“Gli uomini vuoti” - di Adriano Muzzi

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Adry666
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“Gli uomini vuoti” - di Adriano Muzzi

Messaggio#1 » martedì 20 settembre 2016, 0:10

L’emicrania con aura era il primo sintomo, ma non il peggiore. Il secondo era il non poter pensare con continuità a causa del vocio delle persone; il terzo era il senso di tristezza e di depressione, forse il più brutto.
Mio malgrado avevo trovato la cura: una casa isolata in cima a una scogliera sull’oceano. Io e il mare, punto.

Purtroppo non durò a lungo, dopo tre anni mi arrivò “la telefonata” che non avrei mai voluto ricevere:
- Pronto, parlo con James Valeron? FBI, dott. Kendel.
- Mi dica.
- Noi sappiamo, ci deve aiutare.
- Se le rispondessi no, vada a farsi fottere?
- Saremmo costretti a arrestare la sua ex moglie, e subito dopo suo fratello, lei sa benissimo con quali imputazioni…
In quell’istante tutto finì, il mondo intero si riversò nella mia testa con un urlo lancinante.

Io potevo “vedere” i pensieri delle persone che mi circondavano come se fossero stati dei vasi trasparenti. Tutto era nato dopo una cura per un tumore all’encefalo. Mi aveva portato solo problemi: non esisteva più silenzio, ma solo un sovrapporsi di frasi spezzate, immagini oscene e pensieri nefasti.
La mente non è un bel luogo, è un posto buio e umido dove, negli anfratti più reconditi, si nascondono mostri inenarrabili.
I luoghi pubblici per me erano devastanti, ma anche i rapporti con le singole persone non andavano meglio. Abbandonai tutti i miei amici: li “leggevo” come carta velina al sole, e li detestavo. Odiavo anche me stesso, perché io non ero troppo diverso dalle loro menti sporche.

Oggi è l’ultima mia missione per conto della FBI, sto salendo su un aereo di linea diretto all'aeroporto JFK.
- Coraggio dott. Valeron, con questa finisce il suo mandato. A noi dispiace molto.
- Ho mal di testa, mi lasci in pace, - rispondo all'agente federale al mio fianco.
Pezzo di merda, non me ne frega un cazzo se hai mal di testa, fai il tuo lavoro e basta!
Nella cabina sento anche le altre miriadi di “voci” che premono sulle mie tempie come per farmi implodere la scatola cranica.
Sonno preoccupata per il suo esame… Che sventola questa hostess, ci devo attaccare bottone, sta puttana… Ho paura, ho tanta paura…
L’ultima “voce” proviene da un bambino, mi giro verso la fila posteriore e lo vedo: stringe un orsacchiotto di pezza così forte che ha le nocchie bianche.
- Lo hai scoperto? Non abbiamo più molto tempo, siamo quasi in quota; azionerà il dispositivo a breve! Per favore!
Sbrigati stronzo, ci vuoi far ammazzare tutti? TI vorrei tanto spaccare quella faccia da cazzo!
- OK, faccio un giro.
MI alzo, carezzo sulla testa il bimbo impaurito e continuo a camminare lungo il corridoio.
Domani glielo dico, devo trovare il coraggio… Puzzi come una carogna, negra di merda… Ho paura, tanta paura…
Mi fermo, non è la stessa “voce” del bambino, c’è qualcosa di diverso, di più greve.
Morirò, tutti questi infedeli moriranno con me, bastardi! La mia cara mamma, mia…
Trovato.
Finalmente la mia missione è finita.
Ora avrò l’unica mia vera consolazione: la casa sulla scogliera in mezzo al nulla.



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antico
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Re: “Gli uomini vuoti” - di Adriano Muzzi

Messaggio#2 » martedì 20 settembre 2016, 0:16

Ciao Adriano! Tutto ok con i parametri, buona Walter Lazzarin Edition!!!

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elena.coppari
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Re: “Gli uomini vuoti” - di Adriano Muzzi

Messaggio#3 » martedì 20 settembre 2016, 11:31

Racconto interessante, di cui ho apprezzato la stesura. E' scorrevole e scritto bene, ma ha un difetto: non brilla di originalità. Il tema infatti, è stato ampiamente trattato in vari libri, e anche la figura del sensitivo, o telepatico, che non sopporta di stare in mezzo alla gente lo è. Questo il suo unico problema.

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Adry666
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Re: “Gli uomini vuoti” - di Adriano Muzzi

Messaggio#4 » martedì 20 settembre 2016, 17:19

Ciao Elena,

grazie per la recensione.
Il tema è stato sicuramente già affrontato ma mi interessava metterlo nel contesto dei superpoteri, e dell'uso delle persone plus dotate come "sonde" per scovare i terroristi.
Il problema di percepire i pensieri altrui lo vedo come un'estensione dell'ipersensibilità di alcune persone, la troppa empatia e l'ansia, potrebbero portare a risultati simili a quelli del protagonista della mia storia.

Ciao
Adriano

alexandra.fischer
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Re: “Gli uomini vuoti” - di Adriano Muzzi

Messaggio#5 » martedì 20 settembre 2016, 19:45

Ciao Adriano.
Il tuo racconto è molto ben scritto. James Valeron ha acquisito il super potere di leggere i pensieri della gente in seguito alla cura per un tumore all’encefalo, che lo ha lasciato anche con una grave forma di emicrania. Il suo unico conforto è la casa solitaria sulla scogliera di fronte all’oceano, ma l’FBI, nella persona del dottor Kendel, lo usa (con il ricatto) per sventare un attentato su un aereo. Il kamikaze è un bambino in apparenza spaventato. La storia si racconta in pochi tratti e questa è la prova della sua grande validità. Mi piacciono anche i personaggi (l’antieroe Valeron, il fragile kamikaze, lo spietato Kendel, ma anche il tocco di colore dei pensieri dei passeggeri sull’aereo).
Ci sono soltanto poche cose da aggiustare, le vedi qui sotto.

Attenzione a: dott. Io scriverei dottor, visto che sta parlando. L’abbreviazione è più da scritto.
Sta p.....a, io scriverei ‘sta p…..a (‘sta, forma tronca di questa).

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Andrea Partiti
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Re: “Gli uomini vuoti” - di Adriano Muzzi

Messaggio#6 » mercoledì 21 settembre 2016, 18:07

Il tema c'è a metà, leggere il pensiero mi sembra uno dei più classici dei superpoteri, tutt'altro che insolito.
Anche lo sviluppo è molto classico, le forze dell'ordine che usano persone dotate per risolvere casi? Meh. Ricattando le persone dotate minacciandone la famiglia? Meh, può andar bene se c'è una retribuzione karmica con un piano complesso per metterli al sicuro e mandare l'FBI cattivo al diavolo, così è solo triste. Se il protagonista vuole morire come si intuisce dal finale, poteva farlo prima di salire sull'aereo, da solo, o fuggire. Sarebbe stato estremamente più semplice e non l'avrebbe messo in quella situazione stressante.
Il racconto si risolleva per il tentativo di creare un personaggio tondo e complesso grazie alle sue quasi-interazioni con le persone di cui legge il pensiero, ma non funziona completamente neppure questo.
Ho letto (penso) quasi tutti i racconti che hai scritto su MC, sei sotto i tuoi standard :)

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Adry666
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Re: “Gli uomini vuoti” - di Adriano Muzzi

Messaggio#7 » mercoledì 21 settembre 2016, 18:22

Grazie Alessandra per il commento,

prendo atto dei refusi, li correggerò sul file originale in word, grazie :-))

Ciao
Adriano

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Adry666
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Re: “Gli uomini vuoti” - di Adriano Muzzi

Messaggio#8 » mercoledì 21 settembre 2016, 18:27

Ciao Andrea,

grazie per il commento.

Cerco di risponderti per punti:
>Il tema c'è a metà, leggere il pensiero mi sembra uno dei più classici dei superpoteri, tutt'altro che insolito.

Beh, non sono d'accordo, "sentire" i pensieri per stanare terroristi non mi sembra così consueto nei supereroi, o almeno io non ho mai letto niente del genere (mia ignoranza magari...).

>così è solo triste.
In effetti voleva essere triste, il mio obiettivo era quello di far trasparire lo squallore di avere delle teste trasparenti, di poter vedere tutto nell'altro, di rovistare nella coscienza altrui. E' una cosa molto triste. Lo è ancora di più se non puoi difenderti chiudendo qualcosa per non sentire.

>Se il protagonista vuole morire come si intuisce dal finale, poteva farlo prima di salire sull'aereo, da solo, o fuggire.
NOOOOOOO, non vuole morire, assolutamente no

Ciao
Adriano

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Andrea Partiti
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Re: “Gli uomini vuoti” - di Adriano Muzzi

Messaggio#9 » mercoledì 21 settembre 2016, 18:31

Adry666 ha scritto:> Se il protagonista vuole morire come si intuisce dal finale, poteva farlo prima di salire sull'aereo, da solo, o fuggire.
NOOOOOOO, non vuole morire, assolutamente no


Avevo interpretato quell'ultima battuta come una metafora per la morte, la "casa sulla scogliera in mezzo al nulla" definitiva, come se avesse deciso di non fermare l'attentatore ^^

Canadria
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Re: “Gli uomini vuoti” - di Adriano Muzzi

Messaggio#10 » giovedì 22 settembre 2016, 0:36

Ciao, Adriano! Il racconto è piacevole e si fa leggere fino alla fine. Il superpotere è un superpotere tante volte sfruttato ed interpretato in storie diverse, ma anche la tua ha un suo tocco personale ed è, quindi, apprezzabile. Anch'io ho notato la troppa superficialità con cui il protagonista viene minacciato; credo che si potrebbe trovare una motivazione più originale e comunque altrettanto efficace per cui il protagonista si trovi obbligato a partire per la sua ultima missione. Bisognerebbe ragionarci un po' su e sono certa che la storia acquisirebbe un gusto tutto nuovo e molti nuovi particolari accattivanti.
Alla prossima!

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Vastatio
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Re: “Gli uomini vuoti” - di Adriano Muzzi

Messaggio#11 » giovedì 22 settembre 2016, 13:03

Ciao,

premesso che la storia fila, ha senso e dipingi bene il disagio che un telepate senza filtro in entrato possa avere mi hai confuso/illuso. Non so se siano refusi o abbozzi di idee poi perse durante la stesura ma, partiamo dal titolo: Uomini vuoti? perché "vuoti"? al massimo trasparenti, considerando le schifezze che "sente" non li definirei vuoti(a meno che non sia il suo "desiderio" di trovare solo uomini vuoti).
Arriviamo poi al tuo potere:
Io potevo “vedere” i pensieri delle persone che mi circondavano come se fossero stati dei vasi trasparenti.
e cavolo, "vedere i pensieri" sarebbe stata una deviazione abbastanza originale del classico "sentire i pensieri", e decisamente più "inconsueta", specie se ce l'avessi descritta. Però il tuo protagonista sente i pensieri, non li vede.
Non sono esperto di terminologia delle forze dell'ordine, men che meno di quelle oltreoceano (quindi potrei anche dire una cavolata), ma al posto di "mandato" io userei "incarico", essendo lui un esterno e, immagino, un civile.
Forse non il più inconsueto dei superpoteri, ma almeno, col problema del mancato controllo, trattato in modo meno classico.

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angelo.frascella
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Re: “Gli uomini vuoti” - di Adriano Muzzi

Messaggio#12 » giovedì 22 settembre 2016, 22:47

Ciao, Adriano

La citazione di titoli fantascientifici sta diventando la tua firma o sbaglio? (Tra l'altro di Simmons adoro il ciclo di Hyperion, ma Gli uomini vuoti ho fatti davvero fatica a finirlo).
Veniamo al racconto: carino, ma la seconda parte è un po' confusa. Chiarirei subito qual è la missione del protagonista. Anche il passaggio in cui dici che la voce non è la stessa del bambino (il terrorista è un'altra persona? O cosa?). Inoltre non mi è piaciuto il modo in cui sei passato da passato al presente fra la prima e la seconda parte.
In ogni caso, racconto classico e godibile.
Aggiungo che anche secondo me il tema non è centrato al cento per cento: parli di un superopotere, ma per nulla inconsueto.

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giancarmine trotta
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Re: “Gli uomini vuoti” - di Adriano Muzzi

Messaggio#13 » domenica 25 settembre 2016, 20:05

Il racconto è ben scritto, ottima la struttura della narrazione e i continui scambi tra dialogo e pensiero. Solo che leggere nel pensiero è il classico dei classici superpoteri e non aggiungendo altre specificità sei rimasto ingabbiato nello schema standard. Il personaggio è raccontato benissimo perché sembra soffrire di solitudine, proprio come è lecito immaginare un uomo che, leggendo nei pensieri degli altri, per poter vivere, deve allontanarsi da tutto e tutti. In definitiva una buona prova!
Alla prossima!

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Gimmi
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Re: “Gli uomini vuoti” - di Adriano Muzzi

Messaggio#14 » martedì 27 settembre 2016, 16:01

Ciao Adry. Com'è? Si tira avanti? ^^

Allora, vediamo di fare una cosa rapida.
Il tuo racconto mi è piaciuto. E potremmo finire qui perché personalmente non ho visto grosse pecche narrative. Poi vedo che ha più di 180 messaggi e ciò mi induce a capire che hai scritto molto.

Quindi ti faccio delle osservazioni stilistiche che a mio parere possono migliorare il racconto, anche se sono convinto che ci saresti potuto arrivare anche te:

1) Il protagonista spiega che vede i pensieri, ma poi parla di voci. Penso che sia più utile e carino se rimanessi sullo stesso senso (tatto, vista, gustolo, mammolo e pisolo).

2) Scrivi che lui "vede" e poi sente le "voci". Tutte queste virgolette mi fanno sentire scemo. O meglio, come se continuassi a sottolineare al lettore che è una roba strana. Pare che nemmeno tu ci creda. Passi la prima, ma poi eviterei. Abbiamo capito :)

3) Ci viene spiegato direttamente che lui "vede" i pensieri delle persone. E poi ci fai sentire le "voci". È abbastanza chiaro no? Lo trovo più affascinante se ci lasci chiudere il cerchio da soli NON spiegandoci che è telepatico, ma semplicemente facendoci sentire le "voci" (vero che danno fastidio le virgolette? xD)
Dimmi se non sono stato chiaro.

4) Tutti i pensieri delle persone sono dei veri e propri dialoghi. Non dico che non vengano fatti, ma personalmente avrei preferito una cosa più confusa come spesso sono i pensieri.

5) Mi viene in mente ora che in effetti un errore c'è. Sicuramente ti hanno fatto notare che se l'FBI sa di un terrorista sull'aereo semplicemente avrebbe potuto fare controlli e non disturbare il telepatico. Io poi sono uno molto sciolto su questo genere di osservazioni. Sono convinto che ci possa essere una spiegazione (che non hai dato, male) però come vedi me lo stavo svanendo. Però si potrebbe facilmente risolvere spostando tutti in città, dove l'FBI sa che ci sarà un attentato, ma non sa in che modalità.

6) Il protagonista non ha molto spessore se non per il fatto che è scortese a telefono ed è depresso. Certo, mi dirai, dici niente! Lo so, ma non ho "visto" nulla. Non me lo sono raffigurato nella mente. Io magari una nota sola di colore in due parole l'avrei data. Vogliamo essere banali?
"Si scolò un bicchiere di Brandy e uscì di casa"

7) L'ultimo punto è strettamente di gusto personale. Puoi amabilmente ignorarlo ^^
L'avrei fatto finire con lui, vicino al terrorista, in piedi e consapevole che l'avrebbero richiamato. Per poi richiamarlo e richiamarlo. L'avrebbero spremuto fino all'osso. Finché avrebbero potuto.
Tanto valeva farla finita subito.

Questo è tutto. Una letta al volo agli altri commenti e poi ho finito :)

Come avrai notato non ti ho detto nulla sul tema.
Non m'importa.
Invece mi è venuto in mente che l'FBI lo minaccia, ma di 'sta minaccia nessuna traccia (Yo!)
Ma questo è mooooooolto interessante. Lanciarlo lì e non parlarne è un reato che porta dritti al tribunale dei lettori! :D

Bom, detto tutto
Ciao!

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erika.adale
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Re: “Gli uomini vuoti” - di Adriano Muzzi

Messaggio#15 » martedì 27 settembre 2016, 16:46

Come spesso capita, ad arrivare tardi le osservazioni pertinenti sono già state fatte. Il racconto in sè mi è piaciuto e ho vi ho trovato un contesto originale per un superpotere classico. Per me tutto bene. La scrittura mi pare ben condotta, non ho particolari osservazioni al riguardo. Non mi ha convinto il titolo (il problema del protagonista non è tanto che gli uomini siano vuoti, quanto troppo pieni di pensieri!) e il finale, in cui mi si sono un po' confuse le idee. Il terrorista è il bambino? Lui sente la voce cambiata, perché è un altro personaggio? Oppure è la madre del bimbo e per questo lui ha paura?

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patty.barale
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Re: “Gli uomini vuoti” - di Adriano Muzzi

Messaggio#16 » giovedì 29 settembre 2016, 16:36

TRAMA: un soldo per i tuoi pensieri...tanto i miei già li conosci, vero, brutto voyeur della mente!

PERSONAGGI: ottima resa dei personaggi che ci appaiono veri, soprattutto perché c'è li fai vedere attraverso la parte più vera, i loro pensieri. Complimenti!

ORIGINALITÀ: sicuramente il super potere in gioco non spicca in originalita, come ho trovato (passami il termine) un po' banale l'idea di usarlo per sventare un attentato terroristico.

STILE: bellissima la prima parte, un po' più prosaica la seconda, ma ho apprezzato molto la gestione dei pensieri: siamo noi, che attraverso il protagonista, entriamo in quel mondo sconosciuto e sporco delle menti altrui.

COERENZA AL TEMA: presente

AMBIENTAZIONE: pochi efficaci tratti. Bravo

PANCIA: senza ESPLOSIONI di entusiasmo, ma un buon lavoro!

Sybilla Levanti
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Re: “Gli uomini vuoti” - di Adriano Muzzi

Messaggio#17 » giovedì 29 settembre 2016, 19:44

Hey Adriano! che dire? Chi mi ha preceduto ha sviscerato il tuo commento in modo egregio, trovando i punti deboli e forti. Da parte mia, posso dire che è scritto bene, mi pare che sia il primo che leggo quindi non mi sbilancio sullo stile non avendo molti elementi in mano. In ogni caso non ho riscontrato particolari difficoltà o errori.
Pure io son rimasta perplessa dal titolo, mi aspettavo qualcosa di più apocalittico...sai tipo, gli uomini che vengono svuotati dall'intelligenza/anima/capacità di sentire/provare/quello che ti pare.
La trama segue canoni abbastanza classici del racconto thriller supernaturale, anche se io forse avrei osato di più e cercato di creare un ufficio ente o agenzia governativa apposta. Il limite dei tremila caratteri appare, come in altri, un problema di difficile gestione (per me, per prima...eh).

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antico
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Re: “Gli uomini vuoti” - di Adriano Muzzi

Messaggio#18 » venerdì 30 settembre 2016, 20:42

Pollice ni puntato verso l’alto. Il titolo mi sembra sbagliato, dal tuo racconto non esce l’idea che tutto quel rumore sia vuoto. Occhio che prima sottolinei che vede i pensieri e poi glieli fai sentire e un pochetto scadi nel clichè perché sarebbe stato molto più affascinante procedere per immagini anche se in quel caso i 3000 caratteri non ti sarebbero certo bastati. Non mi ha soddisfatto del tutto nemmeno la scelta del terrorista, avrei preferito qualcosa di più originale. Detto questo, il racconto si regge e si legge bene, quindi funziona. Però… Se ti concentrassi sulle immagini e se ampliassi la veduta del testo credo che verrebbe fuori qualcosa di davvero carino. Ah, ultima cosa: lascerei fuori anche l’FBI per farlo minacciare e utilizzare da dei malviventi che conoscono il suo segreto.

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