Giordano all'incontrario

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Canadria
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Giordano all'incontrario

Messaggio#1 » martedì 20 settembre 2016, 0:26

Anti era un piccolo paese al centro del mondo. Per la sua posizione geografica, era attraversato da popoli molto diversi provenienti da ogni regione.
Al contrario di quanto potesse immaginarsi, gli abitanti di Anti non accettarono mai l’incontro di nuove culture e si resero sempre ostili agli incroci etnici: proibivano ai bambini di apprendere lingue diverse dall’antinese e gli insegnavano ad osteggiare costumi che non fossero quelli tradizionali del paese. Persino le vivande importate venivano rifiutate, per paura che deviassero le papille autoctone verso sapori esotici.

Un giorno di pioggia, uno stregone del nord, di passaggio per le strade di Anti, si riparò sotto i portici delle vie centrali. La sua lunga barba bianca e gli occhi turchini, tuttavia, ne tradivano le origini nordiche cosicché gli antinesi, armati di scope e ramazze, inveirono presto contro di lui spazzandogli i piedi e spingendolo al di là del colonnato, verso la piazza scoperta.

Giordano, antinese nativo ma per nulla in accordo con le idee più in voga nel paese, sentì vociare dalla piazza e subito si affacciò a guardare: lo stregone agitava il pugno e gridava qualcosa di incomprensibile sotto la pioggia scrosciante. Corse giù dalle scale, aprì la porta di casa e gli fece segno d’avvicinarsi in fretta, mostrandogli sull’uscio un ombrello.

Gli astanti si infuriarono ed additarono con epiteti irripetibili la casa di Giordano: nessuno badò più al vecchio stregone che, armato d’ombrello, si avvicinò nuovamente al porticato e prese a sussurrare tra sé chissà quale fattura. D’un tratto, i piedi degli antinesi non toccarono più terra, eppure nessuno se ne accorse, concentrati com’erano a gridare al tradimento!, a proporre la gogna!, e così si trovavano già a mezz’aria quando, all’improvviso, si capovolsero e si schiantarono coi piedi sul soffitto.

“Chi sono adesso gli strambi? Solo voi in tutto il mondo camminate all’ingiù!”

Da quel momento in poi, ad Anti la vita proseguì con la testa all’ingiù: tutti camminavano ritti, con le braccia penzoloni sopra la testa, le tasche si vuotavano rovinosamente al suolo, e tutti erano confinati sotto i portici, poiché, senza tetto e senza appiglio sarebbero volati chissà dove.
Solo Giordano aveva il gran potere di camminare coi piedi per terra. Anzi, Giordano e gli stranieri, che passeggiavano serenamente, indisturbati, tra le ricchezze degli antinesi, tutte cadutegli dalle tasche.

- Non tocchi il mio orologio d’oro!
- Non s’azzardi a guardare la fotografia di mia moglie!
- Quella è la mia collana, la lasci dov’è!

Ma né Giordano né gli stranieri fecero mai uso del loro superpotere, se non per camminare in mezzo alla piazza suscitando l’invidia di tutti i capovolti.
Una mattina, Giordano, affranto dal non vedere ancora alcun rimorso nei propri concittadini, li guardò e gli disse:

“Che vi venga un malanno!”

e tutti starnutirono all’unisono.
Giordano pensò che le facce intrise di moccio verdastro fossero un bel primo passo verso la redenzione.



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antico
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Re: Giordano all'incontrario

Messaggio#2 » martedì 20 settembre 2016, 0:28

Ciao Claudia e benvenuta alla tua prima edizione regolare di Minuti Contati! Parametri tutti ok, buona Walter Lazzarin Edition anche a te!!!

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Polly Russell
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Re: Giordano all'incontrario

Messaggio#3 » martedì 20 settembre 2016, 19:40

Ha il sapore di una favola, mi piace. Bella anche la scelta del nome della città. Mi sembra un ottimo modo di spiegare l'assurdità della diffidenza ai ragazzi.
Polly

Annibale de Rossi
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Re: Giordano all'incontrario

Messaggio#4 » mercoledì 21 settembre 2016, 13:19

Mi piace la tua favola che reinterpreta la xenofobia in una chiave leggera e spensierata.
Il superpotere è insolito e usato in maniera appopriata al tono generale del racconto, i personaggi sono molto semplici e facili da seguire.
Serve una revisione generale della punteggiatura che è spesso zoppicante e usata in maniera incoerente negli incisi e nelle subordinate. I punti esclamativi seguiti dalle virgole non si possono vedere!, delle virgolette li renderebbero meno stonati.
Un'ottimo racconto, nel complesso. Spero di leggerti di nuovo!

Canadria
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Re: Giordano all'incontrario

Messaggio#5 » mercoledì 21 settembre 2016, 15:59

Ciao, ragazzi! Grazie ad entrambi per il vostro commento.
Annibale, hai ragione, la punteggiatura va rivista e l'ho notato rileggendo il racconto al mattino, a mente meno assonnata. Per quanto riguarda la virgola dopo i punti esclamativi, invece, credo che non sia propriamente un errore. Mi spiego meglio: esistono casi in cui le interiezioni possono essere equiparate ad una proposizione incidentale ed è proprio in questi casi che è possibile trovare un punto esclamativo (ma anche un punto interrogativo) seguito da una virgola. E' vero, però, e non lo nego, che le frasi in questione nel mio racconto non possono essere definite propriamente "interiezioni" e, peraltro , neppure incidentali.
Tutto questo per dire che il punto esclamativo seguito da una virgola non è un errore, ma probabilmente lo è se utilizzato così.
Mi incuriosiva l'idea di inserire il rumore delle voci senza, però, dover interrompere la descrizione della scena con delle virgolette. Forse non è corretto, non lo so, ma da parte mia era un modo di aggiungere brio alla scena. Comunque grazie per lo spunto, mi informerò meglio sulle varie grammatiche e poi modificherò di conseguenza. :)

alexandra.fischer
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Re: Giordano all'incontrario

Messaggio#6 » giovedì 22 settembre 2016, 21:18

GIORDANO ALL’INCONTRARIO Di Canadria storia molto calviniana. Gli abitanti di Anti sono contrari alla diversità (e paradossalmente, la loro città è un crocevia di stranieri di passaggio; forse la loro ostilità è motivata da quello?). E la loro chiusura si manifesta in modo antipatico nei riguardi di uno stregone del nord, ospitato da Giordano, unico antiniano di mente aperta. Ed ecco la punizione per gli sgarbati, camminare a testa in giù (spassosi i dialoghi che ne descrivono la condizione. Dalle loro tasche scappa fuori di tutto, dai gioielli alle foto di famiglia). Il super potere dello stregone c’è, ma è reso in modo sottile (fa in modo che lui, Giordano, e gli stranieri in visita possano camminare ancora normalmente). Il dono che lo stregone fa a Giordano è spassoso: far starnutire gli antiani capovolti. Il finale lascia una speranza alla redenzione (chissà. Dovresti aggiungerlo alla tua storia).

Attenzione a: cadutegli dalle tasche per cadute loro

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Jacopo Berti
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Re: Giordano all'incontrario

Messaggio#7 » venerdì 23 settembre 2016, 23:04

Ciao Canadria,
piacere di leggerti di nuovo!
Racconto davvero molto carino, che ha il sapore di una storia per bambini o, come faceva notare Alexandra, di una narrazione di Calvino.
Lo trovo quasi perfetto nel suo genere, salvo per qualche refuso ('gli' al posto di 'loro', due volte: non so se è fatto apposta ma in tal caso è una scelta che non condivido) e qualche caso di punteggiatura non correttissima.
L'idea è bella, le idee sono belle, nel senso che arricchsci il racconto con tanti elementi diversi che fanno procedere una storia senza che si possa prevederne gli esiti: lo sciamano, la maledizione, l'unico salvo, il muco.
La scena degli antinesi che fanno cadere le loro cose e temono che siano rubate, mentre agli stranieri e a Giordano non interessano affatto, è davvero simpaticissima.
A proposito di Giordano: il titolo non è dei migliori, secondo me.

Complessivamente, una prova molto buona, brava!
«Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l'arte di inventare» (Novalis, Frammenti)

Canadria
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Re: Giordano all'incontrario

Messaggio#8 » sabato 24 settembre 2016, 0:02

alexandra.fischer ha scritto:GIORDANO ALL’INCONTRARIO Di Canadria storia molto calviniana. Gli abitanti di Anti sono contrari alla diversità (e paradossalmente, la loro città è un crocevia di stranieri di passaggio; forse la loro ostilità è motivata da quello?). E la loro chiusura si manifesta in modo antipatico nei riguardi di uno stregone del nord, ospitato da Giordano, unico antiniano di mente aperta. Ed ecco la punizione per gli sgarbati, camminare a testa in giù (spassosi i dialoghi che ne descrivono la condizione. Dalle loro tasche scappa fuori di tutto, dai gioielli alle foto di famiglia). Il super potere dello stregone c’è, ma è reso in modo sottile (fa in modo che lui, Giordano, e gli stranieri in visita possano camminare ancora normalmente). Il dono che lo stregone fa a Giordano è spassoso: far starnutire gli antiani capovolti. Il finale lascia una speranza alla redenzione (chissà. Dovresti aggiungerlo alla tua storia).

Attenzione a: cadutegli dalle tasche per cadute loro


Ciao, Alexandra! Il fatto che tu ritenga la mia storia "molto calviniana" mi lusinga davvero, perciò ti ringrazio con un gran sorriso.
Per quanto riguarda quel "cadutegli dalle tasche", so che molti di voi storcono il naso all'utilizzo di "-gli" al posto di "loro", ma io in realtà lo preferisco e ci sono frasi in cui proprio non riesco a cambiare l'uno con l'altro!
Ad ogni modo, rileggerò la storia e cercherò di modificare suoni che possono risultare cacofonici.
Alla prossima!

Timetrapoler ha scritto:Ciao Canadria,
piacere di leggerti di nuovo!
Racconto davvero molto carino, che ha il sapore di una storia per bambini o, come faceva notare Alexandra, di una narrazione di Calvino.
Lo trovo quasi perfetto nel suo genere, salvo per qualche refuso ('gli' al posto di 'loro', due volte: non so se è fatto apposta ma in tal caso è una scelta che non condivido) e qualche caso di punteggiatura non correttissima.
L'idea è bella, le idee sono belle, nel senso che arricchsci il racconto con tanti elementi diversi che fanno procedere una storia senza che si possa prevederne gli esiti: lo sciamano, la maledizione, l'unico salvo, il muco.
La scena degli antinesi che fanno cadere le loro cose e temono che siano rubate, mentre agli stranieri e a Giordano non interessano affatto, è davvero simpaticissima.
A proposito di Giordano: il titolo non è dei migliori, secondo me.

Complessivamente, una prova molto buona, brava!


Ciao! Sono contenta che il racconto ti sia piaciuto, riguarderò con più attenzione la punteggiatura. Anche tu hai notato quel "-gli" per "loro" ed anche a te è sembrato un po' stonato. Lo capisco. Tuttavia, come ho scritto in risposta ad Alexandra, in alcune situazioni mi risulta quasi stridente sostituire l'uno con l'altro, probabilmente perché nella mia zona è consuetudine utilizzarlo frequentemente nella lingua parlata ed anche, perché no?, in quella scritta.
Per quel che riguarda il titolo, invece, mi hai spezzato il cuore (sic!) perché l'ho ricercato con amorevole passione ed ero molto contenta del risultato raggiunto. Mi sembra, infatti, che accenni in tanti aspetti al racconto: una caratteristica del tutto normale, come quella di camminare coi piedi per terra, che diventa un potere invidiato; Giordano unico (o quasi) a restare dritto davanti al resto del paese capovolto; infine, "Giordano all'incontrario" rispetto alle idee del resto dei compaesani.
Comunque capisco che si tratta di opinioni molto soggettive e di gusti personali che non si possono certo discutere. Per esempio, a me piace molto leggere "all'incontrario", ma queste sono mie peculiari assurdità!
Grazie ancora per il bel commento e per i consigli sempre graditi, alla prossima :)

Fernando Nappo
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Re: Giordano all'incontrario

Messaggio#9 » sabato 24 settembre 2016, 15:35

Ciao Canadria,
piacere di leggerti (così a occhio mi pare la prima volta che leggo qualcosa di tuo).
Il tuo racconto mi è piaciuto, sembra una storia educativa, di quelle da leggere ai bambini per insegnare loro qualcosa, nel caso specifico il valore della diversità. Non ti sto a dire (ma lo sto facendo) dei gli al posto dei loro, che già l'hai spiegata la tua preferenza.
Qualche refuso, è vero, in particolare nella punteggiatura, ma si legge molto bene e nel complesso mi sembra una prova molto buona.
Ma visto che su minuticontati la critica è di gran lunga preferita alla lusinga, ti faccio un piccolo appunto: tutta la prima frase in cui spieghi l'ostilità e la xenofobia degli antinesi è piuttosto raccontata. Non disturba, ma anche se la sopprimessi si riuscirebbe a capire l'indole degli abitanti di Anti. Una idea, per provare, per esercizio, potrebbe essere quella di eliminarla e provare a integrare le stesse informazini nel racconto in maniera più mostrata. Certo, è probabile che un simile intervento riduca l'alone calviniano.
A rileggerci.

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Linda De Santi
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Re: Giordano all'incontrario

Messaggio#10 » domenica 25 settembre 2016, 10:56

Ciao Canadria!
Molto carino il tuo racconto, mi accodo a chi dice che sembra una favola. Lo trovo ben strutturato e scritto bene, a parte qualche problema di punteggiatura: ad esempio, per i dialoghi dirette prima usi le virgolette alte doppie, poi le linette e poi di nuovo le virgolette alte. Inoltre in questo passaggio

concentrati com’erano a gridare al tradimento!, a proporre la gogna!"


sarebbe meglio usare le virgolette ("al tradimento!", "la gogna!").

Inoltre, qui:

“Che vi venga un malanno!”


non metterei la frase successiva a capo, ma di seguito alla battuta. ("Che vi venga un malanno!" e tutti starnutirono all’unisono.).

A parte queste piccole sviste il racconto mi è piaciuto molto, malgrado non sia semplice narrare una storia in questo modo senza incorrere nell'effetto "troppo raccontato/spiegato", tu ci sei riuscita benissimo. Per me un’ottima prova, complimenti.
Ultima modifica di Linda De Santi il martedì 27 settembre 2016, 21:07, modificato 1 volta in totale.

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AmbraStancampiano
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Re: Giordano all'incontrario

Messaggio#11 » martedì 27 settembre 2016, 0:06

Ciao Claudia,
anche io trovo la tua storia molto calviniana, e ho apprezzato molto la leggerezza con cui tratti il tema della xenofobia, confezionando una bella favola per bambini e non solo.
Il titolo è accattivante e mette la giusta curiosità, le premesse sono rispettate da una storia non convenzionale con diversi plot twist inaspettati, il finale mi ha deliziata.
Belli i tentativi di sperimentazione del linguaggio, a me quel discorso indiretto con punti esclamativi è piaciuto moltissimo, e mi ha un po' riportato alla mente il teatro greco e contemporaneamente le "sciarre di piazza" delle nostre parti ;)
Insomma, credo che si tratti di un ottimo lavoro.
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

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marco.roncaccia
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Re: Giordano all'incontrario

Messaggio#12 » martedì 27 settembre 2016, 17:47

Ciao Canadria,
hai scelto la favola con morale (alla Esopo) per raccontarci dei superpoteri insoliti e, nonostante non sia un genere che ami particolarmente, sei riuscita a tirare fuori una piccola perla. A partire dalla declinazione del tema: i superpoteri sono quelli dello stregone, in grado di sollevare e “rovesciare” l’intera popolazione di Anti, e quelli degli stranieri e di Giordano, unici a poter toccare il suolo in un mondo a “capa sotto”. La cosa che più ho apprezzato è il fatto che tu descrivi due situazioni fantastiche e impossibili (la prima dal punto di vista antropologico, nel senso che non può esistere una società attraversata da culture diverse e che rimane completamente impermeabile ad esse, così come fisicamente non può esistere sul pianeta terra una popolazione che non rispetta la legge di gravità) per raccontarci una mentalità di chiusura tristemente concreta e attuale. Il racconto è piacevole da leggere e divertente. Ottima prova.

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jimjams
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Re: Giordano all'incontrario

Messaggio#13 » martedì 27 settembre 2016, 23:06

Una tipica storia con la morale, raccontata con un'impostazione che me la farebbe classificare come narrativa per ragazzi. Qualche cosa si potrebbe migliorare sullo stile, comunque piacevole. Forse ci sarebbe voluto un finale più conclusivo, si rimane un filino appesi, come gli antinesi :-) Non tanto nelle mie corde.

Evandro
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Re: Giordano all'incontrario

Messaggio#14 » giovedì 29 settembre 2016, 14:00

Ciao Canadria, il tuo racconto a fine educativo è molto buono. Da far leggere ai ragazzi, con l'intento di non farli cadere nella xenofobia. Alcune trovate (le tasche che si svuotano) le ho apprezzate molto. Qualche refuso qua e là (punteggiatura, “d” eufonica) ma sappiamo che i tempi e l'orario non hanno aiutato. Il miglior pregio del racconto: non avere mai interrotto la lettura per tornare indietro. Questo è molto buono; vuol dire che è scorrevole e dosato bene nell'utilizzo delle parole. Aderenza al tema centrata. Alla prossima!

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romana.perna
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Re: Giordano all'incontrario

Messaggio#15 » giovedì 29 settembre 2016, 18:14

Ciao Canadria, bel racconto, sia per il tema sociale della xenofobia, che per la scrittura fluida e leggera.Il mio preferito.Brava :)

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antico
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Re: Giordano all'incontrario

Messaggio#16 » domenica 2 ottobre 2016, 18:21

Pollice ni tendente all’alto con però l’aggravante di un finale poco chiaro. Non si capisce perché Giordano debba avere quei poteri e neppure è chiara l’affermazione con cui chiude il tutto. Per il resto, forse troppo narrato, ma gradevole e quindi non è un problema. Bello il messaggio e il tuo tentativo di trasmetterlo con questo tipo di racconto. Tema presente.

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