaggio, o se si fosse trattato solo di una coincidenza, Giulio non lo seppe mai. Rimase seduto sul water, fino a quando non arrivò anche la stampa e lo immortalò con le chiappe candide sulla tazza, con l’espressione di chi, per la prima volta, era quasi grato di essersela fatta sotto.
Ultima modifica di eleonora.rossetti il martedì 20 settembre 2016, 0:15, modificato 8 volte in totale.


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antico
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Re: Veni, vidi, WC - Eleonora Rossetti

Messaggio#2 » lunedì 19 settembre 2016, 23:17

Ciao Eleonora! Felice di vederti tra i nostri! Parametri tutti ok, buona Walter Lazzarin Edition!!!

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elena.coppari
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Re: Veni, vidi, WC - Eleonora Rossetti

Messaggio#3 » martedì 20 settembre 2016, 11:05

Troppo carino questo racconto! è un componimento ironico e un thriller allo stesso momento, dinamico e scritto bene. Mi è piaciuto molto! trovo che sia un dono scrivere in maniera così divertente e ti faccio i complimenti. Il finale dove non si capisce bene come sia arrivata la polizia, mi è piaciuto ancora di più. Brava!
Ultima modifica di elena.coppari il martedì 20 settembre 2016, 14:05, modificato 1 volta in totale.

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Andrea Partiti
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Re: Veni, vidi, WC - Eleonora Rossetti

Messaggio#4 » martedì 20 settembre 2016, 13:40

Per ora vinci la palma "Potere più inconsueto" dell'edizione, e sospetto non verrai superata facilmente!
La spigliatezza dell'azione e i toni surreali funzionano bene con tutte le scelte "non logiche" del protagonista e di chi interagisce con lui, creano un'atmosfera frenetica. Il fatto stesso che il potere sia improbabile, sembra giustificare tutta l'improbabilità successiva (l'inseguimento da solo, la comunicazione verso l'esterno, la polizia che l'ascolta, la polizia che non lo libera dal bagno neppure quando già la stampa è presente...). L'effetto complessivo è davvero divertente, anche se il cattivo è uno dei "grandi cattivi" del nostro immaginario da racconto e la situazione che il protagonista deve gestire è drammatica.
Penso sia questo l'elemento "vincente", il contrasto tra drammatico e comico-surreale.
(L'unica domanda che mi resta, da inizio a fine racconto è: ha scelto il suo lavoro perché conosceva il suo potere? Oppure gli è capitato per caso e il potere si è sviluppato dopo? Io ci sprecherei un accenno a inizio racconto, perché saperlo sembra molto importante per creare il personaggio.)

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angelo.frascella
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Re: Veni, vidi, WC - Eleonora Rossetti

Messaggio#5 » martedì 20 settembre 2016, 23:53

Ciao Eleonora.

Bel racconto: idea ottima, sfruttata bene. Fa sorridere, prende in giro l'idea stessa del supereroe e i meccanismi narrativi del genere (il fatto che lui decida di salvarsi facendo la pipì, l'ho trovata un'idea ancora più geniale di quella del superpotere). Unico appunto, giusto per fare il pignolo: non è chiaro come lui faccia a seguire le tracce fino al motel. Magari si potrebbe aggiungere qualche dettaglio (per esempio un passaggio in cui lui percepisce che, in un'area di sosta, il tipo si sia fermato a fare i suoi bisogni…)

A rileggerci
Angelo

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eleonora.rossetti
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Re: Veni, vidi, WC - Eleonora Rossetti

Messaggio#6 » mercoledì 21 settembre 2016, 0:19

Grazie a tutti per i commenti finora.
Per rispondere a dubbi e perplessità:
@Andrea: in effetti l'ho omesso perché non mi è parso un dettaglio così rilevante, era un po' come decidere se è nato prima l'uovo o la gallina. Se proprio dovessi scegliere, direi che Giulio ha scelto di andare a lavorare lì per sfruttare al meglio il suo potere. Unisce l'utile al dilettevole, in fin dei conti.
@Angelo: grazie del commento. In realtà Giulio sa dov'è andato il tizio (sono le indicazioni che ripete al 113),perché è ciò a cui pensa il rapitore mentre fa la pipì:
La voce mutò in quella di un uomo che si chiedeva perché quella mocciosa continuasse a piangere, mentre ripeteva tra sé delle indicazioni stradali. Giulio se le impresse nella mente.
Lui quindi giunge a un motel, e intuisce che facilmente il rapitore si è fermato lì, ma non ne è sicuro, per questo sbircia con prudenza... e finisce ovviamente nei guai.
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Fernando Nappo
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Re: Veni, vidi, WC - Eleonora Rossetti

Messaggio#7 » mercoledì 21 settembre 2016, 7:46

Ciao Eleonora,
non ho ancora cominciato a commentare, e non ho verificato se sei nel gruppo che devo leggere o meno, ma i complimenti per il titolo te li devo proprio fare. È uno spasso!

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angelo.frascella
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Re: Veni, vidi, WC - Eleonora Rossetti

Messaggio#8 » mercoledì 21 settembre 2016, 7:52

Ciao Eleonora.

Hai ragione! Scusa per l'errore

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eleonora.rossetti
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Re: Veni, vidi, WC - Eleonora Rossetti

Messaggio#9 » mercoledì 21 settembre 2016, 8:29

Fernando Nappo ha scritto:Ciao Eleonora,
non ho ancora cominciato a commentare, e non ho verificato se sei nel gruppo che devo leggere o meno, ma i complimenti per il titolo te li devo proprio fare. È uno spasso!

Grazie :)
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Vastatio
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Re: Veni, vidi, WC - Eleonora Rossetti

Messaggio#10 » mercoledì 21 settembre 2016, 13:05

Ciao,

parti in quarta mettendo mani e piedi avanti: qui si va sul demenziale se il titolo non ti era bastato. Insieme all'uomo che "caga vetro" direi che il tuo che "sussurra ai cessi" se la gioca di prepotenza.
Per demenza di superpotere mi hai ricordato il tizio che si teletrasportava via spazzatura in Dust Spurt di Rumiko Takahashi.
Perfettamente in tema e divertente. Le uniche osservazioni che mi sento di fare riguardano le dinamiche, un po' tirate (lui che pensa la strada, l'inseguimento in solitaria, la polizia che riceve), ma la tua premessa iniziale è sempre lì a ricordare di accontentarmi di un "verosimile" senza rompere.
Chapeau.
PS: menzione d'onore per il titolo, sembrerebbe quasi uno di quei racconti che "nascono" dopo aver trovato il titolo, se invece la genesi del titolo è successiva, complimenti ulteriori.

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erika.adale
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Re: Veni, vidi, WC - Eleonora Rossetti

Messaggio#11 » mercoledì 21 settembre 2016, 15:42

Geniale. Al di là dell' indubbia originalità (e pertinenza) del titolo, dell'originale superpotere scelto per il tuo protagonista, ho trovato davvero notevole il contrasto continuo fra farsa e thriller. Normalmente avrei avuto difficoltà a leggere una storia in cui si presuppone stiano seviziando un bambino, invece in questo caso c'era il continuo bilanciamento surreale del protagonista a salvare la mia labile emotività. Ottimo lavoro davvero.

Canadria
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Re: Veni, vidi, WC - Eleonora Rossetti

Messaggio#12 » mercoledì 21 settembre 2016, 16:56

Caspita! Non è facile scrivere una storia divertente scegliendo di accostarla ad un episodio così drammatico. L'idea originale ed azzardata merita, secondo me, un plauso a prescindere dalle dinamiche un po' affrettate della conclusione. Questo sì che è un potere inconsueto! Se possibile tratteggerei un po' meglio la conclusione, non necessariamente spiegando come la polizia abbia fatto a trovare il motel, ma piuttosto particolareggiando la scena un po' di più. Complimenti!

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Gimmi
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Re: Veni, vidi, WC - Eleonora Rossetti

Messaggio#13 » giovedì 22 settembre 2016, 11:22

Ciao Eleonora!
Se il mio cesso dovesse parlare direbbe solo: "Forza forza forza forza!"
La stitichezza è una brutta cosa xD

Comunque...
Tenendo conto che io sono uno scassaminchia di prima categoria, il racconto mi pare riuscito. È carino ^^
Ma visto che si devono dire le cose che non vanno, piuttosto quelle che vanno, ti faccio due accorgimenti per me importanti e senza scendere nel dettaglio.

La premessa (e ancor prima il titolo) mi fa pensare a un racconto ironico. E così è quando "interagiamo" con i cessi, perché è già assurda di per sé la situazione. Avrei preferito che lo fosse sempre. Anche quando trova il rapitore, non so se mi spiego. Vabbé, ma questa è un'osservazione di stile e mi puoi mandare liberamente a cagare, per rimanere in tema xD.

L'altra cosa, più importante, è che scoprire che lui può anche parlare ai cessi oltre che ad ascoltarli mi ha fatto saltare in aria la sospensione dell'incredulità. Mi è parso un deus ex machina troppo esagerato in così poche righe che salta all'occhio (sicuramente al mio).
Se ti trovassi d'accordo con me è comunque facilmente risolvibile, aggiungendo una frasetta iniziale che introduca la possibilità di fare ciò... o che ci sono altri come lui.

... Ecco... rileggendo ho notato un'altra cosa che è proprio fastidiosa da far notare, ma lo faccio lo stesso xD
Mentre riguardavo i pochi dialoghi sentiti dal protagonista (che sia attraverso la tazza o meno) per puntualizzare il fatto che potresti farli un po' più fluidi e reali, lasciando dire ai personaggi proprio quelle due parole necessarie, ho notato che:
Con l'ultima scena di Giulio al cesso si capisce che l'unico modo per dar sfogo al potere è usare il bagno. Significa che la bambina in autogrill l'ha usato? In tal caso non ce la vedo una bambina che grida aiuto facendo la pipì. Forse è da ricalibrare, vedi tu.

Leggendo i commenti degli altri, evidentemente, è un problema mio quello di non trovare equilibrata la parte comica con quella drammatica. Sarà perché scrivo anche io spesso demenziale e non mi ritrovo con lo stile adottato. Quindi, vedi tu il peso da dare a questo commento (ovviamente) :)

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eleonora.rossetti
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Re: Veni, vidi, WC - Eleonora Rossetti

Messaggio#14 » giovedì 22 settembre 2016, 22:08

Scusate il ritardo nelle mie risposte XD
@Vastatio: grazie del commento. Confesso che non conosco questo Durst Spurt. Devo rimediare.
Per il tuo dubbio: è nato prima il titolo e poi il racconto. Non oso dire dove e quando ho avuto l'ispirazione XD ma secondo me lo indovini XD

@erika: sono contenta che ti sia piaciuto. Sull'episodio della bambina ho volutamente glissato i particolari, io stessa non amo immaginarmi certe scene, solo l'essenziale per far capire quale fosse la situazione, che comunque voleva incentrarsi appunto sul lato comico della vicenda.

@sgargaminuto: ho oscillato volutamente tra l'ironico e il thriller perché mi piaceva l'idea di far salvare la situazione (che solitamente è risolta da un eroe con controca**i) con un espediente così bizzarro (e da pavidi, se volessimo puntualizzare).
Sulla tua ultima osservazione:
Con l'ultima scena di Giulio al cesso si capisce che l'unico modo per dar sfogo al potere è usare il bagno. Significa che la bambina in autogrill l'ha usato? In tal caso non ce la vedo una bambina che grida aiuto facendo la pipì. Forse è da ricalibrare, vedi tu.
Giulio sente i pensieri di chi ha fatto i bisogni in quel bagno. Mi sono immaginata la bambina in lacrime che fa la pipì, che non può urlare perché trattenuta a forza dal rapitore che poi, a sua volta, per evitare di perderla d'occhio la fa in quello stesso bagno, un po' come fanno certi papà/certe mamme che accompagnano le figlie piccole, specie in autogrill.
Soprattutto non vorrei si fraintendesse, non è la bambina ad avere il potere, è Giulio, che riesce sia ad ascoltare, sia parlare attraverso il water. Veicolando i pensieri attraverso ciò che vi scarica. XD
Terrò comunque in considerazione le tue osservazioni, tutte legittime ;)
Uccidi scrivendo.

alexandra.fischer
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Re: Veni, vidi, WC - Eleonora Rossetti

Messaggio#15 » venerdì 23 settembre 2016, 18:36

Il super potere del tuo protagonista è quello di comunicare con i residui corporei che hanno sostato nelle tazze del water (secondo la mitologia cinese, il Feng Shu, questi “spiriti” esistono. Di qui l’usanza di tenere abbassato il coperchio del water). La storia è molto ben scritta. Il protagonista sventa il delitto di un pedofilo ascoltando il water che sta pulendo nel settore delle donne. E poi, una volta ritrovatosi in balia del maniaco (che ha seguito nel motel ascoltandone le indicazioni stradali smozzicate mentre era occupato a usare il bagno insieme alla bambina), riesce a salvare se stesso e la piccola chiamando la polizia in modo fragoroso (sul water, andando di corpo). Storia godibile e curiosa.

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Polly Russell
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Re: Veni, vidi, WC - Eleonora Rossetti

Messaggio#16 » venerdì 23 settembre 2016, 23:23

La parte thriller è decisamente migliore di quella ironica, ma io non amo i racconti ironici, quindi è un problema mio.
In più, il cattivo che hai scelto, è cattivo davvero, e non riesco a sdrammatizzare velocemente. Immagino che il tutto, diluito in più battute, mi avrebbe fatto un altro effetto.
Conunque, il racconto è molto gradevole, il potere divertente, e, di certo, insolito. Quello che non funziona è il suo sperare di lanciare un messaggio con lo stesso mezzo. Non lo ha mai fatto, non ha idea se si possa fare. Se i fumetti supereroistici mi hanno insegnato qualcosa, è che il primo obbiettivo di chi ha un potere X, è trovare un proprio simile.
La foto delle chiappa bianche è carina, ma è abbastanza strano che la stampa arrivi insieme alla polizia.
Polly

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giancarmine trotta
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Re: Veni, vidi, WC - Eleonora Rossetti

Messaggio#17 » domenica 25 settembre 2016, 19:28

Ciao Eleonora,
con un titolo così, era lecito aspettarsi qualche sconceria, che, se pur presente, passa in secondo piano rispetto alla storia e al modo con cui è stata raccontata. Benissimo i personaggi e soprattutto il finale, aperto e ironico. Proprio nelle ultime righe il cerchio della storia si chiude benissimo e completa un racconto con tema centrato appieno (superpotere inconsueto, molto inconsueto!). Per me è una prova ottima, superata alla grande, complimenti!

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patty.barale
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Re: Veni, vidi, WC - Eleonora Rossetti

Messaggio#18 » mercoledì 28 settembre 2016, 20:20

TRAMA: pulire i bagni dell'autogrill non è un lavoro particolarmente gratificante, ma per qualcuno può trasfirmarsi nel mezzo per diventare un eroe

PERSONAGGI: en caratterizzati, anche se Giulio mi sarebbe parso più VERO se avesse avuto almeno un tentennamento, un dubbio prima di partire a caccia del pedofilo (penso che sia umano, soprattutto in conseguenza di una tale rivelazione e da una tale fonte!)

ORIGINALITÀ: idea assolutamente originale!

STILE: il tuo stile è una certezza. Solo alcuni dubbi:

qualcosa emerse dalle persiane

Mi fa pensare a un blob che fuoriesce tra le assicelle delle persiane, secondo me sarebbe più corretto dire semplicemente che

emerse dalla finestra

Anche perché, di solito, i i motel hanno le finestre oscurate da pesanti tende e non da persiane (o al massimo da serrande, che si devono tirare su!)

Contorcendosi come una serpe, riuscì a far scivolare i jeans e le mutande, si sedette sulla tazza e liberò tutto ciò che poteva, con la paura a fargli da lassativo.

Mi riesce difficile immaginare come possa aver fatto a slacciare i pantaloni (se non addirittura la tuta da lavoro che spesso gli addetti alle pulizie utilizzano)!

La polizia irruppe una ventina di minuti dopo, proprio quando si stava convincendo di dover offrire un tributo più corposo per avviare una vera comunicazione.

Già aveva evacuato stimolato dalla paura: cosa c'è di più "corposo"?


COERENZA AL TEMA: rispettatissima

AMBIENTAZIONE: nulla da eccepire

PANCIA: mi è piaciuto tanto!

Sybilla Levanti
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Re: Veni, vidi, WC - Eleonora Rossetti

Messaggio#19 » giovedì 29 settembre 2016, 18:08

Hey Eleonora!, ho trovato il tuo racconto godibilissimo e divertente. Il tema è centrato in pieno in modo originale. Mi ha lasciata solo un po' insoddisfatta il finale, ma non riesco a farmi piacere (quindi è soprattutto un mio disagio personale...) l'arrivo della polizia, mi manca un indizio che renda plausibile la sua presenza...anche senza scomodare una squadra di sussurratori di cessi organizzata.

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antico
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Re: Veni, vidi, WC - Eleonora Rossetti

Messaggio#20 » venerdì 30 settembre 2016, 20:40

Pollice su. Idea bizzarra e brillante, realizzazione all’altezza. Incipit, richiamo all’azione, azione, conclusione, il tutto i 3000 caratteri e ben bilanciato. Anche divertente nonostante quanto stia accadendo alla bambina. Tema preso in pieno, potere decisamente poco comune.

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