IL VERME

Tutti pronti lunedì 19 settempre per il VIA programmato alle ore 21!
Avatar utente
elena.coppari
Messaggi: 37

IL VERME

Messaggio#1 » lunedì 19 settembre 2016, 23:33

IL VERME
Stiro le labbra nel sorriso superficiale che ho imparato a simulare e rispondo “Tutto bene, grazie”.
E' un sorriso arido, vuoto, come vuote sono quelle tre parole -tutto bene grazie- che pronuncio. Non significano niente, a nessuno va mai tutto bene, almeno un imprevisto al giorno ce l'ha chiunque, ma è tranquillizzante ed evita spiegazioni ulteriori.
Nessuno vuole veramente conoscere le mie emozioni, l'angoscia che mi porto attaccata addosso, ma pensano che, con quello che è accaduto, devono fare la loro parte.
Si liberano dal senso di responsabilità, dal disagio, dall'esigenza di sentirsi utili, con quella domanda. Sono felici di sentirmi dire che va tutto bene.
Ormai ho imparato.
All'inizio dicevo la verità, rispondevo “sono morta anche io con lui” oppure “credo che la vita sia una fregatura e non trovo giusto ciò che mi è successo”.
Sbiancavano, non sapevano che dire, oppure (peggio) pronunciavano parole senza senso.
Allora ho capito che non volevo la compassione o consigli assurdi o, peggio, frasi fatte.
Odio quando mi dicono “Lui è sempre accanto a te”.
Dov'è, cazzo? Io non lo vedo. Non voglio il suo spirito, voglio lui in carne ed ossa. Anche “Ti guarda da lassù” fa cagare e “hai un angelo in cielo” ci arriva dannatamente vicino.
Le tre magnifiche parole che ora sono sempre pronte a uscire, insieme al ghigno che la gente scambia per sorriso, mi salvano.
Così posso finalmente riprendere la mia vita. In pancia ho un verme che rosicchia la mia carne millimetro per millimetro, ma nessuno lo vede. E' tutto mio. Ho letto da qualche parte che l'intestino umano, srotolato, è lungo sette metri. Dovrò ospitare il vermetto per molto tempo, devo rassegnarmi.
Tutto il mio dolore è lì, concentrato nell'essere invertebrato che mi consuma dentro, perchè, se gli dessi modo di espandersi, mi mangerebbe tutta.
E' quello il mio super-potere: controllare il dolore. Non far crescere il verme, lasciarlo nell'addome, che sta marcendo, la' dove era cresciuto chi ho perso.
Lavoro, mangio, dormo, pulisco, parlo, cammino, tutto come se fossi normale. Sono così brava a simulare serenità, che la gente mi guarda stupita “Ti ammiro” mi dice.
Io no. Io non mi ammiro, perché fossi un po' più coraggiosa, mi ucciderei. Sono vigliacca, invece, ho deciso di vivere, nonostante tutto, e per farlo devo attivare la modalità -super-potere- spingere il pulsante “controllo” e andare avanti.
Il problema arriva la sera, quando non sola e il verme si fa grande, arrogante, pretenzioso. Lo lascio uscire per un po', la notte, solo per rinfilarlo fra le viscere il mattino dopo.
Quando si fa buio e le case sono silenziose, sono solo io, con la mia angoscia e le mie lacrime.
E la segreta speranza che le mie preghiere vengano esaudite e io avrò il dono della morte.
Elena Coppari



Avatar utente
antico
Messaggi: 7171

Re: IL VERME

Messaggio#2 » lunedì 19 settembre 2016, 23:42

Elena, benvenuta e Minuti Contati! Orario e caratteri ok, buona Walter Lazzarin Edition anche a te!!!

Avatar utente
Angela
Messaggi: 505
Contatta:

Re: IL VERME

Messaggio#3 » martedì 20 settembre 2016, 9:09

Racconto profondo, di grande impatto emotivo. Non ti nego che m'è scesa pura una lacrima quando ho capito che non parlava di un compagno morto, ma di un figlio. L'uso della prima persona è perfetto perché in questo modo entriamo nella testa delle protagonista e il dolore e la sofferenza, che prendono le sembianze di un verme carnivoro, sono macigni. Spero di vederlo in finale, a parte un refuso, l'ho trovato un ottimo lavoro. Brava, Elena :)
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

Avatar utente
elena.coppari
Messaggi: 37

Re: IL VERME

Messaggio#4 » martedì 20 settembre 2016, 10:20

Grazie Angela!!! anche io ho apprezzato molto il tuo...vado a commentare

Avatar utente
elena.coppari
Messaggi: 37

Re: IL VERME

Messaggio#5 » martedì 20 settembre 2016, 10:24

Grazie del benvenuto Antico!

Avatar utente
Polly Russell
Messaggi: 812

Re: IL VERME

Messaggio#6 » martedì 20 settembre 2016, 13:59

Vacca miseria che problema! Il mio dico. Perché il racconto è davvero bello. Struggente. Ma non ci trovo nulla di attinente alla traccia.
Per me un super potere è un super potere. E qui siamo "solo" di fronte a chi cerca di andare avanti.
Capisco prenderla larga, ma allora parlando di eroi, avremmo potuto parlare degli eroi di tutti i giorni: pompieri, medici, etc. Insomma, nonostante mi piaccia davvero, non lo trovo in tema.
Polly

Avatar utente
elena.coppari
Messaggi: 37

Re: IL VERME

Messaggio#7 » martedì 20 settembre 2016, 14:04

Grazie per i complimenti, sono contenta del fatto che ti piaccia. Per il tema, io credo di averlo azzeccato, perché nessuno può averne uno più grande, ed inconsueto (come richiede il contest) come una madre che ha perso un figlio e che, nonostante tutto, vive.
Ultima modifica di elena.coppari il giovedì 22 settembre 2016, 11:43, modificato 1 volta in totale.

Annibale de Rossi
Messaggi: 16

Re: IL VERME

Messaggio#8 » mercoledì 21 settembre 2016, 10:45

Sarò diretto, e mi spiace perché il racconto mi è piaciuto, è un bel racconto, ma completamente fuori traccia. Accettare una perdita, elaborare un lutto, per quanto siano esperienze cardine in una vita, non sono affatto un'esperienza rara, anzi.
Non aiuta lo stile molto intimo del racconto che fa pensare più a uno sfogo che a una narrazione a beneficio di un lettore. Sento che manca la parte di comunicazione tra autore e lettore, che hai scritto pensando a rendere belle le tue frasi, a intriderle di dolore, ma non a trasmettere questo dolore. E' una percezione molto personale, quindi è possibile che sia completamente fuori strada.
Leggerei volentieri altri tuoi racconti.

Avatar utente
elena.coppari
Messaggi: 37

Re: IL VERME

Messaggio#9 » mercoledì 21 settembre 2016, 10:53

Grazie per aver letto il mio racconto, Annibale. Trovo molto interessante il tuo giudizio, perché è l'esatto opposto di quello che mi viene rimproverato di solito.
In molti mi dicono che coinvolgo troppo e che trasmetto emozioni troppo forti. L'appunto sul fatto di essere fuori tema mi è stato già rivolto, mi spiace non aver
puntualizzato meglio la capacità della donna di tenere sotto controllo il dolore. Ti manderei volentieri altri miei componimenti.

Avatar utente
Angela
Messaggi: 505
Contatta:

Re: IL VERME

Messaggio#10 » giovedì 22 settembre 2016, 13:36

Non sono molto d'accordo con chi dice che il tema non c'è, perché io l'ho sentito forte e chiaro. Naturalmente non è il classico super-potere di Spiderman e company, ma è una capacità che supera i limiti umani permettendoci di vivere e addirittura sorridere quando dentro muori ogni giorno dilaniata da un dolore disumano e incontrollabile. Ci vuole un grande poter, un super potere per andare avanti e sopravvivere alla morte di un figlio.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

alexandra.fischer
Messaggi: 2862

Re: IL VERME

Messaggio#11 » giovedì 22 settembre 2016, 20:30

IL VERME Di Elena Coppari Racconto intriso di sofferenza (inquietante la firma finale, la storia acquista suo malgrado un che di autobiografico). In questo caso, il super potere della tua protagonista, è quello di tenere a bada il dolore per la morte dell’uomo amato. Il paragone lutto da elaborare-verme (intestinale, quindi una tenia) è efficace e raggela. La resa delle ondate di dolore è molto ben resa (le parole di circostanza urtano, a partire da quelle che parlano dell’Assente come di un Angelo che veglia su chi è rimasto; la tortura peggiore avviene di notte, quando lei è sola con i ricordi. E l’alba la trova in lacrime. Però va avanti comunque. Questo fa di lei un’eroina

Avatar utente
elena.coppari
Messaggi: 37

Re: IL VERME

Messaggio#12 » giovedì 22 settembre 2016, 20:52

Ti ringrazio Alexandra, per aver letto il racconto e per la bellissima critica. Unico cosa, si parla di figlio non di marito. Tutto il resto, lo hai capito perfettamente e hai azzeccato tutte le sfumature che volevo rendere. Grazie, davvero. E' per questo che scrivo, per arrivare alla gente, e tu mi hai dimostrato di esserti arrivata chiara e diretta. Sei una lettrice attenta.

Fernando Nappo
Messaggi: 584

Re: IL VERME

Messaggio#13 » giovedì 22 settembre 2016, 21:14

Ciao Elena,
un bel racconto, duro, che tratta un tema decisamente forte. Mi pare be scritto, buona la scelta della prima persona, sempre coinvolgente. Però, purtroppo, devo ammettere che anche io fatico a vedera l'attinenza col tema. È vero che superare certi lutti è difficile, doloroso, e c'è chi non ce la fa, ma a mio avviso stiamo parlando di una capacità - per quanto difficile da esercitare - e non di un super potere, capacità che è insita in molti di noi, e che molti hanno dovuto esercitare. Il tema richiedeva di parlare di un superpotere (e qui ci possiamo stare), ma di tipo insolito (e qui credo cada la piena aderenza del tuo racconto, perché purtroppo il dramma che descrivi non è, tristemente, così infrequente).
Tutto, come sempre, a mio parere.

Avatar utente
elena.coppari
Messaggi: 37

Re: IL VERME

Messaggio#14 » giovedì 22 settembre 2016, 21:19

Ciao Fernando, grazie del tuo commento. Sono lusingata dei complimenti e mi spiace tu non abbia visto il superpotere insolito. Trovo invece che quello descritto sia un potere sovrumano ed insolito. Ritengo inoltre che concentrare tutto a livello addominale e dominare il dolore trasformandolo in un verme, da tenere sotto controllo e da far uscire solo di notte, sia il fulcro del suo superpotere. Grazie del tuo parere e di avere circostanziato la tua opinione acutamente.

Evandro
Messaggi: 106

Re: IL VERME

Messaggio#15 » venerdì 23 settembre 2016, 14:35

Ciao Elena, il dolore che trasuda dal tuo racconto è mostruoso. L'hai reso limpido e sfaccettato in ogni parola. Quasi fosse un'esperienza diretta... (e non voglio saperlo, ti prego). Mi hai colpito al cuore, anche se ci sono troppi refusi (se rileggi spariscono, comunque). Ora, il discorso dell'attinenza al tema è complicato. Può essere un superpotere inconsueto o non esserlo per nulla. Tieni conto che la maggioranza delle persone, in qualche modo, riesce a superare il lutto. A mio parere l'ago della bilancia tende leggermente verso il settore del normale potere che tutti noi abbiamo.

Avatar utente
elena.coppari
Messaggi: 37

Re: IL VERME

Messaggio#16 » venerdì 23 settembre 2016, 14:46

Grazie Evandro, la tua opinione è preziosa, ne terrò conto

Avatar utente
Jacopo Berti
Messaggi: 441

Re: IL VERME

Messaggio#17 » venerdì 23 settembre 2016, 15:33

Ciao Elena,
non so e non ti chiedo di dirmi se si tratta di una tua esperienza diretta, ma il genere mi sembra più vicino a quello della testimonianza: vi trovo poco di narrativo. Comunque, si fa leggere tutto d'un fiato, e a parte il refuso nelle ultime righe ('non' al posto di 'son(o)': l'unico a costringere ad un'interruzione della lettura) non ha problemi scorrevolezza di stile o contenuti, che mi sembrano costanti e coerenti.
Curiosa la "nostra" reazione di lettori. E' così comune la trasfigurazione del dolore e del lutto (o della depressione) in un qualcosa che ci rode da dentro, in un animale, che ormai la riteniamo metafora morta. Ovvero: quelli che ti hanno detto che non vedono alcun "superpotere" hanno trascurato quella che è l'interpretazione letterale del racconto, ritenendo il verme una metafora, tra l'altro poco originale.
Se fosse più chiaro che la componente del verme è autenticamente fantastica e non solo allegorica e il racconto proseguisse con lei che riesce davvero ad estrarsi il verme dopo avervi depositato tutte le sue angosce, allora sarebbe un gran racconto.
«Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l'arte di inventare» (Novalis, Frammenti)

Avatar utente
elena.coppari
Messaggi: 37

Re: IL VERME

Messaggio#18 » venerdì 23 settembre 2016, 16:26

Grazie Timetrapoler. Effettivamente dovevo spiegare meglio il suo potere (l'ho detto anche sopra ad altri) perché altrimenti viene presa come una metafora.
Ci lavorerò...grazie per il commento e per aver letto il mio racconto!

Avatar utente
elena.coppari
Messaggi: 37

Re: IL VERME

Messaggio#19 » venerdì 23 settembre 2016, 16:30

P.s.: non è un'esperienza diretta anche se ho sofferto molto in vita mia per altri genere di perdita. Mi sono solo immedesimata in questo dolore, pensando a come fosse possibile gestirlo, ed ho immaginato questa eroina e il suo verme, immaganizzatore di emozioni negative, e la capacità della donna di dominarlo, conservandolo nelle viscere.

Avatar utente
Linda De Santi
Messaggi: 497

Re: IL VERME

Messaggio#20 » sabato 24 settembre 2016, 18:07

Ciao Elena, piacere di conoscerti!
Trovo il tuo racconto molto ben scritto, scorrevole e capace di evocare immagini forti. Forse mi sarebbe piaciuto che nel finale si scoprisse che il verme è reale e tangibile, avrebbe aggiunto potenza e un tocco di originalità al racconto. Anche allegorico com’è, comunque, è molto carino e dà un’idea ben definita del dolore della protagonista. Per me un ottimo racconto, brava.

Avatar utente
elena.coppari
Messaggi: 37

Re: IL VERME

Messaggio#21 » sabato 24 settembre 2016, 18:50

Grazie Linda, sono contenta ti sia piaciuto e...sì ahimè ho compreso le vostre opinioni sul verme. Grazie mille per i complimenti!

Avatar utente
marco.roncaccia
Messaggi: 559
Contatta:

Re: IL VERME

Messaggio#22 » martedì 27 settembre 2016, 17:50

Ciao Elena,
è molto toccante quello che scrivi e il punto di vista che esprime il tuo personaggio, senza peli sulla lingua. A mio avviso il tema ci sta, quello che manca è il racconto. Cioè il testo serve a spiegare al lettore la condizione e lo stato d’animo della protagonista ma dall’incipit alla fine non succede assolutamente niente. Non c’è movimento, cambiamento, risoluzione. Il testo è profondo e ben scritto, sarebbe una stupenda pagina di un romanzo, ma così come lo proponi non riesco a considerarlo un racconto finito.

Avatar utente
elena.coppari
Messaggi: 37

Re: IL VERME

Messaggio#23 » martedì 27 settembre 2016, 18:03

Grazie della tua opinione e del tuo commento Marco. Il racconto è basato sul superpotere della protagonista di gestire il dolore che è incarnato nel verme, capisco il tuo punto di vista ma non condivido. Il movimento è la sua vita, il cambiamento non è necessario perché il racconto sia finito, la risoluzione è il dover andare avanti nonostante tutto. Credo di averlo finito, ma penserò al tuo appunto e nel caso dovessi riprenderlo in mano, ne terrò conto. A presto!

Avatar utente
AmbraStancampiano
Messaggi: 477
Contatta:

Re: IL VERME

Messaggio#24 » martedì 27 settembre 2016, 19:28

Ciao Elena,
il tuo pezzo è sicuramente ben scritto e intriso di un grande dolore, hai selezionato molto bene le parole e le espressioni e le immagini sono quelle giuste... ma a mio modo di vedere si tratta più di una testimonianza che di un racconto di narrativa, e in più non lo vedo a tema.
Ciò non toglie che sia un bel pezzo, ma io sono abituata a considerare la narrativa in maniera forse un po' scolastica, e per racconto intendo una vicenda con un inizio e una fine, che racconti una storia e non un sentimento.
Per ciò che riguarda il tema, magari sopportare il dolore è un superpotere, soprattutto un dolore del genere, ma in questo caso il tema era "superpoteri insoliti", e purtroppo il dolore è comune a tutti gli esseri umani, in diverse misure e con diverse prospettive senza dubbio, ma non è comunque insolito.
Il mio giudizio riguardo al tuo racconto è molto positivo, credimi, mi piace veramente tanto, ma rispetto al contest secondo me non ci azzecca molto.
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

Avatar utente
elena.coppari
Messaggi: 37

Re: IL VERME

Messaggio#25 » martedì 27 settembre 2016, 19:38

Ciao Ambra, grazie per aver letto e commentato il mio racconto. Parto dalla fine: ti ringrazio per i complimenti e mi fa piacere che il tuo giudizio sia positivo. Quello che mi dispiace è non aver reso chiaramente interpretabile il superpotere che è assolutamente insolito, ma l'errore è indiscutibilmente mio dato che lo state dicendo in tanti. Ti ringrazio per avermi dato spunti di riflessione.

Avatar utente
jimjams
Messaggi: 677

Re: IL VERME

Messaggio#26 » martedì 27 settembre 2016, 23:06

Ouch! Non è facile tirare fuori un racconto di questo tipo in un contesto dove ci si aspetta più che altro un raccontino con gioco a sopresa che faccia sorridere e diverta. Onoro dunque il tuo coraggio. Passando alla storia in sé, il dramma di perdere un figlio, che lo si perda prima della nascita o in età avanzata, è qualcosa che devasta la vita di una persona, di una madre in particolare. Qui provi a rendere questa angoscia e in qualche misura ci riesci, anche se trasmettere l'indicibile è cosa quasi impossibile.

Avatar utente
elena.coppari
Messaggi: 37

Re: IL VERME

Messaggio#27 » mercoledì 28 settembre 2016, 8:13

Grazie del commento Jimjams (cavoli se è difficile il tuo nome). Il mio intento era proprio seguire la traccia laddove il potere era 'inusuale'. Sono contenta che hai apprezzato il mio sforzo e che hai capito il testo. A presto!

Avatar utente
romana.perna
Messaggi: 17

Re: IL VERME

Messaggio#28 » giovedì 29 settembre 2016, 17:59

Ciao Elena, ho letto svariate volte il tuo racconto, è stato come vedere un mosaico in posa. Mi è piaciuto, sia il tema, coraggioso, che lo stile, asciutto e tagliente.

Avatar utente
elena.coppari
Messaggi: 37

Re: IL VERME

Messaggio#29 » giovedì 29 settembre 2016, 18:03

Ti ringrazio Romana "mosaico in posa" è davvero molto bello come complimento. Sono anche lusingata del fatto che tu abbia letto varie volte il mio racconto e ne abbia apprezzato l'audacia. Perché ovvio che è molto diverso dagli altri e quindi da emozioni differenti. Grazie

Avatar utente
antico
Messaggi: 7171

Re: IL VERME

Messaggio#30 » domenica 2 ottobre 2016, 18:09

Pollice tendente all’alto. Fino a tre quarti era un su senza se e senza ma, poi hai sentito la necessità di ribadire il tema e sei andata un pelo in testa coda: in pratica fino a tre quarti scivola via benissimo e poi s’inciampa sul traguardo. Con una revisione delle ultime righe credo sarebbe pronto per la Vetrina, quindi non mollarlo, il Laboratorio ti aspetta. Il tema, per me, c’è.

Avatar utente
elena.coppari
Messaggi: 37

Re: IL VERME

Messaggio#31 » domenica 2 ottobre 2016, 18:31

Ribadisco: mi piace molto questo contest e ringrazio tantissimo chi me lo ha fatto conoscere! cercherò di revisionare il racconto con gli appunti dell'antico e degli altri bene a mente, e parteciperò al laboratorio. Grazie!

Avatar utente
patty.barale
Messaggi: 349
Contatta:

Re: IL VERME

Messaggio#32 » lunedì 3 ottobre 2016, 13:08

TRAMA:
Non ci sono o più le mezze stagioni!
I neri hanno il ritmo nel sangue!
L'importante è la salute!
Pensa che ha smesso di soffrire...

La colonna sonora della nostra vita è una compilation di cover commerciali reinterpretante senza un briciolo di originalità e talento.
Nei momenti in cui la trama raggiunge il suo climax avremmo bisogno di una musica composta apposta per noi e ci ritroviamo, invece, a recitare sui brani consunti di vecchie hit commerciali...

PERSONAGGI: questa mamma consumata dal dolore per la perdita del figlio è quanto mai vera. La disperazione interiore che rende ogni cosa priva di linfa vitale, una disperazione che diventerebbe palese se si avesse la capacità di non fermarsi alla superficie delle parole è resa magistralmente

ORIGINALITÀ: originale l'idea di dare al dolore il corpo di un verme che semina morte e decomposizione in quell'addome un tempo foriero di vita, una metafora della decomposizione fisica del figlio nella tomba, quasi un volerlo accompagnare col proprio corpo di madre dall'alfa all'omega della sua vita biologica.

STILE: stile secco, diretto, frasi brevi, capaci di aprirsi un varco nei sentimenti. Bello.

Alcune note

E' un sorriso arido, vuoto, come vuote sono quelle tre parole -tutto bene grazie- che pronuncio. Non significano niente, a nessuno va mai tutto bene, almeno un imprevisto al giorno ce l'ha chiunque, ma è tranquillizzante ed evita spiegazioni ulteriori.

Trovo che questa precisazione sia eccessiva, banalizzi la frase e soprattutto possa essere tolta senza danneggiare nulla, anzi...

Sbiancavano, non sapevano che dire, oppure ( peggio) pronunciavano parole senza senso.
Allora ho capito che non volevo la compassione o consigli assurdi o, peggio, frasi fatte.

Troppi peggio uno accanto all'altro: eliminerei il primo!

Ho letto da qualche parte che l'intestino umano, srotolato, è lungo sette metri. Dovrò ospitare il vermetto per molto tempo, devo rassegnarmi.

L'accento all'intestino fa pensare a una parassitosi intestinale, toglie poesia e valore alla metafora, anche perché poco dopo dici là dove era cresciuto chi ho perso, quindi sempre pancia, ma usare indifferentemente intestino e utero... provoca un'effetto non così bello!

COERENZA AL TEMA: qui mi sembra che la coerenza al tema sia un po' tirata per i capelli:
Certo, la forza di questa madre supera ogni super potere degli eroi di carta, ma sottolinearlo esplicitamente ha tolto forza al concetto!

AMBIENTAZIONE: i luoghi dell'anima... nulla da aggiungere!

PANCIA: storia triste, quasi un arrancare in un terreno desolato tra rovine abbandonate. Bello e coinvolgente, anche se, come ho già detto, non in piena sintonia con le consegne.

Avatar utente
elena.coppari
Messaggi: 37

Re: IL VERME

Messaggio#33 » lunedì 3 ottobre 2016, 13:43

Grazie infinite Patty! terrò a mente le cose che mi suggerisci di modificare e le tue critiche. Trovo che tutti i commenti che fai siano fantastici e forieri di consigli, spunti e riflessioni.

Torna a “88ª Edizione - Walter Lazzarin Edition - la Prima della Quinta Era”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti