Derek-Derke e l'antico sospiro perduto

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Fabiana Donato
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Derek-Derke e l'antico sospiro perduto

Messaggio#1 » lunedì 19 settembre 2016, 23:15

Derek ha poche certezze in questo mondo, la sua bellezza e il suo segno zodiacale, pesci, che lo accompagnava in ogni dove. Dite che il narcisismo sia consuetudinario ai giorni nostri? Quello di Derek è una commistione di riservatezza e sfrontatezza, due aspetti contrastanti del suo essere, che uscivano al momento giusto. Forse, la sua sicurezza non era sintomo di vanità, ma voglia di piacere agli altri. Quando sarebbe piaciuto a se stesso? Era emozionante avere tutti ai propri piedi e non avere la mancanza di niente, ma quando sarebbe arrivato il momento di smetterla di desiderare tutto quello che non lo avrebbe mai soddisfatto davvero?

Tutto ciò lo raccontava a sé, specchiandosi nel fiumiciattolo vicino casa. Fin da piccolo era lì che piangeva quando aveva paura di una gara o temeva di fare una cattiva figura, d'altronde lui era solo un belloccio. Quando mai avrebbe avuto una ragazza che lo amasse per il suo buon cuore, se nessuno sapeva della sua esistenza?

Guardò le stelle, supino respirava l'aria, odorava di pulito. In questo momento voleva sentirsi così con la propria coscienza, perché mai avrebbe dovuto tradire i suoi sentimenti, forse nel mondo non esiste crimine peggiore di questo. Strappò l'erba e per la prima volta urlò al fiume <<Voglio essere libero da queste catene!>> D'improvviso nel fiume si aprì una voragine da cui uscì una donna, o meglio, il fantasma di una donna. Fu naturale, essa si avvicinò e lo baciò. Scomparve, ma Derek iniziò a sentire un formicolio in tutto il corpo. Gli bruciò la pelle, come se sentisse anche la più piccola cellula divampare dentro di sé, si toccò era gelido! Dallo spavento si gettò in acqua e quando uscì davanti ai suoi occhi si presentò una bolla grande molto più di lui, che si accese come una lampada, presentandogli le immagini di una donna, una collana di acquamarina e un ladro.

La bolla scoppiò e i suoi piedi lo diressero verso una cupa casa, in cui vide una sagoma dirigersi dentro. Si sentiva leggero, così tanto che in un baleno fu dentro l'abitazione e vide l'uomo. Questi lo guardò maliziosamente e cercò di aggredirlo, ma fu in quel momento che Derek sentì un sospiro venire da dentro e scagliare un violento getto d'acqua che riempì la gola e soffocò il malfattore. Si accese la luce ed una donna guardò terrorizzata verso la sua direzione, ma Derek vide la collana nel collo di essa e gli e lo strappò, questa si desintegrò.

Scappò al fiume, si specchiò e vide il fantasma di prima, la pietra si illuminò e svenne. Svegliatosi si rispecchiò e vide il suo viso, ma aveva ancora la collana al collo. La gettò in acqua e da essa la donna gli saltò addosso, dicendo:<<Ti ho trovato! Sono Derke e tu sei Derek, il mio pezzo mancante. Siamo nati insieme, ma la maledizione di quella strega ci ha divisi per sempre, siamo Derek-Derke le divinità dell'acqua, incarniamo il segno dei pesci fin dall'antichità. Io sono morta, tu sei vivo, io donna, tu uomo. Ci completiamo perché siamo gli esatti opposti, ma al momento del pericolo diventiamo un tutt'uno, come stasera. >>

La maledizione era finita, i due antichi amanti si erano incontrati. Adesso Derek oltre a vivere la quotidianità, avrebbe combattuto il crimine al fianco di quell'amore che portava dentro da sempre, quel sospiro perduto nel fiume che aveva ritrovato.



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antico
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Re: Derek-Derke e l'antico sospiro perduto

Messaggio#2 » lunedì 19 settembre 2016, 23:28

Ciao Fabiana! Tutto ok orari e caratteri, buona Walter Lazzarin Edition!

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elena.coppari
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Re: Derek-Derke e l'antico sospiro perduto

Messaggio#3 » martedì 20 settembre 2016, 11:13

Questo racconto è scritto bene, ma credo che il limite dei caratteri previsti dal contest lo abbia penalizzato. Avrei voluto scoprire di più di questa che definirei una favola moderna, e avrei voluto capire meglio. Il personaggio di Derek, estremamente bello, andrebbe caratterizzato meglio, secondo me.

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Andrea Partiti
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Re: Derek-Derke e l'antico sospiro perduto

Messaggio#4 » martedì 20 settembre 2016, 18:03

Usare il simbolo del segno dei pesci reinterpretato come se i due pesci che si inseguono fossero gemelli (wink) è un'idea simpatica e inaspettata, perché, insomma, "se fosse quella la chiave della storia avrebbe usato i gemelli!" quindi prendi alla sprovvista nel modo giusto. Mi aspettavo tutt'altra interpretazione per la donna del fiume.
La costruzione dell'incontro è ben strutturata, ma il finale sembra tirato lì, ci incontriamo, ci uniamo e ora... e ora... combattiamo il crimine! Forse chiudere il racconto subito dopo il rincongiungimento sarebbe stato positivo.
Purtroppo la forma ha bisogno di parecchio lavoro. A livello di lessico e di stile ci sono parecchi problemi. Alla struttura fantastica del racconto si adatterebbe meglio un linguaggio semplice e trasparente, mentre ho l'impressione che tu abbia cercato di renderlo più forbito intenzionalmente, ma è riuscito solo in parte come effetto, lasciando un registro non consistente nel corso del racconto. Anche la struttura delle frasi spesso non è naturale. Se le leggi ad alta voce, sono *sicuro* che te ne accorgi facilmente di come suonano strane, di come ordineresti parole e subordinate diversamente se stessi parlando.
Penso che tu sia migliorata nettamente rispetto ai primi tuoi racconti che ho letto, si sente, anche se continuo a dire cose negative. Ci tenevo a dirlo in maniera esplicita perché in fondo si possono trovare elementi migliorabili a qualsiasi livello si scriva.

Canadria
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Re: Derek-Derke e l'antico sospiro perduto

Messaggio#5 » mercoledì 21 settembre 2016, 17:35

Ciao, Fabiana.
L'idea alla base di questo racconto è affascinante: i due opposti che si completano, uno vivo e l'altro morto, uno che vive in terra e l'altro in acqua, la maledizione che li divide e, in fondo, una misteriosa forza che li attrae l'uno all'altro. La narrazione inizia ricca di particolari e fluida, ad un tratto, però, si perde: scivola qualche tempo verbale ed alcune frasi sembrano scritte quasi in versi piuttosto che in prosa. Ti faccio qualche esempio:

Guardò le stelle, supino respirava l'aria, odorava di pulito. In questo momento voleva sentirsi così con la propria coscienza, perché mai avrebbe dovuto tradire i suoi sentimenti, forse nel mondo non esiste crimine peggiore di questo. Strappò l'erba e per la prima volta urlò al fiume <<Voglio essere libero da queste catene!>>


Qui, a mio parere, i tempi verbali suonano un po' confusi.

La bolla scoppiò e i suoi piedi lo diressero verso una cupa casa, in cui vide una sagoma dirigersi dentro.


Da questo punto la prosa comincia a diventare più ostica arricchendosi di pronomi ed aggettivi a volte non strettamente necessari.

Scappò al fiume, si specchiò e vide il fantasma di prima, la pietra si illuminò e svenne
.

Sembra quasi che sia la pietra a svenire!
In ogni caso, lo svolgimento della storia è chiaro e non si fatica troppo a seguirne gli eventi.
Anch'io, come Andrea, avrei optato per una conclusione diversa da "combattere il crimine" in quanto credo che avrebbe reso la narrazione più romantica e sorprendente.
L'idea alla base del racconto mi pare comunque buona e credo che una rivalutazione volta a snellire un po' la prosa possa migliorarlo notevolmente.

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angelo.frascella
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Re: Derek-Derke e l'antico sospiro perduto

Messaggio#6 » mercoledì 21 settembre 2016, 23:07

Ciao, Fabiana.

Hai scritto un racconto sicuramente ricco di immagini fantasiose. Il problema è che se la fantasia, per sua natura, fluisce libera, per scrivere un racconto occorre incatenarla e darle una struttura narrativa solida che qui sembra mancare del tutto.
Andiamo per gradi. Fai partire il racconto da un contesto realistico: un uomo narcisista che, come il Narciso del mito, si guarda in un corso d’acqua. Di punto in bianco veniamo sommersi da una serie di immagini straordinarie ed eccessive in cui è difficile scorgere una coerenza: fantasmi che scompaiono lasciando bolle d’acqua che mostrano cose e trasportano in case con ladri che vengono sconfitti da flussi d’acque improvvisi e subito dopo storie di streghe che hanno diviso amanti che sono complementari e che combatteranno il crimine.
È troppo e in una sequenza troppo veloce e al lettore finisce col girare la testa.
Un consiglio: non dimenticare mai il patto fra lettore e autore. Il lettore sarà disposto ad accettare tutto ciò che gli racconti, purché il mondo che gli proponi sia internamente coerente.
Insomma, la fiducia del lettore va guadagnata: bisogna prenderlo per mano e ammansire il suo senso critico, chiarendo da subito le regole del proprio mondo e impegnandosi a rispettarle. Questo patto, nel tuo racconto, non regge.
Aggiungo che ci sono un po’ di problemi a livello di scrittura: ti cito il cambio di tempo improvviso (parti al presente e dopo qualche riga passi al passato), alcuni termini usati in modo poco preciso (la “cupa casa” non rende. L’uomo che guarda “maliziosamente” Derek sembra voglia provarci con lui e non aggredirlo) e a volte la costruzione non funziona bene (i piedi che lo dirigono o il sospiro che sputa acqua).
In ogni caso, non abbatterti. Prova a rielaborare il tuo testo, chiarendo da subito che siamo in un mondo fantastico e che Derek cerca la sua metà persa per un incantesimo e magari a usare un tono più fiabesco e, solo quando l’avrai revisionato a dovere, prova a inserirlo nel laboratorio.

A rileggerci
Angelo

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Vastatio
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Re: Derek-Derke e l'antico sospiro perduto

Messaggio#7 » giovedì 22 settembre 2016, 7:48

Ciao,

ammetto di non aver capito le tue intenzioni, volevi forse creare una fanfic su Derek Zoolander o cosa? Almeno l'inizio mi ha fatto pensare così, ma non ho più trovato altri riferimenti (nome, modello narciso). Partiamo dallo stile, eccessivamente voluttuoso. Ti butti su paroloni che vorrebero, forse, ricondurre a un linguaggio fiabesco d'altri tempi, ma che risulta solo pesante, rappezzato e cacofonico (nelle prima frasi hai un sacco di "ezze/ezza"). Un altro problema è quando decidi di descriverlo come riservato e sfrontato. Come ben evidenzi anche tu sono due aspetti contrastanti, dovresti farmeli "vedere" in qualche modo se vuoi che empatizzi con lui: così è come se gli mettessi una maglietta "Riservato e Sfrontato" (certo con due frecce, una verso l'alto e l'altra verso il basso sarebbe pure tamarra come maglietta).
La storia mi lascia un po' perplesso. Lui è lì che si strugge specchiandosi nel fiume (fiumiciattolo? belloccio? prima usi un linguaggio ricercato e poi scivoli su simili termini?) e poi viri brutalmente nel fantasy mischiando cliché come se non ci fosse un domani (teletrasporti, maledizioni, amanti divisi). Troppa roba per 3000k (mah, da che pulpito). Concentrati su alcuni aspetti del tuo mondo, perché, come un altro tuo racconto che ho letto in passato, si intuisce che la storia nella tua testa c'è, ma è uscita male dalle dita.
PS: no, la lotta al crimine no. Risparmiamela, piuttosto falli ammucchiare come ricci ora che si sono ritrovati (è pure il fertility day), ma non la lotta al crimine.

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Gimmi
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Re: Derek-Derke e l'antico sospiro perduto

Messaggio#8 » sabato 24 settembre 2016, 13:14

Ciao Fabiana.
Com'è? Io mi sto riprendendo dal venerdì sera ^^

Parlando del testo invece mi ritrovo, purtroppo, a non condividere la tua visione narratologica, per così dire.
Proprio non capisco il testo. È come se non avesse né un'entrata né un'uscita.
Non dico che vada male, ma non arrivo al senso. Cosa volevi dire con questo racconto?
C'è un uomo narcisista che è insoddisfatto di sé. Sconfortato va al lago in cui il fantasma gli mostra di un furto che si sta per compiere (no?). Sventato il crimine, porta la collana al fantasma che si rivela essere l'altra metà di un'entità acquatica. E quindi?
Mi sento come se avessi perso qualcosa, e forse è così, per questo te lo sto chiedendo ^^
È un frammento sintetizzato di un racconto più ampio. Potrebbe essere l'inizio di un "super-eroe" però così non... gira.

Comunque... nel particolare.
Si vede tantissimo che lo spiegone finale del fantasma è messo per far quadrare tutto. E non ci sta proprio.

Il narcisismo di lui l'ho trovato, tutto sommato, irrilevante per la storia.

Sarà per il venerdì sera, ma non sono riuscito a raffigurarmi bene i luoghi, gli spazi, e il protagonista. Penso sia essenziale in racconti così brevi.

Ci sono una serie di cose da segare, come: "...da cui uscì una donna, o meglio, il fantasma di una donna." Questo caso in particolare non ha una valenza comica né drammatica lo specificare e l'ho trovata del tutti inutile. "Una donna fantasma" ci stava benissimo.

Detto questo mi leggo i commenti degli altri e vedo se mi son perso qualcosa :)

D'accordo con gli altri. Anche sui tempi verbali che, però, io non faccio mai notare in quanto rientrino in quell'insieme di cose che si sbagliano alla prima stesura e una manciata d'ore non bastano per vedere e correggere.

Detto questo, chiudo perché devo farmi passare l'acidità :D
A poi..
Ciao!

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giancarmine trotta
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Re: Derek-Derke e l'antico sospiro perduto

Messaggio#9 » domenica 25 settembre 2016, 19:33

Ciao, mi spiace ma il racconto non mi ha colpito positivamente. A parte qualche errore che ci può stare in un contesto di scrittura veloce come minuti contati, sembra proprio mancare un filo logico. Si parte da ambienti reali e si passa a contesti irreali, con frasi ad effetto.
L'intenzione di fare bene si scorge nelle righe, ma è come se la confusione, o il tempo a disposizione, non ti abbia agevolata.
Credo che la storia avrebbe bisogno di una rivisitazione e di qualche carattere in più per portare ad un buon risultato. Alla prossima!

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erika.adale
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Re: Derek-Derke e l'antico sospiro perduto

Messaggio#10 » martedì 27 settembre 2016, 15:45

Un racconto sicuramente caratterizzato da immagini suggestive e simbolismi raffinati (il doppio, il segno dei pesci, lo specchio d'acqua). L'idea non mi è dispiaciuta, anche se la sensazione è che tu avessi in mente un racconto ben più complesso e lo abbia concentrato nei caratteri richiesti, costringendoti ad affastellare concetti ed eventi. Così finisco per non capire che importanza abbia ai fini della storia il narcisismo del protagonista, quale sia la necessità che lui e la sua compagna fantasma si dedichino alla lotta verso il crimine (aspetto che fa un po' prequel di un serial, a mio avviso). C'è molto materiale interessante, ma credo vada rielaborato.

alexandra.fischer
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Re: Derek-Derke e l'antico sospiro perduto

Messaggio#11 » mercoledì 28 settembre 2016, 20:51

Come racconto fantasy è sicuramente riuscito: contiene romanticismo (il contraddittorio Derek che trova la sua anima gemella Derke). Non mancano le scene meravigliose (la bolla d’acqua con la visione del ladro, della collana di acquamarina e della donna) e quella di lotta, nella quale Derek salva la donna e apprende da lei di essere dotato del super potere di controllare l’elemento acqua e di avere prerogative divine, proprio come lei. La maledizione che li divideva è spezzata dal coraggio di Derek. Correggerei soltanto il particolare della strega, visto che nella visione c’è un ladro, sarebbe meglio trasformarlo in uno stregone oppure mostrare anche la strega nella visione.

Attenzione a: pesci (il segno zodiacale si scrive maiuscolo).
A: vide la collana nel collo di essa e gli e lo strappò. Non va bene. Riscriverei: vide la collana al collo di lei e gliela strappò.
Desintegrò è errato: disintegrò.
Essa si avvicinò e lo baciò, riferito alla donna lo correggerei con lei.
Si toccò era gelido! (manca la virgola prima di era)
Riformulerei la frase Derek sentì un sospiro venire da dentro e scagliare un violento getto d’acqua, così: Derek sentì un sospiro venirgli da dentro e scagliò un violento getto d’acqua.
Riformulerei: che riempì la gola e soffocò il malfattore, così: che riempì la gola del malfattore e lo soffocò.
Per le virgole nei dialoghi userei i trattini.

Sybilla Levanti
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Re: Derek-Derke e l'antico sospiro perduto

Messaggio#12 » giovedì 29 settembre 2016, 18:20

Hey Fabiana! Il tuo racconto racchiude un potenziale notevole ma che non sei riuscita a esprimere al meglio, sarà per la scarsità di caratteri a disposizione (per me è una tortura...) o per il desiderio di incorporare troppe informazioni. Ci son parti che non son scorrono in modo fluido.
Interessante l'idea del segno dei pesci e della sua opposta duplicità, forse su quello avresti dovuto concentrarti in modo per lo sviluppo della trama, soprattutto nella seconda parte che è, secondo me, quella che necessità di un po' di manutenzione. Ultima domanda, anche se farò la figura della scema, ma qual è il superpotere che ha/acquisisce (al netto di sparare getti d'acqua) tramite la ricongiunzione con la donna?

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patty.barale
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Re: Derek-Derke e l'antico sospiro perduto

Messaggio#13 » giovedì 29 settembre 2016, 18:40

TRAMA: credo che parteciperò al casting de Il Grande Figo, ma forse potrei tentare anche con Belloccio Factor o con MasterBono! Perché io sono bello bellissimo, ma tanto solo, nessuno mi ama... Perché Barbara D'Urso non mi chiama nella sua trasmissione come caso umano? In fondo sono un bello e dannato! Ma... ecco la mia nemesi sorgere dalle acque... ti amooooooo!

PERSONAGGI: troppe cose in soli 3000 caratteri, personaggi che per vivere hanno bisogno di più spazio e di specchi immensi!

ORIGINALITÀ: sicuramente originale l'idea di accostare lo yin e lo
Yan

STILE: Mi sembra che la storia che ha mosso la tua tastiera avesse bisogno, come ho già detto, di più respiro: troppe cose o (come direbbe il genio di Aladdin): infiniti poteri cosmici... in un minuscolo spazio vitale!

Alcune note:

Attenzione ai tempi verbali!

Evita i blocchi di narrazione, lascia spazio, dai aria al tutto, se no il lettore soffoca!

E poi,dopo un intero racconto in cui usi un registro elevato, no, non puoi scadermi in un "combattiamo il crimine" più adatto al Batman televisivo degli anni 60!

COERENZA AL TEMA: presente

AMBIENTAZIONE: confusa

PANCIA: lo ammetto, è il racconto che mi ha convinta meno, ma questo non vuole dire che non possa essere valido. Secondo me dovresti prenderti più tempo e rielaborarlo con calma dando il giusto spazio e respiro al tutto

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antico
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Re: Derek-Derke e l'antico sospiro perduto

Messaggio#14 » venerdì 30 settembre 2016, 20:40

Pollice giù. Parti modificando il tempo verbale nella stessa frase e prosegui inciampando in una serie di eventi che per un racconto di 3000 caratteri risulta essere davvero eccessiva. Il problema, in casi simili, è che non dai il tempo e il modo al lettore di empatizzare con i tuoi protagonisti e la tua storia e pertanto lo allontani. Eppure vedo che hai facilità di scrittura, punti alto e questo, ovviamente, nel momento in cui non riesci a raggiungere i tuoi obiettivi, ti fa fare un bel tonfo. Poco male, continua così e magari prova a misurarti con una lunghezza superiore, sono curioso di vederti all’opera dai 10000 ai 20000 caratteri.

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